mercoledì 4 ottobre 2023

Sorprendente! Il vero volto di Gesù è rivelato con prove sorprendenti

 

Il volto di Dio esposto? La prova scientifica che potrebbe farti cambiare atteggiamento.

Quando il volto di Dio fu rivelato all'umanità attraverso Gesù, fu tolto il divieto che chiunque avesse visto il volto di Dio sarebbe morto.

E si aprì la discussione su come fosse realmente il volto di Dio.

Poi Gesù chiese a Santa Faustina Kowalska di dipingerlo come lo vedeva.

Potremmo avere il dubbio se Faustina sapesse davvero trasmettere i lineamenti di Gesù o se il pittore li avesse catturati bene.

Ma Gesù ci ha dato una prova sorprendente che il dipinto del Suo volto è corretto.

Qui parleremo delle prove che sono state trovate, che il dipinto originale di Gesù della Divina Misericordia, ritrae fedelmente il volto che Gesù ha mostrato nella Sua apparizione a Santa Faustina Kowalska.

C'è consenso sul fatto che la Sindone di Torino fornisca indizi sul volto di Gesù.

Perché ci sono abbastanza ragioni scientifiche per credere che la Sindone di Torino sia la tela funeraria di Gesù.

Perché ha sorprendenti somiglianze con le ferite che ha sofferto, descritte nella Scrittura e nei documenti storici.

La Sindone funge da documento fotografico in cui la scala di grigi è invertita, e lì mostra le caratteristiche fondamentali di un volto.

Ha anche ferite alle unghie sulle mani e sui piedi, indossa una corona di spine, i segni della frustata e la ferita sul fianco.

questo coincide con la Sacra Sindone di Oviedo, che è la tela che copriva il volto di Cristo nella traslazione della croce sul sepolcro; la stessa che San Giovanni trovò nel sepolcro accanto alla Sindone. 

Se si sovrappongono l'uno sull'altro, la Sacra Sindone con la Sindone, si allineano perfettamente.

Le macchie di sangue e i rilievi e le pieghe della testa si abbinano perfettamente.

Ma poi si è scoperto che il volto della Sindone coincide sorprendentemente, con il volto del dipinto di Gesù della Divina Misericordia, dipinto dall'artista Eugeniusz Kazimirowski nel 1934.

Nel 1931 Gesù apparve a Santa Faustina Kowalska nel suo convento di Vilnius, vestito con una veste bianca, la mano destra alzata in segno di benedizione e la mano sinistra che toccava all'altezza del petto, da cui uscivano due grandi raggi, uno rosso e l'altro pallido.

Gesù gli disse: "Dipingi un quadro secondo il modello che vedi".

Poiché Santa Faustina non sapeva dipingere, il suo direttore spirituale, il beato Michal Sopocko, incaricò il pittore Eugeniusz Kazimirowski di dipingere l'immagine.

Faustina istruì meticolosamente Kazimirowski a dipingere l'aspetto che aveva sperimentato di Gesù.

Questa immagine di Vilnius dipinta da Kazimirowski era l'unica di Gesù della Misericordia dipinta sotto la direzione personale di Faustina.

La suora era così esigente che fece cambiare all'artista il volto di Gesù almeno 10 volte.

Si lamentò anche tristemente con Gesù: "Signore, chi Ti dipingerà bello come Sei?"

Finché, finalmente, Nostro Signore gli disse "non nella bellezza del colore, né nel pennello [cioè, l'abilità dell'artista] sta la grandezza di questa immagine, ma nella Mia grazia".

E Faustina riteneva che il dipinto fosse abbastanza buono e dovesse essere lasciato nello stato finale in cui si trovava.

Questa immagine è del Cristo risorto.

Le ferite sulle mani, sui piedi e sul costato dimostrano che Egli è lo stesso Gesù che morì sulla croce ma tornò in vita.

Lo sfondo scuro dell'immagine significa che il mondo è nelle tenebre, mentre la luce proviene da Gesù.

La mano destra alzata all'altezza delle spalle mostra l'atto di benedizione.

La mano sinistra vicino al suo petto sta aprendo il suo cuore.

Gesù disse a Faustina: "Il raggio pallido rappresenta l'acqua, che rende giuste le anime, il raggio rosso rappresenta il sangue che è la vita delle anime".

La veste bianca è quella del sacerdozio.

I suoi occhi guardarono in basso e Gesù spiegò: "Il mio sguardo in questa immagine è come lo sguardo della croce".

Il piede sinistro, facendo un passo avanti, comunica che il Signore è colui che fa il primo movimento, venendo a noi.

E la leggenda "Gesù, confido in te" comunica la necessità di confidare nella misericordia di Dio, perché Gesù gli ha detto "più un'anima si fida, più riceverà".

Da parte sua, la prima fotografia della Sindone di Torino fu scattata nel 1898 dall'avvocato italiano Secondo Pia, e rivelò che si trattava di un negativo fotografico.

In precedenza era considerato uno dei tanti dipinti di Gesù sdraiato.

Ma ha iniziato a indagare in profondità con la scoperta di Secondo Pia, e ha trovato ciò che abbiamo descritto in diversi video, che danno credibilità che ritrae Gesù morto al momento della risurrezione.

Ma fu un secolo dopo, nel 1996, che un'immagine stampata dalle lastre fotografiche della Sindone di Torino, fu posta per caso sopra un manifesto di dimensioni comparabili, dell'immagine della Divina Misericordia dipinta da Kazimirowski nel 1934.

Con il risultato che, quando entrambe le immagini sono state sovrapposte, si sono inaspettatamente retroilluminate e hanno rivelato una sorprendente coincidenza.

In precedenza un eminente fotografo aveva detto che il volto dell'immagine originale della Divina Misericordia era più piccolo di quello della Sindone.

Ma quando la foto del dipinto della Divina Misericordia è stata ingrandita, in modo che l'attaccatura esterna della testa corrispondesse alla stessa linea dell'immagine sindonica, il risultato è stato notevole.

Nel 2002, un team di ricercatori polacchi ha pubblicato uno studio in cui hanno confrontato le immagini di entrambi i volti.

In entrambe le immagini c'è la stessa distanza tra le pupille.

Il naso è praticamente della stessa lunghezza.

La forma delle labbra è identica.

I baffi e la barba sono dello stesso taglio.

I capelli cadono ai lati allo stesso modo.

Entrambi i volti mostrano i segni della passione di Cristo, come le ferite delle spine, dei colpi e delle flagellazioni.

Secondo il Prof. Zbigniew Treppa, dell'Università di Danzica in Polonia, il primo a notare questa somiglianza è stato Padre Serafin Mikhailenko.

Ha dichiarato: "I risultati dei miei studi antropologici dei due volti mostrano una completa convergenza di punti facciali caratteristici, come la parte centrale delle sopracciglia, la base del naso, gli zigomi, la mascella, la forma del naso, l'inizio del labbro superiore e inferiore e il mento".

Nel 2011, un altro team di ricercatori italiani ha pubblicato uno studio, in cui hanno utilizzato tecniche di analisi facciale, per confrontare le immagini di entrambi i volti.

I ricercatori hanno scoperto che le due facce avevano una corrispondenza del 97%.

Mentre il professor Miñarro ha creato nel 2002 un modello dalle misure della Sindone, della Sacra Sindone di Oviedo e dell'immagine di Gesù della Divina Misericordia dipinta da Kazimirowski.

E ha dichiarato: "Ho posizionato le tre immagini una sopra l'altra e ho scoperto che gli otto punti che determinano i tratti più caratteristici del viso coincidevano perfettamente".

E la cosa più sorprendente è che la struttura fisiologica dei volti e la mappatura di queste immagini non erano disponibili a Eugeniusz Kazimirowski, quando dipinse l'immagine della Divina Misericordia, perché la dipinse usando solo le descrizioni date da Santa Faustina.

Ebbene, finora abbiamo visto come Gesù Cristo ha rivelato il suo volto a Santa Faustina, e anzi anche all'artista Kazimirowski, e ci ha dato la prova che è quello vero, per la sua coincidenza con la Sindone di Torino.

Fori della Vergine Maria

(Il mio servizio qui in questo mondo sta per finire)

 


Messaggio ricevuto il 12 settembre 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore di Padre che ti ama, e sono venuto per darti tutto per il bene delle Mie Anime. Voglio dare tutto ai miei figli che amo e voglio che siano consapevoli di tutto ciò che viene dal mio cuore al tuo. Quello che sono venuto a dirvi non è nulla di nuovo, perché tutto vi è già stato detto. Ma il mondo continua con le sue sciocchezze, mostrandovi tutto ciò che ho già detto fin dall'inizio. Perché tanti pettegolezzi quando ho detto a tutti quello che vi ho dato all'inizio? Sì, continuano a parlare e a disprezzare ciò che ho dato, e ciò che sto dicendo a tutti qui è di fare ciò che voglio per il futuro, ma non fanno nulla.

Il mondo è vicino alla fine e loro non si rendono conto che tutto è ancora uguale.  Pensano di poter fare tutto, perché ne parlano e perché non lavorano con quello che ho chiesto, per il futuro delle cose che non vanno. Sì, figli miei, mettete più legna sul fuoco, perché tutto è in disordine. Sì, continuano a pensare di poter dare tutto, ma non fanno quello che ho chiesto. Ho chiamato qui mio figlio (il sacerdote di Maria che è arrivato dal Brasile) per aiutare in quest'opera, per realizzare tutto ciò che è meglio per quello che ho, perché tutto non si fermerà attraverso la sofferenza che ognuno ha. Ma vi ho chiesto di fare sacrifici per il bene di tutti, ma non vedete che ho bisogno di anime sofferenti per questo?

Ci sono molti che non sanno nulla e lasciano cadere tutto, quindi quelli che sono con Me sulla mia Croce d'Amore rimangono, che si donano interamente, è così che voglio per il bene di tutti quelli che verranno, perché non si occupano di ciò che è più necessario. Questo è ciò che voglio ora, iniziando da dove non è ancora stato fatto. Sì, voglio che cominciate prima con il futuro della mia Chiesa e che non mi togliate quello che ho, l'amore dei miei figli che soffrono per il loro amore per me. Sì, non vedono ciò che ho già chiesto, la sofferenza, per aiutarmi a portare la mia croce che è così pesante, ma danno solo ciò che non mi piace. Il mio servizio qui in questo mondo sta per finire, finché i miei figli non impareranno a rispettarmi e ad ascoltarmi.

Ciò che ho detto qui non è stato invano, tutto ciò che ho dato qui a questa figlia, ma voi non state apprezzando tutto ciò che ho chiesto. Ho dato il mio messaggio a tutti, quindi lavorate per il futuro della mia Chiesa e pregate. Non è necessario fare cose che non sono nei piani, ma fate di tutto per far funzionare ciò che dovete fare, affinché tutto ciò che ho chiesto inizi (e si compia).

Io sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Maria De Jesus Coelho

La Santità

 


COLLOQUI EUCARISTICI


La Santità

"Spesso l'intenzione sorpassa l'azione, come l'infermo che vorrebbe camminare e non può. Io prendo l'intenzione come il miglior omaggio della tua volontà, così come prendo i tuoi desideri, anche i più deboli.

Un padre affettuoso non prova gioia anche solo nell'osservare il respiro del suo bambino? Allora, perché Io no? Non sono il più affettuoso, il più tenero dei padri?

Non cercare consolazione dalle anime, dalle famiglie alle quali dedichi il tuo apostolato. Quando hai consolazione delle creature, Io mi nascondo e taccio, perché hai già la tua parte. La tua consolazione sono Io, sia che le anime corrispondano alle tue cure, sia che non vi corrispondano. Basta che tu faccia tutto per Me. "Io sono la via, la verità, la vita. Nessuno viene al Padre se non per me". (Gv.14 - 6)

A - "Spesso però si incontrano amare delusioni."

 

R - "Quando le creature ti fanno soffrire, non hai solo la mia consolazione, ma il mio sostegno, la mia intimità, il bacio più affettuoso. Tu cerca solo di dare delicatamente e invisibilmente, a modo mio, affinché chi riceve il dono, non sapendo da dove viene, ringrazi Dio. Allora ti ricompenso immediatamente aumentando il tuo amore. Non è questo che vuoi?

"Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me". (Gv.14 -1)

La preghiera, la mortificazione, la penitenza, per la conversione di qualche anima o di qualche famiglia, o di tutte le famiglie lontane da Me, sono mezzi invisibili, ma tanto efficaci perché a Me tanto cari. Sapessi quanto mi consola la preghiera che ripara tante offese che ricevo nel SS. Sacramento, che ripara tanti sacrilegi che si commettono per ignoranza, per indifferenza o per malizia! Quanto buio c'è nella mia Chiesa a causa di questi sacrilegi!

'Ciascuno esamini sè stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice, perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna' (1 Cor. 11-23, 39)

Se vuoi che il tuo apostolato eucaristico sia efficace, accompagnalo sempre alla preghiera, alla mortificazione, alla penitenza. Quanto sarai vicino allora a Me Eucaristia, che sono invisibile nell'Ostia nella quale opero instancabilmente!

E non mancare di accompagnare la tua testimonianza all'amore della Madre mia.

Sarà lei ad operare nelle famiglie grandi conversioni. Questi saranno i suoi miracoli: i miracoli del suo amore materno. A Betlemme sono diventato uno di voi e ho portato la croce nel mondo per rendere più leggere le vostre croci. Ma senza la mia croce, senza di Me il mondo non si salverà.

La testimonianza di Me richiede sacrificio, sofferenza, coraggio e spesso anche lacrime, che si aggiungono a quelle di tanti giorni della mia vita umana. Ma senza lacrime la croce non porta frutto.

Le difficoltà, gli ostacoli, le incomprensioni che incontrate sono motivo di sofferenza per voi che Mi amate veramente e volete farmi amare. Ma non temete. Io sono con voi e unisco le vostre sofferenze a quelle da Me sopportate sulla croce, unisco le vostre lacrime alle mie e insieme lavoriamo per la salvezza di tante anime.

"Uno semina e uno miete. Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro". (Gv. 4 - 37)

La Madre vuole ancora dare il suo Figlio al mondo come sul Calvario, dove ha ricevuto l'umanità dal testamento da me firmato col mio Sangue. Ora vuole ridare l'umanità al Figlio suo. Altrimenti si perderà.

Chiedete insistentemente alla Trinità Divina che, regnando sovrana la Vergine Madre nelle coscienze, nelle famiglie e nei cuori, il mondo travagliato e confuso, possa ritrovare, riconoscere, seguire l'unico vero suo Salvatore, Cristo Gesù.

Voi fate, operate con tanta semplicità, umiltà, prudenza, ma portate con Me Eucaristia anche Maria Consolatrice e Regina nelle Famiglie altrimenti non Mi riconosceranno, ed Io resterò sempre più abbandonato nell'Eucaristia e nel mondo.

Il peccato più grave delle famiglie è che hanno buttato Me Dio fuori dalla porta e hanno eretto un altare al dio televisore. Su quell'altare sacrificano tempo, dialogo, amore, preghiera, moralità, fede...

Il televisore scandisce le ore del giorno e della notte, l'entrata delle idee del mondo nella mente, l'assimilazione dei costumi immorali nel cuore, la trasformazione della vita cristiana in vita pagana. E le mie anime predilette non se ne accorgono; pregano quando il televisore lo permette, invece di guardare il televisore quando lo permette Dio. Così, piano piano, scivolano lontano da Me, perdono il fervore e poi l'amore, e cadono nell'indifferenza. Ma l'indifferenza è il vuoto, è il nulla, è il peccato...

Povere anime, miei tesori sulla terra, delle quali Io sarò il Tesoro in Paradiso, come diventa difficile per voi la via del cielo, la via stretta, la porta angusta.

Non potete dire che la vostra giornata è per Me, che testimoniate Me, se non pregate abbastanza. Non potete aspirare a migliorare il mondo se tutta la vostra giornata non diventa mia attraverso l'offerta e la preghiera. Certo, la preghiera è fatica e per questo si prega poco e pochi pregano. Ma chiedete allo Spirito Santo il dono della preghiera.

Preghiera, Rosario, S. Messa, Adorazione eucaristica: Io e la Madre saremo con voi. Ma dovete avere umiltà, fiducia, semplicità... e perseveranza."

 

A - "Per il tuo amore ci hai affidato il tesoro più grande: Te stesso nel Sacramento Eucaristico. Ma devo dimenticarmi di me per ricordarmi sempre di Te ".

 

R - " Il lavoro che vi è stato affidato richiede sudore e fatica. Anche la difesa del tesoro eucaristico richiede sudore e fatica... e tanto amore.

Ma voi lavorate con pazienza, pensando che sono i colpi di zappa, uno sull'altro, che dissodano la terra; sono le gocce, una sull'altra, che scavano la roccia. E voi dovete scavare la terra delle passioni umane, dovete scavare la roccia della volontà fiacca, dell'indifferenza di tanti che si dicono cristiani: dovete lottare contro tante eresie che ormai imperversano nel mondo, dilaniando le anime, i miei sacerdoti, la mia Chiesa.

Pazienza, fermezza e costanza. Il terreno si scava poco a poco. La roccia si scava goccia a goccia, e poi si vedranno le meraviglie della Trinità Divina.

Io mi sono nascosto nell'Eucaristia perché il mio Amore fosse a portata di mano di tutti, ma soprattutto di coloro che vogliono essermi vicino con l'adorazione costante. Senza di Me, operante dentro di voi, non potete fare niente. Sono Io Eucaristia la vostra forza, il vostro coraggio, la vostra perseveranza. Dovete solo riconoscere il vostro nulla. Insegnate a tutti a venire a Me, amandomi e cercandomi nella Santa Eucaristia dopo avere chiesto perdono dei propri peccati nel sacramento delle Confessione.

Non vi spaventi però il vostro nulla, non vi spaventino le vostre imperfezioni e i vostri errori. Venite a Me con amore e l'Amore redime tutto. Fate sovente esercizio di amore.

Ditemi spesso: Gesù ti amo; mio dolce Gesù, mio dolcissimo Signore, prendi possesso della mia anima, della mia mente, del mio cuore.

Gesù mio, ti amo e ti adoro in tutti i tabernacoli del mondo, specialmente in quelli dove sei più offeso e abbandonato.

Ricominciate, continuate, sviluppate il vostro sforzo. Non ho saputo risuscitare? Risusciterò ancora...

Non si possono combattere le eresie senza l'amore. Metti alla prova il tuo amore adoperandoti per il prossimo, e che il prossimo prenda più di metà della tua vita ... perché le verità del vangelo che devi insegnare sempre hanno bisogno di tutta una vita."

 

A - "La testimonianza di Te chiede sacrifici, rinunce, adattamenti alle circostanze, alla mentalità degli altri. Per questa difficile missione ho bisogno del tuo aiuto ".

 

R - "Ricordati della mia agonia nel Getsemani: avevo con Me tre amici, il sonno Me li ha rubati.

Ricorda la mia crocifissione: non c'era che uno solo dei Dodici. Eppure si erano tutti comunicati.

Ti meravigli? No. È la vostra natura umana, fragile come una foglia secca, pieghevole come un giunco sotto la fatica della vita, che vi gioca brutti scherzi facendo assopire in voi l'amore...

Ridesta continuamente il tuo amore gettandolo nella fornace ardente del mio Cuore e gettandolo poi nelle anime e nelle famiglie per conquistarle a Me.

Ripeti spesso: Gesù, mio bene, mio immenso amore, ferisci e infiamma questo mio cuore, sì che arda sempre d'amore per te.

Chiedi insistentemente al fuoco del mio Cuore d'incendiare le famiglie già mie, perché diventino famiglie perseveranti nell'amore: d'incendiare le altre famiglie perché diventino mie.

Tanti templi si sono innalzati e tanti si innalzeranno, ma in tutti si vuole il miracolo. Com'è labile e misera la fede nel mondo!

I miei miracoli più grandi solo le conversioni dei cuori. Chiedimi questi: ti esaudirò.

Occorre edificare l'unico tempio che le intemperie non possono corrodere: la Regalità della Madre nelle famiglie, per la regalità del mio Cuore eucaristico nel mondo.

Occorre operare con tutte le iniziative suggerite dal vostro amore e dal vostro zelo per le anime per farMi regnare con l'amore eucaristico in tutte, tutte le famiglie. Sarà questo amore ad aprirMi le porte di ogni famiglia e di ogni cuore perché Io sia il Re d'amore, la forza, la speranza di tutti, così che l'umanità non continui a perdersi, calpestando la legge di Dio e incorrendo nella sua giustizia.

Se vi sentite troppo poveri, troppo miseri, troppo soli, troppo piccoli, ricordate che è proprio sulla piccolezza umana che Dio edifica il capolavoro della sua grandezza divina..."

 

A - "Spesso non sappiamo che cosa fare, dove mettere le mani."

 

R - "Figli miei, il mondo impazzisce e ci sono troppi scandali. È ancora più buio, il buio delle tenebre del male. Si stanno diffondendo le più abominevoli eresie. Occorre riportare la mia luce perché il mondo non vada nella completa rovina... E voi restate nel mio amore. Cercate questo amore nell'Ostia consacrata che vi parlerà sempre di Me, e vi comunicherà forza di volontà, coraggio per la fedeltà e vi suggerirà le azioni più opportune per farmi regnare nei cuori...

La pianta è guasta alle radici; per questo produce fiori avvizziti e frutti guasti. Ora occorre che vi adoperiate perché la pianta guarisca e dia frutti per l'eternità. Guai se dimenticate che il mondo si perde e che bisogna riparare gli scandali che avvengono nel mondo...

Guai se dimenticate che bisogna riparare i sacrilegi contro la SS. Eucaristia, lavorando, riparando insieme con la Madre Santa.

Dovete diventare tutti insieme incendio d'amore per la diffusione del culto eucaristico. Restate tutti insieme vicino a Me, perché tutti insieme siate il fuoco che brucia e non consuma: brucia tutti gli scandali dell'umanità perché Io possa regnare...

Io sono il roveto ardente che sull'Oreb mai mi consumo. La Madre Santa è la porta per la quale le anime giungono a Me.

Ma perché questo possa avvenire, state attenti a non lavorare per voi stessi: lavorate per Me Eucaristia, solo per Me e la Madre mia, altrimenti ammucchierete soltanto i detriti del vostro egoismo e del vostro orgoglio che ammorberebbero l'aria della anime a cui rivolgete la vostra attenzione...

Le anime sono mie, ed Io sono geloso di ogni anima. Non cercate la soddisfazione vostra; cercate solo il mio Regno e la mia Gloria. Allora Io agirò con voi e per voi. Ma portate a Me tutte le anime che incontrate e non tenetele per voi; fareste un doppio furto: contro di Me, rubandomi ciò che mi appartiene; contro di loro rubando ad esse l'unico vero Salvatore. E in questo modo permettereste a satana di derubare voi dei meriti che sono destinati ad essere le perle più belle della vostra corona in Paradiso.

Non potete perdere tempo. È urgente lavorare per portarmi nelle famiglie, per portarmi a tutti indistintamente. Tutti i valori sono persi, tutto si sta sfasciando.

Attraverso le azioni del vostro apostolato eucaristico dovete vedere solo il volto stanco di Colui che è per ogni anima il Sommo Bene...

Fate in modo che le anime non seguano voi, che non siano abbagliate dalle vostre doti umane, se pure ne avete. Queste doti semmai vi sono state date perché vi servissero ad amarmi e a farmi amare, altrimenti ve ne servireste come armi contro di Me.

Fate in modo che le anime vengano a Me perché sono Io che cancello i loro peccati con la mia veste piena di sangue. Non voi.

Fate in modo che seguano Me, perché sono Io il buon Pastore che conosce le sue pecorelle e che ha cura di ognuna di loro, e le cerca con lacrime e affanni se si smarriscono, se si fermano perché stanche, se si ammalano perché il veleno di Satana le ha intossicate...

Quanto veleno di Satana s'infiltra anche tra i miei più cari attraverso lo spirito del mondo, che essi assimilano incoscientemente, attraverso la mentalità del mondo che fanno propria senza accorgersene. La chiamano cultura, la chiamano progresso ed è la strada che porta alla perdizione.

Non è vera cultura quella che si oppone al Vangelo.

Si prega troppo poco, si viene a me nell'Eucaristia e Mi si riceve nella Comunione senza un minimo sforzo di volontà per stabilire con Me un dialogo di amore, di pentimento, di offerta, di ringraziamento, di riparazione e lo spirito del mondo che avete assorbito vi domina anche in quei momenti che dovrebbero essere i più belli, i più costruttivi, i più santificanti della vostra vita..."

 

A - "È vero, Signore, a noi manca l'amore vero, fecondo, costruttivo."

 

R - "Come potete vivere del mio amore e portare il mio amore agli altri, se voi per primi non vi sforzate di stabilire un rapporto più intimo con Me, vincendo, annientando lo spirito del mondo che è in voi?

È solo attraverso questo rapporto con la fornace ardente del mio cuore che Io posso incendiare i vostri cuori, perché il fuoco del mio amore divampi nel mondo attraverso il vostro apostolato. È solo con questa sovrabbondanza di amore dentro di voi che la vostra testimonianza diventa efficace.

Chiedete ogni giorno l'Amore operante della Trinità Divina, e soprattutto dello Spirito Santo, che opera nella Chiesa, perché per la sua Chiesa, per voi in essa, per il mondo intero, si trovi la giusta via dell'amore, della giustizia e della pace.

Se vi sarà la sincerità di questo amore in voi, lavorerete con umiltà e instancabilmente per servire la costruzione del mio Regno eucaristico, dentro di voi e nella porzione di mondo nella quale vivete e operate. E poi Io sarò con voi e voi sarete la mia testimonianza vivente.

Ma imitate Maria Consolatrice e Regina delle Famiglie, Madre della Santissima Eucaristia.

Non fu la Madre la prima e la più grande testimonianza vivente, la prima adoratrice di Me, venuto al mondo per essere la consolazione di ogni cuore? Ella fu la prima consolatrice dei miei apostoli nei momenti drammatici dell'abbandono e della solitudine.

Dove trovò Pietro un pò di consolazione dopo le ore del tradimento se non sulle ginocchia della Madre, che raccolsero le sue lacrime? Dove calmò il suo affanno e la sua angoscia, dove riprese coraggio per l'immane opera di costruzione della mia Chiesa che lo gli avevo affidato, se non sul Cuore della Madre che lo amava ancora di più proprio per quella ferita che si portava nell'anima?

Per la sua Maternità divina, ma anche per la sua Regalità, essendo Ella la Madre del gran Re dell'universo, la Vergine Consolatrice è sempre accanto a voi nella faticosa salita del vostro calvario, per aiutarvi a costruire nel vostro cuore e nella vostra coscienza il mio Regno d'amore, così che voi siate sempre i miei testimoni.

Ascoltate la dolcezza della voce della Madre Santa, lasciate che quella voce vi conquisti, che penetri nel vostro cuore.

È la voce materna più dolce e persuasiva che cuore umano possa udire: sprigiona armonie divine, cancella ogni stanchezza, risana ogni ferita, sospinge irresistibilmente verso le vie del cielo.

È la Consolatrice delle famiglie in crisi e la Regina di quanti vogliono essere apostoli di questa grande Opera d'amore...

Maria è sempre misteriosamente presente presso di Me che agisco per voi nell'Eucaristia. La sua è una presenza dinamica che si esprime in intercessione per i figli che a Lei si affidano. Affidatevi alla Madre la quale, ovunque si celebra l'Eucaristia, esercita la sua maternità messianica intercedendo per voi e unendo la sua preghiera a quella del Figlio che intercede presso il Padre.

Attraverso la Madre presentatemi le anime, le famiglie che sono oggetto delle vostre preoccupazioni, e i suoi occhi Misericordiosi si chineranno su di loro, le sue sante mani le accompagneranno a Me, il suo Cuore materno implorerà per loro. Ognuna di esse avrà la rivelazione irresistibile del nostro amore.

Tutta la forza del vostro agire deve essere imperniata in quel capolavoro che è Maria, altrimenti il vostro operare sarà inutile e vano...

Maria deve essere la sorgente che deve alimentare con la forza del suo vero, meraviglioso amore, e con la potenza delle sue virtù tutto il vostro apostolato eucaristico, facendo di ogni vostra anima la lampada che deve illuminare la città santa delle famiglie cristiane sul monte di Dio che è la mia Chiesa.

 

A - "Gioia, felicità, profondo amore, Eterno gaudio, Verità e Via, Sole radioso, balsamo del cuore, Unica speme della vita mia. O dolce amor, amarti ben vorrei, sol come sanno i Santi e i giusti amare, tutti del cuor i casti affetti miei io a Te solo li vorrei sacrare, a Te che solo luce del mondo sei. Della mia alma al fin compi il desio in lei sol regni il fuoco del tuo amore, O Vero Bene, o Gesù, Ostia, Dio. "


Siamo tanto stanchi di questo mondo che da ogni parte, con la sua cattiveria, ci assale e ci turba.

 


Stringici a te, forte forte

Ave Maria, benedetta tu fra le donne e benedette le creature che nel tuo cuore riposano con la soavità del loro candore. Cuore dolcissimo di Maria, noi creature povere e timorose, come bambini corriamo a te, sola nostra speranza e certezza, per arrivare a Gesù. Abbiamo un infinito desiderio di amore, di bellezza, di gioia, di pace. Siamo tanto stanchi di questo mondo che da ogni parte, con la sua cattiveria, ci assale e ci turba. Maria, ci rifugiamo nel tuo cuore, dove arde il divino Amore; così, uniti a te, nessuno potrà farci del male né strapparci dal tuo abbraccio protettore. In te la vita, l'amore totale unificante, il gaudio del cuore e della mente, la serenità dello spirito e l'espandersi gioioso di tutto il nostro essere. Stringici a te, forte forte: non ti lasceremo mai. E il Paradiso! Amen.


Ricordate che la Parola di Dio è una ed è per sempre e non potrà mai essere cambiata.

 


Trevignano Romano 03 ottobre 2023

Cari figli, grazie per essere qui e per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Figli, pregate, pregate, pregate tutti i giorni affinché tutto ciò che dovrà arrivare possa essere mitigato, pregate il mio Gesù e adoratelo. Figli, il mio cuore è attorniato da tante spine, la coppa del peccato è traboccante, pregate per la Chiesa e per i sacerdoti, affinché possano sempre parlare nella verità. Ricordate che la Parola di Dio è una ed è per sempre e non potrà mai essere cambiata. Figli, chiedo a coloro che hanno lo spirito divisorio e di confusione di convertirsi urgentemente, altrimenti grande sarà la loro tribolazione.  Oggi tra voi scenderanno molte grazie, testimoniate. Ora vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.

 


martedì 3 ottobre 2023

La luce del Signore brillerà su di voi!

 


17 settembre 2023

Figlia Mia. Io, tuo Padre, oggi sono qui per dire a te e ai figli quanto segue:

Non disperate, amati figli della terra, perché la luce divina di Mio Figlio presto apparirà riconoscibile per tutti voi.

Non disperate perché, quando tutto avverrà velocemente sappiate che l’intero Cielo unito spera nelle vostre preghiere.

Grazie alle vostre preghiere Noi aiutiamo, grazie ad esse Noi vi proteggiamo, Io, vostro Padre, mitigo grazie alle vostre preghiere e per mezzo di esse Noi vi manteniamo forti e perseveranti.

Pregate molto, quindi, amati figli, perché la vostra preghiera è l'arma di questo tempo. Amen.

Comunica questo, figlia Mia, perché i figli devono restare vigili, fiduciosi e nella preghiera verso di Noi.

Il tuo e vostro Padre Celeste.

Creatore di tutti i figli di Dio e Creatore di tutto l'essere. Amen.


Un Angelo del Signore: La luce del Signore brillerà su di voi, figlia Mia, figli Miei, brillerà e illuminerà l'oscurità. Questa luce illumina i vostri giorni nell'oscurità di questo mondo.

Pregate dunque molto il Signore per ricevere protezione, guida, mitigazione e accorciamento del tempo perché vorrebbero portare l'abominio su di voi e questo tempo è molto vicino.

Madre di Dio: Non temete, figli Miei perché la santa schiera degli Angeli del Padre sono stati inviati e la loro protezione è assicurata a coloro che resistono fedeli e devoti ma dovete pregare, amati figli perché senza la vostra preghiera saranno veramente tempi molto duri.


Gesù: Non temete, Mia amata schiera di figli, perché Io, il vostro Gesù, sono con voi.

Io illuminerò le vostre giornate, quindi non temete.

Nell'oscurità Io vi mostrerò la via e la mano protettrice di Mio Padre è su colui che SUPPLICA LA SUA PROTEZIONE con onestà, sincerità e con fede profonda.

Abbiate fede, figli Miei, abbiate fiducia e restate saldi. Noi, il Cielo, ci prendiamo cura di voi.

Il tuo e vostro Gesù. Amen.


La Madre di Dio: Non cedete, Miei amati figli, ma restate forti e nella preghiera nascosti profondamente in Gesù, Mio Figlio, che tanto vi ama. Ponetevi quotidianamente sotto il Mio mantello protettivo.

Io vi amo molto.

La vostra Mamma Celeste. Amen.

PIANIFICAZIONE FAMILIARE NATURALE, L'ATTO SESSUALE CONIUGALE E LA PROCREAZIONE

 


 I FRUTTI MALVAGI DELLA PIANIFICAZIONE FAMILIARE NATURALE


Mancanza di fede che Dio possa regolare, nutrire, vestire e proteggere le famiglie


I cattolici decaduti manifestano la loro perdita della fede cattolica attraverso la mancanza di fede nel Dio in cui professano di credere. Come si manifesta questa mancanza di fede in Dio in coloro che praticano la contraccezione? Negano il potere di Dio di aprire e chiudere gli uteri, di nutrire, ospitare e provvedere a tutte le altre necessità delle loro famiglie. Molti professano verbalmente di credere nei miracoli, ma nel loro cuore non ci credono veramente. Molti non credono nemmeno nei miracoli. Le coppie che usano la PFN, o i sacerdoti che la promuovono, possiedono una fede soprannaturale nella provvidenza di Dio? Credono che Dio sia colui che manda la vita? Qualcuno ha il diritto di avere 3 figli quando Dio ha voluto che ne avesse 10? Dio conosce perfettamente le esigenze di ogni coppia e sa esattamente cosa può gestire. Chi ha una vera fede cattolica dovrebbe essere totalmente indifferente a tabelle e calendari. Sono tutti strumenti innaturali che vanificano la volontà di Dio. Ignorate queste sciocchezze e accettate il fatto che Dio non vi manderà alcun figlio che non possiate gestire. Non graverà nessuno di un peso eccessivo, perché il suo giogo è sempre facile e il suo fardello sempre leggero. "Infatti, la virtù di ogni cosa [buona] si scopre quando è portata al suo lavoro appropriato... Per esempio, il vino è dato per l'allegria, non per l'ubriachezza, il pane per il nutrimento, i rapporti sessuali per la procreazione dei figli" (San Giovanni Crisostomo). " (San Giovanni Crisostomo, Omelie sulla Lettera di San Paolo ai Colossesi, Omelia XII, Colossesi iv. 12-18, ver.18)

(Tutto ciò che il diavolo vuole è la distruzione)

 


Messaggio ricevuto l'8 settembre 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto a darti tutto per il bene delle mie anime. Non voglio che pensiate che tutto ciò che sono venuto a darvi non sia da Me, perché non mi piace che pensiate che tutto ciò che voglio darvi venga da lui (il nemico), perché non è giusto! Perché io voglio dare al mondo la PACE, e lui non desidera nulla di tutto questo. Perciò non è corretto quello che alcuni pensano, cioè che Io permetta a lui di intromettersi in quello che ho per tutti voi, perché Mi turba quando pensano così. Sì, figlia mia, non pensare che io non sappia cosa stai pensando, perché divento infelice quando pensi che Io sia il contrario, perché non è quello che voglio.

Vi ho dato tutto per il vostro bene e voglio che siate certi di una cosa: il nemico non verrà mai a darvi qualcosa che dico per il vostro bene! Perché va sempre contro ciò che Io do a tutti voi. L'Alleanza che ho stretto con i miei figli è per il futuro della mia Chiesa e per dare il bene che oggi non avete. Quindi non è affatto come quello che pensate di avere qui, perché tutto ciò che il diavolo vuole è la distruzione, mentre io voglio costruire un Nuovo Mondo, affinché tutti possano vivere in Pace, senza il peccato che hanno oggi. Oggi vivono come animali e non sanno cosa stanno facendo. In questo modo, figli miei, non arriverete da nessuna parte, perciò sono venuto a darvi la Luce e la Vita, e per avere tutto questo, devo fare di nuovo tutte le cose.

Quindi, figli miei, fate attenzione a tutte le cose che vi ho detto per il vostro bene, perché tutto sta cadendo. E se non fate tutto come vi ho dato, rimarrete gli stessi (non cambierete). Io sono la Luce del Mondo, faccio tutto perché possiate vedere la VERITÀ che viene dal Cielo alla Terra. Chi desidera ascoltare questi messaggi e vuole metterli in pratica, non cerchi altrove, ma faccia la sua parte.

Io sono quello che sono, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Maria De Jesus Coelho

IL DOGMA DEL PURGATORIO

 


Pene del Purgatorio: loro durata (segue). - Narrazione del P. Schoofs. - Apparizione d'un religioso  benedettino. - Una causa della lunga durata delle pene. - Rivelazione di un prete defunto. - Altri  fatti. 

 

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   Riguardo alla lunga durata del Purgatorio per certe anime, citiamo qui un fatto più recente e più  vicino a noi. Il P. Filippo Scoofs, della Compagnia di Gesù, che morì a Lovanio nel 1878,  raccontava il fatto seguente, avvenuto ad Anversa nei primi anni del suo ministero in quella città.  Ritornava dall'aver predicato una missione ed era rientrato nel Collegio di Nostra Signora, posto  allora nella contrada dell'Imperatore, quando, fu avvertito ch'era chiamato in parlatorio. Disceso  tosto, vi trovò due giovani nel fior dell'età con un fanciullo di nove o dieci anni, pallido e  malaticcio. «Padre, gli dissero, ecco un povero fanciullo che abbiamo raccolto, e che merita la  vostra protezione, perché è buono e pio. Noi gli diamo il vitto e l'educazione; e dopo più d'un anno  che fa parte della nostra famiglia fu non meno felice che ben disposto. Solo da alcune settimane,  cominciò a dimagrire ed a deperire come voi vedete. - Qual è la causa di questo cambiamento?  chiese il Padre. - Sono spaventi, risposero: il fanciullo è svegliato tutte le notti da apparizioni. A  quanto ci assicura, ai suoi occhi si presenta un uomo; lo vede tanto chiaramente come ci vede noi  qui in pieno giorno. Da ciò terrori, continue agitazioni. Padre, veniamo a domandarle un rimedio. -  Amici miei, rispose il P. Scoofs, presso il buon Dio vi sono rimedi per tutte le cose. Cominciate voi  due dal fare una buona confessione ed una buona comunione; pregate il Signore che vi liberi da  ogni male, e siate senza timore. Quanto a te, mio fanciullo, disse al ragazzo, prega bene, poscia  dormi pure tranquillamente, sicché venendo alcuno non ti possa svegliare». Indi li congedò, dicendo  di ritornare, se ancora avveniva qualche cosa. 

    Passano quindici giorni, ed eccoli di ritorno. «Padre, dicono, noi compimmo le vostre  prescrizioni, ed ecco che le apparizioni continuano come prima. Il fanciullo vede sempre comparire  lo stesso uomo; - Questa sera, rispose il P. Scoofs, vegliate alla porta del fanciullo con l'occorrente  per iscrivere le risposte. Quando vi avvertirà della presenza di quell'uomo, avvicinatevi, in nome di  Dio domandategli chi è, l'epoca della sua morte, il luogo che abitò e la ragione della sua venuta». 

    L'indomani ritornarono, portando la carta in cui erano scritte le risposte ricevute. «Abbiamo  veduto, dissero, l'uomo che il fanciullo vedeva». Poscia si spiegarono: era un vecchio, di cui non  appariva che il busto e che portava una foggia antica di vestire. Loro aveva detto il suo nome e la  casa da lui abitata ad Anversa. Era morto nel 1636, esercitava la professione di banchiere in quella  stessa casa, la quale lui vivente, comprendeva altresì le case che oggidì sono attigue a destra ed a  sinistra. Tra parentesi diCiamo, che in seguito si scoprirono negli archivi della città d'Anversa i  documenti che comprovano la esattezza di quelle indicazioni. Aggiunse che si trovava al  Purgatorio, che poco si era pregato per lui, e supplicava le persone della casa di fare una comunione  in suo suffragio; finalmente domandava che si facesse un pellegrinaggio a Nostra Signora delle  Febbri a Lovanio, e un altro a Nostra Signora della Cappella a Bruxelles. «Farete bene, disse il P.  Schoofs, a compiere queste opere: e, se ancora ritorna lo spirito, prima di farlo parlare, esigete che  reciti il Pater, l'Ave Maria, ed il Credo». 

    Compirono essi le opere indicate con tutta la possibile pietà, ed in quella circostanza avvennero  conversioni. Quando tutto fu terminato, ritornarono i giovani. «Padre, egli ha pregato, dissero al P.  Schoofs, ma con un accento di fede e di pietà indicibile. Giammai udimmo pregare in tal modo.  Qual rispetto nel suo Pater! Quale amore nella sua Ave Maria! Quale fermezza nel suo Credo! Ora  sappiamo cosa vuol dire pregare. In seguito ci ringraziò delle nostre preghiere che lo avevano  grandemente sollevato; anzi, diceva egli, ne sarebbe stato interamente liberato, senza il fallo di una  giovanetta di conoscenza che aveva fatto una confessione sacrilega. Questa parola, soggiunsero, 

l'abbiamo riferita alla giovinetta: essa impallidì e confessò il suo fallo; poscia, correndo dal  confessore, si diede premura di riparare al tutto». 

    «Dopo quel giorno, aggiungeva il P. Schoofs terminando il suo racconto, quella casa non fu più  turbata. La famiglia che l'abitava, rapidamente prosperò ed oggidì è ricca. I due fratelli continuano a  vivere in modo esemplare, e la loro sorella si fece religiosa in un convento, ove attualmente è  superiora». 

    Tutto induce a credere che la prosperità di quella famiglia sia dovuta al defunto da lei soccorso.  Questi, dopo i suoi due secoli di Purgatorio non aveva più bisogno che d'un residuo d'espiazione e  d'alcune opere che chiese. Compite queste opere, fu liberato, ed avrà voluto testificare la sua  gratitudine ottenendo le benedizioni di Dio per i suoi liberatori. 

     Il seguente fatto fu riferito con prova autentica dal giornale Le Monde. n. del 4 aprile 1860.  Successe in America, in un'abbazia di Benedettini, posta nel villaggio di Latrobe. Durante l'anno  1859 avvenne una serie di apparizioni. Se n'era impossessata la stampa americana ed aveva trattato  coll'ordinaria sua leggerezza queste gravi questioni; e a porre fine a questa sorta di scandalo, l'abate  Wimmer, superiore della casa, indirizzò ai giornali la seguente lettera: 

    «Ecco la verità: nella nostra abbazia di San Vincenzo, presso Latrobe, il 10 settembre 1859 un  novizio vide comparire un religioso benedettino in abito completamente corale. Questa apparizione  si rinnovò ogni giorno dal 18 settembre fino al 19 novembre, tanto dalle undici ore a mezzodì,  quanto da mezzanotte a due ore di mattina. Il 19 novembre soltanto il novizio interrogò lo spirito  alla presenza d'un altro membro della comunità, e gli domandò qual era il motivo delle sue  apparizioni. Egli rispose che soffriva da oltre settantasette anni, per aver tralasciato di celebrare  sette messe d'obbligo; che già in diverse epoche era comparso a sette altri benedettini, ma che non  era stato inteso; che ancora sarebbe costretto di comparire undici anni se esso, il novizio, non lo  soccorresse. Finalmente lo spirito domandava che per lui fossero celebrate queste sette messe; di  più il novizio per sette giorni doveva restar ritirato, conservando un profondo silenzio; e per trenta  giorni recitare tre volte il salmo Miserere, a piedi nudi e colle braccia in croce. 

   «Tutte queste condizioni furono adempite dal 20 novembre al 25 dicembre; dopo la celebrazione  dell'ultima messa scomparve l'apparizione. 

   «Durante questo tempo, lo spirito si era mostrato ancora parecchie volte, esortando il novizio nei  termini più pressanti a pregare per le anime del Purgatorio; giacché, diceva, esse soffrono  terribilmente, e sono profondamente riconoscenti a quelli che concorrono alla loro liberazione.  Aggiunse, cosa ben triste a dire, che dei cinque preti già decessi nella nostra abbazia, nessuno  ancora si trovava in Cielo, ma tutti soffrivano nel Purgatorio. Non deduco conclusioni, ma tutto ciò  è esatto». 

     Questo racconto, firmato dalla mano dell'abate, è un documento storico irrecusabile. Quanto alla  conclusione che il venerabile prelato ci lascia la cura di cavar da questi fatti è evidentemente  molteplice. A noi basti, vedendo un religioso soffrire nel Purgatorio dopo settantasei anni,  l'imparare ciò che bisogna pensare della durata delle future espiazioni, tanto per i preti e religiosi,  quanto per i semplici fedeli che vivono in mezzo alla corruzione del mondo. 

    Una causa troppo frequente della lunga durata del Purgatorio, si è il privarsi del gran mezzo  stabilito da Gesù Cristo per abbreviarlo, ritardando, quando si è gravemente infermi, a ricevere gli  ultimi sacramenti. Questi sacramenti destinati a preparare le anime all'ultimo passaggio, a  purificarle delle reliquie dei loro peccati ed a risparmiar loro le espiazioni dell'altra vita,  domandano, per produrre i loro effetti, che l'infermo li riceva colle dovute disposizioni: Ora, per  poco che si differisca il riceverli e che si lascino indebolire le facoltà dell'infermo, queste  disposizioni sono difettose. Che dico? troppo spesso avviene che, in conseguenza di queste  imprudenti dilazioni, l'infermo muore privo totalmente di questi soccorsi tanto necessari, la  conseguenza ne è che il defunto, se non è dannato, discende nei più profondi abissi del Purgatorio  con tutto il peso dei suoi debiti. 

    Michele Alix (32) parla di un ecclesiastico, il quale, invece di ricevere prontamente i soccorsi  degli infermi, e di dare il buon esempio ai fedeli si rese colpevole di negligenza in questa parte e ne fu punito con cent'anni di Purgatorio. Trovandosi gravemente infermo ed in pericolo di morte, quel  povero prete avrebbe dovuto riconoscere il suo stato e chiedere assai per tempo i soccorsi dalla  Chiesa riservati ai suoi figli per l'ora estrema. Niente fece; e, sia che, per una illusione troppo  comune agli infermi, non volesse confessare la gravezza della sua situazione, sia che subisse quel  fatale pregiudizio che a tanti fedeli cristiani fa temere di ricevere gli ultimi sacramenti, egli mai li  chiedeva, né pensava a riceverli. Ma si conoscono le sorprese della morte: l'infelice differì e tanto  tardò che morì senza aver il tempo di ricevere né Viatico, né Olio Santo. Ora, Dio volle in questa  circostanza dar un grande avvertimento. Lo stesso defunto rivelò ad un confratello che era  condannato a cento anni di Purgatorio. «In tal modo, diss'egli, sono punito del mio ritardo a ricevere  la grazia dell'ultima purificazione. Se avessi ricevuto i sacramenti, come avrei dovuto fare, sarei  sfuggito alla morte per la virtù dell'Estrema Unzione, ed avrei avuto il tempo di fare la penitenza». 

    Il fatto seguente appartiene alla storia della Compagnia di Gesù. Due Scolastici o giovani  religiosi di questo Istituto facevano i loro studi nel Collegio Romano verso la fine del secolo XVI, i  fratelli Finetti e Rudolfini. Tutti due erano modelli di pietà e di regolarità; tutti due pure ricevettero  un avviso dal Cielo che, secondo la regola, scoprirono al proprio direttore spirituale, ed era che Dio  loro aveva fatto conoscere la vicina morte e l'espiazione che loro rimaneva da fare nel Purgatorio;  l'uno doveva rimanervi due anni e l'altro quattro. Morirono difatti l'uno dopo l'altro. 

    Tosto i fratelli di religione fecero per le loro anime le più ferventi preghiere ed ogni sorta: di  penitenze. Sapevano che se la santità di Dio impone ai suoi eletti lunghe espiazioni, possono essere  abbreviate ed interamente rimosse coi suffragi dei vivi. 

    Se Dio è severo con quelli che ricevettero molte cognizioni e grazie, è d'altra parte assai  indulgente coi poveri e coi semplici, purché lo servano con rettitudine e pazienza. S. Pietro Claver,  della Compagnia di Gesù, apostolo dei negri di Cartagena, conobbe il Purgatorio di due anime, che  erano vissute povere ed umili sulla terra: questa espiazione si riduceva ad alcune ore. Ecco quanto  leggiamo nella Vita del gran servo di Dio (33). 

    Aveva indotto una virtuosa negra, di nome Angela, a ritirarne presso di sé un'altra, chiamata  Orsola, l'attratta in tutte le membra e tutta coperta di piaghe. Un giorno che andava a visitarla, come  faceva di quando in quando, per confessarla e portarle alcune piccole provvisioni, con aria mesta la  caritatevole ospitaliera gli disse che Orsola stava per spirare. No, no, rispose il Padre consolandola, 

ha ancora quattro giorni di vita e non morirà che sabato. Arrivato il sabato, egli dice la messa  secondo la sua intenzione, ed uscì per andare a disporla alla morte. Dopo d'esser stato per alcun  tempo in preghiera: Consolatevi, disse all'ospite con un'aria sicura: Dio ama Orsola; ella morrà  oggi, ma non istarà che tre giorni in Purgatorio. Solo quando sarà con Dio, si ricordi di pregare  per me e per quella che fin adesso le fece da madre. Morì difatti a mezzogiorno ed il compimento  d'una parte della profezia non poco servì per far maggiormente credere l'altra. 

    Trovandosi un altro giorno per confessare una povera inferma che soleva visitare, conobbe che  stava per morire. Estremamente afflitti erano i genitori, ed egli stesso, che non aveva creduto che  dovesse tanto presto morire, non poteva consolarsi di non averla assistita negli ultimi suoi momenti.  Si mise subito a pregare vicino al suo corpo, poscia tutto ad un tratto levandosi con un'aria serena: 

Una tal morte, disse, merita più la nostra invidia che le nostre lagrime: quest'anima non è  condannata che a ventiquattro ore di Purgatorio. Con fervore delle nostre preghiere sforziamoci ad  abbreviar il tempo delle sue pene. 

    Tanto basti circa la durata delle pene. Vediamo che si prolungano per un tempo spaventevole;  anche le più brevi, dato il loro rigore, sono sempre lunghe. Sforziamoci di abbreviarle per gli altri,  di anticipatamente addolcirle per noi, o meglio ancora, di interamente prevenirle. 

    Ora, si prevengono togliendone le cause. Quali sono queste cause? Qual è la materia delle  espiazioni nel Purgatorio? 

Padre F. S. SCHOUPPE

Quando il mio Sangue sarà applicato a ciascuno, essi saranno rifatti, bianchi come la neve.

 


Un messaggio del Signore dato all'amata Shelley Anna 


Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore, Elohim, dice,

Miei amati

Continuate le vostre buone opere che preparano il raccolto.

Vi inondo con le mie grazie. La nostra Beata Madre, la Signora dei Tempi Finali, vi dirige al Trono della Grazia.

Attraverso la Santa Comunione vi rafforzerò per i compiti che vi attendono.

Il mio seme evangelico è stato seminato in un terreno fertile e produrrà un grande raccolto di anime. Molti scenderanno ai fiumi e ai torrenti per essere battezzati e purificati da tutte le trasgressioni. Quando il mio Sangue sarà applicato a ciascuno, essi saranno rifatti, bianchi come la neve.

I messaggi del Cielo riecheggeranno nel futuro per l'edificazione di queste anime.

Così dice il Signore.