martedì 14 settembre 2021

IL VATICANO

 


Il Papa di turno non era nessuno di quelli conosciuti oggi.


Stavo camminando con il mio Angelo Custode lungo la strada principale che porta a Piazza San Pietro. La città di Roma sembrava disordinata e sporca, tutto era in disordine, la spazzatura veniva soffiata da un vento caldo torrido, gli alberi e la vegetazione che una volta adornavano le strade erano ormai morti, si poteva vedere che una siccità stava colpendo la zona, si poteva vedere il fiume Tevere prosciugato.

Sui marciapiedi prima di raggiungere il Vaticano, ogni tipo di perversione, anche il sesso in pieno giorno senza vergogna o imbarazzo.

Abbiamo continuato a camminare, io e il mio Angelo, siamo arrivati a Piazza San Pietro, anche lì c'era il caos, sporcizia e spazzatura ovunque si guardasse.

Abbiamo salito le scale che portano alla Basilica omonima della Piazza, siamo entrati e abbiamo incontrato il Papa di turno, che non è uno di quelli che conosciamo oggi. Stava dialogando con cardinali e vescovi molto giovani e con gesti molto manierati, era chiaro che avevano inclinazioni omosessuali.

Ho visto un altro dettaglio, erano tutti a una specie di festa, ridendo, facendo battute oscene, bevendo champagne e mangiando pasti costosi. Il Papa mi ha ricevuto, non ha visto il mio Angelo Custode e mi ha chiesto il motivo della mia visita, poiché rappresentavo l'Argentina e molti paesi cattolici dell'America Latina e stavo per presentare le lamentele e le suppliche del popolo cristiano, che soffriva ogni tipo di persecuzione e fame.

Ho espresso le suppliche e le lamentele per l'inattività, il silenzio e l'apatia alle suppliche del popolo cristiano, che era il Papa e perché non stava facendo nulla al riguardo. Mentre esprimevo le mie lamentele, il suo viso cambiava in rabbia, fino a quando non poté più sopportarlo, dicendo con voce energica che lui era il Papa e faceva quello che voleva e che quello che stava succedendo al popolo cristiano latinoamericano era perché se lo stavano chiedendo e che la persecuzione sarebbe stata maggiore finché non avessero accettato questa nuova chiesa e il nuovo Cristo.

Ricordo che la mia indignazione era tale che volevo colpirlo e quando stavo per commettere tale atto, i purpurei di dubbia condizione lo circondano in difesa del loro capo e un altro gruppo mi circonda per colpirmi. L'Angelo Custode afferra il mio braccio sinistro e mi dice di non fare nulla perché loro sono la maggioranza, che ero in svantaggio, che dovremmo andarcene.

Gli insulti e le grida dei presenti non tardano ad arrivare e vengo buttato fuori dalla Basilica. Una volta fuori, sui gradini della scalinata della Basilica, mi sono seduto su un gradino e con grande impotenza ho pianto perché non potevo fare nulla per la sofferenza del popolo cristiano.


L'Angelo mi conforta e mi dice, non ti perdere d'animo, non perdere la speranza, presto il Signore che vede dal cielo e ha visto il tuo sacrificio fino alle lacrime, presto verrà in soccorso del suo popolo e con fuoco ardente consumerà il falso profeta, l'anticristo e i suoi seguaci. Così, in un breve scritto, vi dico ciò che mi è stato mostrato.

Rivelazione a Gustavo.


IL "REGNO MESSIANICO" (annunciato al mondo dalla Divina Sapienza)

 


2. – DISTINZIONE TRA "FINE DEI TEMPI" E "FINE DEL MONDO". 

Negli ultimi decenni molte sette diaboliche si sono messe a predicare che sta per venire la “Fine del mondo”. È una bugia enorme, nata da un errore di interpretazione del "Progetto trinitario", quel Programma che Dio ha concepito per la nostra salvezza. Detto Programma è semplice da capire per chi conosce lo schema della "Settimana universale", ma oggi esistono molti presunti conoscitori della Bibbia che non conoscono questo schema, oppure lo rifiutano. Detto schema ci fa capire che la "Fine dei tempi" arriverà subito prima del "Millennio felice", mentre invece la "Fine del mondo" arriverà subito dopo il "Millennio felice". Possiamo dunque affermare con sicurezza che questi due eventi ("Fine dei tempi" e "Fine del mondo") sono due cose distinte. Anche se si assomigliano non sono da confondere. Hanno ciascuna uno scopo diverso: la "Fine dei tempi" ha per scopo di rinnovare la Terra e l’Umanità in vista del "Regno messianico" che Gesù si appresta ad instaurare, mentre la "Fine del mondo" avrà per scopo di metter fine alla storia del Genere umano nel tempo. Di conseguenza, la "Fine dei tempi" non comporta la distruzione del mondo ma soltanto la distruzione del male che lo tormenta (da sei mila anni). 

Dio ci ha sempre parlato attraverso i suoi strumenti, e continua a farlo anche oggi. Da un po' di tempo ci avverte che per noi è necessaria una purificazione. Codesta – per chi non lo sapesse – assomiglierà a quella del Diluvio universale, anche se al posto dell'acqua ci sarà il fuoco. Oggi dunque Dio ci avverte come fece con Noè in previsione dell'imminente Diluvio. "Uomo avvisato, mezzo salvato".  

I messaggi che seguono contengono le istruzioni su cosa noi dovremmo fare per trovarci preparati. Come la disinfezione di un ascesso presente sul nostro "corpo individuale" comporta qualche sofferenza, così sarà per la disinfezione dei numerosi ascessi presenti nel nostro "corpo sociale", ma la purificazione suddetta sarà veramente dolorosa soltanto per coloro che non vorranno accettarla (a causa del male dal quale non avranno voluto staccarsi).


Messaggio ODS  

– Gesù spiega:   

«Non sarà la Fine del mondo, ma sarà la fine di un mondo vecchio. Non sarà la conclusione della storia ma di una fase lunga e dolorosa della storia, che ha visto l’uomo ribellarsi a Dio come mai in precedenza. […].  

Eletti, amici cari, siete i miei strumenti d’Amore. Andate per il mondo a portare la mia parola. Testimoniatemi davanti agli increduli. Siate gioiosi perché servite Me.  

Ecco, è entrato il nuovo tempo, quello del grande rinnovamento. Come quando vedete sull’albero crescere le nuove gemme e dite “Ecco, è giunto il tempo nuovo”, così vedendo i germi della nuova terra siate pieni di viva speranza. Anche se ogni rinnovamento porta prima un po’ di disordine, poi vedrete compiute le meraviglie del mio Amore. »  (20 giugno 2000).  


Messaggio ODS (oggi quasi nessuno attende Gesù; questo succede proprio quando “l’atteso dalle genti” dovrebbe essere atteso da tutti quanti). 

– Gesù dice:   

«Il mondo non mi attende. Il mondo grida “Pace e sicurezza” senza di Me. Ma Io verrò all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, un fulmine che colpisce e scompare. Verrò come luce sfolgorante che abbraccia tutti i suoi figli amati. » (27 giugno 2000). 


Messaggio ODS (non turatevi le orecchie quando vi parlo. Sono Gesù, colui che vi ha redenti). 

Gesù dice:  

«Nessuno parla apertamente del mio ritorno. Voi, amati fedeli, tutti miei, gridatelo sulle piazze. Non abbiate paura di parlare. Ognuno sappia che il meraviglioso evento è vicino, imminente, e si prepari. Ho avvertito in tempo ogni invitato. Ho mandato i miei messaggeri ovunque, ma non sono stati creduti. Ho sentito ripetere: “La Rivelazione è conclusa con Gesù, e nulla di nuovo si può aggiungere”. […]  

Non è proprio così: Io, Io Gesù, voglio parlare ancora agli uomini per annunciare i nuovi eventi prima che essi si compiano. Ho parlato per bocca di Paolo, mio figlio diletto. Ho detto: “Non spegnete lo Spirito! Ascoltate sempre la sua voce!” Così dicendo ho voluto far capire che Io, Io Gesù, non ho parlato una volta per tutte, ma che sono sempre in dialogo intimo con le mie creature predilette. » (12 luglio 2000).  


Messaggio ODS (l’ "Anno zero"). 

– La Madonna dice:  

« L’Anno zero è ormai giunto, e dovrà accadere ciò che gli uomini hanno voluto. »  (16 luglio, 2000).  

 Johannes De Parvulis   

Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme, perché possa uscirne salva. Fino a quando abiteranno in te i tuoi pensieri d’iniquità?

 


LIBRO DEL PROFETA GEREMIA

14Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme, perché possa uscirne salva. Fino a quando abiteranno in te i tuoi pensieri d’iniquità?

Ci potrà essere salvezza per Gerusalemme, per Giuda, per Sion? La salvezza viene solo dalla conversione, dall’abbandono dell’idolatria.

Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme, perché possa uscirne salva. Fino a quando abiteranno in te i tuoi pensieri d’iniquità?

La malvagità è l’idolatria. Quali sono invece i pensieri d’iniquità? Che possa rimanere in vita pur continuando nella sua idolatria.

A questa iniquità la spingevano i falsi profeti, che dicevano a Gerusalemme che non vi sarebbe stata nessuna catastrofe e nessuna distruzione.

Sono sempre i falsi profeti la rovina di un popolo. La Parola del Signore sempre si compie infallibilmente. Pronunziata, essa si fa storia.

Se non si fa storia oggi, perché il Signore lascia spazio al pentimento e alla conversione, di sicuro si compirà domani. Ma essa sempre si compie.

Se Gerusalemme purificasse il suo cuore dall’idolatria e smettesse con i pensieri d’iniquità, alimentati dai falsi profeti, di certo potrebbe salvarsi.

Al Signore basta un attimo, un solo attimo, per fermare ogni distruzione, ogni rovina, ogni più potente esercito di questo mondo. Gli basta un solo attimo.

15Ecco, una voce reca la notizia da Dan, annuncia la sventura dalle montagne di Èfraim.

Voci che il vento d’oriente, il turbine, l’acqua, le nubi stanno per venire cominciano a giungere a Gerusalemme. L’urgano è già in Dan e in Èfraim.

Ecco, una voce reca la notizia da Dan, annuncia la sventura dalle montagne di Èfraim. La sventura sta venendo dal Nord. È già vicina a Gerusalemme.

Ancora pochi giorni, anzi quasi niente, e il nemico è davanti a Gerusalemme. È già in territorio di Giuda. Ancora però c’è tempo per la conversione.  

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


"Io desidero la salvezza di queste anime"

 


Io desidero la salvezza di queste anime,

cerca di non abbandonarle, prega dicendo:


"O Mio Signore Crocifisso, per il dolore delle tue carni sante immacolate,
trafitte per amore Tuo, Ti prego, santifica nel Tuo volere,
liberaci dal peccato e dal Tuo e nostro nemico satana,
Te lo chiedo a nome della SS. Croce, col sangue versato dalle Tue piaghe,
purificali nel suo cuore; con l'acqua sgorgata del Tuo cuore,
accendi la sua anima dal fulgore delle Tue ferite divine,
fa che i raggi d'amore che da Te scaturiscono si infliggano nel suo cuore,
che hai mandato a me, che siano tratti infuocati che gli stampano
l'impronta del Tuo amore nel suo cuore, Gesù, concedi l'amore delle tue piaghe,
che il demonio sparisca per sempre su di essi.
Fa che un'ardente sete di Te, una sempre più profonda
immedesimazione con Te, una sempre divampante carità.
Dì Mio Signore, se Tu mi mandi ti chiedo purificali dalle colpe,
rendili sempre pronti al servizio del Tuo Regno.
Gesù col Tuo divinissimo sangue accoglili fra le Tue braccia
e Tu unico mio Tesoro che mi hai annunziato quel tuo dono
per essere sempre pronto al servizio dei miei fratelli e sorelle
e portare l'umanità perduta nelle tenebre al Tuo Regno. Amen.”

Giuseppe Auricchia

"Raccogliere quello che avete seminato"

 


Giuseppe Auricchia: "Sono in chiesa per la Santa Messa, dopo la comunione ho visto Gesù, che mi ha detto:

Signore Gesù dice.

"Benedici la tua sofferenza, prega in questo giorno, tutti i santi fanno festa in Cielo.

Giuseppe Auricchia. "Benedetto sei Tu, Signore, che ci mandi la Tua Santissima Madre ardente di amore infinito per questa umanità. Ella soffre, piange ed intercede ancora perché venga ritardato il Castigo Divino".

Signore Gesù dice.
"Figlio, gli uomini d’oggi sono accecati da un orgoglio insensato, credendosi buoni cristiani e benpensanti, ma molti non credono all’amore di questo Dio così amoroso che li ama e li castiga nel medesimo pensiero, in questo mondo così infestato da satana. I profeti che oggi mando, sono trattati come un tempo, li deridono, li trattano da folli perché parlano di Dio e pregano in ginocchio.
Figli Miei prediletti, ricordatevi gli appelli del vostro Dio, Colui che morì folle di amore sulla croce. Ho mandato troppi messaggi, e dopo duemila anni i cristiani fanno festa, gli Avvertimenti ed i Segni li fanno ridere, vi dico che se si documentassero perderebbero il loro sorriso.
Ora in questi tempi che si sono compiuti i demoni fanno la legge.
Il peccato che si commette è legale, dov’è andata la fede?
E la morte dei bimbi nel seno della loro madre?
E tutte le messe nere, senza parlare di adulteri, di rispetto morale.
Dovrete raccogliere quello che avete seminato,
 quelli che hanno la vera fede sono fin troppo rari.
Il Signore dei signori non può più pazientare. I castighi sono qui, nessuno può dubitare"


LA ROVINA DELLA CITTÀ DI ROMA - Roma e Sodoma.

 


Roma e Sodoma. 

2. 2. Abbiamo letto precedentemente un passo del libro della Genesi 6 che ha suscitato, se non erro, la più viva attenzione. In  quel passo Abramo chiede al Signore se è disposto a risparmiare la  città [di Sodoma] a condizione che in essa trovi cinquanta giusti, o  se la vuol distruggere anche con quei giusti. Il Signore risponde che  è disposto a risparmiare la città se in essa trova cinquanta giusti.  Allora Abramo domanda ancora: " Se ce ne fossero cinque in meno,  solo quarantacinque, ugualmente sei disposto a risparmiare la  città? ". Il Signore risponde che si accontenta di quarantacinque.  Ma non è tutto. [Abramo] in un seguito d'interrogazioni,  diminuendo poco alla volta quel numero giunse sino a dieci, e  chiese al Signore se, una volta trovati dieci giusti nella città, li  avrebbe anch'essi annientati con la folla innumerevole degli altri  malvagi, o se piuttosto, per quei dieci giusti, non avrebbe salvato la  città. Dio rispose che non avrebbe mandato in rovina la città anche  solo per quei dieci giusti. Che cosa diremo a questo punto, fratelli?  Ci si presenta infatti una questione grave e importante, sollevata  specie da persone che guardano alle nostre Scritture con empietà,  non da quelli che le investigano con spirito di pietà. Essi dicono, ora  di fronte alla rovina di così grande città: " Non vi erano in Roma  cinquanta giusti? In mezzo a un così grande numero di fedeli, di monache, di uomini consacrati nella continenza, di servi e di serve  di Dio, non si poterono trovare cinquanta giusti, né quaranta, né  trenta, né venti, né dieci? Se ciò è inammissibile, perché dunque  Dio per quei cinquanta, o anche per quei soli dieci non risparmiò  quella città? ". La Scrittura non inganna, se non è l'uomo che  inganna se stesso. Quando si tratta della giustizia di Dio, è Dio  [anzitutto] che risponde della giustizia. Egli vuole giusti secondo la  regola divina non secondo quella umana. Rispondo subito dunque:  [i casi sono due] " o trovò quel numero di giusti e salvò la città,  oppure non salvò la città, e allora non aveva trovato i giusti ". Mi si  risponde che è chiaro il fatto che Dio non salvò la città. E io ribatto:  " A me invece non è affatto chiaro ". La rovina infatti che si è  abbattuta su questa città non è come quella di Sodoma 7. Quando  Abramo interrogava Dio si trattava dell'esistenza stessa di Sodoma.  Infatti Dio parlava di distruzione, non di castigo. Non salvò  Sodoma, la distrusse; la fece bruciare totalmente dal fuoco. Non la  riservò al giudizio finale: fece con essa subito quello che ad altri  malvagi riservò per il giudizio finale. Proprio nessuno rimase  superstite da Sodoma. Non restò traccia né di animali, né di uomini,  né di case. Il fuoco consumò assolutamente tutto. Ecco in che modo  Dio distrusse quella città. Ma dalla città di Roma quanti sono fuggiti  e ritorneranno! Quanti rimasero e schivarono la morte! Quanti,  rifugiatisi nei luoghi sacri, non poterono nemmeno essere toccati! 

" Molti però - mi si obietta - furono fatti prigionieri ". Questo toccò  anche a Daniele, non per punizione sua ma perché potesse  confortare gli altri prigionieri. " Molti - mi si dice - sono stati uccisi ". Questo toccò anche a molti giusti Profeti dal sangue del  giusto Abele fino al sangue di Zaccaria 8. Questo toccò anche agli  Apostoli, anche al Signore dei Profeti e degli Apostoli, a Gesù. 

" Molti - si insiste - sono stati in vari modi tormentati ". Possiamo  credere che qualcuno lo sia stato quanto Giobbe? 

2. 3. Ci sono state portate orrende notizie: di stragi, di incendi, di  rapine, di uccisioni, di torture. E` vero, molte cose del genere ci  sono state riferite. Di ognuna abbiamo sofferto. Spesso abbiamo  pianto, da riuscire a stento a consolarci; non nego, ammetto di aver  sentito che in quella città sono avvenute molte [nefandezze]. 

Sant'Agostino

SULL'ORLO DELLA NUOVA GERUSALEMME - Resta sveglio

  


Gesù dice: 

Figli miei amati: state svegli, perché non sapete né il giorno né l'ora della mia seconda venuta. 

Rimanete svegli perché non vi colga nell'ira, nel furore, nel peccato, nelle tenebre; perdonatevi a vicenda e fate penitenza e riparazione dei vostri peccati. Evitare i dissensi e le discussioni. Evitare le frodi. Evitare di mormorare. Evitare la dissolutezza. Evita ogni tipo di cattiveria e così sarai radioso, senza macchia, sarai irreprensibile ai miei occhi e agli occhi del mio Padre Eterno. 

Vi amo e vi benedico, miei amati figli. Amen. 

24/09 novembre 

VITA PRIMA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI

 


FRANCESCO RENDE LA VISTA A UNA CIECA E A GUBBIO RISANA UN ALTRA RATTRAPPITA


438 67. Una donna, pure abitante di Narni, colpita da cecità, riacquistò il dono della vista mediante il segno di croce che il beato Francesco tracciò sui suoi occhi.

439 Anche un'inferma di Gubbio ebbe la gioia di essere miracolata da Francesco. Aveva le mani rattrappite e non poteva far nulla. Quando seppe che il Santo era arrivato in città, gli corse incontro, gli mostrò affranta le mani contorte, supplicandolo che gliele toccasse. Egli, impietositosi, fece quanto gli si chiedeva e la povera donna guarì. Questa, tutta lieta, tornò a casa, impastò con le proprie mani una focaccia di farina con formaggio e l'offrì a Francesco, che per renderla felice ne gradì un poco, dicendo alla donna di mangiare il resto con la sua famiglia.

Esaltazione della Croce

 


Signore Gesù Cristo, Crocifisso Povero e Re della Gloria,

ti lodiamo e ti benediciamo per il tuo amore umile e fedele.

 

Raccolti alla Tua Presenza riconosciamo con gioia

che la nostra vita è dono prezioso del Tuo amore,

custodito nelle Tue mani.

 

Dalla Croce ci chiami a volgere il nostro sguardo a Te.

Donaci un cuore di carne,

che si lasci ferire dal dolore dei fratelli.

 

Accendi in noi il desiderio di rispondere

 al Tuo amore con l’amore,

perchè la comunione che viviamo quaggiù sulla terra

trovi la sua pienezza

il giorno in cui Tu ci introdurrai nella Tua gloria.

 

Amen

Non farete come volete

 


   In questo tempo i miei profeti saranno molto audaci. Si alzeranno e diranno le parole che ho messo nelle loro bocche. Chiameranno i peccati che Io voglio che chiamino. Non dovete temere le facce della gente, popolo mio, ma pronunciate con coraggio ciò che vi do da dire. Per alcuni di voi, vi farò chiamare anche i capi delle chiese in cui vi mando. Fate attenzione a parlare SOLO quello che vi do e SOLO quando vi dico di parlare. Questo è imperativo.

   Per coloro che non riescono a fare questo, che rifiutano di fare ciò che io dico loro di fare - Sappiate questo, in questo ultimo risveglio, tutti coloro che rifiutano di operare nei doni che io ho posto in loro (tutti i doni, non solo la profezia) avranno quei doni presi e dati ad altri. Io ho messo i doni in voi, Io do buoni doni ai Miei figli per essere usati per i Miei scopi del Regno, ma voi non farete come volete con quei doni ignorando Me in questo tempo.

Glynda Lomax


Deuteronomio 18:18 KJV

Io susciterò loro un profeta tra i loro fratelli, simile a te, e metterò le mie parole nella sua bocca; ed egli dirà loro tutto ciò che io gli ordinerò.

Ezechiele 33:7 KJV

Così tu, o figlio d'uomo, ti ho posto come sentinella per la casa d'Israele; perciò tu ascolterai la parola sulla mia bocca e li avvertirai da parte mia.

Ezechiele 33:8 KJV

Quando dico all'empio, o malvagio, tu certamente morirai; se tu non parli per mettere in guardia l'empio dalla sua via, quell'empio morirà nella sua iniquità; ma il suo sangue lo esigerò per mano tua.

Ezechiele 33:9 KJV

Tuttavia, se tu avverti l'empio della sua via perché si allontani da essa, se egli non si allontana dalla sua via, morirà nella sua iniquità; ma tu hai liberato la tua anima.

Ezechiele 33:11 KJV

Di' loro: "Come io vivo, dice il Signore Dio, non ho piacere nella morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie; perché volete morire, o casa d'Israele?

Matteo 25:15 KJV

E a uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro ancora uno; a ciascuno secondo le sue capacità; e subito si mise in viaggio.

Matteo 25:18 KJV

Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a scavare nella terra e nascose il denaro del suo signore.

Matteo 25:20 KJV

Allora colui che aveva ricevuto cinque talenti venne a portare altri cinque talenti, dicendo: "Signore, tu mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ho guadagnato oltre a questi altri cinque talenti".

Matteo 25:22 KJV

 Anche colui che aveva ricevuto due talenti venne e disse: "Signore, tu mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due oltre a quelli".

Matteo 25:28 KJV

Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha dieci talenti. 

Le promesse a chi pronuncia il nome di Maria con devozione

 


In ciò che si manifesta la potenza del nome di Maria.

I cattolici sanno che il nome di Maria, della Vergine Maria, ha un potere soprannaturale.

Lo hanno dimostrato con messaggi che sono stati dati ai veggenti fin dai tempi antichi e dalle reazioni dei demoni negli esorcisti.

Questa non è magia, ma ha la sua spiegazione razionale.

Qui parleremo di come il nome di Maria è stato dato alla Beata Vergine, di quali cose si compiono invocando il nome di Maria, di quali promesse Gesù ha fatto a chi lo dice con fiducia e devozione, e di come l'invocazione al suo nome ci protegge e ci difende nella lotta contro il maligno.

La Beata Anna Caterina Emmerich dice che quando nacque la Vergine Maria, a otto giorni, si chiamava Maria.

E seguendo i riti dell'epoca ategarono i cinque sensi e posero una pergamena con il suo nome sul petto.

Ricordiamoci che per gli ebrei il nome dato alle persone descrive la loro personalità e il loro carattere.

Ma il suo nome non era un'idea terrena.

Sant'Alfonso de Liguori dice che il nome di Maria non era un'idea terrena, ma una disposizione del cielo.

Ciò che San Girolamo, Sant'Epifanio, Sant'Antonio tra gli altri testimoniano.

In questo modo le tre persone divine gli hanno dato quel nome, che è superiore a qualsiasi altro al di fuori del nome del loro Figlio.

La Madonna disse a Santa Brigida:

"Mi chiamo Maria, come dice il Vangelo.

Quando gli angeli sentono questo nome, gioiscono e ringraziano Dio per la grande grazia che ha operato in me e con me, perché vedono glorificata l'umanità di mio Figlio".

E disse anche:

"Le anime del purgatorio gioiscono in modo speciale, come quando un malato che è a letto sente parole incoraggianti dagli altri e questo piace al suo cuore facendolo sentire contento".

Ecco perché la Chiesa ha decretato una festa per celebrare il Dolce Nome di Maria.

La celebrazione del Dolce Nome di Maria il 12 settembre, 4 giorni dopo aver celebrato la sua nascita, l'8 settembre, si deve a Papa Innocenzo XI, che dichiarò la festa per perpetuare la vittoria che austriaci e polacchi, guidati da Giovanni Sobieski, ottennero contro i musulmani turchi nel 1683, a Vienna. 

Quando l'esercito musulmano avanzò contro Vienna, il Papa ordinò che il rosario fosse recitato in tutte le case religiose e le chiese di Roma.

I cattolici di tutta Europa hanno offerto le stesse preghiere.

Speciali devozioni a Nostra Signora Ausiliatrice sono state praticate nella Chiesa dei Cappuccini a Vienna.

E un'immagine appesa divenne il simbolo della vittoria cristiana sui turchi.

Infine la vittoria sui musulmani avvenne il 12 settembre, da qui la data della festa del Dolce Nome di Maria.

Il re polacco Giovanni Sobieski si preparò alla lotta contro i musulmani comunicando e ascoltando devotamente la Santa Messa, come fece l'intero esercito polacco.

Poi i coraggiosi soldati di cavalleria, con i loro pennacchi di piume, furono lanciati dallo stesso Sobieski in una carica a tutta velocità al centro della linea ottomana.

al grido di Gesù, Maria, aiutaci, erano carichi dopo il peso.

Fu la più grande carica di cavalleria della storia: 20.000 cavalieri polacchi, tedeschi e austriaci.

Papa Innocenzo XI attribuì il merito e la gloria di quel giorno al favore e all'aiuto di Maria.

Per questo ha voluto dedicare quel luminoso giorno di settembre alla festa del suo Santissimo Nome.

Ed è tradizione per il cristiano onorare il dolce nome di Maria mangiando croissant a cena, un pane a forma di mezzaluna, a simboleggiare la sconfitta dei musulmani.

Significa che mangiano un adoratore della mezzaluna, cioè un musulmano.

E un'altra usanza è quella di far sedere l'immagine della Vergine bambina sulle ginocchia di sua madre Santa Ana nella mangiatoia dedicata a Maria per la sua nascita.

Sulla nascita della Beata Vergine abbiamo già realizzato un altro video.

Questa devozione viene dal cielo.

Santa Brigida sentì che Gesù Cristo promise alla Sua Beata Madre che avrebbe concesso tre grazie speciali a coloro che invocavano quel sacro nome con fiducia:

Primo, che Egli concederà loro la perfetta contrizione per i loro peccati.

Secondo, che i loro peccati saranno espiati.

E terzo, che Egli vi darà la forza di raggiungere la perfezione e, a lungo termine, la gloria del paradiso.

E anche la Madonna ha detto a Santa Brigida come agisce il suo nome, ha spiegato,

"Ascoltando il mio nome, gli angeli buoni si avvicinano immediatamente alle anime dei giusti, ai quali sono stati dati come custodi, e gioiscono del loro progresso".

E gli parlò anche dell'importanza del suo nome nella lotta contro i demoni.

Ha detto

"I demoni sono tutti spaventati dal mio nome.

Al suono del nome di Maria, rilasciano immediatamente la preda che hanno nelle loro grinfie".

Ma ha avvertito che sono sempre in agguato, dicendo che tornano di nuovo veloci come una freccia quando non c'è stato alcun emendamento di vita della persona che ha invocato il nome di Maria.

Cioè, il diavolo sta lontano dalla persona a meno che non pecca di nuovo mortalmente.

Ma ha condannato,

"Nessuno è così freddo nell'amore di Dio che il diavolo non si allontani da lui se chiama il mio nome e se intende non tornare più alle sue cattive abitudini".

Ecco perché gli esorcisti sanno che una delle funzioni principali del dolce nome di Maria è in combattimento con i demoni.

Il nome di Maria è ciò che più terrorizza il diavolo.

Perché sa che l'Immacolata trionferà. E questo gli causa tremenda angoscia.

Nella prima profezia che appare nella Bibbia, Genesi 3:15, Dio le dice che lei e la sua progenie schiacceranno la testa del serpente, che è il diavolo.

In particolare, "Metterò inimicizia tra te e la donna, e tra la tua progenie e la sua; lei calcherà la tua testa e tu la ferirai nel tallone".

L'umiltà di Maria era così radicale da schiacciare la "testa orgogliosa" di Satana ed è quindi la difesa più sicura contro di lui e i suoi attacchi.

Il demone sa che è così, quindi la sua strategia è quella di rubare quante più anime possibili.

Fa del suo meglio affinché le persone non preghino il rosario, non facciano altari, non mettano fiori alle loro immagini.

Vuole che i suoi figli si dimentichino di lei.

Ecco perché Thomas a Kempis afferma che i demoni temono la Regina del cielo a tal punto che solo sentendo pronunciare il Suo grande nome, fuggono dalla persona che lo dice, come se fosse il fuoco ardente.

quindi durante il Rito dell'Esorcismo, il sacerdote pregherà per espellere il demone dal posseduto dicendo:

"La gloriosa Madre di Dio, la Vergine Maria, vi comanda; lei che con la sua umiltà e fin dal primo momento della sua Immacolata Concezione ha schiacciato la tua testa orgogliosa".

E gli esorcisti hanno scritto le cose che i demoni gli dicono durante le esorciste, costretti a parlare e dire la verità nel nome di Gesù.

Riconoscere

"Ci strappa più anime di tutti gli angeli e di tutti i santi messi insieme".

E paragonano Maria a un esercito formidabile.

Il famoso esorcista padre Gabriele Amorth confermò questa realtà nei suoi dialoghi con il diavolo, quando il diavolo gli disse:

"Ho più paura quando dici il nome della Vergine, perché mi sento più umiliato dall'essere picchiato da una creatura semplice, che da Lui",riferendosi a Nostro Signore Gesù Cristo.

E cercano di fermarla, ma ammettono ad Amorth che non riescono a farlo, e spiegano il motivo,

"poiché è più potente di noi, il male non ha potere su di lei."

E un demone spiegò altre ragioni della sua rabbia dicendogli:

"Mi fa arrabbiare perché lei è la più umile di tutte le creature e perché io sono la più orgogliosa.

Perché lei è la più pura di tutte le creature, e io non lo sono.

Perché, di tutte le creature, lei è la più obbediente a Dio, e io sono un ribelle!"

E secondo l'esorcista italiano padre Sante Babolin, mentre invocava insistentemente la Beata Vergine Maria in un esorcismo, il diavolo rispose:

"Non sopporto più quella (Maria) e non posso più sopportarti."

scoprì che le reazioni più forti del diavolo durante l'esorcismo si verificano quando si fa riferimento alle sue apparizioni. 

Pertanto, Babolin invoca spesso la Vergine Maria sotto i suoi titoli di Lourdes, Fatima o Guadalupe negli esorcismi.

Ebbene fin qui quello che abbiamo voluto parlare dell'importanza del Dolce Nome di Maria, che ci aiuta nel nostro processo di conversione e salvezza ed è una sicura protezione contro il demonio.