domenica 31 luglio 2022

GENESI BIBLICA EVOLUZIONE O CREAZIONE? CAINO E’ LA CHIAVE DEL MISTERO

 


La nascita della Donna 

L’‘OMEGA’ 


(Nota della curatrice) I primi paragrafi di questo capitolo, tra il § 90 e il § 108, si  svolgono in forma allegorica perciò non sono di facile visualizzazione e richiedono da  parte del lettore una particolare attenzione. Essi esprimono in forma simbolica dei  concetti utili in particolar modo ai teologi e agli studiosi di genetica. In pratica viene  spiegato in quale modo Dio abbia creato la prima Donna, partendo dal suo concepimento  fino alla sua nascita, processo che viene ripreso e spiegato anche più avanti. Poi il Signore  afferma che tutta l’umanità attuale discende da Eva. Infine il racconto riprende dalla  scena della femmina ancestre che si stende sul prato (ricollegandosi al § 65), aiutata dalla  vecchia madre che le fa da levatrice, e prosegue con la nascita della Bambina, la vera  prima Donna della specie umana, che diventerà la legittima moglie di Adamo. Quindi, il  lettore che volesse evitare di sforzarsi troppo nel linguaggio dei simboli può proseguire il  racconto andando direttamente al § 109 (che si ricollega appunto al § 65), riservandosi,  dopo esser giunto alla fine del testo, di leggere i paragrafi saltati che, a libro ultimato,  sono di più facilmente comprensione.  


Il concepimento e la gestazione della prima Donna: l’omega  

(Stesso quadro visivo e stesso orientamento, l’8°, verso Est–Sud-Est)  

§ 90 Poco sopra il centro del video vidi comparire un piccolissimo punto bianco  illuminato sullo sfondo nero.  

– ATTENTO! DÌ QUELLO CHE VEDI.  –  

Queste parole mi furono rivolte con voce forte. L’ammonimento mi sembrò un  rimprovero per non essere stato abbastanza attento precedentemente, specialmente  quando disse “alfa”.  

Cominciai a dire quello che vedevo:  

– Vedo un puntino bianco, piccolo, della dimensione della capocchia di uno spillo. –  

– È illuminato e non luminoso come l’altra volta. Non è nel centro del quadro con la  cornice rosea, ma a tre quarti d’altezza del quadro.  –  

 

– Scende adagio verso il centro del video. – [È il gamete femminile, creato or ora da  Dio, che scende nel seno dell’imminente gestante – la femmina ancestre bianca e non  pelosa – e dovrà unirsi al gamete di Adamo per formare la prima cellula della futura Donna. È l’ultima nuova creazione, l’Omega, che scende sulla Terra].  

– Scende ancora. –  

– Ora è circoscritto da un quadratino adagiato sulla base del video. –  

– Quel puntino ora ha l’aspetto di un ‘nodo’, fermo al centro del quadratino. – [I due  gameti, quello femminile testè creato e quello maschile di Adamo, ora sono fusi insieme  formando un nodo].  

– Il nodo cresce e vedo che è di color gialliccio.  –  

– Ora quel nodo sembra un mezzo pisello maturo, gialliccio e secco adagiato con la  parte piatta sul lato inferiore del quadratino e con la curva all’insù. Il riquadro, o  quadratino [il ventre che lo accoglie], segna i limiti di un campo visivo ridotto rispetto  alla cornice rosea. Dentro il quadro visivo vedo solo il quadratino, senza null’altro  all’intorno e senza punti di riferimento. –  

– Quel mezzo pisello continua a crescere [il feto] e cresce con lui anche il quadratino  che lo contiene e che ora ha due centimetri di lato. –  

 

§ 91 – Il mezzo pisello secco e giallastro ora è grande quanto mezza biglia. – – Cresce  e diventa come mezza palla da tennis. – – Ora è grande quanto mezzo pompelmo. –  

– Adesso è come mezzo pallone da calcio la cui altra metà è come se rimanesse  nascosta. –  

Osservo che la base del riquadro combacia quasi con quella del video che lo contiene.    

La linea di contatto fra il riquadro e il video sembra una fascia di erba nera e secca  come quella che si trova sul ciglio di un sentiero campestre nelle vicinanze di  un’officina o di un garage, erba corta, calpestata e intrisa di olio nero scartato dai  motori. Vedo questo mezzo pallone di scorcio, come se lo guardassi stando sdraiato a  terra.  

– Quel mezzo pallone è tutto liscio e del colore del cuoio crudo, naturale, non trattato.  È lucido come se fosse di plastica. –  

– Ora viene avvicinato e le curve laterali di quel mezzo pallone scompaiono tagliate  fuori dai lati verticali del riquadro. –  

– Ora il lato superiore del riquadro si alza di un centimetro o due. Quel rettangolo  lentamente continua ad espandersi nel suo lato superiore.  –  

– Ora quel rettangolo è largo circa 8 cm ed è alto circa 20, sempre di proporzioni  ridotte rispetto a quelle della cornice rosea.  

 

§ 92 – Ora vedo solo la parte centrale di quel mezzo pallone da una posizione più alta,  ma non lo vedo verticalmente. Scorgo che la sua forma non è più rotonda, ma  oblunga.  – Credo sia una palla ovale, o... forse… è un otre di pelle gonfio, ma non  vedo le sporgenze della pelle con gli arti legati alle estremità che hanno gli otri per  chiudere ogni fuoruscita di aria o di liquido. Deduco che i lacci devono essere nella  parte sottostante e che quindi quello che vedo è la schiena dell’otre.  

– Intravedo una fossetta liscia e rotonda alla sommità di esso.  

– Mi dice forte la Voce: 

– CICATRICE DA UN MORSO. – “Se quella è una cicatrice, quello che mi era parso un mezzo otre è allora un animale vivo” penso. “Che animale può essere?” mi  chiedo.  

– Al di là di quella fossetta, o ‘cicatrice da un morso’, la superficie è bassa e piatta. Da  una parte e dall’altra di quella zona bassa e piatta scorgo due sporgenze lisce, curve  verso la linea esterna, come due mezze lune simmetriche attaccate al corpo centrale  solo nella parte superiore.  –  

Quell’animale strano ora mi sembra poggiato sopra il bordo sdrucito di una stuoia di  crine dai peli neri, radi, corti e arruffati. –  

Don Guido Bortoluzzi

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