Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) durante la veglia di fine anno del 31.12.2021
Quando guardi la croce, pensa alla grazia. Quando guardi la prova, pensa alla grazia. Così sarà la vostra vita da qui in avanti: croce – grazia, prova – grazia. Perché siete in un tempo maggiore, che è il tempo della giustizia divina, il tempo del raccolto giusto. Nessuno raccoglie senza seminare e ciò che si semina è ciò che si raccoglierà. Per questo Gesù ci insegna ad avere pazienza, ad avere soavità, come in questo momento di preghiera, di adorazione, in questa bella chiesa viva della Sacra Famiglia.
Questa è una notte di ringraziamento per il nuovo anno che inizia. È una notte in cui chiedere benedizioni: ciascuno chieda al Cielo una grazia speciale. Dio ascolta molto i suoi figli. Quando chiedete con il cuore, il Padre vi ascolta. So che qui ci sono figli di fede. Questa è la grande grazia che vedo in questo momento con i miei occhi, con il mio Cuore di Madre: in mezzo a tante battaglie spirituali, materiali e temporali, in mezzo a tante infermità del corpo, dell’anima e del cuore, l’azione di Dio per noi è grandiosa.
Per questo dobbiamo avvicinarci di più a Dio ed essere sempre grati. Ringrazia Dio per la condivisione, per la carità, per la solidarietà, per il silenzio. Chiedi a Dio la guarigione. Il mondo ha molto bisogno di guarigione. Io vorrei tanto, figli, dirvi che il vostro cammino da qui in avanti sarà solo rose, ma devo dirvi che ci saranno anche le spine. E voi dovete avere sapienza per vincere queste spine, perché voi siete le rose di Dio, siete il giardino di Dio. Ogni famiglia ha le sue battaglie, ha le sue sofferenze, ma niente è maggiore del potere del santo rosario.
Quando iniziate a pregare, il Cielo vi ascolta e voi riuscite ad allontanare dalla vostra vita tutto ciò che è male: pensieri cattivi, parole inappropriate. Dio agisce nella vostra vita attraverso il potere della preghiera. Dio agisce sempre. Non esiste niente di più bello di quello che voi vivete qui all’alba di ogni nuovo anno: con il rosario in mano, pregando.
Oggi voglio parlarvi della vostra vita, della vostra missione, di quelli che sono arrivati qui a piedi. Quest’anno il pellegrinaggio è stato bellissimo, ci sono tanti bambini, testimonianza viva di fede. Quanto è felice Gesù! Ci sono molti giovani, adolescenti, madri, padri, persone semplici e umili di cuore. Ci sono state battaglie? Certamente. Ma lo Spirito Santo era alla guida, Gesù era la Via e il Padre vi ha ricoperti di misericordia. Avete affrontato molte sfide e riceverete molte grazie per questo pellegrinaggio. Molti si chiedono: perché fare il pellegrino? Perché Gesù è stato un pellegrino e vuole che anche noi siamo pellegrini. Un cammino di preghiera è diverso dal percorrere una strada, significa sapere che la Via è Gesù, che tu cammini per chiedere a Gesù una grazia, per chiedere a Gesù qualcosa di molto speciale per la Terra. Quest’anno i forti sono stati i piccoli, e sono quelli che Gesù prende tra le braccia e ai quali dice: “Chiedete, chiedete, perché ascolterò la vostra preghiera”.
So che siete stanchi, perché il corpo si stanca. Il corpo sente il peso di un cammino che sembrava essere superiore alle vostre forze. Ma so che siete arrivati qui grazie alla forza di Dio nel vostro cuore. Dunque lodate il Signore per la vostra stanchezza!
Questo nuovo anno sarà un anno di molte benedizioni, perché la sua dedicazione è bellissima e ha un grande valore. Ma vorrei chiedervi di pregare tanto per la vostra conversione. Ciascuno chieda a Dio la propria conversione, per la conversione di questa Comunità Fraterna, dei pellegrini, di tutti quelli che sono qui presenti, di tutti quelli che vivono qui e spesso non sono consapevoli della ricchezza che hanno, si lasciano prendere dal vuoto della sofferenza, dalle insidie del nemico, non riescono a valorizzare questo cielo di grazie, questo cielo di benedizioni.
Gesù ha detto che verrà chiesto conto non a quelli che non conoscono la via, ma a quelli che la conoscono. Allora pregate molto Dio per la conversione di questa fraternità. La fraternità è una famiglia che Dio vuole sulla Terra ed è molto importante la conversione di questa fraternità. Perché, così come il sole riesce ad abbracciare tutta l’umanità, così anche la fraternità riesce ad abbracciare tutti i popoli. La buona testimonianza di un figlio sulla Terra circonda il mondo di cose buone. È difficile da credere, ma Gesù ha detto: “Non è una moltitudine che salva, ma quelli che pregano”. Coloro che pregano sono coloro che salvano, non importa se sono uno, due, tre oppure milioni. L’importante è sapere che chi prega è colui che salva vite, salva anime, salva famiglie, è colui che fortifica la Santa Chiesa, è colui che mette luce là dove la luce deve risplendere, è colui che parla, proclama e vive con umiltà ciò che proclama. Per questo Dio ci chiede umiltà.
In quest’anno avete avuto molte battaglie, malattie, fragilità. Sofferenze che non sono soltanto la conseguenza delle malattie materiali, ma che riguardano principalmente il cuore. Questo cuore deve avere amore, deve traboccare d’amore. Quando guardi questo tabernacolo, chi vedi? Gesù. Guarda il tabernacolo di questa chiesa viva, vedi in esso Gesù e rifletti: “Cosa vuole Gesù da me?”. Voi siete qui nella casa di Dio che è la vostra casa, nessuno qui è straniero per Gesù. Allora guarda Gesù in questo momento con gli occhi del cuore e pensa: “Cosa vuole Gesù da me?”. Perché Gesù ti ha portato qui oggi? Per iniziare un anno, per iniziare la lotta per un anno migliore. Tutti sognano sempre qualcosa di nuovo, ma nulla può essere nuovo se l’uomo non fa questo incontro con Gesù. Allora quando guardi Gesù in questo tabernacolo – la fiammella accesa è così piccola, ma Egli è il Re supremo – cosa pensi nel silenzio del tuo cuore? “Cosa vuole Gesù da me?”.
Io so cosa vuole Gesù da te. Gesù vuole che ami, che perdoni, che guardi l’altro con lo sguardo con il quale Egli guarda te – di amore, di misericordia, di compassione, di pietà, di redenzione – Gesù vuole che tu gli permetta di vivere in te. Gesù vuole vivere in te! Questo tabernacolo è il contenuto di ciò che Egli vuole: vivere in te. Il santuario maggiore del mondo è il tuo cuore. È il santuario della grazia, è il santuario dell’amore, è il santuario della pace, è il santuario della vita, è il santuario anche delle lacrime. Infatti, chi non piange? Chi ama piange, chi ama soffre, chi ama spesso si sente in colpa, fragile, debole, incapace. L’amore è l’esistenza più nobile della grazia di Dio in noi. Allora agisce in vari modi: nel guardare, nel sentire, nella famiglia, nella vita di un sacerdote.
Gesù vuole vivere in noi. Siamo davanti a questo tabernacolo vivo, bello, anche San Giuseppe è qui in mezzo a noi, perché noi siamo una Chiesa viva, abbiamo la grazia della certezza che gli angeli e i santi stanno proteggendo, custodendo e difendendo tutta l’umanità. Principalmente i santi angeli.
Allora è questo che Gesù vuole da te: questa Chiesa pura, soave, piena di vita, piena di forza, assetata di vivere il Vangelo, assetata di prendere il santo rosario e adorare, pregare, lodare e ringraziare. Gesù vuole questo da te.
Sapete perché, figli? Perché quest’anno sarà dedicato alla fraternità. È l’anno della fraternità. È l’anno in cui guardare Gesù ed essere fraterni con Gesù. Perché il mondo avrà bisogno di questa fraternità. Gesù disse a Santa Faustina che il mondo avrebbe avuto bisogno di vivere la fraternità. E quest’anno è dedicato alla fraternità. Sai cos’è la fraternità? È l’amore di Dio in noi. Siamo noi che viviamo questo amore di Dio. Perché una fraternità è missionaria e quest’anno è anche l’anno dei missionari, delle missioni, dell’evangelizzazione, è l’anno in cui accendere una fiamma. Il mondo si sta spegnendo. Dov’è la religiosità? Dov’è la famiglia che prega? Dov’è il popolo di Dio che attende l’anno nuovo con il santo rosario in mano? Sono pochi. Pochi fanno come voi. Per questo siete felici.
Per questo quando – con tutto il mio cuore – vi darò la mia benedizione, chiederò a Gesù e a San Giuseppe di darvi questa benedizione. Perché la Sacra Famiglia è fraternità, la Sacra Famiglia è fraterna, è essere tutti uniti in un solo cuore. Vogliamo essere fraterni. Perché qui c’è la fraternità. Dio non vi ha messi qui per caso. Dio vi ha messi qui per un piano e il piano è di Dio, la fraternità è di Dio, l’opera è di Dio. E voi dovrete pregare per quest’opera di Dio, essere esempi vivi, senza rancore, senza orgoglio, senza egoismo, senza ego, ma con umiltà, così come sono stati i camminatori di questo cammino di evangelizzazione. Tutti con fede, tutti uniti con un unico obiettivo: pace e amore sulla Terra. Pace e amore in Brasile.
Adesso è il Cielo che si prenderà cura di noi. Se avrete tempeste, vincerete, perché la fraternità vince. Se calpesterete delle spine, vincerete, perché la fraternità vince. Così come voi oggi avete vinto la stanchezza, perché l’uomo che vive la fraternità è pieno di fede, confida, e Dio provvede nella sua vita la grazia. E voi vedrete Dio che provvede le grazie! La misericordia sarà abbondante, perché la fraternità è fonte della misericordia, è fonte del Cuore di Gesù Misericordioso. Per questo vi invito: alzatevi, figli, e ricevete la benedizione del Cielo. In questo momento io Maria, chiederò a San Giuseppe e a Gesù di intercedere in questa benedizione per il nuovo anno che inizia: l’anno della fraternità, l’anno missionario.
in questo momento la Madonna benedice tutti
SIGNORE, CHE SEI VITA, LUCE E SAPIENZA, RENDICI FRATERNI, FACCI VIVERE CON UMILTÀ LA VITA E L’AMORE MISSIONARI, CON LA GRAZIA DI DIO E LA PROTEZIONE DELLA SACRA FAMIGLIA. AMEN.
Dio vi benedica molto, figli. Perché la vostra missione sarà pesante per la croce ma ricolma di benedizioni. Perché la fraternità è la maggiore benedizione di Dio per i nostri tempi di oggi, ma c’è anche la croce. Per questo non dimenticate che felice è colui che dice: “Signore, grazie per la croce, perché essa è la mia vittoria”.
Che Dio porti alla vostra vita questa forza missionaria, questa forza dell’amore. E non dimenticate mai che voi qui avete Gesù presente per adorarlo, amarlo e ringraziarlo, ed Egli sarà felice per la vostra presenza qui in quest’anno fraterno. Per questo non dimenticate di adorare, amare e glorificare Gesù, che è tutto per noi.
In questo momento chiedo a Gesù di benedire i fiori per questa fraternità, affinché siate guariti, fortificati e forti nella missione.
Dio vi benedica, figli. Vi auguro un anno di pace, un anno di amore.