domenica 12 luglio 2020

Commento all‟Apocalisse



Venerabile Servo di Dio Bartolomeo Holzhauser


Capitolo Primo 

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XI. E poiché il cuore umano è inquieto e il tempo in cui gli empi prevalgono, sembra troppo lungo, prima di divenire cittadini del regno di Dio, con le seguenti parole di straordinaria efficacia, eleva dalla terrena dimora verso il Cielo le nostre menti: Ecco che egli viene con le nubi, come di- cesse: ecco, levate gli occhi della mente ai tempi, al passato, che trascorre e non è più, al presente, che s‟affretta a passare, e al futuro, che ora si avvicina e tutto si compirà, benché non subito. Di qui quel passo della scrittura: Aspettalo, benché indugi, venendo verrà e non tarderà. Ecco che egli viene con le nubi, usa qui il tempo presente, per ben inculcare nella nostra mente istupidita, che questo tempo, fino al giorno del Giudizio, anche se ci sembra lungo, rispetto all‟eternità, è quasi presente, incombente, quando Cristo verrà con le nubi e apparirà. Così infatti verrà, dice San Matteo (XXIV, v. 30) ecc., poiché la parola „ecco‟ viene sempre impiegata dallo Spirito Santo in questo libro per innalzare la nostra mente al Cielo e spingere la memoria a considerare qualcosa di serio, meravi- glioso, amabile e terribile. 

XII. Ed ogni occhio lo vedrà, poiché nel giorno del giudizio apparirà in forma umana, visibile a tutti. Ed ogni occhio lo vedrà, sia il libero che il servo, il ricco ed il povero, Re e prìncipi, nobili e plebei, dotti e ignoranti, giusti ed empi ecc., ma con occhi diversi: questa vista sarà, infatti, assai piacevole per i giusti, come quella dello sposo alla sposa, del genitore al figlio, del Padrone al servo fedele, dell‟amico all‟amico, e soprattutto come quella del salvatore a colui che è stato salvato. Verrà, infatti, il loro sposo, salvatore, Padre, Signore, fratello e amico, come s‟esprime parlando della sua venuta per il Giudizio in San Luca: Or quando cominceranno ad avvenire queste cose, al- zate il vostro capo e guardate in alto, ossia esultate in cuor vostro, perché la redenzione vostra è vicina (S. Luca, XXI, v. 28). Ma agli empi e a coloro che lo trafissero, come lo trafissero i Giudei, che lo crocifissero con la lingua; e i soldati, con la mano, quando coronarono il sacro capo di spine e colpirono il suo sacro corpo con i flagelli; e Pilato col giudicarlo; Erode, col disprezzarlo; i Sommi Sacerdoti bestemmiandolo col ladrone; e noi lo trafiggemmo con peccato. Coloro che lo trafissero nei suoi santi membri, i piccoli, le vedove, gli orfani, i miseri e poveri, di cui è il protettore, l‟avvocato e il Padre. Coloro che lo trafissero con la detrazione, giudicando, con l‟invidia e l‟odio, e trattando in modo empio le cose sacrosante, come i Tiranni che spargono il sangue innocente dei martiri a motivo della fede e della giustizia; i Principi, Re, Magistrati, Giudici, e Tutori, col gravare e opprimere i minori, le vedove, i miseri, gli orfani e i poveri; come sono i derisori, i detrattori, co- loro che giudicano in male, gli odiatori, gli eretici e gli stregoni, a tutti i quali apparirà giudice terribile, così che diranno ai monti: cadete sopra di noi! E ai colli: nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul Trono.  

XIII. E tutti si batteranno il petto sopra di Lui, ovvero, tutti coloro i cui cuori erano fissi sulle empietà ed affetti terreni, si spezzeranno sopra di Lui, incapaci di resistere al suo comando, come pietre e vasi d‟argilla. Si batteranno il petto, cioè, si dorranno, contemplando la ricchezza della Sua gloria, di cui si privarono in modo così turpe. Si batteranno il petto, ossia si dorranno vedendo coloro che si sono fondati sopra di Lui, e diranno tra sè, pentendosi e gemendo nella loro disperazione: Ecco quelli che una volta deridemmo (Sap., V, v. 3). Così è. Amen. È una doppia af- fermazione: la prima, in greco nell‟originale, indica i gentili, con la seconda, invece, della lingua ebraica, s‟allude ai Giudei. Sono qui unite per inculcare l‟irrefragabile verità della resurrezione finale e dell‟estremo giudizio. È, infatti, certo che tutti, sia gentili, sia Giudei, vedranno Cristo giudice, e ciascuno riceverà, conforme si comportò in vita, o il bene o il male. E questa verità evangelica è l‟unica che, trattenendo la nostra malvagia volontà dai presenti allettamenti di questo mondo, riesca a spingerci al timor di Dio e all'amore dei beni futuri. Perciò queste paroline Così è. Amen, confermano efficacemente quella verità. Cristo, infatti, insegna in S. Matteo: In verità vi dico che fino a quando il cielo e la terra non trapassi, non scomparirà dalla legge neppure uno iota od un apice, finché non sia tutto adempiuto (V, v. 18). Io sono l‟alfa e l‟omega, il principio e il fine, dice il Signore Iddio, che è, che era e che sta per venire , come dicesse: la mia sentenza non può essere annullata o mutata, perché io sono colui prima del quale non vi fu nessuno, e dal quale prende e prese inizio ogni cosa, e dopo di cui non vi sarà nessuno, e nel quale tutto terminerà. Dice alfa e omega: infatti l‟alfa è la prima lettera dell‟alfabeto greco e l‟omega l‟ultima, per cui si evince che Dio è il principio di tutte le creature, e il fine al quale ogni cosa è ordinata, come il mare, dal quale scaturiscono attraverso innumerevoli sorgenti tutte le acque, e a cui ritornano attraverso i fiumi. Per il significato delle parole Colui che è, che era, e che sta per venire, si veda sopra. 

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