domenica 7 luglio 2019

I MISTERI DELL’ALDILA’ SVELATI A JOSEFA



27 maggio 1923 - festa della SS. Trinità

Si rinnova per Josefa la visione della Santissima Trinità già avuta durante il Noviziato (26 marzo e 5 aprile 1921). In una grande luce vide un trono splendente su cui erano assise le Tre Persone in aspetto di Giovani vestiti di bianco uguali e bellissimi. Sorreggevano una Croce coperta di fiori e di spine, ma queste in maggior numero. Mi pareva, dice Josefa, che una grande festa si celebrasse nell'anima mia e mi credevo in cielo. Gesù era al centro e disse: - "Il Padre mi ama"; la Persona di sinistra (lo Spirito Santo) disse: - "Il Figlio mi ama"; la Persona di destra (il Padre) disse: - "Lo Spirito Santo mi ama". "Tre siamo Uno in Santità, Sapienza, Potenza e Amore. Il Padre e il Santo Spirito sono nel Figlio e per mezzo di Lui si comunicano pienamente alle anime perchè le due nature essendo in questa Persona divina, gli uomini di natura umana come il Figlio si perdono in Lui quando in stato di grazia lo ricevono nell'Eucaristia, l'anima è così dimora della Santissima Trinità".
Un raggio di luce vivissima partì dal Padre e si posò sul capo di Gesú, la Persona di destra e di sinistra sparirono e Gesù restò solo con la Croce in mano e il Cuore infiammato.
Guardando il cielo disse: "Che gli uomini adorino il Padre! Che amino il Figlio! Che si lascino possedere dallo Spirito Santo e che la Santissima Trinità risieda nelle anime". 

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