(22 gennaio 2020)
Ieri, parlando con Gesù: “O Gesù, sono vari giorni che ti vedo triste e molto silenzioso, come se ogni parola ti pesasse molto...”
“Figlioletta mia, guardo le anime e ne vedo troppe staccarsi da Me e cadere nell’abisso della perdizione. Io riparai, nella mia breve vita terrena, per ogni vita e per ogni peccato delle creature. La mia Divinità mi ha fatto morire d’amore per i peccati di ogni anima di tutte le generazioni, non solo passate e presenti, ma anche per quelle che esisteranno fino alla fine del tempo, poi mi faceva rivivere per ripetere questo stesso sacrificio d’amore divino, continuamente. Nessuna creatura umana avrebbe potuto riparare per i suoi peccati, solo attraverso la mia vita, sofferenza e morte. Questo è stato possibile perché la mia Divina Volontà è eterna e può estendersi ovunque ed in ogni tempo.
Sono stanco di avere misericordia con chi volontariamente vuole ingannarmi, negoziando il proprio peccato, a seconda delle proprie astuzie, non c’è purezza di intenzioni né verità...
Cosa fece Saul? Tentò di convincersi e mostrare davanti a Me che il suo peccato non era tale, ciò che aveva fatto disobbedendo alla mia Volontà, tentò di mostrarlo come cosa buona e degna di Me, dimenticando che Io posso vedere e conoscere le più recondite intenzioni del cuore umano!
Questo è il tentativo di ingannarmi con una disobbedienza meschina. La superbia, madre della disobbedienza, regna in troppi cuori e li rende duri, impenetrabili, inflessibili, privi di luce di carità...
Questi cuori sono inaccessibili a Me, e il vostro nemico, sapendo questo, li chiude in gabbie dorate dove ogni desiderio del vostro ego è soddisfatto e così li distrae dal cammino della mia vera vita, quella che solo Io posso offrire.
Ho sofferto e soffro tanto per questo; quanto mi costano le anime! Molti non comprendono che anche il bene fatto con intenzioni meschine e ipocrite, non solo non serve alla loro salvezza e non dona alcun merito, ma indurisce i loro stessi cuori, sicché diventano vittime del loro stesso operato che presentano come buono e santo, quando non ha nulla di tutto questo. Come s’ingannano!
Se un figlio obbedisce al proprio padre solo per evitare un castigo o con un atteggiamento di astuzia e scaltrezza a proprio torna- conto, pecca enormemente perché non ama, e qualsiasi azione apparentemente buona in sé stessa, fatta e vissuta senza amore vero, diventa tenebra che rende i cuori di pietra.
Già ti ho detto che desidero tanto che tu stia con Me, pensando in Me, parlando con Me e ascoltandomi. Sento molto amore e grande richiamo per l’anima che vive una dimensione di continua preghiera, desiderando stare con Me e dirigendo i suoi pensieri e palpiti sempre verso di Me: questa è l’intimità che tanto desidero.
Fonditi in Me continuamente, chiamami in te, invoca il mio santo nome, e piano piano tutto di Me sostituirà ciò che è tuo. Desidera ardentemente rimanere con Me ed Io ti inonderò di luce, perché quando trovo nell’anima ciò che è solo mio mi distendo su di essa, inondandola d’amore.
Parla ai tuoi fratelli, insegna loro a fondersi in Me, chiamandomi in ogni pezzetto del loro corpo, della loro anima e del loro cuore, nei desideri, nei gusti, nei sentimenti, emozioni e ricordi, perché tutto sia luce, perché in tutto Io sia presente. Dovete nascondervi in Me, riposando nelle mie piaghe.
Il vostro nemico rimane oppresso e terribilmente frustrato dalla luce delle anime che così mi appartengono e non può avvicinarsi né nuocere ad esse.
Il primo pensiero deve essere per Me, in Me, e così l’ultimo e tutte le azioni e i pensieri devono richiamarmi nell’anima con il suo desiderio profondo della mia presenza.
A te Io ho dato un dono particolare, ti ho già detto che desidero che tu ti immerga continuamente nel meditare e ancora meditare la mia Passione e morte, tanto da giungere ad averle vive in te.
Vedi, figlioletta, per parlare con te e stare con te, e non solo, ma con tutti i miei figli a cui ho concesso questo dono, Io mi restringo tanto, ma così tanto che la mia luce divina ti inonda senza nuocerti. Nessuno, neanche l’anima più pura e santa in terra, potrebbe sopportare la mia piena Divinità, per cui la mia Umanità si avvicina a te e ti lascia lo spazio per vivere in essa.”
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