Il Re della Città del bene.
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« Che cosa voglio io dire con ciò ? Domanda sant’Agostino. Può lo Spirito Santo gemere, lui che gode della felicità suprema col Padre e col Figliuolo? No certo. Lo Spirito Santo non piange in se stesso e nella beata Trinità ; ma geme in nói, imperocché egli c’ insegna a gemere. Insinuandoci alle orecchie del cuore che noi siamo viandanti nella valle delle lacrime; c’insegna a sospirare per la patria eterna, e questo desiderio produce i nostri gemiti. Colui che sta bene, o piuttosto che crede di star bene in questa terra d’esilio, colui che s’inebria della gioia dei sensi, e che nuotando nell’ abbondanza dei beni temporali, si pasce di una vana felicità, costui non fa sentire se non che la voce del corvo ; poiché la voce del corvo è schiamazzante e non gemente. « Al contrario, colui che sente il peso della vita, e che si vede ancora separato da Dio e privo della beatitudine infinita che ci ha promessa, che possiede in speranza, ma che non possederà in realtà se non il di in cui il Signore verrà splendente della sua gloria, dopo essere venuto nell’ umiltà ; colui che conosce ciò piange ; e finché egli piange per questo, piange con profitto : poiché è lo Spirito Santo che gli insegna a piangere e ad imitare la colomba. Infatti piangono molti, -allorquando sono essi colpiti da alcune avversità, o in preda ai dolori dell infermità, o sotto i catenacci di una prigione, o nelle catene della schiavitù, o nell' onde semiaperte per inghiottirli, o nei lacci tesi dai loro nemici : ma essi non gemono di quel gemito della colomba; non è, né l'amore di Dio che gli fa gemere, né lo Spirito Santo che geme per essi. Perciò quando essi sono liberati dai loro mali, gli sentite esultare ad alta voce: il che dimostra che essi sono corvi e non colombe.1 » Egli è Esortatore. Tutto il bene, degno di questo nome, che si compie sin dal principio del mondo, che tuttora si compie, che si compirà sino alla consumazione dei secoli, è dovuto al Figliuolo dello Spirito Santo, ai cittadini della Città del bene. Chi dà loro la volontà di farlo? il loro Re. Senza il di lui aiuto nessuno può neppure pronunziare in modo utile per il cielo il nome del Redentore. 8 Abele offre generosamente al Signore i suoi più pingui agnelli. Io vedo il sacrificio: dov’ è l’anima che lo ispira? chi ne è l'esortatore? Il Re della Città del bene.
Noè affronta per cento anni le beffe dei suoi contemporanei e costruisce a po' alla volta l’arca che deve salvare la specie umana. Io vedo il coraggio del patriarca e vedo la nave; ma qual’ è il sostegno dell* uno e rispiratore dell’altro? Il Re della Città del bene. Io vedo Abramo che lega sull’ ara l’unico suo figlio Isacco, e sta alzando la mano per immolarlo; chi é l’esortatore e la guida dell' eroico padre dei credenti ? Il Re della Città del bene. Io vedo nella serie degli antichi secoli i patriarchi, i re, ed i guerrieri d'Israello compiere mille atti splendidi, trionfare di mille difficoltà, affrontare senza timore dolori senza numero; quale fu l’anima di queste grandi anime? chi fu il loro esortatore? Il Re della Città del bene.
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Monsignor GAUME
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