Conquiste del Sacro Cuore
L’Apostolato della Preghiera
Il principale movimento che ha condotto ai trionfi del Sacro Cuore lungo i secoli XIX e XX è stato forse l’Apostolato della Preghiera, una iniziativa internazionale promossa dai gesuiti.
Quest’associazione era nata il 3 dicembre 1844 ad opera del padre François Xavier Gautrelet (1807-1886) a Vals, in Francia, con l’intenzione di esortare i seminaristi ad offrire preghiere e sacrifici per il buon successo delle missioni. Quando essa passò nelle mani di un altro gesuita francese, Henri Ramière (1821-1884), l’Apostolato della Preghiera estese il proprio ruolo.
Nel 1861 egli pubblicò un libro, intitolato L’apostolato della preghiera, santa lega dei cuori cristiani uniti al Cuore di Gesù, nel quale riassumeva la dottrina e lo spirito dell’associazione, e poi curò una rivista intitolata Il Messaggero del Sacro Cuore.
Dell’immenso successo di queste iniziative già abbiamo parlato prima.
Per impulso del Ramière e con la benedizione di Pio IX, l’associazione si dedicò alla promozione del culto al Sacro Cuore.
Lo scopo era quello di promuovere una crociata della preghiera, dell’ azione e del sacrificio per realizzare la maggior gloria di Dio, la salvezza delle anime e la cristianizzazione delle società. Nel Manualetto dell’Apostolato della Preghiera, il padre scrisse: «Vi sono due maniere d’intendere questa devozione.
La prima consiste nel cercarvi i propri vantaggi spirituali e considerarvi il Cuore di Gesù solo come fonte di grazie e di consolazioni. Ma la seconda consiste nel considerarla come modello di dedicazione e, nel culto reso a Lui, proporsi soprattutto gli interessi della sua gloria. Questa seconda maniera di intendere la devozione è evidentemente la migliore». Gli Statuti dell’ Apostolato della Preghiera, datati 1866, posero come condizione per l’appartenenza all’associazione quella di «far proprie tutte le intenzioni del Sacratissimo Cuore di Gesù».
Con toni tipicamente ignaziani affermava il padre Ramière: «Come veri amici (del Sacro Cuore), vi occuperete di tutto quanto Lo riguarda. Seguendo la raccomandazione di san Paolo, sentirete quello ch’Egli sente, condividerete le sue gioie e le sue tristezze, il vostro cuore verrà ferito dalle offese ricevute dal suo, desiderete unicamente il suo trionfo. Metterete tutta la vostra influenza a sua disposizione, armandovi con tutte le armi che sono alla vostra portata. E siccome c’è un’arma – l’arma della preghiera – che è a disposizione di tutti i cristiani, anche di quelli più deboli, un’arma che tutti possono usare in ogni momento, voi tutti userete continuamente quest’ arma invincibile per la difesa della causa di Dio» 58.
Guido Vignelli
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