giovedì 3 novembre 2022

I demoni rivelano come stanno attualmente attaccando le famiglie oggi

 


Quali cose stanno facendo i demoni per distruggere le famiglie.

L'attuale destabilizzazione delle società è prodotta dalla destabilizzazione della famiglia.

E perché avviene questa destabilizzazione della famiglia?

Perché il demonio vuole cambiare la matrice della nostra civiltà, togliendo l'impronta della civiltà cristiana, e questo si è rivelato negli esorcismi.

Gli esorcisti sono riusciti a convincere i demoni a rivelare parti di quel piano, costretti a parlare in nome di Gesù.

E sulla base di ciò è stato possibile ricostruire le basi del piano, che d'altra parte può essere visto ad occhio nudo, guardando ciò che accade nelle famiglie e ciò che i media trasmettono.

Qui vi diremo qual è il piano dei demoni che si sta esplicitamente svolgendo per indebolire e trasformare le famiglie, e chi sono i demoni che lo guidano.

Prima di iniziare, vogliamo ringraziarvi per il supporto che il nostro pubblico ci sta dando per andare avanti con questa missione.

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I link sono nella descrizione di questo video.

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Stiamo assistendo a enormi cambiamenti morali in Occidente, che stanno accelerando.

Si percepisce chiaramente il declino morale e il senso della trascendenza, e questo erode la famiglia e attraverso di essa la civiltà.

Quindi, ci sono tendenze che possono essere statisticamente dimostrate come distruttive della famiglia, come la convivenza prima del matrimonio, il divorzio facile, le donne che crescono i loro figli da sole, l'ipersessualizzazione, il matrimonio tra persone dello stesso sesso, il sesso al di fuori del matrimonio, la contraccezione e l'aborto, il machismo, il femminismo e possiamo andare sulla lista.

Questo non è frutto del caso, ma c'è un'intenzione esplicita di porre fine alla famiglia, quindi è design.

E chi c'è dietro questo è il maligno secondo quello che gli esorcisti hanno trovato negli esorcismi.

È dimostrato dalle manifestazioni di demoni negli esorcismi che il maligno sta attaccando la famiglia in modo concentrato.

a Suor Lucia di Fatima fu detto dalla Madonna che la battaglia finale tra il Signore e il regno di Satana si sta svolgendo intorno al matrimonio e alla famiglia.

E le stesse informazioni sono state ricevute da altri veggenti.

Anche Giovanni Paolo II ha espresso che intorno alla famiglia si stava verificando il grande attacco del maligno, perché è il pilastro della creazione.

Se il pilastro di fondazione viene toccato, l'intero edificio crolla.

Quando la famiglia viene erosa, la moralità che Dio ha prescritto per l'umanità viene attaccata.

Che a sua volta è un modo di attaccare le nazioni sovrane, perché la forza di una nazione viene dalla forza delle famiglie.

Questa concentrazione dell'attacco si vede esplicitamente nei media, che si prestano con sorprendente facilità a diffondere i nuovi stili di vita distruttivi della famiglia, e non più nemmeno subliminalmente, ma apertamente e senza alcun contrappeso.

E in che modo Satana attacca la famiglia?

Satana spezza la famiglia diffondendo ideologie contrarie all'istituzione, allontanandola dalla preghiera, promuovendo un individualismo esasperante, potenziando e alimentando i peccati dei coniugi, facendo vivere male la sessualità, creando un clima per la deviazione dei figli.

Una di quelle ideologie che ha seminato è che il matrimonio rende gli uomini e le donne meno liberi, un'ideologia che viene dal marxismo.

Marx ed Engels consideravano la famiglia come la cellula originaria della disuguaglianza e della schiavitù dell'umanità.

Ecco perché l'Unione Sovietica è stato il primo paese a promuovere le donne a lavorare fuori casa, ha promosso la promiscuità sessuale ed è stato il primo paese a legalizzare l'interruzione artificiale delle gravidanze.

E ha fatto un ulteriore passo avanti in Occidente con le femministe, a cui Simone de Beauvoir ha dato il testo, dicendo che le donne dovevano essere costrette a lavorare fuori casa.

Il marxismo originale è stato perfezionato dal marxismo culturale.

Un'altra ideologia è l'affermazione che i bambini sono un peso, che proviene dal movimento eugenetico, di ridurre la popolazione del pianeta.

Questa ideologia accettava la premessa marxista secondo cui la giustizia richiede una rigorosa uguaglianza materiale, aggiungendo che se le donne desiderano avere rapporti sessuali con altri uomini, non dovrebbero essere punite con figli indesiderati.

Quindi la contraccezione artificiale era vista come il primo anello di difesa e l'interruzione della gravidanza era un backup.

Un'ideologia più lanciata dal maligno è che la differenziazione sessuale tra uomo e donna è una finzione, cioè la recente ideologia di genere.

Proclama che la differenza tra uomo e donna è un costrutto sociale e quindi è legittimo condurre una vita sessuale come se la persona fosse dell'altro sesso.

Questo ha generato la decostruzione della famiglia, che non sarà più composta da padre, madre e figli, e la sterilizza.

Mentre queste ideologie scoraggiavano la costruzione di famiglie stabili, non finivano con le famiglie.

Così gli esorcisti hanno scoperto che i demoni attaccano anche famiglie già costituite distraendole dalla preghiera, esacerbando l'individualismo dei loro membri; stravolgendo il modo in cui vivono la loro sessualità, distorcendo l'educazione dei bambini.

Molte famiglie non pregano più insieme, come era comune in passato e quindi si perde l'unità.

Satana esalta l'individualismo, incoraggia le discussioni in cui marito e moglie si pronunciano parole dure e offensive e incoraggia ciascuno a difendere ferocemente i propri diritti indipendentemente da quelli degli altri.

L'individualismo rovina un'istituzione come il matrimonio, che vive sullo scambio d'amore.

Gli esorcisti hanno anche scoperto che satana divide i coniugi sbilanciando la loro sessualità, incoraggiando eccessi e trasgressioni, compresa la pornografia, o al contrario, sopprimendo la loro relazione sessuale.

Lo squilibrio sessuale è un segno satanico.

In un esorcismo il diavolo disse:

"Non mi piace il modo in cui le donne sono vestite, hanno bisogno di spogliarsi ancora di più nude in modo che il sesso sia prevalente e possa distruggere più famiglie".

In altri esorcismi, il diavolo parlava in modo molto poco metaforico degli organi sessuali come del "centro del mondo".

E anche gli esorcisti hanno scoperto che il diavolo risponde con furia, se il matrimonio di una coppia è benedetto o se i giovani vogliono essere casti fino al matrimonio.

Il diavolo maledice quelle decisioni di purezza e castità come spazzatura, secondo padre Bamonte.

Chi chiese a un demone in un esorcismo: "Perché impedisci a questa donna di vivere il sacramento del matrimonio?"

E lui le disse: "Odio quando marito e moglie si amano".

E padre Gabriele Amorth racconta il caso di una moglie tormentata dalla suocera, impazzita di gelosia perché non voleva che il figlio andasse a vivere con la moglie.

La nuova moglie ha anche sofferto di problemi di salute e ha persino smesso di amare suo marito.

Così dovette ricorrere a un esorcista, e prima delle preghiere di liberazione il diavolo gridò: "Non voglio andarmene, non voglio andarmene".

Ma il giorno in cui riuscì a liberarsi dal diavolo, tutto fu restituito alla sua casa.

Vediamo allora che Satana usa la gelosia, l'intervento di terzi attraverso il pettegolezzo, o di familiari che non smettono di mettere mano alla relazione dei coniugi.

E altre volte distrugge l'amore tra i coniugi attraverso le tentazioni.

Egli immerge uno o entrambi nel peccato presentandogli offerte attraenti che distolgono l'amore dal matrimonio.

Il diavolo nega la natura permanente del matrimonio legittimando il divorzio.

Perché il matrimonio fornisce un'unione permanente tra i coniugi e una ricca casa e identità per i figli nati da quell'unione.

Che diventano figli che possiedono il diritto naturale concesso da Dio di essere cresciuti ed educati dalla madre e dal padre che li hanno creati.

Il diavolo nega anche la natura procreativa del matrimonio legittimando la contraccezione e le coppie sterili.

E nei casi non sterili, scoraggia la procreazione.

In un esorcismo, esclamò:

"Prendete questo atroce libro dell'Apocalisse che è scritto su una donna che partorisce. Cerco sempre di mangiare i bambini, sai come...?"

E quando il matrimonio è consumato e i figli vengono, cerca di porre fine alla convivenza, che causa l'assenza del padre o della figura materna.

Ciò che distorce il corretto sviluppo dei bambini, rendendoli facili prede di delinquenza, droghe o altri vizi.

Gli esorcisti hanno scoperto che c'è un demone specializzato nell'attaccare la famiglia, che è citato nella storia di Tobia nella Bibbia, di nome Asmodeus.

La demonologia dice che è il marito o il figlio, secondo la versione, di Lilith, che è la madre di tutti i succubi.

Lilith, la sirena a due code, è il logo della caffetteria Starbucks e il suo colore è il verde, il colore usato da chi fa campagna "per scelta".

Il rapporto tra Asmodeus e Lilith è complementare, perché secondo la demonologia Asmodeus attacca le famiglie in modo che i matrimoni non siano consumati, in modo che abbiano tensioni e divorzi, in modo che non abbiano figli.

Mentre Lilith esce di notte per finire i neonati.

Inoltre, mentre Asmodeus si nutre di persone che soccombono alla lussuria, Lilith vaga per la Terra cercando di sedurre gli uomini ad abbandonare le loro mogli.

Bene, fin qui quello che volevamo raccontare su ciò che i demoni hanno rivelato agli esorcisti sull'attacco che stanno compiendo sul matrimonio e sulla famiglia.

 Forum della Vergine Maria.

Siete rimasti in pochi ad osannare Gesù e Me, come avete potuto constatare la maggior parte dei vostri fratelli hanno scelto la via che li porterà all'inferno.

 


Maria Madre della Chiesa


02 novembre 2022

Figlioli miei carissimi, siete rimasti in pochi ad osannare Gesù e Me, come avete potuto constatare la maggior parte dei vostri fratelli hanno scelto la via che li porterà all'inferno.
Si, figlioli, ancora non hanno capito che soltanto Gesù è da osannare, loro invece hanno scelto il demonio anche se lo hanno definito halloween.
Non ci si può divertire ed essere felici nel divertimento se Gesù non occupa il primo posto tra voi figlioli. Lasciate queste figure diaboliche e pregate e digiunate poiché molti di voi hanno scelto per la loro eternità il demonio, cioè l'inferno.
Figlioli, pregate affinché molti di questi miei figli ritornino a me, loro vera Madre! I tempi stringono proprio a causa di questi miei figli disobbedienti, il Padre non vuole perdere ancora figli che diventano disobbedienti e scelgono così l'inferno eterno dove sarà pianto e stridore di denti.
Io non posso perdere altri figli così, il Padre accorcerà i tempi terreni. Pregate figli miei, siate obbedienti alle leggi di Dio, potete ancora scegliere: Dio o satana.
Il Padre vi lascia liberi ma non fate che la libertà diventi patimento eterno. Chiedete perdono per tutte le vostre e le loro mancanze poiché non avrete più molto tempo per convertirvi al Padre vostro.
Vi benedico, vi amo e prego per voi.

Valeria Copponi

LE ANIME DEL PURGATORIO

 


RELIGIOSA DELLA VISITAZIONE  

SANTA MARIA DI CHAMBERY 


LE ANIME DEL PURGATORIO  

La fiamma apostolica di Suor M. Marta non si estingueva alle porte della tomba. Grande avvocata dei peccatori e dei moribondi, la nostra Sorella non lo era meno delle anime sante del Purgatorio. Queste, dal canto loro, reclamavano costantemente le sue sofferenze e le sue preghiere: “Osservate!.. Suffragateci!.. offrite per noi le Sante Piaghe di Gesù”. Alla sua volta, essa ripeteva a N. Signore “Osservate!... alleviatele in virtù delle vostre Divine Piaghe”.   

Alleviarle, è questo il vivo desiderio di Gesù. Egli aspetta che lo preghino. Ne fa invito a Suor M. Marta. Egli aveva rivolto alla Sua Sposa questa parola di meravigliosa bontà: “Una povera creatura come te, quando è unita a Me, può tutto; Essa mette in moto il Purgatorio e riempie il Cielo”. Egli le aveva pure assegnato un posto per compiere la sua Missione di supplicante: “Tu non sei di questa terra: la tua vita deve essere sospesa tra il Cielo e il Purgatorio... Tu devi considerarti come stabilita alla porta del Purgatorio per farne uscire le anime... e alla porta del Cielo per prendere le anime e farvele entrare”.   

Egli continua le sue richieste e i suoi incoraggiamenti:   

“Io dono le mie ricchezze agli umili e ai piccoli affinché mi siano rese, con la liberazione delle anime Sante del Purgatorio. Io voglio che Voi preghiate molto”.  

“I peccatori si vedono e si pensa più facilmente a pregare per essi; quanto alle anime del Purgatorio, spesso il mondo le dimentica. Sono poche le anime che non vadano in Purgatorio; Io voglio che preghiate molto”.   

E la preghiera che vien consigliata da Gesù è quella che fa appello direttamente ai meriti della sua Passione: “Figlia mia, considera le mie Piaghe. Offrile per le anime del Purgatorio. I dolori della mia Santa Passione, ecco il gran rimedio per queste povere anime; ma occorre applicargliene i meriti”.   

Una notte, Suor Maria-Marta, immersa in una fervente orazione, implorava sollievo per le sue amiche del Purgatorio. Gesù Crocifisso comparendole disse: “Io ti voglio concedere un'anima per ciascuna delle mie Piaghe”. E la nostra cara Sorella vedeva, ogni tanto, un'anima sfuggire dalle Piaghe di Gesù per volarsene al Cielo: La prima e la seconda uscirono dei Suoi Sacri Piedi, e l'ultima dalla Sua Mano destra: “Questa era la più preziosa”.   

E' forse necessario dirlo? Nel numero delle anime penanti ve ne sono che stanno più a cuore ad una Religiosa: sono le anime delle sue proprie Sorelle. Suor M. Marta pregava e soffriva più particolarmente per loro, e la Santa Vergine gliene dimostrava la sua soddisfazione: “Le anime delle vostre Sorelle, che si trovano in Purgatorio, sono mie Figlie. Io godo molto di sentirvi pregare per la loro liberazione... Io soffro al vederle in quel fuoco!... Io sono Regina e voglio che queste anime regnino con Me! Malgrado tutto il nostro potere, mio Figlio ed Io, non possiamo liberarle: esse devono espiare. - Ma voi potete procurar loro sì facilmente sollievo e dischiudere le porte del Cielo offrendo per esse le Sante Piaghe al Divin Padre”.  

Alla preghiera Suor M. Marta univa “l'immolazione” giorno e notte nel modo che già abbiamo descritto.  

Una sera, la vittima di Gesù stesa in terra e carica di tutti i suoi strumenti di penitenza, soffriva in modo insolito. Diverse anime del Purgatorio le comparvero: “La tua giornata di domani sarà tutta per noi”.   

E fu veramente una giornata terribile: una di quelle giornate durante le quali il Signore, come per il santo uomo Giobbe, permise a Satana d'affliggere la nostra Sorella; una giornata di completo abbandono per parte di Gesù!  

La sera, la Sposo tornò più tenero che mai e aprendole il Suo Sacro Cuore: “Ecco la tua salvezza - le disse -. Con la dura tentazione che hai sofferto e con la tua derelizione, un gran numero di anime purganti sono state liberate. Occorrevano per questo i tuoi patimenti”.   

Una vigilia dell'Ascensione Gesù le disse ancora: “Figliuola, oggi non aspettarti delle consolazioni, perché molte anime debbono, mediante le tue sofferenze, giungere al Cielo per assistere al mio trionfo”. Ella soffrì effettivamente molto. Ma quale gioia, e quale ricompensa la notte seguente! “Io ti ho fatto soffrire per delle anime che volevo far uscire dal Purgatorio e ora che esse sono in Cielo, tu godrai della vista dei miei Santi”.   

Un altro mezzo prezioso di cui si serviva la nostra Sorella per questo ministero di carità, era l'offerta delle sue azioni in unione alle Sante Piaghe. Al momento di mettersi a tavola essa si sentì una sera, circondata di anime penanti che le dicevano: “Noi veniamo con voi al refettorio perché ci doniate da mangiare”. Nel tempo stesso una luce interiore le fece comprendere il significato di quella domanda. Queste anime chiedevano per la loro liberazione, delle azioni fatte in unione alle Sante Piaghe del Salvatore. Un altro giorno, provando un desiderio irresistibile di raccogliersi nel proprio cuore, essa scorse una specie di catena che legava la terra al Purgatorio e il Purgatorio al Cielo. E il Salvatore le diceva: “Io voglio che tutti i vostri cuori ne formino uno solo col Cielo e il Purgatorio”.  

Mezzo più efficace ancora: la Santa Messa e la Santa Comunione. Indicheremo semplicemente a questo proposito, che sul desiderio espresso da Nostro Signore, la Comunità faceva tutti i lunedì la Santa Comunione per le anime del Purgatorio e per il bene della Chiesa.  

Noi ricorderemo altresì che un gran numero di nostre Sorelle avevano presa l'abitudine di offrire le Sante Piaghe tra le due Elevazioni della Santa Messa: cosa di cui le anime del Purgatorio dimostravano la loro gioia riconoscente: “Ora tutti i giorni è lunedì! Tutti i giorni è festa per noi!...”. 


FINE DEI TEMPI - Coronavirus e vaccino - Ti consiglio, se possibile, di non inocularti con questa sostanza velenosa.

 


Coronavirus e vaccino 


Ti consiglio, se possibile, di non inocularti con questa sostanza velenosa.

Quando il mondo è entrato in questo tempo di malattia e contagio, gli uomini hanno avuto paura di ciò che è stato loro annunciato: la pandemia. Il mondo intero era minacciato di morte imminente e, per salvare le popolazioni, è stato necessario rinchiuderle. Questo è quello che è successo, e le persone erano timorose e obbedienti.

Al momento, sono i vaccini che devono essere iniettati in loro e lo vogliono in gran numero perché le autorità glieli raccomandano. Quindi obbediscono. È normale che obbediscano poiché i loro superiori ordinano. Ma cosa ordinano? È per il loro bene o no?

È qui che io, Gesù Cristo, li informo che questi vaccini non sono dati loro per il loro bene. Ciò che vi viene iniettato è un conglomerato di sostanze inutili e malsane. La loro salute approssimativa subirà effetti collaterali a più o meno lungo termine, date le loro condizioni personali.
Una buona salute combatterà più efficacemente di una meno buona, a seconda che l'una o l'altra sarà più o meno sensibile a tale o tale sostanza inclusa nella dose iniettata. Questa iniezione è mal consigliata perché è raccomandata quando non dovrebbe esserlo.

Vi raccomando, figli miei, se vi è possibile non farvi inoculare questa sostanza velenosa . (…)

Tutti questi scenari impegnano le teste pensanti che governano il mondo a ridurre la popolazione e quale modo migliore per eliminarla se non introdurre una pandemia? È comunque morbida, questa pandemia, quindi è necessario aiutarla per mezzo di vaccini che non sono protettori ma inibitori.
Quello che accadrà sarà poco notato perché le morti saranno distribuite su un periodo di tempo relativamente lungo in modo che i vaccini non dovrebbero essere incolpati. È così che la pandemia, o così chiamata, è un'arma di guerra e il vaccino il suo supporto.

Quando è il tuo turno di essere vaccinato, puoi rifiutarlo. Rischi di essere bandito, nel senso che la vita che sarà tua sarà privata di molte cose. Non sarai in grado di farlo, non sarai in grado di farlo, ma sarai vivo e la tua salute non correrà il rischio di rompersi all'improvviso.

Affidatevi poi alla preghiera, alla Provvidenza divina che si prende cura di se stessa e che provvederà loro il necessario. La parabola del giglio del campo è da rileggere e meditare: Mt 6, 25-34. Questa parabola si conclude così:
«Cercate prima il Regno e la sua giustizia e tutto ciò che vi sarà dato in più (…) Non preoccupatevi del domani (…) Ogni giorno ha già abbastanza guai. »

Vi aiuterò, figli miei, sono sempre presente per la mia divina Provvidenza. Dovrai essere fiducioso, fervente e disposto ad affidarmi le tue preoccupazioni, la tua vita, le tue famiglie. Guarderò e non ti mancherà nulla che non sia realmente necessario. Dio vi benedica. Ti amo e sono con te.

Suor Beghe – Venerdì 12 marzo 2021 .

PREGHIERA a NOSTRA SIGNORA del SUFFRAGIO

 


Vergine Santissima del Suffragio, Tu che sei la consolatrice degli afflitti e la Madre universale dei credenti, volgi uno sguardo pietoso alle anime del Purgatorio che sono anch’esse figlie tue e bisognose di compassione.   

Abbi pietà di queste anime che attendono la purificazione dalle loro colpe e non hanno alcuno su questa terra che pensi e preghi per loro.  Ispira a molti cristiani caritatevoli il pensiero di pregare per queste anime più abbandonate del Purgatorio. 

Interponi, Vergine Santissima, presso il trono della Divina Misericordia tutta la potenza della tua mediazione ed offri in espiazione dei loro peccati, la vita, la Passione e la morte del tuo Figlio Gesù, insieme ai meriti tuoi e a quelli di tutti i Santi del Cielo e dei giusti della terra. 

È IN ATTO LA SFIDA DEGLI ANGELI RIBELLI CAPEGGIATA DA LUCIFERO, MA LA VITTORIA È DEGLI ANGELI CELESTI CON A CAPO SAN MICHELE ARCANGELO!

 


Carbonia 28.10.2022 – (ore 17.00)

È in atto la sfida degli angeli ribelli capeggiata da Lucifero,
ma la vittoria è degli Angeli celesti con a capo san Michele Arcangelo!

Dio Padre:

Amati figli, la mia Misericordia è al termine, non tollero più soprusi da parte degli uomini stolti!
Correggetevi figli miei, tornate al vostro Dio Amore! Il tempo si manifesta diverso da quello che avete sempre conosciuto.

Privati della mia grazia, gli uomini cadranno nella disperazione; l’inverno li prenderà con sé e li flagellerà nel suo gelo infernale.

Figli miei, è Dio Padre che vi richiama a Sé: Siate diligenti, non c’è più tempo per le cose di questo mondo; la favola che voi rincorrete, non la troverete sulla Terra.

•   Solo Io sono la gioia, l’amore, la fedeltà, la carità

                       •   Io sono il vostro Tutto.

                       •   Nessun uomo sulla Terra potrà mai favorirvi
                             in quanto nessun essere umano è come Dio!

Prostratevi a Me, invocate la mia misericordia!

L’ora tuona nel dolore; il temporale si scatenerà all’improvviso e non si fermerà.

Satana si appresta alla grande sfida finale.
Maria Santissima è pronta; la sua Divinità lo metterà fuori gioco.

Mio piccolo resto fedele, mio gregge, stringetevi forte a Me, vostro Padre, non perdete la fede in Colui che vi ha creati, mostrate il vostro entusiasmo anche nella battaglia, Dio sarà con voi se voi sarete con Lui.

È in atto la sfida degli angeli ribelli capeggiata da Lucifero, ma la vittoria è degli Angeli celesti con a capo san Michele Arcangelo!

Pregate figli miei, mettete purezza nel vostro cuore, non peccate più miei amati, non peccate più.

Popolo mio, il tempo qui sulla Terra è ormai compiuto;
l’ira della Giustizia divina scuoterà i cuori degli uomini ribelli.

 


mercoledì 2 novembre 2022

Usate i vostri talenti

 


Gesù parla

Sono il vostro Salvatore, Figlio del Dio vivente. Vengo a voi perché abbiate la vita, non come la dà il mondo, ma la mia vita che è vita eterna. Ti ho scolpito dal mio intaglio speciale e ti ho fatto poco meno di un angelo. Ti amo e ho a cuore tutti i momenti in cui tu, mio figlio speciale, vieni a sederti con me. Ti aspetto qui e spero che tu scelga di venire, ma non ti forzo mai. La tua volontà è totalmente libera e te la concedo per il mio amore e per la volontà del Padre. Vi informo in molti modi. Non dovete indovinare e meravigliarvi. Venite a stare con Me in questo silenzio e tutto ciò che avete bisogno di sapere vi sarà detto. La vostra vita si sta svolgendo come una bella rosa. Ogni petalo cade e tu pianti i miei odori in giro come Io desidero. Rendo la tua vita piena e sicura quando confidi in Me. Non c'è bisogno di preoccuparsi, mio piccolo fiore. Le mie vie ti danno la libertà se ascolti il tuo cuore. Sono un Dio personale e tu mi conosci perché ti do pienezza e vita. Sai che c'è un certo magnetismo verso di Me e il modo in cui desideri far parte di Me. Questa è l'opera dell'unico, vero Dio che vi ha creati con una sete che può essere appagata solo da Me. Tutte le strade che portano a Me vi danno pienezza, valore, pace e gioia, non come pensa il mondo, ma come voi stessi conoscete la vera pace e la vera gioia. Quando vi tocco veramente, non rimanete gli stessi. Ho versato il mio sangue per voi affinché possiate avere la vita che solo io posso dare. Quale amico al mondo morirebbe per te? Per te, figlia mia, valeva la pena di morire. Sono venuto perché tu abbia la vita eterna e il dono che ti faccio è il mio sangue prezioso per i tuoi peccati. Vieni a Me nelle difficoltà e quando sei abbattuto. Venite a Me nella gioia. Venite a Me ogni giorno che vivete e vi darò tutto ciò di cui avete bisogno. Cercate di conoscermi sempre di più. La conoscenza di Me, lo stare con Me, sono l'unica via per la pace perfetta. Conducono alla vita eterna.

Ho un piano divino per voi. Vi ho creato con doni e talenti speciali da utilizzare per compiere la mia opera. Non sono per la tua autopromozione. Tu, figlia mia, non sei nulla se non come ti ho creato. Perché cercare di promuovere te stesso? Non è opera tua. Ti ho dato i talenti che stai usando. Tu non c'entri nulla. Questi talenti ti sono stati dati per fare il mio lavoro. Usare questi talenti per sentirsi migliori di un fratello è davvero un peccato. Dovete capire che vi sono stati prestati per lavorare per Me. Come voi date a qualcuno un'auto o gli prestate un posto dove stare, io vi presto i vostri talenti perché li usiate per lavorare per Me. Se non lavorate per Me e li usate per rendervi migliori di vostro fratello, mi offendete. Allo stesso modo, se vi do dei talenti e non li usate perché pensate di non essere bravi come vostro fratello, non mi siete grati per i miei doni. Non state usando i miei doni e questo mi offende molto. Ogni persona è stata creata da Me per fare il mio lavoro. Ogni persona ha tutto ciò di cui ha bisogno per compiere la mia opera. Essere invidiosi degli altri è infruttuoso. Loro hanno il loro lavoro. Voi avete il vostro. Non siete tenuti a fare il loro lavoro. Per questo non vi è stato dato il loro talento.

Fate il vostro lavoro. Non siate invidiosi dei vostri fratelli. Non nascondete i vostri talenti. Non li avete guadagnati. Io vi ho dato i vostri talenti. Dovete cantare perché lo voglio io. Gli altri devono fare ciò che Io voglio. Mi dispiace darvi un dono e vedervi nascondere e minimizzare. Io do il dono. Dovete usare tutti i vostri doni. Vi sono stati dati per fare la mia opera. Tuo fratello ha i suoi doni. Siate grati a vostro fratello e lui dovrebbe esserlo a voi. Siete tutti scelti da Me per una missione speciale. Sapete cosa fare. Vi sembra giusto. Pianto dei piccoli semi nel vostro cuore e tutto ciò che fate per voi alla fine vi sembra giusto. Non dovete fare il lavoro di vostro fratello o lui il vostro. Parlate con Me per sapere qual è il vostro lavoro e fatelo.

Non nascondete i vostri talenti. Lodate il vostro Dio che vi ha dato questi talenti. Accoglieteli e usateli. Questo non è orgoglio. Questo è il mio piano. Io vi amo. Mi rivolgo a ciascuno di voi, miei preziosi figli, come una madre che compra regali di Natale speciali per ogni figlio. Comprare regali tutti uguali per tutti i vostri figli non significa rispettare la loro particolarità, la loro individualità.

Oh, vi amo tanto, piccoli. Venite a Me, per favore. Sono così buono e aspetto di stare con voi e di condividere il mio amore con voi. Venite ora. Questa è la vostra priorità assoluta. Tutto il resto funzionerà quando verrete a Me per primi. Io vi amo. Siete i miei figli prediletti. Venite e lasciatevi riempire, io renderò leggeri i vostri carichi e vi riempirò con lo Spirito di salvezza.

Tutte le strade che portano a Me sono quelle giuste. Lodatemi perché sono buono e vi amo, piccoli cari.

3 ottobre 1993 

Iddio, per mezzo dell'Immacolata, disponga come meglio preferisce: questo sarà anche per noi la cosa migliore.

 


LETTERA 24  

A Maria Kolbe, Cracovia S.l.G.C.   

Roma 20 IV 1919  


Carissima mamma!  

 Con grande consolazione e tristezza insieme, come puoi immaginare, ho letto la tua lettera del 23 febbraio.  

 Povero Franco... Non riesco a comprendere la misericordia divina nei miei riguardi... Fu lui per primo a chiedere di essere ricevuto nell'Ordine... Insieme ci eravamo  accostati per la prima volta alla santa Comunione, al sacramento della Cresima, insieme a scuola, insieme in noviziato, insieme abbiamo emesso la professione semplice...  

Prima del noviziato ero stato piuttosto io che non volevo chiedere l'abito, anzi volevo distogliere anche lui... ed allora avvenne quel fatto memorabile, allorché, mentre stavo andando dal P. Provinciale1 per dirgli che io e Franco non volevamo entrare nell'Ordine, ho sentito il suono del campanello che mi chiamava in parlatorio. La Provvidenza divina, nella sua infinita misericordia attraverso l'Immacolata, ha mandato te, mamma, in un momento così critico a farci visita. E così Iddio ha sconvolto tutte le trame del demonio. Sono già trascorsi quasi nove anni da quel momento; ci ripenso ancora con timore e con riconoscenza verso l'Immacolata, strumento della misericordia divina. Che cosa sarebbe avvenuto se in quel momento Ella non avesse steso la sua mano?...  

 Franco, proprio lui, mi ha attirato con il suo esempio a questo porto di salvezza; io volevo uscire e dissuadere anche lui dall'entrare in noviziato... Ma ora... Ogni giorno, nel «memento» della santa Messa, lo offro all'Immacolata e confido (come anche tu, mamma) che prima o poi Ella otterrà pietà dalla misericordia di Dio.  

Quanto a papà, non so che dire; ogni giorno lo ricordo nella santa Messa. Se avessi una notizia sicura della sua morte2, almeno celebrerei la santa Messa per la sua anima e in collegio (come è consuetudine) si canterebbe per lui una santa Messa. Ma se fosse ancora vivo? Il P. Rettore [P. Stefano Ignudi] mi ha permesso (se sarà possibile) di fare delle ricerche per mezzo dei giornali russi. Io conosco qui un cittadino russo, perciò vedrò che cosa si potrà combinare. Ho affidato anche tutto questo problema alle mani dell'Immacolata, nostra Mammina, affinché Ella lo risolva come meglio Le piacerà. Ti ricordi ancora, mamma, quando io dovevo sostenere l'esame per la scuola commerciale? Tu dicesti che se lo avessi superato, saresti diventata una  regina; mentre papà affermava che sarebbe diventato un vescovo, Io, con l'aiuto di Dio, per intercessione dell'Immacolata, ho superato l'esame; tu, mamma, puoi dire di aver realizzato il tuo, desiderio, ma papà?... Rimetto tutto alla misericordia di Dio, all'Immacolata.  

 Quanto a Fr. Alfonso, sia benedetto Iddio attraverso l'Immacolata, per tutto quello che si degna concedergli - beato lui! Ma bisogna pregare, perché possa perseverare fino in fondo e cresca sempre più, senza limiti nell'amore. Cara mamma, per questo stesso scopo prega anche per me, soprattutto per quel «senza limiti» e perché questo amore possa aumentare sempre più e il più rapidamente possibile.  

Quanto al mio ritorno i non posso, dirti ancora nulla, perché, a causa della guerra, i miei superiori fino a questo momento non mi hanno comunicato alcuna notizia. Di sicuro saprò tutto per Pentecoste, perché in quel tempo si svolgerà qui a Roma il Capitolo Generale e, se sarà possibile, parteciperà pure il P. Provinciale [P. Luigi Karwacki]. Probabilmente sarò presente alla professione di Fr. Alfonso 4. Del resto, in questi tempi, è difficile sapere qualcosa di più preciso, perché chissà se - quando sarà giunto il momento - la via del ritorno sarà aperta? Lasciamo ogni cosa alla Provvidenza di Dio, nelle cui mani si trova il mondo intero e tutti i suoi avvenimenti. Iddio, per mezzo dell'Immaco1ata, disponga come meglio preferisce: questo sarà anche per noi la cosa migliore.  

Chiedendoti una preghiera,  

il figlio sinceramente affezionato  

P. Massimiliano M. Kolbe  

«Buone Feste» (anche se arriverà in ritardo)5.  


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(1) p. Pellegrino Haczefa era stato Ministro Provinciale della Provincia religiosa polacca dei Frati Minori Conventuali negli anni 1905-1914. La mamma si era recata a Leopoli in tale occasione per informare i figli Franco e Raimondo che, dopo lunghe conversazioni con  il marito, ambedue avevano deciso di abbandonare il mondo e di consacrarsi a Dio in modo più perfetto: il padre si sarebbe ritirato a Cracovia come terziario francescano, la madre presso le Monache Benedettine di Leopoli. Di fronte a tale decisione dei genitori, Raimondo decise finalmente di abbracciare la vita religiosa. In precedenza, la fantasia gli aveva posto davanti agli occhi la via del servizio militare per la liberazione della, Polonia. - (2) Non sono note tutte le circostanze della morte di Giulio Kolbe. Secondo la deposizione di Francesco Langer (fatta nel 1954), «allorché Pilsudski organizzò le legioni, schierandosi contro la Russia degli zar, Giulio Kolbe fu tra i primi ad entrare nelle file dei legionari per combattere contro gli occupanti. Parti da Cracovia con un reparto di legionari, che combattevano dalla parte dell'Austria, in direzione di Olkusz e ivi rimase circondato dai russi. L'intera compagnia fu fatta prigioniera. Giulio Kolbe, essendo ufficiale, fu impiccato. Testimone oculare della morte di Giulio Kolbe fu un legionario con il quale mi sono incontrato casualmente nel 1928 a Czestochowa, mi pare. La morte del Kolbe potrebbe essere avvenuta sul finire di settembre o al principio di ottobre del 1914» - cf. Dokumeniy I, p. 40. - (3) Con l'anno scolastico 1918-1919 P. Massimiliano terminò la teologia a Roma nella pontificia facoltà teologica dei Frati Minori Conventuali; concluse gli studi accademici con il dottorato in teologia, conseguito il 22 VII 1919. Lasciò Roma il 23 VII 1919 con un treno della Croce Rossa e giunse a Cracovia la notte tra il 28 e il 29 VII 1919. - (4) Fr. Alfonso Kolbe emise la professione solenne il 22 II, 1920 a Cracovia - cf. SK 988 H, in data 27 II 1920. - (5) La festa di Pasqua del 1919 cadde il 20 aprile, ossia il giorno stesso in cui P. Massimiliano scrisse la presente lettera.  


FINE DEI TEMPI - Coronavirus e vaccino - Questa malattia è meno grave della peste dei secoli passati, ma in quei tempi remoti non c'era reclusione.

 


Coronavirus e vaccino 


Questa malattia è meno grave della peste dei secoli passati, ma in quei tempi remoti non c'era reclusione.


Quando la terra si ribellerà per l'abuso a cui è stata sottoposta, gli uomini si ribelleranno a loro volta per la scarsità a cui saranno stati sottoposti. La loro rivolta li renderà ladri e ladri e non accetteranno la loro nuova condizione di privazione. Gli uomini hanno beneficiato di così tanta varietà nei loro cosiddetti bisogni vitali che non accetteranno la privazione. Si ribelleranno ed estorceranno i più grandi marchi; Saranno prese di mira anche le piccole imprese in città. Queste piccole imprese, già in deficit per la chiusura imposta loro dallo Stato, verranno definitivamente chiuse e i loro proprietari si uniranno alle fila degli insorti.

Lo Stato cercherà di fornire loro un aiuto insufficiente, ma questo non avrà alcun effetto curativo. L'uomo ha il dovere di lavorare, e senza lavoro non soddisfa né la propria condizione di lavoratore né i doveri familiari. Perderà l'autostima e molti non lo sopporteranno.

Quando lo stato impedisce ai suoi elettori di provvedere ai loro bisogni, non è solo ingiusto ma criminale. La regola del confinamento può essere accettata per un certo tempo, ma se va oltre la misura eccezionale per diventare abituale, è dannosa per coloro che maltratta e diventa ingiusta e criminale.

Ora, la dose di accettabilità è stata raggiunta e se lo Stato non riconsidererà questo provvedimento per permettere agli abitanti di guadagnarsi il pane quotidiano e quello delle loro famiglie, diventerà ostile e criminale. Lo Stato ha il dovere di proteggere i suoi cittadini. Se anche la protezione contro le malattie diventa mortale, la sua autorità è vile ei suoi decreti disumani. Questo stato di cose è inaccettabile e gli abitanti smetteranno di accettarlo rischiando di contrarre la malattia da combattere. Questa malattia è meno grave della peste dei secoli passati, ma in quei tempi remoti non c'era reclusione.

Gli uomini, se mossi da sentimenti cristiani e caritatevoli, si prendevano cura dei malati e portavano loro consolazione e conforto. Ma lo Stato, nella presente malattia, agisce contro la carità e il conforto. Isola i malati, vieta alle famiglie di aiutarli o sostenerli, e questi poveri malati possono morire senza l'affetto e l'aiuto della Santa Chiesa Cattolica e Romana.

Questa gestione della malattia è guidata da cuori aridi, persone nevrotiche e leader senz'anima. Questi uomini non sono degni del loro ufficio e quando verrà il loro turno di essere presentati davanti al Seggio del Giudizio di Dio, abbasseranno la testa sotto i talloni e le loro scuse o le loro giustificazioni non saranno nemmeno ascoltate. Possano pentirsi e chiedere perdono a Dio prima di questo momento terribile e senza bugie.

Non è quindi questa malattia che uccide, ma l'insieme delle debolezze che superano la fragilità della persona indebolita.

Sì, è bene proteggersi da questa malattia perché è prodotta dall'uomo, non da un fatto naturale. È, quindi, più dannoso di un fenomeno naturale perché è proprio innaturale. Qualsiasi attacco volontario all'opera di Dio, come bombe o spari, è più dannoso dei cosiddetti disturbi naturali, che hanno un ruolo di equilibrio, non di distruzione unilaterale.

Questa malattia provocata dall'uomo è disastrosa quando colpisce persone che sono già malate, perché il processo di guarigione della prima vulnerabilità è interrotto. Queste persone non riescono a superare due assalti quando erano già in difficoltà.
Non è quindi questa malattia che uccide, ma l'insieme delle debolezze che superano la fragilità della persona indebolita. È quindi falso – e lo dico io, Gesù Cristo – attribuire questa malattia alla morte di persone fragili quando questa malattia da sola non può uccidere il maggior numero di persone.

So tutto di questa malattia, della sua nascita, della sua diffusione, della sua nocività, e giudicherò gli uomini che ne sono responsabili con la fermezza e l'equità che un simile omicidio merita. Coloro che portano questa responsabilità hanno danneggiato non solo ogni uomo che ne è stato colpito, ma anche l'opera divina della creazione. La loro responsabilità è immensa e lo sarà anche la loro punizione.

Che gli uomini che cadono in questa trappola preghino per i loro carnefici e che si accorgano della loro colpa prima che sia troppo tardi.

Suor Beghe – domenica 17 gennaio 2021


PANE DI VITA ETERNA E CALICE DELL’ETERNA SALVEZZA

 


Dio opera con la sua potenza

– Nella trasformazione della sostanza del pane e del vino nel Corpo e Sangue del  Signore «il Damasceno dice: “Poiché gli uomini hanno l’abitudine di mangiare il pane e di  bere il vino, Dio ha unito a queste cose la sua divinità e le ha fatte Corpo e Sangue suo”. E  più sotto: “Il pane della comunione non è semplice pane, ma è pane unito alla divinità”... 

Dio ha unito “la sua divinità”, ossia la sua virtù divina, al pane e al vino, non perché essi  rimanessero in questo sacramento, bensì allo scopo di farne il suo Corpo e il suo  Sangue»[382]. 

«S. Agostino afferma: “Dio non è la causa della tendenza al non essere”. Ma questo  sacramento si compie per virtù divina. Dunque in essa la sostanza del pane e del vino non  viene annichilata»[383].

Dio realizza una conversione soprannaturale: «Questa conversione però non è simile  alle conversioni naturali, ma è del tutto soprannaturale, compiuta dalla sola potenza di  Dio»[384]. 

La conversione che si realizza in ogni Eucaristia è assolutamente singolare e sempre  e in ogni caso è realizzata dalla potenza infinita di Dio: «È chiaro infatti che ogni ente  opera in quanto è in atto. Ma ogni agente creato è limitato nel suo atto, appartenendo a un  dato genere e a una determinata specie. Quindi l’azione di qualsiasi agente creato si limita  a un determinato atto. Ora, la determinazione di qualsiasi cosa al proprio essere in atto  dipende dalla forma. Perciò un agente naturale o creato non può causare che una  trasmutazione di forma. E quindi ogni conversione, che si compia secondo le leggi naturali,  è un cambiamento soltanto formale. Dio invece è atto infinito, come abbiamo spiegato nella  Prima Parte. Perciò la sua azione si estende a tutta la natura dell’ente. E quindi può  produrre non soltanto delle conversioni formali, in cui in un medesimo soggetto si  succedono forme diverse; ma può trasmutare tutto l’ente, in modo che tutta la sostanza di  un ente si converta per intero nella sostanza di un altro. Ciò appunto avviene per virtù  divina in questo sacramento»[385].

«Questa conversione si compie per una virtù infinita, della quale è proprio operare  istantaneamente […]. E per questi tre motivi la conversione di cui parliamo è istantanea: –  Primo, perché la sostanza del Corpo di Cristo, alla quale termina questa conversione, non  ammette un più e un meno. – Secondo, perché in questa conversione non c’è un soggetto da  preparare gradualmente. – Terzo, perché viene compiuta dall’infinita virtù di Dio»[386].

«...questa conversione non si compie in virtù della potenza passiva della creatura, ma solo in virtù della potenza attiva del Creatore»[387]. 

«Il Corpo di Cristo rimane in questo sacramento, non solo fino all’indomani, ma  anche oltre, finché durano le specie sacramentali. Quando esse cessano, smette di esistere  in esse il Corpo di Cristo, non perché dipenda da esse, ma perché viene a mancare il suo  legame con quelle specie. Allo stesso modo in cui Dio cessa di essere Signore di una  creatura quando questa viene a mancare»[388].

«...in questo sacramento la consacrazione della materia consiste in una miracolosa conversione della sostanza, che Dio solo può compiere»[389].

Qui Dio opera efficacemente e sacramentalmente, cioè per significazione: «Nella  creazione agì la stessa parola di Dio che opera anche in questo sacramento, ma in modo diverso. Infatti qui essa opera sacramentalmente, ossia secondo la forza della  significazione. Perciò è necessario indicare in questa forma l’ultimo effetto della  consacrazione mediante un verbo sostantivo, di modo indicativo e di tempo presente.  Nella creazione delle cose invece la parola di Dio operò soltanto come causa efficiente: e  l’efficienza deriva dal comando della sua sapienza. Ecco perché nella creazione delle  cose la parola di Dio si esprime con un verbo di modo imperativo, p. es.: “si faccia la  luce: e la luce fu” [Gen 1,3]»[390].

– Nel sostentare gli accidenti senza soggetto proprio: «Perciò si deve concludere che in  questo sacramento gli accidenti rimangono senza soggetto. E la cosa è possibile per virtù  divina. Perché, dipendendo l’effetto dalla causa prima più ancora che dalla causa seconda,  Dio, causa prima della sostanza e dell’accidente, con la sua infinita virtù può conservare in  essere l’accidente anche quando sia venuta meno la sostanza, la quale lo conservava in essere  come causa propria; così come può produrre senza le cause naturali altri effetti delle cause  naturali: come formò, p. es., un corpo umano nel seno della Vergine “senza seme  virile”»[391].

– Nel poter agire gli accidenti senza la forma sostanziale: «L’agire della forma  accidentale dipende dall’agire della forma sostanziale, come l’essere dell’accidente  dipende dall’essere della sostanza. Quindi come per virtù divina è concesso alle specie  sacramentali di poter essere senza la sostanza, così è concesso loro di poter agire senza la  forma sostanziale per la virtù di Dio, da cui, come da primo agente, dipende l’agire di ogni  forma sia sostanziale che accidentale»[392]. 

«Poiché l’ente non è un genere, non può l’essere stesso costituire l’essenza della  sostanza o dell’accidente. La frase quindi “ente per sé senza soggetto” non è la definizione  della sostanza. Né è definizione dell’accidente “ente in un soggetto”; ma piuttosto diremo  che alla quiddità o essenza della sostanza “compete di avere essere senza un soggetto”, e  alla quiddità o essenza dell’accidente “compete di avere essere in un soggetto”. Ora, in  questo sacramento non viene concesso agli accidenti di essere senza soggetto in forza della  loro essenza, ma per la virtù divina che li sostenta. Quindi non cessano di essere accidenti;  perché né si toglie ad essi la definizione di accidenti, né compete ad essi la definizione della  sostanza»[393].

«Questi accidenti hanno acquistato la loro individualità dalla sostanza del pane e  del vino e, dopo che questa si è cambiata nel Corpo e nel Sangue del Cristo, si conservano  per virtù divina nella loro individualità di prima. Rimangono perciò singolari e  sensibili»[394]. 

«Rarefazione e densità sono qualità che i corpi derivano dall’avere essi dentro le  loro dimensioni poca o molta materia: al pari di tutti gli altri accidenti esse derivano dai  principii della sostanza. Perciò, come sparendo la sostanza vengono conservati per virtù  divina gli altri accidenti, così sparendo la materia si conservano per virtù divina le qualità  derivanti dalla materia, cioè la rarefazione e la densità»[395]. 

– L’Eucaristia ci unisce a Dio: «Questo sacramento ha di suo la virtù di conferire la  grazia: cosicché nessuno prima di aver ricevuto questo sacramento possiede la grazia, se  non dipendentemente da un qualche desiderio di esso, o personale, come nel caso degli  adulti, o della Chiesa, come nel caso dei bambini, secondo quello che si è già detto. Si deve  quindi all’efficacia della virtù di questo sacramento che con il solo suo desiderio uno possa  conseguire la grazia che lo vivifica spiritualmente. Ne segue perciò che, quando si riceve  realmente il sacramento stesso, la grazia aumenti e la vita soprannaturale raggiunga la sua  perfezione. Diversamente però da quanto avviene nel sacramento della cresima, in cui la  grazia aumenta e si perfeziona per consentirci di resistere contro gli assalti esterni dei  nemici di Cristo. Nell’Eucaristia invece aumenta la grazia e si perfeziona la vita spirituale  in modo che l’uomo sia perfetto in se stesso mediante l’unione con Dio»[396].

«Questo sacramento conferisce spiritualmente la grazia assieme alla virtù della  carità. Per cui il Damasceno paragona questo sacramento al carbone acceso visto da Isaia:  “Come il carbone non è legno soltanto, ma legno unito al fuoco, così anche il pane della  comunione non è pane soltanto, ma pane unito alla divinità”. Ora, come osserva S. Gregorio,  “l’amore di Dio non rimane ozioso, opera bensì grandi cose, se c’è”. Perciò con questo  sacramento, per quanto dipende dalla sua efficacia, l’abito della grazia e delle virtù non  viene soltanto conferito, ma anche posto in attività, conforme alle parole di S. Paolo: “La  carità di Cristo ci sospinge” [2Cor 5,14]. Ecco perché in forza di questo sacramento l’anima  spiritualmente si ristora, in quanto rimane deliziata e quasi inebriata dalla dolcezza della  bontà divina, secondo l’espressione dei Cantici: “Mangiate, amici; bevete, inebriatevi,  carissimi” [Cnt 5,1]»[397].

La Messa si offre a Dio: «in quanto rappresenta la passione di Cristo, nella quale  egli, secondo l’espressione di S. Paolo, “offrì se stesso come vittima a Dio” [Ef 5,2], ha  natura di sacrificio»[398]. 

La potenza dell’Agente principale opera attraverso le altre potenze partecipate e usate  da Lui: «La virtù sacramentale risiede in più elementi e non in uno soltanto: la virtù del  Battesimo, p. es., sta nelle parole e nell’acqua. Perciò anche la virtù di consacrare non  risiede soltanto nelle parole, ma anche nel potere conferito al sacerdote nella sua  consacrazione o ordinazione, quando gli vien detto dal vescovo: “Ricevi il potere di offrire  nella Chiesa il sacrificio tanto per i vivi quanto per i morti”. Infatti la virtù strumentale  risiede nei molteplici strumenti per mezzo dei quali agisce l’agente principale»[399]. 

I fedeli cristiani laici, a motivo del Battesimo, sono resi capaci di offrire sacrifici  spirituali a Dio: «Un laico giusto è unito a Cristo spiritualmente per mezzo della fede e  della carità, ma non per mezzo del potere sacramentale [del Ordine Sacro]. Possiede perciò  il sacerdozio spirituale per offrire le ostie spirituali di cui parla il Salmista: “È sacrificio  dinanzi a Dio un cuore contrito” [50,19]; e anche S. Paolo: “Offrite i vostri corpi come  ostia vivente” [Rm 12,1]. Ecco perché S. Pietro attribuisce a tutti “un sacerdozio santo per  offrire vittime spirituali” [1Pt 2,5]»[400]. 

Ai sacerdoti ministeriali spetta il consacrare e l’offrire: «La distribuzione del Corpo  del Signore appartiene al sacerdote... perché, come si è detto, egli consacra nella persona di Cristo. Ora, Cristo, come consacrò da sé il proprio Corpo, così da sé lo distribuì agli  altri. Quindi come al sacerdote appartiene la consacrazione del Corpo di Cristo, così  appartiene a lui distribuirlo… [e] perché il sacerdote è costituito intermediario tra Dio e il  popolo. Perciò come spetta a lui offrire a Dio i doni del popolo, così tocca a lui dare al  popolo i doni santi di Dio»[401].

Il cattivo sacerdote ha il potere di consacrare, ma non deve accostarsi all’altare: «Il  sacerdote, come abbiamo visto sopra, consacra questo sacramento non per virtù propria,  ma quale ministro di Cristo. Ora, uno non cessa di essere ministro di Cristo per il fatto che  è cattivo; perché il Signore possiede ministri o servi buoni e cattivi. Nel Vangelo infatti il  Signore si domanda “qual è mai quel servo fedele e prudente, ecc.?”; e poi aggiunge: “Se  quel servo cattivo dice dentro di sé, ecc.” [Mt 24,45.48]. E l’Apostolo scrive: “Ci  considerino come ministri di Cristo” [1Cor 4,1]; e tuttavia dice più sotto: “Non ho  coscienza di alcun mancamento, ma non per questo mi sento giustificato” [4,5]. Egli  dunque era certo di essere ministro di Cristo, sebbene non fosse certo di essere giusto. Uno  può dunque essere ministro di Cristo senza essere giusto. E ciò mette in risalto l’eccellenza  di Cristo, perché a lui come a vero Dio servono non solo le cose buone, ma anche quelle  cattive, che la sua Provvidenza indirizza alla propria gloria. È chiaro dunque che i  sacerdoti, anche se non sono buoni ma peccatori, sono in grado di consacrare  l’Eucaristia»[402].

Nella questione 83 San Tommaso utilizza circa 40 volte la parola «Dio» e le sue variazioni, ma credo che possa bastare quello che abbiamo detto.

Padre Carlos Miguel Buela

LA FINE DI OGNI SCANDALO È LA MORTE

 


          Oggi qui ad Aparecida, figlio mio, voglio liberamente che tu scriva le mie parole affinché arrivino nelle mani dei sacerdoti e dei vescovi, che la mia via viene deviata dalla mancanza di controllo nelle loro diocesi, dove non dovrebbe essere così. Le pecore si stanno snaturando con comportamenti sbagliati; non prestano più tanta attenzione ai luoghi sacri; arrivano ed entrano senza essere preparate. Sono figli e figlie che si lasciano condurre, secondo quanto è già stato scritto: "Non saprete cosa chiedere; ma dopo avermi conosciuto, non dovete tornare indietro". Le vostre abitudini non le avete buttate via, siete rimasti nello stesso. Io, Gesù, vi ho detto che molti hanno voluto passare attraverso questa Porta e non ci sono riusciti. Mi hai onorato fino a un momento, poi sei tornato a leccarti nella stessa sporcizia. Non sapete che il vostro corpo è il tempio di Dio e che non vi accetterei mai con un abito del genere? Donna: Ricorda che non verrai mai a Me se il tuo corpo è scoperto. Uomo: non mettermi in imbarazzo con il tuo corpo peloso davanti a tuo padre e a tua madre, tanto meno davanti al mio. La fine di tutti gli scandali è la morte, questa morte di cui vi parlo è eterna, non ci sarà più ritorno.

          Figlio mio Benedetto, non è il discepolo più grande del capo, ma il capo, superiore a tutti (Lc 6,40). Il mio Corpo Santo si trasforma nel pane sull'altare. Il significato di questo mistero è solo mio. L'uomo non può vedere nulla, eppure, non potendo vedere, mi tocca come se fossi un pane qualunque. Per questo motivo ho lasciato solo i sacerdoti, i vescovi, i cardinali e il Papa a consacrare il mio Corpo; un altro non può toccarlo. È un mistero della Divinità, che ha lasciato solo i discepoli scelti; sono loro che hanno il permesso di toccarmi, gli altri sono invitati a partecipare a questa Santa Cena, ma non a toccarla. Mentre si fa la distribuzione, è solo l'arciprete che serve a tavola, ma se un ospite è vestito male, deve essere portato fuori, perché tutto quello che ho detto deve essere rispettato. In Matteo, capitolo 22, chiarisce ciò che ho detto nella Grande Cena. Oggi la Mia Casa Mi porta molta tristezza, perché vedo un popolo fuorviato, che non sa cosa sia giusto o sbagliato. Sono come bambini senza genitori, che fanno quello che gli passa per la testa. Questo non è il mio Regno, perché chi non fa la mia volontà non può essere mio ospite. Nel momento in cui viene distribuita l'Ostia Santa, i miei figli non devono toccarla, se non con la lingua, affinché Io, Gesù, possa entrare nel vostro cuore. Guardate bene! Quando siete venuti nella Mia Casa, le vostre mani hanno attraversato molte cose impure, soprattutto il denaro, per il quale molte vite sono state uccise, per il quale le donne vendono i loro corpi, per il quale sono stato venduto da Giuda, e dopo, vengo ricevuto con la stessa moneta che mi ha ucciso. Quindi, amati figli, fate questo atto d'amore per il mio Corpo Santo: non toccatemi se le vostre mani non sono state pulite. Ricordate che io sono Luce, ma se vi gettate dentro qualche impurità, a poco a poco si spegnerà. Io, Gesù, non volevo che mi riceveste così. La mia pace sarà con voi, ma non toccatemi prima di aver riconosciuto che Io sono il Santo dei Santi, perché la mia Divinità è superiore a tutto. Sono come una pietra purissima e vera, l'Unica, e solo chi è mio servitore può toccarla.

          Chi viene a Me e si umilia, in lui esalterò ciò che ho promesso. Dirò ciò che ho promesso: "Vieni, o benedetto del Padre mio, perché ho trovato nel tuo cuore la grandezza del mio Spirito" (Mt 25,34).

          Sarebbe bello, figlio mio Benedetto, se tutti coloro che ti ascoltano dicessero: "Sì, Signore, d'ora in poi farò la tua volontà e non dubiterò più".

          Grazie, figlioli, a tutti coloro che mi dedicano tutta la loro attenzione. La mia pace sia con tutti voi. 

GESU'

27/03/1995


FINE DEI TEMPI - Coronavirus e vaccino - Vi ho avvertito che questa malattia attuale muterà e voi, figli miei, dovete prendere precauzioni.

 


Coronavirus e vaccino


Vi ho avvertito che questa malattia attuale muterà e voi, figli miei, dovete prendere precauzioni.


(…) Quanti del mio popolo hanno già apostatato nella Fede! Disprezzare il decalogo, accettare ciò che va contro la legge divina, essere esecutori dell'immoralità, vivere nell'ateismo, servire ideologie e sette che vanno contro la mia divinità, servire Satana senza paura, essere parte dei precursori dell'anticristo .

Popolo mio, affronterete un'apostasia più grande di quella che vi ho accennato: questa è la grande apostasia della Mia Chiesa, nella quale adorerete l'anticristo come il messia e questa sarà la grande sofferenza dei Miei figli. Vi invito a pregare di fronte alla confusione in cui vivete.

Vi ho avvertito che questa malattia attuale muterà e voi, figli miei, dovete prendere precauzioni in questo momento in cui coloro che compiono le disgrazie del mio popolo, mostrano il loro potere sull'umanità. (…)

Luz de María il 3 maggio 2020.