lunedì 30 novembre 2020

IL PURGATORIO NELLA RIVELAZIONE DEI SANTI

 


LE PENE DEI, PURGATORIO E IL LORO RIGORE 

Assai interessante il fatto seguente, che leggiamo nella vita di  S. Nicola da Tolentino. Un sabato, di notte, mentre il Santo  dormiva, vide in sogno una povera anima del Purgatorio, che lo  supplicò di celebrare nella mattina seguente il divin Sacrificio  per lei e per molte altre anime che soffrivano in Purgatorio. Il  Santo, avendo riconosciuto la voce di chi gli parlava, senza  potersi tuttavia ricordare a quale persona a lui nota  appartenesse, domandò allo spirito chi fosse. - Io sono il tuo  defunto amico Fra Pellegrino da Osimo, che purtroppo sarei  andato dannato senza il soccorso della divina misericordia; mi  trovo in luogo di pena; ho bisogno del tuo aiuto, ed anche a  nome di molte altre anime infelici vengo a supplicarti di voler  celebrare per noi domani la santa Messa, dalla quale  attendiamo la liberazione, o almeno un gran sollievo dalle  nostre pene. - Voglia il Signore applicarti i meriti del suo  Sangue prezioso, rispose il Santo, ma in quanto a me, non  posso soccorrerti domani col suffragio che mi domandi, perché  essendo officiante di settimana, siccome domani è giorno di  festa, non potrei celebrare all'altare del coro la Messa dei  defunti. – Deh! vieni, vieni almeno con me, gridò allora il  defunto con lacrime e singhiozzi, te ne scongiuro per amor di Dio, vieni a contemplare le nostre sofferenze, e non sarai più sì  crudele da negarmi il favore che ti domando: so che il tuo  cuore è troppo buono perché tu possa più oltre lasciarci in tante  pene. Parve allora al Santo di essere trasportato in Purgatorio,  dove vide una vasta pianura, nella quale una moltitudine di  anime di tutte le età e condizioni erano tormentate con vari ed  atroci supplizi. E qui bisognerebbe la penna dell'immortale  Alighieri, del cantore sublime dell'Inferno e del Purgatorio per  riferire i tormenti indicibili da cui vide il Santo afflitte quelle  povere anime, e forse l'immaginazione stessa di Dante  impallidirebbe dinanzi a tanto spettacolo di dolore. Non ci  proveremo quindi a farlo, ma diremo solo che quegli spiriti  penanti imploravano in coro coi gesti e colla voce gemente  l'aiuto di san Nicola, al quale Fra Pellegrino disse: - Ecco,  come vedi, la situazione di quelli ché mi hanno a te inviato:  essendo tu caro al Signore, confidiamo che nulla rifiuterà egli  all'oblazione del santo Sacrificio compiuta dalle tue mani, e  siamo sicuri che la divina misericordia ci libererà. - Sparita in  tal modo l'apparizione, il Santo non poté frenare le lacrime alla  considerazione di sì straziante spettacolo, e postosi in preghiera  per tutto il resto della notte, appena albeggiato corse a trovare il  priore per raccontargli l'accaduto. Questi, penetrato dalla  descrizione di quelle pene, lo dispensò non solo per quel  giorno, ma per l'intera settimana dall'ufficio di ebdomadario,  onde potesse durante quel tempo offrire il divin Sacrificio a  sollievo di quelle povere anime. Il Santo in quel giorno e per  tutta la settimana celebrò la Messa con straordinario fervore,  dedicandosi inoltre giorno e notte alla pratica delle virtù e delle  penitenze più austere, prolungando le sue veglie e le sue  orazioni, digiunando a pane ed acqua, martoriando il suo corpo  con discipline e portando una catena di ferro strettamente  serrata ai fianchi. Al termine di quei sette giorni, il Santo ebbe  la consolazione di vedersi nuovamente comparire Fra  Pellegrino, non più in mezzo a quelle orribili torture, ma ricoperto di una veste candidissima e circondato di splendori  celesti, in mezzo ai quali gioivano molte altre anime benedette,  che tutte salutarono il Santo, chiamandolo loro liberatore, e  cantando mentre salivano al cielo: Salvasti nos de af fligentibus  nos, et odientes nos confudisti! (Ps. 43, 7)

Sac. Luigi Carnino

Dopo che i giusti saranno stati tolti e solo i malvagi saranno rimasti, tutta la natura si rivolterà contro di loro - la terra, il cielo, le piante - ogni cosa.

 


Quando il frutto è maturo


  LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2020

 Giovedì mattina stavo portando a spasso i miei cani quando il Signore ha cominciato a dirmi questa parola.

   Dopo che i giusti saranno stati tolti e solo i malvagi saranno rimasti, tutta la natura si rivolterà contro di loro - la terra, il cielo, le piante - ogni cosa.

   Piante -  Anche la vita vegetale, Signore?

   Anche la vita vegetale. L'acqua - tutto ciò che hanno pensato di possedere, inclusa la terra stessa, si rivolterà contro di loro.

   I miei figli rimarranno sulla terra per un po '  (prima di allora) , mentre le cose peggiorano, poiché i segni predetti da mio Figlio si rivelano così fortemente che tutti possano vedere e conoscere il tempo che è sulla terra e sulla sua gente.

   Quando il frutto sarà maturo, coglierò i Miei figli dalla terra. (poi) Ritirerò completamente la Mia mano dai malvagi che Mi hanno rifiutato, che hanno rifiutato di riconoscere il Mio Nome, o Mi riconoscono come il loro Creatore, che non Mi onorano a modo loro o con le loro parole.

NOTA:   Il Signore non ha specificato a quale frutto si stesse riferendo. Inoltre, nello spirito quando parlava di strappare i Suoi figli dalla terra, ho visto che quando ciò accade, la Cena del Matrimonio avrà luogo in Cielo .

   Ritirerò la mia mano di protezione e gli angeli dei quattro angoli rilasceranno i venti, quindi il terrore sarà su tutti coloro che dimorano sulla faccia della terra. Saranno consegnati al nemico poiché hanno scelto di adorare lui e le sue vie sulla Mia.   E non ci sarà più pentimento versato.

   Ancora per un po ', figli Miei. Resisti ancora per un po '. Testimone a tutti quelli della terra. Fai i lavori che ti ho mandato a fare.

NOTA: Quando il Signore ha detto: "I miei figli rimarranno sulla terra per un tempo", ho pensato che avesse detto "un po '" e disse: No, un TEMPO . Mi ha fatto pensare a Daniele 7:25:   E pronuncerà grandi parole contro l'Altissimo, e logorerà i santi dell'Altissimo, e penserà di cambiare i tempi e le leggi: e gli saranno date nelle sue mani fino a tempo e tempi e la divisione del tempo.


Rivelazione 7: 1-3

1 E dopo queste cose vidi quattro angeli che stavano ai quattro angoli della terra, sostenendo i quattro venti della terra, affinché il vento non soffiasse sulla terra, né sul mare, né su alcun albero. 

 E vidi un altro angelo salire da oriente, con il sigillo del Dio vivente, e gridò ad alta voce ai quattro angeli, ai quali era stato dato di danneggiare la terra e il mare,

 dicendo: Non danneggiare la terra, né il mare, né gli alberi, finché non avremo sigillato i servi del nostro Dio sulle loro fronti.

Matteo 24: 32-33

32  Ora impara una parabola del fico; Quando il suo ramo è ancora tenero e mette fuori le foglie, sapete che l'estate è vicina:

33  Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che è vicino, sì, alle porte.

Rivelazione 19: 7-9

 Rallegriamoci, rallegriamoci e onoriamolo, perché le nozze dell'Agnello sono arrivate e sua moglie si è preparata.

 E le fu concesso di vestirsi di lino fino, puro e bianco, perché il lino fino è la giustizia dei santi.

 Ed egli mi disse: Scrivi: Beati quelli che sono chiamati alla cena delle nozze dell'Agnello. Ed egli mi disse: Questi sono i veri detti di Dio.

DOPO IL TEMPO ATTUALE DELLA GRANDE CONFUSIONE, VERRÀ LA GRANDE TRIBOLAZIONE IMMINENTE ...

 


Questo testo, al termine dell'ora, si propone di fare una sintesi sintetica di fatti e profezie contemporanee, al fine di situare quei pochissimi cattolici che sono riusciti a vedere i segni dei tempi, nonostante l'incredulità e lo scetticismo che hanno prevalso, non solo dei laici, ma soprattutto degli uomini. e donne della Chiesa di Cristo. Pertanto, deve essere chiaro che questo periodo di grande confusione, ora aggravato, ha avuto come causa principale il progressivo indebolimento e persino la perdita della fede di molti ecclesiastici della Chiesa romana, in tutti i segmenti gerarchici e congregazionali, nel mondo. Tutta questa graduale, latente e dannata apostasia finì per rompere le dighe del vero insegnamento della Chiesa Apostolica Cattolica Romana, risultando in un diluviano Concilio Ecumenico Vaticano II ...

Da quel momento in poi, questi tanti ecclesiastici e religiosi "eccitati da notizie che hanno graffiato le loro orecchie e instillato i loro cuori" (Satana è molto astuto quando trova terreno fertile ...) hanno iniziato a martellare le fondamenta e le porte della santa tradizione e della sacralità cattolica Eredità apostolica romana dei santi dottori, santi papi e santi martiri dell'autentico cattolicesimo ... Dopo questi sei decenni di lotte, molte in silenzio, arriviamo oggi in una Chiesa cattolica totalmente deformata, sfigurata e irriconoscibile da queste ardue battaglie senza tregua tra le pochi fedeli rimasti nelle loro fila e ribelli laici apostati che divennero la stragrande maggioranza. Queste persone malvagie non si stancano di attaccarlo dall'interno, soprattutto per poter sterminare le sue ultime radici di santità,

Tutta questa opera di graduale distruzione è stata ipocritamente pianificata e realizzata da laici ribelli (di tutti i livelli gerarchici) e religiosi che da sessant'anni si sono infiltrati (e infiltrati nei loro compari) per rendere la Chiesa particolarmente gradita agli uomini di oggi, oppure cioè trasformare la porta stretta che salva in un immenso cancello che riversa incessantemente solo le anime nell'inferno ...

Siamo particolarmente preoccupati per la grande maggioranza dei battezzati sotto i cinquant'anni che, non conoscendo la vera storia del crollo dell'autentica Chiesa cattolica negli ultimi sessant'anni, continua a trovare questo graduale indebolimento ("modernizzazione"), non solo il santo, normale Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo, ma anche della dottrina cattolica, sacramenti e dogmi degli attuali becchini vaticani e dei loro deboli e fisiologici seguaci (purtroppo oggi la maggioranza), che rendono irrealizzabile come fedele depositario la Chiesa Cattolica Apostolica Romana (dal Vaticano) dalla vera fede e conduttrice delle anime alla Salvezza eterna. Ci rammarichiamo anche del fatto che questi cari figli non abbiano abbastanza discernimento per vedere che, dove in passato c'era la verità, oggi c'è solo errore, ipocrisia e sfacciataggine ...

Riaffermiamo: questo testo mira solo a contribuire al riposo dei fedeli piccoli e sofferenti, coloro che, negli ultimi decenni, hanno accompagnato la distruzione della Chiesa di Cristo da parte di coloro che dovrebbero difenderla, eppure questo piccolo riposo ha resistito nella fede, nella preghiera e nella perseveranza, poiché è convinto, attraverso l'adempimento dei segni e delle profezie così chiaramente espresse nella Parola di Dio, che questo è il tempo prima della Grande Tribolazione.

Pertanto, questo piccolo gregge fedele tanto caro al Sacratissimo Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria deve, nonostante tutte le sue sofferenze, restare forte e convinto, senza essere confuso dai secolaristi apostati, Giuda di questo tempo, che capitolò allo spirito del mondo, lo spirito di Satana.

Non dimenticare mai, qualunque cosa accada:

- La Santissima Trinità sa tutto, vede tutto e può tutto. Il nostro amato Dio ci ama con un'intensità che non siamo abbastanza sensibili da comprendere. Il suo amore misericordioso, tenero e fedele vuole sempre il nostro bene, già qui, e poi di nuovo con Lui in Cielo per l'eternità. Non dubitarne mai.

- La grandezza di questo amore ci ha donato una Madre santissima e amorevole, la Beata Vergine Maria; vera madre e intercessore in tutte le nostre difficoltà in questo mondo. Ha ricevuto da Dio i doni dell'onniscienza e dell'onnipresenza anche per aiutare i suoi amati figli.

- Un Padre veramente amorevole ha un amore estremo per i suoi figli e vuole dare loro il meglio e il meglio ... E Dio ci ha anche presentato con un angelo custode. Guarda come Dio si interessa dei suoi figli! E se, durante la nostra vita, incontriamo grandi battaglie, Egli ci autorizza comunque a cercare rinforzi celesti nientemeno che con il Suo Principe della Milizia Celeste, San Michele Arcangelo.

- E, come il Padre più amorevole, ci ha concesso ancora l'intercessione di tutti i santi che sono tornati alla Gloria della Casa Padre e delle anime benedette del Purgatorio che sono ancora in fase di purificazione, per entrare anche un giorno nel Paradiso Celeste.

Pertanto, cari fratelli, non abbiamo motivo di temere le battaglie attuali e future, perché se siamo figli amorevoli e obbedienti, il nostro Dio combatterà al nostro fianco giorno dopo giorno.

Durante questo fortissimo attacco interno di cui è vittima la Barca di Pietro, la Santissima Trinità ci assisterà ancora umanamente, anche se in numero esiguo, da fedeli cardinali, arcivescovi, vescovi e sacerdoti. Questi rari coraggiosi staranno saldi, radicati nella Roccia, nostro Signore Gesù Cristo, in difesa dei comandamenti della Legge di Dio, del Vangelo, del Catechismo, della Tradizione, della Sacralità, dei Sacramenti, dei Dogmi ... In breve, dell'autentico Magistero della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, la Sposa dell'Agnello!

La storia della nostra Chiesa registra l'emergere di 42 antipapi, tutti caratterizzati dal non essere canonicamente eletti e ribelli al Magistero autentico. In particolare, difendo la tesi che questo numero fosse più alto, poiché non si tenevano conto delle “elezioni” laddove avveniva la frode spirituale, cioè quelle in cui i cardinali si recavano al Conclave con il nome predeterminato di colui che avrebbero dovuto “eleggere” . In tali casi, letteralmente alla ricerca del diritto di Dio di scegliere, impedendo allo Spirito Santo di agire e, quindi, di decidere la scelta. Sono pienamente convinto che questo sia stato il "metodo" utilizzato nell '"elezione" dell'antipapa Francesco ... Quindi, per me, sono assolutamente certo che Francesco sia stato eletto canonicamente tra virgolette, anche sul piano spirituale ...

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PANE DI VITA ETERNA E CALICE DELL’ETERNA SALVEZZA

 


«Come leoni spiranti fiamme, così torniamo da quella mensa,

 resi terribili per il demonio»[107].

San Giovanni Crisostomo


Cibo e bevanda (cibus - potus)


Nella Somma queste due parole appaiono unite, riferite all’Eucaristia, 17 volte.

Il trattato inizia con un parallelo tra la vita del corpo e la vita dello spirito: «I  sacramenti della Chiesa hanno lo scopo di provvedere l’uomo nella vita spirituale. Ma la  vita dello spirito somiglia a quella del corpo, essendo le cose corporali immagini di quelle  spirituali. Ora, è evidente che alla vita del corpo, come occorrono la generazione per la  quale l’uomo incomincia a vivere, e la crescita con la quale raggiunge la perfezione della  vita, così anche occorre l’alimento per conservarsi in vita. Perciò, come per la vita  spirituale era necessario che ci fosse il Battesimo, che è la rigenerazione spirituale, e la  Cresima, che è la crescita spirituale, così era necessario che ci fosse il sacramento  dell’Eucaristia, che è l’alimento spirituale»[108].

Il sacramento dell’Eucaristia «è ordinato alla refezione spirituale che assomiglia a  quella corporale. Ora, alla refezione corporale occorrono due cose: il cibo che è alimento  solido e la bevanda che è alimento liquido. Conseguentemente anche alla completezza di  questo sacramento concorrono due cose: il cibo spirituale e la bevanda spirituale, secondo  le parole evangeliche: “La mia Carne è vero cibo e il mio Sangue è vera bevanda” [Gv  6,50]. Perciò questo sacramento, pur essendo molteplice per la sua materia, è uno solo per  la sua forma e perfezione»[109].

Le due specie (pane e vino) manifestano l’esplicita destinazione come alimento: «…

Cristo istituì questo sacramento sotto le specie del pane e del vino, come risulta dal Vangelo.  Quindi il pane e il vino sono la materia conveniente di questo sacramento. E questo per  buone ragioni. Primo, a motivo dell’uso di questo sacramento che consiste nella  manducazione. Infatti come nel sacramento del Battesimo per l’abluzione spirituale si  adopera l’acqua, perché l’abluzione corporale si fa comunemente con acqua, così nella  Eucaristia si assumono per la refezione spirituale il pane e il vino, perché di essi più  comunemente si cibano gli uomini…»[110]. Ma, pure, che l’Eucaristia è sacrificio: «Secondo,  in rapporto alla passione di Cristo, che avvenne con la separazione del Sangue dal Corpo.  Perciò in questo sacramento, che è il memoriale della passione del Signore, si assumono  separatamente il pane come sacramento del Corpo e il vino come sacramento del Sangue». E  inoltre manifestano l’effetto che produce nell’uomo proteggendo il corpo e l’anima: «Terzo,  in rapporto all’effetto considerato in ciascuno di coloro che ricevono il sacramento. Poiché  come dice S. Ambrogio, “questo sacramento vale a custodire sia l’anima che il corpo”: e  quindi si offre “il Corpo di Cristo” sotto le specie del pane “per la salvezza del corpo”, e “il  Sangue per la salvezza dell’anima” sotto le specie del vino; poiché, come afferma il Levitico,  “l’anima di ogni vivente sta nel sangue” [17,14]». Indicano inoltre l’unione con Cristo e tra noi, cioè l’unità della Chiesa: «Quarto, in rapporto all’effetto relativo a tutta la Chiesa, la  quale, è costituita da tanti fedeli, così come “il pane si fa con molti chicchi [di grano] e il  vino con tanti acini” secondo la Glossa posta a commento delle parole di S. Paolo: “Molti  siamo un solo corpo” [1Cor 10,17]» [111]. 

L’Eucaristia significa e causa l’unità della Chiesa: «Come dice S. Agostino  spiegando il testo evangelico citato, “per questo cibo e per questa bevanda”, che sono la  sua Carne e il suo Sangue, “vuole intendere la società del suo corpo e delle sue membra  che è la Chiesa, formata dai suoi santi e dai suoi fedeli, predestinati, chiamati, giustificati e  glorificati”»[112]. «Ma chiede [il sacerdote] […] per il Corpo mistico, simboleggiato da  questo sacramento»[113]. «...Corpo mistico, che in questo sacramento viene  simboleggiato»[114].

In questo sacramento sono realmente presenti il Corpo e il Sangue del Signore per  essere veramente cibo e bevanda: «…S. Ilario dichiara: “Sulla realtà della Carne e del  Sangue di Cristo non c’è adito a dubbio alcuno. Poiché e per dichiarazione del Signore  stesso e per la nostra fede la sua Carne è veramente cibo e il suo Sangue è veramente  bevanda”. E S. Ambrogio afferma: “Come il Signore Cristo Gesù è vero Figlio di Dio, così  è vera Carne di Cristo quella che noi riceviamo, e il suo Sangue è vera bevanda”. La reale  presenza del Corpo e del Sangue di Cristo in questo sacramento non può essere conosciuta  dai sensi, ma solo dalla fede, che si fonda sull’autorità divina. Ecco perché S. Cirillo,  commentando le parole, “Questo è il mio Corpo che sarà dato per voi”, afferma: “Non  dubitare che ciò sia vero, ma piuttosto accetta con fede le parole del Salvatore, il quale,  essendo la verità, non mentisce”.

E tale presenza si addice prima di tutto alla perfezione della Nuova Legge. Infatti i  sacrifici dell’Antica Legge contenevano il vero sacrificio della morte di Cristo soltanto in  modo figurato, secondo le parole di S. Paolo: “La Legge ha l’ombra dei beni futuri, non  l’immagine viva delle cose stesse” [Eb 10,1]. Era giusto dunque che il sacrificio della  Nuova Legge, istituito da Cristo, avesse qualche cosa di più e cioè che contenesse lui  medesimo che ha patito  [ipsum passum], non solo sotto forma di simbolo o di figura, ma  nella realtà. Di conseguenza questo sacramento che contiene realmente Cristo stesso è,  come afferma Dionigi, “il coronamento [perfectivum] di tutti gli altri sacramenti”, nei  quali la virtù di Cristo è partecipata.

Secondo, si addice alla carità di Cristo, il quale per la nostra salvezza assunse un  corpo reale di natura umana. Ora, essendo particolarmente proprio dell’amicizia, come  dice Aristotele, che “gli amici vivano insieme”, Cristo ci ha promesso in premio la propria  presenza corporale con le parole: “Dovunque sarà il corpo, là si raccoglieranno le  aquile” [Mt 24,28]. Ma nel frattempo non ha voluto privarcene in questa peregrinazione,  unendoci a sé in questo sacramento per mezzo della realtà del suo Corpo e del suo Sangue.  Di qui le sue parole: “Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue, rimane in me e io  in lui” [Gv 6,57]. Cosicché questo sacramento è il segno della più grande carità ed è il  sostegno della nostra speranza per l’unione tanto familiare di Cristo con noi.

Terzo, si addice alla perfezione della fede, la quale, ha per oggetto sia la divinità di  Cristo che la sua umanità, secondo le sue parole: “Credete in Dio e credete in me” [Gv  14,1]. Ora, avendo la fede per oggetto cose invisibili, così come Cristo ci offre la sua  divinità in modo invisibile, così anche in questo sacramento ci offre la sua Carne in  maniera invisibile»[115].

Alla domanda: Perché gli accidenti persistono?, risponde San Tommaso: «Agostino  afferma: “Sotto le specie del pane e del vino che vediamo, noi onoriamo delle realtà  invisibili, cioè la Carne e il Sangue”»[116].

E argomenta a partire del fatto che l’Eucaristia è cibo e bevanda: «con i sensi si  costata che, fatta la consacrazione, rimangono tutti gli accidenti del pane e del vino. E ciò  è stato disposto sapientemente dalla provvidenza divina. 

Primo, perché non essendo per gli uomini cosa abituale, ma ributtante, mangiare  carne umana e bere sangue umano, la Carne e il Sangue del Cristo ci vengono presentati  sotto le specie di quei cibi, che più frequentemente sono usati dagli uomini, cioè del pane e  del vino.

Secondo, perché questo sacramento non sia oggetto d’irrisione da parte dei non  credenti, come sarebbe se mangiassimo il Signore nostro nelle sue proprie specie.

Terzo, perché il ricevere in modo invisibile il Corpo e il Sangue del Signore giovi 

ad accrescere il merito della fede»[117]  .

Per quale motivo sotto l’apparenza del pane si ha il Corpo del Signore e non solo la  carne?: «In virtù del sacramento nell’Eucaristia è presente sotto le specie del pane non solo  la carne, ma tutto il Corpo di Cristo, cioè le ossa, i nervi e le altre parti consimili. Ciò  risulta dalla forma di questo sacramento, nella quale non si dice: “Questa è la mia carne”,  bensì: “Questo è il mio Corpo”. Perciò nelle parole del Signore: “La mia carne è  veramente cibo” [Gv 6,55], carne sta per il corpo intero, poiché essa secondo gli usi degli  uomini è più adatta alla funzione di cibo: infatti comunemente gli uomini si cibano della  carne degli animali, e non delle ossa...»[118].

Cristo tutto intero è presente sotto le due specie: sembrerebbe dunque che una di esse  è superflua, poiché una contiene lo stesso dell’altra: «…è tesi certissima che sotto ognuna  delle due specie sacramentali è presente tutto il Cristo: però in modi diversi. Infatti sotto le  specie del pane il Corpo di Cristo è presente in forza del sacramento, il Sangue invece per  concomitanza naturale, come si è detto sopra riguardo all’anima e alla divinità. Al  contrario sotto le specie del vino è presente il Sangue di Cristo in forza del sacramento, e il  Corpo di Cristo per concomitanza naturale, come l’anima e la divinità; questo perché  attualmente il Sangue di Cristo non è separato dal suo Corpo, come lo fu nel tempo della  sua passione e morte. Per cui, se allora si fosse celebrato questo sacramento, sotto le  specie del pane ci sarebbe stato il Corpo di Cristo senza il Sangue e sotto le specie del vino  il Sangue senza il Corpo, come era nella realtà delle cose»[119]. 

Perciò: «Sebbene tutto il Cristo sia presente in ciascuna delle due specie, non vi è 

presente inutilmente. 

Primo, perché ciò serve a rappresentare efficacemente la passione di Cristo, nella  quale il Sangue fu separato dal Corpo. Cosicché nella forma stessa della consacrazione del  Sangue viene ricordata la sua effusione.

Secondo, in quanto ciò è conveniente per l’uso del sacramento, al fine di poter  offrire distintamente ai fedeli il Corpo di Cristo come cibo e il Sangue come bevanda. 

Terzo, ciò si addice anche agli effetti, perché, come abbiamo accennato sopra, “il  Corpo viene offerto per la salvezza del corpo e il Sangue per la salvezza dell’anima”»[120].  Se venisse a mancare la materia di una delle due specie «una non deve essere  consacrata senza l’altra, perché il sacrificio non sarebbe perfetto»[121]. In una delle  obiezioni, più avanti, S. Tommaso aggiunge: «All’integrità di questo sacramento concorre,  come abbiamo visto sopra, tanto la consumazione del Corpo quanto quella del Sangue. Se  dunque si riceve il Corpo senza il Sangue, il sacramento sarebbe imperfetto. Il che equivale  a un sacrilegio. Infatti il Papa Gelasio soggiunge: “La divisione di un solo e identico  mistero non può farsi senza un grande sacrilegio”»[122]. E nella risposta distingue: «La  perfezione di questo sacramento non si ha nella comunione dei fedeli, ma nella  consacrazione della materia. Perciò non si toglie nulla alla perfezione di questo  sacramento se il popolo riceve il Corpo senza il Sangue, purché il sacerdote consacrante  riceva l’uno e l’altro»[123]. E ancora nella risposta seguente: «La rappresentazione della  passione del Signore si ha nella stessa consacrazione di questo sacramento, nella quale non  si può mai consacrare il Corpo senza il Sangue. Il popolo invece può ricevere il Corpo  senza il Sangue, senza che ne derivi nessun inconveniente. Perché il sacerdote offre e  consuma il Sangue a nome di tutti; inoltre perché, come abbiamo spiegato, in ciascuna  delle due specie Cristo è contenuto per intero»[124].

Se con il nome di «carne» s’intendono pure le altre parti del corpo, ad es. ossa, nervi  ecc. e il sangue è una parte del corpo umano, sembrerebbe che non si dovrebbe consacrare il  Sangue separatamente, come non si consacrano separatamente le altre parti: «Nella  passione di Cristo, della quale l’Eucaristia è il memoriale, le altre parti del Corpo non  furono separate tra loro come il Sangue; ma il Corpo rimase integro, in conformità alle  parole: “Non gli romperete alcun osso” [cfr. Es 12,46]. Ecco perché in questo sacramento  nessun’altra parte, all’infuori del Sangue, viene consacrata separatamente dal  Corpo»[125].

Per la sola figura dell’Agnello sembrerebbe che ci si dovrebbe comunicare una sola  volta all’anno, ma è figura dell’Eucaristia anche la manna che si mangiava ogni giorno: «La  verità deve corrispondere alla figura. Ma l’agnello pasquale, che fu la principale figura di  questo sacramento, come si è detto sopra, non si mangiava se non una volta all’anno. E la  Chiesa stessa celebra la passione di Cristo, di cui questo sacramento è il memoriale, una  volta all’anno. Dunque non è lecito ricevere ogni giorno questo sacramento, bensì una volta  all’anno»[126]. S. Tommaso risponde: «L’agnello pasquale fu la principale figura  dell’Eucaristia quanto alla passione di Cristo, rappresentata da questo sacramento. Perciò  esso veniva consumato una sola volta all’anno, perché “Cristo è morto una volta soltanto” 

[1Pt 3,8]. Per questo anche la Chiesa una sola volta all’anno celebra il ricordo della  passione di Cristo. Nell’Eucaristia però il memoriale della passione di Cristo viene dato a  noi sotto forma di cibo, il quale si prende ogni giorno. Perciò sotto questo aspetto  l’Eucaristia è raffigurata dalla manna, la quale veniva data al popolo nel deserto ogni  giorno»[127].

Sembrerebbe inoltre che Cristo abbia mangiato e dato ai suoi discepoli il suo Corpo  impassibile: «Commentando le parole di S. Matteo “si trasfigurò dinanzi a loro” [Mt 17,2] 

la Glossa afferma: “Ai discepoli nella Cena diede quel corpo che aveva per natura, non  mortale però, né passibile”. E commentando un passo del Levitico: “se la tua offerta sarà  un’oblazione cotta sulla teglia” [ = lat. sartagine, Lev 2,5], dice: “La croce, forte più di  tutte le cose, rese la Carne di Cristo adatta per essere mangiata, mentre prima della  passione sembrava non commestibile”. Ora, Cristo diede il suo Corpo come atto a essere  mangiato. Quindi lo diede quale esso fu dopo la passione, ossia impassibile e immortale» 

[128]. Il Santo Dottore risponde: «Si dice che Cristo nella Cena diede il suo Corpo non  mortale e passibile, nel senso che non lo diede in modo fisico e cruento [lo dette in forma  sacramentale]. La croce poi rese la carne di Cristo adatta per essere mangiata, perché  questo sacramento aveva il compito di rappresentare la passione di Cristo»[129].

Perciò: «...conviene che si riceva sia il Corpo che il Sangue: perché in entrambi  consiste la perfezione del sacramento. Di conseguenza, come il sacerdote ha il compito di  consacrare e perfezionare questo sacramento, in nessun modo deve consumare il Corpo di  Cristo senza il Sangue»[130].

Padre Carlos Miguel Buela,

Vergine benedetta

 


Vergine benedetta che, sotto il titolo di Riposo,
ci ricorda la pietosa pietà
con cui il tuo cuore materno è aperto ai tuoi figli,
ascolta la nostra preghiera!

Per la tua potente intercessione, o Maria,
possano le menti ei cuori trovare riposo nell'abbandonarsi
alla Volontà del Padre Celeste,
nella coscienza della loro fragilità,
nella fede nelle promesse divine,
nella speranza di benedizioni eterne
e nell'adesione amorevole a il tuo Gesù Crocifisso
che ha fatto sue le nostre croci.

Se siamo protetti da te, o Maria, la
calma tra le perturbazioni terrene non sarà una parola vuota.
Sarà riposo per i forti,
vigile contro le forze ostili;
riposa per i puri,
lontano dalla corruzione mondana.
E come attraverso di te avremo avuto pace in questa vita,
così, alla fine del nostro pellegrinaggio nel tempo,
godremo della pace nei secoli dei secoli.

Amen.


PREGHIERA DEL PAPA PIO XII

STATE PER ASSISTERE ALLA PIÙ GRANDE BELLEZZA DI TUTTO IL CREATO

 


State per assistere alla più grande Bellezza di tutto il Creato

Benedico il mio popolo!

Amati figli, siamo entrati nel tempo di avvento, stiamo correndo verso la mia seconda venuta.

Gesù nel suo intervento glorioso porterà la libertà e la pace nei suoi figli e metterà in castigo i suoi nemici.

Creature mie dilette, amati del mio Sacro Cuore, eccomi ancora a voi per deliziarvi di tutto il mio Amore, esultate nell’Amore per essere amore nell’Amore.

Cristo discende dal suo Cielo per raggiungere i suoi figli e unirsi a loro, …celebriamo insieme questo nuovo evento: il mio intervento divino su questa Umanità scellerata, priva di ogni bene, schiava del Maligno, vendutasi a lui per un misero pezzo d’argento.

Eccomi a voi, vi annuncio la mia prossima venuta, … griderò tutto il amore a voi che siete in attesa di Me, vi abbraccerò al mio Seno, vi prenderò in Me e vi donerò di Me in santità e amore perfetto. State per assistere alla più grande Bellezza di tutto il Creato, o uomini!

State per rendervi conto della Immensità di Dio! Attenti a non farvi trovare spogli di Lui per non cadere nella Geenna.

Dio è Colui che tutto ha creato, … per amore ha creato ogni cosa, ma l’uomo è riuscito a distruggere la sua Creazione imponendosi con il veleno di Satana. Lucifero ha imperato! …con il suo maledetto virus infernale ha aggredito l’anima degli uomini, quelli deboli al suo fascino si sono fatti prendere, sono caduti nella sua trappola mortale.

Ma Io sono il Dio della vita! Della risurrezione! Nel mio infinito Amore oggi vengo ancora a chiedere a questa Umanità di ravvedersi, di tornare al suo Dio Creatore per non perdersi nella morte eterna.

Urlo con tutto il mio amore di Padre, la vostra conversione o uomini: tornate a Me, rinunciate a Satana, il vostro Dio vi perdonerà, se voi, umilmente Gli chiederete perdono. Avanti siamo alla fine di un tempo, la storia vecchia si chiude con il mio intervento di salvezza, fate sì che Io possa salvarvi.

Avanti, siamo alla fine di un tempo, la storia vecchia si chiude con il mio intervento di salvezza, fate si che Io possa salvarvi. Amen.

Dio salva!

Carbonia 29.11.2020

AVVERTIMENTO

 


Ricordando la profezia di Nostra Signora a La Salette: il declino del clero cattolico attirerà la vendetta divina (l'ira di Dio)

 


Nel 1846 la Madonna apparve, a La Salette, a due bambini: Maximino e Mélanie.

Questa apparizione in seguito fu approvata dalla Chiesa.

È abbastanza famoso quella parte di queste rivelazioni chiamata "Il segreto di La Salette".

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Così inizia il segreto :

    “Mélanie, quello che ti dirò ora non sarà sempre un segreto, puoi pubblicarlo nel 1858.

    “I sacerdoti, ministri di mio Figlio, per la loro cattiva vita, la loro irriverenza e empietà nella celebrazione dei santi misteri, per amore del denaro, degli onori e dei piaceri, sono diventati impurità.

(ecclesiastici che sostengono il peccato gravitazionale dell'omosessualità)


“Sì, i sacerdoti attirano la vendetta e la vendetta aleggia sulle loro teste. Guai ai sacerdoti e alle persone consacrate a Dio, che, con la loro infedeltà e la loro cattiva vita, crocifiggono di nuovo mio Figlio!

(ecclesiastici che danno la Santa Eucaristia agli omosessuali)


“I peccati delle persone consacrate a Dio gridano al Cielo e gridano vendetta. Ed ecco, la vendetta è alle porte, poiché non c'è più una persona che implora misericordia e perdono per il popolo. Non ci sono anime più generose, non c'è nessun altro degno di offrire la vittima immacolata all'Eterno [Padre] per il mondo ”.

Queste prime parole del segreto sono state quelle che hanno causato più polemiche. Soprattutto il riferimento ai cattivi sacerdoti che "divennero impurità di impurità".

Non è raro trovare espressioni forti come questa in situazioni deplorevoli anche negli scritti di santi e beati.

(Jesus Sacramentado condivide lo spazio con spiedino di barbecue e mate)


Rispondendo alla difficoltà di chi riteneva improbabile che i termini "impurità cloaca" si applicassero ai sacerdoti, Mélanie (veggente di La Salette) scrisse in una lettera a padre Faure: "Ne ho riconosciuti una dozzina!"

(e ... con machete e ceste con rami, erbe, foglie e così via)


Si riferiva al fatto che durante la narrazione di Nossa Senhora, lo sfondo del panorama alpino diventava una sorta di maxischermo dove i veggenti vedevano rappresentate le parole della Madonna.


(Nota da www.rainhamaria.com.br: Un "papa" che dichiara che nessun altro ha bisogno di diventare l'unica vera chiesa di Cristo. Tutti possono ora rimanere nelle loro sette e vivere in pace, perché anche loro saranno salvati, raggiungendo il paradiso, l'eternità di Dio Ha persino accettato di indossare una veste tipica di una religione che serve uno "strano dio", per dire apertamente che tutte le strade portano a Dio.

Ma la Sacra Scrittura dice:

Gesù Cristo è l'unica via per la salvezza: "Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". (Giovanni 14: 6)

"Stai in guardia, affinché nessuno ti inganni con filosofie e vane sottigliezze basate sulle tradizioni umane, sui rudimenti del mondo, invece di affidarti a Cristo". (Colossesi 2, 8)


Sia in La Salette che in Santa Faustina spicca in primo luogo la denuncia del deplorevole stato morale del mondo in ambito civile ed ecclesiastico.

Un declino così grave e diffuso che Nostro Signore e Nostra Signora non possono più reggere il braccio giusto punitivo di Dio Padre.

Nostro Signore ha espresso più volte lo stesso dramma per santa Faustina. Ad esempio, il 1 settembre 1937:

    “Ho visto Gesù come Re, in grande maestà, guardando la nostra terra con sguardo severo, ma la supplica di Sua Madre ha prolungato il tempo della Misericordia” (p. 423).

E poco prima del Natale del 1937:

    "Oggi il Signore mi ha rivelato la sua ira contro l'umanità, che per i suoi peccati merita che i suoi giorni siano abbreviati".

Il rilassamento del clero attira la punizione

Una seconda nota, presente in tutte queste manifestazioni celesti, è il dolore causato a Nostro Signore dal clero e dagli amici religiosi del mondo e da lui applaudito, comprese le alte autorità della Chiesa.

La Madonna si è espressa a La Salette con termini truculenti, senza dubbio mirando a muovere i cuori dei religiosi e delle religiose incolti alla penitenza e al ritorno ai buoni costumi:

Con un'altra figura, forse ancora più angosciante, Nostro Signore stesso ha fatto conoscere a Santa Faustina le offese del clero rilassato che cerca di coonestate i peccati di impurità che la Madonna ha denunciato a La Salette ea Fatima:

    “Quando sono andato ad adorare, (...) ho visto Gesù legato alla colonna, spogliato delle sue vesti e sottoposto alla flagellazione. Ho visto quattro uomini, a turno, frustare il Signore con le loro fruste. Il mio cuore ha smesso di vedere quel tormento.


“All'improvviso, il Signore mi disse queste parole:

    "Ho una sofferenza ancora maggiore di quella che vedi."

    “E Gesù mi ha fatto conoscere a causa di quali peccati ha sottoposto alla flagellazione: sono i peccati dell'impurità. Oh, che tremende sofferenze morali ha sofferto Gesù quando si è sottoposto alla flagellazione!

    "All'improvviso, Gesù mi disse:

    - Guarda e guarda la situazione attuale della razza umana.

    “E in un istante ho visto cose terribili: i carnefici si sono allontanati da Gesù, e sono venuti a flagellare altri uomini, che hanno preso la frusta e hanno flagellato il Signore senza pietà.

   “Erano sacerdoti, religiosi e le più alte dignità della Chiesa, un fatto che mi ha sorpreso molto; laici di età e condizioni diverse; tutti scaricando il loro veleno su Gesù innocente. Vedendo questo, il mio cuore cadde in una specie di agonia.

   “Quando i carnefici lo flagellavano, Gesù taceva e distoglieva lo sguardo; ma quando fu flagellato dalle anime che ho menzionato sopra, Gesù chiuse gli occhi e un gemito represso ma tremendamente doloroso uscì dal suo Cuore.

    “E il Signore mi ha fatto conoscere in dettaglio l'enorme male di quelle anime ingrate:

    - Guarda, questo è un tormento peggiore della Mia morte ”(pagine 183-184).


Le punizioni stanno montando sui cattivi gerarchi della Chiesa

La contemplazione dell'oceano delle offese dolorose inflitte a Dio da questo clero malvagio e laici cattolici è servita a spiegare la dimensione e la portata delle misure che la Giustizia Divina è obbligata ad applicare a coloro che Lo offendono.

Questa considerazione ci fa capire la necessità di implorare la Divina Misericordia per i nostri peccati e per i peccati dell'umanità. Chi non considera il male diffuso nelle persone - nella società temporale e nella vita ecclesiale - ovviamente non vede alcun motivo per invocare la Misericordia. E non chiedere. E non chiedere, o non ricevere, o non chiamare.

A La Salette, la Madonna ha rivelato:

    “L'Italia sarà punita per l'ambizione di voler scrollarsi di dosso il giogo del Signore dei Signori. Sarà anche consegnato alla guerra, il sangue scorrerà ovunque. Le chiese verranno chiuse o profanate.

    “Preti e religiosi saranno espulsi. Saranno consegnati alla morte e alla morte crudele. Molti abbandoneranno la fede e il numero di sacerdoti e religiosi che si allontaneranno dalla vera religione sarà grande. Tra queste persone ci saranno anche i vescovi.

    "I libri cattivi abbonderanno sulla Terra e gli spiriti delle tenebre diffonderanno ovunque il rilassamento universale in tutto ciò che riguarda il servizio di Dio".

Nello stesso senso, il Diario di Santa Faustina descrive il dramma delle case religiose che hanno adottato le mode del mondo, trincerandosi nella fede e nella carità, e che Nostro Signore non ha altra scelta che chiudere perché hanno perso la ragione d'essere.

Santa Faustina descrive ciò che vide il primo venerdì di settembre 1936:

    “Nella notte ho visto la Madonna con il petto nudo, trafitto da una spada, piangere con lacrime ardenti, invitandoci a metterci al riparo da un terribile castigo di Dio.


“Dio voleva darci una terribile punizione, ma non poteva perché la Madonna ci proteggeva” (p. 262).

Narra anche la sua visione dell'8 maggio 1938:

    “Nel momento in cui stavo per finire la Via Crucis, il Signore ha cominciato a lamentarsi delle anime dei sacerdoti e dei religiosi, perché queste anime elette mancano di amore.

    - Permetterò che i monasteri e le chiese vengano distrutti.

    "Ho risposto:

    - Ma, Gesù, tante anime nei conventi Ti lodano.

"Il Signore ha risposto:

- Questa lode ferisce il mio cuore, perché l'amore è stato bandito dai conventi. Anime senza amore e senza spirito di sacrificio, anime piene di egoismo e amor proprio, anime orgogliose e presuntuose, anime piene di perfidia e ipocrisia, anime tiepide sono appena abbastanza calde per rimanere in vita.

Il mio cuore non può sopportarlo. Tutte le grazie che riverso su di loro ogni giorno scorrono come su una pietra.

Non li sopporto, perché non sono né buoni né cattivi. Per questo ho costruito i conventi: affinché il mondo potesse essere santificato attraverso di loro; da loro deve venire una potente fiamma di amore e sacrificio.

E se non si convertono e non si accendono nel primo amore, li consegnerò allo sterminio di questo mondo ...

Come possono sedersi sul trono promesso per giudicare il mondo, se i loro peccati sono più gravi di quelli del mondo, e senza pentimento, senza riparazione? ...

Oh cuore, che mi hai ricevuto al mattino e che a mezzogiorno ardi con me nelle più svariate forme! Oh cuore, ho scelto te soprattutto per causarti maggiore sofferenza?

I grandi peccati del mondo feriscono il mio cuore quasi in superficie, ma i peccati di un'anima scelta trafiggono il mio cuore da una parte all'altra ...

“Quando ho cercato di intervenire in loro favore - scrive Santa Faustina - non sono riuscita a trovare nulla che li giustificasse, e non potendo in quel momento nemmeno pensare a qualcosa in loro difesa, il dolore mi ha stretto il cuore e ho pianto amaramente.

"Allora il Signore mi ha guardato con gentilezza e mi ha confortato con queste parole:

- Non piangere, ci sono anche tante anime che Mi amano molto, ma il Mio Cuore desidera essere amato da tutti; e poiché il mio amore è grande, ecco perché li minaccio e li punisco ... "(pagine 560-561)

Fonte: http://aparicaodelasalette.blogspot.com.br - immagini www.rainhamaria.com.br