Il grande dono di Gesù agli uomini d'oggi tramite Vera Grita
28-I-1968 Gesù, vero Dio e vero Uomo, parla alla sua piccola sposa. (Gesù "detta", ed io Lo ascolto). Sto guardando la tua anima. Sto purificando la tua anima. Sto purificandola. Sto versando in essa le mie
grazie. Io sto penetrando in essa, ed essa in Me. Ho scelto la povertà: te, la tua anima, ed Io voglio darti tutto; e tutto ti darò col mio Sangue. Voglio col mio Amore staccarti dalla terra, perché tu,
mia sposa, t'incammini verso Me, verso la mia Luce, verso l'Alto. Quanto potrei dirti, in verità, è divino, è Paradiso. Ma anche se ti parlo di Paradiso, tu rimani turbata, e poi, senza il mio
aiuto, non puoi rientrare serenamente nella tua pochezza. Io ti preparerà ai Paradiso... Le sofferenze dei giorni scorsi, ora sono un ricordo. Tu me le hai date perché ormai tutto di te è mio. Non cercare
di capire i motivi delle prove, perché tu devi diventare "fanciulla". Altri capiranno, ma a te deve importare amarmi e ubbidirmi. Sì, sono qui, sono con te, sono nella tua anima e sono felice di vivere
vicino a te. Io, Gesù ti guardo e mi mostrerei a te se tu non ne soffrissi molto per ora. Questa tua fragilità, data dall'umano, è il mezzo che conquisterà a Me altre anime, molte anime. Voglio
comunicarti la "sete" delle anime. Verserò in te gocce dell'Acqua e dei Sangue dei mio Costato, perché voglio che tu pensi alle anime.
Quando saliremo il Calvario, tu mi darai la tua aridità,
la tua sete Io ti darò la mia sete. Così ci incontreremo nel Padre mio. Sì, fiducia e fede nei tuo Gesù. Fiducia nelle mie Parole, nei miei Dettati. Fede, fede, fede! Io, Gesù, Eterno Sacerdote,
confermo attraverso p. G. i miei voleri, e da questo Sacerdote da Me scelto per la mia Opera d'Amore riceverai Me. Presto gli scriveremo, poiché Io desidero comunicarmi a lui per scritto. Scriveremo a D. Borra,
D. Bocchi. Noi scriveremo molto perché per i miei amati Sacerdoti voglio effondere tanto amore, tanto conforto, tanto calore: il calore dei mio Cuore di Sacerdote Eterno. Anche per loro Gesù compie un'Opera
d'Amore unica: Gesù scrive ai suoi Sacerdoti, ai suoi Sé stesso sulla terra. Essi mi sentiranno così, molto, molto vicino; e la mia Grazia crescente in loro, le mie lettere, saranno di conforto, di
letizia, di pace. Si, figlia mia, tanto ti amo, e se vuoi farmi dono gradito, prega per loro: per tutti i miei Sacerdoti. Per essi ti ho scelta vittima in Me e tu sei per loro come essi sono per Me. Attendi in preghiera fiduciosa
l'incontro del Sacerdote di Savona: verrà. Io io manderà a Savona per la mia Opera d'Amore. lo detterei a lungo, ma sei sottomessa al tuo dovere, e questo devi compiere con amore, finché Io lo
permetterò. Per questo desidero che tu ti fermi a scrivere, ma non ti distrarre da Me. Desidero che tu rimanga immersa perché tu riceva da Me, forza, amore, calore. Io voglio la tua anima in Me, e in questa imprimere,
attraverso la mia Grazia, il mio Sembiante. Amami, amami e riposa in Me. Il tuo Gesù: l'Amore.
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