venerdì 20 dicembre 2024

Vivere la realtà dall'alto

 


"Miei amati fratelli e sorelle,

Il Figlio di Dio è venuto in mezzo a voi, non solo perché abitiate con lui e alitiate l'amore del Padre, ma perché a suo tempo abitiate nel Regno dei cieli, dove vi è riservato un posto. Nella sua Ascensione, il Signore Gesù, dopo aver evangelizzato, seminato il buon seme e creato la sua Chiesa, è andato a prepararvi una dimora nella casa del Padre suo, perché abitiate con Lui e non rimaniate orfani sulla terra.

Potete riconoscere sinceramente il vostro attuale stato di povertà, ma ricordate che il Signore Gesù vi ha promesso che sarà con voi, sempre, fino alla fine del mondo. Comprendete che, in realtà, siete stranieri sulla terra di passaggio e, ancor meglio, pellegrini in cammino verso l'Eternità. Pensate che in questa Eternità, dove con amore incomparabile vi aspettano la stirpe dei vostri antenati e di altre persone che avete aiutato e salvato e che erano state cancellate dalla vostra memoria. E ancora, altri ti accoglieranno, perché contro di loro, mentre erano in purificazione, hai pregato e fatto celebrare Messe.

Quando il Signore dice: "Tendete alle realtà che sono in alto e non a quelle della terra", comprendete bene che queste realtà promesse sono davvero in Cielo; È lì che devi cercarli, è lì che puoi prenderne possesso. Il passaggio che dovete fare oggi è quello di vivere spiritualmente dall'alto, di fondare la vostra vita in Colui che siede alla destra del Padre e di abbandonare tutte le piccole glorie terrene che vi danno solo gioie effimere.

Vivendo le realtà del cielo in Cristo Gesù, non si può ignorare il fatto che queste realtà sono costituite da comunione e di vita fraterna. Cristo infatti è "tutto in tutti" e la dimora che egli prepara per voi per mezzo dello Spirito Santo è la famiglia di Dio, la comunione dei figli di Dio.

Tutti gli uomini, indipendentemente dalla loro religione o cultura, hanno la vocazione di essere uniti in Cristo per formare un'unica famiglia umana, radunata nella casa del Padre. Vivere delle realtà del Cielo non è sottrarsi al mondo, ma al contrario impegnarsi nel mondo attraverso la carità, in vista dell'eredità che gli uomini hanno in cielo. La vostra vita ha senso solo in termini di eredità celeste.

La chiamata di Dio ti introduce a una speranza incredibile: la condivisione della Sua gloria nello stesso amore! E questa speranza è già una realtà: è Cristo Gesù che vi raduna in sé al Padre.

Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù e di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, il tuo messaggero di speranza"

18.05.2013

GESÙ, VOGLIO COPIARE LA TUA UMANITÀ E, CON TE, SUGGELLARE TUTTO COL TUO VOLERE

 


INSEGNAMENTI (E PREGHIERE) DI GESÙ SUL PREGARE NELLA DV


Mio amato Gesù, voglio vivere con Te, nella tua Umanità, nel centro del tuo Voler Divino; voglio operare con Te e con Te voglio spandermi a destra ed a sinistra, davanti e di dietro, per fare il giro dei secoli tutti, elevando ad ogni atto umano il mio atto in modo divino, in virtù della tua Volontà. Voglio che l’eco tua risuoni nella mia e la mia nella tua e se ne faccia una sola. (Cfr. Vol. 14 - 19.10.1922) Voglio fare con Te ciò che fa la tua Volontà, perché non c’è bene che la tua Volontà non contenga ed è Essa la vita di tutti i beni che si fan dalle creature. Voglio operare con Te, nella tua Volontà, perché so che un istante solo d’operato della tua Volontà Divina, sorpassa tutto l’operato di tutte le creature, passate e presenti e future; io so che vale più un mio solo istante nella tua Volontà che tutto ciò che potrei fare di bene in tutta la vita mia. (Cfr. Vol. 11 - 8.3.1914) Perciò, mio amato Gesù, voglio vivere nel tuo Volere per moltiplicare la tua Vita e ripetere all’infinito tutto il bene che la tua Vita contiene. Entro quindi nel tuo Voler Divino per distendermi in tutti ed in tutto: dal primo all’ultimo pensiero, dalla prima all’ultima parola, dalla prima all’ultima azione e passo che si son fatti e si faranno. Voglio suggellare tutto col tuo Volere, affinché Tu, Suprema Maestà, possa da tutto ricevere la gloria della tua Santità, del tuo Amore e della tua Potenza, e tutto ciò che è umano resti coperto, nascosto, improntato dal tuo Voler Divino, affinché nulla, nulla resti d’umano in cui Tu non riceva completa gloria divina. (Cfr. Vol. 13 - 8.11.1921) Perciò, Amor mio Gesù, il fiumicello di tutti i miei atti fatti nel tuo Voler Divino scorra nel mare immenso del tuo Volere: scorra ogni mio pensiero nella tua Volontà, perché ai riflessi della tua Intelligenza, che è pensiero di ciascuno, si elevi il mio pensiero su ciascuna intelligenza creata, per darti d’ogni pensiero l’omaggio, in modo divino; scorrano le mie parole ed opere nel tuo Volere, affinché al riflesso della tua Parola Fiat che fece tutte le cose ed è parola di ciascuno, ed ai riflessi della Santità delle tue Opere che è vita e moto di tutto, elevandomi su tutto e su tutto sorvolando, io Ti dia la gloria d’ogni parola e d’ogni opera, con la stessa tua Parola Fiat e con la stessa Santità delle tue Opere.

O Gesù mio, io voglio entrare nell’Umanità tua SS. e copiare ciò che faceva l’anima della tua Umanità nella tua Divina Volontà e, con Te voglio abbracciare tutti i secoli e tutte le creature ed elevarmi su tutti, per mettere in vigore i diritti della Creazione che solo spettano a Te e che riguardano le creature, portando tutte le cose alla prima origine della Creazione ed allo scopo per cui Tu tutto creasti. Voglio che tutti gli atti umani abbiano vita nel tuo Voler Divino per formarvi il loro piano, di tutti gli atti umani cambiati in atti divini, con l’impronta della nobiltà, Santità e Sapienza Suprema, secondo il tuo scopo della Creazione; voglio che ogni atto di creatura sia fatto nel tuo Voler Santo e, qual fiumicello, venga a prendere il suo posto nel mare immenso del Volere Eterno, perché ogni creatura cresca a somiglianza tua, operando con gli stessi modi tuoi, stando con Te e vivendo in Te, e così il tuo Volere scenda sulla terra per farsi conoscere e finalmente regnarvi. (Cfr. Vol. 14 - 6.10.1922)


La Mia nascita!

 


17 dicembre 2024

Gesù in agonia: Figlia Mia. Scrivi, figlia Mia, scrivi e dì ai figli quanto, Io che sono il loro Gesù in agonia li amo. Se solo comprendessero quanto grande, misericordioso, guaritore e donante gioia è il Mio amore per loro.

 

Figlia Mia. Riferisci ai figli quanto Io li amo e dì loro quanto è importante per loro la festa della Mia nascita, la Mia nascita in sé e la Mia opera di redenzione. È così importante che la devono vivere con gioia nei cuori, nell'amore sincero, vero e divino e devono trovare la via verso di Me, il loro Gesù.

 

Senza la Mia opera di redenzione, senza la Mia nascita questo mondo sarebbe perduto, dillo dunque ai figli della terra, perché esistono 2 importanti feste nel vostro calendario per onorare in modo speciale Me, il vostro Gesù, queste sono: la festa della Mia nascita e la festa di Pasqua con la Mia passione, morte in croce e resurrezione.

 

Non sminuite il vero significato di queste festività che è quello di onorarMi perché soltanto chi le celebra insieme a Me sperimenterà vera gioia e la sua vita interna cambierà. Gli saranno aperti i portoni verso il Regno celeste che altrimenti resterebbero chiusi, ma c'è bisogno di crescerefigli Miei e questa crescita interiore la potete ottenere soltanto se osservate le Mie festività così come Io il vostro Gesù vi dico:

 

Con amore, nella gioia e nella devozione a Me!

 

Percorrete la via insieme a Me, comprendete la Mia nascita, la Mia vita e la Mia passione quando verrà questa festa. In questo modo comprenderete le verità della vita e preparerete la vostra anima per una vita nella gloria eterna.

 

Festeggiate questa festa di Natale pensando a Me, onorandoMi e con MeTutto il resto non ha nessun valore, nessuna sostanza e non vi donerà la beatitudine nell'eternità. Solo un'anima a Me devota e amorevole scoprirà le verità che resteranno precluse a tutti gli altri che non Mi amano e che non si interessano alle Mie feste.

 

Celebrate questa notte di Natale insieme a Me, rivolgetevi alla Mia Santissima Madre Maria e pregate il Mio padre putativo Giuseppe, Noi la Sacra Famiglia siamo pronti per voi e Ci rallegriamo per voi e per tutti i figli che ci amano e che Ci accompagnano con amore in questi santi giorni. Amen.

 

I miracoli che accadono sono grandi, ma si manifestano solo a coloro che sono interamente con Me. Amen.

 

Io vi amo moltissimo.

 

Il tuo e il vostro Gesù in agonia. Amen.

AVVERTIMENTO



Dio Padre: Io, il vostro amatissimo Padre, ho finalmente fissato il giorno dell‟Avvertimento. Solo Io conosco questa data.


Mia amata figlia prediletta, i sacrifici fatti da Me, il vostro amatissimo Padre, a nome dell‟umanità, stanno volgendo al termine. 

É stato fatto ogni tentativo, a causa del Mio amore puro per i Miei figli, per salvarli dal male del peccato. In questi tempi, la battaglia finale per salvare tutti i Miei figli di ogni credo e razza è ora nella fase conclusiva. 

Chi di voi difenderà la Verità, quando questa vi sarà stata data per così tanto tempo? Chi tra di voi accetterà la Mia Santa Parola come è offerta a voi oggi nel Mio Libro della Verità? Quelli di voi che urlano al Mio profeta saranno messi a tacere, in modo che i Miei figli siano in grado di ascoltare la dolce Voce del Mio Figlio Prediletto, mentre richiama le anime nel porto sicuro per prepararle al Nuovo Paradiso sulla terra. 

Invito tutti i Miei figli, i forti, i deboli, i vulnerabili, gli ignoranti e quelli pieni di orgoglio, che pensano di conoscere la Verità delle profezie promesse da Me nel corso dei secoli, a rispondere a questa chiamata dal Mio Regno Celeste. 

Io, il vostro amatissimo Padre, ho fissato finalmente il giorno dell‟Avvertimento. Solo Io conosco questa data. Solo Io conosco la data del Grande Giorno in cui Mio Figlio tornerà a rivendicare il Regno che Gli ho promesso. 

Il giorno dell‟Avvertimento, dato a voi come un grande Dono, dividerà l‟umanità in due metà. La prima metà accetterà la Grande Misericordia di Mio Figlio. L‟altra metà si nasconderà e scapperà. Essi crederanno di avere la capacità di opporsi all‟intervento di Dio per salvarli. Quello che non sanno è che li inseguirò fino all‟ultimo giorno per salvarli dall‟orrore finale, da cui non c‟è ritorno. 

Figli Miei, non abbiate paura di Me. È a causa del Mio Amore per voi che ho permesso la persecuzione finale, quando il male si farà conoscere in un modo mai visto prima. 

Tutte le Chiese Cristiane saranno abbattute nello spirito. Alcune saranno distrutte. La Chiesa Cattolica soffrirà più di tutte le altre, poiché sarà ora contaminata nel cuore. 

Questa morbo sarà pericoloso, ma la Chiesa fondata da Mio Figlio sulla terra sopravviverà a questo male, anche se gran parte di essa sarà al di fuori di Roma, poiché la sede di Pietro è stata profanata. 

Alzatevi, tutti voi che giurate fedeltà a Mio Figlio. State insieme e pregate che l‟infestazione non divori quelle anime che hanno dato la vita per Mio Figlio. Oh, come saranno tentati dalle nuove leggi che essi credono siano dettate dal Cielo per mezzo della sede di Roma. Come i loro cuori sussulteranno di dolore quando scoppierà il disordine. Quanto piangeranno, quando quei sacri servitori, a centinaia di migliaia, saranno scomunicati. Solo allora tenderanno le loro braccia e chiameranno Mio Figlio per guidarli. 

La Mia Divinità coprirà il mondo e riunirà tutti i Miei figli nel Regno di Mio Figlio. Dovete attendere la chiamata e accettare, con cuore grato, questi Doni dati a voi come armi necessarie a combattere contro la malvagità, che avvolgerà la terra nell‟oscurità. 

I miti e gli umili di cuore, che amano Me, il loro Padre, e coloro che accettano la Divinità del Mio Figlio Unigenito, Gesù Cristo, saranno raccolti per primi. Essi, i cui nomi sono nel Libro della Vita, verranno chiamati e regneranno come capi, insieme con i Santi, tra le dodici tribù d‟Israele. 

Quelli di voi con le anime tiepide saranno illuminati e il loro fardello sarà più pesante. Sarà attraverso le vostre preghiere che gli altri, quelli che si nascondono da Me, saranno presi sotto il tetto della Mia Protezione. 

La bestia, che si nasconde da Me, non vincerà le anime dei Miei figli così facilmente. Io concederò ogni Atto di Misericordia, ogni miracolo, e ogni intervento per il bene dei Miei figli. 

Coloro che si frappongono tra Me e i Miei figli subiranno un castigo terribile. Anche se amo tutti i Miei figli, non esiterò a fermare quelli tra di loro che, se lo avessi permesso, avrebbero portato via il Mio Regno, che riempirò con tutta la Mia famiglia. 

State attenti alla Mia Collera. Poiché, anche se essa è contenuta e la Mia Pazienza è grande, getterò sulla terra una grande afflizione, anche se ciò significa distruggere gran parte di essa. Come una malattia che divora il corpo umano, così anche le cattive azioni degli uomini contro i loro fratelli, distruggono le cellule sane. Se questa malattia non si ferma e se Io non taglio e getto via la carne malata, non riesco a risanare il corpo. 

Sarà solo l‟intero Corpo sano della Chiesa di Mio Figlio sulla terra che potrà venire alla porta del Mio Nuovo Regno sulla Terra. Coloro che hanno rifiutato la tentazione di respingere Mio Figlio, troveranno più semplice  essere resi degni di congiungersi come un unico corpo, in unione con Mio Figlio. Ad essi sarà data la vita eterna e il dolore non ci sarà più. 

Il vostro Padre Amato,  

Dio l‟Altissimo. 

1° Aprile 2013

giovedì 19 dicembre 2024

IO CERCO CUORI PURI

 


Se desideri, figlia Mia, abbandonarti ad assaporare le ineffabili dolcezze del tuo Dio, purifica il tuo cuore con molta cura.

Guardate come sono i vostri cuori, nati nel peccato, insudiciati e sfigurati da tante macchie, inclini al male, capaci di stimolare e nutrire tante passioni disordinate, pieni del mondo e pieni di se stessi. Come posso ricrearmi e abitare Io in un cuore così? Io cerco cuori puri e tutte le Mie delizie consistono nel vivere in essi e ricrearmi in essi, come tra candidi gigli.

Alcuni evitano i peccati mortali e ammettono senza alcun scrupolo quelli veniali, segno fin troppo evidente che più che per amor Mio, vi governate secondo il vostro amor proprio.

Guardatevi dal peccato veniale, se non volete commettere peccati mortali. Quanto più indulgenti sarete con le vostre colpe piccole, tanto più esponete al pericolo la vostra salvezza, poiché il peccato veniale diminuisce la carità, infonde la tiepidezza, corrompe gli atti della virtù, ostruisce la sorgente delle grazie e, a poco a poco, lascia l'anima interamente vuota.

Purificate i vostri cuori, figli Miei, e niente impedirà che possiate giungere all'unione interiore con Me; così sperimenterete, fino alla sazietà, la tenerezza che voglio darvi.

Non vi basti liberare i vostri cuori dal peccato e dal mondo; dovete anche liberarli da voi stessi. 

Così come la completa rinuncia al peccato ristabilisce l'amicizia divina, e il distacco dalle vane superficialità del mondo dispone alla vita interiore, anche l'abbandonare se stessi per Me, conduce alla unione con Me. È necessario che Mi diate tutto il vostro cuore, se volete godere la felicità suprema in questa vita.

I vostri cuori sono Miei, poiché quando ancora non esistevano, Io li ho creati. Persi, Io li hocercati e redenti; esposti a essere carpiti dai vostri nemici, Io li ho protetti e preservati. Dandomi i vostri cuori, non Mi date altro se non ciò che è Mio.

Molti hanno l'infelice abitudine di dividere, per amor proprio o per altri pretesti, il loro affetto tra Me e qualche altra cosa creata. È frequente, ma molto pericoloso e funesto.

Figlioli, Io voglio possedere i vostri cuori. Io sono il vostro unico proprietario. Io, il vostro Dio geloso. Io, il vostro solo fine e la vostra sola beatitudine. Amate, figli Miei, è necessario l'amore, per questo sono stati creati i vostri cuori. Ma, per amare ciò che deve essere amato, per amare Me e se preferite qualche altra cosa, questa la dovete amare unicamente per amore Mio.

E quando, all'infuori di Me, non amate niente se non per amore per Me, quando null'altro ricevete nel vostro cuore se non Me e da Me, sarà allora che Io vi troverò purificati. “Offrimi, figlio Mio, il tuo cuore.”

Catalina Rivas - 23 marzo 1995 

TEMPO ED ETERNITÀ - Speranza e disperazione.

 


Speranza e disperazione. 

Non dispera l'infermo nella sua malattia, né il povero nella sua necessità, né l'afflitto nella sua tribolazione, perché i mali di questa vita mutano col tempo, o si alleggeriscono con le consolazioni, o finiscono con la morte. I poveri dannati invece non possono consolarsi neppure con la speranza della morte. Se fra tanta moltitudine di pene acerbissime vi fosse alcuna speranza della loro fine, sarebbe questo già un gran sollievo. Ma non è così, perché da ogni parte sono chiuse le porte della consolazione. La speranza è quella che rende ingannevoli i mali e toglie gran parte della loro pena e non v'è fatica che con essa non sia tollerabile. I più afflitti respirano al solo pensare alla fine delle loro miserie o al cambiamento dei loro mali; però quale sollievo può avere un dannato, mentre il suo miserabile stato non avrà mai fine, né saranno i suoi dolori modificati un solo momento? 

Avrebbe gran consolazione, se potesse sperare che dopo mille anni gli sarebbe data quella goccia di acqua che domandò il ricco Epulone. Che dico da qui a mille anni? No, da qui a centomila anni, da qui a mille volte centomila anni, come se gli dessero un termine determinato ed aprissero la porta ad una leggera speranza. Se tutto lo spazio occupato dalla terra e coperto dall'acqua e pieno dell'aria e per cui si estendono tutti i cieli, fosse zeppo di grani di frumento e dicessero ad un dannato che, quando un uccelletto, che ogni centomila milioni di anni viene a pigliare un solo granellino, avrà mangiato tutto e porterà via l'ultimo granello, gli sarebbe data la goccia che il ricco Epulone domandò a Lazzaro, si consolerebbe nel vedere tanto diminuito il rigore della sua pena per questa sola mutazione. Però non l'avrà e dopo tanti milioni di migliaia di anni sarà ancora come al principio, tanto crucciato, tanto rabbioso e senza consolazione come sempre. È questo che spezza il cuore al dannato:  

il vedersi senza rimedio ed impossibilitato a far ciò che prima gli sarebbe stato tanto facile; poiché con alcune briciole di pane che cadevano dalla mensa, avrebbe quel ricco potuto procacciarsi i gaudi eterni, mentre adesso gli è impossibile aver il sollievo di una goccia di acqua. Qual rancore avranno contro se stessi i dannati, ricordandosi che col privarsi di un gusto momentaneo avrebbero potuto sfuggire ai tormenti eterni! Quanta rabbia sentiranno nel cuore, considerando che avrebbero potuto aver sì facilmente un rimedio ed ora penano senza rimedio alcuno! 

Apra dunque gli occhi il cristiano e voglia rimediare adesso mentre può, a ciò che non potrà, quando vorrà. Adesso è il tempo del perdono, ora è il tempo della salvezza. [Ecce nunc tempus acceptabile, ecce nunc dies salutis (2Cor., 6, 2)] Che altro ci significano quelle fiamme della fornace di Babilonia, delle quali dice la Sacra Scrittura che salirono 49 cubiti in alto? (Dan., 3, 47) Perché non dice 50? E chi arrivò a misurare tanto esattamente questa fiamma che con tanta velocità saliva nell'aria, da poter discernere che la sua altezza era di 49 cubiti e non di 50? Ecco il mistero. Il numero 50 era numero di giubileo e significava indulgenza e perdono; ma le fiamme dell'inferno, simboleggiate da quella fornace, per quanto eccedano i tormenti di questa vita, non raggiungeranno mai il giubileo e la remissione della pena per milioni di secoli che possano durare. Adesso sì che è tempo di perdono ogni anno, ogni mese, ogni giorno, ogni ora ed ogni momento. 

Dei giorni interi e delle settimane intere che perdono gli uomini in questa vita, quanto darebbe un dannato per aver un solo quarto d'ora di tempo per poter fare penitenza! Non siamo prodighi di cosa tanto preziosa e non perdiamo tempo, col rischio di cadere nell'inferno e perdere la gloria eterna. Il tempo di questa vita è tanto prezioso che poté scrivere San Bernardo: Il tempo vale quanto Dio, perché con esso si guadagna Dio. Non scialacquiamo cosa di tanto valore, anzi godiamo di poter così a buon mercato guadagnare con il tempo l'eternità. Onoriamo in tal guisa In stesso Dio, Signore dell'eternità, compiendo ciò che disse l'Ecclesiastico: C'è chi con poco prezzo redime molte cose (Eccl., 20, 12). Sopra le quali parole San Goffredo scrive: Se ti si deve un'amarezza eterna e tu puoi sfuggire ad essa con soffrire una pena temporale, senza dubbio hai acquistato grandi cose con poco prezzo. Anche nei beni eterni è una grande consolazione il fatto che essi non hanno mutazione e che non solo non hanno da finire, ma neppure possono diminuire. Consumandosi e mutandosi tutti i beni temporali, essi permangono sempre nel medesimo stato. 

Confronti il cristiano la brevità e la mutazione dei beni di questa vita con la immutabilità ed eterna durata dei gaudi dell'altra vita. Rifletta sulla differenza che esiste tra queste due parole: "Ora e sempre”. I malvagi dicono: “Godiamo adesso”. I saggi e virtuosi dicono: “E' meglio non divertirci adesso, per godere sempre i beni eterni". I mondani dicono: “Viviamo regalmente ora”. I servi di Cristo dicono: “Moriamo adesso alla carne, per vivere allo spirito per tutta l'eternità”. I peccatori dicono: “Ingolfiamoci adesso nei piaceri del mondo”. I timorati di Dio dicono: “Fuggiamo il mondo instabile, per godere poi sempre il cielo”. Si pensi chi è più saggio, se chi mira a ciò che dura il momento dell'“adesso”, o chi attende all'eternità che dura sempre; se chi vuole patire senza profitto pur tutta l'eternità o chi vuole patire ora per poco tempo col gran lucro del regno dei cieli. Oh vita miserabile ed inconsolabile dei dannati, vita i cui tormenti non avranno mai fine, né mutazione i suoi dolori, né profitto le sue pene! Tre cose solamente consolano le fatiche in questa vita: che avranno fine, o che cambiandosi s'alleggeriranno, o saranno ricompensate con un premio. Tremenda cosa sarà dover patire per tutta l'eternità senza utilità alcuna, per non aver voluto patire un momento di tempo, quando lo si poteva, per la gloria di Dio e per guadagnare il regno dei cieli. 

P. Gian Eusebio NIEREMBERG S. J. 


I doni dello Spirito

 


Dice Maria:
"Figli miei, eccomi qui in questo bel giorno per rivolgervi la mia parola, tutta soffusa d'amore e di grazia.

Io sono la Sposa dello Spirito Santo, la Madre della divina grazia e del divino Amore. Io sono la mediatrice di ogni grazia e l'ausiliatrice dei cristiani.

Eccomi, dunque, qui accanto a voi con le mani piene di grazie e il cuore pieno d'amore. Voglio farvi dono di tutto e voglio pregare il mio celeste Sposo perché, per mezzo mio, oggi rinnovi in voi la sua Pentecoste d'amore.

I suoi doni voi li conoscete, io ve ne elencherò qualcuno tra i più indispensabili, perché possiate essere cellule viventi della Chiesa del mio Gesù di cui lo Spirito Santo è l'anima.

Ecco che chiedo dunque per voi la sapienza, quel dono per cui possiate penetrare nei segreti di Dio e capire ciò che agli uomini è sconosciuto, la sua grandezza, la sua bontà, la sua misericordia e il nulla delle cose del mondo. Questo dono vi prego di chiederlo incessantemente a Dio poiché, per mezzo della sapienza, voi saprete dirigere non solo l'anima vostra, ma anche la vostra famiglia e, per chi è chiamato, anche la società che tanto necessita di essa.

Vi otterrò anche il dono dell'intelletto, perché possiate capire quanto sia bello vivere la vita di fede e di unione con Dio e con la Chiesa, nell'adempimento semplice e costante dei vostri doveri individuali e sociali.

Impetrerò per voi il dono del consiglio, perché, dopo aver visto e meditato ciò che è meglio per voi, sappiate dire sempre una buona parola a chi vi è vicino. Darò efficacia ai vostri consigli perché siano messi in pratica.

Mamme care, quanto avete bisogno di questo prezioso dono, voi che qualche volta non sapete come comportarvi coi vostri figli e quando parlate non siete ascoltate. Ebbene, se voi vi rimettete in questo momento alla mia potenza , io vi assicuro che vi suggerirò parole sagge, piene di sapienza, che i vostri figli non dimenticheranno più, anche se momentaneamente non le ascolteranno.

Domanderò per voi il dono della fortezza, figli miei, perché sappiate mostrarvi quali siete, cioè seguaci di Cristo in ogni istante della vostra vita, anche quando essere cristiani vorrà dire ricevere derisioni, insulti ed offese di ogni genere; quella fortezza che vi rende capaci di vincere le vostre cattive inclinazioni, le lusinghe del mondo e le tentazioni del demonio.

Vi otterrò, con il dono della pietà, la gioia che vi fa gustare la preghiera, come in questo tempo che passate accanto a me; la gioia di comunicare con Dio e col paradiso in un incontro cuore a cuore; la gioia di vivere anticipatamente un po' di vita di cielo anche quaggiù, dove le cattiverie si vanno costantemente moltiplicando.

E quando tutti questi doni avranno arricchito il vostro cuore, quasi come conseguenza entrerà in voi un santo timore di offendere Dio, di cadere in peccato, di perdere la grazia e l'amore di Dio. Figli, lo Spirito del Signore dimori costante nei vostri cuori e vi semini l'abbondanza dei suoi frutti: la fede, la bontà, l'indulgenza, la gioia, la tenerezza, la carità, la speranza, la fiducia, la costanza nel bene.

Figli, come vorrei che voi foste docili ai divini richiami di questo dolce Ospite che dimora nelle anime in grazia. In Lui voi trovereste riposo e sollievo nella fatica, conforto nel dolore.

Come vorrei che l'invocaste per tutti i membri della vostra famiglia che molte volte hanno il cuore indurito dalla colpa, affinché li trasformi, e per tutti coloro che il peccato ha in qualche modo ferito, perché Egli, lo Spirito Santo, possa guarirli e riparare con i suoi tocchi amorosi.

Come vorrei che sempre invocaste lo Spirito Santo sopra la Chiesa, perché i suoi membri, alla luce della verità, si comportino come veri figli di Dio.

Figli, io effondo su di voi e riverso su ciascun cuore l'abbondanza dei doni celesti e a ciascuno chiedo una corrispondenza fatta di buona volontà a ciò che vi viene detto, mentre, stringendovi al mio cuore ad uno ad uno, vi benedico. La grazia dello Spirito del Signore sia su di voi, ora e sempre."

Pensieri, riflessioni e meditazioni della Beata Vergine Maria ispirati a mamma Carmela

Tre gradi di umiltà

 


PREZIOSA GEMMA DAL CUORE DI MARIA


Il dì 21 maggio 1815 nella santa Comunione, il Signore si degnò donare alla povera anima mia tre gradi di umiltà. Per mezzo di questa grazia fui liberata da una certa inclinazione naturale, che tutti abbiamo al male. Le nostre anime non si avvedono chiaramente di questo, ma solo ne provano in sé i cattivi effetti. Questa cattiva inclinazione mi fu dunque mostrata sotto la forma di un animale bruttissimo; fu questo brutto animale messo in fuga dalla grazia di Dio, e così ne fui liberata.

Dal giorno 22 maggio a tutto il 3 dì giugno il mio spirito se l’è passata in piangere i propri peccati, desiderando ardentemente di convertirmi una volta davvero. Con gran fervore del mio cuore, piangendo e sospirando, chiedevo a Dio la grazia, sperando nei meriti di Gesù Cristo. Mi slanciavo a viva forza verso di lui, cercavo di far violenza al suo bel Cuore; da lume supremo veniva rischiarato l’intelletto, particolare cognizione mi dimostrava qual bene sia il possedere Dio di perfezione infinita.

A questa cognizione l’anima era presa da veemente desiderio di possederlo; quando da amore accesa andavo sospirando, e mi cresceva l’affanno e il bel desio di amar, con vivo desiderio cercavo di possedere l’amato mio tesoro; da ostacolo respinta ne venivo ognor, di quale affanno e pena era al mio cuore il non potermi al mio Signore avvicinare. Cosa non avrei dato per rimuovere l’ostacolo, la propria vita avrei sacrificato.

Beata Elisabetta Canori Mora


Consacrati non seguite le nuove scritture che vi imporranno

 


Dio Padre: “Oggi Mi rivolgo al Consacrati che nel Mio Nome esercitano e professano la propria fede senza discernere la Verità dall' errore. A cosa vi sono serviti anni di studi teologici, se non sapete distinguere ciò che realmente viene da Me, che Sono il Creatore e dal Cui Spirito è stata trasmessa la Verità Assoluta? Ascoltate: non prendete per buono ciò che vi si propone dagli alti vertici ecclesiastici. Imparate a distinguere la Divina ispirazione dall' inganno e non seguite le nuove scritture che vi imporranno. A breve tutto sarà cambiato e già sono visibili modifiche nelle Celebrazioni Liturgiche di alcune zone del [Bel Paese]. Nel nord è già da tempo, che è stato apportato un cambiamento che si fa sempre più evidente. Ora sarà introdotto in tutto il Paese. Miei Consacrati, conservate le vecchie Bibbie e proseguite nella direzione conosciuta. Adottando le nuove modifiche, voi offendete Me e la Chiesa verrà profanata poiché nulla di quanto proposto Ha l'approvazione Divina. Io distruggerò il tempio profano. Crollerà ogni mattone e sarà data al fuoco la falsa parola. Ascolta [città dei papi]: ciò che esce da te Io non lo riconoscerò perché non Mi appartiene. Riconoscerò solo ciò che ha su di sé il Mio Santo Sigillo.

E voi, Ministri, preparate la Sacra Mensa dove vi verrà indicato, quando giungerà il momento della Misericordia. Sarete istruiti per assicurare che il Cibo non venga a mancare e la Parola sia ben custodita. Siate forti perché Mi appartenete e Ho bisogno della vostra fedeltà.”

Estratti di Messaggi e Profezie date dal Cielo alla veggente Giglio, (2015-2017)

IL SANTO ROSARIO

 


A Lourdes e a Fatima la Madonna è apparsa per raccomandarci particolarmente il Santo Rosario. A Lourdes Ella stessa sgranava la splendida corona, mentre santa Bernadetta recitava le Ave Maria. A Fatima, in ogni apparizione, la Madonna raccomandò la recita del Rosario. In più, nell'ultima apparizione, Ella si presentò come la «Madonna del Rosario».  

È veramente grande l'importanza che la Madonna ha dato al Rosario.  

Quando a Fatima ha parlato della salvezza dei peccatori, della rovina di molte anime all'inferno, delle guerre e dei destini della nostra epoca, la Madonna ha indicato, ha raccomandato come preghiera salvatrice il Rosario. Lucia di Fatima dirà in sintesi che «da quando la Vergine Santissima ha dato grande efficacia al Santo Rosario, non c'è problema né materiale, né spirituale, nazionale o internazionale, che non si possa risolvere con il Santo Rosario e con i nostri sacrifici».  

 

Salva e santifica  

Un episodio di grazia.  

San Giuseppe Cafasso una mattina, molto per tempo, passando per le vie di Torino, incontrò una povera vecchia, che camminava tutta ricurva sgranando piano piano la corona del Santo Rosario.  

«Come mai così presto, buona donna?» chiese il Santo.  

«Oh, reverendo, passo a ripulire le strade!».  

«A ripulire le strade?... che vuol dire?».  

«Veda: questa notte c'è stato il carnevale, e la gente ha fatto tanti peccati. Io passo, ora, recitando delle Ave Maria, perché profumino i luoghi appestati dal peccato ...».  

Il Rosario purifica le anime dalle colpe e le profuma di grazia. Il Rosario salva le anime.  

San Massimiliano M. Kolbe scriveva nella sua agendina: «Quante corone, tante anime salve!». Ci pensiamo? Potremmo tutti salvare anime recitando corone del Rosario. Quale carità di inestimabile valore sarebbe questa!  

Che dire delle conversioni dei peccatori ottenute con il Santo Rosario? Dovrebbero parlare san Domenico, san Luigi di Montfort, il santo Curato d'Ars, san Giuseppe Cafasso, san Pio da Pietrelcina ...  

Il Rosario fa bene a tutti, ai peccatori, ai buoni, ai santi.  

Quando a san Filippo Neri si chiedeva una preghiera da scegliere, egli rispondeva senza indugi, «Recitate il Rosario e recitatelo spesso».  

Anche a san Pio da Pietrelcina un figlio spirituale chiese quale preghiera preferire per tutta la vita. Padre Pio rispose quasi di scatto: «Il Rosario».  

Soprattutto i Santi hanno dimostrato l'efficacia di grazia del Rosario. Quanti Santi sono stati veri «apostoli del Rosario»? San Pietro Canisio, san Carlo Borromeo, san Camillo de Lellis, sant'Antonio M. Gianelli, san Giovanni Bosco ...  

Forse tra i più grandi spicca altissimo san Pio da Pietrelcina. Il suo esempio ha del prestigioso in grado tutto sovrumano.  

Per più anni egli arrivò a recitare ogni giorno oltre cento corone del Rosario! Un modello gigante che ha garantito la fecondità del Rosario per la sua santificazione e per la salvezza delle anime.  

Quanti milioni di anime non sono state attratte misteriosamente da quel frate che per ore e ore, di giorno e di notte, sgranava la corona ai piedi della Madonna, fra quelle mani piagate e sanguinanti?... Egli ha dimostrato davvero che «il Rosario è catena di salvezza che pende dalle mani del Salvatore e della sua Beatissima Madre e che indica donde scende a noi ogni grazia e per dove deve da noi salire ogni speranza ...» (Paolo VI).  

 

Ogni giorno la corona  

Tutta la preghiera, tutta la scienza e tutto l'amore di santa Bernadetta sembra che consistessero nel Rosario. Sua sorella Tonietta diceva: «Bernadetta non fa altro che pregare; non sa fare altro che scorrere i grani del Rosario ...».  

Il Rosario è preghiera evangelica, preghiera cristologica, preghiera contemplativa in compagnia della Madonna (Marialis cultus, 44-47). Lode e implorazione riempiono le Ave Maria sospingendo la mente verso il mistero presente alla meditazione.  

Che questo avvenga ai piedi dell'altare o per la strada, non è un ostacolo per il Rosario. Quando la mente si raccoglie volgendosi a Maria, poco importa se si sta in Chiesa o su un treno, se si sta camminando o si sta volando su un aereo.  

Questa facilità che il Rosario offre a chi voglia recitarlo, aumenta la nostra responsabilità: possibile che non si possa trovare ogni giorno un quarto d'ora di tempo per offrire una coroncina alla Madonna? In qualsiasi luogo, a qualsiasi ora, con qualsiasi persona, senza libri né cerimonie, ad alta voce o a fior di labbra ...  

Pensiamo ai Rosari recitati nelle corsie degli ospedali da san Camillo de Lellis e da santa Bertilla Boscardin; per le vie di Roma da san Vincenzo Pallotti; sui treni e sulle navi da santa Francesca Cabrini; nel deserto del Sahara da Fratel Carlo De Foucauld; nei palazzi reali dalla venerabile Maria Cristina di Savoia; nei campi di concentramento e nel bunker della morte da san Massimiliano M. Kolbe; soprattutto nelle famiglie, dalla beata Anna Maria Taigi, dai genitori di santa Teresina, dalla mamma di santa Maria Goretti ... Non perdiamo il tempo in cose vane e nocive, quando abbiamo un tesoro da valorizzare come il Rosario! Diciamolo e promettiamo alla Madonna, a conclusione del mese mariano: ogni giorno una corona del Rosario per Te, o Maria!  


Nel Cuore Immacolato  

A Fatima il Rosario è stato il dono del Cuore Immacolato di Maria. E noi vogliamo concludere il mese mariano deponendo il nostro Rosario nel Cuore dell'Immacolata, con l'impegno di recitarlo ogni giorno.  

Il Rosario sia la nostra «preghiera preferita» come lo è per il papa Giovanni Paolo II.  

Il Rosario e il Cuore Immacolato di Maria segneranno il trionfo finale del Regno di Dio per questa epoca.  

La devozione al Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria sono garanzia di salvezza. Anzi, la Madonna dice che le anime devote del Rosario e del suo Cuore Immacolato «saranno predilette da Dio e, come fiori, saranno collocate da me dinanzi al Suo trono». Voglia Ella stessa accendere e tenere acceso in noi l'amore al Rosario e al suo Cuore Immacolato.  

Padre Stefano Manelli


"Unità nel nome della pace"



08 Dicembre 2024

La Beata Vergine Maria appare alla veggente Melanie durante le preghiere della sera e comincia a trasmetterle immagini interiori di una chiesa speciale a Fatima. Anche lei si mostra come apparve a Fatima, con un velo bianco, un mantello bianco e un vestito bianco. Il globo diventa visibile, con una catena di persone che si tengono per mano attorno ad esso. Questo deve essere inteso come Maria che esorta l'umanità a unirsi, a formare un'unità e a riunirsi nella pace. Possa l’umanità riconoscersi come l’unità che già è.

La Madonna dice: “La gente non mi conosce. La gente non mi capisce. Non capiscono il mio potere”.

Tristezza e ansia possono sempre essere viste nei suoi lineamenti del viso. Una cometa è ripetutamente visibile, mentre vola lontano per tutta la notte. Nella prima foto non è chiaro se si tratti di un proiettile. Copre una grande distanza come se la sua traiettoria fosse dall'altra parte del mondo. Tuttavia, non è possibile vederlo toccare terra. Poi qualcosa di molto luminoso sfreccia nel cielo notturno. Si può vedere più volte in modo simile come una specie di cometa cade molto velocemente dal cielo. Il volo della cometa provoca le inondazioni.

Nella foto successiva, Mary è in piedi sulla sabbia del deserto. È di nuovo tutta vestita di bianco con la sua grande corona sferica di Fatima. Di fronte a lei nel deserto c'è una città densamente popolata con qualcosa come una cinta muraria bianca. All'improvviso si vedono fuoco e nuvole di fumo. I combattimenti sembrano scoppiare dal nulla in angoli diversi contemporaneamente. La città è in subbuglio: elicotteri militari volano in alto, calando i soldati con le corde. I soldati sembrano molto spaventosi nei loro abiti militari, elmetti e visiere, completamente incappucciati e completamente armati. Si muovono rapidamente per la città e sparano ai civili.

Una delle due parti in conflitto è Israele. Non è chiaro se Israele stia attaccando o sia attaccato. Molte delle case e degli edifici vengono distrutti. Le case sono senza tetto, con i muri divelti e in rovina. Il fumo si alza dalle case. All'interno giacciono donne e bambini morti. 
Riguarda Gaza. Maria chiede preghiere speciali per Gaza.

Diventa visibile un'enorme palla di fuoco. Poi c'è una massiccia esplosione da cui emerge una nuvola circolare di fumo. Succede all'interno di questa città. Le jeep militari arrivano lì.

La città è immersa in tonalità pastello. La luce appare stranamente in un giallo pastello molto chiaro, arancione e persino rosa. Tutto sembra molto luminoso e bello. Un'altra cupola rotonda bianca può essere vista in città. Sporge leggermente sopra la città.

Un toro entra nella foto qui sotto. È molto arrabbiato, sbuffa e scalpita il terreno con gli zoccoli. Lui scappa e cerca di inimicarsi qualcuno o qualcosa per le corna. Continua ad alzare la testa con movimenti di leva, ma è impossibile dire a chi sia diretta questa estrema aggressione. Il toro corre all'impazzata verso una città e fa cadere le case con le corna. È furioso di rabbia e vuole distruggere tutto. La Spagna viene in mente al veggente.

Il toro corre verso il tramonto. Corre molto lontano, fino all'orizzonte, ecco quanto è arrabbiato. Poi si ferma e si rende conto di aver perso la strada. Per pura rabbia, ha preso la strada sbagliata. Si riprende e si chiede cosa ha appena fatto. Sta lì, fa qualche passo e guarda il tramonto. Ma quello che vede lì lo spaventa. Vede i jet librarsi nell'aria, apparentemente in attesa di un segnale per decollare. 
Il toro ha paura. Non vuole andare in guerra. Potrebbe essere la Spagna?

Maria ci saluta: “Pregate, figli miei, pregate. Restare uniti come un unico popolo del mondo. Vai in pace."

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.


Per essere felici, è essenziale che la vostra sicurezza, la vostra salute, si posino prima di tutto sul Signore Dio e non sulle molteplici assicurazioni che il mondo di oggi offre, a volte in filosofie diaboliche.

 


"Miei cari e amati fratelli e sorelle,

Il sole adempie alla sua funzione, la luna obbedisce e gli angeli assumono pienamente i loro servizi. E allo stesso modo, il Signore Gesù bussa alla tua porta in modo che tu possa sistemare la tua vita secondo la Sua. Ciò significa che non devi chiuderti in te stesso, ma aprirti a Lui. Questa adesione a Gesù riguarda la tua vita, il tuo lavoro, la tua vita familiare, i tuoi hobby, le tue relazioni e i tuoi impegniL'amore di Dio è la salvezza che si offre gratuitamente a tutta l'umanità.

Evita di non affezionarti troppo a ciò che si vede, ma piuttosto di rivolgerti a ciò che non si vede. Così, non ti lascerai troppo monopolizzare da tutto il tuo ambiente e ancor meno da tutte queste dottrine fatali generate dai demoni e quindi alcuni leader agiscono per metterle in pratica. D'altra parte, tutto ciò che ti attende dopo il tuo passaggio sulla terra è eterno e incomparabile sotto tutti gli aspetti, se riuscissi a comprendere e ad immaginare, tutta la meraviglia che ti attende dopo un tempo di purificazione, più o meno lungo. Come figli di Dio, cittadini del Regno dei Cieli, dunque un giorno e forse domani lascerete la vostra vita terrena. Comprendete che senza sprecare il vostro tempo dovete meditare sulle cose celesti e vivere per esse, in modo che la vostra anima si elevi al mondo invisibile.

È normale che tu agisca per il tuo bene e ancor più per quello del tuo prossimo, ma non hai il diritto di gloriarti di ciò per il semplice motivo che devi il tuo servizio al Signore. Finché si vive nella terra di pellegrinaggio, si deve agire per Dio e per il bene degli uomini.

Per essere felici, è essenziale che la vostra sicurezza, la vostra salute, si posino prima di tutto sul Signore Dio e non sulle molteplici assicurazioni che il mondo di oggi offre, a volte in filosofie diaboliche. Per conoscere la felicità eterna, si tratta quindi di fare la volontà del Signore piuttosto che approfittare dei falsi piaceri offerti dalla società di oggi. La Parola del Signore Dio sia la prima in tutto, così espellerà i discorsi menzogneri dei mercanti di felicità.

Insomma, siete spinti dalla vostra fede, quindi giorno dopo giorno, lentamente, sarà quel soffio leggero che trasformerà il vostro cuore e la vostra mente. Inoltre, a poco a poco, il vostro amore per il Signore Gesù crescerà. La sua Parola vivente verrà ad illuminare le vostre scelte e i vostri pensieri.

Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù e di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Il tuo Jean, messaggero di speranza"

13.05.2013 

 


IL VINCITORE SONO IO, L'AUTORITÀ SONO IO, LA BONTÀ SONO IO!

 



( Lettera di Nostro Signore Gesù tramite Suor Berghe : 16 dicembre 2024 )


Miei amati fedeli,
Io sono con voi, vicino a voi, vi amo, vi prodigo il Mio Amore a tutte le ore del giorno e della notte. Il Mio Amore per te è inesauribile, tu sei per Me il tesoro del Mio Cuore, ho voluto la creazione della terra, di tutta la vita con un amore profondo, e poi, l'umanità in cui ho voluto nascere e rivestire il Mio personale ed eterno Essere, è stata l'oggetto delle Mie più tenere realizzazioni.

Voi siete come la perla più preziosa delle Mie opere, vi ho dato la felicità più pura dell'Amore eterno, siete così amati da Dio che non ha esitato a diventare Uno tra voi, ad entrare nella Sua creazione, a salvarla, a liberarla dalle grinfie del Suo grande ed eterno Nemico, l'Angelo del Male che si allontanò da Me e che, nella grandezza, nella bellezza, nella potenza che gli avevo dato, nella fiducia che avevo in lui, si trasformò in un carnefice, in un nemico, in un terrore illimitato, tutto per orgoglio, gelosia, invidia e incoscienza. Attualmente è il leader del vostro mondo, della vostra terra, della maggior parte dei potenti della vostra terra. Lo segui senza renderti conto che è il tuo capo, mentre credi che i tuoi capi siano uomini, capi egoisti ma creature come te. Lo seguite senza rendervi conto che è il vostro capo, mentre credete che i vostri capi siano uomini, capi egoisti ma creature simili a voi. Ebbene no, figli miei, i vostri leader gli hanno giurato fedeltà, sanno per chi lavorano, non solo sono malvagi ma vogliono esserlo per sottomissione a lui.

Non sono solo malvagi, ma vogliono esserlo per sottomissione a colui che ha promesso loro il potere se promettono la loro sottomissione.

I vostri padroni, i vostri governanti, i vostri superiori che tengono le redini dei vostri paesi non vi sono favorevoli, vogliono il potere, l'autorità, il primo posto e vi usano per ottenerlo. Se ti sollevi contro di loro, ti fanno tacere, hanno i mezzi per farlo, controllano l'ordine e il disordine, frenano l'uno e promuovono l'altro secondo i loro bisogni, i loro bisogni personali. Credono di essere immuni da ogni opposizione perché hanno in mano tutti i fili, ma dimenticano che Io, Dio, non sono né cieco né timido, vedo tutto, so tutto e non potrebbero fare nulla se io decidessi diversamente.

Ricordate le Mie parole a Ponzio Pilato: "Non avreste alcun potere su di Me se non vi fosse stato dato dall'alto". (Gv 9,11). Lascio gli uomini alla loro volontà fino a quando, esaurite tutte le loro cartucce, non possono più fare nulla, e allora intervengo per pietà, amore e potere. Essi creano le loro punizioni perché l'Angelo del Male che li guida non può che condurli alla loro distruzione, mentre Io, il Redentore, voglio solo la loro conversione, il loro pentimento e il loro amore.

Guardatevi da loro finché servono il padrone sbagliato, rivolgetevi a Me in questo tempo di prove, pregate e non demoralizzate. Io sono al tuo fianco, ancora più nelle difficoltà che nella calma, ti do la mia pace, la pace che il mondo non può dare, la pace della tua anima.

Vi raduno nell'unità della fede, nell'unità del mio esercito militante che non si dispiace di nulla, che non si scoraggia nella sventura, che conserva nel cuore e nell'anima le belle virtù della fede, della speranza e della carità.

Miei carissimi figli, miei amati, piccoli miei, io sono vostro Padre, vostro Fratello Maggiore, vostra Forza, vostro esempio, e sappiate che quando tutto sembra essere finito, è allora che vi faccio rinascere, che riprendo la vostra mano, che creo tutte le cose nuove.

Tu sai in chi credi, sai in chi hai dato la tua fede, sai che Io sono il Padrone di tutte le cose e mai, mai, sarò sconfitto. Il Vittorioso sono Io, l'Autorità sono Io, la Bontà sono Io. Io sono la Via, la Verità e la Vita, chiunque venga con Me non sarà perduto. Presto arriverà un tempo di tenebre, il che significa che il male sembrerà trionfare, che la Santa Chiesa sembrerà distrutta, che i governi sembreranno ingiusti, ingrati e malintenzionati. Quel momento è vicino, ma ricordate il Giovedì Santo, il Venerdì Santo, il Sabato Santo. Dio sembrava essere stato schiacciato, ma prima di andarsene, aveva dato la Santa Comunione al Suo Corpo e al Suo Sangue. Così non me ne ero andato, anche se potevo sembrare assente, e allora sono riapparso più vivo che mai, risorto, avendoti lasciato la Mia Presenza Reale fino alla fine del mondo.
Mantenete dunque la fede nonostante ogni evento imprevedibile, mantenete la vostra fede incrollabile nella sicurezza della Mia condotta, nella Mia perfetta Conoscenza di tutte le cose, non allarmatevi per nulla. Io sono con voi, l'inferno non prevarrà e se vi sembra di vincere perché avanza il suo esercito da tutte le parti, pensate a Me: guardate come l'ho abbattuto quando pensava di avermi schiacciato, come ho stabilito il mio Regno sulla terra, la Santa Chiesa Cattolica e Apostolica alla quale ho promesso che l'inferno non prevarrà su di essa! (Mt 16,18).
Eppure la Mia Beata Madre, a La Salette, aveva predetto che "Roma perderà la fede". Sì, e proprio come Io sono morto e risorto, la Mia Santa Chiesa, la Mia Sposa, seguirà lo stesso cammino di morte e risurrezione. Siate dunque stabili come la mia Santissima Madre che, incrollabile nella sua fede ai piedi della mia Croce, non ha vacillato per essere la loro roccia durante questo tempo di paura e di incomprensione, e fu la prima a ricevere la mia visita dopo la mia risurrezione.

Siate come lei, Miei cari figli, non dubitate mai di Me, della Mia Forza, della Mia Premura, della Mia Conoscenza e della Mia Autorità su tutto, assolutamente su tutto. Ti amo, sono con te, non ti abbandonerò mai.

Che Dio sia benedetto, amato e adorato. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Cosi sia

Il tuo Signore e il tuo Dio