giovedì 5 maggio 2022

Qual è l'autorità che Dio ci ha dato per scacciare i demoni [e come usarla]

 


I permessi di Dio per il diavolo di agire sulla Terra e l'autorità che ci ha dato per espellerlo.

I demoni hanno il permesso di Dio di agire sulla terra, di attaccare la Chiesa e gli esseri umani.

La ragione di ciò è in gran parte un mistero.

Ma se i demoni non richiedessero il permesso di Dio per agire, non staremmo parlando di un Dio onnipotente dal quale nulla gli sfugge, come mostrano le Scritture.

Metteremmo il diavolo alla stessa altezza di potere di Dio, quando in realtà il maligno è una creatura di Dio.

Ma proprio come Dio dà ai demoni il permesso di agire, ci ha anche dato autorità su di loro, che dipenderà dalla nostra relazione con Dio.

Qui parleremo del complesso sistema di permessi che Dio dà ai demoni per agire e da cosa dipende il loro potere in ogni epoca.

E anche quali tipi di autorità sui demoni Dio ha dato a noi esseri umani, da cosa dipende quell'autorità e come metterla in pratica.

Il permesso che Dio ha dato al diavolo di agire sulla Terra provoca alveari in molti cattolici, specialmente nei mal catechizzati, perché di solito non sono i temi comuni che i sacerdoti trattano nelle omelie.

Il diavolo non agirebbe sulla terra con tale libertà se non avesse il permesso di Dio, perché Dio è onnipotente e nulla accade nel mondo che Egli non permetta.

Ma proprio come Dio dà al diavolo il permesso di agire selettivamente sulla terra, ha anche dato autorità alla Chiesa, ai sacerdoti e ai battezzati in generale di fermare e scacciare i demoni.

E l'efficacia con cui i demoni agiranno in ogni epoca dipenderà dalla fedeltà della Chiesa e delle persone nel seguire i comandamenti di Dio in quel momento.

Diamo un'occhiata più in dettaglio.

Mentre Leone XIII stava partecipando alla Messa nel 1884, ebbe una visione e udì una conversazione tra Dio e il diavolo.

La conversazione era la sfida di Satana a Gesù che avrebbe potuto distruggere la Chiesa se gli avesse dato da 75 a 100 anni di potere in più.

E secondo il pontefice, Dio esaudì la richiesta di Satana.

Questa visione ci dà un'idea di quella che sembra essere una negoziazione inquietante tra Dio e il Diavolo, tra il bene e il male, proprio come la conversazione tra Dio e Satana nella storia dell'Antico Testamento di Giobbe.

Ma poi, Paolo VI avvertì nel 1972 che "le tenebre di satana sono entrate e si sono diffuse in tutta la Chiesa cattolica, fino al suo apice".

Ciò significa che alcuni membri del nostro clero potrebbero benissimo essere satanisti, il che è negato dai cattolici scarsamente catechizzati.

Padre Malachi Martin in seguito descrisse nel suo libro la Windstrong House, una messa nera che si tenne nella Cappella di San Paolo in Vaticano nel 1963. Abbiamo realizzato un video su questo.

Martin assicurò che questa non era finzione, ma che c'era questa consacrazione e intronizzazione di Satana da parte di diversi cardinali.

Che è stato catalogato dall'esorcista Gabriele Amorth come assolutamente credibile perché c'è attività satanista in Vaticano.

Se Dio volesse il diavolo non agirebbe sulla Terra, ma la prova è che agisce nel mondo e nella Chiesa, e ha persino agito nella vita di Gesù.

Ricordiamo le 3 tentazioni che Egli mise su di Lui quando il Suo digiuno di 40 giorni nel deserto.

O come ha agito sul Sinedrio e sui Romani per crocifiggere Gesù.

E in entrambi i casi vediamo come Dio ha usato il diavolo per realizzare il Suo piano, perché in un caso ha rafforzato Gesù e nell'altro ha compiuto il piano di redenzione dell'umanità, per il quale aveva mandato Suo Figlio sulla Terra.

Quindi la verità è che nella nostra vita l'occulto ha potere, ma Dio lo usa misteriosamente e alla fine per portare un bene più grande da quel male.    

Questo potere dei demoni dipenderà in ogni epoca dalla forza o dalla debolezza della Chiesa nella lotta contro il nemico.

Della quantità di grazia nel mondo, attraverso l'attività della Chiesa e la presenza di anime santificate.

Dalla fase della storia della salvezza in cui ci troviamo e dal successivo potere di Satana in quel momento.

E della fede in Dio che una società ha in un dato momento.

E a livello personale, Dio permette ai demoni di operare attraverso coloro che abbracciano l'occulto e anche coloro che sono innocentemente esposti ai praticanti occulti o che sono il bersaglio delle loro pratiche malevole.

E protegge anche coloro che sono ben uniti a Lui.

Perciò il potere che il diavolo ha in un dato momento sulla Terra dipende da un sistema di permessi che Dio gli dà, misterioso per gli uomini e al di là della nostra comprensione.

Ad esempio, nel nostro tempo, vediamo un aumento del potere dei demoni perché da un lato l'umanità ha abbracciato la follia e scartato l'uso della ragione in quasi tutte le questioni che caratterizzano l'esistenza dell'uomo.

d'altra parte buona parte della gerarchia della Chiesa è in apostasia e ha smesso di credere nel diavolo, nell'inferno e nei beni, e sta predicando più sui cambiamenti climatici e sulle migrazioni, che sulla battaglia spirituale e quindi la Chiesa non costituisce come prima, un freno alla sua attività.

Perché ricordiamoci che Gesù ha dato autorità alla Chiesa.

Quando Gesù convocò i 12 discepoli e diede loro un potere e un'autorità unici per scacciare ogni tipo di demoni e guarire le malattie.

Ciò è stato trasmesso successivamente ai sacerdoti cattolici attraverso la successione apostolica.

E lo possiamo vedere in qualcosa raccontato dal famoso esorcista padre Stefano Rossetti, che è stato poi confermato da altri esorcisti in un congresso, perché la stessa cosa era successa a loro.

In un difficile esorcismo di quasi due anni, fu rivelata un'entità chiamata Giuda.

Poi gli ordinò di dire se era un demone che usava quel nome o davvero la persona che tradì Gesù.

E con un pizzico di imbarazzo disse che era la persona umana. Questa entità era già stata trovata da altri esorcisti negli esorcismi.

Ma Rossetti scoprì che altri demoni di alto rango venivano esorcizzati più facilmente di questo Giuda, era impermeabile al Rito dell'Esorcismo, all'acqua santa e a quasi tutto ciò che assaggiavano.

E infine, la Vergine Maria stessa venne, secondo la persona posseduta, e scacciò Giuda.. 

Perché gli esorcisti avevano avuto così difficoltà a espellere un essere umano che possedeva una persona, quando abitualmente scacciavano potenti demoni nel nome di Gesù?

E al congresso gli esorcisti si resero conto che Gesù diede ai suoi discepoli la Sua autorità e il permesso di scacciare i demoni, ma non di scacciare gli esseri umani caduti.

Gli esorcisti semplicemente non avevano autorità su Giuda.

Ma la Madre di Gesù aveva l'autorità e il permesso, venne e lo gettò fuori lei stessa.

Quell'autorità che Gesù ha dato ai discepoli e attraverso di loro ai sacerdoti, ha anche tutti i cristiani in virtù del loro battesimo, che possono invocare il santo nome di Gesù e pregare Dio che i demoni siano scacciati.

Lo stesso padre Rossetti racconta il caso di un uomo che gli disse che la sua casa era infestata da demoni.

E che una volta che lo hanno attaccato a letto e hanno cercato di annegarlo, non riusciva a respirare.

Poi, istintivamente, disse ad alta voce: "Nel nome di Gesù, scendi da me!" più volte, fino a quando i demoni si fermarono.

l'efficacia di questo ordine nel nome di Gesù è nota.

Ecco perché gli esorcisti invitano l'indemoniato a rinnovare i voti battesimali all'inizio: "Rifiutate Satana? E tutte le sue opere?"

E quando una persona fa l'affermazione della fede, allora l'esorcista ricorda le parole del battesimo, innalza un crocifisso e lo reclama per Cristo nostro Salvatore.

Ricordiamoci infatti che in Marco 16:15, quando Nostro Signore dà autorità agli apostoli di scacciare i demoni, Comandò loro di andare in tutto il mondo per proclamare la Buona Novella a tutta la creazione.

E aggiunse che chi crede ed è battezzato sarà salvato; chi non crede sarà condannato.

Perciò il battesimo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, che è un semplice esorcismo, è ciò che dà autorità a coloro che sono battezzati dalla Chiesa Cattolica di comandare ai demoni nel nome di Gesù di cessare i loro attacchi.

I laici hanno anche autorità sui propri corpi e possono comandare ai demoni di lasciarli.

Ed è per questo che la frase detta da un laico è efficace: "Rinuncio agli spiriti maligni della depressione, dell'ira, dell'invidia o di qualsiasi altra cosa, e nel nome di Gesù, ha comandato loro di andarsene".

Questa è una pratica che un battezzato non dovrebbe mai dimenticare quando si sente attaccato dai demoni.

Bene, finora quello che volevamo parlare dei permessi che Dio dà ai demoni per agire sulla terra e dell'autorità che ha dato agli esseri umani per combatterli.

SUI SEGNI CHE PRECEDONO IL GIUDIZIO FINALE.

 


IL GIUDIZIO FINALE. 


CAPITOLO I. 

SUI SEGNI CHE PRECEDONO IL GIUDIZIO FINALE.


GESU' CRISTO, il giudice dei vivi e dei morti, che alla sua prima venuta apparve sulla terra in tutta calma e tranquillità, sotto una forma dolce e attraente, verrà di nuovo la seconda volta per giudicare con grande maestà e gloria. Affinché il Suo avvento non ci trovi impreparati, Egli manderà in anticipo molti e terribili segni per avvertirci di abbandonare la nostra vita peccaminosa. Di questi segni Egli stesso dice: "Ci saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra ci sarà un'angoscia per le nazioni, gli uomini si struggeranno per la paura e l'attesa di ciò che verrà su tutto il mondo. Perché ci sarà allora una grande tribolazione, come non c'è stata dal principio del mondo fino ad oggi, né ci sarà. E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuna carne sarebbe stata salvata". Che annuncio terribile! Che terribile profezia!  Potrebbe esserci una predizione più terribile fatta a noi di questa che viene dalle labbra della Verità eterna? Quando Dio stava per distruggere la città di Gerusalemme, Egli annunciò la sua caduta con diversi segni. Una cometa, simile a una spada infuocata, sfolgorò sopra la città, e si videro schiere di guerrieri armati che si contendevano nell'aria. Gerusalemme avrebbe potuto all'ultimo momento interpretare correttamente questi segni e fare penitenza per la salvezza. Ma Gerusalemme non conosceva il tempo della sua visita. Se Dio ha fatto apparire tali segni meravigliosi prima della distruzione di una sola città, non annuncerà forse l'avvicinarsi della fine del mondo e i castighi che verranno su di esso con segni terribili? Ci sono dunque tutte le ragioni per credere che un tempo considerevole prima dell'Ultimo Giorno, appariranno segni spaventosi in tutte le terre del cielo. Questo Cristo sembra indicare nelle parole: "Ci saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle; gli uomini appassiranno per la paura e l'attesa di ciò che verrà su tutto il mondo". Questi segni diventeranno di giorno in giorno più numerosi, e gli uomini saranno colpiti da un tale terrore, che se Dio non abbreviasse quei giorni, anche gli stessi eletti comincerebbero a disperare. Allora, come dice San Girolamo, i cieli saranno coperti da pesanti nubi, e sorgerà una terribile tempesta. La forza del vento porterà gli abitanti della terra fuori dai loro piedi, e li farà volteggiare in aria; gli alberi saranno sradicati, le case scoperchiate. Lunghi scrosci di tuono risuoneranno nei cieli, i lampi, come serpenti di fuoco, illumineranno il cielo, e con le loro lingue biforcute, giocando intorno alle abitazioni degli uomini, accenderanno una conflagrazione generale, tra lo schianto dei tuoni. Le acque dell'oceano saranno così agitate che le loro onde si alzeranno alte come montagne, quasi fino alle nuvole. Il ruggito e l'infuriare dei flutti spazzati dalla tempesta dureranno per qualche tempo. Tutte le bestie della terra alzeranno la loro voce, e i loro lugubri ululati riempiranno l'aria, così che i cuori degli uomini si fermeranno per il terrore. Ma questo non è che l'inizio del dolore, ci dice Nostro Signore. Ciò che avverrà in seguito, Egli lo descrive con queste parole: "Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà e la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze del cielo saranno spostate". Questo oscuramento del sole avverrà nella piena luce del mezzogiorno. E come i suoi raggi dorati che illuminano la faccia della natura rallegrano sia l'uomo che le bestie, così l'improvviso ritiro della sua luce causerà dolore e angoscia a tutta la creazione E questo tanto più, perché la luna cesserà di brillare, e la sua luce dolce e tranquilla non illuminerà più le ombre della notte. Anche tutte le stelle, che aggrovigliano il firmamento e gettano un bagliore sulla terra, scompariranno dal loro abituale posto. Questa terribile oscurità colpirà il cuore di tutti gli esseri viventi, uomini e animali, con un tale allarme e angoscia, che il lutto e il lamento saranno universali. Con il lamento di angoscia che sale dagli abitanti della terra, gli ululati degli spiriti maligni nell'aria si mescoleranno in un orribile concerto, perché essi percepiranno da questi segni che il giorno del giudizio è vicino; sanno che presto dovranno comparire davanti al rigoroso tribunale di Dio; sanno che saranno gettati all'inferno per tutta l'eternità. Da qui il loro furore, la loro rabbia e il loro frenetico delirio. Qui possiamo ripetere le parole dette da Cristo: "Questo non è che l'inizio del dolore", e possiamo aggiungere che non ci sarà fine. Perché dopo le terribili tenebre tutto sarà sconvolto e in disordine, e gli elementi saranno liberati, così che gli uomini temeranno che i cieli cadano e la terra sprofondi da sotto i loro piedi. Questo è ciò che Cristo intende quando dice: "Le potenze del cielo saranno spostate e le stelle cadranno dal cielo". Infatti, secondo la volontà divina, il firmamento con tutte le sue stelle, il sole con i pianeti che lo accompagnano, l'atmosfera con il suo velo di nuvole, saranno così potentemente scossi e fatti tremare, che ovunque si sentiranno suoni spaventosi di schianti, rotture, esplosioni spaventose. Le stelle saranno cacciate dalle loro orbite, e così le grandi potenze del cielo saranno in conflitto tra loro. Quali saranno i sentimenti dell'uomo che vive attraverso eventi come questi? Come tutta l'umanità, tutti gli esseri creati, saranno in lutto! Cristo stesso ci dice che sarà così: "Sulla terra ci sarà l'angoscia delle nazioni a causa della confusione del fragore del mare e delle onde; gli uomini si struggeranno per la paura e per l'attesa di ciò che verrà su tutto il mondo" (Luca xxi. 25, 26). E in un altro luogo Egli dice: "Ci sarà allora una grande tribolazione, come non c'è stata dal principio del mondo fino ad oggi, né ci sarà. E se quei giorni non saranno abbreviati, nessun uomo sarà salvato" (Matt. xxiv. 21, 22). Nostro Signore non avrebbe potuto usare un'espressione più forte per descrivere l'assoluta miseria degli infelici mortali, se non dicendo che essi appassiranno per la paura e l'apprensione delle cose che devono ancora venire sul mondo. Come è possibile per gli uomini che saranno vivi in quel momento non avvilirsi, non disperare, in presenza di una tale insondabile miseria? Anche la fede e il coraggio di un apostolo sarebbero messi a dura prova per sopportare una tale indicibile miseria. Tutti gli uomini avranno l'aspetto di uno che ha visto un fantasma. I loro capelli si drizzeranno, le loro ginocchia si batteranno insieme, tremeranno di paura, il loro terrore li priverà della facoltà di parlare, i loro cuori moriranno dentro di loro per la tribolazione, perderanno la ragione e la coscienza, nessuno aiuterà il suo prossimo, nessuno consolerà il suo prossimo, nessuno scambierà nemmeno una parola con il suo prossimo. 

Nessuno aiuterà il suo prossimo, nessuno consolerà il suo prossimo, nessuno scambierà nemmeno una parola con il suo prossimo; solo si uniranno tutti in pianto e lamento, e voleranno a nascondersi nelle caverne della terra. Quando questo lamento sarà durato per un certo tempo, il Dio della giustizia porrà fine alla loro miseria, e tutto ciò che è sotto il firmamento del cielo sarà distrutto dal fuoco. Perché il fuoco cadrà dal cielo e infiammerà tutto ciò con cui verrà a contatto. In molti luoghi anche le fiamme spunteranno dalla terra e terrorizzeranno a tal punto gli infelici mortali che non sapranno come sfuggirvi. Alcuni cercheranno riparo in cantine e caverne, altri si immergeranno in fiumi e laghi. Le fiamme divoratrici si diffonderanno così velocemente che le foreste saranno incendiate, e le città e i villaggi saranno inclusi nella distruzione. Alla fine tutta la terra sarà in fiamme e ne seguirà una conflagrazione generale, come non si è mai vista né sentita. Il calore delle fiamme furiose sarà così intenso che le pietre e le rocce si scioglieranno, e il mare e tutte le acque sulla terra bolliranno e sibileranno. 

Tutti gli uomini allora viventi, ogni bestia sulla terra e ogni pesce nel mare saranno distrutti in questa conflagrazione universale. Così il mondo intero sarà portato ad una fine terribile, e tutto su questa terra sarà consumato o purificato dal fuoco. Dopo che questo sarà accaduto, l'aspetto della terra sarà completamente cambiato.


Le persecuzioni aumenteranno ma Gesù sarà con voi!

 


3 novembre 2015

Figlia Mia.Mia cara figlia. Scrivi, figlia Mia e ascolta ciò che oggi Noi, il Cielo, abbiamo da dire a te per i figli del mondo:

Ascoltate la Nostra Parola in questi Messaggi perché sarete preservati dalla rovina e dalla dannazione!

Attenetevi alle leggi di Dio Padre perché sono le istruzioni per una vita veramente pura!

Custodite e vivete le virtù e gli insegnamenti di Mio Figlio, perché EGLI verrà nella Gloria e porterà con Sé nel Suo Nuovo Regno ogni anima devota e fedele!

Siate veri Figli del Signore e vivete la vostra fede. Le persecuzioni aumenteranno ma non scoraggiatevi mai. Gesù sarà con voi e nessun’anima che si è consacrata a LUI andrà perduta.

Correte dunque verso Mio Figlio, verso Gesù, il vostro Signore! Consacratevi a LUI ogni nuovo giorno che comincia! In questo modo il diavolo non avrà alcun potere su di voi -sulla vostra anima- e sarete preservati dalla rovina e dalla dannazione.

Credete e fidatevi di Mio Figlio perché EGLI verrà alla fine dei tempi e vi innalzerà nella Sua Gloria. Resistete, amati figli, il peggio deve ancora avvenire.

Pregate dunque, amati figli per la pace nei cuori di tutti i Nostri figli, affinchè Dio Padre diffonda il Suo Spirito Santo su tutta la terra. Chi è toccato dallo Spirito Santo dubiterà delle “verità” di Satana, cioè metterà in discussione ciò che proviene da lui e più pregate per gli smarriti e i nemici più fortemente agirà lo Spirito Santo del Padre e così può essere realizzata una conversione. Dovete pregare però, amati figli, affinchè questo possa accadere.

A molte delle Nostre istruzioni non vi siete attenuti ma il Padre vi ama così tanto che EGLI vi dona sempre nuovamente una possibilità per poter comunque evitare il peggio. Sfruttate ora la preghiera e pregate per la pace nei cuori di tutti i figli di Dio, per la pace nel vostro mondo, nelle vostre famiglie, nei vostri cuori e nel vostro spirito. Pregate per la conversione di tutti i figli soprattutto per quelli che vivono molto lontani da Mio Figlio.

Dio è Onnipotente e nella Sua Onnipotenza EGLI può fare tutto. EGLI però rispetta il vostro libero arbitrio. Pregate dunque per quelli che non sanno pregare per loro stessi:

  • Che lo Spirito Santo del Padre raggiunga tutti i cuori, li ammorbidisca e li converta. Che lo Spirito Santo conduca TUTTI i figli a Gesù sopprattutto quelli che appaiono ormai perduti. Che l’onnipotenza del Signore sia con noi e abbrevi la fine dei tempi così da restare perseveranti e fedeli a Suo Figlio e da affrontare come veri cristiani ciò che ancora avverrà.

La preghiera aiuta! La preghiera fa miracoli! La preghiera è il vallo di difesa che mitigherà ed eviterà molto male. Sfruttatela. Amen.

Con profondo amore,

La vostra Mamma Celeste con Gesù, Dio Padre, i Santi Angeli del Padre e i Santi della Comunità dei Santi. Amen.

Fai conoscere questo messaggio figlia Mia. É importante. Amen.

“I Nostri figli devono pregare e chiedere il Nostro aiuto. Amen.”

QUINTA LETTERA - Una nuova insistenza sulla necessità e virtù di praticare la Presenza di Dio.

 


QUINTA LETTERA

Preghiera per una sorella che sta per fare un voto e una professione. * Una nuova insistenza sulla necessità e virtù di praticare la Presenza di Dio.

RICEVUTI oggi due libri e una lettera di una sorella che si prepara a fare la sua professione.

Per questo desidera le preghiere della vostra santa società e le vostre in particolare. Mi accorgo che conta molto su di loro; vi prego di non deluderla. Pregate Dio che possa fare il suo sacrificio in vista del Suo solo amore, e con la ferma risoluzione di essere completamente devota a Lui.

Le manderò uno di quei libri che trattano della presenza di DIO; un soggetto che, a mio parere, contiene tutta la vita spirituale; e mi sembra che chiunque lo pratichi debitamente diventerà presto spirituale.

So che per praticarlo correttamente, il cuore deve essere vuoto di tutte le altre cose, perché DIO possederà solo il cuore; e come non può possederlo solo, senza svuotarlo di tutto il resto, così non può nemmeno agire lì e fare in esso ciò che gli piace, se non è lasciato libero per Lui.

Non c'è al mondo un tipo di vita più dolce e deliziosa di quella di una continua conversazione con DIO: solo coloro che la praticano e la sperimentano possono comprenderla; tuttavia non vi consiglio di farlo per questo motivo; non è il piacere che dobbiamo cercare in questo esercizio, ma facciamolo per un principio di amore e perché DIO vuole che lo facciamo. Se fossi un predicatore, predicherei sopra ogni altra cosa la pratica della presenza di DIO; e se fossi un direttore, consiglierei a tutto il mondo di farlo: lo ritengo così necessario, e anche così facile.

Ah, se non sapessimo quanto ci manca la grazia e l'assistenza di DIO, non dovremmo mai perderlo di vista, no, nemmeno per un momento. Credetemi; fate subito una santa e ferma risoluzione di non dimenticarlo mai più volontariamente, e di passare il resto dei vostri giorni alla sua sacra presenza, privati per amore di Lui, se lo ritiene opportuno, di ogni consolazione.

Mettetevi di cuore in quest'opera, e se lo farete come dovreste, siate certa che ne troverete presto gli effetti. Vi assisterò con le mie preghiere, povere come sono: Mi raccomando vivamente alle vostre e a quelle della vostra santa società.

Lawrence, Brother (Nicholas Herman, c. 1605-1691)

Se c‟è anche solo un briciolo di orgoglio nell‟anima, lo Spirito Santo non vi entrerà.

 


SPIRITO SANTO

Mia amata figlia prediletta, quando il fuoco dello Spirito Santo entra nell‟anima di una persona, la prima risposta è quella delle lacrime. La seconda risposta è quella dello smarrimento. La terza risposta è la consapevolezza che qualcosa di meraviglioso, una comprensione interiore della Verità di Dio e di tutto ciò che Egli vuole, ha ricolmato quella particolare anima. Improvvisamente discende una grande pace così come una comprensione acuta del mistero dell‟Esistenza di Dio, l‟Amore di Dio. Tutte le cose che sono secondo la Parola di Dio, diventano chiare. 

Solo coloro che hanno ceduto la loro volontà a Dio e che hanno rinunciato a tutto l‟orgoglio umano e all‟intelletto offrendoli a Lui, sono in grado di ricevere questo Dono dello Spirito Santo. Se c‟è anche solo un briciolo di orgoglio in un‟anima, lo Spirito Santo non vi entrerà mai. 

Solo coloro che credono veramente che Dio è Onnipotente e che l‟uomo non è nulla ed è indegno di stare davanti a Lui, possono rinunciare alla propria volontà. Solo coloro che sono disposti a fare tutto ciò che è loro richiesto, a compiere la Santa Volontà di Dio secondo la Sua Parola, possono ricevere i Doni per annunciare la Parola, ed essa avrà un impatto reale. 

Ogni uomo che afferma di proclamare la Verità e dice che è guidato dallo Spirito Santo, non si vanterà mai della propria grandezza. Egli non potrà mai attirare l‟attenzione sui suoi doni, i suoi talenti, le sue conoscenze, la sua santità e la sua umiltà . Perché quando un uomo fa questo nel Santo Nome di Dio, egli non è stato benedetto con lo Spirito del Fuoco, la Fiamma che ravviva il cuore degli uomini affinché essi rispondano, con amore, alla Parola di Dio. 

Durante il tempo in cui vivevo sulla Terra, ho detto chiaramente a tutti voi che chi si esalta davanti a Me sarà gettato nel deserto. Chi si umilia davanti a Me sarà esaltato. 

Il vostro Gesù. 

5 Gennaio 2014

«A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell’uomo è diretta la mia voce.

 


LIBRO DELLE LAMENTAZIONI 

La sapienza forse non chiama e l’intelligenza non fa udire la sua voce? In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade si apposta, presso le porte, all’ingresso della città, sulle soglie degli usci essa grida: «A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell’uomo è diretta la mia voce. Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati. Ascoltate, perché dirò cose rilevanti, dalle mie labbra usciranno sentenze giuste, perché la mia bocca proclama la verità e l’empietà è orrore per le mie labbra. 

Tutte le parole della mia bocca sono giuste, niente in esse è tortuoso o perverso; sono tutte chiare per chi le comprende e rette per chi possiede la scienza. Accettate la mia istruzione e non l’argento, la scienza anziché l’oro fino, perché la sapienza vale più delle perle e quanto si può desiderare non l’eguaglia.  

Io, la sapienza, abito con la prudenza e possiedo scienza e riflessione. Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia e l’arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa. A me appartengono consiglio e successo, mia è l’intelligenza, mia è la potenza. Per mezzo mio regnano i re e i prìncipi promulgano giusti decreti; per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia. Io amo coloro che mi amano, e quelli che mi cercano mi trovano. Ricchezza e onore sono con me, sicuro benessere e giustizia. Il mio frutto è migliore dell’oro più fino, il mio prodotto è migliore dell’argento pregiato. Sulla via della giustizia io cammino e per i sentieri dell’equità, per dotare di beni quanti mi amano e riempire i loro tesori.  

Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra. Quando non esistevano gli abissi, io fui generata, quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io fui generata, quando ancora non aveva fatto la terra e i campi né le prime zolle del mondo. Quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull’abisso, quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell’abisso, quando stabiliva al mare i suoi limiti, così che le acque non ne oltrepassassero i confini, quando disponeva le fondamenta della terra, io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo.  

Ora, figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le mie vie! Ascoltate l’esortazione e siate saggi, non trascuratela! Beato l’uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire gli stipiti della mia soglia. Infatti, chi trova me trova la vita e ottiene il favore del Signore; ma chi pecca contro di me fa male a se stesso; quanti mi odiano amano la morte». 

La sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città: «Chi è inesperto venga qui!». A chi è privo di senno ella dice: «Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato. Abbandonate l’inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell’intelligenza» (Sap 8,1-9,6). 

Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». 

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».  

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. 

In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. 

Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». 

Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. 

Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.  

Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco. Alzatevi, andiamo via di qui» (Gv 14,1-31). 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

“Se nessuno lassù dice qualcosa, che risposta posso dare?”

 


A Padre Eusebio: “Se nessuno lassù dice qualcosa, che risposta posso dare?”  

Padre Pio non poteva sempre dare risposte profetiche, e trasmettere la parola di Dio a suo  piacimento. Questo è confermato da Padre Eusebio Notte, che chiese una volta a Padre Pio  perché non gli poteva dire nulla riguardo a un evento futuro, di cui gli aveva chiesto. Padre  Pio, alzando le braccia al cielo, gli disse: “Se nessuno lassù dice qualcosa, che risposta posso  dare?” 5 

Giuseppe Caccioppoli

A che cosa va incontro l’umanità? - “Satana va attorno a guisa di leon ruggente.... “ - “Vegliate e pregate.... “

 


Dove sò di un figlio in miseria, il Mio Amore è pronto per ogni Aiuto, e lo salverò dal potere di colui che è il Mio avversario ed il nemico dei Miei figli. Dove lotta la sua anima e tende ad adempiere la Mia Volontà, là il potere del Mio avversario non deve davvero essere temuto, perché Mi prendo Cura provvidenziale di coloro che spingono verso di Me. Io non abbandono i Miei figli nella loro miseria, ed erigerò un muro che nessuno può superare, a meno che Io Stesso non apra la Porta e vi conduca ad essa. E Satana va attorno a guisa di leon ruggente, e cerca chi è da divorare. Pensate a queste Parole e non stupitevi, perché lui non ha più molto tempo e dove lavora con tutte le forze per la rovina delle Mie creature, impiega dei mezzi che devono aiutarlo al successo. Ed Io vi dico che dovete vegliare e pregare, affinché non cadiate nelle mani del tentatore. Quante volte vi ho indicato i pericoli in cui vi trovate, perché inizia una veemente lotta fra le Forze della Luce e quelle della tenebra! Voi tutti verrete a percepire questa lotta, ma particolarmente coloro che conducono una vita spirituale accanto alla terrena; perché costoro vengono a Me con pensieri e provocano perciò l’animosità del Mio avversario in modo particolare, e lui vuol far cadere costoro. Il suo modo di lottare ha sovente successo, perché conosce le debolezze degli uomini e le sfrutta per vincerli. Ma a voi uomini stanno a disposizione incommensurabili Grazie. Potete conquistare la vittoria su di lui con il Mio Aiuto. Non temete, ma andategli incontro con coraggio; sappiate che siete forti ed inafferrabili, se Mi amate ed inviate un silenzioso pensiero a Me, che Io rimanga con voi nella lotta contro di lui. E lui fuggirà da voi, perché non può sopportare la Mia Vicinanza. Voi siete più forti di lui, appena cominciate la lotta con Me. Io non ho parte in ciò che si svolge nel mondo inferiore. Io rimango con i figli Miei se loro si mettono liberamente a disposizione del Padre, Gli obbediscono, appena Egli sottopone a loro la Sua Volontà che riguarda il lavoro nella Sua Vigna. Io chiamo figli Miei coloro che riconoscono la Voce del Padre e badano alla Sua Chiamata, e quando pongo loro dei compiti, sono sempre pronti ad adoperarsi per Me, quindi essere attivi nell’insegnamento, appena li istruisco come forze istruttive. Chi dunque vuole essere accolto come Mio figlio, deve ora anche venire come un figlio al Padre e cogliere da Lui le istruzione per la via della sua vita. E se ora pretendo che la Mia Dottrina venga diffusa, quando Io Stesso tramite la Voce dello spirito faccio arrivare la Mia Dottrina sulla Terra, allora questa Dottrina gli deve essere sacra ed accettarla come la purissima Verità dai Cieli e stimarla in modo alto. Allora gli rimarrà anche sempre la cosa Migliore e più Santa a cui non rinuncia mai più, perché è la Forza dall’Alto che inevitabilmente attira anche verso l’Alto. Ma rinunciare al Mio Dono significa la peggiore infrazione contro l’obbedienza che Mi deve un figlio, e di conseguenza non può essere una benedizione. Ed allora potete riconoscere l’influenza dell’avversario e ve ne dovete proteggere. Perciò vi faccio notare e vi indico i segni, nei quali lo potete riconoscere: Comparirà come angelo di luce presso coloro, la cui fede è ancora debole, e li abbaglierà, ed i loro occhi diventeranno sempre più deboli ed alla fine non riconoscono più il giusto, perché lo hanno ascoltato anche troppo volenterosi e si lasciano ingannare dalla sua maschera. Ma lui ha potere su di voi solamente, appena dubitate della pura Verità. Allora sfrutta la vostra insicurezza e vi conduce nell’errore. “Perché lui va attorno come un leon ruggente e cerca chi divorare.... “ Ma voi dovete vegliare e pregare, affinché non cadiate in tentazione.... 

Amen

5 aprile 1949

CRISTO, VITA DELL'ANIMA

 


Quando si scorre il Vangelo di San Giovanni, si vede l'insistenza con la quale Cristo ripete: «La mia dottrina non è mia» (4); «il Figlio non può far niente da solo» (5), «io non posso far niente da me» (6); «io non faccio niente da solo» (7).  

   Vuol forse dire questo che Cristo non aveva né intelligenza, né volontà, né attività umane? Niente affatto, sarebbe una eresia il pensarlo. Ma essendo l'umanità di Gesù unita ipostaticamente (8) al Verbo, non c'era in Cristo la persona Umana, alla quale le sue facoltà potessero attaccarsi.  

In lui c'era una sola persona, quella del Verbo che fa tutto in unione col Padre. Tutto era nella più assoluta dipendenza della divinità. Tutta la sua attività emanava dalla sola persona che era in lui, quella del Verbo; questa attività, anche quando era immediatamente effettuata dalla natura umana, era divisa nella sua radice, nel suo principio; e perciò l'Eterno Padre ne riceveva una gloria infinita e vi trovava tanta compiacenza.  

   Possiamo imitare tutto questo? Sì poiché, per la grazia santificante, noi partecipiamo alla filiazione divina di Gesù; per mezzo suo la nostra attività è aumentata e come divinizzata nel suo principio. Naturalmente nell'ordine dell'essere, noi serbiamo sempre la nostra personalità; restiamo sempre, per natura, creature umane; la nostra unione con Dio per mezzo della grazia, per quanto stretta ed intima possa essere, resta una unione accidentale, non sostanziale; ma essa è tanto più grande quanto più l'autonomia della nostra personalità nell’ordine dell’attività si eclissa davanti alla divinità.  

   Se vogliamo che non s'interponga niente fra noi e Dio, che niente impedisca la nostra unione con lui, che le benedizioni divine affluiscano nell’anima nostra, dobbiamo non solo rinunciare al peccato e alle imperfezioni, ma anche spogliarci dalla nostra personalità in quanto costituisce un ostacolo all'unione perfetta con Dio. Essa vi mette un ostacolo allorché il nostro giudizio, la nostra volontà, il nostro amor proprio, le nostre suscettibilità ci fanno pensare ed agire in modo diverso dai desideri del nostro Padre celeste.  

Credetemi, le nostre colpe di debolezza, le nostre miserie e le nostre servitù umane impediscono infinitamente meno la nostra unione con Dio di quel che non faccia questa attitudine abituale dell’anima che vuole, per così dire, serbare in tutto la proprietà della sua attività. Noi non dobbiamo dunque annientare la nostra personalità, - ciò che non è né possibile, né voluto da Dio - ma ricondurla, se posso parlare così, ad una intera capitolazione davanti a Dio.  

   Dobbiamo deporla ai piedi di Dio e domandargli di essere per mezzo del suo spirito, come per l'umanità di Cristo, il primo movente di tutti i nostri pensieri, di tutti i nostri sentimenti, di tutte le nostre parole, di tutte le nostre azioni, di tutta la nostra vita (1).  

   Quando un'anima arriva a spogliarsi di ogni peccato, di ogni attaccamento a se stessa e alla creatura; a distruggere in sé, per quanto è possibile, tutti i movimenti puramente naturali ed umani, per darsi completamente all'azione divina; a vivere in una dipendenza assoluta da Dio, dalle sue volontà, dai suoi comandamenti, dallo spirito del Vangelo; a riferire tutto all’Eterno Padre, essa può dire (2); «Dio mi dirige: tutto in me viene da lui; io sono nelle sue mani». Quest'anima è arrivata ad una imitazione così perfetta di Cristo, che la sua vita è la riproduzione stessa di quella di Cristo (3): Dio la regge, la dirige; tutto in lei si muove sotto l'impulso divino: questo è santità, è imitazione la più perfetta di Gesù Cristo nel suo essere, nel suo stato di Figlio di Dio, nella sua disposizione primaria di appartenere completamente a suo Padre, nella sua persona e nella sua attività.  

   Non pensiamo che sia una presunzione da parte nostra di voler realizzare un'idea tanto sublime. No, è il desiderio stesso di Dio; è il suo pensiero eterno su noi (4). Più siamo simili a suo Figlio, più il Padre ci ama perché siamo uniti a lui (5). Quando vede un 'anima pienamente trasformata nel figlio suo, egli la circonda della sua speciale protezione, delle cure più attente della sua provvidenza; la colma delle  sue benedizioni, non mette limiti alla comunicazione delle sue grazie. Questo è il segreto delle larghezze di Dio.  

   Ringraziando il nostro Padre celeste di averci dato suo Figlio, Gesù Cristo, come modello, di modo che noi dobbiamo semplicemente guardarlo per sapere ciò che dobbiamo fare. Cristo ce l'ha detto: «Io vi ho dato l'esempio affinché voi operiate come avete visto fare (1). Egli ci ha lasciato il suo esempio affinché camminiamo sulle sue tracce (2). Egli è la sola via che bisogna seguire. Ego sum via (3); colui che la segue non cammina nelle tenebre, ma perviene alla luce della vita. Ecco il modello che ci rivela la fede, modello trascendente e pertanto accessibile (4).  

L'anima di Nostro Signore contemplava ogni momento l'essenza divina. Con lo stesso sguardo essa vedeva l'ideale concepito da Dio per l'umanità e ognuna delle sue azioni era l'espressione di questo ideale. Alziamo dunque gli occhi e cerchiamo di conoscere sempre più Gesù Cristo, di studiare la sua vita nel Vangelo, di seguire i suoi misteri nell’ordine ammirabile stabilito dalla Chiesa stessa nel suo ciclo liturgico, dall'Avvento alla Pentecoste, apriamo gli occhi della nostra fede e viviamo in modo da riprodurre in noi i lineamenti di questo esemplare, da confermare la nostra vita alle sue parole ed ai suoi atti. Questo modello è divino e visibile; esso ci mostra Dio agente in mezzo a noi e santificante, nella sua umanità, anche le più ordinarie nostre azioni, anche i più intimi nostri sentimenti, anche le nostre più profonde sofferenze.  

   Contempliamo questo modello, ma con fede. - Siamo talvolta tentati d'invidiare i contemporanei di Gesù, che hanno potuto vederlo, seguirlo, sentirlo. Ma la fede ce lo  rende presente, di una presenza non meno efficace per le anime nostre. Cristo stesso ce l'ha detto: «Beati coloro che credono in me senza avermi veduto» (1). Egli ci fa capire così che per noi non è meno vantaggioso lo stare in contatto con Gesù per mezzo della fede che l'averlo visto in carne. Colui che vediamo vivere ed agire quando leggiamo il Vangelo, e quando celebriamo i suoi misteri, è il vero Figlio di Dio.  

Abbiamo detto tutto, quando abbiamo detto di Cristo:  

«Voi siete il Figlio del Dio vivente» poiché questo è l'aspetto fondamentale del divino modello delle anime nostre. Contempliamolo, non in una contemplazione astratta, esteriore, teorica, fredda; ma in una contemplazione piena d'amore, attenta a cogliere, per riprodurre nella nostra esistenza, le minime linee di questo modello, e. soprattutto, quella disposizione fondamentale e primordiale di Cristo, di vivere per suo Padre. Tutta la sua vita può essere ritratta da queste parole; tutte le virtù di Cristo sono l'effetto di questa orientazione della sua anima verso il Padre, e questa orientazione stessa e il frutto di quell'unione ineffabile per la quale, in Gesù, l’umanità intera è trascinata in quello slancio divino che porta il Figlio verso suo Padre.  

   Questo costituisce propriamente il cristiano: partecipare prima di tutto, per mezzo della grazia santificante, alla filiazione divina di Cristo: è l'imitazione di Gesù nel suo stato di Figlio di Dio. Riprodurre poi, per mezzo delle nostre virtù, le linee di questo prototipo unico di perfezione: è l'imitazione di Gesù nelle sue opere. Tutto ciò indica S. Paolo quando dice che dobbiamo «formare Cristo in noi» (2) «rivestirci di Cristo» (3), «portare in noi la rassomiglianza di Cristo» (4).  

   «Il cristiano è un altro Cristo». Questa è la definizione di cristiano data, se non  in veri termini, almeno in espressione equivalente, da tutta la tradizione. «Altro Cristo» poiché il cristiano è, prima di tutto, per la grazia, del figlio Padre celeste e fratello di Cristo quaggiù, per essere suo coerede lassù. «Altro Cristo», perché tutta la sua attività, - Pensieri, desideri, azioni, - affonda la sua radice in questa grazia, per esercitarsi secondo i pensieri, i desideri, i sentimenti di Gesù ed in conformità con le azioni di Gesù (1).  

Beato Dom COLUMBA MARMION 

Grazie, o Dio, per avermi dato la vita.

 


Grazie, o Dio, per avermi dato la vita. Sento che la ricevo da Te: solo Tu sei vita piena, vita viva per se stessa, vita eterna, senza fine.

La mia è dono tuo, dono perfetto nella sua origine, datomi con bontà di amore, anche se poi il peccato l'ha macchiata e ferita, anche se il peccato mi ha portato e condannato a subire la morte.

O Padre mio, io Ti offro e consacro tutta la mia vita. E Ti offro anche la mia morte, come ringraziamento per la vita che già mi hai dato, e per quella eterna che mi darai: in questa io credo profondamente e con gioia. 

P. Gioacchino Rossetto


La Madre di tutti i popoli

 


04 maggio 2022

Sono la Madre di tutti i popoli. Tanti figli mi disconoscono perché non vogliono conoscermi. Non credete quando vi dicono - ma non esiste – poiché Io sono la Madre di Gesù in primis, altrimenti non esisterebbe nessuno di voi. Io sono la Madre colei che ha sofferto per il figlio sotto la croce. Figlioli, Gesù è risuscitato dai morti e voi farete altrettanto. Lo so che tanti figli non credono all'eternità, ma presto, si renderanno conto che tutto ciò di cui Io vi parlato da tanto tempo è pura e santa verità. Figli miei vi dico, fate capire ai vostri fratelli che i tempi si stanno accorciando e se non fanno presto a riconoscere Gesù e convertirsi, non avranno più scampo, la sofferenza eterna li aspetta al loro chiudere gli occhi e il cuore. Pregate affinché tanti vostri fratelli si convertano così, anche per loro, si apriranno le porte del Paradiso. Tutto ciò che vivete nel mondo, resterà del mondo, ma se vivrete nello Spirito, la vita eterna sarà la vostra gioia. Io prego per ognuno di voi, soprattutto per coloro che insistono sul loro “non credere”. Conto su di voi, sull'amore che avete per i vostri fratelli nello stesso modo in cui Gesù ha amato tutti i suoi figli. Vi amo tanto e sto versando tante lacrime per i miei figli disobbedienti al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Pregate affinché le mie lacrime non siano versate invano. Vi benedico.

La Madre di tutti i popoli.

Valeria Copponi

Ti chiedo, infine, una particolare preghiera: solo di questa, infatti, ho bisogno;

 


LETTERA 1 


A Maria Kolbe, Leopoli  

Sia lodato Gesù Cristo!  

Cracovia 28 X 1912  


Carissima mamma!  

Quando sei stata qui da noi, ti abbiamo raccontato che cinque chierici di Leopoli e due di Cracovia dovevano andare all'estero per gli studi. Ora è giunto un ordine del P. Provinciale [P. Pellegrino Haczela]: partiranno sette chierici, ma solo dei nostri (di Leopoli)1 poiché quelli di Cracovia avrebbero molte difficoltà da superare a causa del diverso ordinamento nel programma degli studi teologici nelle varie località. Partirà, per Roma (per la Filosofia) anche uno di noi 2 (Massimiliano). Ivi frequenteremo l'università Gregorianum". 

Mentre gli altri miei compagni si sono recati per alcuni giorni in famiglia, io sono rimasto, perché papà sta qui e con te, mamma, ci siamo visti alla fine delle vacanze; quasi tutti gli altri non rivedevano da tre anni la loro casa paterna. In compenso, in questi ultimi due giorni mi hanno permesso di stare con papà dove, quando e per quanto tempo ho voluto.  

 A Beppino non ho scritto nulla, poiché tu, mamma, probabilmente andrai da lui per la festa di tutti i Santi e gli racconterai tutto.  

 Ti chiedo, infine, una particolare preghiera: solo di questa, infatti, ho bisogno; al resto ci pensa lo stesso santo Ordine religioso, come un'ottima mamma. I pericoli di laggiù sono moltissimi: ho sentito, ad esempio, che le donnacce provocano anche i religiosi e, malgrado ciò, dovrò andare e tornare dalla scuola tutti i giorni.  

 Desidererei ancora che tu, mamma, dicessi a Beppino che gli chiedo un ricordo nella s. Comunione e che preghi s. Antonio per me, anche se brevemente, Se questo santo (come Beppino mi ha scritto) non gli ha negato mai nulla, lo esaudirà anche in questa occasione e mi proteggerà. 

Ora mi sto preparando per il viaggio. Partiremo questa sera e mercoledì [30], verso mezzogiorno, saremo a destinazione, dato che viaggeremo con un treno diretto. Alle ore 13 probabilmente saremo a Pontebba e alle 22 a Bologna (gli italiani contano il tempo fino alle ore 24).  

 Dopo il viaggio forse avrò qualcosa di interessante da scrivere.  

Ora ci raccomandiamo caldamente alle tue preghiere.  

I figli sempre riconoscenti.  

Massimiliano  Kolbe


AMIAMO LA MADONNA - Maria nostro stampo divino

 


"Maria è chiamata da Sant'Agostino, e lo è effettivamente, forma Dei, stampo vivente di Dio; questo perché in Lei è stato formato il Dio-Uomo, Gesù Cristo, senza che abbia perduto alcun tratto della divinità; e ancora in Lei l'uomo è formato ad immagine di Dio, nella grazia divina. Tale stampo è divinamente perfetto: chiunque vi è gettato e si lascia formare, acquista tutti i tratti della fisionomia di Cristo il vero Dio, in maniera dolce e proporzionata alla fragilità umana". S. M. 16

È questo il grande segreto che ogni cristiano dell'era mariana deve conoscere; è la verità che può cambiare, in poco tempo, la faccia della terra.

Ciascun cristiano, dal momento del Battesimo, è portato nel seno di grazia di Maria, per ricevervi la sua vita divina, la sua configurazione a Cristo. Come l'albero, nella misura in cui cresce, ha bisogno di affondare le radici nella terra, così l'anima che vuole crescere in santità, ha bisogno di affondare le radici del suo amore nella Madre divina.

Maria è il grande misericordioso aiuto di Dio, per rifare maternamente nelle anime quanto il peccato ha distrutto. Riconosciamo e accettiamo interamente il piano divino della Redenzione, se ne vogliamo comprendere la bellezza e sperimentarne l'efficacia.

Tu, o Maria, mi restituisci alla vera immagine, tu riformi i miei veri lineamenti ad immagine e somiglianza di Dio. Tu lo fai teneramente e non ti stanchi mai di venirmi incontro, di prendermi per mano, di purificare la mia vita perché splenda per la gloria di Dio. Mi getto fiducioso nello stampo divino che tu sei, Madre Celeste, e voglio affondare le mie radici nel tuo Cuore, fonte di ogni felicità.

Testi tratti dal “Segreto di Maria” di S. Luigi Grignon de Monfort

e meditazioni di Don Venanzio Maria Bonicco


UNA GUERRA MONDIALE SARÀ ACCOMPAGNATA DA UNA GUERRA BIOLOGICA

 


29 aprile 2022

Un messaggio dalla Nostra Beata Madre
Dice la nostra Beata Madre, adornata di luce radiosa.

Figli miei,
Ricevete le Benedizioni di Mio Figlio, che scaturiscono dal Suo Sacro Cuore.

La guerra biologica, rilascerà contaminanti nell'aria, che affliggeranno l'umanità, con una malattia che causerà febbre alta e letargia. Continuate a usare le medicine celesti, per scongiurare le infezioni.
Continuate a pregare il mio Rosario di Luce, che vi guiderà verso mio Figlio.
Permettete alla pace di mio Figlio di regnare nei vostri cuori.

DISORDINI
esploderà fuori controllo, come le dichiarazioni di guerra, saranno presto su ogni confine di ogni nazione del mondo.

PREPARA LE TUE PROVVISTE,
Confidando in mio Figlio per i vostri bisogni. La scarsità di cibo si intensificherà notevolmente, poiché le colture saranno consumate dal fuoco.
Figli miei,
Venite sotto il Mio manto e rimanete entro i confini del Sacro Cuore di mio Figlio, dove sarete al riparo dalle calamità, che presto supereranno l'umanità.
Figli miei,
ricordate sempre le mie promesse e lasciate che le vostre preghiere siano incessanti.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Così dice, la Tua Madre Amorevole.


Messaggio di San Michele Arcangelo
Mentre le piume delle ali mi oscurano, sento dire San Michele Arcangelo.

Possano le Benedizioni Trinitarie che scaturiscono, dal Sacro Cuore, di Nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, riposare su di voi.

Popolo di Dio
Proteggete i vostri occhi e le vostre orecchie, dall'inganno che esce dalla bocca della bestia. Non fatevi indottrinare dalle dottrine dei demoni, che hanno corrotto la chiesa. Tutti saranno sottoposti a un'unica religione mondiale. Il Sacro Cuore di Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore, è il vostro unico rifugio.
Le carestie e la scarsità di cibo peggioreranno, poiché i raccolti saranno consumati dagli incendi.
Preparate le vostre provviste, confidando nel nostro Signore e Salvatore, per le vostre necessità.

LE GUERRE E LE VOCI DI GUERRA SI INTENSIFICANO
e porterà a un fallout nucleare. Le armi di distruzione di massa sono state scatenate e faranno soffrire molto l'umanità.

Popolo di Dio
Man mano che i dolori del parto si intensificano, un segno sarà visibile a tutta l'umanità, ogni ginocchio si piegherà e ogni lingua confesserà che Gesù Cristo è il Signore.!
L'oscurità si abbatterà sull'umanità consumando i malvagi. Tutto ciò che non è consacrato al Sacro Cuore di Gesù sarà consumato nelle tenebre che cessano di esistere. Le candele benedette dei fedeli non si spegneranno, ma bruceranno luminose nelle loro abitazioni sicure.
Preparate tutti gli articoli di fede, che preparano i vostri cuori ai giorni delle tenebre.
Riconosci i tuoi Angeli Custodi che vegliano.
Sono pronto, con moltitudini di angeli, a difendervi, dalla malvagità e dalle insidie del diavolo, i cui giorni sono pochi.
Così dice, il Tuo Vigile Difensore.

Romani 14 : 11
Perché è scritto: Come io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà a me e ogni lingua si confesserà a Dio.