Dio vuole stringere un’alleanza speciale di amore e di amicizia con le anime consacrate. Esse, per il battesimo, sono già unite in un’alleanza divina con lui, sono templi di Dio, partecipi della natura di Dio (2 Pie 1, 4). Nel ricevere l’Eucaristia partecipano al banchetto di nozze e rinnovano la loro alleanza (Cat 1617). Grazie ai loro voti, la loro alleanza con Dio si affina, si fa più stretta, poiché s’impegnano a seguirlo e ad amarlo con tutte le capacità. Il loro impegno è quello di aspirare alla santità. Anche i battezzati sono chiamati alla santità, ma i consacrati lo sono in modo speciale poiché devono avere un cuore indiviso per Dio.
Sposa del re
I voti religiosi hanno il significato di un matrimonio con Gesù, il re del cielo. Nel codice canonico viene affermato: «La vita religiosa come consacrazione totale della persona manifesta lo sposalizio ammirevole stabilito da Dio nella chiesa segno della vita futura» (Canone 607). «Le vergini consacrate celebrano nozze mistiche con Gesù Cristo figlio di Dio e si dedicano al servizio della chiesa» (Canone 604).
Nel rito della consacrazione delle vergini (Ordo 1970) si chiede alla candidata: «Vuoi consacrarti ed essere sposata solennemente con nostro signore Gesù, sommo figlio di Dio?» E, nell’orazione di consacrazione, il Vescovo le dice: «Che tu rimanga sempre fedele a Cristo tuo sposo e imiti la fedeltà che si esige agli sposati».
E poi prega così: «Signore, che ti glorifichi con la santità del corpo e con la purezza dell’anima... Sii tu il suo amore, la sua gioia, il suo volere, tu il conforto nel dolore, tu il consiglio nell’incertezza, tu la difesa nell’ingiuria, la fortezza nella tribolazione, l’abbondanza nella povertà, il nutrimento nel digiuno, la medicina nell’infermità. Essa, che ha scelto te, soprattutto in te trovi tutto».
Poi le consegna l’anello e il libro della liturgia delle Ore, e le dice: «Prendi l’anello del sacro vincolo con Cristo e conserva intatta la fede del tuo sposo, affinché tu possa meritare di essere ammessa alle nozze del gaudio eterno. Ricevi il libro delle orazioni della Chiesa, affinché le lodi del padre celeste risuonino senza interruzione nel tuo orecchio e prega per la salvezza di tutto il mondo».
In seguito ella canta l’antifona: «Sono sposata a colui che gli angeli servono, e la cui bellezza il sole e la luna ammirano».
Di solito si canta anche il canto 45, molto adatto a questa occasione: «Tutta splendore è la figlia del re all’interno, tessuta d’oro è la tua veste, in abiti trapunti e ricamati viene condotta al re, vergini fanciulle la seguono, le sue amiche che ti vengono presentate. Ella sta in piedi alla destra del re come una regina, ingioiellata con oro di Ofir... Mira, figlia, abbassa il tuo orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa paterna, il re è preso dalla tua bellezza. Prostrati al tuo Signore... Al posto dei tuoi padri ci saranno i tuoi figli, li costituirai principi su tutta la terra. Mi sgorga nel cuore un bel poema, recito i miei versi al re. Sei il più bello degli uomini, dalle tue labbra discende la grazia. Ti loderanno i popoli in eterno e sempre».
Vediamo ora la partecipazione che scrisse santa Teresina del Bambin Gesù, per comunicare le sue nozze con Gesù:
«Il Dio onnipotente, creatore del cielo e della terra, signore sovrano dell’universo, e la Vergine Maria gloriosissima, regina della corte celeste, hanno il piacere di partecipare alla signoria vostra, l’avvenuto sposalizio spirituale del loro augusto figlio Gesù, re dei re e signore dei signori con... oggi già signora e principessa delle signorie e dei regni portati al matrimonio come dote dal suo divin figlio».
Quel giorno, ci dice la santa, nel pronunciare i miei voti, quante grazie chiesi credendomi veramente regina. Approfittai del mio titolo per ottenere le grazie del re. Santa Teresa di Gesù, parlando della professione religiosa, scriveva:
«Oh matrimonio consacrato!
Il re della maestà è stato sposato.
Oh fortunata quella fanciulla,
poiché ha preso, come marito,
colui che regna e che deve regnare.
Ricchi gioielli vi darà questo sposo,
re del cielo, che è re e farlo ben potrà.
Oh che splendida sorte
vi era stata preparata!
Che Dio vi volesse per amata!
Nel servirlo siate molto forti,
poiché l’avete professato.
Che il Re della Maestà
è gia da voi sposato!»
Gesù ti ha scelto da tutta l’eternità (Ef 1, 4) perché tu fossi Regina, «a lode della sua gloria» (Ef 1, 12). Perciò ti dirà: «Tutto ciò che è mio è tuo, e tutto ciò che è tuo è mio» (Gv 17, 10).
Gesù ti vuole sposa regina, sposa santa, e vuole celebrare le sue nozze reali con te, nel seno della Chiesa, alla presenza di Maria.
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