LIBRO DEL PROFETA DANIELE
27 Tu sei giusto in tutto ciò che ci hai fatto; tutte le tue opere sono vere, rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi.
Il Dio benedetto, il Dio che è Bene eterno, opera solo il bene. Mai Lui potrà fare cose non buone. Sarebbero contro la sua natura e questo è impossibile.
Tu sei giusto in tutto ciò che ci hai fatto; tutte le tue opere sono vere, rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi. Il Dio Bene fa ogni cosa buona.
Può il sole creare oscurità, diffondere tenebre? Non sarebbe più sole. Può Dio fare cose non buone, non perfette, non sante, non giuste? Non sarebbe Dio.
Attribuire a Dio qualcosa di ingiusto, non vero, non retto, non santo significherebbe dichiararlo non Bene Eterno. È vera impossibilità metafisica.
Questa confessione retta, vera, santa, giusta obbliga l’uomo a vedere ogni momento della propria storia con occhi di purissima fede.
Se Dio ha giudicato che Azaria e i suoi compagni devono essere gettati nella fornace, il suo giudizio è retto, vero, giusto. Deve essere accolto e vissuto.
La fede, quando è vera nella sua origine, è sempre vera nei suoi frutti. Quando è falsa nella sua origine, è falsa anche nei suoi frutti.
Solo chi possiede la vera fede nella sua origine, sa vedere i frutti di essa e li accoglie con vero spirito di obbedienza e di sottomissione.
Sempre quando la fede è falsa nelle sue origini, sarà necessariamente falsa nei suoi frutti. È allora che si grida: “Ho perso la fede!”.
Non si perde la fede. Essa mai c’è stata nel cuore e nella mente. Chi cresce di fede in fede, mai la perde, mai cade da essa. La quercia non cade per il vento.
Essere in una fornace di fuoco e vedere che tutto è per giusto giudizio di Dio, è frutto di purissima fede. La vera fede dona alla mente sapienza sempre nuova.
Spetta a chi è di fede forte, alimentata da sapienza e intelligenza nello Spirito Santo, aiutare quanti sono di fede debole, malata, inferma, zoppicante.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
Nessun commento:
Posta un commento