domenica 4 aprile 2021

La passione, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo raccontate da Veronica Lueken ...

 


Veronica riceve le stigmate...

La Passione vista in visione durante la preghiera dei Misteri Dolorosi.  Erano presenti durante questo fenomeno Camille Debrowski, Ben e Mary Solomone e Evelyn Murphy.  VERONICA RICEVE LA STIGMATA DELLE MANI E DEI PIEDI IN QUESTO TEMPO (8 marzo 1971).  Una croce apparve sul suo piede destro nella zona del collo del piede, direttamente in linea con l'alluce e il secondo dito, vicino al centro del collo del piede; ma più a sinistra del collo del piede, centrata tra la zona della caviglia e le dita dei piedi.  Il livido dell'unghia è apparso sul collo del piede sinistro, più centrato tra il secondo e il terzo dito del piede grande - centro del collo del piede.  Il piede destro era incrociato sul sinistro in direzione sinistra.  L'incrocio era perfettamente in linea con il segno del chiodo sul piede sinistro. - (28 febbraio 1971)


La Passione di Gesù...

Gesù ha cominciato chiedendo che su tre grani iniziali del Rosario dicessimo gli Atti di Fede, Speranza e Carità.  Poi siamo entrati nei Misteri Dolorosi.  Durante la prima decade ho visto Gesù in ginocchio, piegato in angoscia, che pregava.  Indossava un lungo mantello color bordeaux sopra un abito interno di materiale beige, lungo e fluente.  C'era una grande tristezza sul Suo volto - un grande dolore.  Stava parlando a Suo Padre in cielo:


     "PADRE, BERRÒ DI QUESTO CALICE, FINO ALL'ULTIMA GOCCIA, SE È LA TUA VOLONTÀ.  NON SONO IO CHE DEVO CERCARE CHE QUESTO CALICE SIA RIMOSSO DA ME.  LA MIA FORZA È ETERNA NELLA LUCE E IL MIO CUORE UN VASO SANGUINANTE PER QUESTO CALICE".


     Il secondo mistero - Veronica gridò: "No, no, fermatevi!"  Perché c'era il suo amato Gesù che veniva tirato avanti e indietro mentre i suoi aguzzini gli strappavano la veste superiore dalla schiena.  Gli legarono i polsi e conficcarono un chiodo in una trave verticale.  Le mani di Gesù erano legate da strisce di pelle marrone - come una corda.  Poi la parte centrale del cordone che legava le Sue mani fu legata sopra lo spuntone nella trave.  Il povero Gesù era bloccato dalle sue mani (legate sopra la trave).


     C'erano cinque persone in questa grotta - come una stanza che sembrava essere stata scavata in una collina - una specie di buco - stanza nella collina.


     Veronica urlò e trasalì mentre due soldati a turno colpivano la schiena nuda di Gesù con una lunga cinghia di cuoio marrone.  Su questa cinghia c'erano dei ganci di metallo disposti orizzontalmente lungo tutta la cinghia.  Questi chiodi, simili ad artigli, sulla cinghia tagliavano e graffiavano profondamente la carne di Gesù, facendo uscire il sangue.  Era un gioco spregevole con i soldati.  Ridevano e scherzavano; Gesù non disse mai una parola.


     Veronica - "Di' qualcosa! Di' qualcosa!"


     Poteva salvarsi, ma Gesù rimase in silenzio mentre lo sputavano e lo insultavano.  La sua schiena divenne una massa di bolli e di carne lacerata.  Gesù era scalzo; i suoi sandali erano caduti mentre sbattevano un palo più alto nel palo e sollevavano il povero Gesù in modo che le sue dita dei piedi toccassero appena il pavimento.  Il pavimento era solo terra e sangue.  Il soldato osservò:  "Forse gli hanno tagliato la lingua.


Ha, ha!"  Il nostro povero Gesù rimase in silenzio.


     Di lato vidi una stanza; c'era un grande bollitore - come una pentola, molto vecchio - dall'aspetto; di metallo grezzo, di un profondo colore marrone rossastro - molto grande.  Sotto c'era un fuoco che bruciava; c'era un liquido pesante che gorgogliava.  A lato c'era un altro recipiente di metallo più lungo pieno d'acqua.  C'erano due soldati vestiti con abiti corti - gonne corte, lunghe fino al ginocchio - con pezzi di metallo appuntiti che pendevano giù in un modello di triangoli tutto intorno alla vita, davanti e dietro.

Avevano un gilet metallico che li copriva sul petto e dei copricapi metallici color argento che avevano la forma di un berretto, ma che in cima avevano un disegno fluente.  Altri tre uomini erano quasi nudi, vestiti con abiti simili a pannolini.  Tenevano in mano un lungo pezzo di metallo; mettevano l'estremità nel grande bollitore; aveva un bagliore rosso e caldo.  Poi il terzo uomo aveva un grande martello e batteva sul metallo caldo.  Lo batteva in continuazione finché non sembrava un chiodo.  Poi lo immergeva in quel recipiente d'acqua di metallo.

     Due soldati stavano parlando in disparte; poi presero i cinque chiodi (c'erano cinque grandi chiodi fatti).  Veronica vide allora Gesù; era stato tagliato dal palo ed era caduto.  Un soldato lo tirò rudemente verso uno sgabello di vimini e lo fece cadere su di esso.  Il povero Gesù pendeva in avanti, e un soldato cattivo gli mise un lungo bastone nelle mani per bilanciarlo, e gridò: "Ha, Ha!  Così questo è il "Re dei Giudei".  Vestiamolo come si deve!".

     Il soldato uscì e tornò con un braccio pieno di rovi... cespugli.  Usò le pinze di metallo per renderlo più facile da maneggiare.  Fece una specie di berretto e vi infilò un cerchietto di rovi; in questo modo poteva maneggiarlo meglio e spingerlo sulla testa del povero Gesù.  Le spine erano troppo difficili da intrecciare, da tenere insieme, così si pensò al berretto.  Era così grande che continuava a colpirlo con un bastone!  Il sadico gongolava mentre lo colpiva.  Gesù, carissimo Salvatore, non disse mai una parola.  Il dolore era straziante.  Le lacrime scorrevano sulle guance del nostro povero Gesù, ma erano di dolore.  Il dolore più grande era nel suo cuore!

     Le mani di Gesù furono legate di nuovo con il cuoio marrone, e fu trascinato in piedi; il soldato drappeggiò il suo abito superiore sulla sua schiena lacerata.  Oh, potevo vedere che si attaccava al suo sangue che trasudava.  Oh, era orribile!  Poi un soldato spinse Gesù fuori dal buco - come ingresso, e giù per una strada.  C'era molta gente; tutti in uno spirito di carnevale.  Due soldati spinsero Gesù al lato della grande trave della croce, che fu portata attraverso la folla.  Sembrava un tronco pesante, molto ruvido, e un legno brunastro.  Due soldati la alzarono e un altro vi mise Gesù sopra.  Due soldati iniziarono a legargli le mani.  Era sostenuto attraverso la sua schiena e sulle spalle.  Sembrava terribilmente pesante e scomodo.  La corda di cuoio marrone era tesa nella zona dei gomiti.  Sembrava che stesse in equilibrio e sostenesse la trave mentre si sforzava.

      C'erano tre donne e un uomo che camminavano su un lato con Lui.  Le donne stavano piangendo in silenzio.  L'uomo aveva il braccio attorno a una donna.  L'uomo era molto alto.  Indossava un lungo abito marrone e aveva una barba marrone e capelli marrone scuro.  Le donne indossavano abiti di colore beige, ma una donna aveva un mantello viola sopra il suo.

     Gesù inciampò e cadde.  Era così debole ora; la trave lo aveva buttato fuori equilibrio mentre barcollava.  Il povero Gesù cadde.  Un uomo vecchio e cattivo corse fuori dalla folla per sputargli e prenderlo a calci - la vecchia bestia cattiva!  Ho cercato di strapparmi la tunica per pulirgli il sangue dagli occhi.  Era terribile!  Mi guardò - i soldati non mi lasciarono passare - mi tirai i capelli per la frustrazione e l'angoscia.  Gesù mi guardò e io vidi l'Amore di una promessa eterna e gloriosa.  Ho pianto: "Cosa potevo fare?"  Gridai:  "Aiutatelo!  Aiutalo!  Per favore!"  Io, Veronica, ero impotente a sollevare la croce.  Potevo solo sperare di asciugare il Suo caro viso.  Presto un soldato afferrò un uomo dalla folla; quest'uomo aveva un lungo abito con strisce sul davanti, e aveva un turbante avvolto intorno alla testa con strisce sul davanti.  Sicuramente non voleva portare la trave, ma sapevano che Gesù non poteva arrivare alla periferia della città, così quest'uomo portò la trave mentre la folla impazzita si prendeva gioco di lui.  Gesù fu spinto e tirato; lo sporco e il sangue erano dappertutto.  Era l'immagine della sporcizia insanguinata...

      Avevo i conati di vomito - stavo male - Oh, un tale orrore!  Che tortura!  Come hanno potuto fargli questo?  Che cosa ha fatto se non amare tutti!  Bestie!  Bestie!  Presto il soldato corse su con le cinque punte.  Quando raggiunsero la collina, c'era già a terra un lungo pezzo di legno.  Un soldato sollevò la trave dalle spalle di quest'altro uomo e la gettò a terra.  Altri due soldati la posero in cima al lungo pezzo di legno per formare una croce, lunga fino in fondo e una specie di sporgenza in cima.  Hanno sbattuto un chiodo nelle due travi e la croce era fatta.

Due schifosi soldati gettarono Gesù a terra, e gli tirarono le braccia per stenderle sulla traversa della croce.  Oh, come faceva male - la schiena così lacerata. Potevo vedere il dolore negli occhi di Gesù, ma non disse mai una parola.  Sembrava solo triste.  Poi presero del cuoio marrone - come una corda - e lo avvolsero intorno ai suoi polsi alla tavola legata. Poi sollevarono e legarono i polsi all'asse; legarono e avvolsero la corda di cuoio intorno alle caviglie e al legno per tenerlo in posizione.  Poi i chiodi furono gettati a terra, e un soldato si mise in ginocchio e mise il chiodo al centro del palmo della mano del povero Gesù; con quel martello di metallo lo fece entrare attraverso la pelle e uscire sulla tavola.  Ho urlato! Ho vomitato!  Questo fu ripetuto sulla mano destra.  Poi Gesù guardò il cielo.  Cominciarono con le gambe; un grande chiodo in entrambi i piedi.  Il suo piede destro sopra il sinistro, in una specie di angolo contorto, posizionato in modo da appoggiare l'uno contro l'altro.  Ho ritrattato quando ho sentito il metallo contro la carne, le ossa e il legno.  Uno spuntone sporgeva dall'altro lato.  Hanno martellato un blocco di legno sotto i suoi poveri piedi, 'per allinearli', hanno detto.  Era terribile!

     Guardai verso la folla; oh, c'erano solo nove persone lì per stare con Gesù.  Ora conoscevo sua madre, Maria Clephalus (la moglie di Clopas), Maria Maddalena e Giovanni.  Oh, povero Gesù, non disse mai una parola mentre lo inchiodavano al legno.  Oh, che amore!  Presto, due soldati sollevarono la testa del legno e tre il fondo, portando Gesù sulla croce, e lasciarono cadere l'estremità in un buco; entrò con un tonfo!  Gesù trasalì, e gli strappò di più le mani.  Il sangue gli colava sul viso.  Non poteva muovere la testa.  Il dolore era terribile; ogni movimento tagliava in profondità.  Era terribile!  Si afflosciò un po', ma tirò verso l'alto.  Il cedimento si strappò di più.  Maria e Maria corsero fino a Lui; non parlarono all'inizio; potevano parlare con gli occhi l'una con l'altra.  Non avevano bisogno di parole.  Giovanni si avvicinò, perché la tunica inferiore di Gesù cadde.  Oh, cielo, era quasi nudo.  Mi sono girato dall'altra parte, ma John è corso sopra e ci ha fatto una specie di nodo come un pannolino.  Oh, l'umiliazione del povero Gesù!  Allora Gesù disse a Giovanni: "GUARDA GIOVANNI, TUA MADRE, E QUESTO, MADRE, E' TUO FIGLIO.  DEVO ANDARE PRESTO DAL PADRE".

     La folla cominciò ad allontanarsi.  Gesù disse: "ABBA, ABBA SABBA LA BEC TORI" - questo è quello che sembrava - un suono straniero.  SABBA SABBA SABBA LA BEC TORI; non posso scriverlo bene, solo dal suono.  Poi alzò lo sguardo, "I THIRST!"  Questo l'ho sentito in inglese.  Acqua, acqua giallastra.  La testa di Gesù pendeva alla sua destra.  Divenne così buio, così buio.  Tutti se ne andarono tranne i nove; tutti si avvicinarono e Maria si aggrappò ai suoi piedi, senza parole per il dolore.

     Veronica finì la recita di ciò che aveva vissuto per trovare i suoi piedi gonfi e le sue braccia doloranti; i piedi segnati e le mani pungenti.  La sua reazione senza parole fu un misto di meraviglia, gioia e amore; gioia che ora poteva unirsi a Gesù nella Sua sofferenza e tenere la Sua mano sulla strada verso il Regno.

Eventi successivi alla morte di Gesù...

Sabato Santo La Veglia Pasquale

Veronica - Fa freddo ed è molto umido.  Vedo una collina.  C'è un grande buco... una grotta... nel fianco della collina.  Dentro la grotta c'è una roccia.  La roccia è molto levigata.  È come una lastra.  E distesa sulla roccia c'è una figura.  C'è come un lenzuolo avvolto intorno alla figura, completamente intorno, che sembra, quasi come una mummia.

     Ora vedo che le mani sono incrociate sul suo petto, e sono legate strettamente con il lenzuolo, ma c'è del sangue; c'è del sangue che cola sul lenzuolo. Ohhh!

(Veronica ha difficoltà a respirare e dolore nel descrivere la scena dolorosa).

Anche il Suo volto è coperto, e c'è del sangue che esce dalla cima della Sua testa sul lenzuolo.  Ora tutto intorno a Lui c'è una luce; è una luce bianca molto luminosa.

     Ora accanto a Lui c'è una grande figura.  La figura è molto, molto bianca e luminosa... molto luminosa.  Posso vedere che è un angelo.  E sul lato sinistro è molto buio, ma la luce che esce dalla figura dell'angelo illumina tutto l'interno.

     È una piccola area. Sembra quasi un caveau, perché ci sono delle rocce appoggiate ai lati delle pareti.  Oh.

     Ora è finita... non posso uscire! C'è una grande roccia.  Ora l'apertura... sono dentro e la roccia è stata messa contro l'apertura.  Ohhh, ohhh, sento delle voci fuori dalla roccia, voci tristi.

     Ora sono fuori dalla roccia e vedo la Madonna.  È piegata in avanti, ma viene aiutata ad alzarsi da un uomo... ha una tunica marrone... e ci sono due signore.  Si stanno pulendo il viso con i loro foulard dalla testa.  Ora hanno sollevato la Madonna in piedi, ed ecco che cammina tranquillamente dalla parte anteriore dell'entrata.

     Ora c'è una signora, si sta voltando indietro e sta camminando verso l'ingresso e si sta gettando contro la grande roccia.  Sta cercando di aprirla.  Ora la parte superiore del suo mantello è caduta a terra ai suoi piedi.  I suoi capelli sono molto lunghi.  E ora sta scavando con le unghie, cercando di rimuovere la roccia.  Ora si sta girando e sta piangendo. Sta piangendo, le lacrime le scorrono sul viso. Ora sta camminando verso il lato... è una collina... e si sta sedendo su una roccia.

     Sta diventando molto, molto buio.  Tutto intorno, vedo l'entrata con figure di angeli illuminati.  Uno è davanti alla roccia.  Porta una grande lancia.  È Michele.

     (C'è una pausa)

     Ora, oh, vedo venire dal cielo delle figure.  Sono vestiti con vesti di porpora.  Sono in fila davanti alla grotta, alla tomba. (21 aprile 1973)


Il profeta Isaia...

Uno di loro si fa avanti ora dal gruppo.  Ha in mano un panno; è viola, di colore quasi nero.  E di nuovo se lo mette sulla testa.  E sta reggendo quello che sembra un candelabro dorato; ha tre candele su di esso.  E ora sta cantando; sembra che stia cantando; ma suona più come... la sua voce è come non ho mai sentito prima.

(Veronica imita il lamento solenne con una voce forte).

               "Copritevi il capo con il lutto.

                Accendete le vostre candele di preghiera;

                 Perché il tempo non è venuto

             che la luce entri nel mondo.

             Il Figlio dell'uomo giaceva morto nella tomba,

             Un sacrificio senza macchia per il peccato dell'uomo".

     Veronica - C'è un uomo con un lungo mantello scuro.  Sta mettendo al collo quella che sembra una sciarpa bianca.  Ora ha in testa... è un cappello rotondo, sembra una kippah, ma è rosso.  E sta leggendo da un libro e tiene le tre dita, il pollice e due dita, così.  Sembra che sia abbastanza vecchio.  Dice... sta scrivendo sopra la sua testa con il dito: I - S - I - A - S, I - S - I - A - S.

(Veronica ripete le lettere).

Isaias?  Ora guarda in basso e dice:

     Isaias - "Mai un osso del Suo corpo hanno rotto".

     Veronica - Si sta posando sulla collina... una nuvola molto scura.

     Vedo una piccola... oh, è una casa, ma è fatta diversamente dalle nostre case che vediamo.  Sembra più come, fatta di argilla, una specie di fango.  È una grande stanza, e al lato della stanza ci sono delle rocce ammucchiate.  Dev'essere dove cucinano.

     Ora vedo un uomo.  Ohhh! So che è John.  È seduto a un tavolo.  Il tavolo non assomiglia a quello che abbiamo noi; sembra che l'albero sia stato tagliato a metà, il blocco e non le gambe, per loro.  E sembra che ci fossero delle tacche tagliate nel blocco di legno, e un pezzo di legno martellato per tenere la gamba sulla parte superiore del tavolo.  Lo sto guardando dal lato sinistro del tavolo verso quello destro.

     Ora la Madonna è seduta accanto a John vicino al tavolo.  E le altre due signore - una è più vecchia, e sta preparando qualcosa, una specie di brodo, vicino alle rocce.  Ora lo sta portando qui e lo mette davanti alla Madonna.  La Madonna scuote la testa, "no". Sembra molto triste.

     Sono tutti soli.  Ci sono una, due, tre, quattro... solo quattro persone nella stanza.  La Madonna ha la sua mano ora posta sul suo cuore, sul suo cuore.  E la Madonna sta dicendo a Giovanni:


La Madonna Addolorata...

La Madonna - "Non potrei più soffrire la spada nel mio cuore, se non conoscessi il piano del Padre per me e per mio Figlio nella salvezza dell'umanità.  La promessa del Suo ritorno, fattami conoscere dal Padre, è la mia speranza.  La perdita, l'angoscia, la sofferenza della Sua tortura non è stata diminuita da questa conoscenza".

     (C'è una pausa)

     Veronica - Vedo un grande luogo aperto.  Ci sono molte persone che si muovono, che corrono.  È diventato molto buio. Ah! Ah! Il tuono... è come un tuono, è forte.  Tutti sono spaventati.  Stanno cadendo e stanno scappando!  Stanno scappando!  Oh.

     Ci sono tre croci sulla collina. Ohhh, ohhh.

(Veronica piange e geme mentre descrive la scena).

Oh, l'uomo sulla sinistra, è legato, ma ohhh, ohhh, c'è un uomo, un soldato, ha una cosa grande, sembra un'ascia.  Ha... è come un pezzo di roccia legato ad un bastone e lo sta colpendo alle gambe con quello!  E l'uomo sta gridando: "Abbi pietà di me!"  E lui, il soldato, lo sta colpendo alle gambe, schiacciando le sue ossa; il sangue sta sgorgando. Ora l'uomo sulla sinistra, la sua testa è caduta in avanti. Ohhh!

Gesù trafitto nel suo fianco.

Ora sta andando oltre... Ohhh, sta prendendo questo largo bastone, ha una punta all'estremità.

(Veronica grida con timore.)

Ed ora, lui sta... ohhh, ohhh, è Gesù sulla croce, e l'ha spinto dentro di Lui proprio sopra il Suo stomaco!  Ohhh. Ora non può tirarlo fuori.  È stato coperto!...non è sangue, è acqua.  Ma non può... sta correndo; non riesce a lavarselo via dalla faccia.  Si pulisce le mani. È sulle sue mani; non può toglierselo dalle mani.

     Ora il bastone, la lancia, sta cadendo a terra.  L'uomo...  L'uomo... c'è un altro uomo... Oh.

(Veronica geme.)

E' sulla destra. Oh, anche lui è andato.  Oh.  Se ne sono andati entrambi. L'uomo sulla sinistra, le sue gambe sono tutte schiacciate, l'osso del suo ginocchio è ora... si può vedere l'osso del suo ginocchio che esce.  Ohhh! Sta soffrendo. Ah! Lui è alla destra di Gesù.  Lui sta guardando Gesù.  Lui dice:

   
La discesa dalla croce...

Veronica - Ora è molto buio.  Non c'è nessuno sulla collina.  Ma vedo che c'è un uomo... due uomini.  Stanno portando una scala.  Ohhh! E ora la Madonna è lì.  C'è molto vento; il suo vestito sta soffiando molto, molto forte nel vento.  Sta piovendo ora, sta piovendo. E l'uomo sta dicendo alle due signore di tenerla di lato.

     Ora stanno andando su e stanno... stanno mettendo questa scala contro la croce.  Ohhh, ohhh, stanno tagliando con un coltello le corde del suo polso.  E l'uomo giù in fondo alla scala... ora sta andando sopra, sta tagliando le corde alle sue caviglie.  Ohhh! Loro...ohhh!  Non possono togliere la croce dal buco.  Non possono tirarla su... su!  Hanno dovuto portarlo avanti dalla croce.

(Veronica geme).

La scala viene portata di lato.  Ora, quando le corde sono state tagliate, Lui è caduto in avanti, e le sue dita, insanguinate, si sono strappate dal legno.  Ora lo stanno sollevando verso il basso.  L'uomo sta tenendo la scala e Ah, Ah! Stanno cercando di togliergli i piedi dallo spuntone! Ah, Ah, Ah, Ah, Ah. Lo stanno colpendo ora; hanno il legno... il legno; lo stanno spingendo ora fuori dal buco. Stanno tenendo Gesù e la croce è caduta. E ora possono colpire da sotto.  Lo spuntone sta uscendo.  Non gli stanno strappando i piedi...le mani dovevano essere strappate. Ah.

     Oh, ora le tre signore si precipitano.  Ora l'uomo, ora sta sollevando Gesù e la Madonna ora è seduta a terra.  Lei ha Gesù ora, il sangue è sul suo abito, tutto sul davanti.  Lei vuole togliere il copricapo dalla sua testa, ma non può.  È dentro - n - n troppo profondo!  Devono... Ah, ohhh.


Gesù deposto nella tomba...

Ora c'è un uomo che si avvicina a Lui.  Ora è Giovanni che parla con la Madonna e vogliono che se ne vada. Ah... Lei non vuole andarsene.  Le sue mani sono molto insanguinate.  Ora mette la sua mano sul viso di Gesù, così.

     Ora c'è un uomo più anziano.  Sta parlando... è Giovanni, conosco Giovanni!  L'altro uomo sta parlando con lui, dicendogli di portare via le donne.

     Ora è arrivato un altro vecchio.  E la signora con i capelli lunghi ora sta parlando con la Madonna.  E poi un'altra signora ora sta tenendo il braccio della Madonna, e la stanno portando via dalla collina.

     Hanno una tavola di legno; e ora stanno sollevando Gesù su questa tavola, e hanno messo questo lenzuolo bianco.  Ora Lo stanno portando oltre l'altro povero uomo sulla croce, e stanno camminando giù per la collina.  Ci sono due di loro che portano Gesù.  Camminano giù per la collina oltre due case, e risalgono di nuovo la collina.

     E ora c'è l'entrata della grotta.  Ed entrano ora nella grotta.  E ora, una delle donne, è... so che è la donna, Maria Cleofa.  Lei ha un cesto, e ha foglie e cose in un cesto.  E lei ha dato il cesto all'uomo, con le foglie dentro, e queste... sembrano bacche.  Ora lei si è voltata; si è coperta la testa e il viso con la parte superiore del suo abito.  E asciugandosi il viso, si allontana.

     E ora sta diventando molto buio.  Non riesco a vedere nella grotta.  Posso solo vedere i piedi di Gesù, e stanno prendendo queste foglie, e le stanno mettendo sopra le sue gambe.  E ora stanno avvolgendo, come delle lenzuola, le sue gambe.  Uno sta tenendo su i Suoi piedi e avvolgendo il lenzuolo, e stendendo un altro... sembra una specie di foglie... sopra; poi un altro pezzo di lenzuolo viene avvolto intorno ad esso.  Ora sta diventando molto buio e non riesco più a vedere.

(Veronica emette dei gemiti lamentosi).

Ah, Ah.

     Ora sta diventando molto chiaro, e la Madonna si fa avanti.  È vestita tutta di nero, con un bordo bianco intorno alla testa.  La Madonna vuole che io ripeta le Sue parole:

     La Madonna - "Figlia mia, tu vedi quanto è profondo il mio dolore, e quanto è più grande il mio dolore sapendo che il tuo mondo ha dimenticato così presto.  La mia perdita, la mia sofferenza è stata forse vana?  È stata vana la sofferenza di mio Figlio per te?

     "Ho viaggiato molte volte sul vostro mondo.  Pochi mi hanno ascoltato preferendo le vie del mondo alla via del Regno.

     "Il vostro mondo sta progredendo sempre più nelle tenebre.  A meno che non ci sia una completa inversione nelle vie dell'uomo ora, egli non può sfuggire al Castigo pianificato dal Padre. La misericordia del Padre è grande, ma Egli guarda ora verso una generazione ingrata. Una generazione che ha abbandonato Suo Figlio.  Il sacrificio di Dio per i Suoi figli è ripetuto nuovamente dalle azioni sconsiderate dell'uomo ora sulla terra.  L'uomo ha scelto di darsi a Satana.

     "Tutti voi passerete attraverso un grande crogiolo di sofferenza nel piano del Padre: le pecore saranno separate dai capri.  Io sono veramente la Madre dei Dolori.

     "Dovete ora mantenere una costante vigilanza di preghiera sulla terra.  La riparazione, la penitenza e l'espiazione sono tutto ciò che ora attenuerà il Castigo che l'uomo avrà portato su se stesso e sul suo mondo.

     "Gli agenti dell'inferno si aggirano nel vostro mondo e sono entrati nei luoghi più alti della casa di mio Figlio.  Riconoscete i volti del male intorno a voi.  Pregate, pregate per la luce e non sarete condotti nelle tenebre".


La resurrezione...

Veronica - Ora vedo cinque soldati.  Indossano abiti corti, ma con sezioni di metallo che scendono dalla vita.  E sopra le loro teste ci sono cappelli di metallo, cappelli di metallo color argento che scendono a forma di V sulle loro fronti.  Sono lì in piedi vicino alla roccia con lunghe lance in mano.

     Ora stanno tornando indietro; stanno camminando all'indietro spaventati.  Sono spaventati!  Camminano all'indietro perché c'è una grande luce!  Sta penetrando attraverso le fessure.  C'è una grande luce.  Sta filtrando attraverso le crepe.  E la luce sta spingendo... spingendo la roccia in avanti.  Ora la roccia sta andando oltre; la luce sta forzando la roccia sul lato.  I soldati... due stanno correndo, corrono su per la collina.  Uno si copre la faccia con le braccia; non può guardare, la luce è così forte.

     Ora arrivano attraverso la luce due grandi figure.  Bellissime!  Così grandi, belle!  Ohhh! Sono angeli.  Non posso vedere i loro volti, ma i loro... oh, sono così grandi!  Ora uno è lì in piedi.  Sta alzando la mano.  Lui dice:

     L'Angelo - "È risorto!"

     Veronica - Ora due soldati... uno ora si sta alzando; sta correndo.  E l'altro è seduto lì.  È caduto a terra sotto shock.  Ohhh! Dentro la grotta è molto luminoso..molto luminoso!

     Ora vedo il braccio, ohhh, lo vedo... un braccio.  Ohhh! Quella lastra... ha il panno steso sulla lastra.  E camminando fuori attraverso questa luce tremenda... è Gesù!  Oh! Ora sta uscendo dalla luce, però; non sta brillando come dentro la luce vicino alla grotta.

     Ora sta uscendo, e ha delle pantofole ai piedi.  E ora ha una veste addosso; è bianca.  Sembra molto sporca, ma è una veste bianca.  E noto queste bende che pendono dalla lastra di roccia sul terreno.  Il terreno è sporco; è solo sporco sul terreno all'interno della grotta.  Ora posso vedere, perché la luce ora ha lasciato la grotta.  E Gesù ora ha iniziato a camminare.  Sta andando su per la collina; sta camminando molto lentamente su per la collina.


Maria Maddalena alla tomba...

E ora... oh, c'è una signora; sta scendendo verso il lato della grotta.  E sta guardando dentro, e ora dice, "Ohhh!"

E ora corre verso di lei e sta raccogliendo i pezzi di stoffa.  E sta guardando intorno alla grotta, e ora sta correndo fuori.

     E corre su per la collina.  E corre verso... oh.

"Dove l'hanno portato?  Ce l'hanno rubato".

E lei... ora sta allungando la mano e sta cadendo in ginocchio e dice: "Per favore, dov'è Lui?".

     Veronica - Ora...

     Gesù - "Non... non mettere le mani sulle Mie vesti.  Io non sono salito nel Padre".

     Veronica - Ora la signora sta guardando in alto, e sta sorridendo.  E ora Gesù le sta mettendo la mano sulla testa, e dice:

     Gesù - "Va', Maria, e racconta a tutti quello che hai visto".

     Veronica - Ora Gesù sta camminando; sta salendo sulla collina.  E Maria ora è... è caduta sulla sua faccia, proprio come se stesse pregando.  No...ora si sta alzando, e sta correndo giù per la collina.  E posso vederla... sta correndo giù per la collina ora, e sta correndo verso questi edifici.  Ci sono uno, due... cinque edifici.  Non sembrano edifici normali; sembrano case fatte di argilla, o come una specie di argilla dura.  E lei ora si sta imbattendo in uno di essi.

     Ora sta diventando molto buio; non riesco a vedere nulla.  Non riesco... sta diventando molto buio.  Ah, oh...oh....oh.

     Oh, sì, ora posso vedere il volto completo della Madonna.  Ha detto che ora posso togliere la mia sciarpa scura e mettere i colori della resurrezione, perché è quasi l'ora delle dodici.

     Gesù sta venendo avanti.  Oh, è così brillante!  Così bello!  Ohhh! È tutto immerso nel bianco.  Oh, ha una veste bianca, e anche le sue pantofole sono bianche.  E, oh! La luce è così brillante che inonda l'intera area.  E riesco a malapena a vedere l'asta della bandiera ora, la luce è così brillante.

     Ora Gesù sta sorridendo, e sta alzando entrambe le Sue mani.  Oh, posso vedere i segni sulle Sue mani.  Ora Egli sta mettendo le Sue mani sul Suo petto, così, e sta alzando la Sua mano.  Oh, ora Gesù sta venendo verso il lato destro dell'asta della bandiera.

     Gesù - "Tutti gli oggetti di natura divina saranno benedetti per la propagazione dell'opera e della missione di Mia Madre sulla terra.  Io ora vi benedico e dispenso tra voi le grazie per la conversione e la cura".

     Veronica - Ora Gesù sta alzando la mano, con le dita così, e sta facendo il segno della Trinità:

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

     Ora Gesù sta scendendo.  Oh, sta per... oh, sta scendendo ora.  Ohhh! Oh. Ora... per alzare tutti i vostri crocifissi, disse Gesù, i vostri Rosari, le vostre carte, i vostri medaglioni.  Ora Gesù sta alzando la Sua mano in alto sopra la Sua testa:

     Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. 

     Ora la Madonna... la Madonna ora... oh, non è più nel suo vestito nero.  Ha un bellissimo abito bianco, ed è tutto bordato d'oro.  Ora, l'oro va su tutta la veste della Madonna dall'orlo; circonda completamente la Sua testa.  Ed Ella ha ora una ghirlanda di rose sulla Sua testa... oh, proprio sopra l'abito.  E la Madonna sta sorridendo ora, e sta seguendo Gesù.

     Ora Gesù sta venendo verso il lato sinistro dell'asta della bandiera.  Ora Egli sta alzando la Sua mano davanti a Lui ora, in questo modo,... e... oh, Egli sta benedicendo con le Sue tre dita:

     Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

     E Lui sta guardando sopra ora, Gesù, verso l'albero, e giù ora, e sta alzando la Sua mano sopra la Sua testa:

     Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

     Ora verso... oh, proprio oltre l'asta della bandiera, stanno scendendo.  Oh, oh, sembrano bambini.  Sono molto piccoli.  Ora sono vestiti con tutti i colori dell'arcobaleno.  Bellissimo!  Sono piccoli angeli, ma sembrano bambini.  E portano ghirlande di rose sui loro capelli.

     E ora stanno tenendo davanti a loro... oh, è una corda - come, oh, ma è un rosario.  È il Rosario della Madonna fatto di fiori, ghirlande di rose.   E il Rosario... oh, la croce è proprio come la nostra croce.  E ora la tengono in alto.  Ora lo portano dietro la Madonna e Gesù.

     E ora Gesù sta sorridendo.  E c'è un po' di vento perché la Sua veste sta soffiando... e anche la veste della Madonna.  Ora la Madonna mi sta mostrando le sue... oh, le sue pantofole.  Sono dorate; sono pantofole dorate, e hanno delle rose proprio sul collo del piede.  Sono pantofole molto belle.

     Oh, oh! Ora Gesù sta arrivando e, oh, non so se devo ripeterlo. Oh? ... con parole mie.

     Gesù ha detto che il lavoro continuerà per la missione di Sua Madre sulla terra.  L'oscurità è molto profonda.  E Noi vi stiamo preparando per il vostro destino e per il crogiolo di sofferenza che è inevitabile a causa della regressione dell'uomo e del suo allontanamento dalla verità della vita e della luce.  Ora, Gesù ora è, oh, sta indicando il Suo petto, e dice:

     Gesù - "Voi tutti verrete a me nella fede, e vi proteggerete con i raggi del mio cuore misericordiosissimo".

     Veronica - Ora è molto, molto luminoso.  Ora la Madonna ha detto che possiamo alzarci.  Non sarà più necessario inginocchiarsi; possiamo alzarci. Oh.

     Ora Gesù, ora Lui è... oh, la croce! Io allungo la croce. Oh! E Gesù sta benedicendo la croce.  Oh, e, naturalmente, tutti i sacramentali sono benedetti.  Ah, sì,

     Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

     Oh, ora Gesù, ora, è... ora sta tornando indietro; sta fluttuando all'indietro.  E la Madonna sta venendo avanti ora, e Michele è con Lei.  E oh! Ci sono... oh, il cielo è proprio pieno di tutti quei bellissimi piccoli angeli nei loro diversi... abiti colorati.  Oh, è semplicemente bellissimo!  È come un giorno di maggio; è come una bella festa!  Oh, i colori sono bellissimi: rosa, blu e giallo.  E i petali di rosa intorno ai loro capelli; alcuni sono gialli, e altri sono rossi e un rosa molto chiaro, pallido.  Oh, tutti i colori gloriosi!  È proprio come... ora che la luce sta brillando, è quasi come l'alba.  Oh, la luce sta diventando molto luminosa.  Ora... Gesù ora è sul lato sinistro dell'asta della bandiera.  E la Madonna dice,

     Nostra Signora - "Avete acceso le vostre candele con noi.  Ora portatele attraverso l'oscurità e recuperate i vostri fratelli".

https://www.tldm.org

ADAMO E LA SUA VITA NELL’UNITA’ DEL SUO CREATORE E PADRE

 


Nel Volume 29 - Maggio 16, 1931, Gesù conferma maggiormente quanto ha già detto precedentemente affermando che La Divina Volontà è la confermatrice degli atti della creatura.

[…] (Gesù:) “Tutti gli atti fatti dalla creatura nella Divina Volontà sono confermati da Dio come atti divini, e questa confermazione forma la vita degli stessi atti, e vengono suggellati col suggello divino come atti imperituri, sempre nuovi, freschi e d’una beltà incantevole. Gli atti fatti dalla creatura nella mia Volontà potrei chiamarli: nuova Creazione che Io faccio nella creatura; come essa va facendo il suo atto in Essa, il mio Fiat s’impone colla sua forza creatrice e vi forma l’atto suo e come diritto lo conferma. Succede come successe nella Creazione: siccome correva la forza creatrice della mia Volontà nel creare tante cose, restarono immutabili, senza mai cambiarsi. Si è forse cambiato il cielo, le stelle, il sole? Affatto! Quali furono creati, tali sono; perché, dovunque mette la sua forza creatrice il mio Volere, resta la vita perenne del suo stesso atto, e come conferma non si può mutare mai. Vedi dunque che significa fare e vivere nella mia Divina Volontà: stare sotto l’impero d’una forza creatrice e confermatrice, che mette al sicuro tutti gli atti della creatura, rendendoli immutabili. Sicché col vivere nel mio Volere essa resterà confermata nel bene che fa, nella santità che vuole, nella conoscenza che possiede, nel trionfo del sacrificio. […]

dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta


MARIA DEBELLATRICE DELLE ERESIE

L'Immacolata, fonte di fede e speranza 

Fu scritto che la Chiesa definendo la B. V. Maria preservata dalla colpa originale,  proponeva ai fedeli un oggetto di culto che avrebbe dissipato gli errori di ogni tempo,  compendiando in questo privilegio tutte le verità fondamentali della fede. 

    Infatti se Maria, per un singolare privilegio, fu preservata dal peccato originale, vuol dire  che la discendenza di Adamo fu viziata e discesa nella necessità di redenzione. Se Maria fu  preservata dalla colpa perché doveva essere la Madre di Dio, vuol dire che il suo Figlio Gesù  è una persona reale, vero Dio, ipostaticamente unito alla natura umana. Se Maria fu  preservata dal peccato originale in virtù dei meriti di Gesù Cristo, Redentore della umanità  decaduta, vuol dire che la missione di Gesù non fu terrena, ma soprannaturale, cioè fu il  riscatto dell'uomo dalla morte dell'anima alla vita della grazia, quella grazia che ci fa figli adottivi di Dio. Se per la colpa di Adamo, dalla quale solo Maria SS. ma fu esente, l'umanità è  decaduta dallo stato di giustizia originale, vuol dire che quanto ci viene prescritto per tenere a  freno le sregolate passioni, per resistere al fomite della concupiscenza e ricorrere  agl'insegnamenti della fede per supplire al difetto della ignoranza e alla debolezza della  volontà, non è una esagerazione, ma saggezza e carità. Se l'uomo ha prevaricato, vuol dire  che non era un indipendente, ma aveva una legge superiore a cui era tenuto sottostare; e  però le massime, oggi messe in giro, che insegnano avere l'uomo una libertà assoluta, senza  limiti, il pensiero indipendente e assoluta sovranità su tutte le cose, sono insegnamenti falsi  ed erronei. 

Queste sono le verità racchiuse nel dogma della Immacolata Concezione di Maria Vergine. E  non sono queste anche le verità fondamentali della fede? 

Ora fare presente ai fedeli questi insegnamenti, indurli a meditare questa dottrina, significa  dare loro un potente aiuto a conservare l'integrità della fede, che tanto più aumenterà quanto  più sarà vivo e sincero l'amore verso la SS. ma Vergine. 

Inoltre, la Beatissima Vergine Maria che conobbe personalmente, nella sua vita mortale, le  persecuzioni contro la Chiesa nascente, è stata sempre motivo di conforto e di speranza ai  perseguitati per la fede. Contro la perfidia dei persecutori, Maria si mostrò sempre invincibile:  e la Chiesa non ha mai cessato di presentarla «terribile come un nemico schierato in campo  di battaglia», ed invocarla «Debellatrice di tutte le eresie». 

La storia conferma le vittorie riportate dalla Immacolata Vergine. In ogni tempo si possono  applicare a Maria SS. ma le parole che si leggono nell'Ufficio della Madonna Auxilium  Christianorum: «Spesso, mentre il popolo cristiano veniva oppresso dalle armi cruenti  dell'infernale nemico, scese Ausiliatrice dal cielo la Vergine Maria». 

La Chiesa, in una parola, ha sempre attestato che Maria, la Madre di Dio, non solo ha  schiacciato il capo al serpente, ma ha anche distrutte tutte le eresie, tutti gli errori e i falsi  sistemi che miravano a precipitare gli uomini nell'abisso della corruzione e della rovina. E in  ogni lotta, gli oppressi trovavano aiuto e conforto nella materna assistenza di Maria. 

Conoscere dunque sempre più la Madonna, studiare i suoi trionfi, invocarla per affrettare,  anche oggi su gli errori moderni, il suo materno intervento, deve essere impegno di tutti. 

Tale era il pensiero di Pio XII di s. m., quando con l'Enciclica «Meminisse juvat» del 14 Luglio  1958, invitava i cattolici a stringersi accanto agli altari della Vergine per implorare pace e  libertà alla Chiesa. 

Non è dunque fuori posto mettere nelle mani dei fedeli un libro, per quanto modesto, che  mostri la potenza della Madre di Dio contro gli errori e le vittorie da Lei riportate su chiunque  abbia attentato o attenti alla integrità della fede e al magistero della Chiesa. Più sarà  conosciuta la Madonna, tanto più sarà amata; e quanto più amata, maggiormente sarà  invocata, e dalla frequente invocazione, più sollecito ed efficace sarà il suo intervento! 

 P. AMADIO M. TINTI DEI SERVI DI MARIA

TRATTATO DELLA PREGHIERA E MEDITAZIONE

 


Domenica 

In questo giorno, potrai pensare alla discesa del Signore al limbo, alla sua  apparizione alla Madonna, alla santa Maddalena e ai suoi discepoli e, infine,  al mistero della sua gloriosa ascensione. 

Riguardo al primo punto, pensa a quanto sarà stata grande la gioia che quei  santi padri del limbo avranno provato per la presenza e la visita del loro  liberatore e quanto lo avranno ringraziato e lodato per la loro tanto attesa e  desiderata salvezza.  

Coloro che tornano in Spagna dalle Indie Orientali dicono di ritenere ben  ripagato tutto il travaglio della passata navigazione dalla gioia che provano  tornando alla loro terra. Se producono questo effetto la navigazione e l'esilio  di un anno o due, che cosa avrà prodotto l'esilio di tre o quattromila anni il  giorno che si sarà ricevuta tanto grande salvezza e si sarà approdati alla terra  dei viventi?  

Pensa anche alla gioia che la santissima Vergine avrà provato alla vista del  figlio risuscitato, poiché è certo che, come fu lei quella che più soffrì i dolori  della sua passione, così fu lei quella che più esultò della gioia della sua  resurrezione. Che cosa avrà dunque sentito quando si sarà visto davanti il  figlio vivo e glorioso, accompagnato da tutti i santi padri che resuscitarono  con lui? Cosa avrà fatto? Cosa avrà detto? Quali saranno stati gli abbracci, i  baci, le lacrime dei suoi occhi pietosi? E il desiderio di andarsene con lui, se  le fosse stato concesso? 

Pensa anche alla gioia di quelle sante Marie e soprattutto a quella di colei  che continuava a piangere sul sepolcro, quando avrà visto l'amato dell'anima  sua e si sarà gettata ai suoi piedi e avrà trovato risuscitato e vivo colui che  cercava e desiderava almeno da morto. E guarda come, dopo essere apparso  alla Madre, apparve per primo a quella che maggiormente amò,  maggiormente perseverò, maggiormente pianse e con maggiore sollecitudine  lo cercò, così che tu possa avere ben chiaro che troveresti Dio se lo cercassi  con le stesse lacrime e con la stessa perseveranza. 

Considera il modo in cui apparve ai discepoli che andavano ad Emmaus  come pellegrini (Lc 24, 13) e pensa come si mostrò affabile, come si  accompagnò a loro famigliarmente, quanto dolcemente si dissimulò loro e,  infine, quanto amorosamente si rivelò loro e li lasciò col miele e la dolcezza sulle labbra. Siano dunque come i loro i tuoi discorsi e tratta con dolore e  partecipazione ciò che così essi trattavano (vale a dire i dolori e le  tribolazioni di Cristo) e sta' sicuro che, se te ne ricorderai sempre, non ti  mancheranno mai la sua presenza e la sua compagnia.  

Circa il mistero dell'ascensione, considera in primo luogo che il Signore  ritardò questa ascesa al cielo quaranta giorni e che durante questi apparve  molte volte ai suoi discepoli a cui dava il suo insegnamento e con i quali  parlava del regno di Dio (At 1, 3). 

Non volle infatti salire al cielo ne’ separarsi da loro, fino a che non potesse  lasciarli tali da poter salire al cielo con Lui. Vedrai quindi che coloro a cui  manca molte volte la presenza fisica di Cristo (cioè la consolazione sensibile  della devozione) possono ugualmente salire al cielo con lo spirito ed essere  sicuri dal pericolo. In ciò meravigliosamente risplende la provvidenza di Dio  e il modo che ha di trattare i suoi in tempi diversi, come rafforza i deboli ed  esercita i forti, da il latte ai piccoli e svezza i grandi, gli uni consola, gli altri  mette alla prova e così tratta ciascuno secondo la misura del suo vantaggio. 

Per questo, ne’ colui a cui viene donato deve inorgoglirsi perché il dono è  prova della sua debolezza, ne’ colui che è lasciato senza conforto deve  abbattersi, poiché ciò è, a volte, segno della sua forza.  

In presenza dei suoi discepoli e mentre essi lo vedevano (At 1, 3), salì al  cielo, poiché essi dovevano essere testimoni di questi misteri e nessuno è  miglior testimone delle opere di Dio di colui che le conosce per esperienza.  Se vuoi sapere davvero quanto Dio è buono, quanto è dolce e soave con i  suoi, quanta sia la forza e l'efficacia della sua grazia, del suo amore, della  sua provvidenza e delle sue consolazioni, domandalo a coloro che ne hanno  fatto l'esperienza, che te ne potranno dare la più ampia testimonianza.  

Volle anche che lo vedessero salire al cielo perché lo seguissero con gli  occhi e con lo spirito, perché soffrissero della sua dipartita, sentissero la  solitudine per la sua assenza, poiché questa era la migliore preparazione per  ricevere la sua grazia. Eliseo chiese ad Elia il suo spirito e il buon maestro  gli rispose: Se mi vedrai quando ti sarò tolto, riceverai quello che hai chiesto  (2 Re 2, 10). 

Saranno infatti eredi dello spirito di Cristo coloro a cui l'amore farà provare  dolore per il suo allontanamento, che soffriranno della sua assenza e in questo esilio resteranno a sospirare sempre la sua presenza. Così soffriva  quel santo uomo che diceva: Sei stato il mio consolatore e non ti sei  congedato da me, andando per la tua strada, hai benedetto i tuoi e io non me  ne sono accorto. Gli angeli hanno promesso che saresti tornato e io non ho  sentito... 

Quali saranno stati dunque la solitudine, il dolore, le parole e le lacrime della  santissima Vergine, dell'amato discepolo, della santa Maddalena e di tutti gli  apostoli quando avranno visto andarsene e scomparire dai loro occhi colui  che aveva conquistato i loro cuori? E, malgrado ciò, si dice che tornassero a  Gerusalemme pieni di gioia perché tanto lo amavano. Il medesimo amore  infatti che li faceva soffrire per la sua partenza, li faceva esultare per la sua  gloria, perché il vero amore non ha per oggetto se stesso, bensì colui che si  ama.  

Resta da meditare con quanta gloria, con quale gioia, con che grida di  esultanza e di lode sarà stato accolto quel nobile trionfatore nella città  sovrana, quali saranno state la festa e l'accoglienza che gli avranno tributato,  che spettacolo sarà stato vedere uniti insieme uomini ed angeli e tutti  insieme camminare per quella nobile città e riempire i seggi da tanti anni  deserti e salire al di sopra di tutti quella santissima umanità e sedersi alla  destra del Padre. Bisogna riflettere molto su questo per vedere quanto sono  ben spese le sofferenze per amore di Dio e come colui che si umiliò e patì  più di tutte le creature sia qui reso più grande e innalzato al di sopra di tutte  loro, perché coloro che amano la vera gloria capiscono la strada che debbono  percorrere per giungervi, cioè abbassarsi per ascendere e porsi al di sotto di  tutti per essere, al di sopra di tutti, innalzato. 

San PEDRO DE ALCÁNTARA

Chi ha il potere totale di guarire questo mondo è Colui che è morto per questo mondo, per ciascuno di voi: Gesù Cristo.

 


Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)

                

  02.04.2021

Cari figli,
oggi è un giorno santo, un giorno di meditazione bellissima, profonda, grandiosa, perché Gesù ci ama e ci vuole forti nella missione, forti nella lotta, forti nell’abbandono. Perché stiamo vivendo un tempo di battaglie, di sofferenze, ma anche di misericordia, un tempo di amore grandioso, infinito, misericordioso di Dio verso tutti i suoi figli.

Oggi è un giorno di digiuno, un giorno di adorazione. In questo Venerdì Santo la nostra adorazione è silenzio, è meditazione. Meditiamo sugli atteggiamenti, sugli atti, sulle azioni. Vorrei tanto che il mondo vivesse questo Venerdì Santo, perché so cosa significa per il mondo questo Venerdì Santo, so cosa significa per l’umanità la morte di Gesù sulla croce, l’abbandono di Gesù su quel calvario. So quanto il mondo deve amare questa croce, rispettare questa croce.

Oggi l’uomo vive i tempi della sofferenza. Molta sofferenza. Ho chiesto a mio Figlio Gesù di aiutarvi nel tempo della grande battaglia, della grande sofferenza, perché da soli siete deboli, mentre con Gesù siete forti. E la sofferenza arriva sulla terra. Non è che arriverà, ma arriva, è già arrivata la grande battaglia. Siete nel tempo della giustizia, un tempo in cui dovete tenervi alle mani di Dio, queste mani sante che sosteranno il mondo.

Ma adesso dobbiamo imparare da Gesù – soprattutto in questa bellissima meditazione del Venerdì Santo – come vincere questo calvario. Come sopportare questo calvario. È questo che dobbiamo imparare da Gesù. E Gesù ci ha dato una lezione di amore, ci ha insegnato che il calvario si vince con l’amore.

Allora quando oggi guardi l’umanità, il Brasile, tutta la faccia della Terra, ama di più. È tempo di amare. È tempo di vivere questo amore, di respirare questo amore. C’è tanto odio nel cuore dell’uomo, che ha bisogno di essere guarito, liberato, esorcizzato. La grande di lezione di Gesù sulla croce è l’amore: l’amore per la famiglia, l’amore per l’umanità, l’amore per i fratelli. La gioia di Gesù nel portare la croce per amore. Perché Egli stava portando il mondo nel suo cuore, stava sentendo il peso dei peccati dell’umanità nella sua carne ferita, martoriata, ma ci ha dato l’onore di avere un cuore puro.

In questa Valle della Misericordia ci è stata insegnata una preghiera bellissima, la preghiera con la quale supplichiamo lo Spirito Santo per accettare la croce (“Meglio mille ferite nella carne che una sola ferita nell’anima”). Gesù ha avuto tutte le piaghe, tutte le ferite nella carne, ma non ha avuto la ferita nell’anima. Allora Egli ci rivela che sono meglio mille corone di spine e mille ferite piuttosto che la ferita nell’anima, che realmente fa male. Il mondo dovrebbe recitare spesso questa preghiera in questo tempo di battaglia, perché l’uomo ha tanta paura delle ferite nella carne e invece non teme ciò che distrugge la sua anima, ciò che distrugge la vita, la felicità, la famiglia, la comunità, la fraternità. Il demonio ha preparato delle trappole per distruggere la vostra anima. Ecco perché Gesù, in questo Venerdì Santo, ci fa riflettere sul calvario. Una ferita nella carne, dalla quale esce sangue vivo, può fare male, ma la ferita che sta nell’anima, anche se sembra non faccia male, fa molto più male. Per questo Egli ha versato tutto il suo sangue.

Oggi, voi che siete devoti della misericordia, inizierete la grande novena del trionfo, della vittoria, che è la novena della Divina Misericordia. Il Sangue e l’Acqua sono la misericordia. E come sono usciti questo Sangue e questa Acqua? Con la passione, con la morte di Gesù sulla croce. Mentre Gesù stava dando la vita per il mondo, la salvezza per il mondo. Allora se guardiamo alla passione, essa ci porta la misericordia. Che ci porta la resurrezione.

Se in questo Venerdì Santo riflettete sull’attualità che state vivendo, ricolmerete di benedizioni la vostra vita. Perché è la realtà. Non state vivendo un sogno, non state vivendo una storia, state vivendo un evento del presente. Il presente dell’umanità non è un presente bello, non è un presente fiorito, è un presente di dolore, di paura, di angoscia. Tutto quello che ha sofferto Gesù per non vederci soffrire. In verità, io sono pienamente certa che Gesù non vuole per voi la sofferenza, Egli vuole la grazia della felicità piena nella vostra vita.

Quello che state attraversando oggi, figli, è un tempo di eventi. Le parole si fanno presenza. Il tempo della giustizia è un tempo in cui la parola si rende presente. L’uomo ha perso la fede, pensa di poter fare tutto. Ci sono cose nella vita che, per avere una famiglia felice, una famiglia santa, una famiglia benedetta, dovete preservare, delle quali dovete prendervi cura, zelare, proteggere. In questo tempo in cui l’umanità manca tanto di rispetto a ciò che è sacro, che è lo stesso figlio di Dio, che non ha rispetto per sé stesso.

In questo Venerdì Santo, a motivo di ciò che state vivendo, il mondo dovrebbe fermarsi e fare digiuno. Fare un atto in costruzione del miracolo. Noi costruiamo il miracolo anche attraverso i momenti di penitenza, i momenti di riparazione. Non significa soffrire la fame, ma semplicemente vedere che dobbiamo dare valore alle cose del Cielo. Questo Venerdì Santo dev’essere un momento in cui le ginocchia si piegano, perché il mondo sta attraversando un dolore, una sofferenza amara, visibile, presente in molte famiglie. Ci sono molte famiglie che si sentono sul calvario, che si sentono disperate, senza una parola che possa confortale, a motivo della situazione attuale. Ma in questo calvario queste famiglie incontrano Gesù. È Gesù che avete bisogno di incontrare.

In mezzo alla battaglia, dobbiamo incontrare Gesù. Dobbiamo incontrarci con Gesù e supplicare Dio, invocarlo con tutto il cuore per la guarigione del mondo. Perché Gesù guarderà oltre la ferita nella carne, guarderà anche quella che voi molte volte non guardate: la ferita nell’anima. Egli va a quest’anima ferita, tocca quest’anima ferita, esorcizza quest’anima ferita, porta la guarigione a quest’anima ferita.

Allora questo Venerdì Santo è importantissimo. Siamo in un tempo di preghiera, un tempo di accoglienza a Dio. Siamo tra le braccia di Gesù in questo Venerdì Santo. Siamo nel Cuore di Gesù ed Egli ci sta dando tutto ciò di cui abbiamo bisogno, allontanandoci dalla paura, allontanandoci dall’insicurezza. C’è tanto rumore oggi nel mondo. E l’uomo in mezzo al rumore sta dimenticando il silenzio di Gesù. Gesù non ha contestato il calvario, ha amato il calvario, ha amato la croce. E per amore ha dato la vita piena al mondo, all’umanità intera. Allora quanto più ti lamenterai del tuo calvario, più esso sarà pesante. Quanto più vi lamentate della sofferenza presente, della pandemia, delle malattie, della mancanza di lavoro, più soffrirete. Quanto più vi abbandonerete e vi metterete nel Cuore di Gesù, più il mondo sarà guarito. Perché chi ha il potere totale di guarire questo mondo è Colui che è morto per questo mondo, per ciascuno di voi: Gesù Cristo.

Egli è Colui che porta al mondo la scienza attraverso lo Spirito Santo, che porta al mondo la fortezza attraverso lo Spirito Santo. Egli ci ha dato il battesimo dello Spirito Santo. E in quest’anno vi state dimenticando dello Spirito Santo, vi state dimenticando che Egli è maggiore di tutto quello che sta accadendo sulla Terra. Gesù ha detto che questo è l’anno di San Giuseppe, ma chi dobbiamo invocare? Lo Spirito Santo di Dio.

Vi chiedo di supplicare lo Spirito Santo. Innanzitutto per allontanare dal mondo tutto il dolore: il dolore materiale, il dolore temporale e il dolore spirituale. L’uomo oggi sta vivendo tre tipi di dolore: quello del corpo, quello dell’anima e quello temporale. Allora supplicate lo Spirito Santo, per intermedio di San Giuseppe, che è il grande intercessore dell’anno a lui dedicato, un santo forte, obbediente, sincero e vero. E lo Spirito Santo è tutta la luce, figli, anche la scienza avrà una risposta certa quando lo Spirito Santo la illuminerà. Egli la illumina già, ma la illuminerà profondamente. Per questo non dovete avere paura, dovete avere fede. La paura è insicurezza, mentre la fede ci mette al sicuro nelle mani di Dio, fa sì che ci teniamo alle mani di Dio.

Sapete perché oggi l’uomo ha paura di tutto? Perché sa che i suoi atti non corrispondono a quello che Dio vuole. Sta sempre mancando nell’obbedienza, nell’onestà, nella fraternità, nell’amore alla famiglia, come strumento vivo, missionario, come Chiesa. Allora l’uomo ha bisogno di questa autenticità. E chi ce la può dare? Lo Spirito Santo. Chi può portare al mondo la luce è il Divino Spirito Santo. Il mondo deve invocare lo Spirito Santo. E pregare anche Gesù, oggi in questo Venerdì Santo.

Sono certa che siete qui con fede, con fiducia, siete figli che sanno vivere il piano di Dio, gli eventi celesti nella vostra vita. Perché siamo di Dio! La terra è un luogo bello, ma è un passaggio. Noi siamo di Dio. E Dio vuole una vita bellissima per i suoi figli. Chi più vuole il vostro bene è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Per questo la Santissima Trinità ci ha immersi nella misericordia infinita. Oggi siamo immersi nell’infinita misericordia del Cielo.

E in questo calvario Cristo ci sostiene. Abbiamo l’onore di essere sostenuti da Gesù in quei momenti in cui nessuno può vincere. Abbiamo bisogno di Cristo, dobbiamo tenerci forte alle mani di Cristo. E queste mani ci sosterranno. Le mani di Dio ci sosterranno. E il mondo vincerà! Per quanto la polvere e la tempesta cerchino di confondervi, Dio è molto più grande, figli. E arriveranno momenti di molte benedizioni per la Terra. Avremo la grazia di respirare questa misericordia e credere fortemente alla Resurrezione di Gesù. Avremo l’onore di coltivare questo bel cammino. Preparate la via del Signore! Avremo l’onore, in questi tempi, di preparare la via. Il Signore è in mezzo a noi! E ci fortifica.

Quindi è tempo di preghiera, tempo di prudenza, tempo di obbedienza. Cristo è obbedienza, ci insegna ad avere obbedienza, ma ci insegna che con l’obbedienza possiamo e dobbiamo vincere tutte queste battaglie, tutto questo calvario, tutta questa croce, confidando pienamente che il dolore della materia non è il dolore più grande. Il dolore più grande è il dolore dell’anima, del cuore. E anche se questo dolore è immenso, Gesù ci ha dato la grazia della guarigione, del perdono. Il mondo deve perdonare di più! L’umanità ha imparato molto poco da questo tempo di sofferenza. Spesso nelle famiglie manca il perdono, l’uomo non sa perdonare. In questo Venerdì Santo, Gesù è per noi l’amore e il perdono. Egli amava e perdonava. Perdonava e amava. Percorrendo la via della morte, ha amato e perdonato infinitamente i cuori. E ha detto anche: “Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.

E oggi chiedo a Gesù questo perdono per il mondo perché, per quanto l’umanità oggi abbia più consapevolezza di quello che fa, spesso sembra così ingannata e commette tanti atti che non potrebbe commettere. Quante cose tristi avvengono oggi nel mondo, figli! Quante cose tristi, quanta malvagità! Quante volte l’uomo, figlio di Dio, diventa così freddo. Quando Gesù amava e perdonava, guardava quei cuori. La stessa cosa fa Gesù con noi in questo tempo, che è un tempo di grazia, un tempo maggiore, un tempo di misericordia, nel quale è arrivata un’onda e l’umanità non riesce a sopportarla. E quando arriveranno onde, onde e onde, come farà l’umanità?

Allora l’umanità deve tenersi con forza alle mani di Dio, confidare devotamente nelle mani di Dio, perché l’umanità dev’essere pronta, pronta per attraversare tutto questo e raccogliere il grande Trionfo del mio Cuore Immacolato. È questo che l’umanità deve cercare e vivere. Come Gesù nel suo cammino, nel suo calvario, ha portato al mondo la grande vittoria. E oggi siamo qui per unirci al Cuore di Gesù chiedendo questa vittoria. L’umanità, attraverso la preghiera del santo rosario, vince. Forse che il mondo sta pregando, figli? Forse che il rosario che è tra le mie mani brilla perché il mondo prega o perché il mondo ancora non sa pregare come è necessario? L’uomo ha tempo per tutto nella vita ma non trova neanche un secondo per mettere il suo pensiero in Dio e pregare chiedendo a Dio di allontanare dalla Terra le epidemie, la fame, la guerra, la miseria, i peccati terribili che porteranno l’uomo all’amara sofferenza. Prega con più fiducia! Chiedi con più fede! Sii più forte!

Siate pieni dello Spirito Santo di Dio, che è forza, che è coraggio, e sono certa che la luce brillerà nel mondo e questa luce guarirà il mondo. Io sento già questa guarigione sulla faccia della Terra, principalmente in questo Venerdì Santo, nel quale io Maria ho avuto l’onore di tenere mio Figlio morto tra le braccia ed essere forte, invocare fermamente il nome del Signore con la forza del Signore nella mia vita. Anche voi vi sentirete forti per vincere questa grande battaglia. Ci vuole fede e fiducia. Perché la salvezza è il Signore, è Gesù. Gesù è la nostra salvezza. Gesù è il nostro Salvatore.
Con grande affetto, voglio darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
vi ho benedetti con molto affetto. Mentre vi benedicevo ho ringraziato Gesù per il suo grande amore verso l’umanità. Ho ringraziato il Padre e lo Spirito Santo, per la grande grazia che è la Santissima Trinità. La Santissima Trinità sta guardando il Brasile e il mondo intero in questo Venerdì Santo, il venerdì della passione e morte di Gesù. La vittoria di Gesù. La morte di Gesù ci porta la grazia della vittoria, della resurrezione. È questo che il mondo deve fare oggi: risorgere alla grazia di Dio, resuscitare. Aprire gli occhi della fede e camminare sulla via che è Cristo in mezzo a noi. Noi abbiamo la via, basta che ci incamminiamo su di essa. La via dell’amore, la via del perdono. È la grande riflessione di questo nostro momento di preghiera.

Chiedo a Gesù di benedire questi fiori per la guarigione e la liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.

A tutti voi auguro molta pace. È un pomeriggio di silenzio, di preghiera, pieno di fede, di amore, di ringraziamento, di fiducia e di certezza che il Sangue uscito dal Cuore di Gesù, che l’Acqua uscita dal Cuore di Gesù, guariranno il mondo da tutta la sofferenza che oggi il mondo vive. Sofferenza corporale, spirituale e temporale.

Ecco la Serva di Dio, Maria l’Immacolata Concezione, Madre di Gesù, Madre della Pietà. Il Signore mi chiama.

Due atteggiamenti, due tipi di preghiera.

 


Questi due attributi di Dio, la Misericordia e la Giustizia, che caratterizzano rispettivamente l’opera della REDENZIONE e il REGNO DELLA VOLONTÀ DIVINA, caratterizzano anche i vari atteggiamenti spirituali dell’uomo nei suoi rapporti con Dio. Sono due atteggiamenti religiosi, due tipi di preghiera:  

Il servo –e anche il figlio minorenne, che ha ancora mentalità di servo, essendo “come uno schiavo, pur essendo padrone di tutto” (Gal 4,1)– devono bussare alla porta della Divina Misericordia per ottenere. Da qui le esortazioni di Gesù a domandare (“Cercate e troverete, chiedete e riceverete, bussate e vi sarà aperto”, “Tutto ciò che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo darà”, ecc.). Mentalità che si vede dalle “intenzioni” e nelle petizioni che si fanno, ecc., dal momento che il modo di pregare dice qual è la fede (“lex orandi, lex credendi”). È il “figlio prodigo” in cammino di ritorno verso la Casa del Padre. 

Invece, il figlio che vive ormai nella Casa paterna, nella Volontà del Padre, non sente alcun bisogno di chiedere nulla per sé, perché sente tutto suo. “Una sola cosa gli sta    a cuore, la Divina Volontà e l’Amore”, dice Gesù alla sua piccola Figlia, Luisa Piccarreta. Non ha cose proprie, ma tutto in comune con il Padre, per cui solo cerca   “il Regno di Dio –per tutti– e la sua Giustizia” o Santità. Non si interessa più di sé (vive in un perfetto abbandono fiducioso), ma s’interessa di ciò che sta a cuore a Dio, il suo Regno e la sua Gloria, e di ciò che giova al prossimo e lo può unire di più a Dio.  

In altre parole, chi sta ancora fuori della Casa deve bussare, chi invece è dentro non ha bisogno. Per questo, dice il Signore, nel paradiso terrestre, nei rapporti tra Adamo innocente e Dio c’era da parte dell’uomo l’adorazione, la lode, il ringraziamento e l’amore, ma non c’era la supplica o la preghiera di petizione. Quella è nata dopo il peccato, dopo la rottura dell’unione con Dio, quando l’uomo si è sentito bisognoso di tutto, bisognoso di Misericordia da parte di Dio.  

Gesù ha pregato per i suoi (Gv 17), come anche la Mamma Celeste ha pregato e “prega per noi, peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte”. Preghiera d’intercessione. E per chiedere per noi alla Giustizia del Padre “il Regno di Dio e la sua Giustizia”, loro che “avevano il diritto d’impetrarlo”, cioè di ottenerlo con giustizia      a noi perché appartiene ad essi, quindi il diritto di darlo perché è di loro proprietà. 

Così, chi vive nella Divina Volontà sente chiaramente di non aver bisogno di nulla, ma solo il bisogno di amore di dare. Non ha bisogno di chiedere, ma fa come fece la Mamma Celeste alle Nozze di Cana: fece presente a suo Figlio il problema degli altri (lo condivise con Lui nel modo più semplice), senza dirgli cosa doveva fare, e agli altri disse di “fare come suo Figlio avesse detto loro”, condizione indispensabile per ottenere da Gesù –come la Mamma Celeste dice a Luisa– “il necessario e il superfluo”. 

Quante cose vorrebbe darci Dio, nostro Padre Celeste! Ed è Sua volontà che in quanto figli uniti al Figlio (“nel suo Nome”) gliele chiediamo, certo, ma come le ha chiesto Gesù: avendo identificato la nostra volontà con la Sua e lasciando a Dio il totale modo di risolvere il nostro problema, di esaudire la nostra richiesta (“Padre, se è possibile…, ma non la mia, ma la tua Volontà sia fatta”)  

Quante cose vorrebbe darci ancora nostro Padre Divino, ma quante di queste cose      –secondo la sua Volontà– debbono essere da noi richieste con vera consapevolezza e vero desiderio, che, previo un atteggiamento di umiltà (il contrario è l’arroganza nel chiedere, il pretendere), si traduce in fiducia (“fede”) e perseveranza. Insomma, quante volte e per tante cose il nostro chiedere deve raggiungere un certo grado d’intensità,  nel modo indicato, perché “faccia contatto” con il Suo desiderio di dare.  

Basta di considerare la preghiera di petizione come una sorta di “tiro alla fune” con Dio, di “braccio di ferro” o di lotta con Lui. Non mettiamo Lui sopra un piatto di una bilancia e la nostra preghiera sull’altro piatto per vedere se riusciamo a superare la sua “resistenza”, come non possiamo mettere la nostra miseria e indegnità sopra un piatto e la sua Misericordia sull’altro, ma la soluzione “geniale” è metterci sullo stesso piatto, metterci nelle sue braccia. La nostra preghiera non può servire a “convincerlo” di nulla, ma a “convincere noi” della Sua bontà, sapienza e grazia.  

Non è che Dio sia avaro dei suoi doni, affatto, né duro di cuore come tante volte è giudicato dall’uomo, ma Egli dispone la concessione delle sue grazie e dell’esaudimento delle nostre petizioni in funzione della nostra crescita nella fiducia in Lui, della crescita della nostra unione con la sua Volontà. Quindi, la concessione di molte cose dipende –perché così Egli ha stabilito– non solo da Lui, ma anche da noi, dal grado della nostra fiducia e della nostra unione con la sua Volontà, fino all’identificazione della nostra con la Sua in uno stesso volere. 

Per questo la Mamma celeste disse una volta, a Medjugorje: “Sta a voi ottenere le grazie da Dio: c’è chi le ottiene forse dopo un anno, chi in un mese, chi in un giorno e chi in un minuto”.  

Tutto questo, per quanto riguarda la preghiera “di petizione” e d’intercessione. Ma il tutto si riassume nella parola di Gesù, fondamentale: “Cercate innanzi tutto il Regno   di Dio e la sua Giustizia e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta”. 

P. Pablo Martin Sanguiao