IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO
Metto sull'altare della mia povera anima tutte le ricchezze di Gesù, i suoi doni e le sue misericordie.
Entrando in me riposerà sulle sue magnificenze. Egli invece vuol riposare sulla pietra viva del cuore per rammollirla col suo amore e goderne la fusione. Mio Dio, devo umiliarmi, adorarTi, invocarTi, deplorare le mie colpe, confondermi, temere, sperare?
- Hai tutto questo nell'amore. L'amore stempera il cuore, lo dilata, lo rafforza, lo dispone alla generosità, a ricevere l'abbondanza del mio Sangue divino. -
Donami, o Signore, almeno una stilla del tuo sangue.
- Sai tu che cosa vuol dire ricevere anche una sola stilla del mio Sangue divino? Esso ti farebbe morire di dolore e di amore. Sai tu che una sola goccia del mio Sangue basterebbe a convertire, perfezionare, santificare tutto il mondo?
Per una sola goccia di Sangue tutti gli uomini sarebbero trasformati, con la mente capace delle eterne verità, con il cuore traboccante di amore, con lo spirito inebriato della vita celeste, ammesso alla visione del Padre adorabile.
Pensa che cosa farebbe una goccia in un'anima sola. La farebbe morire. -
Sí, mio Dio, morire, ma vederTi, goderTi, amarTi così. L'anima è pervasa da sovrumana dolcezza nel godimento soprannaturale della goccia di Sangue. q. 25 : 10 gennaio
SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO
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