venerdì 3 maggio 2024

Conclusione delle nozze di Cana - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


La prima Pasqua a Gerusalemme


Conclusione delle nozze di Cana


Al termine del pranzo di nozze, lo sposo si avvicinò a Gesù da solo, gli parlò, pieno di umiltà, e gli dichiarò come tutte le sue passioni si fossero risvegliate in lui.

Venuta la moglie, che diceva lo stesso di Gesù, li chiamò a raccolta e parlò loro del matrimonio e della purezza che è tanto gradita a Dio, e dei molteplici frutti della castità e dello spirito. Parlò di molti profeti e santi, persone che avevano vissuto in castità e avevano offerto la loro carne a Dio Padre, e che avevano acquisito figli spirituali, convertendo uomini perduti, che avevano condotto al bene, e che questa discendenza è santa e grande. Tutto questo lo spiegò con parabole della semina e della raccolta. Poi fecero voto di castità e di vivere come fratelli per un periodo di tre anni. Si inginocchiarono davanti al Signore, che li benedisse.

La sera del quarto giorno di festa, i due sposi furono accompagnati a casa da un solenne seguito di ospiti. Portavano una specie di candelabro con varie luci che formavano una lettera; davanti a loro c'erano dei bambini che portavano due corone di fiori, una chiusa e l'altra aperta, da cui uscivano fiori davanti alla casa degli sposi. Gesù era già in casa, li ricevette e li benedisse. I sacerdoti erano presenti, ma poiché avevano visto la meraviglia alle nozze, erano umili.

Il sabato Gesù insegnò due volte nella sinagoga di Cana. Parlò delle feste nuziali, dell'obbedienza e dei sentimenti pii delle coppie sposate. Quando uscì dalla sinagoga fu circondato da persone in ginocchio che gli chiedevano di avere compassione dei malati. Qui compì due guarigioni miracolose. Un uomo era caduto da una torre, era morto e aveva tutte le membra rotte. Gesù si avvicinò a lui, gli sistemò le membra, gli toccò le membra rotte e gli disse di alzarsi e di andare a casa sua, cosa che fece con grande gioia, dopo aver reso grazie al suo Salvatore. Quest'uomo aveva moglie e figli. Fu anche condotto da un uomo posseduto da un demone che era stato legato a una pietra mentre era in preda alla rabbia. Gesù lo liberò dal demone e dai suoi legami. Guarì anche diverse persone gottose e una donna peccatrice. Le persone che guarì furono sette. La gente non era potuta venire prima a causa delle feste nuziali e, quando sentirono che dopo il sabato avrebbe lasciato il luogo, non vollero più rimanere lì. Quando i sacerdoti videro il miracolo al banchetto di nozze, gli permisero di lavorare e le guarigioni avvennero in loro presenza. I discepoli non erano presenti.



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