giovedì 12 maggio 2022

…in modo che non riconosciate come tale, questo dono così meraviglioso!

 


Figlia Mia. Mia cara figlia. Io, la tua amorevole Madre Celeste, sono venuta per dire a te e ai figli della terra quanto segue:

Preparatevi! Tenetevi pronti! Siate sempre pronti!

Molti dei Nostri amatissimi figli sono dubbiosi. Essi temono che la Nostra Parola non sia vera. Hanno paura, ma anche speranza sono confusi. Lasciate che Io, la vostra amorevole Mamma Celeste, vi dica le cose seguenti:

Il padre della menzogna è fra voi e i suoi veli ottenebrano il vostro mondo. Siete “avvolti” in questi “veli di nebbia “e moltissimi di voi non vedono chiaramente. Dovete pregare continuamente allo Spirito Santo del Padre e di Mio Figlio, del vostro Gesù per avere la chiarezza e capacità di riconoscere perché solo LUI può sollevare questi veli e solo LUI vi può liberare dalla nebbia della confusione che vi confonde cioè conduce su vie sbagliate e liberarvi dai dubbi e dalle paure (che da esse scaturiscono)!

Dovete pregare, Mia amata schiera di figli, perché senza la vostra preghiera siete perduti!

Questo tempo è difficile e molto confuso ed è indispensabile e di grande importanza che voi restiate fedeli e abbandonati a Gesù, al Mio Figlio che tanto vi ama, AL VOSTRO SALVATORE.

Ora irromperà un tempo molto difficile di confusione, di traviamento su di voi. Vi avverto, ma non temete. Chi fa tesoro della Nostra Parola, la mette in pratica e la vive non avrà nulla da temere. Resterà saldo e nella chiarezza. Saprà capire.

Comunque questo è un tempo di dissidio e divisione e Gesù Mio Figlio è sofferente e triste di vedere i Suoi figli così litigiosi.

Dovete restare di buon cuore e sempre nell’amore non importa cosa vi accade, non importa chi incontrate, non importa quanto vi prendano in giro e vi vogliano far cambiare strada! Restate forti e fedeli a Gesù, questo è l’importante!

Non giudicate, non cercate di imporre alle persone la vostra opinione o di inculcarla. È un tempo di preparazione per quello che verrà e l’Avvertimento purificherà voi e gli altri e vi condurrà ancora più vicini a Mio Figlio.

Pregate per questo, per voi e per il mondo, perché l’Avvertimento è un dono, che di questa portata, non c’è mai stato.

Molti, molti figli si convertiranno quindi pregate, pregate, pregate che diventino sempre di più e che anche i più grandi peccatori si rivolgano a Gesù!

Il diavolo non dorme. Egli tenterà D’ INGANNARVI TUTTI, affinché voi non riconosciate e non accettiate, questo dono per quello che è ma voi conservate le Mie Parole nel vostro cuore e nel vostro spirito perché grazie all’Avvertimento voi e molti di voi troveranno pienamente Mio Figlio e con pienamente intendo una vicinanza e una fusione straordinaria che può vivere, potrà provare solo un’anima preparata e credente in tutta la sua purezza e bellezza.

Figli Miei. Non fatevi ingannare preparatevi e siate pronti perché chi è pronto per questo meraviglioso avvenimento avrà, proverà una gioia grandissima. Più profondamente vi siete preparati più grande sarà la vostra gioia che non è paragonabile con nessuna e ripeto con NESSUNA gioia terrena, talmente è grande è di una beatitudine che non è descrivibile con parole umane.

Siate consapevoli che molte anime impreparate soffriranno. I motivi per questo ve li abbiamo già spiegati.

E siate certi che l’avversario e i suoi gregari faranno di tutto per dichiarare nullo, questo avvenimento! Faranno tutto il possibile per seminare dubbi e confusione fra i Nostri amati figli, ma voi ciò non dovete permetterlo!

Godetevi questo avvenimento e valutate se vi siete preparati adeguatamente per esso. Non lasciate passare neanche un giorno senza purificarvi! Pregate, pregate, pregate affinché restiate saldi e nella chiarezza! Supplicate lo Spirito santo! Supplicate il Padre Celeste!

Non credete mai agli ultimi arrivati e restate sempre fedeli a Mio Figlio, il vostro Gesù.

Il tempo che vi resta è breve. Sfruttatelo e pregate, pregate, pregate.

Con profondo amore

la vostra Mamma Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza con Gesù, Dio Padre e i Santi e Santi Angeli del Signore qui riuniti. Amen.

I SETTE PRINCIPI DEGLI ANGELI IL RE DEI SERVI DEL CIELO

 


Jehudiel, Uriel, Gabriel, Miguel Rafael, Barachiel, Sealtiel 


Titolo 4 e 5: 

 "Assistenti al Trono e alle Colonne del Tempio della Sapienza". 


114. Il titolo di Assistenti, sebbene desunto dalle sue Rivelazioni, è formalmente tratto dalle parole con cui San Raffaele si manifestò a Tobia, dicendo (Tob. Cap. 12): "Io sono Raffaele, uno dei sette che assistono il Signore". E secondo la versione di San Cipriano (S. Cyprian. Lib. De orat. Dom.): "Io sono Raffaele, uno dei sette angeli giusti, che assistono e conversano davanti allo splendore di Dio". Migliaia di migliaia di angeli frequentano Dio e il suo trono in modo comune e generale, ma i sette hanno il privilegio di partecipare più immediatamente alla fonte della luce divina. Tutte le stelle e i pianeti traggono dal Sole il loro splendore, la virtù dei loro influssi, secondo l'astrologia, ma le stelle di prima grandezza prendono più luce dalla loro fonte, e le altre meno; e ai pianeti dà la virtù particolare di influenzare la terra, che non è comune alle altre stelle. Perciò, spiegando la parola "astamus" usata da San Raffaele, il nostro Alapide, citando il cardinale Toledo, dice: "Astare ante Deum non tantum significat esse in coelis, quod commune est omnibus Angelis, sed iudicat in ministerio quandam principalitatem, ait Toletus". Presenziare davanti a Dio con l'appropriatezza che era stata detta dei sette Arcangeli, non solo significa essere in cielo, cosa comune a tutti gli Angeli, ma indica anche una speciale principalità nel ministero, come dice Toledo, interpretando il Vangelo di San Luca.   

115. Ciò è confermato dall'autorità di San Cipriano e di San Gregorio Nazianzeno, i quali, glossando le parole di San Raffaele, dicono: "Egli mostrò in esse di essere uno degli Spiriti supremi, e di coloro che per dignità e singolare prerogativa contemplano più da vicino il Dio immortale". Questa virtù li rende Principi del sangue, conferendo loro una parentela molto stretta con la Divinità. Infatti, sebbene della natura angelica lo stesso Nazianzeno abbia detto che aveva con la divina una sorta di cognizione: "Sibi ipsi cognatam, & prepinquam naturam"; essendo quella dei sette principi la più vicina a Dio, si addice loro di essere (a nostro modo di vedere) i principi del sangue; come nel regno della terra sono quelli che hanno la parentela più stretta con i re.  

116. E affinché si veda che questa grande vicinanza e riservatezza a Dio non è oziosa in questi principi serafici per favorire gli uomini, si osservi con rispetto ciò che fanno, secondo la visione di Isaia nel sesto capitolo: Stanno in piedi e volano come la fiamma di fuoco a cui il loro ardore è paragonato nelle lettere divine; hanno sei ali con disposizione mirabile, con le due prime ali coprono il volto di Dio, nobile obbedienza a quella Maestà incomprensibile. Con le ultime due ali si coprono i piedi, in segno di consapevolezza della propria indegnità. Con le due ali centrali volano, ma in modo tale che, sbattendole e allargandole, scoprono tutto il petto e il cuore di Dio, come un mare sereno di cristallo e di fuoco, in cui si rivela un immenso amore per la natura umana (Apoc. 15. V.4). 

117. A questi uffici questi sette Serafini, così dimentichi dell'ingratitudine umana, passano continuamente con Dio per il bene universale della nostra razza. Esse scoprono il cuore di Dio per costringerlo, in vista della sua infinita bontà, a guardare con amore i mortali e a giudicare le loro cause nel tribunale del suo cuore più pio. Questo deve aver costretto Sopronio a dire che gli angeli agivano solo come ministri della clemenza di Dio: "Tanquam solius clementes Dei ministri". In questo libro si è soffermato in modo singolare sull'impiego di questi sette Protettori del mondo, che come Serafini alati volano a beneficio degli uomini; e come fuoco sprigionano da sé fiamme di carità per portare nel tempio della misericordia anche quelle anime la cui ribellione a Dio le ha messe nelle mani della sua Giustizia. 

118. Non si accontentano neppure di questi uffici, ma a testimonianza della loro imponderabile bontà e della loro naturale inclinazione alla nostra natura, presentano a Dio, come in fontane di oro purissimo, le nostre preghiere, le nostre preghiere e le nostre virtù, e pregano e intercedono per noi. Questo è ciò che intendeva San Raffaele quando disse a Tobia, secondo la versione greca: "Io sono Raffaele, uno dei sette Angeli che offrono a Dio le suppliche dei Santi". Quando i santi pregano Dio per i loro devoti, le loro preghiere passano attraverso le mani di questi angeli. Perciò a San Giovanni fu mostrato un Angelo famoso, che stava davanti all'altare con un turibolo d'oro, e gli furono dati molti incensi, affinché offrisse le preghiere di tutti i Santi sull'altare d'oro, che è davanti al Trono, e il testo sacro dice: "Et ascendit fumus de orationibus Sanctorum de manu Angeli coram Deo", che il fumo delle preghiere dei Santi saliva per mano dell'Angelo davanti a Dio.  San Michele è l'Angelo dell'incensiere in quanto Sommo Sacerdote del Cielo e Vicario di Cristo, mentre i sei Angeli assistenti distribuiscono i numerosi incensi delle preghiere dei Santi.  

119. Ma voi mi direte: se le preghiere dei Santi passano attraverso le mani di questi spiriti gloriosissimi, che fiducia rimane ai peccatori nell'implorare il loro patrocinio? Rispondo che offrono a Dio anche le preghiere dei peccatori, quando sono rivestite di penitenza, le adornano e mettono le ali della purezza, in modo che possano arrivare a Dio, e con questa attrattiva possano essere ascoltate nel suo tribunale e ben disposte. E così San Giovanni Climaco diceva: "La nostra preghiera non ha fiducia, né ali di purezza per raggiungere Dio, se non passa attraverso le mani degli Angeli che gliela presentano". La loro indicibile carità e dignità non si ferma a questo, ma essi stessi, per il grande amore che hanno per gli uomini, pregano e intercedono per i peccatori. Così ci assicura la ragione e l'autorità dell'antico Padre della Chiesa, Anastasio Sinaitico, con queste parole (Anast. Sin. Lib. I Exbamer.): "Le Potenze supreme amano molto, e con grande conatus, e proteggono il genere umano, e pregano e intercedono per esso; perché da noi sono rese degne di vedere ciò che non hanno potuto vedere da sole". Cioè, amano stranamente l'uomo perché godono del grande favore di vedere e onorare Dio fatto uomo, e di tutte le altre grazie e misericordie che ne derivano, ed è la ragione che il Sinaitico ha ben notato. E che gli uomini vedano se non onorano e amano molto questi Angeli.   

120. Segue il quinto titolo di questi stimabilissimi Principi, quello di Pilastri della Saggezza. Lo Spirito Santo ha inciso questo titolo come in marmi preziosi nel tempio della sapienza eterna. Di essa dice che ha costruito una casa (quella del regno eterno, in cui si trova la vera religione) e che è stata edificata su sette colonne di bella architettura: "Sapientia edificavit sibi demum excidit columnas septem". Se esaminiamo la materia di queste colonne, è quella dell'ammirazione di tutti i secoli; se la forma è incomprensibile alla nostra piccolezza, la cura della potenza e della sapienza di Dio è stata data per collocare in esse sette meraviglie del cielo e sette prodigi della sua grazia.   

121. Il nostro dotto Salazar, citando l'Imperfetto, dice: "Sptem columnas totidem Spiritus interpreta, quipus Ecclesia Dei tutela a Deu Optimo Maximo commisam esse dicit: quórum toties meminis loannes in suo Apocalisi". Le sette colonne della casa della Sapienza sono interpretate da questo dotto Autore come sette Spiriti a cui Dio Ottimo Massimo ha affidato la tutela della sua Chiesa, di cui San Giovanni fa spesso menzione nella sua Apocalisse. Su queste colonne poggia quel grande peso senza cura, quella grande cura senza sollecitudine, quella grande sollecitudine senza turbamento del governo di Dio, che sostiene così su di esse i decreti della sua santa provvidenza, come uno che riposa su troni di Cherubini.   

122. In Giobbe leggiamo di queste stesse colonne (Giobbe cap. 26, v. 11), e si dice di loro che tremano di paura e timore a un segno dell'ira di Dio: "Comuna Cali contremiscunt, & pavent ad nutum eius". Quando una madre che ama il figlio vede il padre adirato con lui e sguaina la spada per colpirlo, la madre trema e la sua carne trema, non perché teme il colpo della spada, essendo innocente, ma perché l'amore del figlio le ferisce il cuore. Di questa condizione fanno parte i sette Pilastri del Cielo. Vedono Dio adirato per l'ingratitudine dei mortali e tremano, non perché temano la folgore della Giustizia divina, perché sono santi e giusti, ma perché sono addolorati dal colpo che minaccia gli uomini, che amano, e con questo esempio insegnano a temere l'indignazione del Giudice supremo. 

123. Bisogna ammettere, come abbiamo detto, che questo eccellente titolo dei sette spiriti supremi contiene al suo interno due proprietà inseparabili, che lo abbelliscono e lo qualificano notevolmente. L'uno è la forza d'animo, l'altro l'amore, ed entrambi considerano l'uomo come il destinatario delle cure di questi umanissimi Signori. La fortezza consiste nel darla al popolo cristiano contro i tre nemici più perniciosi che hanno combattuto contro di esso fin dalla sua culla e fondazione. Questi sono il mondo, il diavolo e la carne. Contro il mondo, che è tutto cieco e ingannevole, date occhi stellati con cui vedere le sue bugie e i suoi trucchi. Contro il diavolo, che è tenebra, essi danno tante copie di luce nelle loro ispirazioni quanti sono i raggi che scendono dalla luce dei loro soli. Contro la carne, che è debole e fiacca, danno virtù e forza superiore, perché sostengono il tempio della ragione e quello della saggezza. Perciò Sant'Ilario disse: "Che Dio non ha bisogno di queste colonne per sé, ma per sostenere la nostra debolezza, senza la quale l'intero edificio del cristianesimo diventerebbe una misera rovina".   

124. Gli eroi del secolo, la cui fama vola sulle piume dei venti, gli annali del mondo chiamano Colonne delle monarchie, sulle cui spalle e sul cui coraggio le loro province e le loro città si ergono contro l'orgoglio dei loro avversari. I grandi santi, come gli agostiniani, i basiliani, i geronimiani, gli atanasiani, i gregoriani, gli Annali della Chiesa li chiamano le Colonne della Fede, perché sulla loro santità e saggezza si regge la religione, come il Cielo si regge sulle spalle degli Atlantidei. A maggior ragione gli Annali di Dio chiamano gli Angeli primordiali "Colonne della casa della Sua Sapienza", per la forza e la provvidenza con cui governano il mondo come luogotenenti di Dio e sostengono la Fede del Cristianesimo contro le porte dell'inferno. Hanno rovesciato le monarchie per introdurre sulla terra il culto del vero Dio e hanno posto sul Campidoglio i vessilli del Crocifisso. Hanno rafforzato i martiri contro i tiranni loro persecutori. Hanno assistito i confessori nelle loro lotte per conquistare il regno della virtù e per elevarsi alla santità eroica. Hanno piantato nel giardino della Chiesa i candidi gigli della Verginità e l'hanno fatta fiorire tra le fiamme, tra gli orrori dell'acciaio, delle cataste e dei rasoi.  Hanno assicurato a San Sebastiano il trionfo e la corona del suo martirio; hanno incoronato la pazienza di Giacobbe, cingendogli le tempie con l'alloro della costanza dopo la battaglia delle sue fatiche; e ultimamente si riuniscono nel loro grande concistoro e conferiscono mezzi per il bene universale della natura umana, mentre i principi delle tenebre si consultano tra di loro per il loro totale sterminio e la loro desolazione. Chi non ammira la forza di queste sette bellissime Colonne, alla cui presenza tremano le potenze dell'abisso?   

125. L'altra proprietà di questi pilastri è l'amore. Non vorrei ripetere la dissonanza che la rude dimenticanza in cui vivono gli uomini fa alla ragione, dell'amore che essi devono a questi sette gloriosissimi Spiriti, che li guardano con un tale affetto di Padri amorevoli, che tutti diventano occhi nel guardare, e tutti diventano linci nel sollecitare la loro buona prosperità come Protettori e Custodi della natura umana. Servono l'uomo come luce, come fuoco, come ombra, come rifugio. Se guardiamo bene a quella comune di cui parla l'Esodo e che servì da guida agli israeliti nel loro lungo pellegrinaggio, scopriremo che era un simbolo illustre dell'amore divino e della protezione del suo popolo ingrato.  Era una nube densa, rivestita, come dice Filone, di una stoffa d'oro dai raggi del Sole, dai cui ardori difendeva il popolo di giorno; e d'altra parte era un fuoco benigno che, senza bruciare, di notte brillava come il mezzogiorno. In questa colonna Dio abitava, come in una sede di gloria e magnificenza, e da lì governava il suo popolo, lo proteggeva, gli dava oracoli e lo portava persino sulle palme, come dice Osea nella versione ebraica: "Deduxi, ambulare feci". 

126. Tutti questi uffici che Dio ha svolto per il Suo popolo attraverso uno dei sette Arcangeli) da quella memorabile colonna di nuvola e fuoco, li svolge attraverso tutti e sette in tutto il mondo. Il suo popolo è costituito da tutte le nazioni, i regni, le regioni, le province, le città, il cui governo e la cui protezione il grande Padre della natura ha affidato loro fin dall'inizio dei secoli, come sostituti e vicari della sua Divina Provvidenza. Sono della qualità del fuoco dei Serafini, che non sanno far altro che accendere il fuoco nei cuori, anche se sono di ghiaccio. Sono una nuvola, con la cui ombra pacifica si difendono dal fuoco della giustizia coloro che per i loro crimini hanno meritato di bruciare nelle sue fiamme. In essi la nostra ignoranza ha oracoli e avvertimenti capaci di risvegliare gli spiriti più assopiti. In loro regna una cura così tenera e affettuosa per la nostra salute, da assomigliare all'affetto con cui le madri si occupano dei loro figlioli; in conformità a ciò San Girolamo disse: "Che erano Colonne di amore e di carità, perché tutto il loro studio e la loro connivenza li mettevano nel procurare la salute delle anime che amavano con pio affetto".   

127. O eccelsi Spiriti, voi siete i pilastri della saggezza eterna, il cui valore supera incomparabilmente i marmi più preziosi, i metalli più ricchi e i gioielli più costosi. Perché tu sei di fuoco e di nube per guidare con rotta pia e sicura quelli di noi che vagano nel deserto di questo mondo. Guardaci con occhi d'amore e mandaci la tua luce e la tua ombra, affinché possiamo vivere nella regione della verità, liberi dai pericoli della vita. Sii il firmamento della nostra debolezza, il sostegno della nostra incostanza e il supporto della nostra debolezza di cuore, affinché con il tuo favore e il tuo patrocinio possiamo essere sempre nel campo della virtù, alla cui perseveranza è promessa la ricompensa della gloria. Amen. 


PREGHIERA 

  

Eccellentissimi pilastri di Dio: 

Contro il mondo, che è tutto cieco e ingannevole, dacci occhi stellati con cui vedere le sue bugie e i suoi artifici.   

Contro il diavolo, che è tenebra, dateci tante copie di luce nelle sue ispirazioni quanti sono i raggi che scendono dalla luce dei suoi soli.   

Contro la carne, che è debole e fiacca, dateci virtù e forza superiore, perché sostengono il tempio della ragione e quello della saggezza.   

O Spiriti eccelsi, voi siete i pilastri della saggezza eterna, il cui valore supera incomparabilmente i marmi più preziosi, i metalli più ricchi e i gioielli più costosi. Perché tu sei di fuoco e di nube per guidare con rotta pia e sicura quelli di noi che vagano nel deserto di questo mondo. Guardaci con occhi d'amore e mandaci la tua luce e la tua ombra, affinché possiamo vivere nella regione della verità, liberi dai pericoli della vita. Sii il firmamento della nostra debolezza, il sostegno della nostra incostanza e il supporto della nostra debolezza di cuore, affinché con il tuo favore e il tuo patrocinio possiamo vivere nella regione della verità, liberi dai pericoli della vita, che possiamo essere sempre nel campo della virtù, alla cui perseveranza è promessa la ricompensa della gloria. Amen.

Padre Andrés Serrano Compañía de Jesús 1701 

IL CREDO DEL SOFFERENTE

 


CREDO che il dolore purifichi e migliori

E possa condurre alla più alta perfezione.

CREDO che il dolore,

sopportato con amore e rassegnazione,

sia una grande riparazione dei peccati.

CREDO che Dio cerchi coloro che soffrono per lui.

CREDO che il dolore,

sopportato con amore e rassegnazione,

sarà glorificato nell’eternità.

CREDO che il dolore sia ciò che più ci unisce

Intimamente al Signore Gesù,

facendoci somigliare a lui.

CREDO che il dolore racchiuda segreti

E ineffabili consolazioni

Per coloro che vi si sottomettono umilmente,

e che ispiri un amore sincero

e più pieno verso Dio.

CREDO che il dolore,

sopportato con amore e rassegnazione,

abbia più merito

di qualsiasi altra opera.

CREDO che da tutta l’eternità

Dio abbia contato il numero

E misurato l’intensità dei dolori

e abbia preparato in proporzione

la sua grazia e la sua ricompensa.

CREDO che il dolore,

sopportato con cristiana rassegnazione,

sia un segno dell’amore

e della predestinazione.

CREDO che il dolore,

unito a quello di Gesù,

sia il mezzo più fecondo

per convertire e salvare gli uomini.


Con la vostra ignoranza fate il gioco del diavolo

 


25 aprile 2022

Oh figlia Mia. Soffro molto. Se solo comprendeste, amati figli, sareste in continua preghiera rivolta a Me, al Padre e allo Spirito Santo. Ma voi non comprendete e dubitate, non vedete in che momento vi trovate!

Il tempo stringe la vostra conversione dovrebbe avvenire ora ma moltissimi figli continuano a perdersi nelle cose terrene - passeggere e sempre più di voi cadono e dubitano. Figli non avete imparato nulla?

Vivete come se tutto continuasse per sempre e non vedete i pericoli che incombono su di voi- sulla vostra anima-!

Gioite per gli allentamenti delle restrizioni e non vedete ciò che il diavolo già ha progettato e preparato! Per un po’ di “normalità” accettate quasi tutto, per poter continuare a vivere comodamente e confortevoli nel vostro mondo d’apparenza!

 Progettate viaggi e non vedete a quali pericoli andate incontro voi -e il vostro mondo-!

Vivete nella gioia grazie al lusso-di qualsiasi tipo-e non capite ciò che il diavolo fa con voi!

Siete accecati e non avete capito quanto sia importante preparare voi stessi-la vostra anima-per gli avvenimenti a cui andate incontro!

Vivete come se, ciò che NOI vi diciamo non fosse vero niente. Siete impazienti, increduli, avidi e comodi!


A chi non sfrutta questo tempo per la sua preparazione, sia detto:

Come davanti a un ladro arrivato di notte, starete davanti ai fatti compiuti!

 Non avrete più tempo e sarete ignari.

Sarete preda facile per il Mio avversario e non riconoscerete gli avvenimenti, gli inganni e gli intrighi.

Non sarete in grado di resistere alle bugie, né alle macchinazioni che vi saranno imposte. Già ora non le riconoscete -molti di voi- e verrà un tempo che sarà ancora peggio, più confuso e più tremendo di questo.

 Non comprendete cosa accade e con la vostra ignoranza fate il gioco del maligno.

Non vi siete convertiti e non vi siete preparati e il vostro tempo vi sfugge di mano.

Sfruttate dunque questo tempo per la vostra preparazione perché tutto accadrà molto velocemente da un momento all’altro e guai a chi non Ci ha ascoltato, guai a chi ha scacciato Me, il suo Gesù, e non ha trovato la via verso di Me, guai a chi non accetta e non mette in pratica la santa Parola di Mia Madre, che è anche la vostra mamma; guai a chi vive lontano da Dio l’Onnipotente perché il vostro risveglio avverrà, ma allora sarà troppo tardi per voi.

 Restate forti, dunque, e restate saldi e non dubitate!

La nostra Parola è sacra e vi viene e fu donata per la salvezza della vostra anima. Chi rifiuta questo regalo molto presto desidererà averlo accettato, ma questa consapevolezza allora sarà troppo tardiva.

Preparatevi e restate fedeli a Me, al vostro Gesù, e pregate molto e devotamente!

Supplicate lo Spirito Santo per la chiarezza, la consapevolezza e una visione chiara e supplicate il Padre affinché EGLI mitighi.

Io, il vostro Gesù, sono pronto, ma il Mio avversario non dorme e beato chi Mi è fedele fino alla fine. Amen.

Il vostro Gesù, Salvatore di tutti i figli di Dio e Salvatore del mondo. Amen.


 

mercoledì 11 maggio 2022

L’ACCETTAZIONE della verità vi libererà!

 


22 aprile 2022

Figlia Mia. Molto è tenuto nascosto nel vostro mondo sciagurato, ma sempre più cose si rivelano e vengono alla luce. La verità su ciò che è successo e succederà non può restare ancora occultato ma, nonostante ciò, molti dei Nostri figli negano questa verità.

Dovete pregare, Mia schiera di figli, perché molti di voi si trovano sulla via sbagliata!

Tantissimi si fanno imbrogliare dal maestro dell’inganno e moltissimi chiudono semplicemente i loro occhi, la ragione e le orecchie in modo da non avere presente l’orrenda verità, invece di riconoscerla e INTRAPRENDERE QUALCOSA!

Figli a chi si chiude davanti alla verità, sia detto:

Vi aspetto un brutto, bruttissimo risveglio, e soffrirete per ciò che avete fatto E AVETE OMESSO DI FARE!

Spianate la strada al diavolo e alla sua élite e permettete semplicemente che accada!

Dovete cambiare strada dovete guardare in faccia alla verità e agire!

Non accettate semplicemente tutto quello che vi viene prescritto!

Pregate e supplicate il Padre Celeste! Le vostre preghiere sono l’arma più potente che avete!

 Il guardare in faccia e L’ACCETTARE la Verità vi libereranno da questa paura che il diavolo attraverso i suoi gregari ha diffuso su di voi e il vostro mondo!

La paura viene sempre dal diavolo e dovete sconfiggerla! Lo potete fare solo se non vi chiudete alla verità, cambiate strade e trovate Gesù!


In Gesù trovate il sostegno e la capacità di resistere che manca a così tanti di voi! Trovate forza, speranza, fiducia e l’unico vero ed eterno amore!

In LUI e per LUI ricevete il perdono! Tutto ciò che avete fatto di male portatelo nella santa confessione! Chi mostra pentimento sarà perdonato da Mio Figlio!

Non tormentatevi per i peccati commessi, ma affidateli a Lui nella santa Confessione! EGLI che ha sofferto per voi, dona il perdono e a ogni peccatore, se ha un cuore pentito e fiducioso in Gesù, viene donato il perdono!

Non tormentatevi tenendo per voi i vostri peccati, invece CONFESSATELI! La santa Confessione è un dono talmente prezioso per voi, amati figli, sfruttatelo!

Confessatevi, espiate, e pentitevi! Chi lo fa sarà perdonato per mezzo di Mio Figlio, il vostro Gesù, Amen.

Apritevi, amati figli, apritevi alla verità! Poi pregate, supplicate e portate tutti i pensieri e le emozioni cattive nella santa confessione. Per moltissimi di voi e così difficile “reggere” la verità ma guardatela in faccia e poi andate da Mio Figlio! EGLI vi ama così tanto che è andato per voi sulla croce, vi aspetta, aspetta il vostro parlarGLI e le vostre preghiere! EGLI è pronto per voi, amata schiera di figli, ed EGLI desidera così ardentemente che voi vi rivolgiate a LUI per OGNI cosa!

Non importa ciò di cui vi siete fatti carico, non importa ciò che avete fatto, quanto spesso avete peccato LA SUA misericordia e inestinguibile e viene donata a chiunque di voi si rivolga a LUI, al suo Salvatore con cuore umile, alla ricerca, sincero, puro, dolente, gioioso, sensibile-la lista è lunga, amati figli.

Non importa se siete felici o tristi, peccatori o “purificati” Gesù vi aspetta! Aspetta ciascuno di voi! Egli spera nella vostra conversione, nel vostro parlargli, dedicarvi a LUI, amata schiera di figli!

Abbiate quindi fiducia in LUI, nel vostro Gesù, e lavate via i vostri peccati nella santa Confessione attraverso la penitenza e mostrate pentimento. Senza rimorso non vi libererete dei vostri peccati (non saranno perdonati)!

Preparate i vostri cuori e apritevi. Solo così potrete spezzare e guarire grazie al perdono gli indurimenti che molti moltissimi di voi portano in sé.

Amati figli, Io la vostra Mamma Celeste vi amo molto. Mio Figlio, il vostro Gesù, vi ama molto. Vi resta ancora un breve tempo. Sfruttatelo dunque per presentarvi e potervi presentarvi puri e pronti davanti a Mio Figlio, preparatevi e siate pronti!

Perché ci sono così tanti cristiani che perdono la fede [come è iniziato questo processo?]

 


Quello che è successo nel 1960 ha prodotto l'apostasia di oggi.

L'Occidente, un tempo cristiano, ha perso la fede, specialmente i suoi leader.

E ultimamente sono diventati anticristiani.

Mentre i dirigenti della Chiesa l'hanno ingenuamente aperta al mondo o non così ingenuamente, la storia lo racconterà.

E hanno indirettamente dato il permesso ai fedeli di adottare comportamenti diversi da quelli di Gesù Cristo e dei suoi messaggi, mentre possono ancora definirsi cristiani.

Oggi vediamo che molti si definiscono cristiani anche praticando la new age o professando valori antagonisti a ciò che il Catechismo esprime in ciò che riguarda la vita umana e la sessualità.

Ed è tollerato pacificamente da molti vescovi, se non applaudito da alcuni.

Qui parleremo di quali sono i pericoli di questa apostasia per la Chiesa e per ogni fedele, di come è stata installata nella Chiesa, di come siamo stati avvertiti dal cielo di non percorrere questa strada e di cosa possiamo fare ora quando il danno è fatto.

Gesù disse: "Io sono la via, la Verità e la Vita", avvertendoci di una miriade di false dottrine.

Perché il male è vario e vario, mentre il bene è costante e irriducibile.

Ecco perché, in Cielo, i santi sono tutti orientati verso Dio in perfetta unità.

Mentre l'inferno è popolato da piccoli aspiranti dei, che hanno creato culti del loro sé attraverso il peccato.

I cristiani oggi hanno molta pressione per abbandonare la fede.

A Satana non importa come perdi la fede, come gli apostati.

Sia che tu lasci la Chiesa per ateismo, "spiritualità" o un'altra religione, tutto porta allo stesso posto.

Anche all'interno della Chiesa, tutto ciò che serve è un peccato mortale imperdonabile, per essere separati da Dio per sempre.

Oggi l'apostasia, la perdita della fede in Gesù Cristo e nel suo messaggio, è il problema principale che il cristianesimo deve affrontare.

La maggior parte dei cattolici contemporanei non affronterà un momento drammatico in cui la loro fede viene messa alla prova facendoli calpestare una croce o chiedendo loro di dichiarare pubblicamente la rinuncia a Cristo con una pistola sopra la testa.

Ma ci sarà chiesto di dividere i nostri cuori contro Cristo.

Ci troveremo di fronte a tentazioni che portano a una sorta di lenta apostasia: un compromesso qua e là, una tolleranza alla blasfemia, una degenerazione del rigore morale, una concessione su una piccola questione di dottrina, tiepidezza per difendere i nostri valori.

E poi un altro passo e un altro.

Il vizio principale che ci spinge ad apostarci lentamente è una sopravvalutazione di ciò che viene chiamato rispetto umano, cioè valorizzare l'approvazione degli uomini al di sopra della volontà di Dio.

Perciò è un'apostasia composta da una serie di impegni che stiamo assumendo con il mondo, e che gradualmente equivalgono alla rinuncia a Cristo.

Non è che il cattolicesimo sia immediatamente respinto, ma che sia misurato secondo uno schema terreno.

E provoca un distanziamento lento e costante.

Le loro rivelazioni più importanti e trascendentali saranno lasciate sullo sfondo, i loro principi dottrinali saranno negati, i loro precetti saranno riordinati e le loro pratiche saranno sminuite, anche mentre sono professate.

Il canto delle sirene del secolarismo è così seducente perché minimizza ogni peccato e permette così l'avanzare di una lenta apostasia senza grossi rimpianti.

Se continuiamo ad aggrapparci a Gesù Cristo e al suo messaggio, saremo derisi, rigidamente chiamati ad attenerci all'Ortodossia e ai valori cattolici.

Mentre sentiremo che una trasgressione qui e un'altra lì "non è un grosso problema".

Tuttavia, questi peccati peggiorano nel tempo, al punto che un cattolico inizierà a commettere gravi peccati contro la fede, pur affermando di rimanere cattolico.

Un caso tipico di questo processo è quello che è successo alle università cattoliche a partire dalla seconda metà del XX secolo.

Desiderando l'eccellenza accademica secolare, con un gran numero di studenti, costosi complessi scientifici, notorietà, influenza politica e potere finanziario, i leader delle università cattoliche hanno perso di vista lo scopo soprannaturale e lo spirito cristiano.

Molti di loro mantennero solo nominalmente la loro identità cattolica, ma la sostanza soprannaturale e la fede scomparvero.

Forse non c'è tipo peggiore di apostata di colui che finge di essere ancora cattolico mentre esegue una moltitudine di negazioni di Cristo.

Nostro Signore ha chiarito che non possiamo servire due padroni.

Ma purtroppo, molti nella Chiesa oggi hanno stretto un'alleanza con il mondo, abbracciando il conforto.

E come è successo tutto questo? Come si è aperta la porta dell'apostasia silenziosa? In che modo i cattolici hanno rimosso il peso della coscienza di allontanarsi da Cristo e dal suo messaggio?

La Chiesa cattolica aveva resistito ragionevolmente bene all'assalto del mondo fino al 1960, ma non altre denominazioni cristiane.

Ma in quel decennio c'era una combinazione di fattori che lo indebolivano e lo rendevano più fragile.

Da un lato, abbiamo la rivoluzione sessuale degli anni '60, che era diffusa in tutta la società e in tutte le istituzioni.

E questo ha coinciso con il Concilio Vaticano II, che è stato un caso in cui la Chiesa ha cercato di portare l'aria fresca della società nella Chiesa.

Il gesto di Giovanni XXIII di aprire le finestre quando proclamò l'apertura del Concilio mostra questa intenzione.

Quell'apertura coincise con una grande rivoluzione nella società.

E questa mobilitazione è entrata nella Chiesa per mano delle correnti moderniste, che agivano al suo interno, almeno dal XVIII secolo.

Alla fine del diciannovesimo secolo, San Pio X aveva definito il modernismo come la sintesi di tutte le eresie.

E aveva creato un manifesto antimodernista da adottare da tutta la Chiesa.

L'effetto che ebbe fu che i modernisti si mimetizzarono ancora di più, ma non scomparvero.

E al Concilio Vaticano II sono nati con più forza, sostenuti dai media laicisti, che vogliono riformare la dottrina tradizionale che Cristo ha dato alla Chiesa.

Il Concilio fu un grande campo di battaglia tra la dottrina tradizionale e il modernismo.

E mentre i testi approvati dal Concilio non dimostrano una decisiva erosione della dottrina, qualcos'altro è accaduto a livello parrocchiale, agendo quello che è stato chiamato lo Spirito del Concilio.

Da lì fu installata nei fedeli l'idea che nessuna delle dottrine era scritta nella pietra, tutti i principi potevano essere rivisti.

E che doveva essere fatto per modernizzare la Chiesa e raggiungere il mondo moderno, perché la Chiesa si era allontanata così tanto da essa.

Ma il tentativo di avvicinarsi al mondo ha significato un allontanamento da Cristo, non ha attratto il mondo e ha prodotto anche un esodo dei fedeli.

Una pessima strategia di cui molti ancora non si rendono conto.

E la Vergine Maria, che appare così frequentemente, non ha avvertito la Chiesa che questo stava per accadere?

Naturalmente lo ha fatto ancora e ancora.

E ciò che ha ottenuto è che la Chiesa ha coperto le orecchie ai messaggi e ha nascosto le apparizioni sotto il tappeto.

Nel momento chiave degli anni 1960 il Papa avrebbe dovuto rendere pubblico il contenuto del terzo segreto di Fatima, su espressa richiesta della Madonna.

Ha scelto non solo di non pubblicarlo, ma ha anche fatto qualcosa al contrario.

Ha aperto la Chiesa al mondo, invece di trincerarsi nelle sue posizioni, per difendersi dalla rivoluzione che stava accadendo nel mondo.

E cosa conteneva quel terzo segreto di Fatima che avrebbe dovuto essere rivelato nel 1960?

Consisteva di due parti. Una è la visione di un vescovo vestito di bianco, presumibilmente il Papa, che sale su una montagna piena di cadaveri e viene ucciso ai piedi della croce, insieme ai religiosi e ai laici che lo accompagnavano.

Mentre gli angeli vogliono alterare l'asse della terra con le loro spade, al grido della penitenza, della penitenza!, e la Beata Vergine lo impedisce.

Questa parte è quella pubblicata dalla gerarchia vaticana nel 2000.

Ma c'è un foglio separato che è l'interpretazione che la Vergine ha dato a Suor Lucia, che di solito è chiamata la stanza segreta di Fatima, e che la gerarchia l'ha presa come una rivelazione privata.

Da quello che si sa di diverse figure vaticane che hanno letto quel segreto, direi che ci sarà un'apostasia nella Chiesa e che inizierà al vertice della gerarchia.

Anche Padre Pio che non l'ha letto ha avuto una rivelazione questo, così come altri veggenti nelle apparizioni, come ad Akita, in Giappone.

Di fronte a questa situazione di apostasia incarnata nella Chiesa, allora cosa dovrebbero fare i cattolici per rimanere fedeli a Gesù Cristo e al suo messaggio?

Come non lasciarci sedurre dal mondo?

Come possiamo resistere al permesso di liquefare la nostra fede, che fa parte di una buona frazione del mondo cattolico di oggi?

Dobbiamo rimanere vicini alla preghiera e ai sacramenti.

Renditi conto che la vita da cattolico consiste nel dire di no al mondo tutte le volte che dici di sì a Dio.

Rinunciare a chi ci chiede di rinunciare a Cristo e al suo messaggio.

Abbiate fiducia e speranza.

Perché Dio ha progettato ognuno di noi per essere vivo in questo momento e sa che possiamo portare questa croce, per la Sua gloria.

Bene, finora quello che volevamo dire su come il processo di apostasia si è svolto all'interno del cristianesimo, come la Chiesa ha dato il permesso ai fedeli di essere eterodossi e come possiamo rimanere fedeli.

Pregate per la Chiesa, pregate per il Giappone e la Cina affinché possano alleviarsi i dolori che causeranno.

 


Trevignano Romano, 10 maggio 2022

Cari figli, grazie per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Vedo molti di voi preoccupati per i tempi che arriveranno, ma Io sono qui per confortarvi, pensate che tutto il male sarà sconfitto e voi miei soldati combattenti, avrete grazie e misericordia, vedrete con i vostri occhi, toccherete con le vostre mani tutte le grazie che scenderanno. Figli cari, pregate tanto e così insieme a me sarete testimoni della vittoria del mio Cuore Immacolato. Pregate per la Chiesa, pregate per il Giappone e la Cina affinché possano alleviarsi i dolori che causeranno. Figli, guardate il cielo, lì vedrete i segni dei tempi. Ora vi lascio con la mia benedizione materna nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.