domenica 15 dicembre 2024

Questa è l'ora in cui il Padre osserva, senza giudizio né condanna, ciò che ogni figlio ed ogni figlia hanno fatto con tutto quello che hanno ricevuto per amore

 


MESSAGGIO DI CRISTO GESÙ GLORIFICATO, TRAMESSO A FATIMA, PORTOGALLO, AL VEGGENTE FRATE ELÍAS DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS, PER LA SACRA CHIAMATA, DEL GIORNO 15


14 Novembre 2024

Così come una volta Io rivelai in una delle Mie Parabole, racconta la storia che il grande agricoltore consegnò ad ognuno dei suoi operai una certa quantità di monete affinché, ulteriormente, attraverso il lavoro e lo sforzo, moltiplicassero tutto ciò che ricevettero; però che, principalmente, sapessero custodire in un luogo sicuro affinché, dopo passato il tempo, quando il grande agricoltore sarebbe tornato, insieme ai suoi operai, gli rendessero conto e, per bene, gli consegnassero il frutto di tutto ciò che avevano lavorato durante la raccolta.

Però, racconta la storia che il grande agricoltore chiamò il suo primo operaio per chiedergli di consegnargli ciò che gli aveva affidato con tanto zelo. Il primo operaio lo consegnò conforme quello che era previsto e lui consegnò il tesoro nel luogo corretto.

Poi, il grande agricoltore chiamò successivamente gli altri affinché gli rendessero conto anche di tutto ciò che gli aveva affidato con tanto amore. Solo che, a due dei dodici operai, il padre consegnò quello che meritavano perché, non erano stati attenti, giacché uno spese in modo smisurato ciò che gli era stato affidato, l'altro andò in bancarotta ed entrambi invece di custodire con zelo ciò che il padre agricoltore gli consegnò, senza gratitudine avevano sminuito la bontà del padre.

Quindi, ognuno portò con sé ciò che aveva seminato con lo sforzo o con la disattenzione dei tesori che furono amorevolmente consegnati.

Il primo operaio fu benedetto perché è stato retto nei suoi principi e codici.

Il secondo operaio fu grato, così come lo furono il terzo, il quarto e il quinto operaio, perché per le sue fatiche ricevette ciò per cui aveva lavorato.

Però il sesto ed il settimo operaio uscirono con le loro mani vuote, perché credevano che la bontà del padre potesse essere sottovalutata e ingrata.

Gli altri operai, fino al dodicesimo, ricevettero anche ciò che avevano dato durante la raccolta.  

L'essenza di questa storia è la seguente:

Il grande agricoltore è il Padre che è nei Cieli, che viene pieno di Grazie e di Virtù per poter depositare in ognuno dei Suoi figli.

Gli operai sono gli aspetti immaturi dell'essere umano, dall'aspetto più reso e rassegnato fino all'aspetto superbo, meschino ed ingrato che crede di sapere più dell'universo o ancora della Legge.

Quello che ognuno riceve è la prova di fiducia che il Padre concede ad ogni figlio, sapendo che forse non tutti potranno corrispondergli come è scritto nel Suo Cuore. Però il Padre affida ad ogni figlio la stessa cosa, al di là dell'inesperienza o dell'addestramento di ognuno.

Il Padre, in tutto quello che consegna, non fa differenze né lusinga nessuno, perché sa che i Suoi figli, gli operai, necessitano di sapersi donare, così come lo stesso Padre Celeste si donò attraverso il Suo Amato figlio, lasciandoSi morire sulla Croce per liberare il mondo dal peccato.

In questa storia si racconta ciò che oggi si vede e si contempla nell'Opera di Cristo sulla Terra.

Il Padre è davanti ad ogni Suo figlio, sperando di ricevere il risultato autentico e vero di quello che Egli stesso donò, concesse, affidò, consegnò ed espresse attraverso l'Opera fondata da Cristo, per intermezzo dei Suoi servitori, collaboratori e consacrati.

Questa è l'ora in cui il Padre osserva, senza giudizio né condanna, ciò che ogni figlio ed ogni figlia hanno fatto con tutto quello che hanno ricevuto per amore e cosa sono diventati i tesori che xx sono stati loro affidati per poter innalzare ed elevare l'Opera che è della Gerarchia.

Perciò, questo ciclo, in cui i fiori più sensibili si aprono per esprimere il risultato interiore, spirituale e morale dei figli di Dio, è lo spazio ed il luogo dove la Legge, che è limpida, neutra e pura, definisce in base al risultato di ognuno come sarà il prossimo ciclo.

Per questo, ricordate il simbolo rivelato nel mese di agosto, quando il vostro Maestro e Signore ha tracciato una linea sul suolo con la Sua donata Mano per poter separare la paglia del grano dall'ultimo 8 agosto.

So che oggi alcuni mettono in discussione e vendon con le loro parole ciò che succede nel momento presente di urgente ricostruzione di tutti i piani di coscienza e, principalmente, delle Leggi nella vita di quelli che hanno sempre detto di essere con Me.

Oggi, per questo motivo, Io vi porto la storia del grande agricoltore e i suoi operai, i suoi figli, che dicono di vivere il cammino spirituale ed il servizio abnegato.

Davanti ad un mondo disturbato, egoista ed indifferente, Io vi chiamo a meditare e ringraziare questo momento affinché, dalla notte alla mattina, niente vi sorprenda, giacché siamo nelle ultime e più delicate istanze in cui l'umanità avrà l'ultima opportunità di riconnettersi con Dio.

Avete dimenticato quello che vi ho detto sulla disconnessione dell'umanità?

Avete pensato a qualcosa? La vostra attitudine è la stessa dopo quello?

Voi sapete che la realtà è così. Per questo, non trascurate queste ultime istanze, perché sta già arrivando il momento finale in cui ognuno, si o si, dovrà camminare con i suoi propri piedi, però con i piedi purificati e spogliati di sé stessi, perché solo gli spogliati di sé stessi entreranno nel Regno dei Cieli.

Io sarò sempre ad appoggiare incondizionatamente quelli che sono incondizionati di verità senza apparenze, e principalmente sono incondizionati con i loro fratelli.

Vi ringrazio per meditare e per custodire le Mie Parole nel cuore.

Vi benedice, 

Vostro Maestro, Cristo Gesù 

E' Lei la Via più sicura per giungere a Me, chi mi cerca per questa Via mi trova fra le sue braccia, o nel suo stesso Cuore.

 


SUPREMO APPELLO


 ... Maria « amava » e tutto era santo in Lei, tutto era perfetto. Amava Dio e s'inabissava nell'adorazione - amava il Figlio e andava all'immolazione - amava il prossimo e si effondeva nella Carità. Tutto in Lei aveva principio dall'Amore; lo Spirito Santo « aveva ordinato in Lei la Carità ». Non a tutti è dato di poter seguire questa via, ma chi può intendere, intenda. « Beato chi mi avrà trovata, avrà trovato la Vita ». Lei si può dire ben a ragione la Madre mia. E' Lei la Via più sicura per giungere a Me, chi mi cerca per questa Via mi trova fra le sue braccia, o nel suo stesso Cuore. Accostatevi a quel Cuore e sentirete i miei battiti, seguite i suoi sentieri e correrete all'odore dei miei profumi, correrete seguiti da altri, perché l'Amore della Madre mia è essenzialmente comunicativo, maternamente fecondo.

Chi la segue è forte, non si snerva perché è casto e forte; Ella è la Madre dei dolori! Le nature troppo sensibili vadano alla Madre mia per fortificarsi, Ella le temprerà al sacrificio, le temprerà soavemente e con mano maestra, Ella sa come si trattano tali anime, come si plasmano. Affidatevi a Lei! « Nolite timere »! Non vogliate temere, o piccolo gregge, poiché è piaciuto al Padre mio d'indicarvi questa Via, Via soffusa di chiarezza di aurora. L'aurora conduce sempre al meriggio; dove passa Maria, spunto Io!


Oggi, l'umanità si incontra davanti ad uno scenario complesso. Si incontra davanti a due cammini e dovrà sceglierne uno solo: il cammino della Luce o il cammino della perdizione.

 


MESSAGGIO SETTIMANALE DELLA VERGINE MARIA, ROSA DELLA PACE, INSIEME A CRISTO GESÙ GLORIFICATO, TRASMESSO NEL NUCLEO-LUCE SACRO CIELO, BELO HORIZONTE, MINAS GERAIS, BRASILE, AL VEGGENTE FRATE ELÍAS DEL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS, IN OCCASIONE DELL'INAUGURAZIONE DELLA FONTE DEL SUPREMO CURATORE


30 Novembre 2024

La Voce della Vergine Maria:

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Figli:

Io Sono la Luce che annuncia il bello orizzonte di Dio. Chi contempla quella Luce non si perderà, perché è una Luce Divina ed inestinguibile.

È questa Luce del bello orizzonte di Dio quella che annuncia, in questo tempo finale, la venuta di Cristo per porre fine alla crudeltà del mondo e alla sofferenza interminabile delle anime.

Per questa ragione, cari figli, nel nome del Signore, oggi Io Sono qui per adempiere alla promessa che Mio Figlio ha fatto di poter benedire questa Sacra Fonte del Supremo Curatore, affinché le anime ricordino che il Cuore di Cristo è aperto a tutti, non importa il peccato o l'errore.

Io vengo come la vostra Madre Celeste per ricondurvi e guidarvi verso il Cuore di Cristo, affinché possiate incontrare la sua infinita ed inesauribile fonte d'Amore che sgorga come acqua, come affluente spirituale in tutte le anime.

Perciò, questa fonte, che oggi benediremo e consacreremo, acquisirà il suo potere ed estensione spirituale, interno o materiale, a seconda della fede di ogni cuore e di ogni anima; perché ricordate, cari figli, quello che Mio Figlio disse al centurione romano: "La tua fede nel Signore salvò il tuo servo".

Oggi, vengo a rinnovare in questo luogo, e soprattutto nei cuori, il dono della fede. Un dono che viene trasgredito e violato dalle situazioni del mondo, da tutto ciò che viene sostituito e cambiato.

Per questo, vi avvicino di  nuovo alla fonte del Signore, affinché non solo purificate le vostre facce e le vostre mani, ma anche affinché raggiungiate il cammino della conversione del cuore; ciò che significa, cari figli, che le vostre vite a partire da oggi hanno la porta aperta affinché cambiate completamente dentro e fuori, affinché siate altre persone con nuovi valori e nuovi attributi nella vita, imprescindibili in questo tempo di transizione e di caos; perché saranno questi stessi valori, che potete coltivare dentro di voi, che vi permetteranno di essere liberi da voi stessi e dal mondo.

Oggi, l'umanità si incontra davanti ad uno scenario complesso. Si incontra davanti a due cammini e dovrà sceglierne uno solo: il cammino della Luce o il cammino della perdizione.

Mio Figlio viene ad intercedere per tutti voi e il mondo in questo giorno, attraverso il Cuore Immacolato di Maria, affinché le anime si avvicinano alle Grazie di Cristo, Grazie santificanti e rinnovatrici per le anime, affinché ogni cuore riceva internamente quello di cui tanto necessita.

Figli amati, dipenderà in questo tempo, da ognuno di voi, che le vostre vite diventino la vostra Grazia di Dio manifestata e concretizzata. Questo dovrebbe essere il miracolo in ognuno di voi.

Voi stessi dovete scegliere quale vita volete condurre in questo tempo, davanti ad uno scenario impegnativo per la vostra propria umanità ed il pianeta. Per questo, vi ricordo di nuovo i valori della vita, i cosiddetti Attributi di Dio, che sono concessi a tutte le anime attraverso i Sacramenti e, soprattutto, ai cuori che pregano fedelmente Dio ogni giorno, perché l'umanità in questo tempo necessita di molta guida spirituale.

Voi sapete, figli Miei, che questo è urgente per il mondo, davanti a tante cose che succedono nell'umanità, perché saranno questi stessi valori che coltivate in voi quelli che aiuteranno le vostre famiglie ed i vostri esseri cari.

E così, il nucleo della famiglia umana sarà protetto e sostenuto da Dio dalle gravi interferenze che il mondo manifesta ed irradia alle anime, perché si vuole sostituire al vero ed unico Dio del Cielo e della Terra xxx un dio artificiale.

Non lasciatevi confondere né ingannare, figli amati. Prima di questo, tornate alla preghiera del cuore, l'adorazione al Santissimo, al sacro momento dell'Eucaristia, della confessione e della preghiera fervente e supplicante; perché tutto succederà in questo tempo, però dipende da voi, figli amati, quale sarà il risultato dei vostri cammini, delle vostre proprie scelte, di ciò che voi potrete scegliere, il Dio Vivo o il dio morto, il dio morto degli uomini che sembra avere vita ed intelligenza propria.

Perciò, in questi momenti semplici e sacri, attraverso la fonte che oggi sgorga dal Cuore di Gesù, per mezzo di quest'acqua della fonte che sarà santificata e consacrata per ognuno di voi e dei vostri fratelli; così come fu a Massabielle, a Lourdes, i Nostri Sacri Cuori, in donazione ed in offerta, conferiscono di nuovo alle anime le Grazie di cui necessitano, principalmente la Grazia della conversione del cuore, del cambiamento delle abitudini e dei modi di vita, affinché siano meritevoli delle Grazie e dei miracoli di cui necessitano.

Perché la Grazia di Dio non è sprecata in questo universo. È una corrente sacra e sublime che quando agisce attraverso lo Spirito Santo, così come in questo momento, trasforma le anime in ciò che Dio tanto spera fin dal principio.

Non voglio soltanto che oggi mettete, ai Piedi di Mio Figlio, le vostre miserie, ma voglio anche che mettete ai Piedi del Supremo Curatore l'offerta onesta e sincera di ogni cuore, del più intimo del vostro mondo interiore, dove Dio abita, vive ed esprime il Suo Regno nelle anime.

Così sarete ascoltati dal Supremo e Sublime Curatore, dall'Umile Pastore delle anime, il Sacro ed Insondabile Cuore di Gesù che, dalle Sue viscere più profonde, fa riversare le Grazie sulle anime e rivela l'ardore del Suo Amore per i cuori.

Dio ascolta i cuori che gridano, però soprattutto Dio ascolta i cuori che soffrono situazioni sconosciute che non hanno mai vissuto sulla faccia della Terra. Per questo, Egli apre la fonte delle Sue Grazie per santificare le anime, per poterle consacrare.

Frate Elías del Sagrado Corazón de Jesús:

Nostra Signora dice se qualcuno può avvicinare un bicchiere d'acqua a chi sta tossendo, per favore. Può portare il bicchiere d'acqua qui, perché io vado a benedirlo per chi sta tossendo.

Bisogna lasciar andare ciò che ci opprime affinché possiamo rinnovarci nella presenza dell'Amore di Dio.

La purificazione nel mondo non è una punizione, è una necessità affinché i cuori possano liberarsi e così possano curarsi dalle loro più profonde ferite, principalmente dalle ferite spirituali.

Gesù sempre insegnò, alle sante donne e agli apostoli, che il buon samaritano è colui che pensa prima all'altro e che è capace di donarsi di cuore per la salvezza del suo simile. Ed è così come si moltiplicano l'unità e la fraternità, attraverso il servizio e la carità tra i cuori.

Frate Elías del Sagrado Corazón de Jesús:

Ed allora, insieme a nostra Madre, tutti noi ci avvicineremo alla fonte per la sua benedizione e consacrazione. Andiamo a cantare tutti insieme, con i fratelli del corallo del Nucleo, il cantico di apertura che oggi hanno intonato.

Andiamo in processione, in solennità, in riverenza e silenzio, a collocarci ai Piedi del Supremo Curatore affinché ci lavi e ci purifichi con la Sua acqua, quell'acqua che sgorgò dal Suo Costato sulla Croce.

Così andiamo a benedire insieme a Nostra Signora, questa fonte che si offrirà come uno strumento di Cura e di Grazia per le anime.

E poi ritorneremo qui per officiare la Santa Eucaristia, amministrare il Corpo e il Sangue di Cristo a tutti i presenti, e subito finire con il Sacramento del Battesimo.

Possiamo cominciare a cantare con il corallo.


Canzone: "Per la Fonte di Grazia".

Preghiera: "Ave Maria" (tre volte in portoghese)


Vengo qui insieme al Mio amato Figlio, così come andavamo ai pozzi di Betsaida, affinché il Nostro Signore curasse e sanasse i lebbrosi e gli infermi, recuperasse la vista di quelli che erano ciechi e, soprattutto, aprisse il cuore a quelli che lo avevano chiuso a Dio.

Oggi, Mio Figlio viene a benedirvi attraverso la Sua fonte di Grazia e di Misericordia, di Pietà e d'Amore.


La Voce di Cristo:

Per l'autorità che Mio Padre Mi ha concesso, in unione con il Cielo e la Terra, gli angeli, i santi e i benedetti, vengo a benedire questa fonte di Grazia affinché le anime si purificano, si rinnovino e si consacrano all'Eterno Cuore di Dio, e si consegnino al Supremo Curatore.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Voglio tutto quello che vuole Gesù, costi quel che costi

 


Gesù mi ha chiesto se volevo partecipare all'abbandono che provò sulla Croce... Risposi: Gesù, voglio quello che Tu vuoi. Non scelgo nulla. Gesù si degnò accordarmelo... Non avevo certamente mai provato simile abbandono... Se non si è sostenuti dalla grazia, non si potrebbe resistere a tanto.

Oggi avrei voluto passarlo senza prendere cibo, ma non ne avevo il permesso. Dissi a Gesù, perché mi chiedi queste cose che non posso darti?- «PER GODERE DELLA RINUNCIA DELLA TUA VOLONTA È PREMIARE LA TUA OBBEDIENZA» - Caro Gesù, Tu sai quanto la mia volontà ha guastato i tuoi doni!

Madre M. Pierina De Micheli Apostola del Volto Santo


La pace in Medio Oriente è molto fragile

 


La Beata Madre e nostro Signore Gesù ha detto: "Pregate per il Libano, pregate per il Medio Oriente perché la pace che offrono ora è molto fragile. È solo temporaneo, e quando dicono che la pace regnerà, è falso perché possono ricominciare la guerra in qualsiasi momento".

"Quindi pregate per questa intenzione in modo che la pace duri, almeno per Natale".

Disse: "C'è così tanto sangue, così tanta fame, così tanta devastazione che mi spezza il cuore".

Nostro Signore desidera che ci sia la pace in Medio Oriente, almeno per Natale.

La Beata Madre e il Signore Gesù sono così sconvolti per i loro figli sofferenti. Vogliono che preghiamo per la pace nel mondo.

Nostro Signore ha detto: “Ci sarà un altro attentato alla vita di Trump, ma non ci riusciranno”.

 



Ci sarà un altro tentativo di assassinio contro Trump


In una visione, ho potuto vedere Donald Trump inginocchiato con le mani giunte in preghiera e che pregava. Una luce blu lo circondava. Nostro Signore lo sta proteggendo, ma noi dobbiamo pregare per lui.

Nostro Signore ha detto: “Ci sarà un altro attentato alla vita di Trump, ma non ci riusciranno”.

Valentina Papagna

Il discepolo di Gesù deve essere superiore agli altri nella scienza e nella sapienza perché lui attinge ogni scienza e ogni sapienza nel suo Dio.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 


6dicendo: «Baltassàr, principe dei maghi, poiché io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun mistero ti è difficile, ecco le visioni che ho avuto in sogno: tu dammene la spiegazione. 

Nabucodònosor si rivolge a Daniele, chiamandolo principe dei maghi, ma non attribuisce alla sua scienza la capacità di interpretare i sogni.   

Dicendo: «Baltassàr, principe dei maghi, poiché io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun mistero ti è difficile, ecco le visioni che ho avuto in sogno: tu dammene la spiegazione. Daniele non è capace da se stesso. 

Daniele è capace perché lo spirito degli dèi santi è in lui. Lo spirito di Dio è Dio stesso. Dio è in Daniele e per questo conosce ogni cosa. 

Essendo Dio in lui, nessun mistero è difficile per lui, perché nessun mistero è difficile per il Dio che è in lui. È questa professione di vera fede. 

Il re fa la differenza tra Daniele e ogni altro uomo sulla terra, non sul fondamento di scienza immanente, ma su un principio di scienza trascendente. 

In altre parole, Daniele non è più sapiente degli altri, perché la scuola da lui frequentata era più valida e più specializzata nelle cose occulte e misteriose. 

Se così fosse, la differenza sarebbe solo di scienza immanente. Lui è più degli altri, perché la sua scienza si fonda su un altissimo principio di trascendenza. 

Per questo motivo il re a lui si rivolge. Nabucodònosor è certo che Daniele saprà spiegare il suo sogno. Dio manda il sogno e Dio per lui lo spiega. 

Questa verità la troviamo affermata in Cristo Gesù. Lui non parla per scienza immanente, per frequentazioni di scuole alte, di chiara fama. 

Lui parla per scienza trascendente. Tutto quello che Lui dice e insegna viene dal Padre suo. La sua dottrina è dottrina non sua, perché dottrina del Padre. 


Dopo questi fatti, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. 

Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. I suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va’ nella Giudea, perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu compi. Nessuno infatti, se vuole essere riconosciuto pubblicamente, agisce di nascosto. Se fai queste cose, manifesta te stesso al mondo!». Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. Gesù allora disse loro: «Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo invece è sempre pronto. Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di esso io attesto che le sue opere sono cattive. Salite voi alla festa; io non salgo a questa festa, perché il mio tempo non è ancora compiuto». Dopo aver detto queste cose, restò nella Galilea.  

Ma quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. I Giudei intanto lo cercavano durante la festa e dicevano: «Dov’è quel tale?». E la folla, sottovoce, faceva un gran parlare di lui. Alcuni infatti dicevano: «È buono!». Altri invece dicevano: «No, inganna la gente!». Nessuno però parlava di lui in pubblico, per paura dei Giudei. 

Quando ormai si era a metà della festa, Gesù salì al tempio e si mise a insegnare. I Giudei ne erano meravigliati e dicevano: «Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?». Gesù rispose loro: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. Chi vuol fare la sua volontà, riconoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che lo ha mandato è veritiero, e in lui non c’è ingiustizia. Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di uccidermi?». Rispose la folla: «Sei indemoniato! Chi cerca di ucciderti?». Disse loro Gesù: «Un’opera sola ho compiuto, e tutti ne siete meravigliati. 

Per questo Mosè vi ha dato la circoncisione – non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi – e voi circoncidete un uomo anche di sabato. Ora, se un uomo riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la legge di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché di sabato ho guarito interamente un uomo? Non giudicate secondo le apparenze; giudicate con giusto giudizio!». 

Intanto alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».  

Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora. Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, compirà forse segni più grandi di quelli che ha fatto costui?». 

I farisei udirono che la gente andava dicendo sottovoce queste cose di lui. Perciò i capi dei sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo. Gesù disse: «Ancora per poco tempo sono con voi; poi vado da colui che mi ha mandato. Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove sono io, voi non potete venire». Dissero dunque tra loro i Giudei: «Dove sta per andare costui, che noi non potremo trovarlo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci e insegnerà ai Greci? Che discorso è quello che ha fatto: “Voi mi cercherete e non mi troverete”, e: “Dove sono io, voi non potete venire”?». 

Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva». Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato. 

All’udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui.  

Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua (Gv 7,1-53).  


Ogni uomo di Dio è obbligato a non fondare la sua scienza su un principio di pura immanenza. La sua scienza sempre deve essere dalla trascendenza. 

Se la sua scienza viene dall’immanenza, la sua superiorità sulle altre scienze è umana, non divina. La superiorità umana non serve. A nulla giova. 

Il discepolo di Gesù deve essere superiore agli altri nella scienza e nella sapienza perché lui attinge ogni scienza e ogni sapienza nel suo Dio.  

Questa differenza va fatta da ogni uomo. Se la fa Nabucodònosor con Daniele ogni uomo dovrebbe farla con ogni discepolo di Gesù Signore.  

Se questa differenza non è fatta – tra scienza immanente e scienza e sapienza trascendente – è segno che il discepolo di Gesù ne è privo. 

Nabucodònosor con Daniele opera questa duplice distinzione: Dio e dèi, Dio superiore ad ogni altro Dio, scienza immanente e scienza trascendente. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

LA GIUSTIZIA STA ARRIVANDO, NESSUNO PUÒ FERMARLA, TUTTI LA AFFRONTERANNO E NESSUNO POTRÀ EVITARLA

 


LA GIUSTIZIA STA ARRIVANDO, NESSUNO PUÒ FERMARLA, TUTTI LA AFFRONTERANNO E NESSUNO POTRÀ EVITARLA, CHI NON FA NULLA NON DEVE TEMERE NULLA, PERCHÉ LE VIRTÙ CHE HANNO PIANTATO CON AMORE, SARANNO UN RACCOLTO CHE PORTERÀ FRUTTI ABBONDANTI CHE NON SOLO SAZIERANNO, MA TI RESTITUIRANNO CIÒ CHE IL PECCATO TI TOGLIE, IL PERDONO ARRIVA CON IL PENTIMENTO, E L'AMORE NASCE DA UN CUORE CHE SI SFORZA DI ESSERE DIVERSO IN ME, GESÙ


Gesù: E' inutile conservare ciò che non si conserva, tu sai che con il tempo tutto ciò che marcisce non può essere lasciato in dispensa, corri il rischio di contaminare ciò che è sano, tu che ti preoccupi di questi dettagli dovresti essere lungimirante con fede, e saper tralasciare tutto ciò che non serve più, cosa quando vinci diventa rancido e non importa quanto lo vuoi tenere, Ha già compiuto la sua durata, terminando così la sua vita utile, la stessa cosa accade ai loro spiriti, che di solito conservano peccati orribili che, una volta lasciati dentro, contaminano tutte le virtù dell'anima, facendoli sparire uno ad uno fino a lasciare l'uomo in una decadenza che gli fa perdere tutto, lasciare che il desiderio sia un annullamento della grazia portata non è voler capire che non solo il pane L'uomo vive solo di ogni parola che deve essere meditata e custodita nel cuore.

Gesù: È solo così, che non saranno scossi come gli uomini senza volontà, che si lasciano muovere dagli impulsi che vengono con le tentazioni che assentono quotidianamente, è perché non vogliono pregare e rinunciare lì a tutte quelle miserie che continuavano a rendere imminente la separazione, hanno perso la volontà e la capacità di prendere le proprie decisioni, Sottoposti ad un sistema che insegna loro a vivere da schiavi di tutto ciò che mi dispiace e che non contribuisce all'unione dell'uomo, sono stati creati per guardarsi e vedersi come fratelli, ma c'è più durezza nel cuore dell'amore per capire ragioni valide, se solo ci si sforzasse, l'ignoranza scomparirebbe di fronte a tutto ciò che ho dato loro, sono io che faccio l'esperienza dell'uomo buono, una volta aperta la comprensione, arriva la saggezza e porta quell'amicizia che unisce per sempre, l'importante è chiedere e ottenere tutto questo prima della morte, perché nessuno sa a che ora sarà chiamato, Ed è in questo momento che devono essere preparati, con le loro borse pronte. Gesù

15 Dicembre

Il cristiano non è un debole, è piuttosto una persona che lotta opponendo l’amore all’odio, il bene al male, la carità paziente alla violenza, attendendo i tempi dell’operare di Dio, che sono diversi dai nostri.


CARITAS IN DEO


Pensare che la conversione è una questione tecnica è un errore, ma lo è anche pensare che sia sufficiente la sola volontà, senza mettere in campo energie, metodi ed una solida dose di determinazione ad andare avanti in controtendenza rispetto alle mode, alla mentalità corrente, alle tentazioni del mondo ed a quella più pericolosa, cioè a quella di arrendersi e di tornare indietro. C’è, infatti, almeno una buona ragione al giorno per dire “questa volta mi vendico”, oppure “ non perdono”, oppure per sentirsi soli, abbandonati da Dio, in una impresa difficile, quasi impossibile, che è quella di provare a vivere in questo mondo da buoni cristiani. In realtà i buoni cristiani in questo mondo non sono premiati, anzi spesso sono considerati dagli uomini e dalle donne di mondo degli stupidi, dei deboli, dei perdenti, gente che non si fa rispettare e sulla quale è facile e semplice infierire; del resto il Signore Gesù è stato chiaro e non ha usato mezzi termini in proposito, dicendo chiaramente, ai suoi discepoli, “se hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi”. Detto questo, ed acclarato che il destino dei cristiani è quello di essere perseguitati in questo mondo, dagli uomini e dagli spiriti maligni, che indefessamente lavorano contro gli uomini e le donne di buona volontà, non rimane che armarsi di santa pazienza e mettersi all’opera nella consapevolezza che la santità di vita è la direzione giusta da seguire, anche se faticosa, anche se si va incontro quotidianamente ad una macchina da guerra infernale che cerca di stritolarti, di scoraggiarti, di metterti il bastone tra le ruote, di farti indietreggiare. Naturalmente chi pensa di fare tutto da solo, senza l’ausilio della Grazia, che si trova nei sacramenti, senza la forza della preghiera, rischia di naufragare, arrendendosi ad una fede superficiale, ad una vita priva di testimonianza cristiana, e piena di contraddizioni ed incoerenze. In effetti la pazienza è una virtù fondamentale della vita cristiana, ma non deve essere intesa come arrendevolezza rispetto al male. Il cristiano non è un debole, è piuttosto una persona che lotta opponendo l’amore all’odio, il bene al male, la carità paziente alla violenza, attendendo i tempi dell’operare di Dio, che sono diversi dai nostri. Senza la pazienza non può esserci una autentica vita cristiana, e questa virtù si acquista gradatamente e si consolida nell’anima soltanto coltivando la virtù dell’umiltà.Pazienza ed umiltà sono virtù basilari per poter ascendere nella vita cristiana.Seneca, filosofo dell’antica Roma, definiva l’umiltà “auriga virtutum”, cioè “carro delle virtù”, carro sul quale salgono tutte le altre virtù morali, attratte dalla sua avvenenza, dalla sua bellezza, dalla sua seduzione.La pazienza è figlia primogenita dell’umiltà ed ama accompagnarsi sempre ad essa.L’umiltà è una virtù straordinaria assai gradita a Dio, al punto che Egli ne è conquistato allorquando la ritrova nelle sue creature.Ce lo insegna la Madonna, che nella Sua preghiera del “magnificat” afferma chiaramente: “Il Signore magnifica l’anima mia ed il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, che ha guardato all’umiltà della sua serva”.E’ chiaro il riferimento di Maria alla scelta compiuta da Dio, che l’ha designata ad essere la Madre di Gesù per la sua straordinaria umiltà.Ma esiste una virtù quasi sconosciuta soprattutto ai nostri tempi, una virtù nascosta ed insospettabile, che ama la compagnia della pazienza e dell’umiltà, e che rende fruttuosa e produttiva la nostra volontà di conversione: è la virtù del silenzio, o meglio la virtù del santo silenzio.Nella società in cui viviamo, dominata dai rumori, dalla comunicazione multidirezioinale, dalla smania di essere connessi con chiunque e sempre, pur di comunicare, si è smarrito il senso del valore del silenzio. La capacità di fare silenzio dentro se stessi è il principio di una scintilla di vita interiore, ed è la condizione indispensabile per poter ascoltare la propria coscienza e quelle energie spirituali, profonde e misteriose, che abitano dentro di noi, e di cui spesso non abbiamo la percezione.Il silenzio, che è la risultante di un ordine interiore, quindi il santo silenzio, è anche indispensabile per ascoltare la voce dello Spirito Santo, la voce di Dio che parla al nostro cuore, quella voce che ci ammonisce, che ci muove al bene, che ci ammaestra, che ci guida alla realizzazione del piano di vita che Dio ha per ciascuno di noi.

 Gioacchino  Ventimiglia 

(Tutti cadono, perché non conoscono la Verità)

 


Messaggio ricevuto da Maria de Jesus


4 dicembre 2024

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto a dare tutto per la Gloria di Dio e voglio che tu scriva solo la Verità che viene dal Cielo alla Terra, per tutti i miei figli che leggeranno questi messaggi dati attraverso il tuo cuore. Sì, figlia mia, tutti stanno cadendo, perché non conoscono la Verità. Io sono la Verità e la Vita, ma molti non cercano ancora di conoscere tutto ciò che ho detto. Tutto è dato qui attraverso la Verità, ma molti non credono e bloccano questi messaggi qui fuori, perché il diavolo ne ha paura, perché sono dati da Me.

Sì, ma voglio che rimaniate sempre forti in attesa della Verità che vi do tutto il giorno, così nessuno sarà escluso dalle cose che vi sto dando, anche se molti cercano false dottrine. Questo non accadrà qui, perché Io sono qui e vi darò tutto attraverso il vostro cuore che è sempre collegato al Mio. Sì, ma perché molti non lo fanno bene? Perché il diavolo cerca i cuori più deboli, perché non sono forti nella preghiera o nell'amore, ma qui ho Amore e Pace. Voglio che siate sempre consapevoli della Verità, affinché tutti i miei figli imparino a raggiungermi attraverso l'Amore, perché tutti lo fanno [pregare] senza sapere come invocare il Vero Amore.

Perciò, sento sempre l'Amore del tuo cuore qui, figlia mia, tu me lo hai sempre dato, fin da quando eri piccola, anche se molti non se ne sono mai accorti. Ho sempre sentito che nel tuo cuore c'era un Amore costante che molti non vedevano, perché l'ignoranza non permetteva loro di vedere che ciò che usciva dal tuo cuore era Amore e Pace, e ancora oggi non lo vedono. Voglio che i miei figli imparino a capire da te, perché sono sempre venuto qui in questa casa [casa di Maria] che è stata scelta con Amore e Pace, per questo puoi sentirmi. Vi cerco, perché siete sempre qui in questa casa scelta con Amore e Pace, ed è per questo che potete sentirmi ogni volta che vengo a trovarvi, potete sentire quello che sono venuto a darvi solo per Amore. Io sono il vostro Dio, il vostro Salvatore.

Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Vincere la radice di ogni peccato

 


"Miei cari fratelli e sorelle,

Il Signore Dio chiama ciascuno di voi alla Vita Eterna. Per entrare in questa Vita, evita di attaccarti troppo a ciò che è temporaneo, a quel temporaneo che prima o poi dovrai scacciare dalla tua vita affinché il tuo cuore, la tua mente e tutta la tua vita appartengano definitivamente al Signore.
Nella tua vita, l'amore per Dio, tuo Creatore, e per il tuo prossimo è una regola fondamentale. È nella Chiesa che si impara a vivere da buon cristiano. Per questo la Chiesa è scuola per ciascuno di voi e il Maestro è il Signore Gesù Cristo, così ben assistito da sua madre e da vostra madre, la Beata Vergine Maria.

In misura maggiore o minore, il peccato è presente in ogni uomo. Perciò la lotta contro il peccato è una lotta che ogni cristiano è chiamato a condurre incessantemente. Può essere difficile per lui liberarsi dal peccato e dalla tiepidezza che influenza la sua vita e la sua personalità in un mondo in cui il materialismo è così dominante. Può essere difficile per lui attraversare le leggi giudiziarie, fisiche e umane del mondo, leggi che sono spesso abusive e devono essere sopportate cercando di vivere buoni rapporti con gli altri. Pensate che tutta la vita terrena del Signore Gesù è stata la via che conduce alla Gerusalemme Celeste e l'uomo che ha deciso di seguire Cristo Gesù, deve dargli il suo cuore e tutta la sua vita.

La radice di ogni peccato è l'orgoglio, questo orgoglio che è stato più o meno radicato in ognuno di voi dalla caduta di Adamo ed Eva. D'altra parte, l'umiltà è la via che conduce al Regno dei Cieliè ciò che ti unisce a Dio ed è così che vincerai la morte. Per vivere in tutta umiltà devi lottare instancabilmente contro il tuo "io". Devi vegliare su te stesso, sui tuoi pensieri, sui tuoi sentimenti. Avete l'opportunità di liberarvi dal vostro ego con un particolare sacerdote nel Sacramento della Riconciliazione. Hai anche il meglio che puoi per aiutare il tuo prossimo, per ascoltarlo e per mostrargli la strada giusta.

  Sì, la lotta contro il peccato, la tua lotta personale contro il peccato è anche una lotta per il bene del tuo prossimo. È vincendo il peccato che apprezzerai la bellezza del tuo prossimo alla maniera del Signore Gesù. In questo modo toccherai l'Eternità, entrerai nella Vita Eterna e supererai il tempo e la morte. In questo modo inizierai la tua nuova vita in cui non sei tu, ma Cristo che vive in te e nel tuo prossimo...

Devi andare oltre il tuo "io"; Forse non avete abbastanza forza per farlo, né audacia, ma avete questa meravigliosa opportunità di andare in chiesa, di confessarvi e di accostarvi al Santo Calice con la speranza della risurrezione. È così che il Signore vi salverà dalla disperazione e dalla tristezza.

In tutto l'amore del Cielo, sotto la luce dell'Eterno Padre, in tutto l'amore del Signore Gesù e di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, il tuo messaggero dell'amore del Cielo"

25.04.2013

Bambini affamati in Medio Oriente

 


Oggi, durante la Santa Messa, nostro Signore Gesù mi ha parlato e mi ha mostrato un'immagine di bambini affamati. La visione dei bambini sofferenti mi angosciava così tanto, era orribile, che ero in lacrime.

Nostro Signore disse: "Pregate per i bambini del Medio Oriente, stanno morendo di fame, stanno morendo di fame. Hanno fame; Non hanno nulla da mangiare e non hanno nutrimento. La gente ha abbondanza di tutto, ma non condivide, e c'è un leader malvagio che non permette che arrivi anche il cibo".

Nostro Signore è molto triste per il mondo. Disse: "Il mondo è veramente peccatore e non condivide con i bisognosi".

Valentina Papagna

I SEGNI DI DIO NELLA VITA DI UN BAMBINO AFRICANO

 


Vivere a Roma deve essere stata un'esperienza straordinaria per lei?


Quando vivevo ancora in Africa, Roma era per me qualcosa di simile al paradiso... La città del Papa sembrava lontana e irraggiungibile.

Il mio arrivo nell'urbs aeterna rimane impresso nella mia memoria. Ogni passo che facevo mi lasciava a bocca aperta. Abitavo in viale delle Mura Aurelie, nel Collegio San Pietro, vicino al Vaticano. Chi avrebbe immaginato, la prima volta che sono entrato nella maestosa Basilica di San Pietro, che un giorno avrei celebrato la Messa da cardinale in quei luoghi sacri? Ricordo bene la mia prima preghiera sulla tomba del Principe degli Apostoli. Sentivo molto vividamente la profonda fede, l'amore di Dio e l'ispirazione del cielo che percepivo in tutte quelle opere d'arte. In quel periodo ho scoperto l'antica Roma, il Colosseo, il Foro, le catacombe e tutte le tracce dei primi martiri cristiani. Spesso mi dicevo che stavo seguendo il cammino dei santi, sentendomi in dovere di essere il loro umile discepolo.

Ma gli studi riempivano la maggior parte della nostra giornata. Avevamo insegnanti eccellenti, che di solito erano i migliori specialisti nel loro campo. A quel tempo il rettore del Biblicum era Carlo Maria Martini. Ricordo in particolare le lezioni di Ignacede La Potterie, Stanislas Lyonnet, Étienne Vogt e Albert Vanhoye, che sarebbe diventato cardinale. Questi studenti universitari altamente istruiti irradiavano vita interiore. Ci hanno trasmesso la loro scienza e la loro fede in Dio.


Per i vostri sforzi, sarete premiati nel Regno dei Cieli.

 


Messaggio settimanale ricevuto, a Fatima, Portogallo, trasmesso dalla Vergine Maria, Rosa della Pace, al veggente Frate Elías del Sagrado Corazón de Jesús


23 Novembre 2024

Cari figli:

Per i vostri sforzi, sarete premiati nel Regno dei Cieli.

Per la vostra persistenza e fede, sarete guidati al Proposito di Dio.

Per le vostre rinunce e sacrifici, sarete santificati.

Per la vostra verità e trasparenza, sarete rafforzati.

Per il vostro servizio instancabile ed immediato, sarete benedetti.

Per il vostro spogliamento e il vuoto di voi stessi, sarete trasformati.

Perché non esiste nulla che sia irraggiungibile per Dio. Egli, attraverso la Sua Volontà e soprattutto il Suo Amore Paterno, può rinnovare tutte le cose.

Fissate il vostro sguardo nel Cuore donato di Cristo; su quel Cuore che, essendo umano, fu capace di dare la vita per i Suoi amici e fratelli.

Voi sareste capaci di dare la vita per i vostri amici più che per i vostri esseri cari?

Cari figli, nell'esempio del Mio Amato Figlio si incontra il cammino interiore che ognuno è chiamato a percorrere; però Egli non vi forzerà mai perché, nella Sua dignità divina, Cristo rispetta la decisione dei figli di Dio.

Però Cristo mantiene sempre aperta quella porta affinché voi possiate vivere attraverso l'Amore di Gesù; così come Cristo spera di vivere attraverso ognuno di quelli che giorno e notte, nonostante le tempeste di questi tempi, si confermano al Signore come i Suoi ultimi compagni dell'apostolato interiore.

Molto di più Cristo potrebbe fare, attraverso l'apertura e disposizione delle anime. Se le anime avessero presente che Cristo potrebbe fare molto di più in quelle che si arrendono a Lui, un altro sarebbe lo scenario di questi tempi.

Per questo, Io Sono qui, come la Vostra paziente ed amorevole Madre, per poter compiere in voi le aspirazioni del Signore.

Vi ringrazio per rispondere alla Mia chiamata!

Vi benedice,

Vostra Madre, la Vergine Maria, Rosa della Pace

IL PURGATORIO NELLA RIVELAZIONE DEI SANTI

 


Un giorno in cui S. Margherita Maria Alacoque stava pregando per due personaggi molto illustri e potenti in questo mondo, le fu rivelato che uno di essi era condannato per molti anni in Purgatorio, e che tutte le preghiere e le Messe numerosissime, che si celebravano in suo suffragio, venivano applicate dalla giustizia di Dio ad alcune famiglie, che da detto personaggio erano state rovinate o danneggiate per mancanza di carità e di giustizia, e siccome a quei disgraziati non erano rimasti mezzi per far celebrare Messe dopo morte, il Signore vi suppliva in questo modo. (Vita della Santa. Lettera della M. Greyfie sua Superiora).'

Quanto alle mancanze contro la carità, Iddio usa rigore estremo sopratutto quando son commesse da anime a lui consacrate; e la ragione è chiara. Dio è amore, come dice san Giovanni, e quindi non v'è cosa che più gli dispiaccia quanto le inimicizie, i rancori, le maldicenze, i giudizi temerari e tutti que' falli contro la carità, che purtroppo si riscontrano spesso nelle persone più pie e di più esemplare condotta. - Nella vita della Santa Margherita si legge che due religiose, per le quali ella pregava dopo la loro morte, le furono mostrate giacenti nel carcere del Purgatorio, una di esse soffrendo pene incomparabilmente più atroci di quelle dell'altra. Per la qual cosa ne ascriveva a colpa sopratutto quei difetti contrari alla carità reciproca e a quella santa amicizia che deve regnare nelle comunità religiose, ed alla quale avendo ella contravvenuto, erasi meritata, fra le altre punizioni, quella di non usufruire dei suffragi che la comunità faceva ed offriva a Dio per lei, ricevendo unico sollievo nei suoi mali dalle preghiere di tre o quattro persone della stessa comunità, per le quali ella vivendo aveva avuto meno stima ed affezione (Vita della Santa - Lettera della M. Greyfie).

Ecco dunque, secondo le più autentiche rivelazioni, i diversi castighi inflitti dalla divina Giustizia ai diversi peccati. 

Domandiamoci adesso quale sarebbe il nostro posto in Purgatorio - ammesso di meritarci solo il Purgatorio - e procuriamo di non cadervi.

Sac. Luigi Carnino

La Madre e il Signore Gesù sono sconvolti perché il miracolo viene ignorato

 


La Madonna mi ha parlato del Miracolo Eucaristico descritto nel Messaggio del 17 ottobre 2024.

Ha detto: "Io e mio figlio, siamo molto arrabbiati per questa chiesa di San Patrizio. Si è verificata una grazia e un miracolo così belli con la Santa Eucaristia, eppure essi lo ignorano completamente, il che sconvolge molto mio Figlio. Assolutamente, non vogliono sapere, chiudono gli occhi e non fanno nulla".

"Che cosa faranno senza Dio? Dovrebbero apprezzare questo dono".

"Questo miracolo incoraggerà le persone a sapere che Dio è con loro, che questa Chiesa è stata scelta in modo speciale, specialmente attraverso tutte le vostre preghiere alle quali tutti voi siete stati così devoti per molti anni".

«È una ricompensa, come possono ignorare questo dono?»

Valentina Papagna