venerdì 3 maggio 2019

VITA OLTRE LA MORTE



TESTIMONIANZA DELLA DOTTORESSA GLORIA POLO


Il libro della mia mia vita si è chiuso nella forma più bella.

Nonostante i miei peccati, le mie immondizie, la mia indifferenza e i miei sentimenti orribili, il Signore mi ha cercata fino all'ultimo istante della mia vita e mi mandava sempre “strumenti”, persone, mi parlava, perfino, mi sgridava, mi toglieva le cose, mi ha fatto cadere in  rovina, perché mi  cercava e perché io lo  cercassi. Egli mi ha cercata fino all'ultimo istante. 

Sapete chi è il nostro Dio e Padre? È un Dio potente, innamorato, che chiede mendicando a 
ciascuno di noi che si converta. Ma io, quando le cose andavano male, dicevo: “Dio mi ha castigato, mi ha condannato!”. Ma non è così! Egli non condanna mai. Io, con il mio libero arbitrio, ho scelto chi era mio padre, e non era Dio. Avevo scelto Satana come padre.

Quando mi ha colpito quel fulmine e mi hanno portata all'ospedale, ma prima ero stata al pronto soccorso. Nell'ospedale c'erano molti ammalati, tanti feriti, e non c'era più spazio disponibile,  dove  mettermi.  Quelli  che  mi  avevano  portata  là  domandavano  “dove possiamo lasciarla?”. Quei medici rispondevano “lasciatela li, nel pavimento””. Ma non volevano lasciarmi per terra, perché bruciata com'ero potevo prendere una infezione e certamente sarei morta.

In quelle ore in cui mi avevano messo in un angolo, i medici mi guardavano con una faccia ... perché non potevano abbandonare altri ammalati che avevano avuto un infarto, per esempio, o qualche altro molto grave, ma che ancore aveva qualche speranza di vita. Io invece, ero completamente bruciata, nera come il carbone, era più probabile che sarei 
morta.

Ma io ero cosciente e molto irritata, borbottando, perché i medici non si interessavano di me. Ma è arrivato un momento in cui io ero calma, non stavo borbottando, allora è venuto il Signore Gesù Cristo, che si era abbassato e mi era molto vicino, mi ha toccato la testa con la Sue Mani per consolarmi. Riuscite a immaginare? Immaginate che tenerezza! Io pensavo che avevo le allucinazioni: “Come è possibile vedere il Signore qui?” Ho chiuso gli occhi e li ho riaperti e continuavo a vederlo! Allora mi ha detto, con grande tenerezza: “Guarda, piccolina, tu morirai. Senti il bisogno della Mia Misericordia?

Immaginate! Io dicevo: “Misericordia! Misericordia! Ma perché? Che cosa ho fatto di male?” Non avevo coscienza dei miei errori, ma era chiaro che sarei morta. Si era chiaro!
Mi affliggevo: “Morirò!!! Ah ... i miei anelli di diamante!”

Mi sono ricordata subito dei miei anelli. Mi guardo e vedo tutta la carne delle mia dita bruciata, come se ci fosse stata una esplosione. Ma mi dicevo: “Devo togliermeli, ad ogni costo! Perché se li tagliano perdono valore. Non pensavo ad altro, vedevo le mie dita gonfiarsi e pensavo solo a togliermi gli anelli perché non volevo che li tagliassero! Non immaginate che puzza sgradevole di carne bruciata. E quando muovevo gli anelli per toglierli puzzava ancora di più. Mi sentivo svenire dai dolori, ma insistevo, dicendomi: “No, No, Io devo riuscire! Io riesco, perché a me nessuno mi vince ... io toglierò questi anelli ... non morirò senza averli tolti”. Quando alla fine sono riuscita a toglierli, mi sono detta: “Ah, morirò e queste infermiere me li ruberanno!”.

In quello stesso momento arriva mio cognato. Io tutta contenta gli dico “Salva i miei anelli!” e glieli ho dati. Egli era medico, meno male, se no io avrei buttato via quegli anelli, lontano, ben lontano! Erano bruciati e con pezzetti di carne attaccati. Gli ho detto di darglieli a Fernando, mio marito, a aggiunsi: “Dici alle mie sorelle che prendano con loro i miei figli perché rimarranno senza mamma, perché non esco viva da qui!”

La cosa peggiore è che io non stavo approfittando di quei momenti che Gesù mi stava concedendo per chiederGli Misericordia e perdono. Ma come potevo chiedere perdono se
io pensavo di non avere peccati! Io pensavo di essere una santa! Ed è proprio quando ci sentiamo santi che ci condanniamo. Quando mi sono tolta gli anelli e li ho consegnati a mio cognato mi sono detta: “Adesso posso morire!” Il mio ultimo pensiero è stato questo: “Ah, con quale denaro mi faranno i funerali, con quel grande debito nella banca ...”

Dio ci ama a tutti, a ciascuno di noi, indipendentemente se siamo buoni o cattivi, e tanto, che perfino nell'ultimo momento, viene a visitarci, con tanta tenerezza, ci abbraccia con tutto il Suo amore, Egli vuole salvarci, ma se non accettiamo e non Gli chiediamo perdono e Misericordia, ci lascia liberi per seguire quello che abbiamo scelto. Così si è chiuso il Libro della Vita.



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