giovedì 2 aprile 2020

“Il Pane fortificante" Preparate tutto, perché l’orrore scoppierà!



Figlia Mia. Dì ai Nostri figli oggi per favore quanto sia importante ricevere la Santa Comunione, perché con Essa vi unite in modo molto speciale e meraviglioso con Mio Figlio, il vostro Salvatore. E’ per voi “Pane fortificante”e vi dona forza e resistenza, e proprio per questo che ora vogliono toglierveLA.

Figli Miei. Non permettetelo! Difendetevi da coloro che vi vogliono imporre le dottrine diaboliche, e celebrate la Santa Eucaristia in segreto, se non è possibile diversamente! Preparate tutto prima per poterlo fare, perché l’abominio irromperà, e molta "roba pagana" è già penetrata nelle vostre chiese.

Sollevatevi figli Miei, e difendetevi! Difendete ciò che è Sacro, e non permettete che vi sia preso, che sia modificato, sostituito e rimosso, perché è un vostro diritto come cristiani, come seguaci di Gesù quali, siete, come figli fedeli del Signore, celebrare le vostre Messe secondo gli insegnamenti di Gesù. Nessuno è autorizzato a prendervi la Santa Messa o a cambiarla!

Credete, abbiate fiducia e siate sempre fedeli a Mio Figlio, perché a voi si avvicinano tempi difficili, ma la luce del Signore risplenderà sempre per chi è fedele e devoto al Signore. Così sia, figli Miei.

In amore profondo,

La vostra amorevole Madre Celeste.

Cristiani, musulmani, ebrei, hanno lo stesso Dio? NO!



UN SOLO DIO, TRE RELIGIONI 

Questa formula, detta da non pochi scrittori, vorrebbe  forse soppiantare il dogma cattolico: "Un solo Dio in tre  Persone"? 
Sarebbe una bestemmia, oltre che una sciocchezza! 
Lo vedremo subito, facendo alcune distinzioni. 

 1 -  I Musulmani 

Il problema va messo subito su due piani: uno, oggettivo; 
l'altro, soggetivo. 
Sul "piano oggettivo", i musulmani hanno lo stesso Dio,  in quanto c'è un solo Dio, Creatore e Redentore, Giudice  supremo dei vivi e dei morti, dei credenti e degli atei.  Ammesso questo, però, sarebbe errore sostenere che, sul 
piano soggettivo, i cristiani, in quanto tali, abbiano la mede­ sima Realtà Divina dei musulmani; e questo perché non si  tratta più di parlare della sovranità di Dio su ogni creatura, ma  solo del contatto umano a tale Suprema Sovranità. 

Ora, qui, c'è una differenza abissale dal punto di vista del  soggetto. Vale a dire che, tra la Realtà divina, vista nella sua  essenza, quale ce lo disvela la luce della Fede, e la raffigura­ zione umana di Dio, quale ce lo presentano le false religioni,  non c'è neppure la pietra di paragone. Pretendere, quindi, di  poter negare questa differenza, o anche solo attenuarla,  significherebbe negare la necessità della Divina Rivela­ zione. Il Cristianesimo, cioè, visto così, sarebbe frammischiato  a quelle che Guènon chiama "le tradizioni". 
Il Cristiano, perciò, nella sua "religione rivelata", non  può avere che semplici approcci con altri uomini che, privi  del lume della Fede soprannaturale, appunto perché la loro  "religione naturale" è assolutamente incapace di arrivare a  una unione intima con la Divinità, con l'essenza divina in  quanto tale, poiché le loro religioni, forgiate dal cervello  umano-come appunto nel caso dell'Islam-restano deforma­ te. 
Infatti, il "dio" di Maometto, che forma l'oggetto della  "fede islamica", è un "dio" fabbricato su dottrine e tradi­zioni ebraiche, che Maometto ha conosciute e fatte sue, per  cui la sua "fede" ha nulla a che vedere con quel "Dio" che  Gesù ci ha rivelato. "Nessuno conosce il Padre se non il Figlo e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo" (Mt. c. II, v. 
27) 
Perciò, quello che di "Dio" sanno i musulmani, attra­ verso il Corano, è totaliter diverso dalla Realtà divina,  qual è di fatto, mentre il Corano parla di un Dio-monarca,  lontano, solitario, padrone implacabile del destino umano,  inconoscibile, e parla di un Dio che ricompensa i suoi adoratori  con sensualità innominabili in un "paradiso-harem", di un  Dio, quindi, che poteva esistere solo nella testa di Maometto.  Perciò, l'idea religiosa mussulmana è inane e inadeguata  all'idea rivelata di Dio. Cristo, invece, è categorico: "Nessu­ no viene al Padre se non per Me" (Jo. 14, 6). "Se mi  conosceste, conoscereste anche il Padre mio" (Jo. 14, 7).  "Chi rifiuta il Figlio non ha neppure il Padre" (I Giov. 2, 
23) ... 

Ora, questo dimostra come nessuna religione, così detta  "naturale", può conoscere Dio com'è stato rivelato solo da  Cristo, né Lo può adorare "in spirito e verità"
Benchè la religione musulmana la diano per ispirata, la  dicono la "religione del Libro", è da sa persi che in questo  Libro, il Corano, vi si insegna che è bestemmia riconosce­ re che Dio abbia un Figlio, per cui ogni mussulmano  protesta energicamente se gli si dice che la religione  islamica permette di adorare lo stesso Dio dei cristiani!  Detto questo, dobbiamo anche dire, di conseguenza, che  è pure erroneo affermare che il Cristianesimo, il Giu­daismo e l'lslam sono tre religioni monoteiste. 
Infatti, il monoteismo è la "credenza in un Dio unico",  il che potrebbe sembrare il punto di partenza per un "ecume­nismo", perché se i cristiani credono in un solo Dio (''Credo  in unum Deum"), anche gli Ebrei e i mussulmani - si dice - credono in un unico Dio. Ma è una falsa concezione. La SS.  Trinità, propria della fede cristiana, infatti, se intesa in quel  senso, avverrebbe in una fase successiva all'unicità di Dio,  per cui potrebbe essere una nozione comune su cui fondere le  tre religioni. Ma anche qui, ci sarebbe un falso teologismo.  Ecco come lo spiega il Padre Marananche S. J. 1: 
«La Rivelazione corre il rischio di aggiungersi come  un piano sovrapposto a questo piano-terra indispensabi­ le. La Trinità non influisce realmente sull'Unità, non  porta a ripensarla da cima a fondo. Di qui la tendenza  degli apologisti a svendere la differenza cristiana in nome  di un ecumenismo di cortesia o ... d'impazienza». (p. 18).  E ancora: «È impossibile, per la cristianità, pensare una  divinità fuori del gioco della carità, attraverso la quale si  comunica; essa non esiste senza il dono (d'amore) che fa  di sè stessa e che è essa stessa. Ciò che in noi è separato, in  Dio coincide» (p. 226). 
Quindi: il "Dio naturale", che si vorrebbe comune alle "tre religioni monoteiste", è un essere che non ha alcun  fondamento, perché altro non esiste che nella mente umana.  Jean Zizoulias scrive; «Sarebbe impensabile parlare di  un "Dio uno" prima di parlare del Dio che è "comunione",  cioè della SS. Trinità. La SS. Trinità è un concetto  ontologicamente primordiale, e non una nozione che si  aggiunge alla sostanza divina» (p. 227). 
Non tragga in inganno lo studio separato di "Dio, Uno e  Trino", come si fa in teologia scolastica, perché questo è  questione solo di metodo, per chiarezza di discorso. Il docen­te non deve dare l'impressione che la Trinità sia "un correttivo  aggiunto in un secondo tempo all'unità divina". No! essa  non è "un'aggiunta secondaria o facoltativa", ma la Trini­tà delle Persone è l'essenza stessa della divinità; è il modo  unico, inimitabile che ha Dio di essere Uno. Quindi: "L'im­portante è respingere decisamente una teologia a due livelli:  un piano-terra universale ed evidente; un piano facolta­tivo ed aggiunto che sarebbe il vero ostacolo all'unanimi­tà" (p. 22). È un grave errore unire il monoteismo cristia­no a quello giudaico e musulmano. È una falsa prospetti va,  perciò, usare l'espressione "religioni monoteistiche", per­ ché il contenuto di queste tre religioni è essenzialmente e  radicalmente diverso! 
Dopo il sopradetto, viene spontanea la domanda: ma la  riunione "ecumenica" di Assi,si del 27 ottobre 1986 aveva  presente questa necessaria distinzione teologica? E Gio­ vanni Paolo II ha creduto, forse, di rassicurare gli animi  cattolici dicendo che non si sarebbe trattato di "pregare  insieme, ma di essere insieme a pregare"? .. E con questo  ha creduto, forse, di allontanare ogni pericolo di sincretismo? ..  Per cogliere meglio il suo pensiero, va letto il suo discorso  ai Cardinali,z in cui Egli cerca di definire "lo spirito di  Assisi", "l'evento di Assisi", il "ministero di Assisi", in  funzione della "unità dell'unico Popolo di Dio", quale è  descritto nel Decreto del Vaticano II sull'ecumenismo,  "Unitatis Redintegratio"
Ebbene, il Papa parla come se questa "unità sopranna­turale" della Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, - che è il vero  scopo dell'ecumenismo! -provenisse dal fatto che gli uomini  sono capaci di pregare. Anche questo si è visto ad Assisi.  Egli ha detto: «l'unità che proviene dal fatto che ogni  uomo e donna sono capaci di pregare, cioè di sottometter­ si totalmente a Dio e di riconoscersi poveri davanti a Lui»  (par. Il). 
Ma è stata una affermazione grave, che ha generato una  confusione drammatica. Infatti, il teologo si è posto subito la  questione: non essendoci, nel discorso del Papa, alcuna  distinzione tra ordine naturale e ordine soprannaturale, è  poi vero che "ogni uomo e donna sono capaci di pregare,  cioè di sottomettersi totalmente a Dio?". 
La risposta teologica è: sì, sul piano naturale, perché è  inerente al sentimento religioso che Dio ha messo in ogni  uomo e donna; ma questa preghiera non fonda l'unità del  Corpo Mistico, che è di ordine assolutamente superiore.  Quindi, la Chiesa, Sposa mistica di Cristo, non può avere  questa capacità "naturale" di pregare; pensarlo e dirlo è  certamente eretico! 
Infatti, per costruire l'unità del Corpo Mistico- mistero  soprannaturale! - occorrono il merito e una preghiera so­prannaturale che solo la Fede e la Carità possono far  nascere nell'anima. Negarlo, significa negare la necessità  della Incarnazione e della Redenzione, e sarebbe abbassare  a livello di realizzazioni umane tutta l'economia della sal­vezza, il che, allora, sarebbe un autentico naturalismo! Ne  consegue, perciò, che la giornata di Assisi, che riunì, attorno  al Papa, infedeli, pagani ed idolatri, fu costituita solo da un sentimento religioso naturale, e perciò estraneo alla vera  Fede, e perciò impotente a salvare! 
Il sentimento religioso, infatti, non è la Fede! Purtrop­po, ormai, si è fatta una grande confusione tra Fede e senti­ mento religioso. Da qui, lo scacco continuo e principale  dell'ecumenismo d'oggi. Padre Emmanuel, nel suo scritto:  "Lettre a une mère sur la foi", al capitolo VI, intitolato:  "Quale differenza c'è tra la fede e il sentimento religio­ so?", scrive: «
Ci sono dei popoli, presso i quali il sentimento religio­ so è profondissimo, e questo naturalmente, per esempio,  tra gli Arabi. Un arabo non mancherà mai alla sua  preghiera del mattino, del mezzogiorno e della sera. Sente 
il "muezzin" gridare dall'alto del minareto la formula  sacra: "La Allah ... " ecc., e tosto si mette a pregare, sia che  si trovi in compagnia, sia in mezzo ad una piazza, sia che  sia intento ad un qualunque lavoro; è l'ora, egli prega.  Per questo stesso sentimento religioso, l'arabo riferisce  tutto alla volontà di Dio; i casi della vita, la salute, la  malattia, anche la morte; tutto riferisce a Dio e in tutte le  circostanze ripete: "Dio è grande!". Ecco il sentimento  religioso in tutta la sua potenza. 
Ricordatevi, però, che la nostra natura è decaduta in Adamo; e da una natura decaduta non può che uscire un  sentimento religioso anch'esso decaduto. La natura non  può risollevarsi da sola, e il sentimento religioso, pura. mente naturale, non può assolutamente ricondurre l 'uo­ mo a Dio né trarlo dal peccato". Quindi: il sentimento  religoso è in sè stesso buono, ma insufficiente, da solo, a  salvare. E questo perché manca della Fede teologale, virtù  infusa col Battesimo. 
«La Fede- continua P. Emmanuel- non è nell'ordine  naturale. La Fede è l'assenso del nostro spirito alla verità  rivelata da Dio. È un bene che non scaturisce dalla nostra  natura, ma che le è dato dall'alto per guarirla. La Fede è  essenzialmente purificatrice: "Fide purificans corda"  (Act. 15, 9) ... La Fede è essenzialmente fortificatrice:  "Confortatus in fide", dice S. Paolo (Rom. 4, 20). E anco­ ra: "Tu autem fide stas": se stai in piedi, è per la Fede  (Rom. 11, 20). La Fede vivifica. Il giusto vive di fede: essa  lo rende presente, vivo nei nostri cuori:" "Christum  habitare per fidem in cordibus vestris" (Ef. 3, 17). La  Fede è il principio di un mondo nuovo, rigenerato in Gesù  Cristo Nostro Signore. La Fede è la luce che precorre gli  splendori dell'eternità, nella quale vedremo Dio. La Fede è la madre della santa speranza e della divina carità». 
È chiaro, quindi, che la distinzione tra Fede e sentimen­to religioso ha la sua base fondamentale sull'altra distinzio­ ne: la distinzione tra ordine naturale e ordine sopranna­turale. 
Tutte le questioni teologiche gravitano qui, e a questo  bisogna rifarsi ogni volta che si parla di natura, di Grazia, di  rapporti dell'anima con Dio, del mistero della Chiesa, della  salvezza degli infedeli. 
Quindi, anche a questa domanda: "abbiamo lo stesso Dio  che i mussulmani?", si risponde con quella distinzione,  senza la quale anche l'ecumenismo è malinteso, perché fuori  strada! 

sac. Luigi Villa

IMPORRANNO ORA UN VACCINO CHE NESSUNO DEI MIEI FIGLI DOVRÀ ACCETTARE.



Ascolta la Parola del Cielo, o uomo!
Dio Padre, l’Onnipotente Jahwè, mette il suo dito su questa Umanità che richiama con urgenza a Sé. Ponetevi in Me, o uomini, il vostro Dio vi reclama, non siate sordi a questo suo appello, il tempo è finito, l’ora entra nel suo infinito dolore.

Affrettatevi alla conversione, figli miei, tornate a Me, non andate più per la via sbagliata, raddrizzate i vostri sentieri in direzione del vostro Unico e vero Dio, il Supremo.
Abbiate carità per voi stessi e per il vostro prossimo. Il Male impera in ogni angolo della Terra, la sua manifestazione è distruttiva, Satana vuole prendervi con sé, non accogliete le sue falsità.
Imporranno ora un vaccino che nessuno dei miei figli dovrà accettare perché segnerebbe la propria vita in Satana. Correte invece ad inginocchiarvi alla Santa Croce di Gesù Cristo e chiedendo il suo perdono supplicate la sua misericordia.

I monti stanno franando, i fiumi esondano, i mari si gonfiano con onde pericolose, i vulcani eruttano e la Terra continua a tremare ovunque.
Benedetti figli di Dio, aprite i vostri occhi al Cielo e invocate la grazia del perdono. Suppli-cate la Divina Misericordia del vostro Dio Amore, la sua Giustizia è ormai su questa Umani-tà avviluppata agli artigli di Satana; l’uomo non si accorge della sua condanna a morte eterna.
Figli di Gerusalemme, abbracciate la Parola del vostro Dio Amore e venite a Lui affinché i tempi siano abbreviati dal dolore che ora si abbatterà sulla Terra. Ponete rimedio in fretta, tornate a Me, o uomini, non restate nella vostra stoltezza, mettete in voi lucidità, accorgetevi dell’inganno che vi attanaglia l’anima e urlate il mio santo nome affinché possiate avere l’aiuto.
Giunge sulla Terra una cometa!
Attenti, o uomini, perché tutti la vedrete; la sua luce sarà sfolgorante,
… la sua missione è in Me!
Succederà un grande terremoto, la terra tremerà tutta, i cuori degli uomini saranno scossi, molti moriranno di spavento se non saranno tornati al loro Dio Creatore.
Ravvedetevi in fretta, sappiate che il tuono che irromperà all’improvviso
non porterà inganno, ma aprirà i cuori alla Verità.

Dio c’è, o popolo crudele e infedele! Dio ora si manifesterà ai vostri occhi, …tutti Lo vedrete, ma non tutti sarete da Lui abbracciati.
                                          È in atto il Rapimento degli eletti!
Preparatevi figli miei, mettetevi in condizioni di Me per poter entrare a godere delle mie meraviglie in eterno. Amen!

Carbonia 01.04.2020

La natura si estinguerà in pochi attimi e si manifesteranno epidemie inattese che si propagheranno.



NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO



L’aria contaminata percorre la Terra alterando la mente, l’energia e l’agire e operare umano. Questa contaminazione aumenterà. E’ questo il motivo per cui l’uomo agisce senza la consapevolezza delle proprie azioni.


L’ANTIDOTO CONTRO QUESTA CONTAMINAZIONE E’ “RICEVERMI ADEGUATAMENTE PREPARATI NELL’EUCARESTIA ED ESSERE AMORE, COME MIA MADRE ”.


Un altro antidoto consiste nell’emanare pensieri di amore e di bene rivolti a tutto il creato, ai vostri simili, anche nei momenti difficili.
Siate amore per contrastare questa contaminazione.


SAPPIATE CHE NON SIETE SOLI, NON LO SIETE MAI STATI.

Come conseguenza del cattivo uso della libertà, l’uomo ha creato con la sua stessa volontà mostri come: armi, energia atomica, tecnologia impiegata al servizio del male, contaminazione e, infine, sofferenze al corpo umano… tutto ciò tormenterà l’umanità intera e il Mio Popolo lo ignora.


Questi sono gli elementi che si assicureranno il dominio su tutta l'umanità. Questi sono i mostri che si stanno risvegliando e sollevando, mostri creati dalla scienza, dalla volontà umana mal gestita e male impiegata.


Mostri che preparano la venuta del nemico dell’uomo, del malvagio oppressore dell’uomo, dell’anticristo.


Mostri che devasteranno paesi interi in pochi secondi.
Mostri che costringeranno la razza umana a retrocedere di nuovo, a iniziare da capo.


La natura si estinguerà in pochi attimi e si manifesteranno epidemie inattese che si propagheranno.

Non vi dico questo per spaventarvi, ma perché vi rafforziate nella fede, perché vi fortifichiate nel Mio Corpo e nel Mio Sangue, affinché la vostra mente e i vostri pensieri siano limpidi e puri, in modo che quando il male invaderà il pensiero e la ragione voi vi rechiate da Mia Madre dicendo:


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO!
E DI FRONTE A QUESTE PAROLE SUBLIMI, CHE PIU’ CHE PAROLE SONO UN’ADESIONE TOTALE ALLA NOSTRA TRINITA’, DAVANTI A QUESTA ADESIONE IL DEMONIO FUGGIRA’ PER PAURA E SPAVENTO.

23.11.2011


Quelli che sono alleati in questo momento, si tradiranno.



NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO


Popolo Mio, la guerra si avvicina all’umanità, quelli che sono alleati in questo momento, si tradiranno. 
Le pestilenze spunteranno l’una dopo l’altra, ma non sono state inviate da Me, sono state create nei laboratori.

Quanto patisce il Mio Cuore per questo!
Quanto soffre per questo, per la scelleratezza dell’uomo, per il disamore dell’uomo per i propri fratelli!

Molti negano il Mio potere divino e chiedono l’aiuto di satana.



Gesù Cristo 

“Pregate, pregate, pregate. Sono molti quelli che non credono in Me e nella Mia Divinità. Molti negano il Mio potere divino e chiedono l’aiuto di satana. Continuate sempre a pregare per gli increduli. Continuate a pregare sempre per loro.” 

Quanto soffre Gesù per gli uomini ingrati!. Nel mondo esistono molte persone che cercano solamente la propria soddisfazione e i piaceri del mondo. Persone che si lasciano accecare dal demonio nella ricerca del potere e della ricchezza. Molte di queste persone partecipano a messe sataniche e a riti del genere chiedendo aiuto al demonio. E’ questo il motivo della sofferenza di Gesù. Queste persone non conoscono la sofferenza eterna dell’ inferno, poiché, se sapessero, farebbero subito penitenza per i loro peccati e chiederebbero perdono a Dio per tutte le ingratitudini nei suoi confronti.

Edson Glauber

Una famiglia che non vive l’amore non può accogliere Mio Figlio Divino



Messaggio della Regina del Rosario e della Pace


La Madre di Dio mi diede un importante e lungo messaggio: 

E’ molto importante pregare insieme. E’ necessario vivere l’amore nelle famiglie. Le famiglie sono distrutte perché manca loro l’amore e perché non lo vivono tra loro. Una famiglia che non vive l’amore non può accogliere Mio Figlio Divino, perché Gesù è l’amore ed Egli desidera vivere nelle famiglie per trasmettere loro il Suo amore. Ma le famiglie Lo rifiutano, poiché si preoccupano solo dei loro interessi e le loro preoccupazioni impediscono che possano sentire Gesù nei loro cuori. Cari figli, voi siete famiglia. Voi siete la mia famiglia. Io sono la vostra Madre e Dio è vostro Padre. Dio desidera che tutte le famiglie vivano in comunione di amore con Gesù e con i fratelli. Figli miei cari, amatevi tra di voi. Amatevi gli uni gli altri come Gesù vi ama e come Io vi amo. Come già vi dissi: è dal cuore dell’ uomo che Dio raccoglierà tutto quello che di buono egli avrà realizzato durante il percorso della sua vita terrena, dopo la sua esistenza qui sulla terra. Pace, pace, pace: proclamo ancora una volta!... Io desidero la pace tra tutti i cristiani del mondo intero. Cristiani o non cristiani tutti figli miei. Come Mio Figlio Gesù vi disse, ci sono ancora molte pecore che non sono state condotte allo stesso gregge, che non sono dello stesso ovile. Pregate per l’unione di tutti i cristiani. Io sono la Madre di tutti i popoli, Madre di tutta l’umanità; Io sono la Vergine della Pace e del Rosario... Desidero ora parlarvi, miei piccoli, della necessità di preghiera per tutta la Santa Chiesa e specialmente per il Papa Giovanni Paolo II, il rappresentante del Mio Divino Figlio in questo mondo. Gli uomini non vogliono accettare i suoi insegnamenti tanto santi che Mio Divino Figlio pone nelle sue labbra. E’ imprescindibile che tutti ascoltino la sue chiamate alla conversione, alla preghiera, all’unione alla Santa Chiesa e specialmente all’osservanza dei Santi Comandamenti di Dio, come anche agli ordini della Sua Santa Chiesa che ,ancora una volta vi dico, è quella Cattolica. Pregate, pregate molto per i miei figli prediletti e offrite ogni giorno costanti sacrifici per loro. Il vostro amore per la ua Chiesa deve essere costante. E’ necessario non diminuire le vostre preghiere per lei. Pregate continuamente Dio per un rinnovo totale della Sua Chiesa e soprattutto perché i ministri di Dio in questo mondo siano inondati dalla luce divina dello Spirito Santo che li guiderà e li illuminerà su come condurre la Sua Santa Chiesa per il cammino del Signore, senza alcuna macchia e senza alcun errore, ma infallibilmente perché fino ad oggi è stata condotta dal Signore per mezzo della luce del Suo divino Spirito. Miei piccolini, il Rosario sia la vostra arma. La vostra Madre del cielo insiste tanto sulla preghiera quotidiana del Santo Rosario, poiché è per mezzo di questa umile preghiera che noi distruggeremo tutta l’astuzia e la superbia del dragone infernale. Diffondete tra tutti i vostri fratelli la preghiera del Santo Rosario, insegnate loro che non sanno pregarlo bene e con amore. Io sono la Signora del Rosario. Il Rosario è il segno della mia presenza materna in mezzo a voi. Sappiate che dove si prega il Rosario Io, vostra Madre Celeste, mi faccio presente e lì resto per diffondere sopra i miei cari figli, innumerevoli grazie dal Mio Cuore Immacolato. Quanto mi piacerebbe che i miei piccolini, tutti loro, si consacrassero al Mio Cuore Immacolato e al Sacro Cuore del Mio Divino Figlio Gesù. E’ necessario che diffondiate, tra tutti i vostri fratelli, la devozione ai nostri Sacri Cuori. I nostri Sacri Cuori distruggeranno, con le fiamme ardenti del purissimo amore, tutto il male che satana ha sparso in questo mondo tra i miei figli peccatori. I nostri Sacri Cuori trionferanno figli miei, siate sicuri di questo e saranno tutti felici coloro che saranno dentro a questi nostri Cuori. La loro allegrezza sarà talmente grande che niente in questo mondo potrà eguagliarla. La loro allegrezza sarà totale così come Mio Divino Figlio ha promesso. Quando lo Spirito Santo avrà acceso tutti i cuori con il fuoco del Suo amore, allora tutta l’umanità arderà del santo desiderio di volere Dio al di sopra di tutte le cose e tutto ciò che è del mondo non avrà più spazio nei cuori perché, solo Dio sarà l’unico e vero tesoro. Pregate, pregate, pregate chiedendo al Divino Santo Spirito che diffonda sopra di voi la luce, perché tutti siano rinnovati dalla Sua grazia santificante. Figli miei, è necessario che non vi lasciate abbattere dalle insidie del nostro avversario. Egli è molto astuto e sagace. Restate in pace e vivete la pace e mai sarete strumenti dei quali egli si servirà per realizzare i suoi malefici piani. L’uomo che sta in pace con Dio suo creatore non darà mai opportunità a satana di venire a tentarlo. Bisogna che i miei figli sappiano che la miglior arma per vincere tutta la superbia del nemico nelle tentazione è l’umiltà. In una anima umile il demonio non può nulla, poiché l’umiltà è santa ed è gradita agli occhi di Dio. Fu nell’umiltà della sua Madre Celeste e nella sua piccolezza che Dio pose i suoi occhi e la scelse per essere la Madre del Suo Divino Figlio. Vedete figli, quanto è grande e importante l’umiltà agli occhi di Dio. Voi dovete vivere questa virtù ogni giorno della vostra vita: dovete essere piccoli, semplici, non aspirare a cose grandi e non voler essere importanti agli occhi degli altri, ma dovete chiedere di essere coloro che servono il prossimo. Il Mio Divino Figlio, nel Suo Vangelo, sempre vi ha esortato a vivere il sevizio verso il prossimo e verso i più bisognosi. Egli essendo Dio, il creatore di tutte le cose, ci insegnò che il primo passo per l’uomo che vive in sintonia con le opere di Dio è praticare l’umiltà nel servizio al prossimo, mediante la preghiera al Padre supplicando per avere la forza, la luce, la grazia del Suo Divino Spirito, affinché il suo lavoro sia gradito a Dio. Figli miei, Io vostra Madre vi amo molto. Il Mio amore è immenso, tanto immenso quanto tutta l’estensione dell’universo. Questo amore immacolato è per tutti voi. Se voi desiderate essere miei e di Mio Figlio Gesù dovete ascoltare tutto quello che vi ho chiesto in questo mio santo messaggio di conversione. Mettetelo in pratica. Vivetelo cari figli, vivetelo. Io, Maria, la Vergine Madre di Dio e la Vergine della Pace vi benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!” 

Edson Glauber 03/03/96 

Le ultime sette parole.



La Sesta Parola 


Tutto è compiuto 

Da tutta l’eternità Dio volle fare l’uomo a immagine e somiglianza del suo Figlio diletto. Dopo aver dipinto i cieli di azzurro e la terra di verde, Dio creò un giardino stupendo, come solo lui poteva fare. Lì vi pose l’uomo, fatto a immagine di suo Figlio. Però, in un modo strano e misterioso, la ribellione di Lucifero riecheggiò sulla terra e l’immagine di Dio nell’uomo si sbiadì e si rovinò. 

Il Padre celeste, nella sua infinita misericordia, volle ripristinare nell’uomo la sua antica gloria. Per far sì che il ritratto potesse nuovamente essere fedele all’originale, Dio volle mandare sulla terra suo Figlio, secondo la cui immagine egli aveva fatto l’uomo: in questo modo la terra avrebbe potuto vedere di nuovo come Dio aveva voluto che l’uomo fosse. Nella realizzazione di quest’opera, l’Onnipotenza divina poté far uso, come solo Dio poteva fare, di quegli elementi che erano serviti nella sconfitta, trasformandoli in strumenti di salvezza. Nell’economia divina della Redenzione, gli stessi tre strumenti che avevano cooperato alla nostra caduta furono usati per la nostra redenzione. Al posto dell’uomo disobbediente, Adamo, egli pose l’uomo obbediente, Gesù; al posto della donna orgogliosa, Eva, egli pose un’umile vergine, Maria; al posto dell’albero nel mezzo del giardino, egli pose l’albero della croce. La Redenzione era ora completa. Il lavoro che il Padre gli aveva dato era stato compiuto. Così siamo stati comprati e pagati a caro prezzo. Siamo stati riscattati grazie a una battaglia in cui non furono usate le cinque pietre che servirono a David per uccidere Golia, ma le cinque piaghe, le orribili ferite inflitte sulle mani, sui piedi e nel costato di Gesù; una battaglia in cui non fu usata un’armatura luccicante sotto i raggi del sole di mezzogiorno, ma la carne appesa come uno stendardo rosseggiante sotto un cielo tenebroso; una battaglia il cui grido non era: «Schiaccia e uccidi», ma: «Padre, perdonali»; una battaglia in cui non furono usate delle punte d’acciaio, ma gocce di sangue; una battaglia in cui il perdente fu colui che uccise il nemico. Ora questa battaglia era terminata. Durante le ultime tre ore, Gesù si era occupato delle cose del Padre. L’artista aveva dato l’ultimo tocco al suo capolavoro e, con la gioia dei forti, gridò il canto del suo trionfo: «Tutto è compiuto». 

Il suo lavoro era giunto a compimento, ma il nostro? Solo Dio può permettersi di usare quella parola, noi no. Il lavoro di acquisire la vita divina per l’umanità è terminato, ma la distribuzione dei suoi meriti continua. Egli ha compiuto l’opera di riempire i serbatoi della vita sacramentale con le fonti del Calvario, ma l’opera di lasciare che essa inondi le nostre anime non è ancora terminata. Egli ha costruito le fondamenta, noi dobbiamo edificarci sopra. Egli ha terminato l’arca, ha aperto il suo lato con la lancia, si è vestito con il manto del suo preziosissimo sangue, ma ora noi dobbiamo entrare.  

Il Signore è alla porta e bussa, ma la maniglia è solo dal nostro lato e solo noi possiamo aprirla. Gesù ha operato la consacrazione, ma spetta a noi fare la comunione. Solo da noi dipende il compimento dell’opera che ci è stata affidata, dalla nostra capacità di adeguarci alla sua vita, diventando altri “Cristi”. Infatti, il suo venerdì santo e la sua passione non potranno giovarci se non prendiamo la sua croce e lo seguiamo. 

Il peccato è l’impedimento più grande al compimento di quest’opera, e finché regnerà il peccato nel mondo Cristo continuerà a essere crocifisso nei nostri cuori.  

“Vidi il Figlio di Dio passare incoronato di una corona di spine. / «Ma non è già stato tutto compiuto, Signore?», gli chiesi, / «...e tutta l’angoscia che hai già sopportato?». / Egli si volse a me con sguardo solenne e disse: «Non hai ancora capito? Guarda, ogni anima è un Calvario e ogni peccato una croce»” (R. A. Taylor). 

Preghiera 

O Gesù! La Redenzione è opera tua, la riparazione è opera mia, poiché riparare significa diventare una cosa sola con te, con la tua vita, la tua verità e il tuo amore. La tua opera sulla croce è terminata, ma il mio lavoro è quello di farti scendere dalla croce, poiché “Ovunque ci sia silenzio attorno a me, di giorno o di notte, un pianto mi fa trasalire. / Esso viene dalla croce... / La prima volta che lo udii corsi fuori a cercare. / Allora trovai un uomo crocifisso su di un trono / che era una croce. / Gli dissi: «Ti farò scendere di lì». / Provai a togliere i chiodi dai suoi piedi ma l’uomo mi disse: / «Lasciali, non posso scendere di qui finché ogni uomo, ogni donna e ogni bambino / verranno insieme e mi faranno scendere». Ma io risposi: / «Non posso sopportare il tuo pianto. / Cosa posso fare per te?». / «Va’ per il mondo», disse lui, / «di’ a tutti quelli che incontrerai che c’è un uomo appeso a una croce»” (E. Cheney). 

Tu sei sulla croce, ma noi dobbiamo farti scendere. Sei rimasto appeso lì per troppo tempo ormai! Attraverso il tuo apostolo Paolo ci hai detto che coloro che ti appartengono crocifiggono la loro carne e la loro concupiscenza. La mia opera allora non sarà compiuta, fino a quando non prenderò il tuo posto sulla croce. Finché non ci sarà un venerdì santo nella mia vita, non potrà esserci il mattino di Pasqua; finché non indosserò il manto del folle, non potrò indossare la bianca tunica della saggezza; finché non ci sarà la corona di spine, non potrà esserci la glorificazione del corpo; finché non ci sarà la battaglia, non potrà esserci la vittoria; finché non ci sarà la sete, non potrò essere accolto al banchetto celeste; finché non ci sarà la croce, non potrà mai esserci una tomba vuota. 

Insegnami, o Gesù, a terminare quest’opera, poiché i figli dell’uomo non possono entrare nella gloria eterna se non attraverso la sofferenza. 

Mons. Fulton John Seen

mercoledì 1 aprile 2020

Geremia



Il ritorno degli esiliati

1Il Signore dice: 'Quando arriverà il momento che ho stabilito, io sarò il Dio di tutte le tribù d'Israele, ed esse formeranno il mio popolo.
2Nel deserto mi sono dimostrato benevolo
verso un popolo sfuggito
alla morte violenta.
Mentre Israele camminava ancora
cercando riposo,
3gli sono venuto incontro da lontano
e gli ho detto:
'Ti ho sempre amato e per questo
continuerò a mostrarti il mio amore
incrollabile'.
4Gente d'Israele, ti ricostruirò di nuovo
e tu riprenderai forza.
Suonerai di nuovo i tuoi tamburi
e ti unirai alle danze di gioia.
5Pianterai di nuovo le vigne
sulle colline di Samaria
e chi le ha coltivate potrà goderne i frutti.
6Sì, è vicino il giorno in cui le sentinelle
grideranno sulle montagne di Efraim:
'Venite, saliamo al monte Sion,
per stare vicini al Signore, nostro Dio''.
7 Il Signore dice:
'Cantate di gioia per il popolo
di Giacobbe,
rallegratevi con la prima tra le nazioni!
Cantate le vostre lodi a Dio e dite:
'Il Signore ha salvato il suo popolo,
ha liberato i superstiti d'Israele'.
8Infatti io li riconduco dalle regioni del nord,
li raduno dai punti più lontani della terra.
Ritorneranno con loro anche i ciechi
e gli zoppi,
le donne incinte e quelle che hanno
appena partorito;
insieme formeranno una folla immensa.
9Sono partiti piangendo,
li farò ritornare con lacrime di gioia.
Li condurrò a torrenti ricchi d'acqua,
per una strada comoda, dove non
inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
ed Efraim è il mio primogenito'.

GESU’ AL CUORE DELLE MAMME



C'è un calendario i cui fogli non cadono... Gli anni passano, figlia mia, ma sono come un razzo vettore, che si distacca dalla terra, per andare verso il cielo. Esso non corre velocemente nel vuoto lasciando un vuoto, ma si avvicina rapidamente alla meta. Non perde ma acquista. Ogni compleanno può essere anche triste, se si guarda al tempo che passa e si rivolge il pensiero al calendario che, ogni giorno, perde ad uno ad uno i suoi fogli, che cadono come giorni perduti. C'è un calendario i cui fogli non cadono ma si accrescono, perché è il calendario dell'eternità.

don Dolindo Ruotolo

Preghiera Portare il cielo alla terra



I DUE LINGUAGGI DELLA PREGHIERA


Preghiera e doni dello Spirito Santo  

E' così potente quando preghiamo e permettiamo ai doni  dello Spirito Santo di fluire liberamente dentro di noi!  Generalmente, preghiamo cose che non conosciamo  naturalmente dopo che abbiamo trascorso del tempo  pregando nello spirito, in lingue. Questa conoscenza può  venire attraverso il dono delle lingue e dell'interpretazione, la  parola di conoscenza o la parola di sapienza. 

I doni dello Spirito Santo sono all'opera quando  all'improvviso sappiamo di qualcosa che non conoscevamo  prima. Sappiamo esattamente come pregare, e poiché  abbiamo sentito proprio da Dio e così personalmente,  di  quella situazione, la nostra fede diventa forte in maniera  soprannaturale. Quando operiamo nel dono di fede,  avvengono miracoli. 

La tua nazione è ora coperta dalle acque come era stato predetto e seguiranno castighi più pericolosi.



San Michele Arcangelo


Al Popolo degli Stati Uniti d'America.

La tua nazione, la nazione di Dio appena scelta, sta affrontando un periodo di sventura? un periodo di rovina che ti è stato portato dai leader che agiscono in conflitto con il piano di Dio per te e dai tuoi stessi fallimenti nella preghiera nel invertire il corso degli eventi. Stai entrando in un periodo di grandi castighi che non possono più essere annullati.


Quante volte la tua nazione è stata avvertita delle sue attività mentre ha prestato poca o nessuna attenzione agli avvertimenti? Quante volte il Signore ha intercettato per tuo conto per riportarti ai principi che un tempo ti hanno reso una grande nazione? Quante volte ti sei allontanato dal Signore e hai perseguito il materialismo e l'avidità sfidando la Sua Volontà per te? Quante volte ti sei allontanato dai Suoi comandamenti e dai Suoi comandamenti per essere una nazione di alti costumi e ideali?
Quante volte hai rischiato la vita dei tuoi figli creando leggi e politiche che vanno contro la creazione stessa della vita? Quante volte sei stato testimone della violenza e del crollo della morale e della società a seguito delle tue politiche sempre più liberali che hanno ridotto le convinzioni fondamentali di questa nazione una volta grande all'ombra del suo ex sé? Quante volte hai previsto di poter continuare a sputare di fronte a Dio prima che ti accadessero i castighi?
Ora è giunto il momento in cui grandi castighi cadranno sulla Terra. Dio non sta dirigendo questi castighi dal regno celeste come punizione diretta dei Suoi figli. I castighi che sono arrivati ​​e che presto verranno sono il risultato dei tuoi comportamenti e delle tue attività. Perché il modo in cui vi siete comportati come nazione è la causa del grande tumulto a cui state assistendo. Quante volte sei stato avvisato di tornare al piano di Dio per l'umanità e per la tua nazione?
Una volta eri stata una nazione scelta agli occhi di Dio, ma proprio come i tuoi antenati in Israele hai sperperato le tue opportunità e i tuoi doni dal Signore. Hai approfittato di queste opportunità per arricchirti a spese degli altri. Hai approfittato delle tue libertà per diventare licenzioso e senza considerazioni morali mettendo in pericolo le vite innocenti dei tuoi figli in un numero sempre più crescente di maggiore intensità attraverso le generazioni successive. Ora i tuoi figli, in larga misura, sono diventati moralmente falliti perché sono stati più esposti all'opera di Satana e meno alla Luce del Padre celeste.
Per quanto tempo hai pensato di poter continuare a esistere ostentando la tua nuova ricchezza di fronte al Redentore e al Salvatore? È venuto da te su questa Terra per rinnovare il patto di Dio con l'umanità e tu hai sperperato quel patto alla ricerca dei piaceri terreni. Ora quei piaceri stanno scomparendo davanti ai tuoi occhi. Il mondo del piacere in cui alla fine non hai trovato felicità si sta rivoltando contro di te adesso. Ora sarai costretto a focalizzare la tua attenzione sul Redentore e il suo piano per l'umanità per te sta entrando in un periodo di oscurità in cui solo la Luce del Redentore salverà l'umanità dalla sua stessa distruzione.
Il periodo di castighi che sta per seguire non può più essere migliorato, rinviato o modificato. Le straripanti dighe del peccato e l'energia negativa generata dall'uomo stanno ora inondando il tuo pianeta e ogni coscienza individuale. Solo avvicinandoti al Creatore puoi salvarti dalle prove prima della purificazione del pianeta. Solo attraverso il Redentore puoi affrontare il futuro con coraggio e senza paura. Solo attraverso il Redentore troverai serenità e pace sulla terra di fronte a un caos e una confusione sempre più numerosi mentre la fibra stessa della tua civiltà inizia a rilassarsi e sfilacciarsi.
Non temere se vivi nella Luce del Redentore, poiché Egli è con te in questi tempi difficili in più modi di quelli che stai vivendo personalmente e in modi che ti appariranno più evidenti quando il velo verrà sollevato. Quelli di voi che vivono nella Luce diventeranno ancora più vicini al Redentore e condivideranno con Lui un'intimità che è al di là delle vostre credenze. Non temere che sia con te in questi tempi difficili.
Guai a quelli di voi che rimangono nell'oscurità o scelgono di usare questi tempi per trarre profitto dalle sventure degli altri per le vostre anime sono condannate all'oscurità eterna. La Luce di Dio risplenderà per quelli di voi che raggiungono i vostri fratelli e sorelle di tutte le fedi e credenze ed evangelizzano e testimoniano a nome del vero Salvatore della Vita e della Luce perché il vostro sarà il regno dei cieli.
Sorgi ai tempi in cui ti trovi. C'è un grande e importante lavoro da fare in questi giorni del Signore e Egli ti guarderà gentilmente per le tue opere di buona volontà nel raggiungere i tuoi fratelli e sorelle.
I tempi sono entusiasmanti per te se rispondi alla sfida. I tempi saranno oscuri e presagi per te se non lo fai. Stai vivendo nel momento più importante della storia dell'umanità. Stai vivendo in un tempo che è stato predetto nella profezia e le visioni profetiche dei santi antichi e degli ultimi giorni si stanno svolgendo davanti a te. Voi, come soldati di Dio, avete un ruolo da ricoprire per il Redentore in previsione della sua venuta da voi più pienamente, più visibilmente e in una presenza che travolgerà tutta l'umanità.
Sorgi alla sfida rispondendo in preghiera, preghiera e preghiera alla chiamata del Redentore. Non credere di essere una piccola persona che non può fare la differenza. Il potere della tua preghiera è visto dal Signore e il potere della tua preghiera può e farà la differenza nel mondo.
Vuoi stare davanti a Lui un giorno e dirgli che non pensavi che la tua preghiera avrebbe fatto la differenza? Non commettere questo errore! Le tue preghiere e le preghiere di tutti i tuoi fratelli e sorelle sono necessarie più in questi tempi che in qualsiasi momento precedente nella storia dell'umanità.
La tua nazione è ora coperta dalle acque come era stato predetto e seguiranno castighi più pericolosi. Devi sopportare questo fardello agli occhi del Signore. Devi essere alto come un coraggioso e coraggioso guerriero orante agli occhi del Signore, perché solo attraverso la tua preghiera puoi in definitiva fare la differenza nel mondo. E quando il tuo tempo su questa terra sarà finito per ognuno di voi, vorrete stare davanti al Signore mentre vi ringrazia con la sua benedizione: Ben fatto, oh buon servitore fedele !?
Ned Dougherty1 settembre 2005

LAMENTI DIVINI PAROLE DI GESU’ AI SUOI SACERDOTI




DIO E' GIUSTO

La violazione del sesto comandamento è un grande male e non cessa di essere tale anche se tutto avviene nel massimo segreto. Ma se l'incontinenza trabocca e si arriva allo scandalo, il male raggiunge proporzioni incredibili.
"Guai a chi dà scandaao!", dissi un giorno lungo le vie della Palestina. E cosa dovrei dire a quel consacrato che, dimentico della sua eccelsa dignità, violando il sesto comandamento mi strappa anime senza numero?
Dio di infinita giustizia, come dovrei trattare, nel giorno del rendiconto, il consacrato che ha dato scandalo ed è giunto a me senza pentirsi? Inesorabilmente lo caccerei da me e lo manderei nel fuoco etemo!
"Inferno? Fuoco eterno? Ma penso che non ci siano, o almeno dubito e mi auguro che non ci siano." Così pensa tra sè l'incontinente e si consola con questo pensiero per poter peccare ancora e sempre più tranquillamente.
E tu, sacerdote, che hai scrutato le Scritture, metti in dubbio anche tu l'esistenza dell'inferno? O addirittura lo neghi?
Se pensi questo inganni te stesso e lo fai per attenuare il rimorso ed essere più libero di fare il male. Ma anche se tu neghi o metti in dubbio l'inferno,... l'inferno esiste ugualmente.
Sono le passioni sfrenate che ti tolgono la luce; è Satana che ti benda gli occhi della mente. Se ti fosse concesso di vedere anche solo per pochi istanti la sorte dei consacrati infedeli caduti nel luogo dei tormenti, rimarresti inorridito.
Il 30 novembre 1968 mostrai l'inferno a un'anima privilegiata che soffre e prega per salvare molte anime. Ascoltate, sacerdoti che siete caduti o vi trovate in pericolo, il triste racconto.
"Le anime avevano sembianze umane per poter essere riconosciute. I demoni erano inferociti contro di me, perché in quel tempo avevo cooperato alla salvezza di molte anime e mi gridavano: Per colpa tua, o maledetta, restano tanti posti vuoti in questo abisso!"
"I sacerdoti che vi si trovavano soffrivano pene orribili. Erano torturati su legni accesi, messi come in forma di croce, per essere puniti di tutte le volte che avevano messo in croce il Signore con i loro peccati. La loro lingua e le loro mani impure e sacrileghe subivano tremende torture. Erano continuamente trascinati qua e là non solo dai demoni, ma anche dai dannati, che rinfacciavano a loro le loro infedeltà, il tradimento fatto al Signore per appagare i piaceri della vita. Venivano dilaniati e continuamente offesi."
"Questi sacerdoti maledicevano la vita del mondo, tutte le attrattive umane, tutti i piaceri goduti calpestando il voto di castità e vivendo dimentichi di Dio."
"Erano immersi in una grande e tremenda oscurità: solo le fiamme del fuoco facevano un po' di luce. Mandavano grida di disperazione, mentre i demoni si divertivano nel tormentarli e ridendo dicevano: Eravate stati scelti per dominare su di noi, puri spiriti; la vostra dignità superava quella delle schiere angeliche; potevate strapparci tante anime e invece siete finiti qui con noi! Vi abbiamo vinti! Sarete per sempre nei supplizi e disonorati da tutto l'inferno! E quanto sarà grande la vostra confusione nel giorno del Giudizio, quando apparirete come tanti Giuda!... Ecco la vostra gloria di fronte a tutti coloro ai quali sembravate agnelli, mentre eravate lupi rapaci! Ve ne sono tanti altri nel mondo che seguono le vostre orme; avrete altri compagni!... Siete stati vinti; non ve lo aspettavate l’inferno... e ci siete piombati!".
Ho permesso a quell'anima privilegiata questa visione, perché potesse scrivere quanto ora avete letto.
Il ricco Epulone non si aspettava l'inferno, eppure vi è finito dentro.

Don Enzo Boninsegna