Trovandosi S Francesco Caracciolo vicino alla morte, dopo aver fatto con profonda umiltà la confessione generale e dopo aver ricevuto gli ultimi sacramenti, preso in mano il Crocifisso ripeteva: "Sangue di Gesù che sei stato sparso per me, tu sei mio; lo voglio, Signore, dammelo, che è mio, non negarmelo". E baciando le sante piaghe di Gesù continuava: "Sangue Preziosissimo del mio Gesù, tu sei mio e solo per te e con te io spero di salvarmi". E con questi sentimenti serenamente spirò.
Nessun commento:
Posta un commento