lunedì 18 luglio 2022
I momenti che stanno arrivando sono momenti di molte lacrime e dolori, che si diffonderanno rapidamente in tutto il mondo, quindi vi invito urgentemente a un cambiamento nei vostri comportamenti qui sulla Terra.
"Cari figli,
Ecco il Serva del Signore!
Oggi vi chiedo di preparare i vostri cuori per un grande evento, che avrà luogo nel mondo. L'Avvertimento, che molti stanno aspettando, sta arrivando! Ci vuole molta preghiera per affrontare le situazioni difficili qui sulla terra. Oggi vi chiamo, perché decidiate di vivere i miei Messaggi. Il Braccio dell'Altissimo pesa pesantemente sulle Mie Spalle! Aiutatemi, figli miei, con il vostro sì a Dio! Ascoltate la Mia Chiamata alla conversione, perché il vostro tempo è misurato. I momenti che stanno arrivando sono momenti di molte lacrime e dolori, che si diffonderanno rapidamente in tutto il mondo, quindi vi invito urgentemente a un cambiamento nei vostri comportamenti qui sulla Terra. Preparatevi per le grandi afflizioni verdi sul mondo! Venite al mio Cuore Immacolato e Io vi condurrò alla Presenza di Dio. Cercate sempre mio Figlio, presente nel Santissimo Sacramento dell'Altare. Metti le tue intenzioni davanti a lui. Amate molto mio Figlio, finché si può ancora, perché verrà il tempo del Tempio vuoto. Disprezza ogni tipo di peccato e avvicinati ancora di più alla Presenza di Dio.
Che Dio vi benedica e vi conceda la Sua pace!
Ti amo! Siate tutti nel nome della Santissima Trinità".
Quali sono le conseguenze di non aver pubblicato il 3° Segreto di Fatima [che ci riguardano oggi]
Il mondo in grande confusione, la Chiesa nell'apostasia, che parte ha Dio in questo?
Se confrontiamo l'ultimo decennio con i precedenti, tre cose diventano famigerate.
In primo luogo, che una serie di eventi negativi si sono scatenati nel mondo, il cui fiore all'occhiello è la pandemia.
Secondo, la perdita della fede in Dio, l'apostasia.
E in terzo luogo, i ricchi stanno diventando più ricchi e più potenti.
Queste tre cose sono disfunzionali per la vita sulla Terra.
Eppure Dio, che è onnipotente, non ha permesso al Suo potere spirituale di frenare queste cose.
Perché il potere spirituale di Dio non sembra operare in tutta la sua gloria nelle questioni globali del mondo?
Questo sembra avere la sua radice nel terzo segreto di Fatima, che deve essere stato rivelato nel 1960.
Qui parleremo del perché il terzo segreto di Fatima rimane l'elemento chiave per spiegare gli eventi che accadono nel mondo e nella Chiesa, come li ha condotti in una spirale discendente, e come possiamo recuperare il funzionamento del potere spirituale in pienezza.
Diversi cardinali, vescovi e sacerdoti hanno letto il terzo segreto di Fatima, e certamente ciò che hanno detto non corrisponde a ciò che il Vaticano ha rivelato come terzo segreto nel 2000.
Ciò che il Vaticano ha rivelato è stata la visione che è stata data a Suor Lucia, ma non ha rivelato l'interpretazione e le informazioni che la Madonna le ha dato su quella visione.
Che diversi testimoni hanno visto scritto su un foglio separato, in 25 righe.
E il suo forte contenuto è stato indirettamente convalidato dalle dichiarazioni di Giovanni Paolo II nella Cattedrale di Fulda nel 1980.
Quando gli è stato chiesto perché il Vaticano non avesse rivelato il terzo segreto, tra le cose che ha detto è che non volevano suscitare sensazionalismo, paura e l'uso di quelle informazioni da parte dell'Unione Sovietica, in quel momento nella guerra fredda contro l'Occidente.
Ma Giovanni Paolo II ha fatto scivolare le informazioni su catastrofi, inondazioni e altri danni materiali e apostasia.
E colui che ha dato maggiori informazioni sul terzo segreto è stato padre Malaquías Martin, gesuita, paleografo, esorcista e diplomatico, parlava 14 lingue e svolgeva alcune delicate missioni per il cardinale Agustín Bea, di cui era segretario privato, e per i papi Giovanni XXIII e Paolo VI, di cui era amico.
Ma lo fece dando indizi e non citando il testo esplicito, che aveva letto dalle mani del cardinale Bea e di Giovanni XXIII.
E nel 1998, un anno prima della sua morte, disse a una figlia spirituale della sua Suzanne Pearson,
"Sai, se il Vaticano rivelasse il 3° Segreto, sarebbe uno shock per la gente, le chiese sarebbero immediatamente piene di fedeli in ginocchio, i confessionali di tutte le chiese, cattedrali e basiliche sarebbero pieni, anche il sabato pomeriggio".
Ma ovviamente ciò non è accaduto quando il Vaticano ha pubblicato la versione del 3 ° segreto nel 2000.
Possiamo riassumere che ciò che Padre Martin suggeriva sul contenuto del 3° segreto implicava una punizione fisica alle nazioni, che comportava catastrofi, causate dall'uomo o naturali, sulla terra, nell'acqua e nell'atmosfera del globo.
Una punizione spirituale, che consisteva nella scomparsa della fede e nell'aumento delle infedeltà nel mondo e nella Chiesa.
E la funzione centrale della Russia nelle due precedenti serie di eventi, che in un modo o nell'altro sarebbero presenti in ogni evento.
Per esempio, se ci atteniamo alla rivelazione di Fatima che le guerre sono una punizione permessa da Dio, allora vediamo come la Russia è presente nella guerra ucraina.
Come suggerito da Padre Martin, la punizione spirituale apparentemente iniziò molto presto dopo il 1960, a seguito del rifiuto di Giovanni XXIII di non pubblicare il 3° segreto di Fatima.
Padre Martin ha detto che vedremo la crescente perdita di fede e l'infedeltà di cardinali, vescovi e sacerdoti.
La fede scomparirà da interi paesi e continenti.
E anche molti eletti perderanno la loro fede.
Molte persone che ora credono si arrenderanno nella disperazione.
E le cose andranno così male che se la Madonna non intervenisse, nessuno si salverebbe.
E una delle cose interessanti che disse fu che la grazia di Dio si sarebbe ritirata dalla Chiesa.
Questo suona come qualcosa di molto da parte di Dio, come se Dio stesse sabotando la Sua Volontà affinché tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Ma piuttosto padre Martin dice, dovrebbe essere considerato come un circolo vizioso generato dalle infedeltà dell'essere umano stesso.
Quando il Papa rifiutò di rivelare il Segreto e rifiutò di consacrare la Russia, perse le grazie che avrebbe guadagnato per se stesso e per la Chiesa per la sua obbedienza e, a quanto pare, fu anche punito per la sua disobbedienza ricevendo meno grazia di quella che aveva.
E ogni volta che un sacerdote, un vescovo o un cardinale tradisce Cristo, sovverte la fede, invalida una messa o un sacramento, abbandona la sua vocazione o la macchia di azioni o omissioni malvagie, c'è meno grazia nel tesoro della Chiesa.
E se moltiplichi ciascuna di quelle offese, per tutte le migliaia che hanno fatto quelle cose negli anni successivi al 1960, si aggiunge un enorme deficit, di una grazia che avrebbe dovuto esserci.
Quindi è una spirale discendente che continua a crescere.
Ecco perché è sempre più difficile fare il bene ed evitare il male.
Padre Martin ha paragonato il flusso di grazia all'elettricità che scorre attraverso una città, quando c'è un'interruzione di corrente, tutto si ferma.
Allo stesso modo, dopo la grande disobbedienza del 1960, la Chiesa è stata svuotata del suo potere dalla propria influenza delle proprie infedeltà.
Conventi chiusi, sacerdoti hanno abbandonato la loro vocazione, poi è arrivato l'orrore degli abusi, la partecipazione alla Messa è crollata e ora vediamo una terribile confusione dottrinale.
E così ogni misura della vita cattolica è andata precipitosamente diminuendo.
Questa spirale discendente finirà solo quando il Santo Padre consacrerà la Russia, dice Martin, ma con il continuo esaurimento della riserva di grazia, diventa sempre più difficile per lui farlo.
E poi è lecito chiedersi del risultato della consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria che Francesco ha fatto il 25 marzo 2022, avrà aggiunto grazia o no? Il circolo virtuoso per porre fine alle punizioni sarà iniziato?
Ora non parleremo di quell'argomento e forse dovremo aspettare ancora un po' per vederne i frutti, perché dai suoi frutti lo conoscerete, disse il Signore.
Questa punizione spirituale, che è già in corso, farà da sfondo agli eventi fisici che verranno e sono già iniziati, come la pandemia, poi la guerra, poi la carenza e la scarsità di cibo, gli eventi straordinari in natura, ecc.
Ma Martin dice che questo non avverrà senza preavviso, solo coloro che hanno già un cuore rinnovato, che saranno una minoranza, lo riconosceranno per quello che è e si prepareranno per le tribolazioni.
Ha sempre raccomandato di tenere gli occhi sui cieli.
Tuttavia, paradossalmente, ciò che si è visto tenere gli occhi sul cielo, negli ultimi decenni, sono le scie chimiche, aerei che lasciano lunghe linee bianche nel cielo, spruzzando una sostanza bianca soffice che non evapora facilmente.
Questo si vede soprattutto nell'emisfero settentrionale e nelle grandi città.
Martin ha anche detto che sembrerebbe che la natura si stia ribellando.
Ma sosteneva in tono ermetico che quando queste cose cominciano ad accadere, non è la natura, e non è Dio.
Il che ci lascia con due possibilità: satana e gli esseri umani.
E questo è poi legato all'alterazione dell'ecosistema da parte dell'azione e della manipolazione degli esseri umani, su cui molti hanno sottolineato.
Padre Martin ha anche avvertito che queste punizioni inizieranno inaspettatamente e saranno accompagnate da una confusione generale delle menti e dall'oscuramento della comprensione umana.
E che in ogni punto lungo il continuum dell'adempimento di queste profezie, la Russia sarebbe stata l'innesco che ha fatto avanzare il processo.
Quindi vedremo quella nazione giocare un ruolo in ogni grande evento che accade, nel bene e nel male.
E poi ha parlato di un potere umano superiore che è al di sopra delle nazioni, che sono la legge in sé.
Controllano ciò che accade in tutte le nazioni attraverso il flusso di capitali.
Ha parlato di 60 o 80 uomini che sono molto, molto ricchi e sempre più ricchi, e che decidono tutte le cose importanti del mondo.
Ha anche detto di aver scoperto che la Chiesa stessa aveva colluso nel corso degli anni con questo gruppo di onnipotenti.
E che la necessità di sottomettersi alla volontà di questi uomini era costata alla Chiesa la sua guida spirituale.
E che ora dipendeva dal potere finanziario terreno, poiché in precedenza aveva fatto affidamento sul potere politico terreno, piuttosto che sul potere spirituale dato da Cristo.
Tuttavia, sappiamo chi vincerà alla fine.
Perché Maria ha promesso: "Il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia. La Russia si convertirà e un periodo di pace sarà concesso al mondo".
Ebbene, finora quello che volevamo dire è il perché il potere spirituale della Chiesa, concesso da Gesù Cristo, non è stato in grado di fermare l'apostasia nel mondo e nella Chiesa, né gli eventi negativi in natura.
- Foros de la Virgen Maria
Mai sono stati così grandi le deviazioni dal Mio insegnamento!
5 luglio 2022
Figlia Mia. Comunica ai figli della terra quanto Io soffro. Mai le deviazioni dal Mio insegnamento sono state più grandi, mai furono così immensamente e profondamente distorte le possibilità che il Mio avversario vi offre, mai la perdita della fede è stata così visibile e capillarmente diffusa nel vostro mondo, mai il comportamento umano è stato così arrogante, sbagliato e orientato CONTRO I COMANDAMENTI E ALL’ INSEGNAMENTO MIEI E DEL PADRE, come invece è oggi e diventa pure sempre più normale e accettabile nel vostro mondo; mai la confusione fu così grande nel vostro mondo, mai fu così immensa e malvagia la divisione all’ interno della Mia santa Chiesa e mai l’adesione agli immorali insegnamenti, rituali, usanze, di quelli che lavorano contro di Me, fu così diffusa riconosciuta e accettata come oggi. Mai la vostra moralità e il vostro costume furono così profondamente subdoli, mai il maligno fu così presente e accolto come lo è invece nel vostro mondo odierno.
Figli svegliatevi perché è ora ormai! Dovete interrompere questo circolo vizioso e liberarvi da esso!
Opponetevi alle immoralità!
Opponetevi alla spudoratezza del vostro mondo odierno!
Non restate a guardare come il diavolo (i suoi gregari e l’élite) guadagna sempre più terreno! Opponetevi e mostrate che la vostra odierna quasi capillarmente estesa immoralità è un “NO GO”! Parteggiate per Me, Miei amati figli, per il vostro Gesù che tanto vi ama e vi aspetta, IO CHE SONO IL VOSTRO SALVATORE!
Solo Io, amati figli, Solo Io Sono la Via d’uscita dall’ indecenza orchestrata dal diavolo e accettata in tutto il mondo! Io solo Sono la via verso il Padre e per il Regno Celeste! Solo attraverso di Me, attraverso il vostro Gesù raggiungerete la vita eterna nella gloria, solo attraverso di Me raggiungerete la gioia e beatitudine eterna, solo attraverso di Me, amati figli.
Io, il vostro Gesù vi prego intensamente di rifiutare e non accettare la Nuova dottrina che minaccia di conquistare tutto il vostro mondo. Chi l’accetta, andrà perduto e allora non potrò fare più nulla per lui. Chi l’accetta, chi è un seguace non riceverà il Nuovo Regno! Chi fa il gioco del diavolo ben presto avrà un brutto risveglio. Pregate dunque amati figli dell’esercito rimanente, restate forti, fedeli e devoti a Me, al vostro Gesù, e pregate!
Pregate per le povere anime nel Purgatorio! Pregate per la pace nel mondo! Pregate per la conversione dell’umanità, perché più sono i figli che trovano la via verso di Me più la fine sarà mitigata!
Pregate e supplicate il Padre Celeste affinché EGLI mitighi, faciliti e abbrevi il tempo. Mio Padre donerà giustizia, ma solo chi è veramente fedele e abbandonato a Me resterà preservato dalla Sua ira!
Sfruttate l’ora della Misericordia, perché chi rifiuta la Mia misericordia, chi non l’accetta sarà raggiunto dalla giustizia e beato chi ha preferito la Mia Misericordia alla Mia giustizia!
Non potete immaginare quanto dolore/ dolori vi aspettano se non accettate la Mia Misericordia! Accettatela per restare preservati dalla giusta punizione che colpirà voi tutti, ognuno di voi se date le spalle alla Mia Misericordia! Spererete tutti di averla accettata, quando questo giorno, quest’ora irromperà!
Figli Miei. Io, il vostro Gesù in agonia, soffro molto per i vostri peccati. Mia Madre piange lacrime di sangue in così tante parti del vostro mondo. Io stesso le piango ma questo vi viene tenuto nascosto (la maggior parte delle volte). Solo pochi lo vedono, solo pochi ne vengono a conoscenza.
Figli Miei. Preparatevi, perché la fine vi travolge e beato chi è completamente con Me, con il vostro Gesù. Amen.
Vi amo molto.
Il vostro Gesù, Io Sono.
Salvatore di tutti i figli di Dio e Salvatore del mondo. Amen.
VITA PRIMA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI
VIRTÙ DEI FRATI
CHE SERVIVANO SAN FRANCESCO.
QUAL ERA IL SUO PROGETTO Dl VITA
498 102. Il Santo sopportò tutte queste infermità per quasi due anni, con ogni pazienza e umiltà, in tutto rendendo grazie a Dio. Ma per poter attendere con maggior libertà e devozione a Dio, e percorrere le celesti dimore nelle frequenti estasi e potersi finalmente collocare in cielo davanti al dolcissimo e serenissimo Signore dell'universo, ben provvisto di meriti, affidò la cura della sua persona ad alcuni frati, veramente degni della sua predilezione
499 Erano uomini assai virtuosi, devoti a Dio, cari ai santi del cielo e amati dagli uomini sulla terra, e su di essi il beato Francesco si appoggiava come casa su quattro colonne. Ne ometto i nomi per riguardo alla loro modestia, virtù che, da veri religiosi, amano molto cordialmente. La modestia infatti è il decoro di tutte le età, testimone di innocenza, indizio d'un cuore puro, verga di disciplina, gloria particolare della coscienza, garanzia della buona riputazione, pregio e coronamento della perfetta rettitudine. Questa virtù era loro comune e li rendeva graditi e amabili a tutti.
Ciascuno poi aveva una virtù propria: il primo era particolarmente discreto, il secondo mirabilmente paziente, il terzo di encomiabile semplicità, l'ultimo era robusto di corpo e mite di animo. Essi con ogni diligenza, cura e buona volontà difendevano il raccoglimento spirituale del beato padre, curavano la sua malattia senza risparmiarsi pene e fatiche, felici di dedicarsi totalmente al servizio di lui.
500 103. Francesco, sebbene già fosse arricchito di ogni grazia davanti a Dio e risplendesse per le sue sante opere davanti agli uomini, pensava di intraprendere un cammino di più alta perfezione, e suscitare nuove guerre affrontando direttamente da valorosissimo soldato il nemico. Si proponeva, sotto la guida di Cristo, di compiere opere ancora più grandi, e sperava proprio, mentre le sue energie fisiche andavano esaurendosi rapidamente di giorno in giorno, di riportare nel nuovo attacco un pieno trionfo. Il vero coraggio infatti non conosce limiti di tempo, dal momento che aspettava una ricompensa eterna. Perciò bramava ardentemente ritornare alle umili origini del suo itinerario di vita evangelica e, allietato di nuova speranza per la immensità dell'amore, progettava di ricondurre quel suo corpo stremato di forze alla primitiva obbedienza dello spirito. Perciò allontanava da sé tutte le cure e lo strepito delle considerazioni umane che gli potevano essere di ostacolo, e pur dovendo, a causa della malattia, temperare necessariamente l'antico rigore, diceva: "Cominciamo, fratelli, a servire il Signore Iddio, perché finora abbiamo fatto poco o nessun profitto!". Non lo sfiorava neppure il pensiero di aver conquistato il traguardo e, perseverando instancabile nel proposito di un santo rinnovamento, sperava sempre di poter ricominciare daccapo. Voleva rimettersi al servizio dei lebbrosi ed essere vilipeso, come un tempo; si proponeva di evitare la compagnia degli uomini e rifugiarsi negli eremi più lontani, affinché, spogliato di ogni cura e deposta ogni sollecitudine per gli altri, non ci fosse tra lui e Dio che il solo schermo della carne.
501 104. Vedeva molti avidi di onori e di cariche, e detestandone la temerità, cercava di ritrarli da questa peste con il suo esempio. Diceva infatti che è cosa buona e accetta a Dio assumersi il governo degli altri, ma sosteneva che dovevano addossarsi la cura delle anime solo quelli che in quell'ufficio non cercano nulla per sé, ma guardano sempre in tutto al volere divino; coloro cioè che niente antepongono alla propria salute spirituale e non cercano l'applauso dei sudditi ma il loro profitto, non la stima degli uomini, ma unicamente la gloria di Dio; coloro che non aspirano alla prelatura, ma la temono, e se viene loro data non montano in superbia ma si sentono più umili e, quando viene loro revocata, non si avviliscono ma ne godono. Diceva ancora che soprattutto in un'epoca di malvagità e di iniquità come questa, c'è grave pericolo nella prelatura e maggior vantaggio nell'essere governati. Provava grande amarezza nel vedere che alcuni, abbandonato quello che avevano così bene incominciato, dimenticavano la semplicità antica per seguire nuovi indirizzi. Perciò si lamentava di alcuni, che un tempo erano tutti intenti a mete più elevate ed ora si erano abbassati a cose vili e futili, abbandonati i veri gaudi dell'anima, si affannavano a rincorrere frivolezze e realtà prive d'ogni valore nel campo di una malintesa libertà. Per questo implorava la divina clemenza per la liberazione dei suoi figli e la scongiurava con la devozione più grande perché li conservasse fedeli alla loro vocazione.
“LA FINE DEI TEMPI” - LA RISPOSTA: COME SARÀ IL REGNO? CHE COSA È IL SUO REGNO?
Lo diciamo nel Padrenostro: “Venga il tuo Regno, (cioè) sia fatta la tua Volontà (in che modo?) come in Cielo (dove?) così in terra”.
Certamente si riferisce a tutta la Creazione: che Dio prenda in mano il governo concreto di ogni cosa in questo mondo, che ogni cosa si svolga secondo la sua Sapienza e Provvidenza, secondo la sua Volontà, che finiscano tutti i disordini e mali che sono frutto e conseguenza del peccato. “E così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed Egli mandi quello che vi aveva destinato come Messia, cioè Gesù. Egli deve essere accolto in Cielo fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose” (Atti, 3,20-21). Il Regno di Dio è, dunque, la restaurazione di tutte le cose, il ristabilire l’ordine originario della Creazione, come lo volle Dio e prima che ci fosse il peccato.
Ma si riferisce ancor di più all’uomo: “Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo” (Ezechiele, 36,2526).
“Il cuore” è, sì, la sede dei sentimenti, ma soprattutto delle responsabilità: è simbolo della volontà. “Un cuore nuovo”: il Suo! La sua Volontà! Il Regno di Dio sarà avere in comune con Lui la sua Volontà. Sarà la sua Volontà operante nella creatura e la creatura operante in Essa. E darà “uno spirito nuovo”: lo spirito di figli, per poter essere figli come Gesù per il Padre.
Pablo Martín Sanguiao
IL CATACLISMA È IN ATTO, IL MIO POPOLO PRENDERÒ IN ME.
Carbonia 17.07.2022 ore 18.45
Il cataclisma è in atto, il mio popolo prenderò in Me.
Proclamate il Regno di Dio sulla Terra, o uomini, rivestitevi di luce e splendore.
Il teatro è per chiudere la scena, … cala il sipario sulla storia antica, si apre una dimensione nuova: uomini felici, raggianti di luce e amore, danzeranno assieme al loro Dio Re e canteranno l’amore infinito.
La città assisa sui sette colli è per essere assediata, l’inganno è stato grande, piangerà amaramente per i suoi errori.
Uomini di Galilea eccomi a voi, il mio intervento su questa Umanità è a breve. Voglio annunziarvi la mia misericordia, o uomini, scegliete di stare con Me, chiedetemi perdono.
Il sole è per sparare sulla terra lingue infuocate, state per entrare nella fase di fuoco, o uomini, non cercate di capire attraverso la scienza perché nulla potranno spiegarvi di ciò che avverrà.
Il cataclisma è in atto, il mio popolo prenderò in Me, lo metterò al sicuro, esso sarà custodito dai miei Angeli mentre sulla Terra succederà l’Inferno.
Il terzo segreto di Fatima è in atto, Maria è pronta con il suo seguito fedele ad anticipare le mosse dell’avversario e metterlo fuori gioco.
Figlioli, tenetevi pronti all’attacco infernale di Satana, ma state sereni perché Io sarò con voi quale Condottiera al vostro fianco.
Pregate figli miei, supplicate la misericordia di Dio, amatevi gli uni gli altri, fate opere di carità, non allontanatevi dalla fede in Cristo Gesù.
Amare gli abbassamenti, le spine, la croce
Disprezzare se stessi, internarsi nei gusti e nei sentimenti dell’Amato Signore; amare gli abbassamenti, le spine, la croce: è questa la sapienza sconosciuta al mondo, ma che fa i Santi!
Madre Maria Candida dell’Eucaristia
Donami almeno una stilla del tuo Sangue
IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO
Metto sull'altare della mia povera anima tutte le ricchezze di Gesù, i suoi doni e le sue misericordie.
Entrando in me riposerà sulle sue magnificenze. Egli invece vuol riposare sulla pietra viva del cuore per rammollirla col suo amore e goderne la fusione. Mio Dio, devo umiliarmi, adorarTi, invocarTi, deplorare le mie colpe, confondermi, temere, sperare?
- Hai tutto questo nell'amore. L'amore stempera il cuore, lo dilata, lo rafforza, lo dispone alla generosità, a ricevere l'abbondanza del mio Sangue divino. -
Donami, o Signore, almeno una stilla del tuo sangue.
- Sai tu che cosa vuol dire ricevere anche una sola stilla del mio Sangue divino? Esso ti farebbe morire di dolore e di amore. Sai tu che una sola goccia del mio Sangue basterebbe a convertire, perfezionare, santificare tutto il mondo?
Per una sola goccia di Sangue tutti gli uomini sarebbero trasformati, con la mente capace delle eterne verità, con il cuore traboccante di amore, con lo spirito inebriato della vita celeste, ammesso alla visione del Padre adorabile.
Pensa che cosa farebbe una goccia in un'anima sola. La farebbe morire. -
Sí, mio Dio, morire, ma vederTi, goderTi, amarTi così. L'anima è pervasa da sovrumana dolcezza nel godimento soprannaturale della goccia di Sangue. q. 25 : 10 gennaio
SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO
l’Italia pagherà a caro prezzo le decisioni dei politici.
Trevignano Romano, 16 luglio 2022
Cari figli, grazie per essere qui nella preghiera e per aver piegato le vostre ginocchia. Figli miei, l’Italia pagherà a caro prezzo le decisioni dei politici. I vulcani erutteranno, guardate gli eventi che accadranno sulla terra, affinché possiate credere e tornare a Dio. Figli amati, presto la catena di satana sarà più forte, non accettate ciò che di più pericoloso vi proporranno, vogliono prendere le vostre menti e manipolarvi, attenzione!! Figli, abbiate sempre lo sguardo fisso verso la luce, quella luce che vedrete e che vi darà pace e amore, la luce che vi trasformerà per vivere solo per il bene. Vi amo figli e vi benedico nel nome della Santissima Trinità, amen
domenica 17 luglio 2022
IL CUORE DEL PADRE - Priorità assoluta del dono del Padre
Priorità assoluta del dono del Padre
Considerando il modo con cui il Padre ha voluto fare di noi i suoi figli, noi preferiremmo immaginare questa decisione come presa davanti al mondo abitato dai primi uomini. Dio avrebbe creato prima. l'universo, poi gli uomini, e avrebbe chiamato questi alla grazia della filiazione adottiva. Ma san Paolo dice chiaramente che non è così che dobbiamo rappresentarci il susseguirsi degli eventi. Il Padre, egli afferma, ci ha prescelti « prima della creazione del mondo ». Ne consegue che la scelta divina era già fatta quando nulla ancora esisteva dell'universo. Questa priorità assoluta della volontà del Padre di averci per figli dimostra che la creazione è avvenuta con quell'obbiettivo originario. Facendo sorgere il mondo dal nulla, il Padre pensava già a popolarlo di figli: l'universo intero fu predisposto a questo scopo.
Se si vuol cogliere il senso dell'universo e di tutte le cose create bisogna dunque guardarle da questo cuore paterno, cercando di ritrovare lo sguardo primitivo ed eterno del Padre. La scienza attuale fa risalire a parecchi miliardi di anni gli inizi del mondo e si sforza di darci una rappresentazione della massa iniziale e della sua espansione, mediante la quale ha prodotto le nebulose, occupando uno spazio sempre più vasto. Nulla di più appassionante di queste ricerche della scienza volte a scoprire l'origine del nostro mondo siderale e a ritracciare il suo sviluppo progressivo. Ma la vera visione dell'universo è quella che non si limita a determinare 1'apparizione dell'atomo primitivo e la storia della sua diffusione: sopra le leggi fisiche che presiedevano a quell'espansione dell'universo, vi era una legge superiore, legge che la scienza non può né raggiungere né formulare, perché appartiene ad un altro piano.
Era il disegno divino che orientava il mondo materiale verso un destino che lo sorpassava, il proposito del Padre di formarsi dei figli. Appunto in vista di questi figli il primo atomo fu chiamato ad esistere e tutto l'universo siderale a dispiegare la sua immensità.
Quando si confrontano i molti miliardi di anni che quest'universo conta con le poche centinaia di migliaia d'anni dell'umanità si é colpiti dalla sproporzione evidente, come se il passato dell'universo schiacciasse con il suo peso il passato umano. Allo stesso modo, quando si confrontano le dimensioni di un uomo col raggio dell'universo e con le distanze che ci separano dalle galassie più lontane non si può non ricavarne una mortificante lezione di piccolezza. Ma questa lezione si capovolge se si adotta il punto di vista di san Paolo, punto di vista autentico perché é quello del Creatore. Prima che l'universo iniziasse la sua lunga esistenza, gli uomini si trovavano già nel pensiero di Dio, tutta l'umana famiglia era davanti agli occhi del Padre. E ciascuno degli innumerevoli istanti che hanno segnato l'evoluzione della materia, non é esistito che per l'istante privilegiato in cui la umanità avrebbe avuto accesso in Cristo alla filiazione divina. Le stesse enormi dimensioni del mondo non esistono che per mettere in evidenza quel punto centrale in cui, in Cristo, l'umanità acquista dimensioni divine.
San Paolo ci illumina dunque sull'indirizzo fondamentale di tutta la creazione. Non si tratta, notiamolo, soltanto della verità che il mondo é stato creato per l'uomo; ma di un'altra ben più profonda: che il mondo é stato creato per i figli del Padre. L'atto della creazione, che potrebbe apparire ai nostri occhi una semplice manifestazione di potenza, era in realtà penetrato di tutto il calore di un amore paterno che aspirava ad effondersi, che preparava in anticipo la grandezza dell'uomo. Nella sollecitudine che il Creatore dimostrava al suo universo, il primo pensiero era sempre quello dei figli futuri, in modo che su questo mondo materiale, che non avrebbe di per sé meritato tanto interesse, operava continuamente una sollecitudine paterna. L'universo beneficiava della tenerezza che il Padre voleva testimoniare a quelli che sarebbero stati i suoi figli. La vera storia del mondo si andava iscrivendo nel cuore del Padre: l'espansione dell'universo era l'effusione di un amore.
Essendo l'atto della creazione una realtà permanente, poiché sostenere il mondo nell'esistenza e conservarlo altro non é se non continuare a crearlo, esso rappresenta anche attualmente la perseveranza di quest'amore paterno. In tutte le cose che ci circondano é celata la divina sollecitudine che le fa esistere unicamente per coloro che saranno dei figli. I movimenti degli astri che i nostri osservatori astronomici si studiano di seguire, le leggi della costituzione degli atomi che i fisici vogliono definire, i paesaggi di cui i poeti ammirano la bellezza, la varietà delle cose che fanno parte della nostra vita quotidiana e che noi guardiamo ormai con occhio distratto o troppo assuefatto, tutto ciò è guidato dall'alto da un'unica idea; tutto ciò obbedisce al grandioso disegno del Padre di farci suoi figli, e tutto ciò contribuisce alla sua realizzazione. L'universo è come una sinfonia costruita su un unico tema, ma orchestrata con una prodigalità ricchissima. Noi studiamo i particolari dell'orchestrazione, quelli almeno che cadono nel campo della nostra esperienza, e siamo spesso portati a trascurare il tema fondamentale, a concentrarci sulla tecnica dell'opera dimenticando l'idea che l'anima; e tuttavia nel tema, inafferrabile ma dovunque presente, è racchiusa la gioia della sinfonia e il suo significato. È il tema di un amore paterno che vuole abbracciare tutta l'umanità, che ritorna in ogni cosa come un'ossessione, l'ossessione di colui che ama e che vuole esprimere il suo amore; il tema che contiene la primitiva ed essenziale bellezza del mondo creato e della nostra vita all'interno di questo mondo. Questo tema, che bisogna ascoltare nella complessa sinfonia dell'universo, e la voce del Padre che ci colmerà di beatitudine.
San Paolo non ha soltanto compreso il piano d'amore paterno che ha preceduto e dominato tutta la creazione, ma ha scorto anche fino a qual punto quella mira divina si era iscritta nell'essere profondo delle cose create. Contemplando il mondo, egli lo vede animato da una tendenza fondamentale e misteriosa a favorire lo stabilirsi della filiazione divina negli uomini. E poiché questa tendenza è stata contrastata dal peccato, che ha distolto gli uomini da Dio e li ha privati della dignità di figli, l'apostolo coglie nell'universo una specie di aspirazione dolorosa alla restaurazione di quella filiazione, un gemito per ottenerla. « La creazione attende con impazienza che compaiano in piena luce i figli di Dio. Poiché essa fu assoggettata a una sorte illusoria e vana, senza il suo volere, e per il fatto della sottomissione che le fu imposta nei riguardi dell'uomo peccatore. Vi è una speranza, poiché la creazione medesima sarà così liberata dalla schiavitù della corruzione per partecipare alla libertà della gloria dei figli di Dio. Noi sappiamo infatti che la creazione intera è unita fino ad oggi nei gemiti e nei dolori del parto »
Da queste parole risulta come san Paolo ricavi in maniera concreta le conseguenze del disegno concepito dal Padre già prima della creazione. Questo disegno egli lo riconosce impresso nel mondo, perché il Padre « opera tutto secondo la decisione della sua volontà » ed esso è divenuto realtà ad un punto tale che l'universo attuale appare essenzialmente orientato, come il pensiero divino che l'ha formato, verso l'adozione degli uomini da parte del Padre. Per esprimere tale orientamento l'apostolo attribuisce alle creature inanimate dei sentimenti umani e un comportamento consapevole. Egli sa, ben inteso, di essere su un piano metaforico, ma la metafora di cui si serve ha un senso: attendere con impazienza che appaiano in piena luce i figli di Dio significa per l'universo possedere come legge del suo essere sostanziale l'obiettivo della filiazione divina degli uomini, e possederlo in modo tanto più urgente in quanto il peccato degli uomini è tutto teso al fallimento di questo scopo. Il destino di tutte le cose risponde così al desiderio del Padre: favorire il destino di coloro che sono chiamati ad essere figli di Dio. Poiché si tratta di far venire al mondo questi figli, l'universo soffre, in un certo senso, i dolori del parto; e sono i gemiti della donna che partorisce quelli che san Paolo udiva tra i disordini e i mali di questa terra. Ma al dolore presente doveva succedere l'ora della gloria, in cui l'universo avrebbe partecipato, secondo le sue possibilità, alla libertà superiore dei figli di Dio.
In questa dolente aspirazione, in questo parto, l'universo è unanime. L'apostolo lo sottolinea, notando che la creazione intera vi è impegnata, che tutti gli esseri creati gemono e soffrono insieme. E a questa unanimità si deve l'unità di un mondo così vario, di cose tanto disparate: tutto converge verso la filiazione divina degli uomini, tutto è ordinato per presentare al Padre i suoi figli e per accogliere la loro gloria.
In ciò consiste anche la vera grandezza dell'universo, che viene a collaborare alla realizzazione di un destino che supera di gran lunga tutte le forze materiali. Con la sua nobile visione del mondo san Paolo ci ricorda che né lo studio della costituzione fisica degli elementi, né la definizione astratta dell'essere metafisico delle cose ci permettono di cogliere quella che è la loro ultima consistenza, la loro unità e il loro valore. Le energie della materia sono trascinate da una corrente invisibile, ma reale e profonda, che le associa al destino umano. Con l'aspirazione a veder rivelarsi lo splendore dei figli di Dio, l'universo partecipa al mistero che s'è formato nel cuore del Padre. Egli per primo ha nutrito quest'aspirazione e l'ha fatta condividere alle sue creature. Infine, è da essa che l'universo mutua la sua dimensione più sublime, in quanto riflette il cuore del Padre nel suo disegno più generoso.
Di Jean Galot s. j.