martedì 5 luglio 2022

I Dieci Comandamenti

 


Alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta


L’ottavo Comandamento: “Non dire falsa Testimonianza”. 


Passa del tempo e un giorno Gesù incontra nuovamente Abele di Betlemme, ormai Suo Discepolo: 

 

<<< 

[…] E lavora finché ad un incrocio di via un gruppo di discepoli non vede il Maestro e gli si affolla intorno.  

Fra essi è Abele di Betlemme, che si getta subito ai piedi di Gesù dicendo: «Maestro, ho tanto pregato l'Altissimo perché mi facesse incontrare con Te. E non lo speravo più.  

Ma Egli mi ha esaudito. Ora Tu esaudisci il tuo discepolo».  

«Che vuoi, Abele? Vieni là, al limitare del campo. Qui vi è troppa gente e diamo noia».  

Vanno in massa dove Gesù indica, e là Abele dice ciò che vuole.  

«Maestro, Tu mi hai salvato da morte e da calunnia e hai fatto di me un tuo discepolo. Dunque Tu mi ami molto?».  

«Lo puoi chiedere?».  

«Lo chiedo per essere certo che Tu esaudisci la mia preghiera. Quando Tu mi hai salvato, hai castigato i miei nemici con orribile castigo. Tu lo hai dato, giusto è certo. Ma, oh! Signore! è molto orribile! Io ho cercato quei tre. Ogni volta che venivo da mia madre li cercavo. Sui monti, nelle caverne presso la mia città. E non li trovavo mai».  

«Perché li cercavi?».  

«Per parlare loro di Te, Signore. Perché, credendo in Te, ti invocassero e ottenessero perdono e guarigione. Solo nell'estate li ho trovati, e non insieme. Uno, quello che mi odiava per causa di mia madre, si è separato dagli altri che sono andati più su, verso i monti più alti di Jiftael. Loro mi hanno detto dove egli è... E di loro mi hanno dato la traccia dei pastori di Betlemme, quelli che ti hanno ospitato quella sera. I pastori coi loro greggi girano tanto e sanno tante cose. Loro sapevano che nel monte della Bella Sorgente erano i due lebbrosi che cercavo. Sono andato. Oh!...».  

L'orrore si dipinge sul viso del giovane uomo, quasi ancor giovinetto.  

«Continua».  

«Essi mi hanno riconosciuto. Io non potevo riconoscere in quei due mostri i miei concittadini... Mi hanno chiamato... e mi hanno pregato, come fossi un dio... Il servo più di tutti mi ha fatto pietà. Per il suo puro pentimento. Non vuole che il tuo perdono, Signore... Aser vuole anche la guarigione. Ha una vecchia madre, Signore, una vecchia madre che muore di dolore in città...». 

«E l'altro? Perché si è diviso?».  

«Perché è un demonio. Principale colpevole, adultero già quando divenne omicida, eccitatore di Aser, corruttore del servo di Gioele, che è un poco stolto e facilmente dominabile, continua ad essere un demonio. Dalla sua bocca odio e bestemmie, dal suo cuore odio e crudeltà. Ho visto anche lui... Volevo farlo buono. Rovinò su me come un avvoltoio e solo nella fuga, in me rapida e resistente perché giovane e sano, ebbi salvezza. Ma non dispero di salvarlo. Tornerò... Una, due, tante volte con soccorsi, con amore. Mi farò amare. Egli crede che io vada a schernire la sua rovina. Io vado per riedificarla. Se può giungere ad amarmi, mi ascolterà; se mi ascolterà, finirà per credere in Te. Questo voglio. Gli altri, oh!, fu facile perché da loro hanno meditato e compreso. E il servo è divenuto il semplice maestro dell'altro, perché nel servo è tanta fede, tanto desiderio di perdono. Vieni, Signore! Io ho promesso loro di condurti a loro quando ti avessi incontrato».  

«Abele, il loro delitto era grande, molti delitti in uno. Poco è il tempo che hanno espiato...».  

«Grande è stato il tormento e il pentimento loro. Vieni». 

«Abele, essi ti volevano morto».  

«Non importa, Signore. Io voglio per loro la vita».  

«Quale vita?».  

«Quella che Tu dài, quella dello spirito, il perdono, la redenzione».  

«Abele, erano i tuoi Caini e ti hanno odiato come più non si può. Ti volevano levare tutto: vita, onore e madre...».  

«Sono stati i miei benefattori, perché per essi ho avuto Te. Io li amo per questo loro dono e ti chiedo che siano dove io sono, al tuo seguito.  

Voglio la loro salvezza come la mia, più della mia, perché più grande è il loro peccato».  

«Cosa offriresti a Dio in cambio della loro salvezza, se ti chiedesse un'offerta?».  

Abele pensa un momento... poi dice sicuro: «Anche me stesso. La mia vita. Perderei un pugno di fango per possedere il Cielo. Una perdita felice. Un acquisto grande, infinito: Dio, il Cielo. E due peccatori salvati: i primogeniti del gregge che spero condurti e offrirti, o Signore».  

Gesù fa un atto che non fa mai così in pubblico. Si china, perché è molto più alto di Abele, e prendendogli il capo fra le mani lo bacia sulla bocca dicendo: «Così sia», almeno credo che così voglia dire il suo «Maranatà». E aggiunge: «Per i tuoi sentimenti ti sia fatto secondo che chiedono le tue parole. Vieni con Me. Mi condurrai. Giovanni, vieni con Me. E voi andate avanti. Per la via di Mageddo ad Engannim. Là mi attenderete, se ancora non mi avrete incontrato».  

«E predicheremo Te e la tua dottrina», dice l'Iscariota.  

«No. Mi attenderete. Semplicemente. Tenendo condotta di giusti e umili pellegrini e nulla più. Essendo fra voi come fratelli. E passerete, nell'andare, dai contadini di Giocana, dando loro ciò che avete e dicendo che il Maestro, se potrà, passerà da Jezrael all'aurora di due giorni da oggi. Andate. La pace sia con voi». 

>>> 

a cura del Team Neval 

Riflessioni di Giovanna Busolini  

Dovete cercare la cosa principale, la cosa più importante, che è il mio Dio e Signore, mio Figlio, l'Unico Vero Dio, e avendo Lui, il resto si aggiunge.

 


Rosario - Messaggio UNICO


Messaggio della Beata Vergine Maria a J. V.


Parla la Beata Vergine Maria.

Figlioli, sapete che questi sono i miei tempi, i tempi in cui vincerò il serpente antico.

Mio Figlio è venuto per primo, piccolo, sconosciuto, nel mio grembo puro e verginale, e ora tornerà anche attraverso di me, ma sarà il Figlio, il Dio Benedetto, vittorioso, e verrà a rimettere ogni cosa al suo posto, ma siete in pochi, pochissimi, a prepararvi per quel momento, perché satana vi distrae in molti modi, voi che vi state preparando per quel momento, perché satana vi distrae in molti modi, affinché non vi concentriate sulla spiritualità che vi dà la vita, la spiritualità divina, la spiritualità che Mio Figlio è venuto a portarvi e che poi è stata confermata dallo Spirito Santo.

State sprecando molto tempo della vostra esistenza e, soprattutto, molto tempo con cui potreste salvare innumerevoli anime. Tante anime sono distratte nel mondo, e ancora di più ora, con gli eventi che si stanno verificando in tutto il mondo, che vi distraggono e vi portano ancora di più al fanatismo e all'idolatria. Che cosa vi lasciano davvero nel cuore questi eventi? Paura! Che cosa vi porta Mio Figlio? Qual è stata la sua evangelizzazione, l'amore?

Piccoli miei, il mondo che verrà, per coloro che sono con il nostro Dio e Signore, sarà un mondo di amore, non di paura. Dovete coltivare l'Amore nella vostra vita, dovete prepararvi, affinché il vostro passaggio in questo Nuovo Mondo che vi è stato promesso, sia qualcosa di morbido, calmo, bello, atteso, un Mondo d'Amore, un Mondo di Pace, un Mondo di Gioia, che è quello che non state vivendo ora; satana vi sta portando alle preoccupazioni, a cosa succederà?

Cercate di prepararvi umanamente e non cercate di mantenere una vita spirituale dentro di voi. State cercando di accumulare cibo, quando nelle Sacre Scritture avete l'esempio che non avete bisogno di accumulare cibo, che il mio Signore e mio Dio può moltiplicarlo, quando vuole, finché vivete per Lui. Questo è un chiaro esempio che non state vivendo una vita spirituale, non vi preoccupate di crescere spiritualmente, ma di come difendervi dalle avversità e questo non è da Dio.

Certo, dovete difendervi dalle avversità spirituali che state subendo ora, con la confusione che sta accadendo intorno a voi, con l'apostasia di innumerevoli anime, e dovete preoccuparvi di questo, perché nel momento in cui perdete il Mio Dio e Signore del vostro cuore, non sarete nulla, e vi è stato detto così tanto che senza il Nostro Dio, non siete nulla. E ci sono tanti vostri fratelli che cercano solo la vita del mondo, quella vita in cui vi proteggete dai vostri, ma non vi preoccupate di aumentare la vostra vita spirituale, che vi difenderà perfettamente da tutto.

Certamente avrete bisogno di aiuto, come lo ebbero gli Apostoli che, impauriti, dopo aver ucciso Mio Figlio sulla Croce, sentivano ancora la paura di essere imprigionati e di subire la stessa pena. Ma certamente, uniti a Me, a tua Madre, intercedendo con Me, davanti al mio Sposo, lo Spirito Santo d'Amore, a Pentecoste, hanno avuto il loro cambiamento. Ed è questo che dovete cercare, la Pentecoste nella vostra vita, il cambiamento definitivo, che vi darà il coraggio, che vi darà la sicurezza di vivere in Dio, la sicurezza che non vi mancherà nulla, che avrete tutto, perché, avendo in voi l'Amore, la Pace, l'Armonia spirituale, non vi mancherà nulla; questa è l'aggiunta.

Dovete cercare la cosa principale, la cosa più importante, che è il mio Dio e Signore, mio Figlio, l'Unico Vero Dio, e avendo Lui, il resto è aggiunta, perché è Lui che fa i miracoli.

L'aggiunta è un miracolo, ma viene data alle anime che la meritano e se vivete per Dio, se cercate il Suo Regno, se lottate per mantenere la vita spirituale tra gli uomini, l'aggiunta arriverà senza problemi.

Non confondetevi, quindi, Miei piccoli, perché lo state facendo, vi state confondendo con l'aggiunta, cercando l'aggiunta, cercando di non avere problemi materiali, fisici, mentre in realtà, quando vivrete con il Mio Dio, con Mio Figlio, il vostro Dio, avrete tutto.

Non perdetelo, Miei piccoli, non perdete Mio Figlio nel vostro cuore, mantenetevi in uno stato di Grazia, in una vita di preghiera, nutrendovi del Cibo Divino, l'Eucaristia, e il resto verrà da sé.

Se vi tenete ancora nella paura, avendo Mio Figlio nel vostro cuore, la paura sparirà. La pace, la pace nel vostro cuore, è un segno inequivocabile che mio Figlio, il vostro Dio, è in voi.

Grazie, Miei piccoli.


Un cervo che non trova pascolo, non ha forza per fuggire. È facile per l’inseguitore raggiungerlo, ucciderlo, farlo divenire suo lauto pasto.

 


LIBRO DELLE LAMENTAZIONI 

Dalla figlia di Sion è scomparso ogni splendore. I suoi capi sono diventati come cervi che non trovano pascolo; camminano senza forze davanti agli inseguitori. 

Ora il profeta ritorna a presentare i frutti della decisione del popolo di rinnegare il Signore, consegnandosi agli idoli e all’immoralità. 

Il profeta vede che dalla figlia di Sion, cioè da Gerusalemme, è scomparso ogni splendore. Dio aveva fatto di essa la sua sposa, la sua regina.  

Questa elevazione così alta viene descritta dal profeta Ezechiele. Come grandissimo è lo splendore così anche grandissimo è lo squallore. 

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, fa’ conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. Dirai loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era un Amorreo e tua madre un’Ittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato il cordone ombelicale e non fosti lavata con l’acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale né fosti avvolta in fasce. Occhio pietoso non si volse verso di te per farti una sola di queste cose e non ebbe compassione nei tuoi confronti, ma come oggetto ripugnante, il giorno della tua nascita, fosti gettata via in piena campagna. 

Passai vicino a te, ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue e cresci come l’erba del campo. Crescesti, ti facesti grande e giungesti al fiore della giovinezza. Il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta ormai alla pubertà, ma eri nuda e scoperta. 

Passai vicino a te e ti vidi. Ecco: la tua età era l’età dell’amore. Io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità. Ti feci un giuramento e strinsi alleanza con te – oracolo del Signore Dio – e divenisti mia. Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti unsi con olio. Ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di stoffa preziosa. Ti adornai di gioielli. Ti misi braccialetti ai polsi e una collana al collo; misi al tuo naso un anello, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul tuo capo. Così fosti adorna d’oro e d’argento. Le tue vesti erano di bisso, di stoffa preziosa e ricami. Fior di farina e miele e olio furono il tuo cibo. Divenisti sempre più bella e giungesti fino ad essere regina. La tua fama si diffuse fra le genti. La tua bellezza era perfetta. Ti avevo reso uno splendore. Oracolo del Signore Dio. 

Tu però, infatuata per la tua bellezza e approfittando della tua fama, ti sei prostituita, concedendo i tuoi favori a ogni passante. Prendesti i tuoi abiti per adornare a vari colori le alture su cui ti prostituivi. Con i tuoi splendidi gioielli d’oro e d’argento, che io ti avevo dato, facesti immagini d’uomo, con cui ti sei prostituita. Tu, inoltre, le adornasti con le tue vesti ricamate. A quelle immagini offristi il mio olio e i miei profumi. Ponesti davanti ad esse come offerta di soave odore il pane che io ti avevo dato, il fior di farina, l’olio e il miele di cui ti nutrivo. Oracolo del Signore Dio. 

Prendesti i figli e le figlie che mi avevi generato e li offristi in cibo. Erano forse poca cosa le tue prostituzioni? Immolasti i miei figli e li offristi a loro, facendoli passare per il fuoco. Fra tutti i tuoi abomini e le tue prostituzioni non ti ricordasti del tempo della tua giovinezza, quando eri nuda e ti dibattevi nel sangue! Dopo tutta la tua perversione – guai, guai a te! Oracolo del Signore Dio – ti sei fabbricata un giaciglio e costruita un’altura in ogni piazza. A ogni crocicchio ti sei fatta un’altura, disonorando la tua bellezza, offrendo il tuo corpo a ogni passante e moltiplicando le tue prostituzioni. Hai concesso i tuoi favori ai figli d’Egitto, tuoi corpulenti vicini, e hai moltiplicato le tue infedeltà per irritarmi. A questo punto io ho steso la mano su di te. Ho ridotto il tuo cibo e ti ho abbandonato in potere delle tue nemiche, le figlie dei Filistei, che erano disgustate della tua condotta sfrontata. 

Non ancora sazia, hai concesso i tuoi favori agli Assiri. Non ancora sazia, hai moltiplicato le tue infedeltà nel paese dei mercanti, in Caldea, e ancora non ti è bastato. Com’è stato abietto il tuo cuore – oracolo del Signore Dio – facendo tutte queste azioni degne di una spudorata sgualdrina! Quando ti costruivi un giaciglio a ogni crocevia e ti facevi un’altura in ogni piazza, tu non eri come una prostituta in cerca di guadagno, ma come un’adultera che, invece del marito, accoglie gli stranieri! A ogni prostituta si dà un compenso, ma tu hai dato il compenso a tutti i tuoi amanti e hai distribuito loro doni perché da ogni parte venissero a te, per le tue prostituzioni. Tu hai fatto il contrario delle altre donne, nelle tue prostituzioni: nessuno è corso dietro a te, mentre tu hai distribuito doni e non ne hai ricevuti, tanto eri pervertita. 

Perciò, o prostituta, ascolta la parola del Signore. Così dice il Signore Dio: Per le tue ricchezze sperperate, per la tua nudità scoperta nelle tue prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli, per il sangue dei tuoi figli che hai offerto a loro, ecco, io radunerò da ogni parte tutti i tuoi amanti con i quali sei stata compiacente, coloro che hai amato insieme con coloro che hai odiato; li radunerò contro di te e ti metterò completamente nuda davanti a loro perché essi ti vedano tutta. 

Ti infliggerò la condanna delle donne che commettono adulterio e spargono sangue, e riverserò su di te furore e gelosia. Ti abbandonerò nelle loro mani e distruggeranno i tuoi giacigli, demoliranno le tue alture. Ti spoglieranno delle tue vesti e ti toglieranno i tuoi splendidi ornamenti: ti lasceranno scoperta e nuda. Poi ecciteranno contro di te la folla, ti lapideranno e ti trafiggeranno con la spada. Incendieranno le tue case e sarà eseguita la sentenza contro di te sotto gli occhi di numerose donne. Ti farò smettere di prostituirti e non distribuirai più doni. Quando avrò sfogato il mio sdegno su di te, non sarò più geloso di te, mi calmerò e non mi adirerò più. Per il fatto che tu non ti sei ricordata del tempo della tua giovinezza e mi hai provocato all’ira con tutte queste cose, adesso io ti farò pagare per le tue azioni – oracolo del Signore Dio – e non aggiungerai altre scelleratezze a tutti gli altri tuoi abomini. 

Ecco, tutti quelli che usano proverbi diranno di te: “Quale la madre, tale la figlia”. Tu sei degna figlia di tua madre, che ha abbandonato il marito e i suoi figli: tu sei sorella delle tue sorelle, che hanno abbandonato il marito e i loro figli. Vostra madre era un’Ittita e vostro padre un Amorreo. Tua sorella maggiore è Samaria, che con le sue figlie abita alla tua sinistra. Tua sorella più piccola è Sòdoma, che con le sue figlie abita alla tua destra. Tu non soltanto hai seguito la loro condotta e agito secondo i loro costumi abominevoli, ma come se ciò fosse stato troppo poco, ti sei comportata peggio di loro in tutta la tua condotta. Per la mia vita – oracolo del Signore Dio –, tua sorella Sòdoma e le sue figlie non fecero quanto hai fatto tu insieme alle tue figlie! Ecco, questa fu l’iniquità di tua sorella Sòdoma: essa e le sue figlie erano piene di superbia, ingordigia, ozio indolente. Non stesero però la mano contro il povero e l’indigente. Insuperbirono e commisero ciò che è abominevole dinanzi a me. Io le eliminai appena me ne accorsi. Samaria non ha peccato la metà di quanto hai peccato tu. Tu hai moltiplicato i tuoi abomini più di queste tue sorelle, tanto da farle apparire giuste, in confronto con tutti gli abomini che hai commesso. 

Devi portare anche tu la tua umiliazione, perché hai fatto sembrare giuste le tue sorelle. Esse appaiono più giuste di te, perché i tuoi peccati superano i loro. Anche tu dunque, devi essere svergognata e portare la tua umiliazione, perché hai fatto sembrare giuste le tue sorelle. Ma io cambierò le loro sorti: cambierò le sorti di Sòdoma e delle sue figlie, cambierò le sorti di Samaria e delle sue figlie; anche le tue sorti muterò di fronte a loro, perché tu possa portare la tua umiliazione e tu senta vergogna di quanto hai fatto: questo le consolerà. Tua sorella Sòdoma e le sue figlie torneranno al loro stato di prima. Samaria e le sue figlie torneranno al loro stato di prima. Anche tu e le tue figlie tornerete allo stato di prima. Eppure tua sorella Sòdoma non era forse sulla tua bocca al tempo del tuo orgoglio, prima che fosse scoperta la tua malvagità, così come ora tu sei disprezzata dalle figlie di Aram e da tutte le figlie dei Filistei che sono intorno a te, le quali ti deridono da ogni parte? Tu stai scontando la tua scelleratezza e i tuoi abomini. Oracolo del Signore Dio. Poiché così dice il Signore Dio: Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu, perché hai disprezzato il giuramento infrangendo l’alleanza. Ma io mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un’alleanza eterna. Allora ricorderai la tua condotta e ne sarai confusa, quando riceverai le tue sorelle maggiori insieme a quelle più piccole, che io darò a te per figlie, ma non in forza della tua alleanza. Io stabilirò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto». Oracolo del Signore Dio (Ez 16,1-63).  

Vede i suoi capi che sono divenuti come cervi che non trovano pascolo. Camminano senza forze davanti agli inseguitori. 

Un cervo che non trova pascolo, non ha forza per fuggire. È facile per l’inseguitore raggiungerlo, ucciderlo, farlo divenire suo lauto pasto. 

Per mancanza di forze i suoi capi neanche possono trovare la salvezza nella fuga. Si condannando da se stessi alla morte. Non c’è salvezza.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO - Contempla la mia Passione nelle tue mani

 


Contempla la mia Passione nelle tue mani

Vorrei gridare ad ogni anima: «Contempla il Crocifisso, medita la Passione, riempi la mente, il cuore, lo spirito del suo Sangue prezioso: ti sentirai trasformata, inebriata, consumata con Gesù nella sua vita di amore».

Ricevendolo nella S. Comunione Egli mi ha insegnato a baciare le sue piaghe, tante volte quante sono i miei peccati, le mie ingratitudini, le mie freddezze e infedeltà, quante sono le grazie ricevute, i doni gustati, le verità contemplate.

Da quel contatto scaturirà la pienezza della vita. Egli m'insegna che quando l'anima ha tolto tutti gli ostacoli e tiene aperte le pupille della fede, la grazia giunge, entra a dismisura; la grazia che è la sua vita eterna, concessa, partecipata anche a noi per la virtù della sua Passione. Mi insegna a vivere continuamente nelle sue piaghe adorabili, divenute fulgenti di luce per la verità, per la luce, per la grazia che mi comunicano.

- Ieri - mi dice - hai contemplato la mia Passione nelle mani di Dio, visione sovrumana di suprema misericordia; oggi contempla la mia Passione nelle tue mani. -

Mio Dio, la misericordia è ancor più infinita e l'anima non può sostenerla se tu non sostieni l'anima.

Quale mistero di amore! Venite, voi tutti che stringete fra le mani l'oro della terra, l'oro del pensiero, l'oro del genio, l'oro della potenza, l'oro della gloria; voi che sudate e vi consumate per conservarlo, per raddoppiarlo: venite a contemplare l'oro del Sangue di Gesù raccolto nelle mie povere mani.

Esso pesa più del mondo, vale più del tempo, dura più dei secoli. E l'oro che Dio ci dona per acquistare il regno celeste. E l'oro del Cuore di Dio, è l'oro dei forzieri eterni. q. 25: 26 novembre 

  SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


POVERI FIGLI, POVERI PERCHÉ NON AVETE CREDUTO ALLA VERITÀ!

 


Carbonia 02.07.2022

Poveri figli, poveri perché non avete creduto alla Verità!

Così dice il Signore:

Popolo mio, popolo ingrato, che male ti ho fatto? Perché Mi hai abbandonato?

Oh, uomo! … quale scelta, al mio posto! … Hai preferito il calvario, il tuo avanzare sarà tremendo, urlerai il tuo dolore tra le ardenti fiamme dell’Inferno.

Amati figli miei, oh voi, che come Giuda Mi avete tradito, … guardate ciò che ora Io mostrerò al mondo nella mia Potenza di Dio Unico e Vero! Osservate pure, … grande sarà la gioia per molti e disperazione per altri. Gli infedeli a Me non potranno godere delle mie delizie perché hanno rinnegato il loro Dio Creatore per seguire Satana.

Nella tua stoltezza morrai o uomo, la tua ricompensa è in colui che hai scelto al mio posto, … non sarà dolce, … dolore porterai con te! Peccato o uomo, peccato!

Presto le stelle si spegneranno, la luna non darà più la sua luce, il sole manderà sulla terra tutto il suo calore, … brucerà ogni cosa, la carestia entrerà a farsi sovrana, … povera Umanità scellerata, a chi griderai l’aiuto, … a Satana! Ma certo!!! … convinti come siete di lui, urlerete la sua protezione, … vi salverà il Demonio?

Poveri figli, poveri perché non avete creduto alla Verità, vi siete perduti nei meandri della morte. Lucifero ha mostrato luci abbaglianti ai vostri occhi, vi ha donato troni e potestà, ma ora tutto precipiterà, la torre di Babele cadrà! …. Che disastro! Che disastro! Avete collaborato alla vostra disgrazia, ora, il beffardo vi schiavizzerà, pianto e stridore di denti per voi!

Amen.

Dio ha parlato!

 


lunedì 4 luglio 2022

Quali esperienze hanno avuto i mistici con le anime dei sacerdoti e dei religiosi in Purgatorio

 


Come queste anime hanno plasmato la pratica cattolica di aiutare le anime purgative.

Nonostante i protestanti e alcuni cattolici modernisti, il Purgatorio esiste, è descritto nella Bibbia in diversi modi, anche se non lo identificano con quel nome moderno e i fedeli credono in esso fin dall'inizio del cristianesimo.

Abbiamo realizzato un video su questo.

E c'è un fatto ricorrente nei santi e nei mistici, di ricevere la visita delle anime del Purgatorio in modo che con le loro preghiere, messe e penitenze possano aiutarli ad ascendere al Cielo più rapidamente.

Quando manifestano, devi chiedere loro solo quello che vogliono, senza entrare in dialogo e fare l'ordine.

E che dire delle anime del purgatorio di sacerdoti e religiosi? Abbiamo qualche insegnamento speciale su ciò che accade loro?

Sono speciali, perché dall'esperienza con loro, abbiamo una sorta di protocollo, su come ognuno di noi può aiutare le anime di familiari e amici che potrebbero essere caduti in Purgatorio.

Qui parleremo delle esperienze mistiche che sono accadute con le anime del purgatorio di sacerdoti e religiosi, e di come il contatto con loro ha plasmato la pratica cattolica concreta di aiutare le povere anime purgative.

Il Purgatorio è un dogma di fede e quindi appartiene al patrimonio inalienabile del Credo della Chiesa.

I cristiani ci hanno creduto fin dall'inizio della storia.

Santa Perpetua, che subì il martirio nell'anno 203, ci permette di sapere che i primi cristiani credevano già nel Purgatorio e nel valore della preghiera per i defunti.

Suo fratello morto Dinocrate le apparve in uno stato deplorevole, pregò per lui e poi ebbe la visione che le disse che era stato rilasciato dal Purgatorio.

A Santa Brigida di Svezia un angelo disse: "Benedetto sia colui che, ancora vivente sulla terra, soccorre le anime purgative con atti e opere buone".

E voci dal purgatorio aggiunsero ringraziando coloro che portarono loro quei rilievi.

Gesù stesso spiegò a Santa Caterina da Siena come aiutare le povere anime del Purgatorio, disse "attraverso l'elemosina, l'ufficio divino, il digiuno e le preghiere, puoi abbreviare il tempo del dolore, confidando nella mia misericordia".

E lo stesso vale per i sacerdoti e i religiosi che sono in purgatorio?

Non solo ne vale la pena, ma anche le esperienze con queste anime stavano plasmando il protocollo per aiutare le anime purgative.

A Maria Simma è stato chiesto se c'erano sacerdoti e religiosi in purgatorio.

E lui rispose che ce ne sono molti.

Sono spesso in Purgatorio per non avere rispetto per l'Eucaristia, per aver trascurato la preghiera, per aver diminuito la loro fede.

Maria Simma racconta di un incontro indimenticabile con un sacerdote la cui mano destra era nera.

Le chiese la causa e rispose: "Avrei dovuto benedire di più".

Mentre Santa Margherita Maria di Alacoque è stata presentata con un'anima inghiottita dalle fiamme.

Era un religioso benedettino che una volta aveva ascoltato la sua confessione, e Dio gli permise di rivolgersi a lei, di alleviare i suoi dolori, chiedendole tre mesi di stare al suo fianco mentre soffriva.

La sofferenza di Santa Margherita fu terribile in quei tre mesi, ma alla fine dei tre mesi la vide di nuovo molto diversa, piena di gioia e circondata dalla gloria.

La ringraziò, le promise che l'avrebbe protetta davanti a Dio e immediatamente guarì se stessa da una malattia che aveva.

E un monsignore apparve a Santa Francesca Cabrini dopo la sua morte, quando doveva fare la comunione.

E lui disse: "Tu farai questa Santa Comunione per me".

Per un mese la stessa richiesta è stata ripetuta, e alla fine del mese lo ha visto sorridere e lo ha sentito dire: "Ora basta, ti ringrazio, finora mi hai aiutato, d'ora in poi ti aiuterò".

C'è anche il caso di un sacerdote che, per l'incuria del sacrestano, è stato rinchiuso tutta la notte nel Duomo di Messina, senza avere la chiave per andarsene.

Poi si è dimesso, si è sistemato nel confessionale per dormire.

A mezzanotte suonarono le campane e da una nicchia del muro arrivò un monaco incappucciato che si diresse verso l'altare dicendo ad alta voce: "C'è un sacerdote qui, che celebri una messa per la mia anima sofferente in Purgatorio!"

Questo è stato ripetuto ogni ora.

Fino a quando il sacerdote uscì dal confessionale e disse: "Sì, lo farò".

Andò all'altare e trovò tutto preparato per la Messa, si vestì e offrì la Messa per l'intenzione di riposare l'anima del monaco.

E dopo aver finito la messa, sentì la voce che gli diceva: "Non posso ringraziarti abbastanza per quello che hai fatto per me. Per 145 anni sono venuto qui chiedendo a qualcuno di aiutarmi. Questa sera sarò in Cielo per la vostra Messa e il vostro atto di carità".

E aggiunse: "Per grazia di Dio ti mostrerò la mia gratitudine avvertendoti quando si avvicina la tua morte".

Il sacerdote raccontò a tre amici dell'evento ma non gli credettero.

Dopo alcuni anni il sacerdote chiamò i suoi tre amici e disse loro che stava andando in viaggio.

Gli chiesero: "Quando tornerai?"

E lui rispose: "Mai".

E ricordò loro come il monaco gli aveva promesso che gli avrebbe rivelato il giorno della sua morte tre giorni prima, e così accadde.

Padre Pio, che aveva un gran numero di visite da parte di anime del purgatorio, ebbe un incontro particolare con un'anima del purgatorio di un monaco.

Una notte, mentre era assorto nella preghiera nel coro, fu disturbato dal suono dei passi, delle candele e dei vasi che si muovevano sull'altare maggiore.

E lui gridò: "Chi è?" nessuno rispose, ma dopo un po' i rumori tornarono.

Poi si alzò e vide un giovane fratello che faceva delle pulizie.

Chiese: "Chi sei?"

E lui rispose: "Sono un suo fratello che ha fatto il noviziato qui, la mia missione era di pulire l'altare durante l'anno del noviziato.

Purtroppo non ho venerato Gesù nel Sacramento come avrei dovuto, mentre passavo davanti all'altare. A causa di questa grave svista, sono ancora in Purgatorio".

E continuò,

"Ora, Dio, con la sua infinita misericordia, mi ha mandato qui perché decidiate il tempo da cui potrò godere del Paradiso. E che tu ti prenda cura di me".

Allora Padre Pio gli rispose:

"Sarai in Paradiso domani mattina, quando celebrerò la Santa Messa".

Tuttavia, quella risposta in seguito produsse una profonda ferita nel cuore di Padre Pio, che sentì per tutta la vita.

Perché avrebbe potuto mandare quell'anima immediatamente in Cielo, ma lo condannò a rimanere un'altra notte tra le fiamme del Purgatorio.

Un altro caso è succeduto al beato domenicano Enrique Suso.

Aveva un compagno di seminario con lo stesso desiderio di santità di lui, e formarono una stretta amicizia.

Quando finirono gli studi e si sarebbero separati per destinazioni diverse, si promisero che il primo dei due morti avrebbe frequentato l'altro per un anno intero, con la celebrazione di due messe ogni settimana.

L'amico fu il primo ad essere chiamato e il Beato Suso ricevette la notizia con sentimenti di rassegnazione alla volontà divina.

Ma il tempo gli aveva fatto dimenticare l'affare, eppure pregò molto per il suo amico, imponendosi penitenze.

E una mattina, mentre meditava, vide improvvisamente apparire l'anima del suo defunto amico, che guardandolo lo rimproverò teneramente di essere stato infedele alla sua parola, nella quale aveva preso confidenza.

Il beato Suso, sorpreso, si scusò per la sua dimenticanza dicendo delle molte preghiere e mortificazioni che aveva offerto.

Ma l'amico rispose che non erano abbastanza.

Egli disse: "È il Santo Sacrificio, che mi libererà da questi terribili tormenti.

Ti prego di mantenere la tua parola e di non negarmela".

Poi Suso contattò immediatamente il maggior numero possibile di sacerdoti e li esortò a dire messe per le intenzioni del suo amico.

Il giorno dopo diversi sacerdoti si unirono a lui offrendo il Santo Sacrificio per l'amico.

E dopo un breve periodo l'amico di Suso è apparso di nuovo in una condizione molto diversa, circondato da una bella luce.

la risorsa di dedicare 30 messe per le anime del Purgatorio è nata ufficialmente da un atto di San Gregorio Magno.

Sono le Messe gregoriane per aiutare le anime del Purgatorio a raggiungere il Cielo.

Accadde che un monaco di nome Giusto avesse accettato 3 monete d'oro per aver curato una persona, mancando il voto di povertà.

Giusto si pentì, si ammalò e morì.

E San Gregorio lo fece seppellire fuori dalle mura del cimitero, per instillare nel suo religioso un grande orrore di questo peccato.

Ma pochi giorni dopo pensò che forse era stato troppo forte nella sua punizione e incaricato di celebrare trenta messe di fila, senza lasciar passare alcun giorno, per l'anima del defunto Giusto.

lo stesso giorno in cui erano finite le trenta Messe, Giusto apparve ad un altro monaco, Copioso, dicendogli che stava salendo in cielo, libero dalle pene del Purgatorio, per le trenta messe da lui celebrate.

Ebbene, finora quello che abbiamo voluto parlare riguarda gli insegnamenti che ci lasciano le esperienze che hanno avuto vari mistici di rilevanza con le anime del Purgatorio di sacerdoti e religiosi.

(Non è di mio gradimento quando dicono che non parlo attraverso il CUORE)

 


Messaggio ricevuto 11 giugno 2022

Mia cara figlia scrivi: Io Sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darvi un altro messaggio, in modo che voi diate tutto a coloro che si avvicinano a voi, e che il vostro sacerdote veda che vi parlo attraverso l'AMORE e attraverso il cuore. Non è di Mio gradimento quando dicono che Io non parlo attraverso il CUORE, e che non viene da Me ma dal Mio nemico. Egli vuole distruggere quest'opera che è stata compiuta da Me e rovinare ciò che desidero così tanto, in modo che Io possa portare più figli nel Mio gregge. Molti non vedono ciò che vi viene dato attraverso l'Amore. Io do ai Miei figli che sono scelti da Me, ma molti cercano di annullare tutto ciò che faccio, e così i Miei figli non tolgono le cose che Io sono venuto a dare loro, perché ciò che gli altri hanno fatto non è giusto.

Per tutti coloro che fanno la Mia volontà, non abbiate paura, perché Io Sono un Padre e sono venuto a raddrizzare tutto ciò che il Mio nemico ha rovinato, perché si è sempre messo in mezzo. Ora sta ancora una volta cercando di togliere il bene che ho fatto per salvare questa umanità incredula e non smette di causare il caos con i Miei figli scelti. Sto parlando a tutti, fate cose che non sono di Mio gradimento, perché molto presto Vengo a portare via tutti coloro che Mi rispettano, e per coloro che non lo fanno, rimarranno per i sofferenti. Io porterò via tutti coloro che Mi obbediscono al luogo promesso, e coloro che non lo vogliono rimarranno, perché è stato scritto. Per Miei figli che Mi amano, non abbiate paura, Io Sono un Padre esemplare, non lascerò indietro tutti coloro che Mi obbediscono.

Dovrò fare tutto a voi come era all'inizio, farò di nuovo nuove tutte le cose in modo che possiate vedere che Io Sono, che nessuno può togliere una sola lettera dalle Mie PAROLE. Quindi vi invito figli Miei, a non smettere di pregare e di obbedirMi, perché avete poco tempo prima che venga quel giorno, perché non sopporto più colui che è lì (in Vaticano), distruggendo i Miei figli, volendo massacrarli. Io sono Dio e io sono il Padre, non voglio che stiate a guardare, ma voglio che facciate di tutto per rendere la Mia Chiesa ciò che era all'inizio, perché è scritta. Vi amo e invito tutti i Miei figli, grandi e piccoli, ricchi o poveri, tutti coloro che non voltano le spalle a Colui che vi ha creati con tanto AMORE.

Quindi sono venuto ancora una volta per invitare tutti a prepararsi, perché il disordine è grande e i lavoratori sono pochi. Ascoltate la Mia chiamata, Io Sono Che Sono, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Amen.

Maria De Jesus Coelho

SAN GIUSEPPE: IL PIÙ SANTO DEI SANTI

 


Santa Teresa del Bambino Gesù afferma nella sua Autobiografia: Pregai san Giuseppe di essere il mio custode. Fin dall’infanzia avevo provato per lui una devozione che si confondeva col mio amore alla Santissima Vergine. Così intrapresi senza paura il mio lungo viaggio. Andavo così ben protetta che mi sembrava impossibile aver paura 72 . 

Santa Bernadette Soubirous, la veggente della Vergine a Lourdes, era molto devota al nostro santo. Alla morte di suo padre nel 1870 scelse san Giuseppe come genitore terreno.  

Un giorno una consorella la sorprese a pregare una novena alla Vergine davanti ad un’immagine del santo e le disse che stava decisamente sbagliando perché doveva recitare la novena davanti all’immagine della Madonna. Ma lei rispose: 

La santissima Vergine e san Giuseppe sono perfettamente d’accordo e in cielo non ci sono invidie né gelosie. 

Un giorno del 1872 andò a fare una visita in chiesa e disse alle consorelle dell’infermeria: 

Vado a trovare mio padre. 

Vostro padre? 

Sì, non sapete che adesso mio papà è san Giuseppe? 73 

E diceva: Quando non si può pregare, è bene raccomandarsi a san Giuseppe 74 . 

Quando la seppellirono il 30 maggio 1879, il suo corpo venne collocato nella cripta sotterranea della cappella di san Giuseppe, nel giardino del convento e non nel cimitero pubblico. Negli Atti del processo di beatificazione, una delle religiose ha dichiarato che Bernardetta ripeteva spesso l’invocazione: San Giuseppe, fammi la grazia di amare Gesù e Maria come essi vogliono essere amati. San Giuseppe, prega per me e insegnami a pregare 75 . 

Dice santa Faustina Kowalska (1905-1938): San Giuseppe mi ha chiesto di avere per lui una devozione continua. Proprio lui mi ha detto di recitare tre volte al giorno il Padre nostro, l’Ave Maria, il gloria e il “ricordatevi” (che si prega nella Congregazione). Mi ha guardato con grande cordialità, mi ha fatto conoscere quanto sostiene quest’Opera (della misericordia) e mi ha promesso il suo aiuto specialissimo oltre alla sua protezione. Prego quotidianamente queste preghiere richieste e sento la sua speciale protezione 76 . 

P. ÁNGEL PEÑA