martedì 8 agosto 2023

NON PERMETTERÒ ALL'UOMO DI DISTRUGGERE CIÒ CHE HO CREATO!

 


MESSAGGIO DI DIO PADRE
A LUZ DE MARIA

7 AGOSTO 2023


Amati figli, quale Padre amorevole, Io vi benedico.

IO VIGILO IN MODO PARTICOLARE SU OGNUNA DELLE MIE CREATURE UMANE E SU TUTTO CIÒ CHE È USCITO DALLE MIE MANI.


Mi rallegro quando vi comportate e agite nella Mia Volontà; il più piccolo dei Miei figli fino al più straordinario dei Miei figli, ha la Mia protezione.
Ognuno di voi continua ad avere la Mia Protezione.


Ho dato a tutti voi il libero arbitrio perché lo utilizzaste e sceglieste il bene, ma a causa della superbia o dell'ignoranza, non l'avete fatto.

Vedo con dolore come non siete riusciti a comprendere l'Amore Infinito, la donazione senza limiti che avete ricevuto dalla Mia Casa, quando Mio Figlio venne inviato a morire per ciascuno di voi.


LA MORTE NON PREVALSE E MIO FIGLIO RISUSCITÒ ALLA VITA ETERNA, QUESTO DEVE ESSERE CHIARO...


RISORSE!   PERCHÉ LA RISURREZIONE È IL PIÙ GRANDE SEGNO DEL POTERE DIVINO.

LA MIA DIVINITÀ NON SARÀ MAI SCONFITTA!


Non tutti Mi adorano, ma i pochi che Mi adorano, sono instancabili portatori di fede e saranno perseguitati perché predicheranno la Verità.

Voi avete proseguito con la follia della morte per mano vostra e sarà l'uomo privo della Mia Protezione, che darà inizio alla più grande delle tragedie, seminando terrore, atrocità e genocidi, fino a quando la Mia Mano non li fermerà con una pesante punizione.

Io vengo incolpato per quello vi succede...


Vengo invocato quando si ha bisogno di Me per risolvere i problemi ed Io intervengo ogni volta con la Mia Infinita Misericordia, aiutandovi, ma una volta che siete riusciti a uscire da quello in cui eravate sprofondati, vi dimenticate di Me ed allora Io permetto che sperimentiate la solitudine e la tristezza, cosicché correggiate la vostra vita di peccato.


ARRIVERÀ LA CARESTIA SPIRITUALE E NON SAPRETE COME SAZIARLA, PERCHÉ STATE CAMMINANDO SENZA META, CIECAMENTE, SENZA PENSARE CHE QUESTO GIORNO POTREBBE ESSERE L'ULTIMO DELLA VOSTRA VITA.


State seguendo tante false ideologie e, senza riuscire ad amarmi veramente, state diventando tiepidi e dopo avermi abbandonato, Mi contestate.


L'umanità sta soffrendo e soffrirà, a causa di quello che avete scelto, permesso e desiderato: vivere per conto vostro. Io vi ho permesso di vivere a modo vostro, ma ora devo fermare questa follia umana...


NON PERMETTERÒ ALL'UOMO DI DISTRUGGERE CIÒ
CHE HO CREATO!


Gli usurpatori della Mia Volontà sono coloro che stanno prendendo le decisioni, pertanto l'umanità sta vivendo insicura e ottenebrata dal demonio, che cammina, respira e viene accolto con grandi festini peccaminosi.

La Mia Mano è così leggera che non viene percepita, ma allo stesso tempo esegue con veridicità i Miei Disegni, quindi preparatevi figli Miei, affinché vi salviate grazie all'amore che avete per Me. 

Io permetterò che Mia Figlia, Maria Santissima, appaia nelle Basiliche del mondo intero.
I Miei figli sono preoccupati, perché nei loro villaggi non ci sono Basiliche, che si trovano molto lontano da dove abitano. Si dimenticano in fretta che dove c'è fede e dove Io vengo adorato in spirito e verità in quanto Padre dell'Umanità, il Mio Amore compirà i più grandi miracoli, per amore dell'umanità.

Non temete le carestie... 
Non temete la guerra...
Non temete le persecuzioni...
Non temete le nuove ideologie...


IO, VOSTRO PADRE, STARÒ CON I MIEI FIGLI E NON C'È NESSUNO PIÙ GRANDE DI ME!


Vi benedico il cuore affinché Io trovi cuori di carne.
 
Rimanete saldi in ogni momento, perché molte cose dovranno accadere per il bene del genere umano.
 
Io amo l'umanità.


Vostro Padre


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO




COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Padre nostro che Sei nei Cieli,
sia santificato il Tuo Nome,
venga il Tuo Regno,
sia fatta la Tua volontà
come in Cielo, così in terra. 

Dacci oggi il nostro Pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.

 


lunedì 7 agosto 2023

Motivazione delle Rivelazioni di Dio (Pentecoste)

 


A tutti voi che Mi ascoltate, voglio rivelarMi come un Dio dell’Amore, della Sapienza e dell’Onnipotenza. Le Mie Rivelazioni richiedono soltanto un cuore aperto, un orecchio pronto volonteroso di ascoltare la Mia Voce quando la faccio risuonare. Le Mie Rivelazioni saranno anche sempre conferme del Mio Amore, perché parlo a voi come il Padre ai Suoi figli: promettendo Amore ammonendo, insegnando, confortando. Voglio toccare i cuori di tutti voi che Mi ascoltate. Voglio rendervi felici con il Mio Discorso, voglio regalarvi qualcosa che vi aiuti verso l’Alto: Luce e Forza di cui ogni essere ha bisogno per venirMi più vicino, per questo parlo sempre di nuovo a voi. Ma voglio anche rivelare il Mio Essere, voglio che voi Mi riconosciate come un Dio dell’Amore, della Sapienza e dell’Onnipotenza e che voi, quando Mi avete riconosciuto, vediate in Me anche vostro Padre, e tendete verso Me come Miei figli. Quando credete nel Mio Amore, Sapienza ed Onnipotenza, allora vi arrenderete anche a Me in amore ed umiltà e deporrete ogni resistenza che vi tiene separati da Me. E per questo Mi rivelo a voi. Perché tutti voi dovete sapere che il vostro Dio e Creatore vorrebbe afferrarvi in illimitato Amore che però non tollera nessuna resistenza. Ed affinché la vostra resistenza venga spezzata vi parlo, ma non vi costringo ad ascoltarMi. Ma dovete percepire il Mio Amore, appena vi risuona la Mia Voce. Dovete essere toccati da una Corrente di Forza che vi deve dimostrare che Sono Io Che vi parlo, che però la Corrente di Forza perde subito il suo effetto quando voi rimanete nella vostra resistenza, invece aumenta il suo effetto quando siete pronti per l’accettazione della Mia Parola. Voglio portare Luce a tutti voi che siete ancora di spirito offuscato; voglio prepararvi in un modo che le Sfere di Luce vi possano accogliere. Ma questo è soltanto possibile quando vi decidete all’agire nell’amore nella fede in Me. Ma se potete amare Me Stesso, allora siete spinti dall’interiore ad effettuare delle opere d’amore ed affinché impariate ad amarMi, Mi rivelo a voi. Voi uomini della Terra parlate ben di un “Dio”, che voi temete come un Potere a Cui siete esposti, che vi può distruggere o giudicare, se vi credete ancora, ma non portate amore al vostro “Dio” che “Egli” vorrebbe ricevere da voi. Ma voglio soltanto essere amato, perché allora viene stabilito un rapporto molto migliore di quello che possa escogitare la paura. Voglio ricevere amore da voi e perciò anelo continuamente questo amore. Ma amerete un Essere soltanto se voi riconoscete la Sua Perfezione, e siete convinti del Suo Amore, Saggezza e Potere. E quando Io Stesso posso parlarvi arriverete anche presto alla convinzione che il Mio Amore per voi è infinito, la Mia Sapienza insuperata ed il Mio Potere illimitato. Ed allora vi date a Me nel desiderio di potervi unire a Me in eterno. E così vi risuoneranno sempre di nuovo le Mie Parole d’Amore e cercheranno accesso al vostro cuore e chi si apre a Me volontariamente lo voglio rendere felice con il Mio Discorso ed aprirgli il portone alla beatitudine, perché con il Mio Discorso porto Luce, e come gli splende questa, tutta l’oscurità svanirà da lui. Egli poi Mi riconosce come Luce dall’Eternità, allora egli Mi amerà anche intimissimamente, ed allora egli rimarrà con Me in eterno.

Amen

9 giugno 1957

La straordinaria guarigione di un tumore al cervello guidato dalle anime del Purgatorio

La voce delle anime del Purgatorio avverte una donna del tumore e la guida verso medici e chirurgia.

Sappiamo da numerose testimonianze che le anime del Purgatorio agiscono sulla Terra, più frequentemente di quanto immaginiamo.

E lo fanno perché sono già imbevuti dell'amore di Dio, si preparano al Cielo, e vogliono aiutarci.

E perché hanno un grande bisogno di uscire da lì per il Paradiso e hanno bisogno del nostro aiuto.

Qui vi racconteremo un caso unico di presunte anime del Purgatorio che avvertono una donna di una malattia senza sintomi, e come l'hanno guidata a cercare una cura, parlandole con le voci nella sua testa.

La veggente Maria Simma dice che la presenza di anime del Purgatorio sulla Terra è molto più frequente di quanto immaginiamo.

Dio li usa per fare il bene sulla terra.

E molte cose che sembrano interventi di angeli, sono interventi di anime purganti.

Manifestano aiutando i loro cari e coloro che pregano di più, sperando di ottenere le loro preghiere.

Appaiono anche ad amici che erano molto vicini quando erano bambini, per esempio.

si manifestano a persone che non avevano conosciuto nella vita, anche a persone che portavano rancore nei loro cuori.

Quindi, anche se non chiediamo favori, improvvisamente alcuni ci hanno aiutato a evitare pericoli e incidenti in passato.

E rispondono quando glielo chiediamo e promettiamo di restituire con preghiere e messe.

Maria Simma racconta il caso di un ragazzo che si svegliò una notte sentendo una voce che gli diceva "vai al fienile".

La terza volta obbedì e vide uno sconosciuto che stava prendendo due dei maialini.

E poi capì che l'allarme era stato di suo padre morto.

Racconta un altro caso di un giovane che cercava una moglie buona e santa, e occasionalmente visitava una ragazza.

E ogni volta che andava a casa sua, un uomo le diceva: "Non andare lì, non sarai felice con lei".

La terza volta che lo sentì si fermò e guardò più da vicino quell'uomo, ed era suo padre che era morto diversi anni prima.

Racconta inoltre che le anime purganti gli dissero che avevano contribuito a spegnere l'incendio nella centrale nucleare di Chernobyl e ad accorciare la guerra del Golfo, perché c'erano così tante persone che stavano pregando.

qui vogliamo raccontare una manifestazione impressionante raccontata dallo psichiatra Ikechukwu Obialo Azuonye di Londra, che ha assistito a un caso molto strano e lo ha reso pubblico per la comunità scientifica.

Non dice che è stato un intervento anime dal Purgatorio, ma ha tutta l'apparenza di esserlo.

Una donna che in precedenza era sana ha iniziato a sentire voci sbalorditive che le dicevano di sottoporsi a una scansione cerebrale per rilevare un tumore.

La previsione si è rivelata vera, ha subito un intervento chirurgico e ha avuto un recupero senza incidenti.

La donna, che viene indicata come AB, era nata nell'Europa continentale a metà degli anni 1940 e si stabilì in Gran Bretagna alla fine del 1960.

Dopo una serie di lavori, si è sposata, ha messo su famiglia e si è fidanzata a tempo pieno come casalinga e madre.

Raramente andava dal suo medico di famiglia perché era in buona salute e non aveva mai ricevuto alcun trattamento ospedaliero, e anche i suoi figli erano in buona salute.

Nell'inverno del 1984, mentre era a casa a leggere, sentì una voce distinta nella sua testa.

La voce gli disse: "Per favore, non temere. So che deve essere scioccante per voi sentirci parlare con voi in questo modo, ma questo è il modo più semplice a cui potrei pensare. Io e il mio amico abbiamo lavorato al Children's Hospital, Great Ormond Street, e vorremmo aiutarti".

AB aveva sentito parlare dell'ospedale pediatrico, ma non sapeva dove fosse e non lo aveva mai visitato.

E i suoi figli stavano bene, quindi non doveva preoccuparsi di loro.

Ma questo era terrificante per lei, e la voce intervenne di nuovo e disse: "per aiutarti a vedere che siamo sinceri, vorremmo che tu verificassi quanto segue" e la voce le diede tre informazioni separate, che non possedeva in quel momento, lei rivide ed erano vere.

Tuttavia, questo non ha aiutato, perché era giunta alla conclusione che era "impazzita".

In preda al panico, AB andò dal suo medico, che la indirizzò urgentemente allo psichiatra, che era colui che aveva raccontato questo caso.

Lo psichiatra le diagnosticò una psicosi allucinatoria funzionale e la curò con tioridazina.

Con suo grande sollievo, le voci dentro la sua testa scomparvero dopo un paio di settimane di trattamento, e la donna andò in vacanza.

Mentre ero all'estero e stavo ancora prendendo la tioridazina, le voci sono tornate.

Gli dissero che volevano che tornasse immediatamente in Inghilterra, poiché c'era qualcosa che non andava in lui per il quale aveva bisogno di ricevere cure immediate, per un tumore.

Poiché le voci gli avevano detto cose in passato, che si sono rivelate vere, AB ha creduto loro quando hanno detto che aveva un tumore.

Tornò a Londra e le voci gli avevano dato un indirizzo, era il reparto CT di un grande ospedale londinese.

Quando è arrivato, le voci gli hanno detto di entrare e chiedere una scansione del cervello per due motivi: aveva un tumore al cervello e il suo tronco cerebrale era infiammato.

E si rivolse di nuovo allo psichiatra, che chiese una scansione cerebrale per rassicurarla, spiegandole nella sua nota che le voci allucinatorie le avevano detto che aveva un tumore al cervello, ma che personalmente non aveva trovato alcun segno fisico che suggerisse una lesione che occupasse spazio, e che lo scopo della scansione era essenzialmente quello di rassicurare il paziente.

La richiesta è stata inizialmente respinta dal sistema sanitario, sulla base del fatto che non vi era alcuna giustificazione clinica per una ricerca così costosa.

Alla fine, dopo alcune trattative, la scansione è stata effettuata ad aprile.

I risultati iniziali hanno portato a una nuova scansione, con potenziamento, a maggio, che ha rivelato una massa con tutte le apparenze di un meningioma, un tumore primario del sistema nervoso centrale.

Il neurochirurgo a cui ha fatto riferimento AB ha notato l'assenza di mal di testa o altri deficit neurologici legati a questa massa, ma ha suggerito l'operazione immediata, piuttosto che aspettare che compaiano i sintomi.

È stato concordato di procedere con un'operazione immediata e le voci hanno detto ad AB che erano pienamente d'accordo con quella decisione.

L'operazione è stata eseguita nel maggio 1984 e ha scoperto un meningioma di circa 2,5 centimetri, che è stato completamente rimosso.

Quando ha ripreso conoscenza dopo l'operazione, le voci gli hanno detto: "Siamo contenti di averti aiutato. Arrivederci".

Il paziente non ha avuto complicanze postoperatorie.

E subito dopo l'operazione, il farmaco antipsicotico è stato interrotto e le voci allucinatorie e le delusioni precedenti non sono tornate.

Dodici anni dopo l'operazione, AB telefonò allo psichiatra per Natale e gli disse che stava completamente bene.

E lo psichiatra informò i suoi colleghi che questo era un caso unico, perché trovò voci allucinatorie che cercavano di rassicurare la paziente sul suo genuino interesse per il suo benessere, le offrivano una diagnosi specifica quando non c'erano segni clinici che avrebbero allertato qualcuno sul tumore, la indirizzarono al tipo di ospedale meglio attrezzato per trattare il suo problema, Hanno espresso la loro soddisfazione per aver finalmente ricevuto il trattamento che volevano per lei, l'hanno salutata e poi sono scomparsi.

Ebbene fin qui quello di cui volevamo parlare, della probabile manifestazione di anime dal Purgatorio per guarire una donna da un tumore, nell'ambito di interventi più comuni di quanto si pensi, secondo Maria Simma.

Fori della Vergine Maria

Chiunque offenda lo Spirito Santo, non sarà perdonato in alcun modo, figlia mia.

 


PRADO NUEVO (EL ESCORIAL)


La Madonna:

Figlia mia,... (Per qualche secondo parla in una lingua sconosciuta). Sì, figlia mia, tutto questo accadrà se gli uomini non cambieranno, figlia mia. Che tutti i genitori educano i loro figli nel santo timore di Dio, figlia mia. Poveri bambini, figlia mia, quanti si stanno incamminando sulla via della perdizione, figlia mia; quanti peccati di impurità commettono ogni giorno, quali offese fanno all'Eterno Padre, figlia mia. Chiunque offenda lo Spirito Santo, figlia mia, non sarà perdonato in alcun modo, figlia mia. Ti ripeto sempre, figlia mia: confessa i tuoi peccati; preparati, perché l'ira del Padre è vicina, figlia mia. Quanto è pesante il braccio di mio Figlio! Non posso più trattenerlo, figlia mia. Visitate il Santissimo Sacramento, perché mio Figlio vi aspetta, figlioli. Fate penitenza, perché non fate penitenza per i poveri peccatori; aiutate a salvare queste povere anime con il vostro sacrificio, figli miei.

Guarda, figlia mia, guarda il mio Cuore: attraverso le tue preghiere, un'altra povera anima è stata purificata; togli una spina... Non toccare più, figlia mia, non toccare più; gli altri non sono purificati. Prega molto e fai molti sacrifici, affinché siano purificate, figlia mia. Guarda, non c'è più posto per le spine nel Mio Cuore. In questi giorni si commettono molti peccati di impurità, figlia mia; povere anime!

Puoi scrivere un altro nome, figlia mia... Bacia il Libro, figlia mia... Prendi il calice, figlia mia. Bevi un'altra goccia di .... Quanta amarezza, figlia mia, quanta amarezza prova il mio Cuore per tutti i miei poveri figli; ogni giorno, figlia mia, molte anime vengono condannate, che dolore prova il mio Cuore!

Figlia mia, prega con una meditazione: "Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori ora e nell'ora della nostra morte. Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù". Fate questo, figlioli, pensando a ogni parola per il significato che ha.

Guarda, figlia mia, quello che stai vedendo.... (Luz Amparo vede una dimora che irradia molta luce; in essa c'è San Giuseppe vestito con una tunica bianca. Ci sono anche molti bambini in abiti identici; tra loro trova il Bambino Gesù, dal cui corpo emana una radiosità azzurra. Li vede muoversi avanti e indietro, ma senza muovere i piedi, come se galleggiassero. Il pavimento di questa dimora era coperto da una specie di erba bianca).

Questa è la ricompensa che è preparata per tutti coloro che osservano i comandamenti della Legge di Dio, figlia mia.

Ripeto ancora una volta, figlia mia, che vorrei tanto che si erigesse una cappella in onore del mio nome per meditare sulla Passione di mio Figlio, che è molto dimenticata, figlia mia; e che tutti coloro che hanno ricevuto qualche grazia speciale, la comunichino, perché, figlia mia, sono candele accese per testimoniare la salvezza di molte anime. Pregate, figlioli, affinché tutte le famiglie possano vivere nel santo timore di Dio.

Vi benedico anche, figlioli, nel nome di mio Figlio e del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Fate un atto di umiltà, figli miei, baciate la terra? Questo atto di umiltà in riparazione di tanti peccati come quelli commessi in questi giorni; in riparazione di tutti i peccatori, figli miei, chiedete per tutti loro. Penitenza, preghiera e sacrificio, figli miei. Se volete una ricompensa, dovete percorrere la via del dolore e della sofferenza, figli miei. Siate imitatori di Cristo sulla terra; chi è imitatore di Gesù riceverà la sua ricompensa in cielo.

Continuo a ripetervi: pregate per il santo Vicario, è ancora in grave pericolo. Penitenza e preghiera; pregate il santo Rosario, mi piace tanto, figli miei. E tu, figlia mia, sii umile, sii umile.

Addio, figlia mia, addio.

26 dicembre 1982


IL DOGMA DEL PURGATORIO

 


Pene del Purgatorio. - Antonio Pereyra. - Apparizione di Foligno. - Il religioso domenicano di  Zamorra. - Stanislao Chocosca. - La beata Caterina da Racconigi. 

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Ai fatti precedenti aggiungiamo ancora il seguente, ricavato dagli annali della Compagnia di  Gesù, cioè il prodigio avvenuto nella persona di Antonio Pereyra, fratello coadiutore di detta  Compagnia, morto in odore di santità nel Collegio di Evora in Portogallo, il 10 agosto 1645. -  Quarantasei anni prima, nel 1599, e cinque anni dopo la sua entrata nel noviziato, questo fratello fu  colpito da una mortale malattia nell'isola di San Michele, una delle Azzorre; e pochi istanti dopo  d'aver ricevuto gli ultimi sacramenti, sotto gli occhi di tutta la comunità che assisteva alla sua  agonia, sembrò rendere l'anima, e ben presto divenne freddo come un cadavere. L'apparenza quasi  impercettibile d'un leggero palpito di cuore fu il solo ostacolo ad una pronta sepoltura. Si lasciò  dunque per tre giorni intieri sul suo letto di morte; di già si scoprivano nel suo corpo segni evidenti  di decomposizione, quando tutto ad un tratto, il quarto giorno, aprì gli occhi, respirò e parlò. 

    Allora gli fu imposto per obbedienza di raccontare al suo superiore, il P. Luigi Pinheyro, tutto  quanto gli era avvenuto, dopo le ultime angosce della sua agonia; ed ecco il sunto della relazione  scritta di sua propria mano: «Dapprima, dice egli, dal mio letto di morte vidi il mio Padre S. Ignazio, accompagnato da alcuni dei nostri Padri del Cielo, che veniva a visitare i suoi figli infermi,  cercando quelli che gli sembravano degni d'esser da lui e dai suoi compagni offerti a Nostro  Signore. Quando fu vicino a me, credetti per un momento che seco mi avrebbe condotto, ed il mio  cuore balzava per la gioia; ma ben presto mi indicò di che cosa doveva correggermi prima d'aver  una sì grande fortuna». 

    Tuttavia allora, per una misteriosa disposizione della Provvidenza, l'anima del fratello Pereyra  momentaneamente si distaccò dal suo corpo, e tosto la vista d'una orribile truppa di demoni, che si  precipitavano su di lei, la riempì di spavento. Ma nel tempo stesso il suo angelo custode e S.  Antonio da Padova, suo compatriota e suo patrono, scendendo dal Cielo, misero in fuga i suoi  nemici, e la invitarono ad andare, in loro compagnia, a cominciar a vedere e gustare per un  momento qualche cosa delle gioie e dei dolori dell'eternità: «Mi condussero dunque  alternativamente, aggiunge, egli, verso un luogo di delizie, dove mi mostrarono una corona di gloria  incomparabile, ma che non aveva ancora meritato; poscia sull'orlo del pozzo dell'abisso, ove vidi le  anime maledette cadere nel fuoco eterno con tanta furia come i grani di frumento gettati sopra una  macina che si volge senza riposo; la voragine infernale era come una di quelle fornaci ove per un  momento la fiamma e come soffocata sotto l'ammasso del materiale che vi si precipita, ma per  risollevarsi, nutrendosene, con più spaventevole violenza». 

    Di là condotto al tribunale del Giudice supremo, Antonio Pereyra udì d'essere condannato al  fuoco del Purgatorio; ed assicura che nulla quaggiù varrebbe a far comprendere ciò che vi si patisce,  né lo stato d'angoscia in cui vi si è ridotti pel desiderio e per la dilazione, del godimento di Dio e  della beata sua presenza. 

    Quindi, quando la sua anima fu di nuovo riunita al corpo per comando di Nostro Signore, né i  novelli patimenti della malattia, che colla cura giornaliera del ferro e del fuoco, per sei interi mesi  terminò di far cadere a brani la sua carne, irrimediabilmente attaccata dalla corruzione di quella  prima morte; né le spaventevoli penitenze alle quali non cessò d'abbandonarsi per quanto glielo  permetteva l'obbedienza, nei quarant'anni della novella sua vita, poterono saziare la sua sete di  dolori e di espiazioni. «Tutto ciò, diceva, è un niente, dopo quanto la giustizia e la misericordia  infinita di Dio mi fecero, non solo vedere, ma soffrire». Finalmente, come autentico sigillo di tante  meraviglie, il fratello Pereyra, in particolare, scoprì al suo superiore i segreti disegni della  Provvidenza sulla futura ristorazione del regno del Portogallo, allora ancora lontana di più d'un  mezzo secolo. Ma senza paura si può aggiungere, che la più irrecusabile garanzia di tutti questi prodigi fu la sorprendente santità, alla quale Antonio Pereyra non cessò per un solo istante di  innalzarsi. 

    Lo stesso rigore si manifesta in una apparizione più recente, nella quale una religiosa, morta dopo  una vita esemplare, manifestò i suoi patimenti in modo da gettar lo spavento in tutte le anime. Il  fatto avvenne il 16 novembre 1869 a Foligno, vicino ad Assisi, in Italia, producendo un gran rumore  nel paese; e, oltre la prova sensibile lasciata, un'inchiesta fatta nelle dovute forme dalla competente  autorità incontestabilmente ne stabilì la verità. 

     Vi era nel convento delle Terziarie francescane di Foligno una suora chiamata Teresa Gesta, che  da molti anni era maestra delle novizie, ed incaricata al tempo stesso del povero vestiario della  comunità. Era nata a Bastia, in Corsica, nell'anno 1727, ed era entrata nel monastero nel 1826. 

    Suor Teresa era un modello di fervore e di carità e «non bisogna far le meraviglie, diceva il  direttore, se con qualche prodigio Dio la glorificava dopo morte». Morì improvvisamente d'un colpo  d'apoplessia fulminante il 4 novembre 1859. 

    Dodici giorni dopo, il 16 novembre, una suora, per nome Anna Felicita, che la surrogava nel suo  ufficio, saliva alla guardaroba e stava per entrarvi, quando udì dei gemiti che sembravano venire  dall'interno della camera. Un poco spaventata, s'affrettò ad aprire la porta: vi era nessuno. Ma nuovi  gemiti si fecero udire, e così bene distinti che, ad onta dell'ordinario suo coraggio, si sentì invasa  dalla paura. - Gesù! Maria! esclamò, che è ciò? - Non aveva finito, che udì una voce lamentevole,  accompagnata da questo doloroso sospiro: - Ah! mio Dio, quanto soffro! - Stupefatta, la suora  riconobbe tosto la voce della povera suor Teresa. Allora tutta la stanza si riempì d'un denso fumo,  ed apparve l'ombra di suor Teresa, che si dirigeva verso la porta, pian piano scivolando lungo il  muro. Giunta vicina alla porta, con forza gridò: Ecco una prova della misericordia di Dio! Dicendo  queste parole batté l'assicello più alto della porta, e vi lasciò l'impronta della mano destra nel legno  bruciato, come da un ferro rovente: poscia scomparve. 

     La suora Anna Felicita era rimasta mezza morta per lo spavento. Tutta conturbata, si mise a  gridare ed a chiamar aiuto. Accorse una delle sue compagne, poi una seconda, indi tutta la  comunità: si stringono attorno a lei, e tutte meravigliano di sentire un odore di legno bruciato. Suor  Anna Felicita dice loro quanto successe e loro mostra sulla porta la terribile impronta. Subito esse  riconoscono la mano di suor Teresa, che era in modo notevole piccola. Spaventate, si danno alla  fuga, corrono al coro, si mettono a pregare, passano la notte in preghiere ed a far penitenza per la  defunta, e l'indomani tutte fanno per lei la comunione. 

     La notizia si sparge al di fuori, e le varie comunità della città uniscono le loro preghiere a quelle  delle Francescane. - Al dopodomani, 18 novembre, essendo suor Anna Felicita entrata nella sua  cella per coricarsi, intese chiamarsi per nome, e perfettamente riconobbe la voce di suor Teresa.  All'istante stesso, un globo di luce tutto risplendente comparve dinanzi e lei, rischiarando la cella  come in pieno giorno, e udì Suor Teresa che, con voce allegra e trionfante, disse queste parole: Io  sono morta in venerdì, giorno della passione, ed anche in venerdì vado alla gloria! Siate forti nel  portare la croce, siate coraggiose per soffrire; amate la povertà. Poscia aggiungendo con affetto: 

Addio, addio, addio! si trasfigurò in nuvola leggera, bianca, abbagliante, volò al cielo e scomparve. 

   Nell'inchiesta che subito fu aperta, il 23 novembre, alla presenza d'un gran numero di testimoni, si  aprì la tomba di suor Teresa e l'impronta bruciata della porta con tutta esattezza si trovò conforme  alla mano della defunta. «La porta coll'impronta bruciata, aggiunge monsignor De Ségur, è con  venerazione conservata nel convento. La stessa madre badessa, testimone del fatto, si degnò  mostrarmela». 

   Volendo assicurarmi dell'esattezza perfetta di queste particolarità riferite da Mons. De Ségur, ne  scrissi al vescovo di Foligno. Mi fu risposto coll'invio di una Relazione perfettamente circostanziata  e conforme al racconto precedente, ed accompagnata da un fac-simile della miracolosa impronta.  Quella Relazione spiegava la causa della terribile espiazione cui fu assoggettata Suor Teresa. Dopo  aver detto: Ah! mio Dio, quanto soffro! aggiunse che ciò era per avere, nell'esercizio del suo uffizio  di guardarobiera, mancato in alcuni punti alla stretta povertà prescritta dalla regola. 

     Dunque la divina giustizia punisce ben severamente i più piccoli falli. 

Qui si potrebbe domandare perché suora comparsa, facendo la misteriosa impronta sulla porta, la  chiamò una testimonianza della misericordia di Dio. Si è perché, dandoci un somigliante  avvertimento, Dio ci fa una grande misericordia; ci stimola nel modo più efficace ad aiutare le  anime e provvedere a noi stessi. 

     Dacché parlammo d'una impronta bruciata, riferiamo un fatto analogo, avvenuto in Ispagna e che  colà ebbe una grande celebrità. Ecco come lo racconta Ferdinando di Castiglia nella Sua Storia di S.  Domenica (20). Santamente viveva un religioso domenicano nel suo convento di Zamorra, città del  regno di Leone. Era stretto in amicizia con un fratello francescano, esso pure uomo di grande virtù.  Un giorno, trattenendosi assieme delle Cose eterne, vicendevolmente si promisero che il primo che  morisse, se Dio lo permetteva, sarebbe apparso all'altro per dargli salutari avvisi. Per primo morì il  frate Minore; ed un giorno che il suo amico, il figlio di S. Domenico, preparava il refettorio, gli  apparve. Dopo d'averlo con rispetto ed affetto salutato, gli disse essere del numero degli eletti; ma  che prima di godere della celeste beatitudine, molto gli restava a soffrire per un'infinità di piccoli  falli di cui durante la vita non aveva avuto sufficiente pentimento. «Nulla, aggiunse, può sulla terra  dare un'idea dei tormenti che soffro, e Dio mi permette di mostrarvene un sensibile effetto». -  Dicendo queste parole, stese la mano destra sulla tavola del refettorio, ed un segno restò improntato  sul legno carbonizzato, come se vi fosse stato applicato un ferro rovente. 

    Tale fu la lezione di fervore che il defunto francescano diede al suo amico vivo, e giovò non solo  a lui, ma a tutti quelli che videro quel segno del fuoco, tanto profondamente significativo, giacché  quella tavola divenne un oggetto di divozione, venendosi da tutte le parti a contemplarla. «Si vede  ancora a Zamorra, dice il P. Rossignoli (21), al momento in cui scrivo (22); per conservarla si  ricoprì con una lastra di rame». E solo dopo la rivoluzione non si poté più trovare, al pari di tanti  altri ricordi religiosi. 

    Per fare maggiormente impressione sui nostri sensi, piacque a Dio di far provare ad alcuni santi  personaggi un leggero saggio delle pene espiatrici, come una goccia del calice amaro che devono  bere le anime, come scintille del fuoco che le divora. 

     Lo storico Bzovio nella sua Storia della Polonia sotto l'anno 1590, riferisce un fatto miracoloso,  successo al venerabile Stanislao Chocosca uno dei luminari dell'Ordine di S. Domenico in Polonia  (23). Un giorno in cui questo religioso, pieno di carità per i defunti, recitava il santo rosario, vide  comparirgli vicino un'anima tutta divorata dalle fiamme. Siccome lo supplicava di aver pietà di lei e  di addolcire gli intollerabili dolori che le faceva soffrire il fuoco della divina giustizia, il santo le  chiese se quel fuoco era più doloroso di quello della terra: «Ah! esclamò quell'anima, tutti i fuochi  della terra paragonati a quelli del Purgatorio, sono come un zefiro rinfrescante: Ignes alii levis auree  locum tenent, si cum ardore meo comparentur». - Stanislao penava a crederlo: «Vorrei, disse, farne  la prova. Se Dio lo permette, pel vostro sollievo e pel bene dell'anima mia, consento a sostenere una  parte delle vostre pene. - Ohimè! voi non lo potreste. Sappiate che un uomo mortale senza morire  all'istante non potrebbe sopportare un tal tormento. Tuttavia Dio vi permette d'averne un leggero  saggio: stendete la mano». Chocosca stese la mano, ed il defunto vi lasciò cadere una goccia del suo  sudore, o almeno di un liquido che ne aveva l'apparenza. All'istante il religioso, mandando un acuto  grido, cadde a terra privo di sensi, tanto fu terribile il dolore. 

    Accorsero i suoi confratelli e si diedero a procurargli quelle cure che erano richieste dal suo stato.  Quando ritornò in sé, ancora tutto pieno di spavento, raccontò l'orribile fatto avvenutogli e di cui  tutti vedevano la prova. 

Padre F. S. SCHOUPPE d. C. d. G.


Quando c'è gioia nel vostro cuore, gli attacchi di Satana non cesseranno.

 


Madre della Luce Perpetua 


"Cari figli, Dio ha riempito i vostri cuori di gioia, che fa arrabbiare Satana che cerca di distruggerla. Potete scegliere ciò che Dio vi dà, se tenerlo o lasciarlo andare, ma quando c'è gioia nel vostro cuore, gli attacchi di Satana non cesseranno.

Satana vi darà anche un pacco regalo pieno; non fatevi ingannare, cari figli, dalla pecora senza lana. Satana sa, figlioli, a cosa siete più inclini e il suo obiettivo finale è possedere la vostra anima.

Ci sono molti altri doni che Dio vi ha dato, ma per beneficiarne dovete essere fedeli a Dio. Ringraziate Dio, cari figli, per ogni dono che Dio vi ha fatto, specialmente per quello in cui i vostri peccati sono perdonati".

"Sia fatta la tua volontà

4 luglio 2008

UN CONFESSORE ... SI CONFESSA ...

 


UNA DELICATEZZA DI GESÙ

Nel dare ad alcuni uomini il potere di perdonare i peccati dei loro fratelli, Gesù ha voluto fare un "dono" all'umanità, non certo infliggerle un "castigo". Eppure, purtroppo, è così che molti vedono la Confessione.

E’ davvero strana la sorte di questo Sacramento che, offerto da Gesù come uno dei "doni" più grandi, di fatto da alcuni viene visto come "rogna"! Anche questa è ingratitudine!

Sarebbe certamente più imbarazzante dover confessare i propri peccati guardando negli occhi Gesù, che è perfezione assoluta, o guardando negli occhi un angelo, che è perfezione riflessa.

La povertà del sacerdote, anche lui peccatore e sempre bisognoso di perdono, aiuta a sentirsi capiti e rende più facile vuotare il sacco. Inoltre, risponde ai bisogni del cuore umano buttar fuori le proprie colpe. Infatti, noi non siamo angeli, ma creature sensibili, fatte anche di corpo e pertanto bisognose di rivestire con la materialità delle parole tutto quello che ci gorgoglia nell'anima, sia in bene che in male.

Basta vedere quante confessioni "laiche" vengono fatte sui settimanali nostrani. E sono, tra l'altro, le pagine più lette da molti lettori.

C'è anche chi, macchiatosi di un grave delitto, e non essendo stato scoperto, dopo anni sente il bisogno di parlare: si autoaccusa, viene processato e va a finire in galera. "Meglio dentro, ma col rospo fuori - pensa - piuttosto che fuori, col rospo dentro".

Che qualcuno arrivi a tanto è la prova che se può essere un disagio confessare i propri peccati a un prete, a gioco lungo produce un disagio ancora più grande il confessarli solo a un Dio lontano, senza volto e senza voce, perché di fatto... ci restano dentro, a fermentare e... a farci compagnia!

Se tu avessi bisogno di un grosso intervento chirurgico per salvarti la vita, che faresti? Pur senza la certezza assoluta della buona riuscita, accetteresti. E daresti il tuo consenso anche se l'intervento ti costasse diversi milioni, anche se fosse piuttosto doloroso e anche se richiedesse una lunga convalescenza.

Nella Confessione il Signore fa molto di più: non ti regala qualche anno di vita, ma la vita eterna e non ti chiede soldi, non ti fa soffrire e non ti impone alcuna convalescenza.

In poche parole: Gesù può dare alla tua anima molto di più di quanto un medico può dare al tuo corpo... molto di più, a molto meno...!!! Grazie, Signore Gesù, di averci fatto un dono così grande, senza il quale saremmo perduti in eterno!

Don Enzo Boninsegna


Supplica allo Spirito Santo

 


Vieni Spirito Santo,

effondi su di noi la sorgente delle tue grazie

e suscita una nuova Pentecoste nella tua Chiesa! Scendi sui tuoi vescovi, sui sacerdoti,

sui religiosi e sulle religiose,

sui fedeli e su coloro che non credono,

sui peccatori più induriti e su ognuno di noi! Scendi su tutti i popoli del mondo,

su tutte le razze e su ogni classe e categoria di persone? Scuotici con il tuo soffio divino,

purificaci da ogni peccato

e liberaci da ogni inganno e da ogni male! Infiammaci con il tuo fuoco,

fà che bruciamo e ci consumiamo nel tuo amore! Insegnaci a capire che Dio è tutto,

tutta la nostra felicità e la nostra gioia e che solo in Lui è il nostro presente, il nostro futuro e la nostra eternità. Vieni a noi Spirito Santo e trasformaci, salvaci, riconciliaci, uniscici, consacraci! Insegnaci ad essere totalmente di Cristo, totalmente tuoi, totalmente di Dio!

Questo Te lo chiediamo per l'intercessione e sotto la guida e la protezione

della Beata Vergine Maria, la tua Sposa Immacolata, Madre di Gesù e Madre nostra, la Regina della Pace! Amen.


Per servire il Buon Dio all'interno della sua Chiesa, ognuno, a qualsiasi livello, deve sempre tenere presente che è solo un semplice servitore,

 


Un respiro che passa...


(Festa del Santo Curato d'Ars)


Miei cari figli,

ho visto e sentito molti orrori durante la Rivoluzione francese, lo sapete: violenze, torture, esecuzioni, persecuzioni, bestemmie, tradimenti, profanazioni, sacrilegi. Il diavolo ha riversato il suo odio sulla Chiesa cattolica e su coloro che volevano restarle fedeli, soprattutto sacerdoti, religiosi e buoni cristiani. Ma la Santa Vergine ha protetto la mia famiglia, che è rimasta fedele ai sacramenti e alla preghiera in segreto, nonostante i rischi di denuncia. Devo anche dire che questa buona Madre mi è sempre stata vicina nei momenti difficili.

Tutte le atrocità diffuse dai rivoluzionari ebbero conseguenze tragiche per la società francese. Hanno generato terrore, angoscia e dolore. Lo spirito di ribellione che le ha provocate, diretto principalmente contro i valori tradizionali di questo Paese e contro la morale, continua a manifestarsi oggi in coloro che non vogliono il Buon Dio e la sua Chiesa. Dovete sapere, figlioli, che quando ero Curato d'Ars condannavo severamente i balli popolari per gli eccessi disonesti che provocavano, ma erano bazzecole rispetto a Internet e alla diffusa decadenza morale di cui oggi siete testimoni - e a volte anche vittime sfortunate... Ora vi spiego perché.

Avete imparato che prima della Passione di nostro Signore Gesù Cristo, il diavolo entrò in Giuda per spingerlo al tradimento (cfr. Lc 22,3). Ebbene, egli entrò con le sue legioni di spiriti maligni anche negli attori della Rivoluzione francese e infestò migliaia di individui, che trasmisero i loro miasmi ai loro discendenti.

Prima e durante le due guerre mondiali del secolo scorso, è entrato anche nei capi di Stato e nei loro subordinati, spingendoli a odiare, torturare e massacrare milioni e milioni di esseri umani senza vergogna né coscienza. Dovete quindi imparare da questi tragici eventi per far sì che simili atrocità non si ripetano mai più.

Dubito, tuttavia, che abbiate davvero aperto gli occhi su quanto è accaduto e continua ad accadere in questo Paese e nel mondo. La prova è che, solo di recente, miliardi di esseri umani si sono lasciati ingenuamente ingannare e abusare dai loro governi e dall'industria farmaceutica durante la cosiddetta "crisi sanitaria", fomentata proprio da coloro che vogliono diventare i padroni del mondo. E gran parte dell'umanità si è lasciata terrorizzare, maltrattare, confinare, mascherare e iniettare sostanze dagli effetti deleteri, nonostante gli avvertimenti lanciati da questi messaggi.

In verità, cari figli, chi muove i fili di tutto questo è il diavolo! E non è contro la carne e il sangue che dovete combattere oggi, ma contro le potenze delle tenebre (cfr. Ef 6,12) - le stesse che si sono scatenate durante la Rivoluzione francese e le due guerre mondiali. Allora, ditemi: dov'è il vostro buon senso? Dov'è il vostro discernimento? Dov'è il vostro coraggio? Continuerete ad accettare senza battere ciglio fino al chip sottocutaneo preparato dai "cattivi" per controllare totalmente le vostre attività e le vostre risorse, e arrogarsi il diritto di vita o di morte sulla vostra persona?

Ascoltatemi bene, figlioli: come questi messaggi vi hanno già spiegato, non si tratta di fantascienza o di fantasie di persone sciocche, ma della triste realtà. Si tratta di piani reali elaborati dai "cattivi", che potete leggere su Internet. Quindi raddoppiate la vostra vigilanza, agite con intelligenza e intensificate le vostre preghiere affinché il Buon Dio neutralizzi coloro che vogliono farvi del male, in modo che siano finiti e rovinati per sempre (cfr. Sal 9A, 6-7)!  Inoltre, smettete di lasciarvi ammaliare dalle loro labbra bugiarde (cfr. Pr 12, 22) e dalla paura, perché rischiate di essere trascinati nell'abisso come il branco di maiali del Vangelo che, sotto l'influenza dei demoni, si precipitò nel mare (cfr. Mt 8, 28-32; Lc 8, 27-33).

In quei periodi bui della storia dell'umanità, ci sono stati anche uomini dal cuore retto e puro che hanno sacrificato la loro vita per amore, per salvare i loro figli, le loro famiglie e la loro patria - uomini che dovete ricordare per sempre, perché sono martiri!

Purtroppo, il concetto stesso di sacrificio o di amore per la patria spesso fa venire l'orticaria alle giovani generazioni di oggi, che preferiscono soddisfare il proprio piccolo "ego" piuttosto che servire o sacrificarsi per i propri fratelli e per la patria. Per questo dico forte e chiaro: "Povera Francia, un tempo così grande, cristiana e fervente, è ora di darsi una regolata!

Sulla scia di queste tragedie globali sono arrivati tempi migliori, proprio come quelli vissuti dagli Ebrei nel corso della loro storia, dove a una caduta seguiva un'altra e poi si risorgeva (cfr. Sal 78 [Vulg. 77]). Così, i Paesi in questione sperimentarono una rinascita della spiritualità e delle conversioni, e un ritorno alla fede della Chiesa e alle virtù teologali. Ma non durò a lungo, perché il Padre della Menzogna non sarà mai pronto a ritirarsi! Infatti, se l'unico obiettivo del Diavolo è sempre stato quello di seminare divisione e caos in tutto il mondo (in altre parole: odio, guerra, violenza, concupiscenza e corruzione) per allontanare l'uomo da Dio, da alcuni decenni sta adottando nuove strategie per raggiungere questo obiettivo - strategie in cui l'uomo trova difficile individuare la sua presenza, e quindi bloccarlo o combatterlo. Il Maligno, che conosco bene, è un professionista del fascino e della seduzione. Ammalia e poi infesta o possiede le menti e i corpi. Nel corso della mia vita di sacerdote, attraverso il ministero della Confessione, ho visto gli effetti perversi delle sue manipolazioni sugli esseri umani.

Alcuni decenni fa, per raggiungere con certezza i suoi obiettivi, decise di entrare nella mente di alcuni informatici che ebbe cura di scegliere tra gli atei o, se erano cristiani, di allontanarli dalla fede e dalla morale. Poi li sedusse con il richiamo del profitto e li spinse a invadere Internet con programmi letali per le anime, le menti e i corpi.

Come strumento, questa prodigiosa invenzione può, come sapete, essere usata nel bene e nel male. Usata con saggezza, può, ad esempio, permetterci di scoprire, attraverso le reti sociali, la verità sui "cattivi" che vogliono prendere il controllo dell'umanità, o la verità sui cosiddetti "vaccini" e i loro perniciosi effetti collaterali.

Se usata male, può servire ai piani del diavolo e dei suoi demoni per allontanare le persone da Dio - in particolare i giovani, molti dei quali mancano di maturità, discernimento e soprattutto volontà - e farli cadere in una moltitudine di peccati. Poi, se sono cristiani, si allontanano dalla Confessione, dai sacramenti e dalla grazia di Dio e, sotto l'influenza degli spiriti maligni, lasciano che la loro vita vada in rovina...

Sì, cari figli miei, il cattolicesimo avrebbe bisogno di qualche vitamina che gli dia una spinta di spiritualità e di santità. Avrebbe bisogno di un rimedio capace di risvegliare la fede e l'obbedienza di coloro che si dichiarano cattolici. Molti di loro, infatti, hanno un rapporto frammentario con Dio: un Pater qui, un'Ave là - e solo nei momenti di bisogno o di difficoltà; una Messa domenicale qui, una Messa solenne là - obbligandosi a parteciparvi per tradizione o per obbligo; una Comunione qui, una Comunione là - spesso ricevuta con indignazione o con la mente distratta da pensieri vaganti. E poi c'è la mondanità, i pettegolezzi, i giudizi calunniosi sugli altri, l'orgoglio, l'egoismo, la meschinità, la disonestà, la curiosità, la cupidigia, l'infedeltà, la menzogna, la corruzione, la concupiscenza, ecc. - Tutto questo è frutto di una deplorevole ignoranza dell'insegnamento del nostro buon Gesù, cioè del Catechismo della Chiesa Cattolica, in particolare in materia di morale. Per quanto riguarda il sacramento della Confessione, le coscienze sono così elastiche che lo si riceve solo una o due volte all'anno - senza una vera convinzione - o non lo si riceve affatto!

Tra gli ecclesiastici, ci sono vescovi che, credendo di servire Dio, si lasciano monopolizzare da molteplici compiti e non guidano più il loro gregge come buoni pastori. Ci sono sacerdoti e monaci infedeli, impuri o dissidenti che fanno soffrire Nostro Signore. Nelle parrocchie, ci sono anche volontari laici che mettono tutto il loro zelo nell'espropriare i sacerdoti della loro autorità per arrogarsi poteri e responsabilità e approfittarne.

Per questo vi incoraggio, cari figli, a conoscere e amare meglio Dio, per poterlo servire secondo i suoi desideri e non secondo i vostri.

Per conoscere il buon Dio, chiunque tu sia, non c'è niente di più semplice: innanzitutto devi aprire gli occhi e contemplare ogni giorno le meraviglie della natura, perché è lui che ha fatto i cieli con la sua parola e l'universo con il soffio della sua bocca (Sal 33 [Vulg 32], 6-7). Dovete anche tenere gli occhi puntati su Cristo, che solo può proteggervi in mezzo a questo mondo infuocato dal fuoco del peccato, dove i superbi e i cosiddetti dotti ignorano i suoi insegnamenti per sguazzare nel putrido pantano del materialismo senza Dio. Dovete, in unione con Anania, Azaria e Misael, rimanere uniti e fedeli a Lui da questa fornace (1), cantando le opere che lo benedicono per la loro bellezza e perfezione. Infine, dovete riconoscere senza riserve che il Signore è Dio (cfr. Sal 100 [Vulg. 99], 3) e che non ce n'è un altro (cfr. Is 45, 5).

Per piacere al Buon Dio, cari figli, imparate ciò che Egli ama leggendo le Sacre Scritture e il Catechismo della Chiesa Cattolica, che vi forniranno tutte le basi di una fede solida e illuminata. Inoltre, non c'è nulla di complicato in ciò che vi chiede di fare: amare lui, Dio, e amare il prossimo perché Dio stesso ha amato per primo l'uomo (cfr. 1 Gv 4,19); vivere in santità, rifiutando le attività delle tenebre e comportandosi onestamente come in pieno giorno (cfr. Rm 13,12); fare ciò che è conforme ai Comandamenti e ciò che è gradito agli occhi di Dio (cfr. 1 Gv 3,22).

Per servire Dio nella Chiesa cattolica come chierichetto, lettore, ministro straordinario della Comunione, animatore di celebrazioni o di altre forme di assistenza pastorale, ecc. è necessario innanzitutto avere una solida formazione in perfetto accordo con le direttive ufficiali stabilite dalla Chiesa (2). In caso contrario, il risultato desiderato potrebbe essere seriamente compromesso.

Per fare l'unico esempio della comunione eucaristica in entrambe le specie per intinzione, non posso che deplorare il fatto che molti sacerdoti, diaconi, laici e persino vescovi si sottraggano a queste direttive (3), danneggiando così l'unità della Chiesa universale e provocando dissensi tra i fedeli. Questo è, in verità, molto deplorevole perché, quando si tratta del sacramento più prezioso dispensato dalla Chiesa, dove il Buon Dio si rende veramente presente nelle mani del sacerdote, a prevalere sono molto spesso i seguaci di una "modernità" che definirei piuttosto "facile" e "irriverente", mentre coloro che vorrebbero che le direttive fossero semplicemente rispettate vengono accusati di pignoleria, intolleranza e persino di fondamentalismo! La mancanza di rispetto per l'Eucaristia, in qualsiasi circostanza, mi ha sempre profondamente addolorato, e non mi dilungo su tutti gli abusi che vedo dal cielo, cari figli miei...

Comunque sia, per servire il Buon Dio all'interno della sua Chiesa, ognuno, a qualsiasi livello, deve sempre tenere presente che è solo un semplice servitore, e che non è lì per soddisfare le proprie ambizioni, né per ignorare le direttive ufficiali, né per mettersi in evidenza, ma per compiere, con la massima competenza e nell'obbedienza e nella più grande umiltà, la missione che gli è stata affidata (4).

Non vorrei concludere questo messaggio, figlioli, senza esortarvi a pregare la nostra Madre e i santi e gli angeli del cielo, affinché vi accompagnino durante la vostra vita terrena e vi conducano a nostro Signore Gesù Cristo, aiutandovi a diventare voi stessi santi. Nel dolore come nella gioia, nel lavoro come nel tempo libero, nella preghiera o nell'oraison come nei canti di lode, sappiate, cari figli, che siamo tutti vicini a voi nella comunione dei santi per accompagnarvi, sostenervi e incoraggiarvi. Non dimenticatelo mai! (5)

Ringrazio tutti coloro che, in questo giorno in cui il Buon Dio mi ha aperto le porte del Paradiso, mi hanno invocato e pregato sinceramente o sono andati a Messa. Sappiano che ho ascoltato le loro richieste e che più vivono nella perfezione, più è probabile che vedano le loro preghiere esaudite da nostro Signore Gesù Cristo.

Vi benedico, cari figli, con tutto il mio cuore di sacerdote, e vi assicuro le mie preghiere a Dio e alla Santa Vergine per il futuro della Francia, per la santità dei vostri sacerdoti e vescovi e per la vostra stessa santità.

+ Jean-Marie Vianney, sacerdote


 

domenica 6 agosto 2023

Adorazione

 


SONO PARAFULMINI DELL'UMANITÀ

 


Chi vorrà salvare la propria vita la perderà e chi perderà la propria vita per causa mia la salverà (Mt 19,29) Io, Gesù, vi parlo.

Figli miei, figli amatissimi della Mia Santa Madre, vi dico che quelle anime che vivono cercando di piacermi, che accettano le croci per amore Mio, che non saltano nulla di ciò che ho detto nel Mio Santo Vangelo, e sono anime che si usano in Me e usano la loro vita e la loro forza, Sono parafulmini dell'Umanità, perché per amore loro il Mio Padre Eterno ferma molti castighi che questa Umanità peccatrice e perversa merita. Io, Gesù, vi parlo.

Sono poche le anime che vivono così, abbandonate a Me e alle mie cose, ma le ho in tutti i punti geografici e in tutti i collettivi. Casalinghe, genitori, suore, laici, bambini, anziani, religiosi, sacerdoti, vescovi, cardinali, malati. Sì figli, sì, quando guardo il vostro Pianeta e vedo quelle anime così devote a Me, che passano inosservate agli occhi degli altri, il mio Cuore e quello della mia Santa Madre traboccano di gioia, e per loro vi mando molte grazie in cambio di punizioni, perché quelle anime così semplici e con cuori così retti e sinceri, sono la mia delizia e sono, come vi ho già detto, parafulmini per l'Umanità. Io, Gesù, parlo a voi.

Ma vorrei che tutte le anime della Terra vivessero solo per Me e per Me, perché allora questo Pianeta sarebbe un Paradiso e voi passereste da questa vita all'altra senza quasi toccare il Purgatorio, perché figlioli, chi vive sospeso su di Me e fa tutto per amore Mio, vive sul miglior cammino di spiritualità che possa esistere, perché nulla santifica di più un'anima e nulla Mi dà più gloria, di quando le cose e le buone azioni sono fatte per amore Mio e della Mia Santa Madre. Io, Gesù, vi parlo e vi istruisco. Pace a tutti coloro che leggono questi messaggi e li mettono in pratica.

22 marzo 2012