giovedì 30 giugno 2022

Dio invierà l'Avvertimento ad un certo punto della Tribolazione in corso [quando?]

 


I segni per determinare la prossimità dell'avviso.

Man mano che le tribolazioni sulla Terra si svolgono e vediamo che tipo sono, la nostra comprensione dei racconti delle Scritture della Fine dei Tempi e dei messaggi ricevuti dai veggenti aumenta.

Vediamo più chiaramente come il tempo della misericordia divina che ci è stato concesso sia un passo precedente e necessario verso l'Avvertimento o illuminazione della coscienza, che Dio darà a tutti gli esseri umani.

Perché il maligno ha progressivamente accecato l'umanità.

E vediamo come l'Avvertimento sia l'estensione di quella misericordia, anche in mezzo alle tribolazioni che imperversano, mediante l'apertura consecutiva dei sigilli descritti nel libro dell'Apocalisse.

Ma dopo l'Avvertimento tutto cambia.

Da lì c'è un intervento decisivo dal cielo per togliere il velo dagli occhi degli esseri umani e purificare la Terra.

La luce che lo Spirito Santo riverserà ora accecherà il maligno e inizierà una nuova epoca.

Qui parleremo di come le Scritture coincidono con i messaggi dati ai veggenti attuali, specificandoli, il che indica il percorso che probabilmente percorreremo in breve tempo.

Tutto sembrerebbe indicare che Dio darà ai Suoi figli ribelli di questa generazione l'ultima possibilità di tornare a casa prima di purificare la terra.

E questo è un racconto biblico, che avviene durante l'apertura dei sigilli dell'Apocalisse, che hanno già iniziato ad aprirsi.

Questo processo inizia con un tempo di misericordia, che è stato mostrato quando la Beata Vergine Maria è apparsa ai tre pastorelli a Fatima nel 1917.

Nella visione del 3° Segreto di Fatima, i bambini videro un angelo librarsi sul mondo in procinto di colpire la terra con una spada di fuoco.

Ma la luce emanata dalla Vergine Maria fermò l'angelo e la giustizia fu ritardata.

La Madre della Misericordia implorò Dio di concedere al mondo un tempo di misericordia.

E qualche decennio dopo, il Signore apparve a Santa Faustina Kowalska per annunciare quel tempo di misericordia.

Faustina racconta così la conclusione della visione che fu mostrata ai pastorelli di Fatima,

"Ho visto il Signore Gesù, come un re di grande maestà, guardare dall'alto in basso la nostra terra con grande severità, ma per intercessione di sua Madre ha prolungato il tempo della sua misericordia"

E Gesù gli disse:

"Sto prolungando il tempo della misericordia per il bene dei peccatori.

Ma guai a loro se non riconoscono questo tempo della Mia visita.

Prima del Giorno della Giustizia, invio il Giorno della Misericordia".

L'intervento di Gesù Cristo è motivato dalle cose che accadono sulla Terra espresse nell'apertura dei sigilli dell'Apocalisse.

Sono gli eventi che descrivono i sigilli dell'apocalisse che mostrano la situazione sulla Terra.

Quando l'agnello rompe il primo sigillo, il cavallo bianco esce e il suo cavaliere esce incoronato e con un arco.

E poiché questo è un tempo di tribolazione, il cavallo bianco simboleggia la confusione legittimata nel mondo, i falsi messia e le false dottrine, le bugie travestite da verità.

Poi l'agnello apre il secondo sigillo e appare il cavallo rosso, che secondo le Scritture dice di aver ricevuto il potere di bandire la pace dalla terra, in modo che gli uomini possano liquidarsi a vicenda.

Questo sigillo simboleggia la guerra.

Poi, con l'apertura del terzo sigillo, esce un cavallo nero e si sente "una razione di grano costa una paga giornaliera".

È la carestia, l'iperinflazione dovuta al collasso economico, la scarsità di cibo, la fame.

Poi, quando il quarto sigillo viene aperto, un cavallo giallo esce per cavalcare e scatena guerre, carestie, peste e bestie feroci, tutti insieme.

È la rivoluzione globale per l'intero ordine, la sfida totale.

E con l'apertura del quinto sigillo, l'apocalisse ci segnala la persecuzione del popolo di Dio.

Le anime sacrificali sono mostrate mentre gridano per la giustizia.

E poi arriviamo al momento che cambia la storia, l'apertura del sesto sigillo.

Dove è descritto che il sole divenne nero come abiti da lutto, la luna fu lasciata come insanguinata e le stelle del cielo caddero sulla terra.

È il giudizio di Dio che si percepisce nell'anima di tutti, siano essi re o generali, ricchi o poveri, di ogni razza e colore.

È l'Avvertimento, che il Signore descrive alla veggente Jennifer nel settembre 2003, che Giovanni Paolo II ha incoraggiato a diffondere in tutto il mondo, ma ovviamente l'ambiente vaticano potrebbe fare di più.

A proposito di questo veggente abbiamo già fatto un video.

Jennifer ha detto,

"Il cielo è buio e sembra che sia notte, ma il mio cuore mi dice che è un po' nel pomeriggio.

Vedo il cielo aprirsi e sento un tuono lungo e prolungato.

Quando alzo lo sguardo vedo Gesù sanguinante sulla croce e la gente cade in ginocchio".

E poi Gesù gli dice: "Vedrai la tua anima come la vedo io".

Jennifer dice che poteva vedere le piaghe di Gesù molto chiaramente, e Gesù poi le dice:

"Vedrete ogni ferita che avete aggiunto al Mio Sacratissimo Cuore".

Jennifer vede la Beata Vergine piangere a sinistra e Gesù le parla di nuovo e dice:

"Preparatevi, preparatevi ora perché il momento sta arrivando presto. Figlia Mia, prega per le molte anime che soccomberanno a causa delle loro vie egoistiche e peccaminose".

E quando alza lo sguardo, vede le gocce di sangue che cadono da Gesù e colpiscono la terra.

Vedi milioni di persone da tutte le nazioni.

Molti sembravano confusi mentre guardavano il cielo.

E Gesù gli dice:

"Sono alla ricerca della luce perché non deve essere un tempo di tenebre, eppure è l'oscurità del peccato che copre questa terra e l'unica luce sarà quella da cui vengo.

Perché l'umanità non si rende conto del risveglio che sta per esserle concesso.

Questa sarà la più grande purificazione dall'inizio della creazione".

E poi Jennifer vede le persone piangere e urlare quando vedono Gesù sanguinante sulla croce.

Ma Gesù gli dice:

"Non è la vista delle Mie ferite che causa la loro sofferenza, è la profondità dell'anima sapendo che le ha poste lì.

Non è la vista delle Mie ferite sanguinanti che causa la loro sofferenza, è sapere che il rifiuto dell'uomo nei Miei confronti ha fatto sanguinare le Mie ferite".

E poi Gesù gli spiega:

"Figlia Mia, vedi che la terra ha tremato perché mentre si avvicina quest'ora di purificazione mediante l'illuminazione, la furia del leone perseguiterà il Mio popolo.

La tentazione si moltiplicherà perché cerca le sue numerose vittime.

Sarà la più grande battaglia spirituale che l'uomo abbia mai sopportato".

E chiede una missione,

"Figlia mia, dì al mio popolo che oggi ti chiedo di prestare attenzione alle mie parole, perché il segno sta per salire.

Dite al Mio popolo che questa è l'ora, perché Io sono Gesù e tutto sarà fatto secondo la Mia volontà".

L'Avvertimento è una pausa nel caos, una cessazione dei venti distruttivi e un torrente di luce in mezzo a grandi tenebre.

Questo coincide con ciò che Gesù mostrò a Santa Faustina, che vedrà in cielo il segno della croce.

È l'opportunità per le anime di scegliere Dio e seguire i Suoi comandamenti, o rifiutarLo, prima della purificazione.

E nei messaggi ricevuti dall'australiano Matthew Kelly, a cui è stato detto che, anche dopo l'avvertimento, "alcune persone si allontaneranno ancora di più da Me, saranno orgogliose e testardi.

Ma a coloro che si pentiranno sarà data un'insaziabile sete di questa luce".

E anche che "tutti coloro che Mi amano si riuniranno per aiutare a formare il tallone che schiaccerà Satana".

Poi arriva l'apertura del settimo sigillo.

C'è un silenzio di mezz'ora, l'illuminazione della coscienza che lavora su ogni persona.

E la speranza è che la promessa per la quale i giusti e i martiri hanno pregato così tanto davanti al trono di Dio si adempia.

Fino a quel momento, il male aveva vagato liberamente, perseguitando la Chiesa, i suoi figli e pervertendo tutta l'umanità.

E poi inizia l'azione decisiva del Cielo.

Ai sette angeli che stanno davanti a Dio, sono state date sette trombe e poi verrà l'effusione delle 7 coppe.

E appare un altro cavallo bianco, il suo cavaliere è chiamato "Fedele e Veritiero", perché giudica con giustizia e combattimento.

Dio ha dato a tutti la migliore opportunità possibile di pentirsi, di tornare a casa come figliol prodigo.

Dopodiché, inizierà la purificazione della Terra.

Elizabeth Kindelman parla del diluvio di benedizioni che scuoterà il mondo.

L'Avvertimento, o "illuminazione della coscienza", sarà la violazione del potere di Satana in milioni di anime.

La Luce Divina dello Spirito Santo scaccia molte tenebre e la Fiamma dell'Amore accecherà Satana.

E poi si verificherà la "resa dei conti finale" di questa era.

Ebbene fin qui quello di cui volevamo parlare, sul rapporto tra l'avvertimento, l'apertura dei sigilli del libro dell'Apocalisse e la purificazione del mondo.

Ciò che accadrà in questo momento sarà una ripetizione della stessa cosa: mi tradirete, soccomberete di nuovo alla paura, al terrore.

 


Rosario - Messaggio UNICO


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


Parla il nostro Signore Gesù Cristo.

Figlioli, il cuore dell'uomo è molto infido; il cuore dell'uomo è così volubile, così manipolabile, e satana lo sa perfettamente, e questo accade perché non siete forti nell'Amore, perché vivete più per il Mondo, che per Me, il vostro Dio.

Ricordate solo un giorno, l'inizio della Mia Passione dolorosa, quel giovedì mattina, stavo ancora evangelizzando, facendo miracoli, vivendo una vita, si può dire, normale, per la Mia Missione, portando la Presenza Divina a tutte le persone, aiutando tutti coloro che mi stavano intorno. Portavo il mio amore, portavo i miei miracoli e la gente intorno a me, molti di loro mi riconoscevano come il Messia, perché era così che volevano vederlo, molti per convenienza, altri per amore, ma mi riconoscevano per il bene che facevo e, lo sottolineo: per il bene che facevo.

Ma cosa succede un giorno dopo, già da quella notte, traditi da Giuda, i miei stessi discepoli, i miei apostoli, i miei eletti, mi tradiscono, mi lasciano solo, mi voltano le spalle, eppure mi erano vicini. Conoscevano perfettamente i miei insegnamenti; mancava loro qualcosa per affrontare la paura, quella a cui tutti voi siete deboli. Quando la paura si avvicina a voi, non vi rivolgete a Me, ma alle vostre capacità umane, che sono di gran lunga inferiori al mio potere divino.

Satana vi conosce, satana sa come muovervi affinché perdiate la Grazia, perdiate la fiducia in Me, perdiate il mio Amore, che dovrebbe regnare nel vostro cuore. Quanto male avete permesso di entrare nel vostro cuore e quanto male vi circonda!

Piccoli miei, tutto ciò che sta accadendo intorno a voi Mi fa tanto male. Vivevi in un villaggio, mi hai rallegrato, ma mi hai anche tradito. L'uomo cerca solo il suo bene, cerca il godimento e la pace, la vostra povera pace umana, e non mi permettete di entrare nel vostro cuore (lingue...), perché io viva pienamente in voi.

Ciò che accadrà in questo momento sarà una ripetizione della stessa cosa: mi tradirete, soccomberete di nuovo alla paura, al terrore che voi stessi create, perché non avete fiducia nel mio potere divino. Morirete, molti di voi, soli, con i vostri dolori, con i vostri dubbi, perché non avete voluto essere accoppiati a Me, vostro Dio, vostro Fratello. Se la consideraste davvero così, voi, miei fratelli sulla croce, sarebbe difficile per satana schiacciarvi, come sta facendo con tutti voi ora. Egli si prende gioco di voi e voi non rispondete al suo attacco con le virtù, con il mio amore, con la difesa che vi ho lasciato, che è la mia parola, i miei miracoli, il mio amore tra voi. Che cosa avete fatto, miei piccoli, che cosa avete fatto con tutto quello che vi ho lasciato? Avete permesso a molto male di entrare nel vostro essere, e questo male non vi permette di reagire con il Bene che potreste prendere da Me e attaccare satana stesso con il mio Amore, e lo sconfiggereste facilmente.

Allora, piccoli miei, vivete con Me, siete miei fratelli, prendete anche voi la vostra croce, piccoli miei, venite a Me, vi accompagnerò anche nella vostra passione. Sì, anche la vostra vita è un portare la croce, la vostra croce, ma sarà attenuata dalla mia Passione con voi.

Vi benedico, Miei piccoli, non dubitate di Me, lasciate che Io vi accompagni in ogni momento, lasciate che Io viva con voi la vostra passione e vi dia forza affinché anche voi possiate accompagnarmi eternamente nel Regno dei Cieli.

Grazie, Miei piccoli.


“Non morirà né il figlio né la madre”

 


A Filippo De Capua: “Non morirà né il figlio né la madre” 

La gravidanza della moglie di Filippo De Capua non stava andando bene, e gli specialisti in  Napoli e Foggia avevano detto che o la mamma o il bambino sarebbe morto al momento del  parto. Filippo chiese a Padre Pio di pregare. Padre Pio disse: “Non morrà né il figlio né la  madre.”  

I giorni passavano e Filippo cominciò a dubitare. Egli chiese a Padre Costantino di ricordare  a Padre Pio di sua moglie. Padre Pio: “Digli che se succede qualcosa, sarà per la sua mancanza  di fede. Non è ancora scritto nei decreti di Dio. Ma se succede qualcosa, sarà per la sua  mancanza di fede.”  

Padre Costantino concluse: “Tutto andò per il meglio. Proprio come Padre Pio aveva detto.” 16 

Giuseppe Caccioppoli 

Per quali motivi e con quali sentimenti si deve praticare questa devozione

 


LA DIVOZIONE AL S. CUORE DI N. S. GESÙ CRISTO

Siccome la santità e il merito delle nostre azioni dipendono dai motivi  e dallo spirito con cui sono fatte, così la pratica della devozione al S. Cuore  di Gesù, per quanto santa, sarebbe poco utile, se non fosse animata da  questo spirito e da questo motivo che devono costituirne tutto il valore. Il  motivo, conte già si è detto, consiste nel riparare con adorazioni e ossequi  d’ogni maniera le indegnità e gli oltraggi che Gesù ha ricevuto e riceve ogni  giorno nel Santo Sacramento. 

Con questa intenzione dunque e con questi sentimenti si devono adempire le pratiche che siamo per proporre. 

Però, siccome non sempre possiamo rileggere ciò che si è detto intorno  a quest’argomento in più punti di questo libro, né è sempre facile  rammentarsi ciò che si è letto, abbiamo creduto opportuno raccogliere qui,  al principio della parte terza, le riflessioni principali, capaci d’ispirarci  questo spirito e questi sentimenti. Dovremo forse ripetere parecchie cose  già dette, ma tali ripetizioni ci son parse necessarie allo scopo di rendere  più utile e facile l’uso di questa devozione. 

Per entrare dunque, nei sentimenti che si devono avere nella pratica di  questa devozione, consideriamo seriamente e attentamente come Gesù  Crisi o ci tratti nell’adorabile Eucaristia, e come Egli vi è trattato.  Richiamiamo la premura con la quale ci offre questo nutrimento celeste e  la nausea con la quale lo riceviamo. Se l’amore di Lui è eccessivo, illimitato,  non è anche vero che l’ingratitudine con cui gli uomini ripagano le prove  più grandi di questo amore, non potrebbe spingersi più in là? Se ci fosse  stato concesso di chiedere a Gesù il contrassegno più splendido dell’amore  che ci porta, ci sarebbe mai venuto in mente un prodigio come questo? E  se anche ci fosse venuto in mente avremmo mai osato di chiederlo o di  sperarlo? 

Intanto questo miracolo è avvenuto, e Gesù, per darci una prova  dell’eccesso dell’amor suo, non ha scelto altro modo che compiere questo  prodigio. Dopo aver fatto tutto, dopo averci dato tutto, per dimostrare fino  a che punto ci ami, ci dà il suo stesso Corpo e il suo stesso Sangue; dà  tutto se stesso nel SS. Sacramento dell’altare, e se avesse avuto altro di  meglio e di più prezioso ce l’avrebbe pure dato. Per Lui non c’è luogo che lo  respinga, uomo per quanto miserabile che gli faccia ripugnanza, né tempo  che lo costringa a differire. 

Eppure una così meravigliosa condiscendenza, un beneficio, un amore  così prodigioso, non sono riusciti a difenderlo dall’ingratitudine e dalle  offese di questi stessi uomini. La prima di tutte le Comunioni fu disonorata  dal più orribile di tutti i sacrilegi, e questo sacrilegio orribile è stato seguito  da tutti gli oltraggi e profanazioni che l’Inferno abbia potuto inventare.

Non soltanto, hanno perduto completamente ogni rispetto Gesù  Sacramentato, non solo l’hanno trattato da re da burla C’ da divinità  ridicola, non solo hanno saccheggiate, distrutte, bruciate le Chiese,  dov’Egli aveva voluto abitare continuamente per amore degli uomini, gli  altari sui quali s’immola ogni giorno per loro; non solo hanno spezzato,  fuso, profanato i vasi sacri che mille volte erano serviti per il tremendo  Sacrificio della Messa, ma anche hanno trascinato al suolo, pestato coi  piedi il Corpo stesso di Lui nelle Ostie consacrate, e, cosa che dovrebbe far  inorridire gli stessi demoni, dei mostri peggiori di questi hanno trafitto con  mille colpi quelle Ostie divine! Il Sangue miracoloso che n’è spesso uscito  non ha fatto che aumentarne il furore e la ferocia: ora le hanno fatte in  pezzi, ora le hanno gettate nel fuoco, ora, quasi che le 1e mani sacrileghe e  il loro petto abominevole non fossero stati luoghi abbastanza impuri, le  hanno buttale innanzi agli animali più immondi; finalmente se ne sono  serviti per usi esecrabili, che tu, Dio mio, hai tollerato, e il cui solo pensiero  fa fremere. 

Ecco a che l’amore ha esposto Gesù, ecco la gratitudine umana per un  prodigio sì grande: l’uomo più vile ed abbietto sarebbe stato trattato con  meno disprezzo, il più scellerato avrebbe avuto meno insulti, e chissà  quanti avrebbe mosso a compassione, se l’avessero visto maltrattato. Gesù  dunque sarà l’unico alle cui offese resteremo insensibili? 

Che torto ci ha fatto amandoci con tanto eccesso? Se è un delitto  (perdonami, o mio Dio, questa parola!), se è un delitto averci amato troppo,  sì, Gesù è colpevole; ma quest’eccesso d’amore deve forse attirargli l’odio di  chi non vuol comprendere fino a che punto egli ci ami? E questo deve darci  occasione di dimenticarlo, di star senza rispetto alla sua presenza, di  provar meno sentimento delle ingiurie che gli si fanno? 

È vero che il numero maggiore di questi sacrilegi orribili sono  conseguenze della rabbia degli eretici, ma, o Salvatore mio, quanti cattolici  non ti trattano diversamente! L’abominazione penetra ancora ogni giorno  fino nel luogo santo, e io non saprei dire chi dei due tratti Gesù Cristo con  maggior empietà e ingratitudine, se l’eretico che profana le nostre chiese  dove non crede che Gesù stia realmente, o il cattolico che, professando la  sua fede, sta innanzi a Gesù con sì poco rispetto. Si discorre di notizie e  d’affari fin presso gli altari e, dobbiamo confessarlo, mio Dio, a vergogna  dei cristiani dei tempi nostri, vi si fanno anche discorsi abominevoli,  infami, empi. Si sta meno immodesti alla presenza d’una persona civile,  che innanzi a Gesù Cristo, e in chiesa si permette ai figli ciò che non, si  permetterebbe loro in casa. 

I paramenti destinati al servizio di Gesù Sacramentato sono forse  sempre puliti e ricchi come i vestiti di molti fedeli? Basta dare un’occhiata  a centinaia di chiese, per vedere quanto la negligenza degli incaricati le  renda meno decenti degli appartamenti meno considerabili del più modesto  signore. 

Si sta alla messa come ad uno spettacolo, seppure alle  rappresentazioni profane non ci si stia con più attenzione e meno inquieti  che alla celebrazione dei nostri Misteri. Dopo aver piegato un ginocchio,  dopo aver fatto quel tanto che basti a dimostrare che non siamo immodesti  per inavvertenza o per mancanza di fede, si sta seduti o in piedi e si ciarla. 

Ecco gli omaggi, il contraccambio d’amore e la gratitudine che Gesù riceve dalla maggior parte dei cristiani. 

I sacerdoti sono elevati dalla loro sublime dignità sopra ali altri  uomini; lo stato e la dignità loro li obbligano a trovarsi con più frequenza  vicino a Gesù Cristo, da cui sono amati in modo più speciale. Ma si può  affermare che tutti i sacerdoti amino veramente Gesù, ed essendo essi  innalzati per via del loro carattere al di sopra degli angeli stessi, siano  perfettamente riconoscenti? La loro vita corrisponde alla perfezione sublime  del loro stato? Gesù Cristo li ha distinti per sua misericordia dagli altri  fedeli, ma essi poi si distinguono dal rimanente dei fedeli indolenti, con la  loro virtù e soprattutto con la vita di fede?  

Ahimè! Osservando alcuni sacerdoti all’Altare si direbbe che il Corpo  prezioso di Gesù che trattano con le loro mani sia un vile strumento, di cui  si servono per compiere delle fredde cerimonie. E siccome siamo spesso  indifferenti verso Gesù Cristo, così ci sembra lungo il tempo che occupiamo  in questo Sacramento augusto. Passiamo da una occupazione profana  all’altare, e spesso dall’altare ai divertimenti e alle occupazioni profane,  come se la Messa fosse un impiego o un ufficio qualunque, che s’impara ad  adempierlo alla meglio, quasi senza pensarci e per abitudine a forza di  ripeterlo spesso  

Nel toccare il Corpo di Gesù Cristo restiamo freddi, appunto come  toccando il Messale. Questa negligenza, freddezza e insensibilità  dimostrano a sufficienza il poco conto del Corpo adorabile o almeno  l’accecamento incomprensibile in cui si vive. 

Se dai ministri di Dio passiamo poi a resto dei fedeli è diamo  un’occhiata alla massa del mondo cristiano, non abbiamo meno motivo di  piangere l’ingratitudine e la comune poca fede. Alcuni certo si comunicano  spesso, ma quanto pochi fra questi sono veri servi di Gesù Cristo! A  prescindere dal poco frutto che ricavano dalle Comunioni, chiaro segno  della cattiva disposizione con la quale si comunicano, come si può pensare  senza commozione e indignazione, alla poca devozione con cui ricevono  Gesù Cristo? Ai molti disprezzi verso di quelli che non lo amano quasi  punto, si aggiungano l’indifferenza e la dimenticanza dell’amabile Salvatore  nell’adorábile, Eucaristia di quelli ancora che dicono d’amarlo. Non c’è  visita che si faccia con più noia e meno premura di quelle fatte a nostro  Signore nell’augusto Sacramento. Se lo Spirito Santo con le sue ispirazioni  c’invita a queste visite, subito si trovano cento falsi motivi per esimercene;  se il nostro stato ci impone di esentarci meno spesso da una pratica così  santa, ecco l’abitudine a farle con meno riverenza: per non dire poi del  modo con cui alcuni entrano in chiesa: come se entrassero in una sala, e  vanno innanzi al Santissimo come davanti a un’immagine qualunque, con  un’aria sì poco modesta, l’atteggiamento irriverente e con gli occhi in giro,  da far troppo chiaramente vedere che per la maggior parte di loro la visita  al SS. Sacramento non è che pura affettazione. Quel poco rispetto indica  che c’è poca fede, e l’uno e l’altra impediscono tutto il frutto.  

Ecco, o Signore, come si ripaga il maggiore dei benefici, ecco la nostra  riconoscenza! Ripetiamolo ancora: Se Gesù Cristo ci avesse amato di meno,  lo tratteremmo con più rispetto. Se almeno in questa condizione avesse conservato quella maestà che lo rende terribile ai demoni stessi, oppure se  punisse sul fatto i suoi oltraggiatori, chi non vede che sarebbe più  rispettato e anche più temuto? Ma Gesù a ciò non può risolversi: piuttosto  si espone alle irriverenze degli empi, anziché allontanare da sé uno solo dei  suoi figli col non perdonare niente; preferisce soffrire, per dir così, gli  oltraggi di quelli, alla mancanza di fiducia che produrrebbe in questi il  terrore ispirato dai castighi. Questo eccesso di bontà che solo dovrebbe  conciliargli l’amore e la riverenza di tutti gli uomini è appunto quello che  l’espone ogni giorno a nuovi disprezzi, e lo fa sempre meno amare. 

Qual cosa ci potrà commuovere se non ci commuove questa?  Sentiamo tanta compassione dei cattivi trattamenti fatti a uno sconosciuto,  a uno straniero; si sente compassione per uno sciagurato che si vede  maltrattato, e saremo insensibili soltanto agli oltraggi fatti a Gesù Cristo, a  quel Gesù che nel SS. Sacramento vediamo disprezzato, oltraggiato,  maltrattato da tutti, e intanto ce ne stiamo freddi a osservare? Trovatemi  un’offesa che non gli sia stata fatta, un’ingiuria che non abbia sofferta, un  luogo nel mondo dove sia stato rispettato! E tutto ciò per essersi reso  troppo amabile, per averci troppo amato. 

È evidente ch’Egli ci ha amato fino all’eccesso, ma quest’eccesso  d’amore deve appunto rendere di ghiaccio il cuore di tutti quelli ch’Egli ha  amato tanto? E veramente, se ci resta alcun sentimento d’umanità, come  possiamo noi riflettere alla condotta di tanti empi, di tanti ingrati, di cui  forse noi stessi accresciamo il numero, senza sentirci, stringere il cuore dal  dolore nel vedere Gesù a tal punto dimenticato, cosi poco amato, e così  indegnamente trattato? È possibile che abbiamo solo dei sentimenti  mediocri di gratitudine? E come non tenteremo con tutti i mezzi possibili di  riparare, per quanto sta in noi, a tutti quei cattivi trattamenti con profonde  adorazioni, col nostro amore e coi nostri ossequi? 

Sì, la Chiesa ha istituto a questo scopo una festa fra le più solenni, in  cui essa porta in trionfo Gesù Cristo, con molta pompa, a fine di rendergli  una riparazione onorevole per le tante offese che gli si fanno nell’adorabile  Eucaristia. Ma questa festa non si cambia anch’essa, per l’empietà dei  cattivi cristiani, in un’occasione di nuove offese a causa del poco rispetto e  delle irriverenze che si commettono durante tutta l’ottava dinanzi al  SS. Sacramento? Per questo appunto il nostro amabile Salvatore ha scelto  Egli stesso il venerdì dopo l’ottava, come una seconda festa speciale, in cui  il suo S. Cuore possa trovare dei veri adoratori nella persona dei suoi  perfetti amici. La prima è la festa del suo Corpo prezioso, quest’altra è la  festa del suo S. Cuore. Nella prima trionfa l’amore suo verso di noi, nella  seconda deve trionfare l’amor nostro verso di Lui. In quella la Chiesa ci fa  vedere solennemente fin dove giunge l’amore di Gesù per noi, in questa  dobbiamo protestare innanzi al cielo e alla terra quanto sinceramente  amiamo Gesù Cristo. 

A questo fine è necessario che quelli che sentono della tenerezza verso  Gesù celebrino con grande solennità e cura questa seconda festa del  S. Cuore, nella quale Egli vuole, per così dire, che si distinguano i suoi  amici più cari, che l’amano con generosità, gratitudine e tenerezza  maggiore di quelli che lo fanno solo in apparenza e con tanta viltà. Egli  vuole dunque che essi, pieni di rincrescimento per tutti i trattamenti cattivi  ricevuti nel SS. Sacramento, e mossi da vero, dolore per tante ingratitudini, gli facciano ammenda onorevole, sforzandosi di ripagarne l’amore e di  attestargli il proprio con qualche atto di riconoscenza, consacrando quel  giorno intero in onore del suo S. Cuore. 

Questi devono essere i loro sentimenti in tutte le pratiche di questa  devozione, con i quali ci si deve comunicare, far visita al SS. Sacramento, e  compiere ogni altra opera buona, se vogliamo ricevere la pienezza di quelle  grazie grandi che son premio della pratica di questa grande devozione. 

P. GIOVANNI CROISET S.J.


Pietro non è Pietro; Pietro non sarà Pietro.

 


Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, nella Festa di San Pietro e San Paolo, trasmesso il 29/06/2022

Cari figli, la strada della santità è piena di ostacoli, ma voi non siete soli. Coraggio! Il Mio Gesù cammina con voi. Pietro non è Pietro; Pietro non sarà Pietro. Quello che vi dico non potete comprenderlo ora, ma tutto vi sarà rivelato. Siate fedeli al Mio Gesù e al vero Magistero della Sua Chiesa. In questo momento faccio cadere dal Cielo sopra di voi una straordinaria pioggia di grazie. Avanti senza paura! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

PENSACI BENE - QUESTA TUA INUTILE VITA

 


QUESTA TUA INUTILE VITA

Quante volte, dopo una scorsa al giornale, una sosta al televisore o alla radio, con la bocca amara, ti sarai buttato a sedere dicendo: "Tutto va male! Sempre di male in peggio! Più niente da fare!" E avrai ricominciato il tuo rosario d'imprecazioni contro le magagne del governo, la rivalità dei partiti, l'impotenza delle forze dell'ordine, gli scioperi a catena, la contestazione dei giovani, le scuole occupate da rivoltosi, gli scassi per rapina, gli assalti alle banche, i sequestri di persone, il traffico della droga, la tratta delle bianche e altre belle cose.

Proprio più nulla da fare! E ti rinchiudi avvilito in te stesso, immerso in una egoistica solitudine. Pensi che la tua sia la protesta di un galantuomo, mentre è la vigliaccheria di un rinunciatario. Sei il soldato che si rifiuta di combattere. La sentinella che abbandona il posto. Il male c'è, ma non bisogna abbandonarsi alla deriva. Esso va combattuto col contributo di quanti seriamente lo detestano. Tu invece contribuisci ad aggravarlo.

La tua è una visione troppo unilaterale. Nel mondo ci sono anche i buoni. C'è anche del bene. Unisciti con quelli. Spargi tu pure semi ed opere di bontà: non tutti saranno insensibili alla loro presa. Sii uomo di carattere. Sii cristiano autentico: come tale tu disponi di risorse incalcolabili. Sappi metterle a frutto. Sappi sentire ed abbracciare le tue responsabilità di uomo e di credente. Il tuo lavoro sarà meno vistoso; ma frutterà, e nella misura che saprai credere nella forza dinamica e sotterranea del bene. C'è Dio con te. Non lo dimenticare!


Atto di ammenda

 


O Gesù dolcissimo, il cui immenso amore per gli uomini viene da noi ripagato con ingratitudini, dimenticanze, disprezzi e peccati, ecco che noi, prostrati davanti a te, intendiamo di riparare con questa ammenda onorevole, al nostro comportamento così indegno e alle tante offese con le quali viene ferito il tuo Cuore amabilissimo da parte di tanti tuoi figli ingrati.

Ricordando, però, che anche noi nel passato ci siamo macchiati di simili colpe e provandone sempre vivissimo dolore, imploriamo, anzitutto per noi, la tua misericordia, pronti a riparare, con un'adeguata espiazione, non solo i nostri peccati, ma anche le colpe di coloro che, calpestando le promesse del battesimo, hanno scosso il soave giogo della tua legge e come pecore sbandate rifiutano di seguire te, pastore e guida.

Mentre intendiamo staccarci dalla schiavitù delle passioni e dei vizi ci proponiamo di riparare tutte le nostre colpe: le offese fatte a te e al tuo divin Padre, i peccati contro la tua legge e contro il tuo vangelo, le ingiustizie e le sofferenze arrecate ai nostri fratelli, gli scandali dei costumi, le insidie tese contro le anime innocenti, le colpe pubbliche delle nazioni che conculcano i diritti degli uomini e che impediscono alla tua Chiesa l'esercizio del suo ministero salvifico, le negligenze e le profanazioni del tuo stesso sacramento d'amore.

A questo fine ti presentiamo, o Cuore misericordioso di Gesù, come riparazione per tutte le nostre colpe, quella espiazione infinita che tu stesso offristi sulla croce al tuo Padre e che ogni giorno tu rinnovi sui nostri altari, unendola alle espiazioni della tua santa Madre, di tutti i santi e delle molte anime pie.

Intendiamo riparare i nostri peccati e quelli dei nostri fratelli, presentandoti il nostro sincero pentimento, il distacco del nostro cuore da ogni affetto disordinato, la conversione della nostra vita, la fermezza della nostra fede, la fedeltà alla tua legge, l'innocenza della vita e il fervore della carità.

Accogli o benignissimo Gesù, per l'intercessione della beata vergine Maria, questo nostro volontario atto di riparazione. Donaci la grazia di conservarci fedeli ai nostri impegni, in obbedienza a te e in servizio ai nostri fratelli. Ti chiediamo ancora il dono della perseveranza finale, per potere un giorno pervenire tutti a quella patria beata, dove tu regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.


Il Mio Angelo di Pace arriverà dopo l’apparizione dell’anticristo, perché Io non voglio che lo confondiate con lui.

 


MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA

29 GIUGNO 2022


Amato Popolo Mio:


VI BENEDICO CON IL MIO CUORE, VI BENEDICO CON IL MIO AMORE.


Popolo Mio, voi siete i Miei figli amati ed Io condivido con voi la Mia Parola affinché vi prepariate nello spirito. Io desidero che vi convertiate e che siate fraterni e quello che auspico è che siate un unico cuore, unito a quello di Mia Madre.


Popolo Mio, in questo momento dovete chiedere costantemente il discernimento allo Spirito Santo. Moltissime persone, confuse dall’ego umano che si riempie di orgoglio, vogliono allontanarsi da dove Io vi ho chiamati e questo non va bene.


QUESTO È IL MOMENTO DELLA PREVENZIONE, MA ANCHE QUELLO DELLA SCELTA:

Della prevenzione, affinché non vi incamminiate su altre strade e della scelta, affinché grazie al Mio Santo Spirito, riusciate a discernere e a rimanere risolutamente assieme a Me.
Voi dovete lavorare nella Mia Vigna cosicché con il Mio Stesso Amore, attendiate il Mio Angelo di Pace che ora si trova nella Mia Casa, attendendo che Io lo mandi con il Mio Popolo, pertanto nessuno lo ha finora visto faccia a faccia. (Mt 20,4)
Il Mio Angelo di Pace arriverà dopo l’apparizione dell’anticristo, perché Io non voglio che lo confondiate con lui.


Popolo Mio, è molto importante che siate cauti…


IL MIO ANGELO DI PACE (1) NON È ELIA E NEMMENO ENOC, NON È NEPPURE UN ARCANGELO, È LO SPECCHIO DEL MIO AMORE, PER COLMARE CON IL MIO AMORE OGNI PERSONA CHE NE ABBIA BISOGNO.


Il demonio ne ha lasciati pochissimi dei suoi nell’inferno. La maggior parte di loro si trova sulla terra e stanno svolgendo il loro compito contro le anime; la loro è una guerra spirituale contro coloro che continuano a rimanere con Me.


LA GUERRA È SPIRITUALE, ma allo stesso tempo vi causerà dei danni, facendo aumentare e ammalare il vostro ego, facendovi sentire orgogliosi e superbi, facendovi ritenere di sapere tutto, facendovi credere di essere indispensabili lì dove vi trovate, cosicché i vostri fratelli vi ammirino e questo non va bene.
Se non sarete umili, il demonio canterà vittoria. 


Popolo Mio, ascoltatemi! Per voi è importante seminare l’umiltà nel vostro cuore, cosicché la mente e il pensiero parlino di quello che c’è dentro di voi.


QUESTA È L’ERA DEL TERZO FIAT, L’ERA IN CUI IL MALE È IMPEGNATO IN BATTAGLIA CONTRO I FIGLI DI MIA MADRE.  


Il fuoco dell’iniquità sta avanzando, le potenze dimostreranno il loro potere e la loro furia contro i piccoli, contro quelli che il Mio amato San Michele Arcangelo difenderà.


I Miei figli devono continuare a prepararsi per affrontare la carestia, che già sta gravando sull'umanità. La scarsità sarà grande, il clima in alcuni paesi sarà estremamente caldo e in altri estremamente freddo.


La natura si ribellerà contro il peccato degli uomini. Il clima cambierà costantemente e gli elementi si scaglieranno contro l’uomo. 


Preparatevi! L’anima deve essere lampada che illumini, quando la terra sarà colpita delle tenebre per alcune ore. (Mt. 5, 14-15)


Senza paura, fiduciosi nella Mia Protezione, continuate ad attenervi a quello che Io vi sollecito a fare, affinché possiate essere vittoriosi.
Senza timori! IO SONO IL VOSTRO DIO. (Es 3,14)


Io vi porto nel Mio Sacro Cuore e voi siete il Mio Grande Tesoro.


Vi benedico.


Il vostro Gesù


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


  1. Rivelazioni sull’Angelo di Pace, leggere…


COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:  


Continuando nell’obbedienza agli Appelli Divini, il nostro amato Gesù ci descrive nel dettaglio quello che accadrà all’umanità.


Veniamo sempre richiamati all’unità in quanto fratelli e in quanto Popolo di Dio, ad essere un cuore solo, ma ci dobbiamo anche rendere conto che non siamo indispensabili, solo Dio è indispensabile per noi.


Il nostro vivere deve essere focalizzato sulla meta finale, dobbiamo resistere nell’Amore Divino e nella Fede, che ci parlano della costante presenza di Dio in ogni tappa dell’umanità.


Nostro Signore ci dice che ci troveremo di fronte all’oscurità, tuttavia non si sta riferendo ai Tre Giorni di Oscurità, quindi senza che la Fede venga meno, ma anzi aumenti in ciascuno di noi, confidiamo nella Protezione Divina e nella consapevolezza che il Popolo di Dio è amato e che viene e verrà difeso dal suo Creatore.


Amen.