lunedì 3 giugno 2019

CONFESSIONE



Si presenta un colloquio ideale, tra Santa Teresa ed un'anima desiderosa d'imitarla.


ANIMA
Sento il bisogno di ringraziarti e non so come dimostrarti la mia gratitudine! ... Mi pare sia questo il momento di chiederti se sia utile ricorrere anche al Sacramento della Penitenza, pur non avendo peccati gravi da confessare!

S. TERESA
In quanto a me, trovavo sempre una vera dolcezza nell'accostarmi a questo Sacramento, perché, sebbene sia stato istituito principalmente per rimettere i peccati mortali, sentivo un grande vantaggio andando regolarmente a lavare in questo bagno purificatore le minime imperfezioni, anche quelle che non vedevo.
Perciò è tanto utile presentarsi al Santo Tribunale non per scrupolo o timore, ma con sentimenti di umiltà e di amore puro, per gettare semplicemente in massa sotto l'Assoluzione tutte le negligenze e fragilità quotidiane.
Vedi, benché non si sia tenuti a confessare i peccati veniali ed essi possano essere rimessi senza la Confessione, tuttavia è un atto di perfezione il confessarli.
Il Sacramento della Penitenza ha un valore grandissimo ed è di eccellente aiuto anche per i giusti. Innanzitutto ha l'effetto di purificarli sempre piú dei loro peccati passati, se ne hanno avuto dei mortali, e poi li aiuta a purgarsi dei peccati veniali ed a premunirsi contro di essi, aumentando la grazia.

ANIMA
Io mi sono regolata secondo il detto dei Confessori, che cioè basta un atto di contrizíone per cancellare le colpe veniali e senz'altro si può fare la Santa Comunione.

S. TERESA
È vero; ma il Sacramento della Penitenza abbellisce e corrobora sempre piú l'anima. Poiché, quando essa si umilia nella Confessione della propria miseria, l'Assoluzione è come un nuovo canale dal quale traboccano le ondate di tenerezza infinita dell'Amore Misericordioso, che già l'aveva purificata.

ANIMA
Cosa vuoi dire propriamente con le parole « gettare in massa, sotto l'Assoluzione, l'insieme delle negligenze e le fragilità quotidiane? ».

S. TERESA 
Intendo dire che non è necessario, se non si tratta che di colpe leggere, fare un esame minuzioso, rientrando esageratamente in sé; ma che si deve piuttosto seguire l'insegnamento di un santo Sacerdote, che diceva: Se i peccati mortali sono perdonati in particolare, i peccati veniali lo sono in complesso nella contrizione generale ed implicita. È come un fascio di cattive erbe che si getta nel fuoco per consumarle. E’ cosa buona e preferibile accusare solo alcuni peccati veniali con una contrizione generale, che comprenda tutti gli altri, anziché fare una lunga e diligente accusa, la cui preparazione occupi molto tempo e non permetta di eccitarsi bene al dolore. Meno minuziosità e piú pentimento!
Ti dico di piú! Un peccato veniale potrebbe essere ben manifestato al Confessore e non restare perdonato per mancanza di dolore; mentre, se la contrizione comprende tutti i peccati veniali non confessati, non solo per dimenticanza ma coscientemente, restano assolti.
Fu detto che sul campo di battaglia vi sono sconfitte tanto gloriose, quanto le vittorie; questo è vero anche per le disfatte quotidiane dell'anima, in un combattimento che si riprende tutti i giorni.
Lo attesta la voce del Vangelo (San Matteo, XXIV-46): Beato il servo che il padrone, a qualunque ora giunga, troverà. . . - Troverà come? ... Vittorioso, trionfante?
No! Troverà vigilante, sveglio, accorto, ossia sorvegliando quello che non va e rimettendovi mano incessantemente. In questo consiste il grande merito davanti a Dio. Ti dico ancora che per conservare il fervore, è importante custodire la purezza d'intenzione, rinnovandola ogni giorno.

D. G. TOMASELLI

Il Sacro Cuore



Origine della devozione


Il Cuore divino nelle Sacre Scritture

Il motivo dominante del culto al Sacro Cuore è l’amore di Gesù per il Padre e quindi per gli uomini. Orbene, questo si manifesta spesso, nelle Sacre Scritture, proprio usando il simbolo del cuore, come segno dell’ amore di Dio per l’uomo e dell’ uomo per Dio.
L’Antico Testamento comandava infatti al fedele: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze; queste parole, che io oggi proclamo, resteranno nel tuo cuore» (Dt.,6,4-6). Preannunciando l’avvento del Nuovo Testamento con la sua Legge interiore dell’ amore, il Signore avvertiva per bocca del profeta Geremia: «Io porrò la mia Legge nel loro intimo e la inciderò nel loro cuore; così sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo» (Ger.,31,33-34).
E per bocca di Ezechiele annunciava: «Vi donerò un cuore nuovo e porrò in voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra e vi porrò un cuore di carne» (Ez.,36,26).
Profetizzando che il Messia sarebbe stato ucciso e che il suo petto sarebbe stato trapassato da una lancia, il profeta Zaccaria prevedeva che un fiume di grazie si sarebbe riversato sugli uomini da quel Costato aperto: «Io effonderò sulla Casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di misericordia e di preghiera; allora essi volgeranno lo sguardo a Colui che avevano trafitto e faranno lamenti su di Lui, come si fa per la morte del Figlio unico» (Zac.,12,9-10). 
Col Nuovo Testamento, queste profezie si compirono.
Quando Gesù morì sulla Croce e il suo Costato venne trapassato dalla lancia del centurione, aprendo la via al suo Cuore, nel Tempio di Gerusalemme si squarciò il velo che impediva l’accesso al Sancta Sanctorum (Mt.,26,51): questo significava che, poiché la Redenzione era compiuta, la via di accesso alla divina misericordia era ormai aperta e l’antica Legge col suo rigore era sostituita dalla nuova Legge dell’amore. Nel raccontare la Passione, i Vangeli riferiscono che, per verificare che Gesù fosse effettivamente morto, «uno dei soldati gli aprì un costato con una lancia, e sùbito ne uscì sangue misto ad acqua»
(Gv.,19-34); san Giovanni vede in questo fatto il compimento della citata profezia di Zaccaria, affermando che «questo è avvenuto affinché si compisse la Scrittura, (...) quando dice: “Volgeranno lo sguardo a Colui che avevano trafitto”» (Gv.,19,36-37). Più tardi, Gesù risorto inviterà l’incredulo apostolo Tommaso a porre il dito nella ferita del Costato, affinché creda e possa rifugiarsi nel suo Cuore ormai aperto alla vista di tutti coloro che non rifiutano la divina misericordia (Gv.,20,27-28).
La ferita nel costato del Redentore e il Cuore ferito ed aperto sono stati e saranno oggetto di contemplazione per tutti i secoli, fino alla fine dei tempi. Giovanni Paolo II insegna che, «fin dalle origini, la Chiesa ha rivolto lo sguardo al Cuore di Cristo trafitto sulla Croce, (...) e, nel Cuore del Verbo Incarnato, i Padri dell’Oriente e dell’Occidente cristiani hanno visto l’inizio dell’intera opera della nostra salvezza, frutto dell’amore del divino Redentore» 5. Ebbene, possiamo dire che «la devozione al Sacro Cuore è la traduzione, in termini di culto, dello sguardo che, secondo la parola profetica ed evangelica, tutte le generazioni volgeranno a Colui che è stato trafitto, cioè al Costato di Cristo trafitto dalla lancia» 6.
La devozione al Sacro Cuore non mira ad altro che a imitare le virtù del Redentore, facendone propri sentimenti e desideri e soprattutto la carità soprannaturale. Lo stesso Gesù presenta il suo Cuore ai fedeli come modello da imitare: «Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore» (Mt.,11,29).
Dal suo Cuore il cristiano può aspettarsi ogni sostegno: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi, perché io vi darò pieno riposo, e troverete pace per le anime vostre» (Mt.,28-29 11,). San Paolo esorta i primi cristiani dicendo loro: «Cristo dimori nei vostri cuori per mezzo della fede» (Ef.,3,17), affinché «regni la bella carità che nasce da un puro cuore, da una retta coscienza e da una sincera fede» (1Tim.,1,5). 

Guido Vignelli

MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 31 MAGGIO 2019



Amati di Dio:

L’AMORE DIVINO DISCENDE SU CIASCUNO DI VOI.

Quale Principe delle Legioni Celesti, vengo inviato dalla Trinità Sacrosanta a causa dell’impellenza di questo momento. 

L’umanità, nel suo letargo, sta aiutando il male a crescere e a fare in modo che avanzi a passi giganteschi su tutta la terra, accelerando l’insorgere del nuovo ordine mondiale.

L’umanità manifesta contro i governi per motivi economici, per motivi politici mentre dovrebbe manifestare a favore della morale, del bene, della preservazione della vita degli innocenti, della legge naturale dell’essere umano, ma fa tutto il contrario.

IN OGNI PERIODO DELL’UMANITÀ, IL LIBERTINAGGIO È SEMPRE STATO L’ARMA USATA DAL MALE PER DISTRUGGERE LA VOLONTÀ DIVINA ED IL SUO COMPIMENTO SULLA TERRA.
  
SU TUTTA LA TERRA CI SONO PERSONE CHE SI RIUNISCONO PER PREGARE E LI BENEDICIAMO TUTTI PER LA GLORIA DEL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO.

È urgente che i figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, si riconoscano e che estendano quella che è la Petizione Divina: SALVARE LE ANIME. 
L’unità e l’umiltà, nascendo dall’Amore, si fortificano a vicenda ed è nell’unità, nell’umiltà e nell’amore, che debbono rimanere i figli della Madre e Regina dei Cieli e della Terra. 
 
Prestate attenzione: l’uomo utilizza il suo calendario per riuscire a mantenere un ordine all’interno di un sistema di anni, di mesi, di settimane e di giorni, ma questo non è il tempo di Dio, che è infinito, ma l’uomo volendo uguagliarsi a Dio, è giunto a non credere alla Parola Divina, a non comprendere Dio e a negare la Parola Divina.

Quale Capo delle Milizie Celesti e siccome vivo nel tempo di Dio, mi è stato a volte permesso nella Volontà Divina, di vedere gli accadimenti che si stanno avvicinando all’umanità nel tempo umano ed è per questo che vi esorto a rendervene conto e ad accelerare il passo, a salvare l’anima. “Decidetevi a salvare l’anima”, non perdete tempo, perché il tempo sta per finire.

ANCHE SE QUESTE COSE LE AVETE SENTITE DA MOLTO TEMPO, VOI NON STATE VIVENDO NEL TEMPO CHE È PASSATO, MA IN QUESTO MOMENTO.

PRENDETE CONSAPEVOLEZZA DI VOLER ESSERE UNITÀ, DI MANTENERE UNA MEDESIMA DIREZIONE, DI LAVORARE PER IL REGNO DI DIO, PER AMORE PER GESÙ CRISTO RE E SIGNORE, PER LA SANTISSIMA VERGINE MARIA, REGINA DEI CIELI E DELLA TERRA, PERCHÈ CONSEGNIATE LA TERRA AL SUO CREATORE NELL’UNITÀ DEL POPOLO DI DIO.

DOVETE STARE IN ALLERTA, DOVETE ALLERTARE I VOSTRI FRATELLI, DOVETE ALLERTARE CHI NONÈ PREPARATO, DOVETE ALLERTARE CHI HA BISOGNO DI CONVERTIRSI.

Elevate lo sguardo, allargate la mente, non considerate solo quello che è finito, aspirate a salire le vette, siate più spirituali cosicché riusciate ad accettare il prossimo, ad amare il prossimo e quindi ad essere veri.

Amati di Dio, non siate degli sprovveduti, prendete consapevolezza che sarete esaminati a fondo durante l’avvertimento e che la terra sarà spostata da un meteorite e durante entrambi questi eventi l’essere umano patirà.

Voi, figli di Dio, continuate a rendere grazie alla Trinità Sacrosanta e alla vostra Regina e Madre, continuate a compiere la Volontà Divina, senza dimenticarvi che la Misericordia Divina è infinita anche se non riuscite a capirlo né ad assimilarlo.
 
Il Nostro Re e Signore Gesù Cristo, si consegnò volontariamente a patire la Sua Dolorosa Passione per salvare ciascuno di voi; per il Nostro Re, un solo essere umano vale la Sua Dolorosa Passione.

Sono pochi quelli che danno la vita per i propri fratelli, invece ci si toglie la vita vicendevolmente in svariati modi e ci sono persone che, facendo un cattivo uso dei sensi, si addentrano nell’empietà attraverso le insidie del demonio che li porta all’errore, perché in un soffio si perdano quello che ha loro offerto il Nostro Re e Redentore.  È per questa ragione che spiritualmente non fate passi avanti, come invece dovreste.

Pregate, il pianeta entrerà nell’oscurità a causa dell’esplosione di un grande vulcano, che causerà sulla terra l’effetto di un inverno vulcanico.

Pregate, fate fermo proposito di essere Amore e, come la Nostra e vostra Regina e Madre, siate i primi discepoli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo.  È in questo modo che riuscirete ad ottenere la vera umiltà.

Pregate, la terra tremerà da nord a sud, da est a ovest.

ANELATE, DISIDERATE, SUPPLICATE I DONI DELLO SPIRITO SANTO AFFINCHÈ COME FIGLI DI DIO NON VI MANCHI LA SAPIENZA, L’INTELLIGENZA, IL CONSIGLIO, LA FORTEZZA, LA SCIENZA, LA PIETÀ ED IL TIMOR DI DIO.

TUTTO IL POPOLO DI DIO DEVE RICONOSCERSI, DEVE MANTENERE LA PACE, L’UNITÀ, L’AMORE.

NOI DELLE LEGIONI CELESTI CONTINUIAMO AD ESEGUIRE LA VOLONTÀ DIVINA, PER IL BENE DEI FIGLI DI COLEI CHE È LA REGINA E MADRE DEI CIELI E DELLA TERRA.

Non venite meno, mantenete la Fede, avvicinatevi all’Amore Divino, alla Giusta e Vera Divina Misericordia.

ADDENTRATEVI NEL SACRO CUORE DI GESÚ ED IN LUI FATE IL FERMO PROPOSITO DI NON VENIRE MENO.

VOI VIVETE NEL MONDO MA NON SIETE DEL MONDO, NÉ LE COSE MONDANE VI DARANNO LA VITA ETERNA.

PREGATE IN OGNI MOMENTO, SENZA DIMENTICARVI CHE LA PREGHIERA È AZIONE, È PAROLA, È L’OPERARE DEL POPOLO DI DIO.

Noi siamo stati inviati a custodirvi, siate meritevoli di questo onore.

I vostri Compagni di Cammino ed Angeli Custodi.

A tutti gli uomini di buona volontà…

CHI È COME DIO?

San Michele Arcangelo

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Fratelli: 

Questa generazione viene provata e allo stesso tempo, con l’aiuto che proviene dall’alto, viene benedetta in modo speciale.

Siamo chiamati urgentemente a prendere consapevolezza che il tempo umano ha accelerato e che dobbiamo essere maggiormente di Dio e meno del mondo, nella consapevolezza che anche il peggiore dei peccatori, ha l’opportunità di convertirsi.

Non attendiamoci riconoscimenti o ricompense sulla terra, noi sappiamo che se persevereremo fino alla fine, ci attende la Vita Eterna e che la Protezione della Madonna non ci viene mai negata.  

In questo mese in onore del Sacro Cuore di Gesù, entriamo nel Suo Cuore e lì, nella fiducia di un figlio nei confronti di un Padre, impegniamoci ad appartenere maggiormente a Lui.

Amen.

domenica 2 giugno 2019


LA PREGHIERA



“… Il Signore… ci ha comandato… di non cadere nello scoraggiamento se troviamo
difficoltà a concentrarci nella preghiera; tale concentrazione è, specialmente
all’inizio, difficoltosa, insopportabile per una mente abituata a vagare
dappertutto. Beata l’anima che, per mezzo della preghiera,bussa continuamente
alla porta della divina misericordia e incessantemente stanca l’Instancabile
denunciando il suo ‘avversario’, il peccato, che la opprime; a suo tempo gioirà di
essere nella purezza e nell’impassibilità. …La preghiera, in quanto colloquio con
Dio, è un bene altissimo, spesso molto più grande di quello che l’uomo chiede, e il
Dio misericordioso, non adempiendo la richiesta, lascia il richiedente con la sua
preghiera, perché egli non la perda, non abbandoni questo bene superiore dopo
aver ricevuto un bene richiesto, anche se molto inferiore. …E tu, quando le tue
preghiere non saranno esaudite da Dio, sottomettiti devotamente alla volontà di
Dio Tuttosanto il quale, per cause che non ti è dato sapere, lascia la tua
richiesta non corrisposta".

Preghiera per l'Ascensione



La tua ascensione al cielo, Signore, mi colma di gioia perché è finito per me il tempo di stare a guardare ciò che fai e comincia il tempo del mio impegno. 
Ciò che mi hai affidato, rompe il guscio del mio individualismo e del mio stare a guardare facendomi sentire responsabile in prima persona della salvezza del mondo. A me, Signore, hai affidato il tuo Vangelo, perché lo annunciassi su tutte le strade del mondo. Dammi la forza della fede, come ebbero i tuoi primi apostoli, così che non mi vinca il timore, non mi fermino le difficoltà, non mi avvilisca l'incomprensione, ma sempre e dovunque, io sia tua lieta notizia, rivelatore del tuo amore, come lo sono i martiri e i santi nella storia di tutti i popoli del mondo.


Io avverto questo mondo pieno di orrori che si sta preparando un tremendo castigo.



"Figlia Mia, prega ed espia.
Ti do la forza di pregare sempre.
Sono trafitto da molte spade, ma perdonerò tutti coloro che torneranno pentiti.
Segui ciò che ti dico.
Preparati.
Il Mio sangue scorre e vuole coprire questo mondo corrotto.
Io avverto questo mondo pieno di orrori che si sta preparando un tremendo castigo.
Il sottile filo che lo separa dal baratro sta per spezzarsi, non ci sarà altra via di salvezza perché molti non vogliono ascoltare la Mia chiamata".

"Le anime che Io amo tanto non capiscono che il tiranno si è impossessato dei loro cuori, le ha chiuse in una prigione fatta di scandali e di corruzione maligna di ogni sorta.
L'odio e la stoltezza le hanno incatenate al male.
Non si rendono conto di causarMi tanto dolore.
Il Mio sguardo non le penetra.
Non vogliono umiliarsi e pentirsi.
Comunque per Me è un grande dolore vedere molti dei Miei consacrati che Mi insultano.
Se vogliono essere salvati devono accettare il perdono del sangue che ho versato per loro.
Voglio liberarli dai loro peccati.
Li riparerò col Mio manto di pietà se solo si pentiranno".

"Se continuano a vivere nella corruzione, non ci sarà pietà ma lacrime, lutto, terremoti, inondazioni e malattie di ogni genere.
Queste povere anime sono cieche e mute alla Mia chiamata d'amore.
L'aria è contaminata e il peccato invade ogni cosa.
Le mani degli uomini sono armate, su di loro ricadrà una grande punizione.
Io li amo; è per questo che li avverto prima che sia troppo tardi per pentirsi.
Dovrebbero pregare di più".
"Ti benedico".

24 ottobre 1987  suor Anna Alì

Il Sacro Cuore



Ad ogni epoca la Provvidenza divina concede i rimedi adeguati ai mali dei quali soffre, soccorrendola per combattere gli errori e i vizi, specialmente quelli più dannosi e diffusi. Essa provvede la Chiesa di strumenti per realizzare la sua missione di salvare le anime facendo progredire il Regno di Cristo. La nostra epoca, più travagliata di quelle passate, non può mancare dei lumi e dei soccorsi necessari a questo scopo. Se non li possediamo, è perché non li abbiamo chiesti a Dio; se li possediamo ma ci sembrano inefficaci, è perché non li abbiamo usati nel modo dovuto.
Nel piano provvidenziale, un ruolo particolare svolgono le forme di pietà e le devozioni suscitate dallo Spirito Santo nella storia e nella vita della Chiesa per guidarla verso la vittoria finale. 
Dio non si limita a proclamare la Verità necessaria alla salvezza, ma offre anche i mezzi per conoscerla, amarla e praticarla, e quindi offre pure gli antidoti agli errori che la contrastano e minacciano di estinguerla nell’animo dei popoli. Così, nel Vangelo il Redentore stesso mise in evidenza alcuni aspetti speciali della Verità universale ed alcune pratiche di pietà, per distogliere i primi fedeli dagli errori e dai vizi del tempo e condurli sulla via della salvezza. Analogamente la Chiesa, lungo i secoli, va mettendo in luce ed approfondendo alcuni aspetti speciali della Rivelazione ricevuta e va consigliando alcune devozioni concrete per confutare gli errori e vincere i vizi del tempo. 
Fra le devozioni diffuse nei tempi moderni, quella al Sacro Cuore è particolarmente raccomandabile. 
I Papi affermano che «essa è non soltanto il simbolo, ma anche, per così dire, la sintesi di tutto il mistero della Redenzione» e «la più completa professione della Religione cristiana»

1. Dal punto di vista pratico, poi, essa «è la via più rapida per arrivare alla perfezione» in quanto costituisce «la scuola più efficace della divina carità»; pertanto essa «non è una qualsiasi pratica di pietà, che sia lecito postporre ad altre o tenere in minor conto, ma è una forma di culto sommamente idonea a raggiungere la perfezione cristiana»

2.C’è di più. Assieme a quella alla Madonna, la devozione al Sacro Cuore è la più adatta e necessaria anche perché costituisce l’antidoto più efficace alla empietà, alla disperazione ed all’ odio tipici della nostra epoca. 
Ecco come Pio XII spiega questa importanza: «Mostrando il suo Sacratissimo Cuore, il Signore, in modo straordinario e singolare, si degnò di attrarre le menti degli uomini alla contemplazione e alla venerazione dell’ amore misericordiosissimo di Dio per il genere umano. Mediante una così eccezionale manifestazione, infatti, Gesù Cristo espressamente e ripetutamente indicò il suo Cuore come un simbolo quantomai adatto a stimolare gli uomini alla conoscenza e alla stima del suo amore, ed insieme lo costituì quasi segno e caparra di misericordia e di grazia per i bisogni spirituali della Chiesa nei tempi moderni»

3. Giovanni Paolo II ribadisce che, anche oggi, «dal Cuore di Cristo, l’ uomo impara a conoscere il vero e unico senso della sua vita e del suo destino, a comprendere il valore di una vita autenticamente cristiana, a guardarsi da certe perversioni del cuore umano, a unire l’amore filiale verso Dio con l’amore del prossimo»

4.E’ per questo che la devozione al Sacro Cuore è stata quella che ha ricevuto le maggiori raccomandazioni dalla Santa Sede: ne hanno trattato quattro encicliche papali, senza contare molti altri interventi meno solenni ma anch’essi significativi.

Guido Vignelli

Ave, Maria,



Ave, Maria, Madre dolorosa e gloriosa presso la croce: prega il tuo Figlio perché non ci stanchiamo di guardare con amore il volto del Crocifisso.

QUANDO COMINCIA LA VITA UMANA?



Handbook sull’aborto 

Questo è il problema. Tutto dipende dalla risposta che diamo a questo interrogativo. Una madre, che ha sfidato le leggi allora in vigore nell'Illinois, parlando dell'embrione disse: "Non credo sia un essere umano, è troppo piccolo". 

Il suo punto di vista è forse altrettanto valido quanto quello di un qualsiasi Giuseppe o di una qualsiasi Maria che possiamo incontrare per la strada. Molti saranno d'accordo con lei e molti no. La nostra sola reazione consisterebbe nel chieder loro la fonte di conoscenza su cui sia i sostenitori dell'aborto sia i loro avversari basano le rispettive risposte.  

«Gli abortisti hanno organizzato una campagna su scala mondiale per modificare drasticamente leggi e pratiche in materia di aborto. Le conoscenze dell'opinione pubblica media, dell'uomo della strada, derivano da una presentazione unilaterale e parziale dei fatti, compreso un certo numero di grossolani e ripetuti errori sull'aborto. Non sorprende che l'opinione pubblica stia gradualmente allentando la propria opposizione all'aborto. Pochi sono coloro che vogliono  

essere personalmente coinvolti in questo pasticcio, ma il canto della sirena di una facile soluzione sembra più accettabile se sono gli "altri" a sporcarsi le mani. 

Ma torniamo alla questione di fondo.  

Qual è l'opinione degli studiosi di scienze naturali?  

Il congresso scientifico più qualificato che abbia finora trattato a fondo questo problema nel corso degli ultimi dieci anni è stata la prima Conferenza Internazionale sull'Aborto, svoltasi a Washington nell'ottobre del 1967, che ha visto riuniti esponenti autorevolissimi dei campi della medicina, della legge, della morale e delle scienze sociali provenienti da ogni parte del mondo.  

Per molti giorni i congressisti si sono incontrati confrontando i loro pensieri e le loro idee. Il problema di maggior rilievo trattato dal gruppo medico è stato il seguente: quando inizia la vita umana?  

Il gruppo medico era composto da biochimici, ostetrici e ginecologi, genetisti; ogni disciplina accademica, ogni razza ed ogni religione era rappresentata in misura proporzionale (ad esempio il 20% era costituito da cattolici). La quasi unanime conclusione (19 contro 1) è stata la seguente:  

"La maggioranza dei membri di questa commissione non ha potuto individuare un momento tra l'incontro dello sperma con l'ovulo (o almeno dalla fase blastocistica) e la nascita del bambino in cui si potesse affermare che il concepito non aveva vita umana". (La fase blastocistica si verifica immediatamente dopo la fecondazione ed a tale livello si originano alcune delle gravidanze gemellari.) Il documento proseguiva:  

"I cambiamenti che intervengono fra il momento dell'annidamento, il momento in cui l'embrione ha 6 settimane, il feto ha 6 mesi ed il neonato ha una settimana o raggiunge l'età adulta non sono che i diversi stadi di un processo di sviluppo e di maturazione". 

Non si è mai avuto, né prima, né dopo, un gruppo altrettanto qualificato ed importante di esperti di scienze naturali che, a livello collettivo, abbia discusso a fondo e sia giunto ad una conclusione in proposito. Fino a quando un altro gruppo di esperti di pari importanza scientifica non si sarà riunito per giungere a conclusioni forse diverse, riteniamo che il dibattito sull'aborto, dal punto di vista scientifico, debba partire dal presupposto che in qualunque momento prima della nascita si tratta di vita umana.  

Quali sono le basi delle loro conclusioni scientifiche?  

Nell'ultimo decennio la scienza moderna ci ha fornito una gamma senza precedenti di dati sulla fecondazione e gli sviluppi iniziali di tutti gli esseri. Oggi sappiamo che lo spermatozoo contribuisce alla nuova vita per il 50 per cento e l'ovocita per l'altro 50 per cento. Lo spermatozoo contiene il codice genetico del padre e non ha vita o funzione continuativa al di là dell'unico scopo della sua esistenza, cioè la fecondazione. L'ovocita contiene il codice genetico della madre ed è indiscutibilmente parte del suo corpo. L'unica sua funzione è quella di essere fecondato e, ove non lo sia, muore.  

Quando al momento della fecondazione i 23 cromosomi contenuti nello spermatozoo si uniscono ai 23 cromosomi presenti nell'ovocita, si crea un nuovo essere. Mai prima d'ora si è avuto ed in futuro mai si avrà un essere identico ad un altro. Si tratta di un essere unico, completamente diverso, dal punto di vista genetico, dal corpo del padre e della madre, indipendente, programmato dall'interno, sviluppantesi in un continuo processo di crescita e sviluppo e sostituzione delle proprie cellule morte.  

Questo essere vivente, cui viene assicurato un ambiente protettivo, è completamente indipendente fin dall'inizio della sua vita, dal momento della fecondazione, e dopo soli dieci giorni di vita assume il pieno controllo fisiologico del corpo della madre, dando luogo all'interruzione dei suoi cicli mestruali.  

Il fatto scientifico definitivo, di cui tutti devono tener conto è che ...  
Nulla si aggiungerà  
a questo essere vivente,  
vivente dalla fecondazione al momento  
della morte dell'adulto, nulla  
salvo il nutrimento.  

Ognuno di noi esiste "in toto" a partire da quel momento; successivamente non facciamo altro che maturare.  

Il concepito, come può essere umano già da quel momento? Non diviene umano successivamente?  

Derivate da un neonato? No. Voi siete stati un neonato, che si è sviluppato ed è cresciuto fino a divenire il ragazzo o l'adulto che oggi siete. Nulla è stato aggiunto a quel neonato, salvo il nutrimento.  

Derivate da un ovocita fecondato? No. In passato siete stati un ovocita fecondato, che si è sviluppato ed è cresciuto fino a divenire il ragazzo e l'adulto che oggi siete. Nulla è stato aggiunto all'ovocita fecondato che eravate, salvo il nutrimento.  

Oggi siete più sviluppati, più grandi, più maturi, ma esistete interamente fin dall'inizio.   

Ho sentito paragonare l'ovulo fecondato ad un progetto. Che valore ha questo paragone?  

Il progetto di casa vostra è semplicemente un disegno che, una volta utilizzato, può essere cestinato: non è divenuto la casa. L’ovocita fecondato non è il progetto, ma la casa in miniatura: col tempo è destinato a crescere, ma fin dall'inizio è la casa nella sua interezza. La vostra casa è stata costruita pezzo per pezzo, assumendo alla fine la forma di una casa. Il piccolo essere umano che eravate una volta, si è sviluppato nell'adulto di oggi, ma fin dal concepimento esistevate nella vostra interezza. Ciò che vi occorreva per divenire l'adulto di oggi era il nutrimento, l'ossigeno ed il tempo.  

La donna della citazione precedente ha detto che non pensava trattarsi di un essere umano perché era troppo piccolo. Come può un essere umano non avere un aspetto umano?  

Se l'unico strumento scientifico utilizzato è l'occhio nudo, la conclusione cui si può giungere è che non si tratta di un essere umano finché non assume un aspetto umano.  

Oggi però disponiamo di microscopi, di stetoscopi a ultra suoni e di conoscenze genetiche che vanno ben al di là delle limitate informazioni ottenibili con il solo occhio nudo. Basare il proprio punto di vista esclusivamente su ciò che si vede, piuttosto che su ciò che la scienza è in grado di dirci, non è molto razionale. 
Ciò vale nel determinare tanto se un paziente soffre di un'affezione cardiaca quanto se un feto è un essere umano.  

Possiamo considerare l'embrione che si sviluppa una forma di vita vegetale o animale che diviene umana soltanto in una fase successiva?  

Decisamente no! Il seme o l'ovocita fecondato di una pianta, di un animale o di un essere umano è, fin dal momento della fecondazione e dell'inizio dello sviluppo, quella pianta nella sua totalità, quell'animale o quell'essere umano. Sulla base delle nostre attuali conoscenze della struttura cromosomica e genica e della complessa programmazione genetica sappiamo che una pianta può svilupparsi soltanto in ciò che è già, cioè una pianta; un animale, ad esempio un cane, può svilupparsi soltanto in un cane di quel tipo specifico. Tutto ciò è determinato ed esiste già nella sua totalità al momento della fecondazione. Lo stesso vale per l'uomo. 

Perché allora gli scienziati dicono "almeno allo stadio blastocistico"? (cfr. pag. 11)  

L'ovocita fecondato è una monocellula, detta anche zigote, e le sue fasi successive di sviluppo vengono denominate in modo diverso. Lo zigote si annida nella parete dell'utero, dopo di che viene chiamato blastocisti. Gli scienziati hanno citato questa fase in modo da poter sgombrare il campo dal fatto che talvolta si possono verificare concepimenti gemellari. Due gemelli non identici sono due soggetti separati, generati dall'unione di due ovociti con due spermi. Vi sono però anche gemelli identici, quando un ovocita fecondato o zigote si divide apparentemente in due, dopo di che ognuna delle due parti, che è ora uno zigote a sé, cresce indipendentemente verso il pieno sviluppo e la maturità in modo identico allo zigote singolo. Questo avviene talvolta nella fase intercorrente tra la fecondazione e l'annidamento nella parete dell'utero, ma mai dopo l'annidamento.  

Qual è la posizione della World Medical Association?  

“Io mi impegno solennemente a consacrare la mai vita al servizio della umanità ... Io eserciterò la mia professione con coscienza e dignità; la salute del mio paziente sarà la mia prima preoccupazione ... Io manterrò con tutti i mezzi a mia disposizione l'onore e le nobili tradizioni della professione medica ... Io non consentirò che considerazioni di religione, nazionalità, razza, partito politico o classe sociale interferiscano con i miei doveri verso i miei pazienti. Io manterrò il più alto rispetto per la vita umana a partire dal momento del concepimento, anche in caso di pericolo, non userò le mie conoscenze mediche in modo contrario alle leggi dell'umanità. Io faccio queste promesse solennemente, liberamente e sul mio onore”.  

Dichiarazione di Ginevra Associazione Medica Mondiale  

Possiamo dunque dire che un essere umano vivente (lo zigote) può suddividersi in due esseri umani viventi (i gemelli identici)?  

Su questo punto i pareri degli esperti sono tutt'altro che unanimi. Un modo di affrontarlo consiste nel considerare lo zigote umano originario, che libera una sua cellula o metà di se stesso (non sappiamo esattamente ciò che avviene), il genitore del nuovo essere umano. Questo potrebbe essere una forma di partenogenesi o di riproduzione per via non sessuale. Sappiamo che ciò avviene in talune forme di vita vegetale o animale. Possiamo solo immaginare questo tipo di processo per spiegare lo sviluppo di gemelli identici in un essere umano.  

La possibile alternativa è che l'essere umano esistente, dividendosi, muoia, dando così origine a due nuovi esseri umani identici, uguali a sé.  

Il punto cruciale in entrambi questi casi è che, nel momento in cui un essere umano completo esiste, a questo dovrebbero essere riconosciuti e attribuiti tutti i diritti spettanti agli altri esseri umani viventi.  

Ma cosa fare se una persona dubita sinceramente che si tratti di vita umana intrauterina?  

Anche qualora una persona dubiti della presenza di una vera e propria vita umana nell'utero in un determinato momento della, gravidanza, quale sarebbe l'atteggiamento veramente umano da assumere? Una guida può forse essere rappresentata dal modo in cui trattiamo da sempre la vita umana altrui in caso di dubbio della sua esistenza'. In caso di dubbio non prendiamo forse posizione in favore della vita? Noi non seppelliamo coloro della cui morte dubitiamo, ci adoperiamo freneticamente per aiutare a salvare dei minatori rimasti bloccati sotto terra, un bambino sperso in montagna, una persona rimasta sotto le macerie di un edificio, Spara forse un cacciatore prima di essersi accertato trattarsi effettivamente di un animale e non di un altro uomo? Riteniamo dunque che l'atteggiamento veramente umano consista nel garantire alla vita il beneficio del dubbio.  

Dr. Jack C. Willke e Barbara Willke 

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO



Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, vieni, colma questa Tua creatura dei Tuoidoni. Splendore Divino, Fuoco Sacro, Sorgente Cristallina di pura fraternità, vita dei cristiani, bastone degli indifesi, luce nelle tenebre, calore nel gelo, sveglia il mio essere addormentato, eleva la mia anima verso di Te.
Vieni Spirito Santo, donami la Tua saggezza per agire rettamente. 
Dammi l’intelligenza santa, per attirare i miei fratelli, per non sentirmi superiore ai miei simili, bensì il più piccolo, affinché Tu possa sorgere con forza.
Vieni, prendi la mia mente e rinnovala; fa che io sia un’eco della Tua voce e una guida verso la Divina Volontà, non verso la mia. 
Dammi la forza di non vacillare e di resistere guardandoti; estasiato dalla Tua forza, fa che io sia un apostolo fedele.
Oh Divino Spirito, che io sia il riflesso della Tua saggezza, fa che io ricerchi la Tua gloria, allontana da me le cose mondane. Penetra nella profondità del mio cuore e infondi in esso la Tua stessa pietà, per amare col Tuo stesso amore.  
Realizza nel mio essere il miracolo del timore di Dio; dammi sete di anime, in modo che, senza guardare altro, io operi per il Tuo Regno.
Oh Santo Spirito, infondi in me il dono dell'amore vero. Ti ringrazio, Santo Spirito Divino, vivi in me con pienezza; consapevole del mio bisogno, ti chiamo a prendere liberamente possesso della mia vita. 
Grazie, oh Divina Bontà, Misericordioso Sovrano, Sacro Fuoco.
Amen.

† Con Imprimatur, Mons. José Oscar Barahona Castillo, Vescovo  Emerito di San Vicente, El Salvador, C.A.