Le Trasmissioni dall’Alto devono essere scritte invariate, altrimenti la volontà umana si rivolge contro la Volontà di Dio. Ogni Comunicazione ha il suo scopo, ma l’uomo non lo conosce ancora, e quando un cambiamento di una Parola fornisce un altro senso, è mancato questo scopo. Dio Stesso annuncia all’uomo ciò che non corrisponde alla Sua Volontà, quando l’incapacità umana non ha accolto la Sua Parola così come veniva data. Ma agli uomini non spetta il cambiamento delle Comunicazioni, perché la loro facoltà di giudizio non è sufficiente per esaminare un’Opera, che non è soltanto calcolata per il tempo attuale, ma che deve durare per dei tempi. L’uomo stesso può bensì volere il meglio, ma deve stare in una certa maturità spirituale, per disporre di un tale sapere per essere capace di correggere secondo la Volontà divina. Perché il sapere umano soltanto non lo rende capace di esaminare le Verità spirituali sul loro contenuto. Lo Spirito di Dio trasmette soltanto la purissima Verità e fin quando l’anima dell’uomo non è capace di accogliere fedelmente alla Parola questa Verità, il suo pensare però viene guidato in modo che non scriva nessun errore, anche se la formazione della Parola è poco perfetta, ma mai del tutto sbagliata.
Ogni miglioramento umano può però portare in sé l’errore e perciò non corrispondente alla Volontà divina. Lo Spirito di Dio Si può comunicare più chiaramente, quando il ricevente accoglie le Comunicazioni con meno resistenza possibile. Perciò ogni pensare autonomo dev’essere possibilmente impedito. La volontà di servire Dio è la più grande garanzia per una buona ricezione, senza impedimento, ed allora l’uomo non deve davvero temere di scrivere altro che ciò che è voluto da Dio, perché questa volontà protegge il suo pensare dall’errore. Quello che Dio vuole far sorgere, lo proteggerà davvero da tali scritti, che potrebbero far deviare il figlio terreno dalla retta via, perché è la Sua Volontà di dare all’umanità la purissima Verità e di istruirla bene.
Amen
15 febbraio 1941
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