lunedì 7 agosto 2023

UN CONFESSORE ... SI CONFESSA ...

 


UNA DELICATEZZA DI GESÙ

Nel dare ad alcuni uomini il potere di perdonare i peccati dei loro fratelli, Gesù ha voluto fare un "dono" all'umanità, non certo infliggerle un "castigo". Eppure, purtroppo, è così che molti vedono la Confessione.

E’ davvero strana la sorte di questo Sacramento che, offerto da Gesù come uno dei "doni" più grandi, di fatto da alcuni viene visto come "rogna"! Anche questa è ingratitudine!

Sarebbe certamente più imbarazzante dover confessare i propri peccati guardando negli occhi Gesù, che è perfezione assoluta, o guardando negli occhi un angelo, che è perfezione riflessa.

La povertà del sacerdote, anche lui peccatore e sempre bisognoso di perdono, aiuta a sentirsi capiti e rende più facile vuotare il sacco. Inoltre, risponde ai bisogni del cuore umano buttar fuori le proprie colpe. Infatti, noi non siamo angeli, ma creature sensibili, fatte anche di corpo e pertanto bisognose di rivestire con la materialità delle parole tutto quello che ci gorgoglia nell'anima, sia in bene che in male.

Basta vedere quante confessioni "laiche" vengono fatte sui settimanali nostrani. E sono, tra l'altro, le pagine più lette da molti lettori.

C'è anche chi, macchiatosi di un grave delitto, e non essendo stato scoperto, dopo anni sente il bisogno di parlare: si autoaccusa, viene processato e va a finire in galera. "Meglio dentro, ma col rospo fuori - pensa - piuttosto che fuori, col rospo dentro".

Che qualcuno arrivi a tanto è la prova che se può essere un disagio confessare i propri peccati a un prete, a gioco lungo produce un disagio ancora più grande il confessarli solo a un Dio lontano, senza volto e senza voce, perché di fatto... ci restano dentro, a fermentare e... a farci compagnia!

Se tu avessi bisogno di un grosso intervento chirurgico per salvarti la vita, che faresti? Pur senza la certezza assoluta della buona riuscita, accetteresti. E daresti il tuo consenso anche se l'intervento ti costasse diversi milioni, anche se fosse piuttosto doloroso e anche se richiedesse una lunga convalescenza.

Nella Confessione il Signore fa molto di più: non ti regala qualche anno di vita, ma la vita eterna e non ti chiede soldi, non ti fa soffrire e non ti impone alcuna convalescenza.

In poche parole: Gesù può dare alla tua anima molto di più di quanto un medico può dare al tuo corpo... molto di più, a molto meno...!!! Grazie, Signore Gesù, di averci fatto un dono così grande, senza il quale saremmo perduti in eterno!

Don Enzo Boninsegna


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