giovedì 2 giugno 2022

Come raggiungere la pace soprannaturale in mezzo alle tribolazioni [e superare la paura]

 


L'Antidoto alle Paure causate dal maligno.

Non c'è quasi nessun cristiano che non si sia reso conto che stiamo entrando in un tempo storico di tribolazione.

I segni sono ovunque.

È una tribolazione in cui il maligno cercherà di togliere la pace al popolo, di offrire loro la pace che sta elaborando.

Che non è altro che l'inoculazione di desideri perversi e la costante angoscia di non riuscire mai a raggiungerli affatto.

Il che porta all'insoddisfazione strutturale, che promette di essere curata da altre cose perverse, che non la curano e quindi segue il circolo vizioso.

Quindi, la prima reazione delle persone è cercare di ripristinare la pace ricorrendo ai rimedi che il mondo ci offre.

I media ci offrono e ci offriranno molti modi per essere al sicuro, per ottenere gioie, conforto.

Ma questo modo di raggiungere la pace non è duraturo, perché il mondo non può offrire una pace spirituale completa.

C'è solo una cosa che dà pace all'essere umano e Dio lo sa perché ci ha creati in quel modo, è scritto nel nostro manuale di fabbrica, solo in un modo avremo la pace completa che ci rassicura.

Qui parleremo di come possiamo raggiungere una pace duratura e profonda, secondo quelle che possiamo chiamare le nostre specifiche di fabbrica con cui siamo stati creati.

Siamo in un tempo di tribolazione, gli indicatori sono presenti, il secondo sigillo di cui parla l'Apocalisse è già stato aperto, il cavallo rosso fuoco è uscito e a colui che lo cavalcava è stato ordinato di bandire la pace dalla terra.

Ecco perché in questo periodo abbiamo attraversato una pandemia e poi un'altra, guerre e minacce nucleari, l'ONU parla di carestia e fame sul pianeta, e per finire dice che sarà peggio a causa del cambiamento climatico.

C'è una chiara campagna mediatica per instillare la paura.

i cristiani hanno di peggio, perché le potenze del mondo chiedono sempre più di abbandonare le verità che Gesù Cristo è venuto a portare nel mondo.

Mentre la Chiesa è stata tiepida nella difesa di questi valori.

Tuttavia, non conosci persone a cui le cose esterne non le sbattono indietro e che trasmettono la pace agli altri?

Lo vorresti per te? Chi non lo fa.

Le persone oggi anelano alla pace nella propria vita.

Perché sentono che la loro vita è in mezzo a turbolenze che li disturbano costantemente.

Anche se le nazioni del mondo fossero in assenza di conflitto, la maggior parte delle persone sarebbe ancora senza pace.

Perché potresti avere problemi finanziari o di salute, avere uno stipendio a sei cifre, ma potresti comunque essere sveglio di notte lacerato da relazioni fratturate con i tuoi cari, per esempio.

Ecco perché la pace è così importante per ognuno di noi, non si può vivere senza pace.

E in futuro sarà sempre più difficile mantenere la pace, poiché molti cattolici hanno ceduto alla paura durante la pandemia, guardando il mondo e non cercando la pace di Dio.

E molti altri stanno rinnegando i valori morali cristiani pensando che se si adattano al mondo avranno la pace.

Ma nulla è più lontano dalla realtà.

Perché la vera pace è nel cuore di ogni persona, poiché il maligno continuerà a seminare paura, ansia, animosità, conflitti, persecuzioni nel mondo.

E se cerchiamo la pace nel mondo non la troveremo, troveremo la falsa pace del maligno.

Il Nuovo Testamento parla di due tipi di pace, la pace soggettiva che ha a che fare con le esperienze di vita di una persona, e la pace oggettiva, che ha a che fare con il suo rapporto con Dio.

La pace che viene da Dio non si basa su circostanze che accadono nella realtà esterna.

per molti è difficile concepirlo, perché non sembra ragionevole che tale pace possa esistere in mezzo ai problemi che una persona attraversa e ai problemi del mondo.

E qual è la pace di Dio?

La Pace di Dio è quel senso profondo che Dio è responsabile della mia vita e che sta facendo ciò che è meglio per me, anche se in quel momento non capisco cosa sta facendo per me, ma so per fede che sta facendo il meglio.

È sentire che Egli Mi sta dicendo: "Non importa dove ti trovi e cosa vada storto nelle tue circostanze, Io ti guiderò sul sentiero verso la Mia pace, perché ti amo".

È per questi che Filippesi 4 ci esorta:

"Non preoccupatevi di nulla, e in ogni situazione, con la preghiera e la supplica, con il rendimento di grazie, presentate le vostre suppliche a Dio".

Quindi ci dice come chiedere a Dio le cose di cui abbiamo bisogno.

E poi ci promette la pace soprannaturale, dice:

"La pace di Dio, che supera ogni intelligenza, conserverà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù".

La pace di cui parla Gesù permette ai credenti di rimanere calmi nelle circostanze più spaventose.

Permette loro di mettere a tacere un grido di angoscia, di gioire anche nel dolore e nel giudizio, e di cantare in mezzo alla sofferenza.

Questa è la pace divina e soprannaturale che non può essere scoperta a livello umano.

Questo viene solo dall'alto e viene trasmesso ai nostri cuori dallo Spirito Santo.

Se ci aggrappiamo alla promessa della pace stessa di Cristo, avremo i nostri cuori a nostro agio, indipendentemente dalle circostanze esterne.

Ed è una pace completa, perché la pace che viene dallo Spirito Santo, che è nei nostri cuori, è più di un semplice sollievo dalla sofferenza, è un senso di benessere o un senso di equanimità.

È una pace in cui una calma interiore dominerà il tuo cuore.

Il credente fedele sperimenterà che il suo cuore e la sua mente saranno custoditi nonostante la tempesta che si sta combattendo.

Ecco perché nessuno che non sia saldamente unito a Cristo sarà in grado di comprendere quella pace.

Ed è anche un indicatore del fatto che una persona sia saldamente unita a Cristo o meno.

Quando un cattolico sperimenta paura e mancanza di pace, la prima cosa a cui pensare è che non è ancora sufficientemente unito a Cristo.

se in quel momento in cui l'angoscia lo assale, decide di confidare pienamente nelle promesse di Dio, vedrà che ritrova rapidamente la pace e il suo cuore si riempie di gioia per quell'incontro.

Ma per la maggior parte, rimarrà un mistero come chiunque possa essere così sereno in mezzo al tumulto.

Perché nella migliore delle ipotesi, la maggior parte delle persone che cercano la pace stanno facendo solo un tentativo di allontanarsi dai problemi del mondo.

Dicono che non voglio cattive notizie, non parlarmene, non togliermi la pace.

Ma è la ricerca della tranquillità di indossare gli occhiali, di andare a letto e dimenticare le cose.

È fugace e inutile, perché le cose che accadono nel mondo e alla persona stessa ci sono, non se ne vanno magicamente.

Tuttavia, le persone stanno disperatamente cercando di aggrapparsi a questo tipo di esercitazione di pace.

Non si rendono conto che Dio, che è il bene infinito, ha creato l'uomo per se stesso e quindi solo Dio può piacergli.

Il Salmo 36 dice: "Possa il Signore essere la vostra unica delizia e realizzare i desideri del vostro cuore".

Quando una persona si diletta in Dio e cerca solo Dio, Dio Stesso si prenderà cura di soddisfare tutti i desideri del suo cuore.

E poi raggiungerà lo stato felice di quelle anime che non desiderano altro che piacere a Dio.

Queste sono le specifiche di fabbrica con cui sono stati creati gli esseri umani.

Gli amanti del mondo a volte sembreranno gioiosi, altre volte tristi, ma in verità saranno sempre irrequieti.

Gli amanti di Dio, d'altra parte, sono superiori a tutte le avversità e ai cambiamenti di questo mondo, e quindi vivono in una tranquillità uniforme.

Perciò chi vuole godere di una pace continua deve espellere dal suo cuore tutto ciò che non è Dio e allontanarsi da tutte le trappole che lo attirano nel mondo.

Il tipo di pace che tutti gli uomini vogliono veramente è una pace che abbia a che fare con il passato, in cui nessun veleno dei peccati passati li tortura.

Vogliono una pace che governi il presente, senza desideri insoddisfatti che tormentino i loro cuori.

E vogliono una pace che abbia una promessa per il futuro, dove nessuna paura dell'ignoto minacci domani.

Ma sia il futuro che il passato, così come il presente, sono sotto la cura di Dio.

Egli promette di provvedere al nostro bisogno futuro, ha perdonato il passato ed è con noi, ora in questo momento, guidandoci verso il meglio per noi.

Non preoccuparti per domani ci dice.

Questa è precisamente la pace attraverso la quale ci vengono perdonati i peccati del passato.

Con cui vengono superati i test del presente.

E in cui il nostro destino futuro è eternamente assicurato.

Perciò non concentratevi sui vostri problemi, ma sulle promesse di Dio di sostenervi e, in ultima analisi, di glorificarvi.

Ma quella pace, la pace di Dio, non può essere ottenuta da coloro che non sono in pace con Lui.

Solo Dio porta la vera pace.

Ecco perché Egli è chiamato il Dio della pace.

Ebbene, fin qui quello che volevamo raccontare su come gli esseri umani possono ritrovare la pace di fronte alle tribolazioni, secondo le specifiche di fabbrica con cui Dio ci ha creati.

I Miei figli sono benedetti se soffrono nel Mio Nome.

 


SOFFERENZA

Mia amata figlia prediletta, il crescente numero di prove alle quali sei ora sottoposta nel Mio nome non sono un caso. Mentre satana continua a tormentarti, pensa alle anime che si stanno salvando attraverso questa sofferenza. Cerca di superare queste difficoltà e tienimi nei tuoi pensieri per tutto il tempo. Prega la Mia amata Madre per avere protezione e recita il Santo Rosario, più spesso possibile. 

E‟ importante che tutte i Miei seguaci chiedano protezion e contro il seduttore che attende ogni occasione per creare dubbi nelle loro menti. 

Egli e i suoi demoni sono ovunque. Useranno ogni tattica possibile per provocare il caos nelle vostre vite. Sappiate che quando questo accade siete stati toccati dai Miei insegnamenti e ora state portando la Mia Croce. 

Non abbiate mai paura bambini perché siete tutti in grado di risorgere da questo deserto grazie alla forza che ora concedo a ciascuno di voi, Mio esercito. Voi trionferete sul maligno e la sua malvagità. Quanto più pregate all‟unisono tanto più grande sarà la protezione dell‟armatura. Nessuno dei Miei figli che soffre la persecuzione come diretto risultato del lavoro per Me, può essere toccato dal maligno 

Voi, figli Miei siete benedetti se soffrite nel Mio nome, anche se avrete difficoltà a capire questo. 

Ignorate tali provocazioni. Voltate le spalle. Non reagite. Rimanete in silenzio. Pregate per avere forza. Io sono con voi. 

Il vostro amato Gesù Cristo. 

27 Ottobre 2011

“E’ lui il dottore che ha fatto nascere mio figlio”

 


Signora Martini: “E’ lui il dottore che ha fatto nascere mio figlio” 

Dorothy Gaudiose riporta nel suo libro un fatto narratole dallo stesso protagonista. Vincenzo  Martini, nella sua gioventù a San Giovanni Rotondo aveva studiato per diventare manager di  hotel. Siccome non c’era lavoro nella sua zona, accettò una posizione a Lucerna, in Svizzera.  Lì si sposò e due anni dopo sua moglie andò in ospedale per partorire il primo figlio. Il giorno  dell’evento Vincenzo ricevette all’hotel una chiamata dall’ospedale, dicendo che doveva  recarsi immediatamente all’ospedale. Lì gli fu detto che bisognava prendere una decisione: o  salvare la vita del figlio, o quella della madre. Vincenzo optò in favore di sua moglie. Il medico gli disse che egli doveva mettere la sua decisione per iscritto. Mentre Vincenzo stava  per firmare i documenti, entrò un altro dottore che gli disse: “Congratulazioni, tu sei il padre  di un bambino di quattro chili!” Vincenzo rimase di stucco. Egli corse nella stanza della  moglie. La moglie gli disse che un dottore in un abito marrone aveva fatto nascere suo figlio.  Vincenzo chiese dappertutto nell’ospedale di voler vedere quel dottore. Ma nell’ospedale non  risultò esserci un tal dottore. Finalmente Vincenzo si ricordò di Padre Pio e mostrò una sua  foto alla moglie che non lo aveva ma visto, neanche in fotografia. La moglie disse: “Lui è il  medico che ha fatto nascere mio figlio.” La coppia fu così riconoscente che decisero di  trasferirsi a San Giovanni Rotondo, per vivere e lavorare vicino a Padre Pio. 11  

Giuseppe Caccioppoli 

Ora ti domando caldamente di pregare per me e per il mostro Ordine.

 


LETTERA 6  

A Giuseppe Kolbe, Leopoli Sia lodato Gesù Cristo!  

Roma 3 V 1913  


Carissimo fratello!  

 Poiché mi si presenta l'occasione, invio anche a te almeno alcune parole. Non potendo, però, scrivere molto su una cartolina, spedirò in questi giorni alla mamma una lettera più ampia. Da quella verrai a conoscenza di alcune novità.  

Poco tempo fa sono stati qui a Roma dei polacchi, in prevalenza dalla provincia di Poznari, benché ci fossero anche parecchi della Galizia e del regno di Polonia. Dopo aver visitato Roma, alcuni di essi sono partiti per il Congresso Eucaristico di Malta, altri per visitare Napoli e altri ancora hanno fatto subito ritorno in patria. 

Qui a Roma, in quest'anno giubilare, hanno avuto luogo solenni funzioni religiose, presiedute principalmente da cardinali o arcivescovi. Comunque, nella lettera alla mamma scriverò di più.  

Ora ti domando caldamente di pregare per me e per il mostro Ordine.  

Fr. Massimiliano 

CONSACRAZIONE DELLA FAMIGLIA AL SACRO CUORE

 


Signore Gesù, che nel tuo Cuore ferito riveli il tuo immenso amore per noi, a Te ci consacriamo come famiglia per essere a nostra volta immagine e strumento del tuo amore per ogni uomo da Te è redento e chiamato a vita nuova. La nostra famiglia, unita nel tuo nome, sia fedele alla tua Legge e ai disegni che Tu hai su di essa; viva nella gioia e nella tua pace; gusti la bellezza di potersi ogni giorno rinnovare nella fedeltà, nel rispetto e nell’amore reciproco; nelle prove non si lasci vincere dallo scoraggiamento; e se disgraziatamente da Te si allontana, fa’ che senta la nostalgia di chi ha abbandonato la casa paterna, ma non perda mai la certezza del tuo perdono. Ai genitori dona un cuore grande, che a immagine del tuo sappia amare, comprendere, scusare, correggere i figli. 

Ai figli dona la sapienza per scegliere il bene e fuggire il male, e il gusto di tutto ciò che è bello, buono, generoso e forte.  

Alle persone anziane, ai malati, concedi che non dimentichino la tua bontà, uniscano l’offerta delle loro sofferenze alla tua offerta al Padre per la salvezza del mondo, ricevano da te grazie di aiuto e guarigione. 

Signore Gesù, mite ed umile di cuore, questa famiglia si consacra al tuo Sacratissimo Cuore, perché vuole essere tua e ogni giorno ti vuole ospite, amico, Signore e Salvatore, protettore e guaritore. Amen. 

SULL'ORLO DELLA NUOVA GERUSALEMME - Sei una matita dalla punta smussata e consumata nelle nostre mani

 


27 novembre 2009 (ore 20:55) 

Gesù dice: 

Cari figli, in tutti i tempi e in tutte le culture ci sono stati profeti. Profeti che annunciano e denunciano. Profeti che sono portavoce del Cielo, messaggeri dell'Amore Santo e Divino. Alcuni di loro li chiamo, come Giovanni Battista, per preparare la strada alla mia venuta. Realizzano la loro missione assumendo rischi e superando ostacoli. 

Agostino: il tuo nome è tatuato sul palmo della mia mano. Il tuo nome è scritto nel libro d'oro, nel libro della vita. Perché c'è tanta paura nel tuo cuore? Vi ricordo che se un esercito dovesse venire contro di voi, non avete nulla da temere. Vi proteggerò. Vi difenderò. Ti terrò nella quinta camera del mio Cuore divino. Che le avversità, le difficoltà e le pietre incontrate sul cammino non vi facciano camminare all'indietro. Portate la croce, non avete ancora compiuto la vostra missione. Ci sono altre strade da percorrere. Aprite le orecchie per ascoltare la mia voce. Aprite il vostro cuore alle mie parole e scrivete, perché questi messaggi sono balsamo di pace per i cuori turbati. Sono una medicina per il cuore malato, una luce per i ciechi spirituali, una voce di avvertimento per i peccatori. Siate di buon umore e andate in pellegrinaggio con gli occhi alzati verso il cielo, volendo dimorare e risiedere in esso. Il vostro passato è stato perdonato e non conta più. Io sono il Dio della misericordia. Io sono un Dio di bontà. Io sono un Dio di giustizia che chiama chi vuole e ho scelto te proprio per confondere i sapienti, i dotti e gli eruditi. Ho scelto voi per confondere coloro che credono di essere santi, salvati. Ti ho scelto per confondere coloro che pensano di essere miei profeti, miei messaggeri, miei inviati. Profeti, messaggeri e inviati confusi, saturi di debolezza e di parti umane. Sapete che vi ho dato il dono di discernere quali sono i veri profeti e quali i falsi. Pregate per quei miei poveri figli che pretendono di essere profeti senza esserlo, affinché io dia loro la mia misericordia. Molti di loro si proclamano miei strumenti, miei inviati. Le loro parole sono parole vuote, parole che vengono spazzate via dal vento. Appaiono e poi scompaiono. 

Vi ricordo ancora una volta che siete una matita spuntata nelle mie mani e nelle mani di Maria. 

Ti amo: Agostino del mio Cuore Divino. Non abbiate paura. Sono con voi. 

OTTENERE GESÙ ATTRAVERSO MARIA

 


Ci sono, nel corso degli anni, vari modi e metodi per consacrarsi a Gesù, attraverso Maria, sua Madre amorevole. Coloro che non sono credenti resistono e addirittura si oppongono a questa Consacrazione.

Non pochi, contaminati dal protestantesimo o da un'altra eccentrica setta religiosa, si oppongono fortemente e si sforzano di scoraggiare questa azione di consacrazione a Gesù attraverso Maria. "Perché attraverso Maria" è un grido dissenziente di ribellione contro tale consacrazione!

Per difendere una grande efficacia, è necessario dare una risposta chiara, convincente e intelligente: Gesù Cristo gode di questa consacrazione. San Luigi di Montfort afferma nel suo classico True Devotion to Mary che questo è il mezzo più breve, più facile e più efficace per raggiungere Gesù. Per così dire, Maria è la scorciatoia per arrivare a Gesù. Perché scegliere un percorso labirintico, tortuoso e a zigzag per raggiungere la destinazione, se c'è una scorciatoia? L'amore per la Madonna e la consacrazione a Lei ci avvicinano a Gesù e nel modo più veloce che si possa immaginare.

I programmi di Consacrazione a Gesù attraverso Maria sono stati diversi per molti anni. Lo stile, la modalità o il processo variano, ma il risultato finale è fondamentalmente simile. Il frutto ultimo della consacrazione a Gesù attraverso Maria è essenzialmente quello di permettere a Gesù di mettere radici più profonde nella nostra vita affinché la sua Presenza possa sbocciare e la sua Persona sia amata e servita in questa vita e per tutta l'eternità.

Di seguito citiamo solo alcuni dei tanti programmi di consacrazione per donarsi a Gesù attraverso le mani di Maria. C'è San Luigi di Montfort e la vera devozione a Maria. Attraverso letture quotidiane, meditazioni e preghiere si raggiunge una crescente conoscenza del mondo e delle sue insidie. Poi, attraverso la meditazione, arrivi a una conoscenza più profonda di te stesso. Allora arrivi a una più profonda conoscenza e amore di Gesù e Maria. Il culmine è quello di raggiungere il giorno della consacrazione, di solito una festa mariana, e viene fatta una preghiera formale di consacrazione. La preghiera di consacrazione di San Luigi è, senza dubbio, un capolavoro spirituale e letterario.

San Massimiliano Kolbe ha il suo stile mariano. Attraverso la meditazione quotidiana degli scritti mariani di Kolbe arriva il giorno della consacrazione. Attraverso la consacrazione di Kolbe, si diventa uno strumento docile nelle mani di IMMACULATA. Maria può usare la persona consacrata in qualsiasi modo o mezzo che desidera glorificare Dio.

Quando era bambino, la Vergine apparve al giovane Kolbe, presentandogli due corone: una bianca e una rossa. Il giovane Kolbe, con totale abbandono giovanile, scelse entrambi. Simbolicamente, il bianco sarebbe una vita di purezza; quello rosso culminerebbe nel martirio. Kolbe avrebbe sacrificato la sua vita per un uomo sposato ad Auschwitz, dove avrebbero cercato di farlo morire di fame.

Un altro approccio più moderno alla consacrazione della propria vita a Gesù attraverso Maria è quello elaborato dal giovane sacerdote padre Michael Gaitley. Con un brillante tocco di creatività, Padre Mike è stato ispirato a orchestrare una consacrazione intrecciando in un bellissimo concerto o poesia mariana quattro dei santi più famosi che erano veri amanti di Maria. Il titolo del libro: "Trentatré giorni per la gloria del mattino". In questo classico della moderna consacrazione mariana Padre Mike invita tutti gli amanti di Gesù attraverso Maria a meditare su alcuni dei più grandi scritti di Maria negli ultimi secoli. Questi quattro santi mariani sono i seguenti San Luigi di Montfort, San Massimiliano Kolbe, Santa Madre Teresa di Calcutta e infine San Giovanni Paolo II. Attraverso un'attenta lettura, la meditazione e la considerazione orante degli scritti di questi santi su Maria, il cuore si espande in una più profonda conoscenza e amore per Gesù attraverso Maria.

Successivamente, presentiamo, molto umilmente, un'altra forma moderna di consacrazione a Gesù attraverso Maria. L'autore è lo scrittore e autore di questo articolo, P. Edward Broom, OMV. Il titolo ufficiale del testo è il seguente "Consacrazione totale attraverso i Misteri del Rosario. (Meditazioni per preparare la consacrazione totale a Gesù per mezzo di Maria). Sophia Press, 2017. La pubblicazione ufficiale è esattamente 100 anni dopo la prima apparizione di Nostra Signora di Fatima ai pastorelli, avvenuta il 13 maggio 1917.

Questa forma di Consacrazione di Gesù a Maria è unica e diversa dalle altre sotto diversi aspetti. Ma il segno distintivo se il suo carattere unico è che la Consacrazione a Gesù da parte di Maria è essenzialmente una consacrazione biblica. Infatti, i Misteri del Rosario – Luminoso, Doloroso e Glorioso – sono essenzialmente meditazioni e contemplazioni bibliche. Quale modo migliore per conoscere Gesù attraverso Maria se non attraverso la fonte ultima che è la Bibbia, la Parola di Dio. Nella stesura di questa Consacrazione Mariana uno dei principali modi di pensiero che mi ha motivato è stata la Lettera Apostolica di San Giovanni Paolo II La Beata Vergine Maria e il Rosario. Le parole che mi hanno colpito di più e che sono al centro di questo testo di consacrazione sono state l'esortazione del santo Pontefice a fare quanto segue: CONTEMPLARE IL VOLTO DI GESÙ ATTRAVERSO GLI OCCHI E IL CUORE DI MARIA!!!

In poche parole, le parole in maiuscolo riassumono tutto l'impulso della Consacrazione di Gesù da parte di Maria e dei Misteri del Rosario. Tutti siamo chiamati a contemplare il volto di Gesù attraverso gli occhi e il cuore di Maria. In una parola, siamo tutti sfidati nella nostra vita e nel nostro cammino spirituale ad avvicinarci a Gesù, ma ancora di più: a contemplare gli occhi e il volto di Gesù attraverso gli occhi e il cuore di sua Madre. Se lo facciamo da soli, la nostra visione contemplativa sarà poco chiara, sfocata, irregolare e imperfetta anche nei nostri giorni migliori. Con l'aiuto di Maria siamo purificati, elevati, santificati ed elevati all'alto. Quanto sono vere le parole di San Luigi di Montfort: Maria è la via più veloce, più breve e più semplice per raggiungere Gesù. Usa Maria come scorciatoia per Gesù!

FRUTTI POSITIVI DELLA CONSACRAZIONE A GESÙ ATTRAVERSO LA BEATA VERGINE MARIA

IMITAZIONE DI CRISTO. Colui che per primo si consacrò a Maria fu, infatti, Gesù stesso. Quando Gesù fu concepito nel grembo di Maria per opera dello Spirito Santo, fu consacrato a Maria. Gesù visse in Maria per nove mesi e Gesù santificò Maria con la sua sola presenza!

SAN JOSE. Tutta la vita del buon San Giuseppe fu consacrata senza riserve al servizio di Gesù e Maria. San Giuseppe visse totalmente, dedicò pienamente la sua vita al sostegno, alla provvidenza, alla difesa e alla protezione di questi due tesori - sia Gesù che Maria.

SAN GIOVANNI EVANGELISTA. Di tutte le persone che Gesù scelse come amici, San Giovanni Evangelista si classificò al primo posto, il numero uno nella sua lista. Ecco perché, mentre Gesù era appeso alla croce, Gesù lasciò in eredità a Giovanni il suo più grande tesoro: sua Madre Maria, che sarebbe stata la Madre di San Giovanni e la nostra amata madre nell'ordine della grazia. Queste erano le parole: "Donna, ecco tuo figlio; figlio, ecco tua Madre". E l'ha portata a casa sua". San Giovanni, l'Amato, divenne un figlio spirituale di Maria e si dedicò totalmente a servire e onorare Maria.

GRANDE PACE INTERIORE. Una volta che apparteniamo pienamente a Gesù attraverso Maria, allora le paure, le ansie, le preoccupazioni e le insicurezze svaniscono nel nulla perché sappiamo di essere in un buon posto: i Cuori di Gesù e Maria.

Libertà dei Figli e delle Figlie di Dio Quando ci doniamo alle creature, ci affezioniamo ad esse e, in un certo senso, diventiamo schiavi. Ci affidiamo alle comodità delle creature, alle cose materiali e alle false ideologie; anche questa è schiavitù. Appartenendo a Gesù attraverso Maria, la nostra libertà diventa uno stile di vita.

NOI MAGNIFICHIAMO IL SIGNORE. La consacrazione a Maria non diminuirà mai la nostra consacrazione a Gesù. Maria stessa ha espresso questa verità nel suo canto di lode, noto come MAGNFICAT. "La mia anima magnifica il Signore e il mio spirito gioisce in Dio, il mio Salvatore..." La nostra consacrazione a Maria non impallidiscerà mai o diminuirà la Presenza di Gesù, ma, come una lente d'ingrandimento, migliorerà e rafforzerà Gesù nella nostra vita.

LA CONSACRAZIONE A MARIA FAVORISCE L'OBBEDIENZA A GESÙ Se contiamo nel Nuovo Testamento, abbiamo le sette parole di Maria. Le ultime parole registrate di Maria si trovano alle nozze di Cana. "Fate quello che vi dirà!" (Gv 2,5) Sinceramente, queste parole della Beata Vergine Maria riassumono i migliori consigli possibili nel mondo. Se il mondo obbedisse a queste parole, la pace, l'armonia e l'amore regnerebbero di palo in polo.

La consacrazione A GESÙ ATTRAVERSO MARIA SERVE A SPEZZARE LA NOSTRA SCHIAVITÙ AL PECCATO Nella visita di Maria a Santa Elisabetta (e a San Giovanni Battista nel grembo di Elisabetta) il suo saluto ha avuto un effetto potente. Secondo Sant'Agostino, le parole di Gesù e la Presenza silenziosa di Gesù liberarono Giovanni Battista nel grembo di sua Madre dalla schiavitù del peccato originale. Con la consacrazione a Maria, Ella spezzerà le catene del peccato e ci metterà sulla via della santità.

MORIRE SANTI E IN PACE. Uno dei segni esteriori della consacrazione a Gesù attraverso Maria è la preghiera e la preghiera che a Maria piace di più: l'Ave Maria, meglio ancora, il Santo Rosario. Sia Gesù che Maria desiderano la cosa più importante per tutti noi: la nostra salvezza eterna. Nell'Ave Maria, il momento cruciale è la parola/nome GESÙ. Poi chiediamo che Maria sia presente al momento della nostra morte per aiutarci a morire pentiti e amando Gesù.

PUREZZA DEGLI OCCHI, DEL CUORE E DELLA VITA Infine, uno dei frutti più sublimi della consacrazione a Gesù per mezzo di Maria è quello della purezza del cuore e della capacità di vivere la più esigente e preziosa delle Beatitudini: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio".

Nelle parole di Papa San Giovanni Paolo II, doniamoci a Gesù per Maria sforzandoci di vivere questo stile e atteggiamento di vita: contempliamo il Volto di Gesù attraverso gli occhi e il Cuore di Maria ora in questa vita e per tutta l'eternità in Cielo. (Mt 5,8)

Scritto da 

Dio parla e tu ascolterai

 


Non mi farò prendere in giro. Io sono il creatore di tutto ciò che è visto e non visto, non l'uomo e non Satana. Non credete alle bugie che vi vengono raccontate. Leggete la mia Parola per verificare ciò che vi viene detto. Leggete e meditate su 3 Re 17 e Luca 4:25,26. Elia e la vedova di Sarefta. Non ci fu pioggia per 3 anni e 6 mesi. 3 Re 17:14. Fino al giorno in cui il Signore darà la pioggia sulla faccia della terra. Io ho creato tutte le forze della natura nella vostra terra e nel mio universo. Io, il Signore: questo è il mio nome. Non darò la mia gloria a un altro, né la mia lode a cose inventate. Isaia 42:8. Pensate che io sia così piccolo e impotente da non controllare il vostro clima e il vostro pianeta? Questa è la mia creazione, non la vostra o quella di Satana. Leggete il Salmo 95:5 Perché tutti gli dèi dei gentili sono diavoli, ma il Signore ha fatto i cieli. L'uomo è un amministratore della mia creazione. Genesi 1:28. 

Confonderò l'uomo moderno e Satana. Nel mondo naturale accadranno eventi che confonderanno il vostro mondo. Aprite gli occhi e osservate gli eventi che si svolgono intorno a voi. Per esempio, concentratevi sulle api. Perché le api stanno scomparendo? La mano del Signore controlla tutte le cose. Il vostro mondo viene distrutto dal male dell'inferno e dai desideri malvagi dell'uomo. Io, il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, ripulirò la mia terra da ogni male e rinnoverò la mia creazione per la mia gloria e il mio onore, nel mio tempo e con le mie vie. 

Se sarai umile e contrito di cuore, proteggerò te, la tua famiglia e il mio popolo, come ho protetto il mio servo Elia. Non mi farò beffe! Tutti i cieli e la terra si prostreranno davanti al Signore, loro creatore. Isaia 45:24 Perché ogni ginocchio si prostrerà a me e ogni lingua giurerà. 

Quando entrate nelle mie chiese, entrate nella mia santa presenza. Siate riverenti, perché siete al cospetto di Dio onnipotente. Ricevete mio figlio con riverenza, perché quando ricevete mio figlio Gesù, ricevete il vostro Signore e Dio. Se potete, inginocchiatevi davanti al vostro Dio con riverenza.  

Ora siete nella mia ora di misericordia. Ma la mia ora di misericordia e di giustizia verrà sul vostro mondo senza preavviso, come un ladro nella notte. 1 Tessalonicesi 5:2 Voi stessi infatti sapete perfettamente che il giorno del Signore verrà come un ladro nella notte. Vi ho dato mio figlio Gesù, sua Madre Maria e le schiere del cielo come protezione. Confidate nel vostro Dio, perché io sono lo stesso ieri, oggi e in eterno. Ancora una volta, non lasciatevi ingannare: Dio non si fa beffe. Galati 6:7. Scrivete queste parole. Queste sono le parole del Signore. AMEN E AMEN. 

28 aprile 2007



Figlio mio, sei chiamato a essere uno dei miei messaggeri. Tutto il mio popolo è chiamato a essere uno dei miei messaggeri in questo mondo di male. Ma la mia domanda per te è: Sei disposto a seguire la mia chiamata? Molti sono chiamati, ma pochi sono scelti. Voi siete stati scelti prima della fondazione del mondo. Volete rispondere e seguirmi? Questa è la mia domanda a tutti coloro che dicono di essere miei servitori. Siete veramente disposti a prendere la vostra croce e a seguire mio Figlio? Siete disposti a essere perseguitati, disprezzati dal mondo, attaccati dai demoni dell'inferno per amore mio? Prima di rispondere, riflettete seriamente sulla vostra risposta. Non mi farò prendere in giro. Se risponderai sì al tuo Dio, la mia grazia ti sarà sufficiente. Se volete entrare nella mia era di pace, dovrete lasciar perdere le attrattive di questa epoca malvagia, prendere la vostra croce ogni giorno e confidare completamente nel vostro Dio Trino. Solo allora avrete veramente pace nella vostra anima, perché seguirete la mia volontà per la vostra vita e non la vostra. La pace sia con voi. Parola del Signore. AMEN 

28 aprile 2007

SULLE ERESIE

 


69. 1. I DONAZIANI o, meglio, DONATISTI sono coloro, che hanno  fatto, in un primo tempo, scisma a causa di Ceciliano, il quale  venne ordinato vescovo della Chiesa di Cartagine contro la loro  volontà, accusandolo di crimini non dimostrati e, soprattutto, di  essere stato ordinato da traditores delle sacre Scritture. Ma dopo  che la causa, a lui fatta, fu discussa e conclusa, e fu palese che essi  erano colpevoli di falso, si rafforzò il loro caparbio dissenso, ed essi  mutarono il loro scisma in eresia, ritenendo che la Chiesa di Cristo,  in conseguenza dei crimini di Ceciliano, siano essi veri, o siano falsi,  cosa, quest'ultima, che apparve più evidente ai giudici, era andata  distrutta in tutta la terra, dove, invece, secondo la promessa divina,  la Chiesa è destinata a rimanere; e pertanto essa sarebbe rimasta  nella fazione di Donato, che è in Africa, essendosi estinta nelle altre  parti della terra, per essere stata contagiata dalla comunione [con  Ceciliano]. Hanno, inoltre, l'ardire, di ribattezzare i Cattolici, e con  ciò hanno dato una maggiore conferma di essere eretici, dal  momento che l'intera Chiesa cattolica ha definito di non annullare la  comunione di battesimo, neppure nel caso degli eretici. 

69. 2. Dai documenti pervenutici sappiamo che l'iniziatore di questa  eresia è stato Donato. Costui, venuto dalla Numidia, creò una  divisione tra i fedeli di Cristo nei riguardi di Ceciliano, e, aggregati a  sé alcuni vescovi del suo stesso partito, ordinò vescovo di Cartagine  Maiorino. Successore di questo Maiorino fu un altro Donato, sempre  della stessa fazione. Codesto con la sua eloquenza rafforzò tanto  questa eresia, che molti credono che codesti eretici si chiamino  Donatisti a causa di lui. Ci restano i suoi scritti, nei quali risulta che  egli anche sulla Trinità non ha avuto una concezione cattolica, ma  ha ritenuto il Figlio minore rispetto al Padre, e lo Spirito Santo  minore rispetto al Figlio, benché della medesima sostanza. Tuttavia,  la folla dei Donatisti non ha posto attenzione a questo suo errore  riguardante la Trinità, né tra di loro si trova facilmente alcuno che  sappia di questa sua professione [di fede]. 

69. 3. Nella città di Roma codesti eretici sono chiamati  MONTENSES: ad essi dalla nostra Africa [i Donatisti] sono soliti  mandare il vescovo; oppure i vescovi donatisti africani partono da  qui alla volta di Roma, nel caso che abbiano deciso di ordinarne uno  là. 

69. 4. In Africa fanno parte di questa eresia anche coloro che  vengono chiamati CIRCONCELLIONI, una razza di uomini rozza e di una violenza assai malfamata, poiché non solo perpetrano immani  delitti sugli estranei, ma non hanno riguardo neppure di se stessi in  questa loro pazza ferinità. Infatti sono soliti suicidarsi con vari  generi di morte, e soprattutto gettandosi in un precipizio, nell'acqua  e nel fuoco; parimenti a commettere tale folle gesto cercano di  indurre quante persone possono dell'uno e dell'altro sesso, e per  farsi uccidere dagli altri, minacciano a questi, talvolta, perfino la  morte, se non vogliono farlo. Ma tali persone sono sgradite alla  maggioranza dei Donatisti, i quali però non si sentono contaminati  dalla loro comunione, anzi, nella loro demenza, rinfacciano all'intero  mondo cristiano un crimine, commesso da Africani sconosciuti. 

69. 5. Anche tra costoro si sono avuti molti scismi; da loro si sono  separati altri e poi altri, così da formare gruppi diversi, tuttavia del  loro distacco non si sono accorti i Donatisti rimasti. Però  l'ordinazione, avvenuta a Cartagine, di Massimiano in  contrapposizione a Primiano, fatta da circa cento vescovi, seguaci  del suo stesso errore, e la sua condanna, in base a terribili  incriminazioni, pronunciata dai rimanenti trecentodieci [vescovi], ed  estesa ai dodici che avevano partecipato all'ordinazione di lui anche  con la loro presenza fisica, li costrinse a sapere che anche al di fuori  della Chiesa c'è la possibilità di dare il battesimo di Cristo. Infatti  hanno accolto [nella loro comunione] alcuni di questi scismatici e  con quelli anche le persone che essi avevano battezzato, mentre  erano fuori della chiesa donatista, conservando a ciascuno i grandi  senza affatto ripetere il battesimo su alcuno. Neppure hanno  desistito dall'intentare contro di loro cause, affine di farli ravvedere,  ricorrendo alle pubbliche autorità; né, inoltre, hanno temuto di  contaminare la loro comunione per effetto dei crimini di quelli,  crimini oltremodo gonfiati dalla sentenza pronunciata dal loro  concilio. 

70. 1. I PRISCILLIANISTI, che Priscilliano ha fondato nella Spagna,  seguono soprattutto le dottrine degli Gnostici e dei Manichei,  mescolandole fra loro, benché altro sudiciume da altre eresie sia  confluito in loro, come in una fogna, orrida nella sua mistura. A  fine, però, di occultare le contaminazioni e le turpitudini, hanno tra i  loro placiti anche queste parole: " Giura e spergiura, ma non tradire  il segreto ". Codesti eretici dicono che le anime sono della  medesima natura e sostanza, che ha Dio; esse discendono  [dall'empireo] passando attraverso sette cieli e vari principati,  disposti a gradini, per dedicarsi sulla terra come ad una gara volontaria; ed incappano nel principe del male, dal quale, come essi  pretendono, è stato fatto questo mondo, e da questo principe sono  seminate nei vari corpi di carne. Sostengono, inoltre, che gli uomini  sono vincolati alle stelle, le quali ne decretano il destino, e che lo  stesso nostro corpo è disposto in modo corrispondente ai dodici  segni zodiacali, come affermano coloro che comunemente sono  chiamati Matematici, e, così, collocano l'Ariete nella testa, il Toro  nel collo, i Gemelli nelle spalle, il Cancro nel petto, e, elencando per  nome gli altri segni zodiacali, arrivano alle piante dei piedi, che essi  assegnano ai Pesci, perché questo segno è nominato per ultimo  dagli astrologi. Questa eresia ha voluto tener coperte dal segreto  queste e le altre sue dottrine fantastiche, insulse, sacrileghe, la cui  enumerazione sarebbe troppo lunga. 

70. 2. Anche questa eresia rifugge dal mangiar carne, ritenendola  immonda; e così provoca dissenso tra i coniugi, ai quali essa è  riuscita a far credere questa malsana dottrina, cioè fa dissentire i  mariti dalle mogli che non vogliono accettarla, e le mogli dai mariti  che non vogliono accettarla. Ed infatti attribuiscono la formazione di  ogni specie di carne non al Dio buono e vero, ma agli angeli del  male; in ciò sono più subdoli perfino dei Manichei, perché [i  Priscillianisti] non ripudiano alcun testo delle Sacre Scritture  Canoniche, leggendole tutte unitamente agli apocrifi e prendendole  come testi probativi, ma, mediante l'interpretazione allegorica,  piegano nel senso che loro aggrada, ogni affermazione dei Libri  Sacri atta a demolire il loro errore. Riguardo a Cristo professano  l'eresia di Sabellio, dicendo che Egli è nella sua stessa identità non  solo Figlio, ma anche Padre e Spirito Santo. 

71. Filastrio dice che vi sono altri eretici i quali non prendono cibo  insieme con altre persone. Però non spiega se tengono questa  usanza con la gente che non è della medesima setta o anche fra di  loro stessi. Dice ancora che codesti hanno una dottrina ortodossa  sul Padre e sul Figlio, ma che riguardo allo Spirito Santo non  professano la cattolica, poiché lo ritengono creato. 

72. Filastrio racconta che da un certo Retorio ha avuto origine  un'eresia di strabiliante assurdità: essa, infatti, afferma che tutti gli  eretici camminano per la strada retta e professano la verità: ma  tale dottrina è tanto assurda, che, a mio parere, è inimmaginabile.

Sant'Agostino

L'ARCANGELO SAN RAFFAELE CHIARISCE ALCUNI DUBBI DEI SOLDATI SUL MESSAGGIO DI GUARIGIONE.

 


L'ARCANGELO SAN RAFFAELE CHIARISCE ALCUNI DUBBI DEI SOLDATI SUL MESSAGGIO DI GUARIGIONE. 


PARTE SECONDA 

Io, San Raffaele Arcangelo, in qualità di Arcangelo della Salute, ho l'obbligo di chiarire alcuni dubbi sulle preghiere rivolte alla guarigione spirituale, corporale e mentale, nonché alla guarigione dal momento del concepimento, della gestazione e della vita dell'essere umano. 

Questo è complicato, perché ognuno ha una storia di vita particolare e circostanze di vita diverse, che radicano in ogni persona traumi e malattie, oltre a maledizioni generazionali. 

Per essere più specifici, esamineremo i legami più forti e daremo preghiere di guarigione che saranno date da me e unte dal potere del Sangue di Cristo e dall'Unzione dello Spirito Santo. 

Si tratta di un argomento molto importante, poiché la guarigione spirituale dei soldati è essenziale per poter andare avanti. 

Inizieremo con la guarigione spirituale tra madre e figlio: 

Quando una madre rifiuta il suo bambino nel grembo materno, lo priva di sentire pienamente l'amore di Dio, perché sebbene Dio ami quel bambino con tutta la sua anima e il suo affetto, l'unico essere che il bambino conosce è sua madre. 

È vero che l'Angelo custode di ognuno di noi è presente per proteggere ogni bambino fin dal momento del concepimento, ma l'unione tra madre e figlio è molto forte; egli non si nutre di lei solo fisicamente, ma anche spiritualmente, quindi ogni sentimento della madre verso il bambino e tutto ciò che colpisce la madre emotivamente, si ripercuote sul bambino. 

È quindi molto importante curare questa fase essenziale della vita di ogni essere umano. 

Cominciamo con la preghiera di una madre al proprio figlio che, dopo averlo rifiutato, vuole riconquistare il suo amore. 

Il legame che unisce una madre al suo bambino è molto forte, perciò anche se sono lontani, la preghiera di una madre pentita è così efficace e riempie il Cielo di tanta gioia, che viene sempre ascoltata quando proviene da un cuore sincero e pentito. 


La preghiera di guarigione di una madre per suo figlio 

"Io, come madre che porta il dono della maternità e come donatrice di vita, ringrazio il mio Dio per questo bellissimo dono e chiedo perdono al mio Dio per non aver saputo essere grata per questo dono prezioso e per aver disprezzato e rifiutato il frutto del mio grembo durante la gestazione nel mio grembo. Chiedo perdono al Padre mio per ogni peccato commesso contro mio figlio, e non solo chiedo perdono al Padre, ma chiedo perdono anche a me stesso, accettando le conseguenze del mio peccato. 

Chiedo al Padre di darmi la possibilità di vedere mio figlio che mi perdona e mi ama, affinché da oggi in poi possa condurre una vita piena e soddisfacente, consegnando le mie debolezze ai piedi della Santa Croce. 

Che questo legame che ci unisce come madre e figlio sia per noi la forza che ci aiuterà a continuare. Chiedo perdono a mio Padre, perdono a me stesso e chiedo perdono al mio amato figlio, affinché sia illuminato dalla Luce dello Spirito Santo e torni tra le mie braccia; lo cullo nel mio grembo come se fosse in gestazione e così, nutrendolo spiritualmente con il mio cordone ombelicale, chiedo che lo Spirito Santo scorra nel suo cuore affinché questo cordone ombelicale che lo ha nutrito per nove mesi, sia oggi il cordone spirituale che ci nutre entrambi con lo Spirito Santo, creando in noi un rapporto di amore e comprensione, affetto e rispetto. 

Chiedo nel Nome dell'Agnello sgozzato e attraverso il suo Sangue versato per me e per mio figlio, di guarire le ferite che la mia indifferenza e il mio rifiuto hanno provocato in mio figlio e che lui, libero da ogni schiavitù e da ogni peccato, possa tornare da me, per recuperare tutto il tempo perduto e dargli il mio grande amore materno. Amen. " 


Preghiera di guarigione di un figlio a sua madre 

"Io, come figlio dell'Altissimo e come buon fratello in Cristo Gesù, perdono mia madre con tutto il cuore e dichiaro la guarigione della mia mente, del mio corpo e della mia anima per il rifiuto che ho sentito da parte di mia madre durante la mia gestazione. 

Io, come buon figlio del Padre, perdono tutte le offese e mi dichiaro libero da ogni schiavitù per poter rafforzare con mia madre quel legame spirituale che ci unisce dal momento del mio concepimento; e dichiaro che per il Sangue dell'Agnello e per il Suo grande amore per me e per mia madre, perdono me stesso e mia madre. 

Libero da ogni schiavitù, metto mia madre tra le braccia del Padre perché ci unisca e ci dia amore e comprensione reciproca per condurre una vita piena nella grazia di Dio, rafforzando l'unione spirituale tra noi e dando il meglio di ciascuno di noi; recuperando l'amore di madre a figlio e di figlio a madre. Amen. " 


Preghiera di perdono del marito alla moglie. 

"Io, come tuo sposo e unito a te dal vincolo matrimoniale e che forma una sola carne, ti chiedo perdono di cuore per non averti amata e rispettata come Dio chiede e per aver ferito il tuo cuore e la tua anima, danneggiando il nostro rapporto e il nostro vincolo matrimoniale con il peccato che ha distrutto la nostra unione e ha dato modo all'odio e al risentimento di sorgere". 

Chiedo perdono al Padre per non avervi rispettato e amato come Cristo ha amato la sua Chiesa; per non aver fatto di me un uomo degno di voi. 

Chiedo il vostro perdono, chiedo il perdono di Dio e perdono me stesso nel nome di Gesù Cristo. Mi dichiaro libero da questa colpa e da questo peccato che ha distrutto la nostra casa e la nostra integrità familiare. 

Per il vincolo d'amore che ci ha uniti al tempo del nostro matrimonio e prostrato davanti alla Croce, offro tutto ciò che sono al mio Signore e libero da ogni schiavitù, peccato e maledizione ti chiedo di perdonarmi e di aiutarmi a recuperare il nostro matrimonio. 

Nel nome di Gesù Cristo. Amen". 


Preghiera di perdono di una moglie al marito 

"Ti chiedo perdono per non averti dato il tuo posto come capo della mia casa, come portatore e donatore di amore e comprensione; per non averti valorizzato abbastanza e per aver peccato contro il legame che ci unisce davanti a Dio e averti cacciato dalla mia vita. Per non averti amato e rispettato come marito, padre dei miei figli, capofamiglia, capofamiglia. 

Chiedo al Padre il perdono e perdono me stesso, affinché libero da ogni colpa e schiavitù possa amarti come meriti e ricostruire con l'aiuto di Dio il nostro legame matrimoniale e così, sotto l'unzione dello Spirito Santo, ristabilire il nostro matrimonio. Amen. " 

Queste preghiere saranno recitate per tutto il tempo che riterrete opportuno, almeno una volta alla settimana. 

A poco a poco e con l'aiuto di Gesù Cristo e dello Spirito Santo, guarirete le ferite causate dal momento del concepimento e della gestazione, e potrete crescere spiritualmente e guarire tutte le ferite durante la vostra vita. 

Si sentiranno liberi e più spirituali per pregare, digiunare, amare e perdonare. A poco a poco sarete riempiti di Spirito Santo, vedrete chiaramente la vostra missione e potrete crescere nella vostra spiritualità. 

Tutto ciò che prima non potevate controllare, come il vostro carattere, il vostro temperamento, sarà facile da plasmare, nell'ambito della vostra missione particolare, della vostra storia di salvezza e della storia di salvezza dell'umanità. 

Soldati, ho bisogno che vi rendiate disponibili per questo esercizio, affinché, guariti dalla potenza dello Spirito Santo e liberati da ogni schiavitù ancestrale, possiate discernere come svolgere la vostra missione. 

(Dettato a Lorena da San Michele Arcangelo, febbraio 2017) 

La fede, quando è vera nella sua origine, è sempre vera nei suoi frutti. Quando è falsa nella sua origine, è falsa anche nei suoi frutti.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 

27 Tu sei giusto in tutto ciò che ci hai fatto; tutte le tue opere sono vere, rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi. 

Il Dio benedetto, il Dio che è Bene eterno, opera solo il bene. Mai Lui potrà fare cose non buone. Sarebbero contro la sua natura e questo è impossibile. 

Tu sei giusto in tutto ciò che ci hai fatto; tutte le tue opere sono vere, rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi. Il Dio Bene fa ogni cosa buona.  

Può il sole creare oscurità, diffondere tenebre? Non sarebbe più sole. Può Dio fare cose non buone, non perfette, non sante, non giuste? Non sarebbe Dio.  

Attribuire a Dio qualcosa di ingiusto, non vero, non retto, non santo significherebbe dichiararlo non Bene Eterno. È vera impossibilità metafisica. 

Questa confessione retta, vera, santa, giusta obbliga l’uomo a vedere ogni momento della propria storia con occhi di purissima fede.  

Se Dio ha giudicato che Azaria e i suoi compagni devono essere gettati nella fornace, il suo giudizio è retto, vero, giusto. Deve essere accolto e vissuto. 

La fede, quando è vera nella sua origine, è sempre vera nei suoi frutti. Quando è falsa nella sua origine, è falsa anche nei suoi frutti. 

Solo chi possiede la vera fede nella sua origine, sa vedere i frutti di essa e li accoglie con vero spirito di obbedienza e di sottomissione. 

Sempre quando la fede è falsa nelle sue origini, sarà necessariamente falsa nei suoi frutti. È allora che si grida: “Ho perso la fede!”. 

Non si perde la fede. Essa mai c’è stata nel cuore e nella mente. Chi cresce di fede in fede, mai la perde, mai cade da essa. La quercia non cade per il vento. 

Essere in una fornace di fuoco e vedere che tutto è per giusto giudizio di Dio, è frutto di purissima fede. La vera fede dona alla mente sapienza sempre nuova. 

Spetta a chi è di fede forte, alimentata da sapienza e intelligenza nello Spirito Santo, aiutare quanti sono di fede debole, malata, inferma, zoppicante. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 


ATTO DI CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE

 


Io ( nome e cognome ), dono e consacro al Cuore adorabile di nostro Signore Gesù Cristo la mia persona e la mia vita, le mie azioni, pene e sofferenze, per non voler più servirmi d’alcuna parte del mio essere, che per onorarlo, amarlo e glorificarlo. E’ questa la mia volontà irrevocabile: essere tutto suo e fare ogni cosa per suo amore, rinunciando di cuore a tutto ciò che potrebbe dispiacergli. Ti scelgo, o Sacro Cuore, come unico oggetto del mio amore, come custode della mia vita, pegno della mia salvezza, rimedio della mia fragilità e incostanza, riparatore di tutte le colpe della mia vita e rifugio sicuro nell’ora della mia morte. Sii, o Cuore di bontà, la mia giustificazione presso Dio, tuo Padre, e allontana da me la sua giusta indignazione. O Cuore amoroso, pongo tutta la mia fiducia in Te, perchè temo tutto dalla mia malizia e debolezza, ma spero tutto dalla tua bontà. Consuma, dunque, in me quanto può dispiacerti o resisterti; il tuo puro amore s’imprima profondamente nel mio cuore, in modo che non ti possa più scordare o essere da Te separato. Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia scritto in Te, poichè voglio concretizzare tutta la mia felicità e la mia gloria nel vivere e morire come tuo umile servitore e affettuoso amico. Amen.

 di S. Margherita Maria Alacoque

A che cosa va incontro l’umanità? - Fenomeni nel Cosmo

 


Fenomeni nel Cosmo

Molto presto diventerà per voi una certezza, che nel Cosmo si sta preparando qualcosa, perché degli avvenimenti insoliti vi inquieteranno, perché voi uomini non siete in grado di darvene delle spiegazioni. Sorgeranno molte supposizioni, molte opinioni rovesceranno contro opinioni, ma si avvicinano alla Verità soltanto quelle, che sospettano un collegamento con ciò che è stato annunciato tramite la Parola e la Scrittura, ciò che è stato detto in ogni tempo agli uomini mediante veggenti e profeti. Chi guarda con occhi spirituali, può spiegarsi tutti gli avvenimenti, perché tutto ha un senso spirituale e deve adempiere uno scopo spirituale: Di far notare agli uomini il loro vero scopo di vita affinché si preparino al vicino Giudizio. Ed anche la scienza contribuirà, perché dapprima farà delle constatazioni di insoliti cambiamenti nella natura, di procedimenti nel Cosmo, che rendono stupiti loro stessi; e di significativi fenomeni, per la cui spiegazione a loro manca la conoscenza. Loro vedranno e si stupiranno, ma non si dichiarano pronti all’accettazione dell’unica vera soluzione, che la Terra verrà scossa nelle sue fondamenta, per cui questi fenomeni sono la causa. Loro non lo vorranno credere, e perciò diranno sempre contro, quando a loro viene indicata la Scrittura, le vecchie profezie, quando sentono le opinioni dei credenti, oppure quando viene loro annunciata la vicina fine tramite gli annunciatori della Mia Parola. E perciò sarà difficile rendere credibile agli uomini del mondo un Intervento da Parte Mia, perché si cerca di spiegare tutto in maniera puramente scientifica. E soltanto pochi baderanno a questi insoliti fenomeni, perciò questi indicheranno sempre più sicuramente alla vicina fine. Ed Io sostengo così chiaramente le loro parole d’ammonimento e d’avvertimento, che anche gli scienziati presto ammetteranno preoccupati la mancanza di conoscenza. Scopriranno una Stella che si avvicina sempre di più alla Terra, ed apparentemente prende il suo corso in orbite fuori dalle leggi naturali. Loro notano sempre nuove stranezze, quando seguono la sua corsa. Ed allora la riconosceranno come un pericolo per la Terra, e malgrado ciò non vorranno credere ad una sua distruzione, perché una tal cosa non è mai stata vissuta. Ma Io lo permetto perché il Mio Piano di Salvezza dall’Eternità richiede qualcosa di insolito, che deve ancora servire per il bene degli uomini, e perché deve essere un pre-segnale della vicina fine, dell’opera di distruzione che seguirà poco dopo, che porta alla fine questo periodo di salvezza. Più si avvicina la fine, più gli uomini sperimentano delle cose contro la legge, perché devono essere attenti e si stupiscono della coincidenza di ciò che viene annunciata e rappresentata come la Verità da parte dei credenti come “la Parola di Dio”, da previsione di veggenti e profeti. Ed ora anche il Mio Spirito annuncia di nuovo mediante i Miei servi sulla Terra, della vicina fine e della Mia Voce di tuono che risuona ancora prima molto forte, e quei fenomeni testimonieranno della Verità della Mia Parola. Fate attenzione, voi uomini, e vedete in tutto sempre soltanto delle indicazioni alla fine, che Io do a tutti voi, affinché con cadiate nella rovina. Perché tutto ciò che succede è così portentoso, che potrebbe convincervi, se soltanto siete di buona volontà. Il tempo è compiuto, e la fine è vicina.

Amen

16 luglio 1955

Che cosa s’intenda per devozione al S. Cuore di Gesù e in che cosa consista

 


LA DIVOZIONE AL S. CUORE DI N. S. GESÙ CRISTO 


Oggetto speciale. 

L’oggetto speciale di questa devozione è l’amore immenso che indusse  il Figlio di Dio ad accettare la morte per noi e a darci se stesso nel  SS. Sacramento dell’Altare, senza che la vista delle molte ingratitudini e  degli oltraggi che doveva ricevere in tale stato di Vittima immolata sino alla  fine dei secoli, abbia potuto impedirgli di operare questo prodigio; amando  meglio esporsi ogni giorno agli insulti e agli obbrobri degli uomini, anziché  non mostrarci con la maggiore di tutte le meraviglie fino a quale eccesso  Egli ci ama. 

Questo è appunto quello che ha eccitato la pietà e lo zelo dì molte  persone, le quali, considerando la poca riconoscenza degli uomini per un  tanto eccesso d’amore, quanto poco Gesù sia riamato, e quanto poco caso  si faccia d’essere da Lui tanto amati, non hanno potuto tollerare di vederlo  ogni giorno sì maltrattato, senza mostrargli il giusto dolore che sentivano, e  il desiderio vivissimo di riparare al possibile tante ingratitudini e tanti  disprezzi con il loro ardente amore, col profondo rispetto e con omaggi  d’ogni specie. 

A questo scopo si scelsero alcuni giorni dell’anno per riconoscere in  modo particolare l’eccesso d’amore che Gesù ci mostra nel SS. Sacramento,  e insieme per fargli almeno qualche riparazione onorevole di tutte le  indegnità e di tutti i disprezzi che l’amabile Salvatore ha ricevuto e riceve in  questo Sacramento d’amore. E certamente quel rincrescimento, che si  prova nel vedere quanto Gesù Cristo sia poco amato nel Mistero adorabile,  il dolore intenso nel vederlo così maltrattato, le pratiche devote suggerite  dal solo amore e tendenti a riparare più che si può gli oltraggi ch’Egli vi  soffre, sono una prova dell’amore ardente verso di Lui e un segno evidente  d’una giusta riconoscenza. 

È facile quindi scorgere che l’oggetto e il motivo principale di questa  devozione è, come già s’è detto, l’amore immenso di Gesù verso gli uomini, i  più dei quali non lo ripagano che con disprezzi o almeno con l’indifferenza. 

 

Il fine a cui mira. 

Il fine a cui si mira è anzitutto di riconoscere e di onorare, per quanto  è da noi, con adorazioni frequenti, con contraccambio d’amore, con  ringraziamenti e; con omaggi d’ogni maniera i sentimenti d’amore e di  tenerezza che Gesù nutre per noi nell’adorabile Eucaristia, dove però Egli è sì sconosciuto dagli uomini o almeno amato così poco da quelli che lo  conoscono. 

In secondo luogo ci proponiamo di riparare con ogni mezzo possibile le  indegnità e gli oltraggi ai quali l’espose l’amore nel corso della sua vita  mortale e a cui lo stesso amore l’espone ogni giorno nel SS. Sacramento  dell’altare. Di modo che tutta questa devozione consiste, a parlar  propriamente, nell’amare con tutto l’ardore Gesù Cristo, che sta sempre  con noi nell’Adorabile Eucaristia, nel mostrargli quest’amore ardente col  nostro rincrescimento di vederlo amato e onorato così poco dagli uomini, e  nei mezzi che si prendono per riparare tale disprezzo e poco amore. 

Ma perché nell’esercizio delle devozioni anche più spirituali, ci sono  sempre degli oggetti materiali e sensibili che, attirando maggiormente la  nostra attenzione, ce ne rinnovino la memoria e ne rendano facile la  pratica, si è scelto il S. Cuore di Gesù come oggetto sensibile più degno dei  nostri rispetti e insieme più adatto al fine di questa devozione. 

Che se non ci fossero state altre ragioni particolari d’intitolare questi  esercizi di pietà col nome di Devozione al S. Cuore di Gesù, mi pare che  meglio non si poteva esprimere il carattere speciale di questa devozione che  con tale titolo: perché infine qui non si tratta che d’un esercizio d’amore;  l’amore n’è l’oggetto, l’amore il motivo principale, l’amore deve esserne il  fine. Il cuore umano, dice S. Tommaso, è in certo modo la sorgente e la  sede dell’amore; i suoi movimenti naturali seguono e imitano  continuamente gli affetti dell’animo, e servono non poco con la loro forza o  con la loro debolezza ad accrescerne o a diminuirne le passioni. Perciò al  cuore di solito si attribuiscono i sentimenti più delicati dell’anima, e questo  appunto rende sì venerabile e prezioso il cuore dei Santi. 

 

Amore e dolore. 

Da tutto ciò che si è detto fin qui è facile comprendere che cosa  s’intenda per devozione al S. Cuore di Gesù: un amore ardente che si  concepisce per Gesù Cristo al ricordo di tante meraviglie da Lui compiute  per dimostrarci la sua tenerezza, sopratutto poi nel Sacramento  dell’Eucaristia, ch’è il miracolo dell’amor suo un dolore sensibile alla vista  delle offese recate dagli uomini a Gesù Cristo in questo mistero adorabile;  un desiderio ardente di non tralasciare cosa alcuna per riparare in ogni  modo tutti questi oltraggi. Ecco dunque ciò che s’intende per devozione al  S. Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo, ecco in che consiste. 

Essa non si riduce, come forse qualcuno si sarà immaginato, vedendo  questo titolo, ad amare solamente e a onorare con un culto particolare un  Cuore di carne simile al nostro, appartenente al Corpo adorabile di Gesù.  Non già perché quel sacro Cuore non sia degno delle nostre adorazioni;  basta dire ch’è il Cuore di Gesù. E se il Suo Corpo e il Suo Sangue prezioso  meritano ogni nostro rispetto, chi non vede che il Suo Sacro Cuore richiede  in modo più speciale i nostri omaggi? E se ci sentiamo mossi alla devozione  verso le sue sante Piaghe, quanto più non dobbiamo sentirei accesi di  devozione verso il Suo Sacro Cuore? Solo vogliamo far notare che  intendiamo prendere qui la parola Cuore in senso figurato, e che questo  Cuore divino, considerato come parte dei Corpo adorabile di Gesù, è propriamente l’oggetto sensibile di questa devozione, mentre il motivo  principale è solo l’amore immenso che Gesù Cristo ci porta. Ora essendo  quest’amore tutto spirituale, non poteva rendersi sensibile; era dunque  necessario trovare un simbolo; e qual simbolo più proprio e naturale  dell’amore che il cuore? 

Perciò la Chiesa, volendo darci un oggetto sensibile delle sofferenze del  Figlio di Dio, sofferenze non meno spirituali dell’amor suo, ci rappresenta  l’immagine delle sacre Piaghe; di maniera che siccome la devozione alle  sacre Piaghe non è altro che una devozione particolare verso Gesù  paziente, così la devozione al S. Cuore è una devozione più affettuosa e più  ardente verso Gesù nel Sacramento eucaristico, in considerazione  dell’amore eccessivo che ci porta in detto Sacramento, e con lo scopo di  riparare il disprezzo che se ne fa. 

E certo il S. Cuore di Gesù Cristo ha tanta relazione con l’amor suo,  per coi questa devozione si crede debba ispirare sentimenti di gratitudine,  quanta almeno ne hanno le sacre Piaghe con le sofferenze di Lui, verso le  quali la Chiesa intende ispirare sentimenti di riconoscenza e di amore. 

Ora se in tutti i tempi vi fu tanta devozione alle Piaghe di Gesù Cristo,  e se la Chiesa, volendo eccitare nei suoi figli l’amore verso Gesù, pone  continuamente sotto i loro occhi queste stesse Piaghe, che non devono fare  il ricordo e l’immagine del S. Cuore? 

 

Non nuova ma soda  

Si vedrà in seguito che questa devozione non è nuova e che parecchi  grandi Santi ne confermarono l’uso col loro esempio. Si può anche  aggiungere che la S. Sede l’ha autorizzata sotto lo stesso titolo, poiché  Clemente X con una bolla del 4 ottobre 1674 concesse grandi indulgenze a  una Confraternita del S. Cuore eretta nella Chiesa del Seminario di  Contances, consacrata in Suo onore, e il nostro S. Padre Innocenzo XII ha  concesso da poco con un Breve l’indulgenza plenaria in favore della  devozione al S. Cuore. 

Non occorre riferir qui molte ragioni per dimostrare la sodezza di  questa devozione: basti dire che il suo motivo più grande è l’amore  immenso di Gesù per noi, del quale ci dà una prova sì bella nell’adorabile  Eucaristia; che il fine principale a cui si mira è la riparazione del disprezzo  che si fa di questo amore; che l’oggetto sensibile è il S. Cuore tutto  infiammato di carità, e che il frutto deve essere un amore ardentissimo e  tenerissimo verso la persona di Gesù Cristo. 

P. GIOVANNI CROISET S.J.

Maria SS. Benedetta e Madre dell'umanità

 


01 giugno 2022

Figlioli, Io non mi stanco mai di venire a voi, ma ditemi, le mie parole toccano i vostri cuori? Per il vostro bene mi auguro di si. Ieri mi avete festeggiato e ve ne sono grata ma metterete in pratica anche voi, ciò che Io ho vissuto?
Quando ho visitato la mia carissima cugina Elisabetta ho fatto insieme ad ella una straordinaria conoscenza, diventavo madre con tutto ciò che mi aspettava, oltre al Figlio di Dio.
Mamme, dico a voi, prendete esempio da Me, per Gesù sono stata una madre, prima di tutto amorosa, ma insieme pensavo alla sua educazione.
Siate mamme, prima di tutto, cristiane, parlate spesso ai vostri figli, di Gesù, dite loro che la Sua sofferenza non deve essere stata sofferta invano, il suo esempio vi sia sempre presente in ogni pensiero ed opere, sappiate che la sofferenza per il bene altrui, non è vissuta invano.
Ai piedi della croce ho offerto Me stessa per il bene di tutti voi. In questi tempi pochi di voi mi concedono di entrare nei loro cuori per lasciare l'amore di Gesù e purtroppo ne state pagando le amare sofferenze.
Figli mie, mi rivolgo a voi, date testimonianza con le vostre opere, altrimenti le parole cadono nel dimenticatoio. I tempi stringono, date a Cesare quel che è di Cesare, ma soprattutto a Dio ciò che è di Dio.
Decidetevi a vivere cristianamente poiché la nostra venuta si fa sempre più vicina. Pregate e offrite sacrifici per i vostri figli e per tutti i miei figli, vostri sacerdoti.

Vi benedico e vi ringrazio.