LIBRO DELLA SAPIENZA
13Felice invece è la sterile incorrotta, che non ha conosciuto unione peccaminosa: avrà il frutto quando le anime saranno visitate.
Una donna che consacra la sua vita all’empio e diviene empia con lui, quale frutto maturerà da questa unione e consacrazione all’empietà?
Non solo non produrrà alcun frutto di bene nel tempo, genererà un frutto duraturo di male, di morte, di perdizione, di sofferenza eterna.
A questa donna che genera per l’inferno è preferibile invece una donna sterile incorrotta. Questa è proclamata felice.
Non ha conosciuto unione peccaminosa. Non ha generato figli per la perdizione eterna. Non ha sposato l’idolatria. Dio la benedirà in eterno.
Quando le anime dei giusti saranno visitate da Dio, esse avranno un frutto di eternità beata. È questo il solo ed unico frutto che si deve produrre.
Uno solo è il fine dell’uomo. Produrre la sua vita eterna. Ogni altra cosa va vista come un mezzo, mai un fine. Niente è fine. Tutto è via per la vita eterna.
Se dimentichiamo questa verità, siamo stolti ed insipienti. Nulla conosciamo della luce che viene dal nostro Dio e Signore.
14E felice l’eunuco la cui mano non ha fatto nulla d’ingiusto e non ha pensato male del Signore: riceverà una ricompensa privilegiata per la sua fedeltà, una sorte più ambita nel tempio del Signore.
Quanto è detto per la donna sterile, lo si deve predicare anche dell’eunuco, di colui che non può avere figli o per cause naturali o per cause umane.
Se l’eunuco non ha fatto nulla di ingiusto e non avrà pensato male del Signore, anche lui riceverà una ricompensa privilegiata per la sua fedeltà.
Il Signore gli darà una sorte più ambita nel suo tempio. Nell’aldilà sarà chiamato a custodire il suo santo tempio, la sua casa eterna.
Dovremmo riflettere su questa verità che il Libro della Sapienza ci annunzia: sul valore della sterilità, sul frutto che la sterilità è chiamata a produrre.
Ma dovremmo riflettere anche sul valore della maternità, quando essa è maternità di empietà, malvagità, cattiveria, male, maledizione.
Tutte le problematiche legate alla sterilità e di conseguenza alla fecondazione contro la stessa volontà del Signore, da questi versetti ricevono grande luce.
La vera fede vede oltre il tempo, oltre le azioni immediate, oltre i frutti tangibili, oltre la stessa vita nella carne. Con questa fede tutto deve essere visto.
La sapienza di Dio vede una fecondità di morte e la rivela. Non solo è una fecondità vana. È anche una fecondità di empietà e di perdizione eterna.
A che serve questa fecondità? Solo all’inferno, a Satana, al male. Non serve a Dio. Se non serve a Dio neanche potrà servire alle donne, agli uomini.
Invece una sterilità sia maschile che femminile che produce un frutto di vita eterna, perché vissuta secondo il pensiero di Dio, è cosa nobilissima.
È questa la vera fede: vivere secondo la volontà di Dio fecondità e sterilità. Non solo la fecondità, ma anche la sterilità.
Dinanzi però ad una fecondità per l’empietà e per il diavolo, è preferibile una sterilità che produce veri frutti di vita eterna per sé e per gli altri.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
Nessun commento:
Posta un commento