martedì 26 luglio 2022

Un grande piano di Dio speronato dai politici: il caso del Nicaragua

 


Come il regime nicaraguense attacca il Piano per il quale Dio ha scelto Santa Teresa di Calcutta.

I politici atei non capiscono che Dio è all'opera nel mondo, che ha i Suoi piani e che si sviluppa attraverso i missionari che sceglie.

Questi politici pensano che tutto sia una questione di esseri umani.

E a volte affrontano piani che sono direttamente sponsorizzati dal Cielo, senza rendersi conto del calibro del nemico.

È il caso delle Missionarie della Carità, recentemente espulse dal Nicaragua, accusate spuriamente di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo.

Quando in realtà quello che hanno fatto nel mondo, sin dalla sua fondazione, è prendersi cura dei più poveri tra i poveri, di cui nessuno si prende cura.

Qui parleremo di come il compito delle Missionarie della Carità sia sorto direttamente dal cielo e non sia stata un'idea che Madre Teresa di Calcutta ha avuto.

Il 6 luglio 2022, il governo del presidente Daniel Ortega ha espulso le 18 Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta dal Nicaragua che erano in missione nel paese e ha chiuso i loro locali.

Ortega aveva vinto il suo quinto mandato come presidente in agosto, in quella che è stata ampiamente definita un'elezione "falsa".

Insieme alle Missionarie della Carità, altre 100 ONG sono state espulse con l'accusa di aver violato la legge sul riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e il finanziamento delle armi di distruzione di massa.

E inoltre, nel caso di queste suore, è stata aggiunta l'accusa di svolgere attività che non erano state autorizzate dai Ministeri della Famiglia, dell'Istruzione e della Salute.

Le Missionarie della Carità si sono dedicate alla cura dei più poveri, attraverso una casa di cura, un asilo nido per i figli di madri senza risorse e una casa per giovani abbandonati o vittime di abusi.

Lavoravano lì con i poveri dal 1988, quando Madre Teresa visitò il paese durante il primo mandato presidenziale di Daniel Ortega.

All'inizio di marzo 2022, il Nicaragua aveva anche espulso l'ambasciatore vaticano, una mossa che la Santa Sede ha definito incomprensibile.

È un'escalation contro la Chiesa, che riceve accuse da Ortega di essere un golpista e che i sacerdoti sono diavoli in tonaca.

Uno studio dell'Osservatorio per la Trasparenza e l'Anticorruzione dal titolo "Nicaragua: Chiesa perseguitata? (2018-2022)", documenta 190 attacchi e profanazioni contro la Chiesa dal 2018.

Cifre che sarebbero al di sotto del numero reale di attacchi, perché molti sacerdoti, stanchi di rapine e profanazioni, hanno scelto di tacere, perché non credono nel sistema giudiziario, secondo il rapporto.

La radice dell'ostilità è dovuta al sostegno della Chiesa cattolica agli studenti durante le manifestazioni pacifiche dei nicaraguensi contro la corruzione e il nepotismo nell'aprile 2018.

I templi della Chiesa hanno aperto le loro porte fornendo spazi di dialogo e promuovendo giornate di preghiera, ma anche assistendo i feriti e confortando i parenti dei cittadini scomparsi.

Ma questa misura di espulsione delle Missionarie della Carità è molto più di un attacco alla Chiesa.

È un attacco diretto al Piano di Dio, perché la missione delle Missionarie della Carità è venuta direttamente da messaggi soprannaturali.

La missione di Teresa di Calcutta di lavorare con i poveri non era una sua idea.

Ricevette visite da Gesù e Maria che insistettero, e persino la fecero pressione, per lasciare il conforto del convento.

E che si dedicasse a portare Gesù ai poveri, ai morenti, ai malati, ai bambini di strada.

All'età di 12 anni la piccola Agnese aveva sentito il desiderio di essere missionaria, a 18 anni la chiamata alla vocazione religiosa divenne irresistibile, partì per l'Irlanda per fare il noviziato, che poi culminò nel Bengala, in India, sedotto da quella terra di missione.

E il 10 settembre 1946, durante il viaggio in treno che la portava al convento di Darjeeling, per fare esercizi spirituali, notò una chiamata mentre pregava in silenzio.

Il messaggio era molto chiaro mentre raccontava:

"Devo lasciare il convento e aiutare i poveri vivendo in mezzo a loro.

Sento la chiamata ad abbandonare tutto e seguire Cristo, a servirlo tra i più poveri tra i poveri, è la sua volontà e devo compierla".

La chiamata ammetteva senza dubbio che doveva donarsi totalmente a Cristo, aveva visto nel suo volto i volti dei diseredati della terra, ma resisteva.

Perché all'interno della sua congregazione non gli era permesso di esercitare i compiti di assistenza ai più non protetti, le cui lamentele sentiva fuori dalle mura del convento.

Se avesse accettato, si sarebbe trovata di fronte alla decisione di chiedere la dispensa per lasciare la congregazione.

Sarebbe molto doloroso andarsene, lasciando i suoi studenti e i suoi compagni religiosi.

E nel 1947 tre visioni soprannaturali furono mostrate a Madre Teresa.

Nella prima visione vide la situazione dei poveri, il loro dolore e la loro povertà interiore nascosti sotto la loro povertà materiale.

Nella seconda visione vide la Madonna in mezzo a quei poveri, inginocchiata, e la sentì dire di prendersi cura di loro, che sono suoi, e di portarli a Gesù.

Anche per insegnare loro a recitare il Rosario, e che Gesù e Lei sarebbero stati con lei e le sue figlie nel loro lavoro.

E nella terza visione vide quella moltitudine di poveri coperti dalle tenebre e Gesù sulla croce con sua madre che passò inosservato.

E udì la Voce di Gesù che gli diceva:

"Te l'ho chiesto... e Lei, Mia Madre, ve l'ha chiesto.

Vi rifiutereste di fare questo per Me... per prendersi cura di loro, per portarli a Me?"

Gli disse inoltre:

"Voglio che le Suore Missionarie della Carità siano il mio fuoco d'amore tra i più poveri, i malati, i moribondi, i bambini di strada.

Voglio che tu mi porti i poveri.

Le sorelle offriranno la loro vita come vittime del mio amore e Mi porteranno queste anime.

Tu sei, lo so, una persona incapace, debole, peccatrice, ma solo perché sei quello, voglio usarti per la mia gloria.

Mi rifiuterai?"

Questo messaggio gli è venuto più volte mentre era in ginocchio per ricevere la comunione.

ripetutamente gli disse di andare a trovare qualcun altro, perché era spaventata dalle difficoltà.

E le promise che sarebbe stata una brava suora se l'avesse lasciata stare in convento.

Ma Gesù continuava a insistere: "Ti rifiuterai di fare questo per Me?"

In un'altra occasione Gesù gli disse che gli faceva profondamente male vedere tanti poveri bambini persi nel peccato e attaccati da Satana.

"Toglieteli dalle mani dei malvagi", disse,

Ci sono conventi con un buon numero di suore che si prendono cura di persone ricche e capaci.

Ma per i più poveri non c'è assolutamente nulla. Questo li desidero, li amo. Mi rifiuterai?"

Dopo tante insistenze comunicò questi messaggi all'arcivescovo Perier e lui si dedicò a discernere se questa fosse una vera ispirazione.

Ma nel frattempo gli scriveva lettere sempre più urgenti su ciò che Gesù gli chiedeva, perché Gesù diventava più insistente.

Disse all'arcivescovo:

"Questi desideri di soddisfare l'anelito di Nostro Signore per le anime, per i poveri, per le pure vittime del suo amore, continuano ad aumentare con ogni Messa e Santa Comunione".

Finalmente, dopo tanta insistenza da parte di Gesù, gli disse che era pronta ad andare ovunque e in qualsiasi momento.

E un mese dopo l'arcivescovo Perier cedette alla sua richiesta e nell'agosto del 1948 papa Pio XII gli permise di lasciare le suore di Loreto, impegnandosi a mantenere la povertà, la castità e l'obbedienza.

Questo è successo una settimana dopo il suo 38 ° compleanno ed è uscito attraverso i bassifondi di Calcutta.

La piccola Teresa cambiò l'abito delle suore di Loreto per il Sari bianco delle povere donne dell'India.

Ma con finiture blu che simboleggiavano il suo desiderio di imitare la Vergine Maria.

E indossando un crocifisso sulla spalla che gli ricordava in modo permanente il suo amore esclusivo per Cristo.

Diceva che "il sari permette alle nostre sorelle di sentirsi povere tra i poveri".

Aveva solo 5 rupie in tasca.

Seguì un corso di medicina di base e trovò un posto dove vivere nel convento delle Piccole Sorelle dei Poveri.

Lì cominciò a istruire i bambini poveri sotto un albero e a visitare le loro case portando loro cibo e conversando con loro.

Rapidamente questi studenti si unirono a lei nella Messa, pregando il rosario e cominciarono a prendersi cura degli anziani, dei malati, degli affamati e dei morenti.

E a lui si sono uniti alcuni giovani che volevano anche lottare contro tanta povertà in ogni angolo della miserabile Calcutta.

Due anni dopo, nel 1950, la Chiesa riconobbe ufficialmente l'ordine delle Missionarie della Carità.

Era una congregazione speciale che si sarebbe dedicata a servire i più bisognosi.

E questo si aggiungerebbe ai classici voti di povertà, castità e obbedienza, quello di dare la vita esclusivamente ai più poveri.

Teresa di Calcutta ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1979 ed è stata canonizzata nel 2016.

Ebbene fin qui quello di cui abbiamo voluto parlare, di come l'espulsione delle Missionarie della Carità dal Nicaragua, a causa di problemi politici, significhi non solo un confronto con la Chiesa cattolica, ma andare direttamente contro il piano che Dio ha dato alle Missionarie della Carità.


ORE DI RIPARAZIONE NOTTURNA

 


ORE DI RIPARAZIONE NOTTURNA 

L'esercito vittorioso riparerà nelle ore notturne 


Vergine Maria e Gesù 


Riparare a tutti gli atei. 

Gesù dice: 

Si sta già facendo tardi per te, figlio mio: La notte è su di voi e molte anime non sono ancora venute al Tribunale della mia Misericordia, non sono ancora venute a purificare e pulire i loro cuori nel Sacramento dei Fiumi di Grazia; non hanno ancora trovato difficile tagliarsi fuori dal peccato; non sono ancora convinte della mia Parola; non hanno ancora trovato difficile rinunciare alle cose del mondo; non hanno ancora deciso di camminare con leggerezza; non hanno ancora preso coscienza di essere pellegrini sulla terra, che la loro permanenza in questa vita è troppo breve rispetto alla Vera Vita. 

Figlia mia: venite in questa notte fredda, non badate a dovervi alzare, non mettete il cappotto, perché vi avvolgerò nel mantello che porto sopra la mia tunica, ma lasciatevi guidare dai miei tocchi divini e aiutatemi a salvare le anime, riparando le vostre ore notturne con spirito di riverenza. 

Ti è toccato vivere, figlio amato, in un'epoca di degrado morale e di lassismo spirituale. Vi è toccato vivere in un mondo edonistico, un mondo insaziabile, un mondo che nulla riempie, nulla appaga. Vi è toccato vivere nell'era della scienza e della tecnologia, è stato materialista, è stato assente da Dio. 

Ecco, allora, le anime riparatrici che hanno seguito la dolce eco della mia voce: ho bisogno di voi questa sera per pregare e riparare gli uomini che dicono di non credere in Me; gli uomini empirici che verificano e controllano tutto attraverso i sensi; gli uomini che confutano le mie leggi, il mio Vangelo; gli uomini che credono di essere venuti dal nulla; gli uomini che nonostante tutto sono stati creati a mia immagine e somiglianza; gli uomini che spero di poter dare loro l'abbraccio di un Padre buono; gli uomini che amo perché sono una porzione di dolore, di sofferenza. 

Riparazione per tutti gli atei: che possano aprire gli occhi e scoprirmi nel cielo stellato, nella maestosità e perfezione della natura, nel cuore delle anime pure e semplici. 

Riparare le anime dedite al piacere: affinché comprendano che tutte le vanità del mondo sono gioie momentanee e furtive. Riparazione per le anime immerse nel mondo scientifico e tecnico: perché si interessino a scoprire i miei Misteri Divini, a indagare attraverso lo Spirito Santo i miracoli, le opere di Dio; Dio che ama tutti gli uomini con amore eterno. 

 

Anima restauratrice: 

Cuore amatissimo del mio Gesù: come posso coprirmi dal freddo questa notte, se Tu mi avvolgerai nel mantello che indossi sopra la tua tunica! Come posso non alzarmi e andare dietro al Maestro dell'Amore, per deliziarmi della tua compagnia! Come posso non fare l'ora di riparazione notturna, se Tu sei il Martire del Golgota che viene ancora flagellato, coronato di spine e deriso? 

Queste sono alcune delle ragioni che mi spingono a portare a termine la mia promessa d'amore, la promessa di rimanere sul Monte Calvario per un'ora ogni notte a riparare i peccati degli uomini, la promessa di essere il vostro Cireneo e di alleggerire il peso della Croce; prometto di essere la tua Veronica e di asciugare con il velo della mia anima il tuo volto divino sofferente; prometto di essere un altro Giovanni e di stare ai piedi della Croce fino al giorno in cui mi porterai da questa vita al Cielo; prometto di darti una coppa di acqua rinfrescante per dissetarti; prometto di essere tuo suddito, tuo servo. 

Cuore amatissimo del mio Gesù: togli gli stracci della mendicità da alcuni dei tuoi figli, attirali alle fonti insondabili della tua misericordia, lava il fango dai loro cuori e rendili uomini nuovi, creature che con la loro vita ti loderanno, ti glorificheranno, ti offriranno il tributo che meriti come Dio.  Cuore amatissimo del mio Gesù: vieni presto, la tua Chiesa ha bisogno di te; il mondo ha confuso le menti dei tuoi figli, figli che seguono le orme dei falsi idoli, figli che sono sull'orlo dell'abisso perché il demonio li ha accecati, li ha strappati dalle tue venerabili mani, vuole prenderli come trofei, perché si crede vittorioso, trionfante; ma quello che non sa è che il bene prevarrà sempre sul male. 

Amato Cuore del mio Gesù: grazie per questo aiuto divino; per questo tesoro che hai messo nelle mie mani; per aver illuminato il mio cuore a riparare ogni notte; per aver preso parte alle tue sofferenze con i miei piccoli sacrifici; sacrifici che non sono nulla, dal momento che mi hai dato tutto; sacrifici che serviranno ad ammorbidire il cuore delle anime scettiche, delle anime che non credono che tu sia vivo, delle anime che dicono di non credere finché non ti vedono.  Mio grazioso Gesù: ascolta le mie suppliche; concedi loro la grazia di credere; un tocco del tuo amore perché tornino a te, perché chinino il capo in segno di umiltà, perché si riconoscano servi del Servo; perché accettino la grande verità, che tu non sei mito ma realtà. 

PRESTO IO MI PRESENTERÒ NELLE CASE DI OGNUNO DI VOI.

 


Carbonia 23-07-2022 – (ore 16.16 locuzione)

Presto Io Mi presenterò nelle case di ognuno di voi.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Vi benedico tutti figli miei e vi abbraccio al mio Seno, vi poso sul mio Cuore Immacolato e vi porto con Me a mio Figlio Gesù.

Sono la vostra Mamma Celeste: sono la Vergine del Carmelo, oggi presente qui, in questo Colle!

Questo Colle che è divenuto un Santuario; questo Colle presto vedrà la sua Basilica riaprirsi agli occhi del mondo. Questo Colle tanto desiderato e voluto dal Cielo, riprenderà il suo vigore, sarà grande perché è volontà di Dio, …è l’opera più grande in assoluto questa del Colle del Buon Pastore.

Presto voi vedrete le grazie che riceverete in questo luogo: … guarigioni infinite succederanno assieme a grandi esorcismi.

Figli miei, i doni che il Signore vi ha promesso sono ormai su di voi; sarete grandi nel mondo e sarete grandi per i vostri fratelli perché interverrete in loro aiuto.

Mettetevi sempre in preghiera! Sia il santo Rosario nelle vostre mani; pregate e supplicate la misericordia di Dio, pregate per il suo anticipato ritorno.

Pregate figli miei, perché questa ormai è un’ora tarda: tutto sta per presentarsi agli occhi di questa Umanità infedele.

Tutte le profezie annunciate da Maria SS. e da vari profeti nel mondo, quelli “veri” di Dio, si stanno realizzando!

Vedrete presto sorgere cose nuove e belle per i figli di Dio, e vedrete catapultare sottoterra i figli del demonio; costoro seguiranno lui, perché lui hanno scelto. Non si sono ravveduti e non si sono convertiti; non sono tornati al loro Dio Creatore!

Benedetti figli, sono qui ad abbracciarvi tutti! Vi amo infinitamente; vi ringrazio per essere qui presenti, vi dono tutto il mio appoggio e presto Io Mi presenterò nelle case di ognuno di voi.

Vi prenderò per mano e vi porterò con Me: vi segnerò sulla fronte e sul cuore con il segno della croce e sarete grandi, e seguirete Dio nella sua grande manifestazione gloriosa che a breve si manifesterà nel Cielo.

Grazie anche per l’arrivo di questa nuova figlia di Dio, … anche lei è una chiamata in questa Opera speciale di Dio!

Tutti coloro che metteranno piede su questo Colle, riceveranno grazie infinite e doni infiniti; i chiamati di Dio verranno tutti a posare i loro piedi su questa terra, questa terra che esploderà alla grande e all’improvviso.

Avanti figli miei, vi abbraccio tutti, vi porto nel mio Cuore e vi sostengo in questa battaglia finale.

Satana vi sta sfidando ogni giorno ma è giunta l’ora del suo declino!

Avanti figli miei! Voi siete grandi: siete grandi in Gesù Cristo e siete grandi nell’amore. Gesù ha pronto per voi un terreno nuovo, una casa nuova, dove tutti vi ricovererà.

Alcuni di questi figli, staranno nell’attesa di essere riportarti poi su questa Terra, per recuperare – quali apostoli di Maria, apostoli degli ultimi tempi – tutti coloro che si sono allontanati da Dio e hanno rinunciato a Dio; ma Dio riprenderà in Sé ogni suo figlio.

La loro sofferenza sarà grande! Saranno in ginocchio, chiederanno l’aiuto di Dio e invocheranno il suo Santo Nome e chiederanno perdono. Amen.

Figli miei, avanti! Avanti con il Rosario in mano, con la felicità e serenità nel cuore, presto le cose saranno diverse.

Vi benedico ancora nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

Le forze occulte che manovrano il mondo - La salvezza dipende da noi

 


La salvezza dipende da noi

Pertanto, se tutto quello che fin qui ho avuto l'ardire di esporre, verrà dall'umanità chiaramente compreso e messo in esecuzione, allora sì, che il mondo potrà respirare a pieni polmoni, e si godrà, alla perfine, la tanta sospirata pace, perché, cessata la causa, cesserà l'effetto; tolto all'ammalato il cancro che aveva nello stomaco e lo divorava, egli resterà perfettamente guarito.

Al contrario, se si lasciano andare le cose come sono andate sinora, vuol dire, che, secondo me, l'umano intelletto — nei confronti, almeno, del problema ebraico — è, oggidì, del tutto refrattario; significa, che gli occhi degli uomini non sono soltanto chiusi ma cuciti, e che, proprio «non licet» parlare di musica ai sordi. Bene, dunque, avrebbe avuto ragione il già nominato ebreo Marcus Eli Ravage, quando aggiungeva, nel citato «Century Magazìne»: «E’ con sollievo che noi riconosciamo che il ''goi " non saprà mai scoprire la vera gravità della nostra colpa».

In questo caso è giocoforza dedurre, come decisamente i Giudei siano diventati qualcosa di simile a demoni incarnati, per essere il flagello del mondo, forse la personificazione dell’anticristo, gli emuli in terra della ribellione satanica ne' cieli. L'azione atroce che essi compiono, la compiono ognora, coprendola con un diluvio di parole ingannatrici e con la sirena delle più fallaci promesse. Applicano il loro principio: «Facciamo tutto noi; ma in modo che sembriamo non avere fatto niente».

Ma poveri noi, che confondiamo i nostri pensieri sulle foglie dell'albero, sui fiori e sui frutti, e non badiamo alle radici! Che, mentre il fuoco divampa travolgente e distruttore, attendiamo solo a cose contingenti ed accessorie, anziché pensare a salvarci!

Se il «primum vivere, deindc philosophari» dei Romani, è ancora oggi verità incontestata, perché mai più non si agisce in conseguenza? Perché mai — se pure, a volte, cerchiamo difenderci — ce la prendiamo con gli effetti piuttosto che con le cause, comportandoci, un po', a somiglianza del cane, il quale, allorché viene colpito da un sasso, sfoga la sua ira nel mordere il sasso, in luogo di mordere la mano di colui che glie lo scaglia?

Quando il fiume, rotto l'argine, straripa, è inutile togliere l'acqua che inonda la cantina; bisogna adoperarsi per otturare la falla.

Ma è dunque possibile che dobbiamo essere tutti menati pel naso, così indegnamente, e diventare — senza che alcuno se ne avveda — le vittime di sì colossale truffa, ordita contro di noi da un popolo di dementati, il quale ci ricompensa dell'ospitalità accordatagli, col calpestarci e sbranarci?

Non basta ancora l'immenso cumulo di danni che questi ministri di Satana, fin qui, ci hanno arrecato? o dovremmo aspettarne degli altri, lasciandoci completamente polverizzare, come tanti mammalucchi uno meglio dell'altro?

Perché dunque più non si reagisce, quando il leone — imbaldanzito per avere distrutti gli ostacoli e addormentata la gente — mai con più furia di adesso c'è saltato addosso e, in modo orrendo, ci sta tutti con ferocia sbranando? Si badi a non accorgerci della nostra stupidità — che chissà quanto ci farà compatire dai posteri — quando non sia per avventura troppo tardi, vale a dire, quando saremo diventati inebetiti, senza più forza di reazione, governati con una verga di ferro. Temo però assai, che il pretendere l'accortezza e la reazione ai nostri giorni, sia cosa affatto impossibile, essendo già forse, realmente, non più in tempo. E ciò, a causa della degradazione morale a cui siamo arrivati, che ha fatto precipitare il livello dell'umano intelletto, a tale grado di bassezza che ci ha disteso a terra, da essere ben maturi e più che meritevoli di cadere sotto il giogo della più terribile schiavitù.

Da sì fatta tenebra come uscirne? Altro non resterebbe che alzare di nuovo il livello della moralità e dell'intelligenza, ma, da simile cosa, ahi quanto ci troviamo ancora distanti! Quante difficoltà ad esse si frappongono! Dio ci aiuti!

Se Lui non ci mette la Sua mano, il mondo moderno, con tutte le sue istituzioni senza alcuna eccettuarne, cadrà sotto il giogo del prepotere giudaico.

Ricordiamoci, che 40 secoli di storia, pressoché universale, stanno lì, con la loro condotta antisemita, a rendere solenne testimonianza, fino a che punto sia ragionevole e fondato, quanto in questo scritto mi sono sforzato di esporre per il bene dell'umanità.

Si badi, che a migliaia si contano gli scrittori d'ogni paese, che hanno segnalato la realtà della minaccia ebraica1. Come si vede, sto in buona compagnia.

Possibile che costoro abbiano tutti sbagliato? o non può darsi che invece siamo noi che, inghiottendo di continuo inganni e falsità, o, altrimenti, assorbiti in sciocchezze e impegnati in litigi, siamo restati sì lavati al cervello, da non essere più idonei ad udire cose serie, bensì solo minchionerie? In tale caso, ahimè, ci sarebbe proprio da disperare. Solo una forza sovrumana ci potrebbe ancora aprire gli occhi.

A coloro, poi, che — a prescindere dal mio dire — già in precedenza conoscevano la questione di cui trattasi, e, tuttavia, mantengono in merito un silenzio sepolcrale, vorrei dire: Perché tacete? Non vedete in che modo le forze occulte si avanzano? Non vedete a quali estremi siamo giunti? O noi gridiamo oggi a gran voce, o la nostra bocca resterà chiusa per sempre.

Ma, se, contrariamente alla tesi illustrata, fosse volontà o permissione Divina che, veramente, Israele — popolo eletto, misterioso e deicida — sia destinato a dominare la Terra, tutto quanto fin qui si è detto cadrebbe di colpo, perché, oltre che la volontà Divina va sempre rispettata, contro di lei nulla si può fare. E che il dominio dei Giudei, sia effettivamente volontà Divina, pure è cosa che realmente potrebbe essere, di fronte al fatto della persistente loro vittoria attraverso tanti secoli.

In questo caso si avrebbe: da una parte la Sinagoga, ossia un regno materiale, universale o antiCristo, e dall'altra la Cattolica Chiesa, vale a dire il regno dello spirito o di Gesù Cristo, che, pur subendo dalla Sinagoga le persecuzioni più spietate, avrà alla perfine il trionfo finale.

Trattasi, però in effetti, non di altro che del figlio morto e del figlio vivo del Salomonico giudizio; dell'urto fra due opposte concezioni messianiche: quella della Sinagoga, fondata sul «tibi dabo» di Satana (regno materiale: beni di questo mondo - Matt. 4, 9) e quella della Chiesa, fondata sul «tibi dabo» di Cristo (regno spirituale: beni celesti - Matt. 16, 19).

A tale punto, però, giudico doveroso porre in evidenza un'ipotesi, la quale — se consistente — potrebbe avere una importanza decisiva nella valutazione del problema in esame.

Ma, non si potrebbe legittimamente opinare, che i Giudei — interpretando erratamente i testi biblici — ritengano in buona fede, come opera di religione, e conseguentemente quale uno divino mandato, d'impadronirsi dei beni del mondo nonché di soggiogarlo, di «amare il prossimo ed odiare il nemico» (cioè volersi bene fra loro ed odiare i non giudei), di praticare la vendetta, secondo la parola «occhio per occhio, dente per dente»?

Ipotesi questa maggiormente avvalorata se si vorrà un po' riflettere su l'essenza del «credo» giudaico. «Credo», peraltro, bene chiarito dal noto scrittore Werner Sombart, nella sua opera «Les juifs et la vie cconomique»:

«La principale caratteristica — così scrive — della religione ebrea è quella di essere una religione che nulla ha a che vedere con l’al di là; una religione, tanto per spiegarsi bene, unica nel suo genere ed essenzialmente terrestre. L'uomo non può sperimentare il bene o il male che in questo mondo. Se Dio vuole castigarlo non può farlo che nel corso della sua vita. Quindi è quaggiù, sulla terra, che il giusto deve prosperare e l'empio soffrire».

Sic stantibus rebus, la prassi ebraica equivarrebbe a un'osservanza religiosa, che ben si potrebbe definire: ebraismo imbastardito. Ma Dio ci liberi dagli uomini che praticano un tale genere di religione! Qui siamo davanti ad una corruzione della vera religione giudaica. Ecco perché Mosè, preso da sdegno, infranse le Tavole della Legge, e i Profeti e il Cristo li condannarono.

Specie oggidì, l'insegnamento talmudico dei Rabbi e Dottori ha affogato completamente la Legge e i Profeti dell'Antico Testamento.

Sisto da Siena, giudeo convertito nel XVI secolo, nella sua opera «Bibliotheca sancta»2, ci attesta come, nell'edizione del «Talmud» di cui egli si serviva, si leggeva, fra gli altri, il seguente precetto: «Dio ha ordinato ai Giudei di appropriarsi i beni dei Cristiani, sempre che il potranno, sia con la frode, sia con la violenza; ovvero con la usura o col furto».

E' mai possibile pensare, che Dio abbia potuto ordinare ai Giudei di essere dei ladri e degli assassini?

E' mai possibile un accecamento spinto a tal punto?

Da ciò argomenti il lettore, quanto sia irragionevole mantenere fra noi gente che opera con siffatti principi, e quanto appaiano ignoranti o in malafede, coloro i quali — tacciando di razzismo chi cerca solo difendersi — si vogliono erigere ad avvocati d'ufficio della Sinagoga di Satana, che è quanto dire: dei nemici più spietati di Cristo e dell'umanità.

(1) Cfr. «Bibliografia ebraica e giudaica» di C. Barduzzi, Roma 1938.

(2) Cfr. Rohrbacher, nella sua «Storia Universale», v. 8, p. 696, Torino 1865.

“Vermijon”

Offerta quotidiana

 


Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti 

per sempre quelli che vengono santificati (Eb 10,14).


Eterno Padre, ti offro 

per le mani purissime di Maria corredentrice 

il Sangue che Gesù sparse con amore 

nella passione e ogni giorno offre 

nel sacrificio eucaristico. 

Unisco le preghiere, le azioni 

e le sofferenze di questo giorno 

in unione a Cristo Redentore, 

in espiazione dei miei peccati, 

per la conversione dei peccatori, 

per le anime del Purgatorio 

e per i bisogni della santa Chiesa. 

In particolare te l’offro secondo 

le intenzioni del Santo Padre 

e per questo bisogno che mi sta tanto a cuore 

[esporre...]

(preghiera tradizionale)

Popolo di Mio Figlio pregate, il grido dei potenti sarà una nuova pestilenza. Le case saranno nuovamente il rifugio dei loro abitanti e le frontiere verranno chiuse.

 


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA
24 LUGLIO 2022


Amato Popolo di Mio Figlio, amati figli:


MI AVVICINO A CIASCUNO DEI MIEI PER OFFRIRVI LE MIE MANI IN QUESTO MOMENTO DI CECITÀ, IN CUI IL MALIGNO OPPRESSORE DELLE ANIME HA MANDATO I SUOI EMISSARI A BENDARE GLI OCCHI DI QUANTE PIÙ PERSONE SIA LORO POSSIBILE.


Continuate nella pratica costante della Legge di Dio, dei Sacramenti, delle Beatitudini e delle altre opere di pietà.


 IL POPOLO DI MIO FIGLIO DEVE CRESCERE COSTANTEMENTE NELLA VITA SPIRITUALE, SENZA DARE TREGUA AL NEMICO, PER POTERSI ADDENTRARE MAGGIORMENTE E UNIRSI ANCORA DI PIÙ AL MIO DIVIN FIGLIO. 


Praticate le Opere di Misericordia corporali e spirituali (Mt 25, 31-46), cosicché aspiriate al bene e non siate preda di coloro che desiderano bendarvi gli occhi, per fare in modo che non le mettiate in pratica, non agiate nel bene e il vostro cuore si indurisca.


SIATE CERTI CHE OGNI ATTO D’AMORE PER IL PROSSIMO E FATTO PER AMORE DI DIO È PER VOI UNA SORGENTE DI BENEDIZIONI, ANCHE SE NON LE CHIEDETE.


I Miei figli sono quelli che in cuor loro si riconoscono peccatori, sono umili, miti di cuore e amano profondamente e al di sopra di ogni cosa il Mio Divin Figlio.


Figli, il male si combatte con il bene ed è il bene che deve fiorire in voi in questo momento, anche se vi guarderanno con indifferenza e con rifiuto, perché questo vi farà assomigliare di più al Mio Divino Figlio.


 Popolo di Mio Figlio, la guerra sta avanzando e l'umanità non la vede... 


Popolo di Mio Figlio, pregate, la guerra si sta posizionando per poi esplodere con forza in modo imprevisto.


Popolo di Mio Figlio pregate, il grido dei potenti sarà una nuova pestilenza. Le case saranno nuovamente il rifugio dei loro abitanti e le frontiere verranno chiuse.


Popolo di Mio Figlio pregate, quando soffrirete la fame vi offriranno il marchio, RIFIUTATEVI!


Figli, la natura viene alterata dalle Potenze nella loro lotta per la supremazia: alcuni stanno alterando il clima e altri stanno alterando le faglie tettoniche.
Non tutto ciò che accade è opera della natura.


Fate attenzione, non dimenticatevi che il sole causerà danni alla Terra, aggravando la sofferenza.


Pregate, una persona di potere cadrà in un tradimento politico, verrà uccisa e ci sarà caos sulla Terra.


Popolo di Mio Figlio, il comunismo (1) sta avanzando e la carestia mondiale (2) è una delle sue grandi armi.


La Chiesa di Mio Figlio è nell’oscurità...
La Chiesa di Mio Figlio sta venendo perseguitata nei piccoli paesi, poi si estenderà alle grandi nazioni. 


NON PERDETE LA FEDE, CONTINUATE AD ESSERE FEDELI AL MIO DIVIN FIGLIO.


Vi state dirigendo verso la Purificazione e alcuni dei Miei figli si stanno stancando e si affaticano nell'attesa, eppure continuano in una costante aspettativa, perché nel profondo del loro cuore sentono: "Devi dare frutti di Vita Eterna". (Gv 15, 16)


Io Sono Madre dell'umanità e soffro di fronte alla stoltezza di tanti Miei figli che, pur essendo stati chiamati ad essere lampade accese, sono diventati arroganti e non diffondono luce attorno a loro, perché si sono fatti coinvolgere dalle cose mondane.


Figli:


Venite a Me e, tenendomi per Mano, camminate verso la Vera Via.
Venite a Me e vi condurrò al Mio Divin Figlio. 


SENZA PAURA, DATEMI LA MANO E DISPONETEVI A CAMMINARE SENZA GUARDARE A LATO, MA GUARDATE SOLO VERSO MIO FIGLIO.


Vi benedico, amati figli, non temete. 


Mamma Maria


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


(1) Riguardo al comunismo, leggere…
(2) Riguardo alla carestia mondiale, leggere…




COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


La nostra Madre Santissima, la Regina e Madre degli Ultimi Tempi ci anticipa il Trionfo Finale.


È ben noto al Popolo di Dio che prima di ricevere la grande Grazia si passerà attraverso la grande Purificazione e la Trinità Sacrosanta ha decretato per questa generazione: carestia, tenebre, persecuzione, pestilenze, guerra...


State attenti fratelli! Non cadete nella paura, ma siate incoraggiati ad essere saldi nella Fede.


Ci viene chiesto di crescere e dobbiamo riconoscere che senza un cammino spirituale non si avanza nella direzione voluta dalla Volontà di Dio, che comprende le Opere di Misericordia Corporali e le Opere di Misericordia Spirituali. 


Opere di Misericordia Corporali
1. Dare da mangiare agli affamati
2. Dare da bere agli assetati
3. Alloggiare i pellegrini
4. Vestire gli ignudi
5. Visitare gli infermi
6. Visitare i carcerati
7. Seppellire i morti

Opere di Misericordia Spirituali
1. Consigliare i dubbiosi
2. Insegnare agli ignoranti
3. Ammonire i peccatori
4. Consolare gli afflitti
5. Perdonare le offese
6. Sopportare pazientemente le persone moleste
7. Pregare Dio per i vivi e per i morti 

La nostra Madre Santissima desidera che rafforziamo ciò che in questo momento abbiamo dimenticato, sì, abbiamo dimenticato: che dobbiamo amare Dio e il prossimo, che dobbiamo condividere, non solo il cibo, ma la conoscenza, quella conoscenza che ci dà lo Spirito Santo quando una persona la chiede con amore e con umiltà.


Fratelli, noi stiamo camminando, è vero, ma su un campo minato dal demonio e dalla carne, perché nonostante ci troviamo sulla via della Purificazione, molti non lo vogliono riconoscere pertanto la stoltezza umana continuerà a trascinare molte persone alla perdizione.


Non stanchiamoci di fare il bene per amore di Nostro Signore Gesù Cristo e della Nostra Madre Santissima.


 Amen. 

TESORI DI RACCONTI - Morto di fame in mezzo ai tesori.

 


Morto di fame in mezzo ai tesori.

Adad Califfo di Bagdad, che opprimeva gli egiziani colla sua insaziabile avarizia, accumulando tesori, sopra tesori, essendo minacciato di una invasione da parte dell'annata vittoriosa di Federico, ricorse per aiuto a Noradino Sultano di Siria, impegnandosi di corrispondergli una grossa contribuzione di denaro, se lo soccorresse per trarlo da tanto pericolo. Il Sultano mandò un famoso generale Saladino, il quale coi suoi valorosi soldati arrestò subito i progressi dell'armata di Federico, e lo costrinse a ritirarsi. Adad, vistosi sicuro, vinto dall’avarizia, rifiutò sotto vani pretesti di pagare al suo liberatore la somma pattuita. Saladino indignato per tanta slealtà rivolse allora le armi contro di Adad medesimo, e strinse d'assedio Bagdad. dove il Califfo si era ritirato.  

Ma gli abitanti, irritati dall'avarizia e dalla mala fede di Adad, consegnarono la città a Saladino a condizione che non fosse saccheggiata. Saladino mantenne la parola, e, impadronitosi del castello dove Adad si era rinchiuso coi suoi immensi tesori, lo fece incatenare, e ordinò che gli manifestasse il luogo ove li teneva nascosti. Ma né minacce di Saladino, né il timore della morte poterono indurlo a palesarlo. Scortosi nonostante il sotterraneo dove quelli erano sepolti, Saladino restò stupito al mirare un cumulo sì smisurato di ricchezze.  

Fece trascinare in quel sotterraneo il Califfo, e a lui rivolto sdegnosamente: - Tiranno più spietato delle tigri, gli disse, se non fossi schiavo della tua infame avarizia, avresti qui trovato il modo facile di mantener la tua promessa a Noradino, e risparmiar così l'assedio della tua città, e l'oppressione del tuo popolo. Tu resterai dunque in questo luogo a contemplare a tuo piacimento i tesori ammassati dalla tua avarizia; bevi mangia e saziati con quelli; la fame divorante che ti consumerà, serva a farti comprendere, che invece di accumularli per te solo, dovevi impiegarli per spargere l'abbondanza in mezzo al tuo popolo, e sollevar le miserie di tanti infelici che languono.  

Ciò detto si ritirò facendo chiudere la porta del sotterraneo, nel quale rimase confinato lo sciagurato Adad. Egli in breve spirò fra i supplizi orribili della fame e fra gli orrori della disperazione, in mezzo a cumuli di oro e di pietre preziose, che non gli valsero se non a rendere più atroci e tormentose le sue esterne agonie. 

DON ANTONIO ZACCARIA