mercoledì 22 ottobre 2025

Il Primo Esorcismo Moderno Documentato: L'Esorcismo di Nicole Aubrey

 


La prima possessione diabolica documentata da medici, società e Chiesa risale all'anno 1565-66, in una località francese chiamata Laon. Si è verificata alla presenza di oltre 150.000 persone: autorità ecclesiastiche e civili, protestanti e cattolici allo stesso modo. La possessione è avvenuta tra l'otto novembre 1565 e si è protratta fino all'otto febbraio 1566.


Gli spettatori viaggiavano quotidianamente da molti luoghi per assistere all'esorcismo della ragazza posseduta all'altare della Chiesa. La ragazza si chiamava Nicole Aubrey, aveva 16 anni ed era già sposata. Era stata posseduta diverse volte fin dall'età di 6 anni.

A un certo punto decidono di legarla all'altare principale e lo stesso vescovo si prepara all'esorcismo. Durante quel tempo, lei rimaneva rigida e gli assistenti, per accertarsi che non mentisse, le infilavano aghi nel corpo e la palpavano.

Le cronache parlano di vederla levitare e confessare peccati segreti degli assistenti, per vergognarli.

Il rituale si è concluso con la comunione dell'ostia sacra, che ha espulso Belzebù, il demonio che si era impossessato di lei, insieme ad altri 29. È la prima possessione di Belzebù di cui si abbia notizia, la prima volta che questo demonio è nominato in rituali simili.

Nicole ha terminato l'esorcismo distrutta fisicamente, anche con ossa rotte e ferite gravi, e per di più, 9 mesi dopo ha dato alla luce.

Non è stata l'ultima volta che sarebbe stata posseduta, tornò a esserlo 11 anni dopo, ma in quell'occasione non divenne spettacolo e non ci sono registrazioni di ciò.

Questo esorcismo si è svolto in mezzo al fervoroso scontro tra cattolici e protestanti. Dio ha fatto uso del suo arci-nemico, il diavolo, per provare la Presenza Reale, il che ha denunciato l'apostasia di Lutero nell'abolizione della messa e nel negare la presenza reale di Gesù Cristo nell'eucaristia.


IL PRIMO ESORCISMO  

Per questo scopo, Dio permise a una certa Nicole Aubrey, un'innocente, di essere posseduta da Belzebù e ventinove altri spiriti maligni. 

La possessione ebbe luogo l'otto di novembre del 1565 e si prolungò fino all'otto di febbraio del 1566. 

I suoi genitori la portarono dal padre di Motta, un sacerdote pio di Vervins, affinché potesse espellere il demonio attraverso gli esorcismi della Chiesa. 




Il Padre di Motta cercò più volte di espellere lo spirito maligno mediante l'applicazione delle sacre reliquie della santa croce, ma non riuscì a avere successo, Satana non si allontanava. 

Finalmente, ispirato dallo Spirito Santo, decise di espellere il diavolo tramite il Sacramento del Corpo e del Sangue del Nostro Signore. 

Mentre Nicole era sdraiata in uno stato di letargo innaturale, il padre di Motta posò il Santissimo Sacramento sulle sue labbra, e all'istante il sortilegio infernale fu spezzato, Nicole fu ristabilita alla coscienza e ricevette la Santa Comunione con ogni segno di devozione. 

Non appena Nicole ricevette il Sacro Corpo del Nostro Signore, il suo volto diventò luminoso e bello come il volto di un angelo, e tutti coloro che la videro si riempirono di gioia e stupore, e benedissero Dio dal profondo del loro cuore. 

Ma con il permesso di Dio, Satana tornò e riprese possesso di Nicole in diverse occasioni e questo è il racconto.  


I PASTORI PROTESTANTI  

Quando le strane circostanze della possessione di Nicole furono conosciute ovunque, diversi predicatori calvinisti arrivarono con i loro seguaci, per “esporre questo trucco papista”, come si diceva. 

Al loro ingresso, il diavolo li salutò beffardamente, li chiamò per nome, e disse che erano venuti in obbedienza a lui. 

Uno dei predicatori prese il suo libro di preghiere protestante e iniziò a leggerlo con un volto molto solenne. 

Il diavolo si burlava di lui, e assumeva un aspetto più comico, disse: 

“Ho Ho, mio buon amico, hai intenzione di espellermi con le tue preghiere e inni? 

Credi che mi causeranno qualche dolore? Non sai che sono miei? 

Io ho aiutato a comporli”.

“Ti espellerò nel nome di Dio”, disse il predicatore, con solennità.

“Tu!” disse il diavolo beffardo.

“Tu non puoi espellermi né nel nome di Dio né nel nome del diavolo. Hai mai sentito parlare di un diavolo che espelle un altro?”

“Non sono un demone”, disse il predicatore, con rabbia: “Sono un servitore di Cristo.”

“Un servitore di Cristo, in effetti”, disse Satana, con un sorriso beffardo. “Quello che ti dico è che sei peggiore di me. Io credo, e tu non vuoi credere. Pensi di potermi espellere dal corpo di questa misera disgraziata? Ah. Vai prima a espellere tutti i demoni che ci sono nel tuo stesso cuore!”

Il predicatore si congedò, un po' disorientato. “Scomparirà”, disse, alzando gli occhi bianchi, “Oh Signore, ti prego di aiutare questa povera creatura!”

“E io prego Lucifero,” gridò lo spirito maligno, “che lui non possa mai lasciarti, ma ti tenga sempre saldamente nel suo potere, come fa ora. Sei tutto mio, e io sono il tuo signore.”

All'arrivo del sacerdote, diversi dei protestanti se ne andarono – avevano visto e sentito più di quanto volessero. Altri, tuttavia, rimasero, e grande fu il loro terrore quando videro come il diavolo si contorceva e ululava di dolore, non appena il Santissimo Sacramento fu portato vicino a lei.

Finalmente, lo spirito maligno si allontanò, lasciando Nicole in uno stato di trance antinaturale. Mentre era in questo stato, diversi dei predicatori cercarono di aprirle gli occhi, ma non riuscirono a farlo. Il sacerdote allora posò il Santissimo Sacramento sulle labbra di Nicola, e all'istante lei fu riportata alla coscienza.

Il Rev. Padre de Motta poi si rivolse ai predicatori attoniti e disse: “Andate ora, voi predicatori del nuovo vangelo; andate e raccontate in tutto il mondo ciò che avete visto e udito. Non negate più a lungo che il Signore Gesù Cristo è veramente e realmente presente nel Santissimo Sacramento dell'altare. Andate ora, e lasciate il rispetto non umano per confessare la verità.”

Durante gli esorcismi dei giorni seguenti, il diavolo fu costretto a confessare che non era stato espulso a Vervins, in Francia, e che aveva con sé ventinove demoni, tra cui tre potenti demoni: Cerbero, Astaroth e Legio.


ESPULSIONE DI 27 DEMONI

Il giorno tre di gennaio del 1566, il vescovo arrivò a Vervins e iniziò l'esorcismo lui stesso nella chiesa, alla presenza di una immensa moltitudine. “Ti comando nel nome e per il potere della presenza reale del Nostro Signore nel Santissimo Sacramento, di partire immediatamente”, disse il vescovo a Satana con voce solenne.

Satana fu, infine, espulso per la seconda volta per mezzo del Santissimo Sacramento.

Uscendo, paralizzò il braccio sinistro e il piede destro di Nicola, e fece anche in modo che il suo braccio sinistro fosse più lungo di quello destro, e non c'era potere sulla terra per curare questa strana malattia, fino a qualche settimana dopo, quando il diavolo fu finalmente espulso in modo totale e irrevocabile.

Nicole fu ora portata alla celebre pellegrinaggio di Nostra Signora di Liesse, soprattutto perché il diavolo sembrava temere molto quel luogo. Il giorno dopo, il P. de Motta iniziò l'esorcismo nella chiesa di Nostra Signora di Liesse, alla presenza di una immensa moltitudine. Egli prese il Santissimo Sacramento in mano, e, mostrandolo al demonio, disse: “Ti ordino, nel nome del Dio vivente, il grande Emmanuel, che tu vedi qui presente, e in cui credi”.

“Ah, sì!” gridò il demonio, “credo in Lui”. E il diavolo tornò a ululare quando fece questa confessione, perché si contorceva per il potere di Dio Onnipotente. “Ti comando, dunque, nel Suo nome”, disse il sacerdote, “che tu esca da questo corpo all'istante.” 




All'udire queste parole, e soprattutto alla vista del Santissimo Sacramento, il diavolo soffrì la tortura più spaventosa. In un momento il corpo di Nicole si arrotolò come una palla, e poi tornò di nuovo terribilmente gonfio. In un momento il suo volto era stranamente allungato, poi si ampliava eccessivamente, e a volte era rosso come la porpora. I suoi occhi, a volte, sporgevano orribilmente, e poi di nuovo si affondavano profondamente nel cranio. La sua lingua pendeva fino al mento, era a volte nera, a volte rossa, e a volte come quella di un rospo.

Il sacerdote continuava a esortare e torturare Satana.

“Malefico spirito!” 

– esclamò, “Ti comando, in nome e per la presenza reale del nostro Signore Gesù Cristo qui nel Santissimo Sacramento, di partire immediatamente dal corpo di questa povera creatura”.

“Ah, sì!” – gridò Satana, ululando selvaggiamente, “ventisei dei miei compagni lo lasceranno in questo istante, poiché sono obbligati a farlo”.

La gente in chiesa ora cominciò a pregare con grande fervore.

Improvvisamente i membri di Nicola cominciarono a creparsi, come se tutte le ossa del suo corpo si stessero rompendo; un vapore pestilente uscì dalla sua bocca, e ventisei demoni ne uscirono, per non tornare mai più.

Nicole poi cadde in un svenimento poco naturale, eccitata solo dal Santissimo Sacramento.

Al recupero dei sensi, e ricevendo la sacra comunione, il volto di Nicola divenne luminoso come il volto di un angelo. Il sacerdote continuava a esortare il demonio, e utilizzava tutti i mezzi per espellerlo.

“Non la lascerò, a meno che non sia mandato dal vescovo di León”, rispose il demonio, arrabbiato.


ESPULSIONE DEI TRE DEMONI RIMASTI

Nicole ora fu portata a Pierrepont, dove uno dei demoni, di nome Legio, fu espulso tramite il Santissimo Sacramento.

La mattina seguente Nicola fu portata in chiesa. Appena aveva lasciato la casa, il diavolo tornò a prendere possesso di lei. Il vescovo che fu richiesto per esorcizzare Nicola si preparò per questo terribile compito con la preghiera e il digiuno, e altre opere di penitenza. All'arrivo di Nicola in chiesa, l'esorcismo cominciò.

“Quali sono i vostri nomi?” 

“Belzebù, Cerbero, e Astaroth”.

“Che fine hanno fatto gli altri?”, chiese il vescovo.

“Essi sono stati espulsi”, rispose Satana.

“Chi li ha espulsi?” 

“Ah!”, gridò il diavolo, digrignando i denti, “è stato lui che li ha nelle sue mani, nella patena”.

Il diavolo voleva dire il nostro caro Signore nel Santissimo Sacramento. 

Il vescovo avvicinò il Santissimo Sacramento vicino al volto di Nicole. 

Il demonio si contorceva e ululava dal dolore. 

“Ah, sì! Me ne andrò, me ne andrò!”, strillò, “ma tornerò”.

Improvvisamente, Nicole divenne rigida e immobile come il marmo. 

Il vescovo allora toccò le labbra con il Santissimo Sacramento, e in un istante era completamente restaurata alla coscienza. 

Ricevette la sacra comunione, e il suo volto brillava ora con una meravigliosa bellezza soprannaturale.

Il giorno seguente, Nicole fu riportata di nuovo in chiesa, e l'esorcismo cominciò come al solito. 

Il vescovo prese il Santissimo Sacramento in mano, lo tenne vicino al volto di Nicola, e disse: 

“Ti comando nel nome del Dio vivente, e per la presenza reale del nostro Signore Gesù Cristo qui nel sacramento dell'altare, di partire immediatamente dal corpo di questa creatura di Dio, e non tornare mai più”.

“No! No!”, gridò il diavolo, “Non me ne andrò. La mia ora non è ancora arrivata”.

“Ti comando di uscire. Esci, spirito impuro, maledetto! Vattene!” e il vescovo posò il Santissimo Sacramento sul volto di Nicole.

“Fermati, fermati!”, gridò Satana, “lasciami andare, me ne andrò, ma tornerò”.

E all'istante Nicole cadde in convulsioni spaventose. 

Un fumo nero fu visto uscire dalla sua bocca, e lei tornò a cadere in un svenimento. Durante il suo soggiorno a León, Nicole fu esaminata attentamente da medici cattolici e protestanti. Il suo braccio sinistro, che era stato paralizzato dal diavolo, risultò completamente privo di riflessi.

I medici tagliarono il braccio con un coltello affilato; le bruciarono con il fuoco; misero spille e aghi sotto le unghie delle dita, ma Nicole non sentiva dolore, il suo braccio era completamente insensibile.

Una volta, mentre Nicola era sdraiata in uno stato di letargo artificiale, i medici le diedero un po' di pane inzuppato nel vino (che era ciò che i protestanti chiamano la loro comunione o Cena del Signore); strofinavano rapidamente le sue gambe; le gettavano acqua in faccia; le trafiggevano la lingua fino a farle uscire il sangue; cercavano in tutti i modi di svegliarla, ma invano.

Nicola rimase fredda e immobile come il marmo.

Finalmente, il sacerdote toccò le labbra di Nicola con il Santissimo Sacramento, e all'istante lei fu restaurata alla coscienza, e cominciò a lodare Dio.

Il miracolo fu così chiaro, così palpabile, che uno dei medici, che era un calvinista intollerante, rinunciò immediatamente ai suoi errori e si convertì al cattolicesimo.

Diverse volte, anche i protestanti toccarono il volto di Nicola con un'ostia che non era consacrata, e che, di conseguenza, era solo pane, ma Satana non fu tormentato da questo. Lui ridicolizzò solo i loro sforzi.

Il ventisette gennaio, il vescovo, dopo aver camminato in processione solenne con il clero e i fedeli, iniziò l'esorcismo nella chiesa, alla presenza di una grande folla di protestanti e cattolici.

Il vescovo ora espone il Santissimo Sacramento vicino al volto di Nicola. Improvvisamente, un grido selvaggio e soprannaturale risuona nell'aria – un fumo nero e denso esce dalla bocca di Nicola. Il demonio Astaroth è espulso per sempre.

Durante l'esorcismo, che ebbe luogo il primo di febbraio, il vescovo disse: “Oh spirito maledetto! Poiché né la preghiera, né i santi vangeli, né gli esorcismi della Chiesa, né le sante reliquie, possono obbligarti a uscire, ti mostrerò il tuo Signore e Maestro, e con il suo potere ti ordinerò di andartene”.

Durante l'esorcismo, che ebbe luogo dopo la messa, il vescovo espose il Santissimo Sacramento nella mano, e disse: “Oh, spirito maledetto, arci-nemico del Dio sempre benedetto, ti comando, per il prezioso sangue di Gesù Cristo qui presente, di allontanarti da questa povera donna! Allontanati maledetto, nel fuoco eterno dell'inferno!”

All'udire queste parole, e soprattutto alla vista del Santissimo Sacramento, il demonio era così terribilmente tormentato, e l'aspetto di Nicola era così orribile e ripugnante, che la gente distolse gli occhi con orrore. Finalmente un profondo sospiro si udì, e una nube di fumo nero uscì dalla bocca di Nicola. Cerbero fu espulso.

Ancora una volta Nicola cadde svenuta sepolcralmente, e di nuovo fu riportata alla coscienza solo per mezzo del Santissimo Sacramento.




L'ESPULSIONE DI BELZEBÙ 

Durante l'esorcismo, che ebbe luogo nel settimo giorno del mese di febbraio, il vescovo disse a Satana: “Dimmi. Perché hai preso possesso di questa donna cattolica onesta e virtuosa?”

“L'ho fatto con il permesso di Dio. Ho preso possesso di lei a causa dei peccati del popolo. L'ho fatto per mostrare ai miei calvinisti che ci sono demoni che possono prendere possesso dell'uomo quando Dio lo permette. So che non vogliono credere a questo, ma io mostrerò loro che sono il diavolo. Ho preso possesso di questa creatura per convertirli, o indurirli nei loro peccati; e, per il Sangue Sacro, realizzerò il mio compito”.

Questa risposta riempì di spavento tutti coloro che la udirono. “Sì”, rispose il vescovo, solennemente, “Dio vuole unire tutti gli uomini nella unica santa fede. Poiché non c'è che un solo Dio, non può esserci che una sola religione vera. Una religione come quella che i protestanti hanno inventato, non è che una burla vuota. Deve cadere.

La religione stabilita dal Nostro Signore Gesù Cristo è l'unica vera, e durerà per sempre. È destinata a unire tutti gli uomini nel suo abbraccio sacro, affinché non ci sia che un solo gregge e un solo pastore. Questo pastore divino è Nostro Signore Gesù Cristo, la testa invisibile della santa Chiesa Cattolica, la cui testa visibile è il nostro Santo Padre il Papa, successore di San Pietro”.

Il diavolo era in silenzio – fu messo a vergogna davanti a tutta la folla. Fu espulso di nuovo per mezzo del Santissimo Sacramento. Nel pomeriggio dello stesso giorno il diavolo cominciò a piangere: “Ah, Ha! tu pensi che mi puoi espellere in questo modo. Tu non hai l'assistenza adeguata per un vescovo. Dove sono il decano e l'arcidiacono? Dove sono i giudici reali? Dove è il primo magistrato, che era spaventato nella notte, in prigione? Dove è il procuratore del re? Dove sono i suoi avvocati e consiglieri? Dove è il segretario della corte?” (Il diavolo menziona ciascuno di loro per nome).

“Non uscirò finché non saranno tutti riuniti. Se me ne vado ora, quale prova potrebbero dare al re di tutto ciò che è successo? Credono che la gente gli crederà facilmente? No! No! Ci sono molti che farebbero obiezioni. La testimonianza di questa gente comune qui avrà molto poco peso. È un tormento per me doverti dire ciò che devi fare. Sono costretto a farlo. Ah! Maledetta sia l'ora in cui presi possesso di questo vile canaglia”.

"Trovo poco piacere nella tua chiacchierata", rispose il vescovo.

"Ci sono testimoni sufficienti qui, quelli che hai menzionato non sono necessari.

Esci ora, dai gloria a Dio. Parti, vai alle fiamme dell'inferno!"

"Sì, me ne vado, ma non oggi.

So molto bene che devo uscire. Sono condannato. Mi vedo obbligato a lasciarla."

"Non mi importa del tuo blaterare", disse il vescovo, "ti espellerò con la forza di Dio: per il Prezioso Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo".

"Sì, devo cedere a te", gridò il demonio selvaggiamente.

"Se mi torturi devo darti questo onore".

Il vescovo ora prese il Santissimo Sacramento in mano e lo avvicinò al volto della donna posseduta.

Finalmente, Satana si vide costretto a fuggire ancora una volta.

La mattina seguente, dopo che la processione si era conclusa, si offrì il Santo Sacrificio della Messa come di consueto. Durante la consacrazione, la donna posseduta fu sollevata due volte per più di sei metri in aria, e poi ricadde pesantemente sulla piattaforma. Quando il vescovo, poco prima del Pater Noster, prese l'Ostia Santa, ancora una volta nella sua mano, e la sollevò con il calice, la donna posseduta fu elevata di nuovo in aria, portando con sé i guardiani, quindici in numero, per almeno sei metri sopra la piattaforma, e dopo un po' cadde pesantemente a terra. Vedendo questo, tutti i presenti si riempirono di stupore e terrore.

Un protestante tedesco chiamato Voske cadde in ginocchio, si mise a piangere e si convertì.

"Ah!" esclamò: "Ora credo fermamente che il diavolo possieda davvero questa povera creatura. Credo che sia realmente il corpo e il sangue di Gesù Cristo, che lo espelle. Credo fermamente. Non continuerò più a essere protestante."

Dopo la messa, l'esorcismo iniziò come al solito.

"Adesso, finalmente," disse il vescovo, "devi partire. Vattene tu, spirito maligno!"

"Sì", disse Satana, "è vero che devo uscire, ma non ancora. Non uscirò prima che sia giunta l'ora."

Finalmente, il vescovo prese la Sacra Ostia in mano e disse: "Nel nome della adorabile Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo – nel nome del corpo sacro di Gesù Cristo qui presente – io ti comando, spirito malvagio, che esca."

"Sì, sì, è vero!" – gridò il demonio violentemente. "È vero. È il corpo di Dio devo confessare, perché mi vedo obbligato a farlo, Lui mi tortura e devo confessare questo, io devo dire solo la verità. Mi vedo obbligato a farlo. La verità non viene da me. Viene dal mio Signore e Maestro. Sono entrato in questo corpo con il permesso di Dio."

Il vescovo ora espone il Santissimo Sacramento vicino al volto della donna posseduta. Il demonio si contorceva in terribile agonia. Tentò in tutti i modi di fuggire dalla presenza di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento. Finalmente, un fumo nero fu visto uscire dalla bocca di Nicole. Ella cadde in un svenimento, e fu restaurata alla coscienza solo per mezzo del Santissimo Sacramento.

L'otto di febbraio, il giorno stabilito da Dio in cui Satana doveva lasciare Nicole per sempre, arrivò finalmente. Dopo la solenne processione, il vescovo iniziò l'ultimo esorcismo.

"Non ti chiederò per più tempo", disse il vescovo a Satana: "ti espellerò all'istante per il potere del Dio vivente, e per il preziosissimo Corpo e Sangue di Gesù Cristo, suo Figlio amato, qui presente nel Sacramento dell'Altare."

"Ah, sì!" – gridò il demonio. "Confesso che il Figlio di Dio è qui realmente e veracemente presente. Lui è il mio Signore e Maestro. Mi tortura affinché confessi, ma mi vedo obbligato a farlo."

Poi ripeté più volte, con un ululato selvaggio e soprannaturale: "Sì, è vero, devo confessare che mi vedo obbligato a lasciarla, per il potere del corpo qui presente di Dio devo uscire, mi tormenta... devo andarmene molto presto, e devo confessare questa verità. Ma questa verità non viene da me, viene dal mio Dio e Signore, che mi ha inviato qui, e che comanda e mi obbliga a confessare la verità pubblicamente." Il vescovo allora prese il Santissimo Sacramento in mano, e, sostenendolo in alto, disse, con voce solenne:

“Oh tu, malvagio, spirito immondo, Belzebù. Tu arci-nemico del Dio eterno. Ecco, qui presente! il prezioso Corpo e il Sangue del Nostro Signore Gesù Cristo, tuo Signore e Maestro.

Ti scongiuro, in nome e per il potere del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, che è qui presente, io ti comando di uscire immediatamente e per sempre da questa creatura di Dio e andare verso le profondità dell'inferno, lì sarai tormentato per sempre. Vattene, spirito immondo, esci! Contempla qui il tuo Signore e Maestro”.

All'udire queste parole solenni, e nel vedere il nostro Signore sacramentale, la povera donna posseduta si contorceva di paura.

Le sue estremità erano rotte come se tutte le ossa del suo corpo si stessero rompendo.

I quindici uomini forti che la trattenevano, a malapena riuscivano a tenerla di schiena.

Si barcollavano da un lato all'altro, erano coperti di sudore.

Satana cercava di fuggire dalla presenza del Nostro Signore nel Santissimo Sacramento.

La bocca di Nicola era aperta, la sua lingua pendeva sotto il mento, il suo viso era terribilmente gonfio e deformato.

Il suo colore cambiava dal giallo al verde, e divenne ancora più grigio e blu, tanto che non sembrava più un essere umano, ma piuttosto il volto di un orrendo demonio incarnato.

Tutti i presenti tremarono di terrore, soprattutto quando si udì il grido selvaggio del demonio, che suonava come il ruggito di un toro selvaggio. Caddero in ginocchio e con le lacrime agli occhi, iniziarono a gridare:

“Gesù, abbi pietà!”

Il vescovo continuò a esortare Satana.

Finalmente, lo spirito maligno si allontanava, e Nicole cadde priva di sensi tra le braccia dei suoi custodi.

Tuttavia, si mantenne sorprendentemente distorta.

In questo stato fu mostrata ai giudici e a tutte le persone presenti, era arrotolata come una palla.

Il vescovo ora si mise in ginocchio, per dare il Santissimo Sacramento, come di consueto.

Ma improvvisamente il demonio impazzisce di rabbia, si sforza di afferrare la mano del vescovo, e tenta persino di raggiungere il Santissimo Sacramento stesso.

Il vescovo ricomincia; Nicole si solleva in aria e il vescovo si alza dalle ginocchia, tremando di terrore e pallido come la morte.

Il buon vescovo ha bisogno di coraggio di nuovo per inseguire il demonio, espone il Santissimo Sacramento nella mano, fino a quando alla fine il demonio, vinto dal potere del sacro corpo del Nostro Signore, esce in mezzo a fumi e lampi e tuoni.

Così il demonio fu finalmente espulso definitivamente, il venerdì pomeriggio, alle tre del pomeriggio, lo stesso giorno e ora in cui il Nostro Signore trionfò sull'inferno con la sua morte sempre benedetta.

Nicole era completamente guarita, poteva muovere il suo braccio sinistro con la massima facilità. Cadde in ginocchio e ringraziò Dio, così come il buon vescovo, per tutto ciò che aveva fatto per lei. La gente piangeva di gioia e cantava inni di lode e di ringraziamento

in onore del nostro caro Signore nel Santissimo Sacramento.

Ovunque si udivano le esclamazioni:

“Oh, che grande miracolo. Oh, grazie a Dio che sono stato testimone!

Chi può dubitare della presenza reale del Nostro Signore Gesù Cristo nel Sacramento dell'altare?”

Molti protestanti dissero anche:

“Credo ora nella presenza del Nostro Signore nel Santissimo Sacramento, l'ho visto con i miei occhi. Non rimarrò più calvinista. Maledetti siano quelli che mi hanno mantenuto fino ad ora nell'errore. Ora posso capire che è una buona cosa il Santo Sacrificio della Messa”.

Un solenne Te Deum fu intonato, all'organo e le campane suonavano con un timbro allegro.

Tutta la città si riempì di gioia.


VOGLIONO STRAPPARE IL MIO CUORE (L'EUCARISTIA) DALLA CHIESA

 


MESSAGGIO DELLA SACRA FAMIGLIA  


GESÙ: Baciate tre volte il pavimento di questo altare, per la santificazione dei sacerdoti, affinché abbiano una provenienza santa, affinché siano degni dei loro paramenti... Oggi voglio parlarvi della Mia Famiglia. Siamo sempre stati molto uniti, in ogni occasione. Mia Madre, quando aveva i suoi impegni, prima pregava e chiedeva a Me di pregare affinché il lavoro piacesse a Dio. Giuseppe, Mio caro Papà, mi benediceva tutto il giorno, mi insegnava il suo lavoro, ringraziava molto Dio. E aiutavamo anche molte persone con questo lavoro. Cosa voglio dire? Che ogni lavoro in famiglia, fatto con preghiera e offerta sincera di cuore, con amore e dedizione, sale al Padre, come grande offerta. Così come nella messa Mi offro tutto al Padre, per tutti. Il Padre accetta con molto amore e trasforma il lavoro, il sudore, la fatica, il sacrificio sincero diretto a Lui in grazie nella propria vita. Dobbiamo quindi offrire tutto al Padre: la nostra famiglia, il nostro lavoro, i nostri doni, i nostri amici, la nostra Comunità. Il Padre non spreca nulla, tutto trasforma. Voglio quindi approfittare di questo momento per offrire i vostri cuori e questa bella Comunità che nasce dal puro amore, al Cuore del Padre, di questo Padre Meraviglioso e Misericordioso.  

            (Gesù tace e prega al Padre...)  

Amati figli, voi ora siete riservati nel Cuore del Mio Padre. Ricevete la Mia benedizione e quella di Giuseppe. Vi benedico: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.  

Sarete una sola famiglia, un solo gregge, davanti al Padre, uniti nell'amore, nel lavoro, nella preghiera, nel servizio al prossimo.  

SAN GIUSEPPE: Oggi voglio anche invitarvi a partecipare alla Santa Messa Celestiale, insieme alla Corte del Padre. I Serafini stanno già preparando l'Altare (fece silenzio e abbassò profondamente la testa...) Ceneremo insieme il delizioso banchetto. Ancora una volta, (benedisse) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.  

MARIA: Vi accolgo, miei figli, nella Mia Casa, e confido a voi molti segreti, misteri che solo in cielo si conoscono. Perché Mio figlio è Misericordia e ha riservato una bella celebrazione con i Santi per oggi, e vi darà una benedizione molto speciale. Sono molto felice, piccolini. Vi benedico e vi amo molto.  

GESÙ: Vogliono strappare il Mio Cuore dalla Chiesa (L'Eucaristia) per vedere se Mi uccidono di nuovo... Vivrò eternamente! Nella gloria del Padre. E voi, figli, vivrete insieme a Me. Sarete un bel gregge, non ci saranno più lupi a rubare le Mie pecore.  

Grazie per la vostra perseveranza.

(Confidente Sílvia Maria – 09/11/2000

Non dire nulla di male degli altri, non pensare male. Mostrare benevolenza anche nei miei pensieri.

 


Testimonianza

Diario spirituale


9.XI.1985

Questa mattina pensavo alla penitenza. Dovrebbe consistere nel decidere di cambiare il mio rapporto con gli altri, soprattutto per quanto riguarda il giudizio. Non dire nulla di male degli altri, non pensare male. Mostrare benevolenza anche nei miei pensieri.

Lc 6,37 «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.»


10.XI.1985

Dal giorno della mia confessione, vivo in un'altra dimensione. Mio Dio, sento costantemente la Tua vicinanza nel mio cuore. Sento un grande desiderio della Tua vicinanza, una grande nostalgia verso di Te.

So sempre più chiaramente che dovrei dialogare diversamente con Te, mio Signore.


21.XI.1985

Gn 8,20-22; 9,1 « Noè costruì un altare in onore del Signore. Prese di tutti gli animali puri e di tutti gli uccelli puri e offrì olocausti sull'altare. Il Signore percepì un odore gradevole e disse tra sé:

"Non maledirò più la terra a causa dell'uomo, perché l'inclinazione del cuore dell'uomo è cattiva fin dalla sua giovinezza, e non colpirò più tutti gli esseri viventi come ho fatto. Finché la terra esisterà, la semina e il raccolto, il freddo e il caldo, l'estate e l'inverno, il giorno e la notte non cesseranno." Dio benedisse Noè e i suoi figli. Disse loro: "Prolificate, moltiplicatevi e riempite la terra."

Alice Lenczewska

PREGHIERA DI GUARIGIONE E LIBERAZIONE

 


GUARIGIONE DEI MALI CHE COLPISCONO I BAMBINI


Gesù, i nostri antenati, col loro comportamento, hanno dato origine a tendenze negative nei confronti dei bambini: aborti, gravidanze interrotte o indesiderate, bambini non accolti, nascite concepite fuori del matrimonio, abbandono e sequestro dei bambini.

Arresta la continuità di queste abitudini e azioni. Dà a noi la forza di respingerle.

Fa' che amiamo sempre i bambini e li educhiamo in modo umano e cristiano.

Gesù, benedici i nostri bambini.


VEDRETE SEMPRE PIÙ SEGNI NEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

 


(Messaggio di Mamma Maria tramite Robert Brasseur – 11 ottobre 2025)


Sabato alle 2:20

«Cari figli, Io Sono Maria, vostra Madre

Il tempo che vi resta prima delle Grandi Tribolazioni è già breve. Il Padre, nella Sua Grande Bontà, non può più permettere che i Suoi figli si perdano nell'abisso.

Vedrete sempre più segni nei cambiamenti climatici. I tornado si intensificheranno e il Maligno distruggerà tutto ciò che troverà sul suo cammino e che non è protetto dal Cielo.

Un enorme cataclisma si verificherà nei paesi europei e la Cina perderà molti territori a causa delle inondazioni causate dall'inclinazione dell'asse terrestre.

È così che molti dei Miei figli periranno. Il male si infiltrerà in tutte le sfere del pianeta e nulla potrà resistergli! Tutto crollerà gradualmente!

L'uomo soccomberà davanti a tutte queste catastrofi perché il suo potere sarà annientato. Quando tutto sarà distrutto, il Padre RINNOVERÀ L'UOMO NELLA SUA DECADENZA e gli mostrerà tutta la sua debolezza, affinché ritrovi la sua vera natura, quella per cui è stato creato: l'Amore e la Purezza del cuore.

Questo è ciò che il Padre aspetta dai Suoi figli: «L'AMORE» e attraverso l'AMORE tutto sarà purificato e tutto rivivrà! La bellezza della natura ritroverà il suo splendore e l'uomo ritroverà la Via che lo condurrà alla sua bellezza e alla sua realizzazione. È così che tutto si concretizzerà.

Cari figli, grazie per il tempo che mi avete dedicato. Benedico voi e tutti coloro che vi sono cari. »

Maria, vostra Mamma.


La guerra Europea e le Profezie



Predizione di S. Tommaso da Cantorberì ritrovata in Inghilterra e spedita a Roma nel 1666. « ... La maggior parte del mondo sarà distrutta, il capo del mondo andrà a terra, il figliuolo dell’uomo e l’aquila prevarranno, ed allora s’innalzerà una grande tribulazione per tutto l’universo... Tutte le cose verranno devastate dalla guerra... « Avverrà nulladimeno una mirabile mutazione per la destra del Dio onnipotente... Chè quel monarca forte, il quale è per venire, mandato da Dio, distruggerà le repubbliche insino alle fondamenta, e si assoggetterà ogni cosa, e proteggerà la vera Chiesa di G. C.... ».

Giuseppe Ciuffa

martedì 21 ottobre 2025

Malafede, motivo per l’avvenimento mondiale – Tempo di Grazia – Ambito

 


Previsioni – cambiamenti nel Cosmo


Mai è stata così grande la miseria sulla Terra, affinché l’eterna Divinità Si vede indotta ad un potente Intervento in una tale misura, che un’innominabile sciagura in relazione terrena è destinata all’umanità. Più percorre le sue vie senza fede, più duramente verrà colpita in quella disposizione, perché la causa di tutta la sofferenza è unicamente questa assenza di fede, dato che questa è l’ultima possibilità di influenzare gli uomini in un certo modo educativo. Dove si passa ad ogni sofferenza e sciagura ancora con occhi chiusi senza pensare al Signore, là ogni aiuto per le anime è impossibile. La solitudine e l’abbandono più profondi soltanto fanno riconoscere agli uomini, che un’altra destinazione è motivo per la sua esistenza terrena, ed il corso dei pensieri è orientato giustamente solo, quando l’uomo tende a perseguire la sua destinazione sulla Terra. Ciò che muove prima il suo animo, è terreno e quindi totalmente inutile. Soltanto nello stato della conoscenza la diretta influenza della Forza spirituale è riconoscile in quanto ora tutto conquista forma e vita, ciò che finora toccava in modo schematico il pensare degli uomini. Nei tempi della più profonda miscredenza però il senso dell’uomo è piuttosto incline a trovare piacere nelle cose superficiali, non importanti, e tende sempre a sfruttare il più possibile il breve tempo sulla Terra rigettando tutti i pensieri spirituali, e così le Forze spirituali hanno poca influenza su tali uomini. Dove ora ogni sforzo di queste è senza successo, dove l’uomo si trova totalmente al di fuori dell’agire spirituale, ora è d’obbligo l’impiego dei mezzi che hanno certamente una conseguenza di indicibile miseria, ma non sono del tutto senza successo, e così gli avvenimenti sulla Terra aumenteranno di giorno in giorno che indicano visibilmente la caducità dei beni terreni come della vita corporea. Agli uomini viene ininterrottamente indicata la via che devono percorrere, ma questa via non sembra loro percorribile, perché appunto non vogliono credere. Opporranno ad ogni catastrofe della natura ed anche a qualsiasi avvenimento sempre di nuovo i loro saggi motivi ed obiezioni, ma non vorranno mai riconoscere gli Ammonimenti ed Avvertimenti dell’eterna Divinità. E persino gli avvenimenti più strani sono totalmente naturali secondo il loro punto di vista, fenomeni spiegabili con le forze della natura, a cui non è da attribuire nessun significato particolare. Più si ripetono questi avvenimenti, più l’umanità se ne abitua e vi si dispone con sempre maggior indifferenza e l’inevitabile conseguenza di ciò è che l’eterna Divinità darà agli uomini dei segni relativamente più potenti della Sua Onnipotenza e del Suo Agire, affinché gli uomini totalmente incaparbiti riconoscano questo come Mandato dall’Alto e salvino le loro anime prima che sia troppo tardi. Tali segnali devono giungere all’uomo sempre nell’ambito del possibilenaturale, per non influenzare in modo costrittivo la sua volontà, ma le portentose dimensioni di questi segnali indurranno comunque qualche uomo alla riflessione. E diventeranno persino stupiti coloro che finora si occupavano della pura scienza, quando riconosceranno che le loro ricerche e risultati non sussistono e tutti i calcoli terreni diventano inutili in vista di tali avvenimenti, che intervengono in modo sconvolgente e distruttivo nella vita terrena. Perché l’Agire del Signore si manifesterà ovunque, tutti gli uomini noteranno l’insolito del Suo Agire, ma non verrà riconosciuto come tale. Gli uomini cercheranno una spiegazione che corrisponda troppo al loro pensare e volere, comunque riconosceranno l’insufficienza del loro sapere. A costoro sarà veramente di benedizione il loro dubbio, dato che è l’inizio della fede, perché chi non teme di ammettere che il suo sapere non basta per una spiegazione, cerca inevitabilmente di giungere ad una spiegazione per via spirituale, ed allora non verrà lasciato più a lungo nell’ignoranza o nei dubbi, perché sta cercando la Verità ed è già arrivato molto vicino alla retta via. Se poi bada soltanto al moto del suo cuore, giungerà presto alla giusta conoscenza e questa sarà di utilità per la sua anima. Agli uomini è concesso ancora un breve tempo di Grazia, ma il Giorno arriverà molto presto in cui la morte terrà un grande raccolto, e beato colui che bada a tutti i segnali e non diventa pigro di lavorare sulla sua anima, perché Dio cerca ognuno ed anche il grande avvenimento in arrivo è soltanto una dimostrazione dell’infinito divino Amore, che è per tutte le creature sulla Terra e perciò non lascia nulla di intentato per salvare queste creature dalla grave miseria dell’anima.

Amen

11. luglio 1939

Premessa del Padre -01 - Il libro di Giovanni! Esso contiene le verità del vostro tempo attuale!

 


Premessa del Padre 


Messaggio nr 1400-01 

13 febbraio 2023 


Il libro di Giovanni! 

Esso contiene le verità del vostro tempo attuale! 


Figlia Mia. Io, tuo Padre Celeste, sono venuto a te, bambina Mia, per dirti quanto segue:

Il libro di Giovanni che tu ricevi rivelato da Me, dal tuo Padre Celeste, e anche dallo stesso Giovanni contiene le verità del tempo attuale.

Il libretto, che Giovanni mangiò, per ordine dell’Angelo inizialmente era dolce e poi molto amaro, cioè:

Esso contiene: il raggiro e l’inganno dell’anticristo.

L’immoralità e la depravazione del vostro tempo. L’omicidio legalizzato di bambini nel ventre di future madri.

La libidine, la passione che vi vengono offerte nelle vetrine, dai media e addirittura nelle scuole, figli non ci sono parole, per ciò che oggi accade nel vostro mondo….

Esso contiene la corruzione, la pianificata distruzione del mondo “genuino” da Me creato, da Me vostro amorevole Creatore, l’avvelenamento vostro, dei fiumi e delle acque, la moria degli animali, le epidemie che vengono seminate da coloro che vi manipolano. Figli non ci sono parole….

Esso contiene il continuo avvelenamento del vostro cibo, sia dei campi, che delle foreste, del suolo coltivabile, delle vostre piante…

Esso contiene ciò che accade nella manipolazione genetica sia di uomini che della natura…

Esso contiene tutta la vostra tecnologia, il vostro mondo digitale, che è irreale e in così tanti figli si perdono, i vostri giochi di potere, l’annientamento di ciò che è buono e giusto….

Contiene il tempo della fine, IN CUI VOI TUTTI VIVETE, e ciò che accadrà se non vi convertite per tempo e pregate e supplicate!

Esso contiene le azioni malvage del maligno, le guerre dei tempi della fine, le catastrofi.

Esso contiene ciò di cui è capace l’uomo, che non è con Gesù: la distruzione e la morte dell’ambiente  e dell’uomo….

Esso contiene i terremoti, le tempeste e le altre catastrofi che possono essere azionate schiacciando un bottone(!), da parte di persone che hanno venduto la loro anima o ai loro superiori o al diavolo direttamente. D’altro canto, solo un uomo che non è con Gesù è in grado di fare una cosa del genere senza una qualsivoglia coscienza (!) e senza scrupoli… istigato dal maligno sia che lo sappia che non lo sappia(!)…

Esso contiene i programmi che sono previsti per l’umanità, la distruzione dell’uomo naturale creato secondo il volere di Dio (da Me)….

Esso contiene le atrocità che devono ancora accadere al vostro mondo -in parte sono già qui- di queste voi però avete la possibilità di mitigare e fermare ancora moltissimo con la vostra preghiera, amati figli, con la vostra insistente preghiera e supplica a Me, vostro Padre Celeste che vi ho creato con grandissimo amore. Amen.

Tuo e vostro Padre Celeste.

Creatore di tutti i figli di Dio e Creatore di tutto ciò che è. Amen.

COME SI CHIAMA?

 


GESÙ E SATANA


COME SI CHIAMA?

Per ricevere conforto e consiglio una tale mi confidava le sue pene: 

- Vivo in comunità, faccio di tutto per compiere bene il mio dovere, tutto il giorno faccio attenzione per non dispiacere ad alcuno. Chi dovrebbe apprezzare le mie fatiche, mi rimprovera, mi umilia pubblicamente, mi tratta con asprezza. 

- Lavoro per Gesù. Tuttavia si resta male davanti all'incomprensione. 

- Come si chiama questa persona che la fa soffrire? 

- Si chiama N. N.... 

- No; deve dire: Si chiama « martellino di Gesù ». Siccome Gesù vuole a lei molto bene, desiderando che si distacchi da tutto, bramando che si arricchisca di tesori celesti, si serve del carattere di questa persona affinché lei pratichi l'umiltà, la pazienza, il compatimento e tante altre virtù. Ogni amarezza che lei riceve, è un colpo di martellino che dà Gesù, il quale si serve di questa o di quella persona. Più grande è la santità a cui è chiamata un'anima, più pesante suole essere il martello. Santa Caterina da Siena aveva sua madre; San Francesco d'Assisi, suo padre; San Giovanni Bosco aveva il suo Arcivescovo; S. Teresa del Bambino Gesù, Madre Gonzaga; e così può dirsi di tutti i Santi e di tutte le anime più care a Gesù. Nelle famiglie i martelli potrebbero essere: lo sposo per la sposa, un figlio per la madre, una sorella per un'altra sorella, la nuora per la suocera. Lei desidera un consiglio: Guardi tutto all'occhio della fede; in ciò che avviene in lei o attorno a lei, veda sempre il lavorio di Gesù, il quale vuole o permette quella data sofferenza; reciti ogni giorno un'Ave Maria per il suo « martellino » e quando riceve la S. Comunione dica: Gesù, benedici il mio martellino, che mi rende sempre più bella agli occhi tuoi! - 

Don Giuseppe Tomaselli

Non lasciate passare nessun giorno senza accogliere Gesù nel vostro cuore.

 


"MADRE DELL'EUCARISTIA"


Messaggio della Madonna   Miei cari figli, quando pregate con il cuore, la preghiera è spontanea, è meravigliosa. Ancora oggi sono tra voi con gioia, la stessa gioia che dovete avere voi ogni volta che ricevete nel vostro cuore Gesù Sacramentato. Non lasciate passare nessun giorno senza accogliere Gesù nel vostro cuore. Miei cari figli, vi supplico, seguite mio Figlio Gesù che è Via, Verità e Vita, solo così arriverete alla vera conversione. Offrite a mio Figlio Gesù le vostre pene, le vostre amarezze, le vostre sofferenze. Ora devo di nuovo farvi un richiamo che è sempre lo stesso: non parlate dietro le spalle, se c'è qualcosa da dire ditelo all'interessato o al sacerdote. Via l'orgoglio, via la permalosità, via il desiderio di primeggiare, sono armi che distruggono chi vuole fare un vero cammino... e distruggono questo piccolo "cenacolo" che tanto amo. Grazie a voi qui presenti. Se ognuno di voi riuscirà a portare un'anima a mio Figlio Gesù ha già 

assicurato il Paradiso. Miei cari figli, pregate con me. Insieme al sacerdote vi benedico e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. 

4 febbraio 1990

Un'altra componente di questa estenuante prova dello spirito è il dubbio quasi permanente sulla realtà delle relazioni dell'anima con Dio.

 


EPISTOLARIO


c. Fattore morale. 

Un'altra componente di questa estenuante prova dello spirito è il dubbio quasi permanente sulla realtà delle relazioni dell'anima con Dio. E' continuamente tormentata dal rimorso delle infedeltà apparenti o reali commesse e non riparate, dalla paura di offendere Dio e dalla incertezza se piaccia o dispiaccia al Signore con la sua condotta. La visione chiara e penetrante del proprio io, con tutta una sequela di miserie, di imperfezioni e limitazioni; e l'altrettanta chiara e penetrante cognizione della perfezione, della santità e della bellezza del sommo Bene, con la conseguente irresistibile attrazione tendente ad unire i due estremi opposti e contrastanti, crea nell'anima una situazione straziante ed estremamente dolorosa. 

Inoltre al dubbio se piaccia o dispiaccia a Dio, si aggiunge un altro non meno straziante e doloroso, cioè se in realtà abbia rintuzzato vittoriosamente le violente ed assidue tentazioni e suggestioni del nemico. Egli è assolutamente certo della sua radicale e volontaria opposizione al peccato; preferirebbe mille morti al più lieve dispiacere volontario recato a Dio; si dichiara lealmente pronto a soffrire ogni sorta di tormenti, anziché seguire deliberatamente una pur qualsiasi suggestione diabolica; ma non per questo trova pace e conforto. Ed il dubbio che la tormenta raggiunge tale intensità e violenza che, anche quando, dopo un attento, sincero e spietato esame di coscienza, l'anima non trova nulla in concreto da rimproverarsi, è incline sempre a pensare che ciò avvenga non perché non ci siano manchevolezze, infedeltà e peccati, ma perché Dio, avendo ormai deciso di abbandonarla definitivamente, li nasconde al suo sguardo. Padre Pio ritorna spesso su questo stato angoscioso, che è presente con una frequenza inusitata, e lo descrive con vivacità di vissuta sofferenza. Stralciamo alcuni brani: 

"Da vari giorni mi sento un continuo turbamento di coscienza per la mia vita passata, spesa così malamente [...]. L'è questo un pensiero che mi uccide; non so che partito prendere [...]. Mi sento ancora alle volte tentato a tralasciare la comunione quotidiana [...]. Intanto non posso comprendere come mai questi timori e sconforti possano sussistere in un cuore che preferisce mille volte la morte anziché determinarsi a peccare. In queste torture del cuore sento una più grande fiducia in Dio, e sono così ripieno di dolore dei miei peccati, che passo momenti di continuo martirio" (20 6 1910). "Dietro le innumerevoli tentazioni, alle quali vado soggetto di giorno in giorno, un dubbio da sconvolgermi anche la mente mi rimane: se veramente le ho discacciate. Piango e gemo molto a pie' di Gesù sacramentato per questo, e molte volte mi par di essere confortato; ma sembrami pure alle volte che Gesù si nasconda all'anima mia. La penna è impotente a descrivere ciò che passa nell'anima mia in questi momenti di nascondimento di Gesù" (6 7 1910). 

"Ella ben sa che le guerre spirituali sono moltissime e queste non mi affliggerebbero di certo se sapessi che ne andassi sempre esente dall'offesa di Dio. Ma ciò che mi affligge sommamente è nel non poter conoscere se ho acconsentito alle tentazioni oppure no. Veramente ho una volontà presentemente che mi assoggetterei volentieri ad esser diviso in mille pezzi, anziché determinarmi di offendere Iddio per una sola volta. Ricorro, alle volte, al confessore, e lì per li me ne rimango in un po' di calma. Ma poco dopo, ecco là sempre da capo. Mi va via quasi la testa [...]. Anche all'altare, padre mio, Iddio solo sa quanta violenza bisogna che mi faccia per evitare ulteriori peccati" (2 5 1912; cf. anche 4 9 1915; 8 11 1916; 16 7 1917) 

"Nulla, proprio nulla mi distrae da questo incubo che mi tortura. E ciò che più mi strazia l'anima si è che forse queste mie pene non sono accette a Gesù, perché provenienti da un vaso d'ignominia e chi sa se non sia desso un vaso d'ira? [...]. Mio Dio! Sarà mai vero che dovrò calare nella tomba, portando meco il gran segreto che mi circonda ed il gran mistero che mi opprime, si incerto dell'eterno mio destino!" (4 8 1915; cf. anche 26 9 1917; 31 1 1918; 19 6 1918; 11 1 1922). 

PADRE PIO DA PIETRELCINA


La tua mortificazione, gentilezza, sacrifici e riparazioni diventano un olio profumato per le mie ferite.

 


(Il Battesimo del Signore)


Sono andato a letto presto perché soffrivo di un dolore estremo nel corpo, ma la mia mente era piena di pensieri sulla Beata Madre, quindi non potevo assolutamente dormire. Sono saltato improvvisamente dal letto e sono corso in Cappella alle 23:15 per pregare il rosario. Ho pregato solo un decina fino alle 00:40, perché stavo pregando e piangendo con la Beata Madre. Alle 00:40 sono entrato in estasi. La Beata Madre, indossando una corona, mi ha consegnato il Bambino Gesù nudo e mi ha parlato.


LA BEATA MADRE: Dovresti anche diventare un bambino come Lui.

Dopo che il Bambino Gesù ha toccato varie parti del mio corpo, la Beata Madre lo ha ripreso e ha parlato.

LA BEATA MADRE: A meno che tu non diventi un bambino come Lui, sarà difficile entrare in Cielo.

In quel momento, la Beata Madre è apparsa come Nostra Signora di Naju, piangendo lacrime. Era estremamente bella e le sue labbra erano piene di sorrisi e il suo viso traboccava d'amore e di intima amicizia. Sulla sua testa c'era una corona di alloro con dodici stelle che irradiavano molti raggi di luce brillante.


LA BEATA MADRE: Figlia! Dimentica la tua debolezza e ricorda il mio amore. Poiché il mio amore ti aiuterà nella tua debolezza, mantieni il tuo cuore vuoto. Solo allora potrò lavorare in te. Dammi anche ciò che ti affligge ora. Ci sono sempre delle tentazioni da superare in questo mondo.

Figlia! Sai che i bambini che mi amano saranno molto messi alla prova, vero? Sì, stai attraversando dolori di parto ora. Desidero che ci siano più bambini che possano soffrire tali dolori, ma quasi tutti mi feriscono quando sono nel dolore.

Non seguiranno forse i dolori di parto che stai soffrendo ora? I dolori di parto ti accompagneranno sicuramente, ma pensa alle ricompense che ho preparato per te e offri bene i tuoi dolori affinché tutto ciò possa aiutare a salvare molte anime.

Proprio come l'oro diventa più puro nel forno di fusione, tutto diventerà pulito nell'amore. Devi saperlo. Mia Piccola Anima! Tuttavia, per quanti meriti tu abbia accumulato, se parli male e critichi gli altri trascurando le piccole cose, i tuoi meriti si sgretoleranno uno dopo l'altro.

Sii lenta ad aprire la bocca e controlla la tua lingua con saggezza. Quando senti di dover giudicare qualcuno ma scegli di coprire il loro errore con amore, questo ti varrà un merito. Sii molto più santa nel tuo parlare e nel tuo comportamento.

Figlia! Ti senti molto ansiosa ora. Anch'io sono ansiosa. Sento molto dolore nel mio Cuore, perché i miei intensamente amati figli, che dovrebbero salire nel mio amore, non cercano i tesori del Cielo ma cercano di elevarsi, sono gelosi e invidiosi, e quindi hanno dubbi sulla mia misericordia, tutto ciò danneggia le loro anime.

Mia figlia, pratica l'umiltà. Questo mi darà una gioia particolarmente preziosa. Sforzati di non cercare mai di elevarsi. La tua mortificazione, gentilezza, sacrifici e riparazioni diventano un olio profumato per le mie ferite. 

Mia figlia! Dona più amore ai miei figli che lavorano con te. I diavoli dell'orgoglio, dell'invidia e della gelosia hanno gli occhi su di loro, perché cercano di elevarsi. Pertanto, devi dare loro amore attraverso i sacrifici.

Non ti ho detto che tutti i diavoli si arrenderanno davanti all'amore? Unisciti. Amatevi l'un l'altro e così siate uniti. C'è qualcosa che voglio mostrarti. Sai bene la mia intenzione di far conoscere a tutti attraverso di te.


La Beata Madre mi ha mostrato una visione. C'era un'alta montagna. C'erano quattordici gradini sulla montagna e, su entrambi i lati dei gradini, c'erano alberi. Quegli alberi producevano frutti ogni volta che accumulavamo meriti.

Tuttavia, quando giudicavamo gli altri con le nostre bocche o comportamenti, i frutti dei meriti cadevano dagli alberi. Sopra i quattordici gradini c'è il Cielo. C'è Dio Padre, e Gesù, la Beata Madre, San Giuseppe, tutti i Santi e gli Angeli ci accolgono con forti e gioiosi applausi. Stanno osservando ogni nostro comportamento senza tralasciarne nemmeno uno.

Molti frutti vengono prodotti quando ci pentiamo. Quando offriamo gentilmente i dolori e facciamo sacrifici per altre persone, la luce brilla su di loro e i frutti delle buone opere vengono prodotti per noi. Coloro che muoiono dopo aver salito anche un solo gradino vanno in purgatorio. Se uno raggiunge il quattordicesimo gradino, è quasi Cielo. Il quindicesimo gradino è il Cielo.

C'erano alcune persone che scivolavano giù dal mezzo della montagna. Ce ne erano altre che non stavano salendo la montagna dritto ma giravano attorno alla montagna. Sembrava davvero difficile salire in cima ai gradini. Tremavo vedendo così tante persone cadere a capofitto dai gradini. La Beata Madre disse.


LA BEATA MADRE: Figlia, hai visto? Chiunque può raggiungere il mezzo della montagna, ma è così difficile salire tutti e quattordici i gradini fino al Cielo. Pertanto, dì a tutti di stare attenti a non far crollare le buone opere, che hanno accumulato faticosamente. Abbi cura di te. Arrivederci!

10 gennaio 1988  


La Visione di Ven. Beda - Quell'abisso infuocato e puzzolente che hai visto è la bocca dell'inferno, e chiunque vi entri non ne uscirà mai più.

 


La Visione di Ven. Beda


"Un certo uomo," dice Ven. Beda, "si ammalò e morì all'inizio della notte. La mattina seguente, presto, tornò improvvisamente in vita e si sedette. Raccontò alla gente ciò che aveva visto. 'Fui condotto,' disse, 'in un luogo buio. Quando vi entrai, l'oscurità divenne così fitta che non potevo vedere nulla tranne la forma di colui che mi guidava. Vidi un gran numero di palle di fuoco nero sollevarsi da un profondo abisso e ricadere di nuovo. Vidi che c'erano anime rinchiuse in queste palle di fuoco. L'odore che proveniva dall'abisso era insopportabile. Colui che mi condusse in questo luogo se ne andò. Così rimasi lì in grande paura, non sapendo cosa fare. All'improvviso sentii dietro di me voci che piangevano e lamentavano in modo terribile. Sentii altre voci che deridevano e ridevano. Queste voci si avvicinavano sempre di più a me e diventavano sempre più forti. Allora vidi che coloro che ridevano e gioivano erano diavoli. Questi diavoli trascinavano con sé anime di uomini che ululavano e si lamentavano. Tra di loro vidi un uomo e una donna. I diavoli trascinarono queste anime nell'abisso, non riuscivo a sentire le loro voci bene. Dopo un po', alcuni di questi spiriti oscuri riemersero dal fosso infuocato. Corsero avanti e si fecero attorno a me. Ero terribilmente spaventato dai loro occhi fiammeggianti e dal fuoco puzzolente che usciva dalle loro bocche e narici. Sembrava che volessero afferrarmi con delle tenaglie ardenti, che tenevano in mano. Guardai intorno a me in cerca di aiuto. Proprio in quel momento vidi qualcosa come una stella brillare nell'oscurità. La luce proveniva da colui che mi aveva portato in questo luogo. Quando si avvicinò, i diavoli se ne andarono. Allora disse: 'Quell'abisso infuocato e puzzolente che hai visto è la bocca dell'inferno, e chiunque vi entri non ne uscirà mai più. Torna al tuo corpo e vivi di nuovo tra gli uomini. Esamina bene le tue azioni e parla e comportati in modo da poter essere con i beati in cielo.' Quando ebbe detto questo, all'improvviso, mi ritrovai di nuovo vivo tra gli uomini."


Solo Uno può salvare: il Padre.

 


Messaggio della Madonna di Anguera,


Figli miei, molti di voi mi chiamano spirito cattivo e addirittura dicono che non esisto. Io non sono ciò che pensate. Io sono la Madre del Salvatore e anche Madre vostra. Non ferite il mio cuore, esso è già ferito a sufficienza. Io non vengo per salvare, ma per prepararvi alla salvezza. Solo Uno può salvare: il Padre. Figli miei, convertitevi, convertitevi, convertitevi. Rimanete nella pace.

24 Ottobre 1987