I rimedi
Di fronte ad una situazione di così splendida attrattiva, cosa è a noi praticamente possibile fare per salvarci?
Ecco quello che proporrei:
Premesso che, com'è da prevedersi, la setta massonica, quale polipo dai mille tentacoli, obbedendo supinamente agli ordini venuti dall'alto, immediatamente tenterà, con tutti i mezzi, di soffocare ed impedire ogni movimento popolare antisemita:
1) Innanzi tutto, i popoli dovrebbero, indipendentemente dai governi e dalla stampa, essere svegliati dal sonno e resi coscienti con ogni forma di intensa propaganda, fatta da appositi Comitati, sorti ovunque e formati da persone intelligenti, affinché tutti possano balzare in piedi alla difesa, appena conosciuta l'orribile situazione ed il pericolo in cui ci troviamo per opera dell'ebraismo.
2) Sostituire, in ogni nazione, i relativi governi massonici con governi di uomini non asserviti alla setta.
3) Abolire, ovunque esista, la stampa vincolata alla Massoneria.
4) Sciogliere dappertutto le Logge massoniche, e considerare grave delitto l'appartenere a simili misteriose congreghe d'interessi.
5) Togliere agli Israeliti, non per vendetta, ma per legittima cristiana difesa, le loro grandi ricchezze, restituendo il mal tolto ai rispettivi proprietari, o devolvendole in favore delle famiglie vittime della guerra e per la ricostruzione dei beni materiali dalla stessa distrutti.
6) Segregare gli Ebrei dalle popolazioni ariane, per mezzo di leggi speciali.
Seguendo il suggerimento di autorevoli politici e scrittori, sarebbe anzi necessario confinarli in qualche regione o isola della Terra (molti indicano l'isola del Madagascar...), in cui possano vivere uniti e tranquilli, ma da cui non possano più uscire, almeno fino a che non abbiano mutato il loro pravo pensiero. A nessuno, poi, dovrebbe essere lecito recarvisi. La proposta d'inviarli nel Madagascar è giustificata dal fatto, che gli altri rimedi, escogitati dall'antichità fino ad oggi, si sono dimostrati inefficaci.
7) Sarebbe, poi, desiderabile, per non dire ragionevole, che iniziatori del movimento antisemita di difesa sociale, fossero proprio gli Stati Uniti d'America, da cui dovrebbe uscire la scintilla che, simile a benefica bomba atomica, dovrebbe divampare sul mondo e salvarlo. In omaggio al consiglio, già riportato, di Beniamino Franklin, l'America dovrebbe espellere tutti gli Ebrei ivi esistenti, anche per sdebitarsi verso gli altri popoli. Infatti, se oggi, la Russia è diventata uno Stato ebraico-comunista, pericoloso a tutto il mondo, lo si deve all'aiuto concessole dall'America, attraverso il finanziamento dei grandi capitalisti ebreo-americani. Furono essi, massoni o no, che diedero alla Russia grandi aiuti di armi, munizioni e viveri; furono essi che vollero la distruzione della Germania e del Giappone, le sole grandi nazioni che potevano efficacemente fronteggiare la potenza della Russia bolscevica
8) Riguardo, infine, a quei popoli, che ormai si trovano legati mani e piedi sotto il diretto assolutismo ebraico, due maniere sarebbero da adoperarsi affine di liberarli:
a) Insistere, per un determinato tempo, con la più fantastica propaganda, a mezzo radio e a mezzo, di manifesti, gettati senza economia da gran numero di aerei su tutte le loro città e paesi, perché intendano come siano stati giocati dai capitalisti ebrei, li afferrino quanti sono per il collo mettendoli in condizione, di non più nuocere, ma non li uccidano, essendo che solo Dio ha il diritto di togliere la vita.
b) Ma, se per forza maggiore, l'espediente accennato, dovesse riuscire vano, allora, altro non resterebbe che organizzare una crociata mondiale — cui tutte le nazioni, grandi e piccole, dovrebbero dare il massimo contributo — per assalirli da ogni parte, e, quindi, con la forza farli arrendere.
“Vermijon”
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