martedì 1 ottobre 2024

Voglio sposare questa figlia terrena qui

 


Veglia della Festa del Sacro Cuore 


Dopo aver sofferto molto per tutta la settimana, ottava dal Corpus Domini alla festa del Sacro Cuore, Gesù chiamò la sua santa Madre e disse:

Gesù:

 “Questa deve diventare la Mia sposa; presentami con lei come lo stesso al Mio Padre celeste”.

Poi la incaricò di organizzare la festa gioiosa che voleva celebrare con me. La cara Madre di Dio venne e Gesù le disse:

Gesù:

 “Madre mia carissima! Voglio sposare questa figlia terrena qui, sostituire ciò che ancora le manca”.

Quando il caro Salvatore rivolse queste parole alla sua santa madre, fui riempita da una tale vergogna che mi sarei volentieri dimessa se l'amore per il mio Sposo celeste non mi avesse vincolata. Piena di vergogna e di rimorsi, mi rivolsi alla cara Madre di Dio e la pregai e la supplicai:

Barbara:

 “Carissima Madre, cosa dirà il Padre celeste,

quando verrò con tuo figlio. Io miserabile peccatore davanti a Dio onnipotente!”.

Le mie suppliche non furono vane. Piena di compassione, mi diede il suo stesso cuore con tutte le sue virtù e disse:

Maria:

 “Ecco, figlia mia, questo è ciò che presenti”.

Ora Gesù venne con indicibile condiscendenza con un'intera compagnia. C'era San Giuseppe, che incaricò di fare in modo che la sua nuova sposa ricevesse anche un abito da sposa adatto e che tutte le sue necessità fossero soddisfatte attraverso di lui.

Poi San Giovanni, il discepolo prediletto, a cui diede l'ordine di occuparsi del servizio. Poi quattro vergini, Santa Barbara, Santa Caterina d'Alessandria, Santa Agnese e Santa Elisabetta. A loro diede il compito di accompagnarmi.

Barbara:

 “O mio grande, infinito Dio, non sono degna di pensare questo, tanto meno di scriverlo. Ma per poterlo leggere di tanto in tanto nella grande tribolazione, lo farò”.

Le vergini mi misero un vestito bianco, mi misero in testa una corona di fiori con un lungo velo e non mi riconobbi più. Ma quando guardai il mio sposo, tutta la mia vita peccaminosa mi si parò davanti e mi vergognai davanti a Lui. Allora la cara Madre di Dio venne di nuovo da me e mi prese per mano, e Gesù prese il mio braccio e, tremando ed esitando, camminai tra loro due. È così che sono stata presentata al Padre celeste. La mia penna non può descrivere la paura che avevo. Ma poi la cara Madre di Dio venne davanti a me e parlò al Padre celeste:

Maria:


 “Ecco, o Padre, Dio onnipotente ed eterno! Mio e tuo Figlio, che hai generato dall'eternità e che io ho partorito da vergine, prenderà questa figlia di Adamo come sua sposa”.
La cara Madre di Dio fece un passo indietro; ma io non ero più avvilita. Piena di santa gioia, come la figlia di un re, presentai al Padre celeste il Cuore purissimo di Maria, con tutte le sue virtù e i suoi meriti, che tenevo in entrambe le mani come un mazzo di fiori. Il Padre celeste ne fu così felice che disse:

Padre celeste:

 “Ciò che è la volontà del mio Figlio divino è anche la mia volontà! E tu, figlia mia, chiedimi oggi quello che vuoi, oggi tutte le tue richieste ti saranno esaudite”.
A questo punto ho fatto una lunga lista di richieste, ma solo quelle che erano in completa armonia con la volontà del mio Sposo celeste. Quando ebbi finito, mi rivolsi al mio amato Gesù e dissi:

Barbara:

 “Ora, mio caro Gesù, oggi mi hai dato una felicità così grande che il mio cuore vuole scoppiare di gioia. Perciò ti chiedo: ecco, il Padre vuole esaudire oggi tutte le mie richieste, affinché tu sia glorificato anche attraverso di me, povero peccatore, perciò ora dammi per il tuo santo sangue tutte le povere anime del mio villaggio natale che ho conosciuto in vita, che siano state mie amiche o mie nemiche. Voglio praticare un atto eroico di carità”.
E ora c'era un movimento. Vidi una lunga processione che ci passava accanto, lanciandomi sguardi estremamente gratificanti. Ma io li respinsi e indicai il mio Gesù. Quando sentii risuonare tre volte l'Amen in cielo e mi unii a lui, Gesù mi chiese di cantare il Magnificat in onore della sua santissima Madre. L'apparizione mi lasciò e non mi resi conto che questo era solo il preludio di ciò che sarebbe accaduto.

Supplemento 1895:

Barbara:

 “Oh, come puoi degradarti così tanto a me povero e misero lombrico! Oh, questa grazia è troppo grande, oh, mi vergogno troppo! Oh, mio Gesù, cosa trovi in me? Tutto ciò che c'è di buono in me viene da Te! E ciò che è sbagliato, inutile e peccaminoso viene da me! Oh, sono troppo povero, troppo miserabile, troppo peccatore, oh, mi vergogno troppo”.
“O Vergine santa, coprimi, perché non mi vergogni troppo; coprimi con il tuo amore, la tua umiltà, la tua dolcezza, la tua carità, sostituisci ciò che mi manca nella purezza del cuore”.
“O Padre celeste, prendi me, povero vermiciattolo terrestre, sposa del tuo Figlio, come sacrificio espiatorio per il tuo onore in nome di tutto il mondo”.
“Oh, se tutti gli uomini ti riconoscessero e ti amassero con tutto il cuore e ti lodassero e adorassero sopra ogni cosa”.
“Perché non ho una voce che faccia sentire al mondo intero quanto sei buono, o mio Gesù?”.
“Tutto ciò che chiedo oggi, Tu me lo darai. Tutto, tutto!” ‘Così ti chiedo per la tua santa Chiesa, per Papa Leone XIII, per la Grecia, per la Russia, per tutti i popoli che non ti conoscono, per la diocesi di M. e W., per la parrocchia di J. e E.’.
“O datemi sacerdoti zelanti, mille santi sacerdoti. Se avete dei giardinieri così bravi, il vostro giardino sarà presto più bello. Datemi santi come San Francesco Saverio. Datemi una schiera di vergini per il mondo. Nei villaggi spesso passa mezza età prima che arrivi un'altra vergine. Abbiate pietà delle povere ragazze dei villaggi; se avessero l'istruzione dei giovani di Magonza, sarebbero già sante da tempo. Sono così preoccupate del loro sostentamento quotidiano che si dimenticano di te”.
“O Sant'Antonio, ora non sei più solo. Guarda che schiera di vergini mi ha dato Gesù”.
“Ti prego per le mie due sorelle. È tua volontà che formiamo un quadrifoglio, interamente consacrato a te, morendo a tutte le cose terrene” ”Ti chiedo anche che queste grazie rimangano nascoste. Ma non la mia volontà, bensì la Tua. Non appartengo più a me stesso, sono tutto Tuo, non ho più nulla da dire.
Ti ho dato tutto il mio corpo per il tuo servizio, la mia anima con tutte le sue forze, il mio cuore con tutte le sue inclinazioni, niente, niente mi appartiene più. Tutto è tuo, tu sei mio”.
“Come Tu sei veramente il mio Creatore, come Tu sei veramente presente nel Santissimo Sacramento con carne e sangue, come Tu sei veramente presente qui con me, concedimi la liberazione delle anime che mi hai mostrato questa mattina. Vedi, ci sono anche alcuni dei miei nemici con me, voglio compiere un atto eroico di carità, o Tu devi darmeli e anche quelli che N. mi ha raccomandato. Amen, amen, amen”.
Ora prega per noi poveri mortali e per tutte le nostre intenzioni.

Canto: Esalta la mia anima...

“La beatitudine è troppo grande per il mio povero cuore, non posso, non posso più vivere, o fammi restare con Te. Perché devo tornare sulla terra? Come puoi dire che hai ancora bisogno di me? Quando tornerai? Non restare troppo a lungo! Hai ancora qualche richiesta da soddisfare, e anche Luise ha le sue richieste, e anche questo!”.
“Oh, come posso ringraziarvi, mia cara madre, oh, ditemi, cosa posso fare io misera donna per ringraziarvi di tutti i favori che mi avete fatto oggi. Oh niente, niente, oh aiutatemi, vi saluto, voi spiriti celesti. Ave Maria”.
“O mio Gesù, quanto sei buono! Non lasci nessuna pagliuzza senza ricompensa”.

Barbara Weigand 1895

CHI MERITA IL PARADISO? Merita il Paradiso chi è buono, ossia chi ama e serve fedelmente Dio, e muore nella sua grazia.

 


SPIEGAZIONE TEOLOGICA DEL CATECHISMO DI S. S. PIO X 


Il Signore darà ai suoi eletti il suo stesso gaudio (cfr. Mt. 25, 14-24), cioè il Paradiso, che è la ricompensa dei meriti. acquistati su questa terra.  

 I. Il merito. - Il merito è il diritto alla ricompensa dell’opera buona, fatta a favore di chi assegna il premio. L'operaio che compie bene il lavoro assegnatogli ha diritto alla paga, cioè al compenso pattuito.  

 La giustizia esige che il compenso sia proporzionato al valore del lavoro (merito de condigno). Un bambino che porta un mazzetto di ciclamini alla regina non ha uno stretto diritto alla ricompensa: tuttavia conviene che la regina, se accetta il dono, ricompensi non solo con alcune lirette corrispondenti al valore del mazzo di fiorì, ma secondo il decoro della sua dignità (merito de congruo); sarebbe indecoroso per una regina dare solo pochi spiccioli.  

 Gesù Cristo, le cui opere buone avevano un valore infinito, meritò per noi la divina ricompensa (de condigno), in senso assoluto; gli uomini invece possono meritare la ricompensa del cielo, de condigno, solo perché Dio ha promesso di premiare nell'eternità le opere buone compiute in vita.  

 II. Merita il Paradiso chi è buono, ossia chi ama e serve fedelmente Dio. - Condizione indispensabile per meritare la ricompensa del cielo è la bontà e la giustizia, che si dimostra e si pratica amando e servendo Dio fedelmente.  

 Il ricco epulone (cfr. Lc 16, 19-36) non aveva amato né servito Dio, ma se stesso, la sua gola, la sua ambizione. Morto, ebbe il meritato castigo; il povero Lazzaro, invece, ebbe il compenso della sofferenza rassegnata e del disprezzo sopportato per amore di Dio.  

 Per meritare il Paradiso, per il quale Dio ci ha creati, è necessario compiere quelle opere che Egli ci ha prescritto e raggiungere il nostro fine con quei mezzi che ci ha dato. Il fine per il quale siamo creati è conoscere, amare e servire Dio in questa vita. Chi avrà conosciuto, amato e servito Dio lo godrà nell'altra vita (v. n. 13).  

III... e muore nella sua grazia.  

Salomone per molti anni servì e amò fedelmente il Signore che si compiacque di lui. In premio ebbe da Dio il dono della sapienza e della scienza. Per divina ispirazione scrisse diversi libri pieni di sapienza. Seppe amministrare la giustizia e governare i sudditi con sapienza mai veduta fino allora. Fece costruire al vero Dio un tempio che fu una delle più grandi meraviglie dell'antichità. Purtroppo, alla fine della sua vita sposò donne straniere e idolatre, si lasciò trascinare ad adorare i loro dèi e ad edificare loro templi ed altari. Dio fu disgustato dei peccati di Salomone e lo riprovò. Salomone si è salvato? Non lo sappiamo: ma è certo che, se non si pentì dei suoi peccati e non ritornò nella grazia e nell'amicizia di Dio, non si salvò.  

 Per salvarsi è necessario servire Dio, per amore, morire nella sua grazia, cioè nella sua amicizia (cfr. i nn. 68 e 270). Dio infatti non può premiare e accogliere tra i suoi amici chi si è fatto suo nemico con il peccato. Per salvarsi è perciò essenziale morire nella grazia di Dio. Ma anche per meritare, cioè per essere buoni, occorre la grazia. Anche se riuscissimo, con le sole nostre forze, ad amare e servire perfettamente Dio, noi meriteremmo una felicità naturale, ma non il Paradiso, che è un premio soprannaturale, assolutamente superiore alle esigenze umane. Quando pure io portassi molti e bellissimi mazzi di fiori al re, acquisterei forse il diritto di diventare suo figlio ed erede, di sedere alla sua mensa e di abitare nel suo stesso palazzo, condividendo con lui le sue gioie e la dignità regale?  

Per meritare il premio soprannaturale del Paradiso è necessario essere elevati allo stato soprannaturale di figli e di eredi di Dio mediante la grazia divina e compiere le azioni in grazia. Se invece compiamo, le nostre azioni come nemici di Dio, macchiati della colpa originale o dei peccati attuali, come possiamo meritare il premio e l'eredità di Dio? Gesù disse: Io sono la vite e voi siete i tralci; chi rimane in me, ed io in lui, dà molti frutti, perché senza di me non potete far nulla; Se qualcuno non rimarrà in me, sarà gettato via, come un tralcio che sì dissecca, si raccoglie e si butta sul fuoco, dove brucia (Gv.15, 5-6).  

Riflessione. - La grazia di Dio è il più grande tesoro che il cielo ha elargito agli uomini. Occorre custodire, coltivare e fare fruttificare con la massima cura questo dono, evitando innanzi tutto il peccato, frequentando i santi Sacramenti, che sono la fonte della grazia, e compiendo tutte le azioni nello stato di grazia.  

 ESEMPI. - 1. Sant'Abibo. - Il carnefice Lisania, mentre seviziava il diacono Sant'Abibo di Edessa di Siria, restò altamente ammirato della calma imperturbabile del martire nei più atroci tormenti e gli, domandò quale vantaggio sperasse dalle sue sofferenze. Gli rispose il santo martire: «Noi cristiani non aspettiamo cose che si possono vedere con gli occhi del corpo; ma teniamo fisso lo sguardo a quella eterna beatitudine che ci fu promessa da Dio, e della quale San Paolo scrive: Io sono certo che i patimenti del tempo presente non sono degni di essere paragonati alla futura gloria che si scoprirà in noi (Rm.8,18).  

 2. S. Teresa - La dolce abitudine di considerare e contemplare le bellezze del Paradiso accresceva sempre più in Santa Teresa il desiderio di giungere presto al possesso della beatitudine eterna e di soffrire quaggiù, per godere di più nel regno beato. Essa così pregava Dio: «Signore, o patire, o morire! Questo è tutto ciò che vi domando». Il suono delle ore le arrecava grande consolazione, perché le ricordava che si avvicinava sempre più il felice momento di lasciare la terra e di unirsi al suo Sposo immortale nella eterna beatitudine del cielo. Quando, nell'ultima malattia, le fu portato il Santo Viatico, il volto le si trasfigurò e lo sguardo traspariva gioia ineffabile, fissando l'Ostia divina. Infine la Santa diede sfogo all'ardentissimo amore che la consumava: «O mio Signore e mio Sposo! Ecco dunque giunta quell'ora da me tanto bramata! Sono vicina alla mia liberazione ... Sia fatta la vostra santa volontà!... È finalmente venuta l'ora in cui uscirò dal mio esilio e in cui l'anima mia troverà nella vostra presenza la felicità che sospira da gran tempo».  

Sac. C. T. DRAGONE, P. S. S. P. 

Sul battesimo

 


          I figli che hanno disobbedito ai genitori (Mt 15,4) sono giudicati più duramente, non per una giusta causa, ma per la mancanza di rispetto che dimostrano ai loro genitori dando loro il dito medio a causa della loro educazione. Pensano di poter contraddire un loro errore perché non hanno avuto il loro stesso livello di istruzione o perché sono così religiosi. Vogliono togliersi dalla testa dei genitori dicendo che è finita. Chi commette questi errori sarà fuori dalla Mia Via, perché nessun figlio o figlia può comandare i propri genitori. È giusto quando un figlio o una figlia vogliono seguirmi e i genitori non glielo permettono. Questo realizza ciò che ho detto: “Chi non lascia casa, padre, fratelli o amici per amore mio, non è degno del mio amore” (Mc 10,29-30). Ma siate molto sicuri: se abbandonate la Chiesa cattolica per i falsi templi, non mi avete fatto nulla, perché Io sono uno.

          Benedetto, mio caro figlio, il vero amore non scambia il certo con il dubbio, cioè il senso della mia Parola sta in ciò che dissi a Pietro: “Pietro, tu sei una roccia e su questa roccia edificherò la mia Chiesa” (Mt 16,18). Chiunque abbia una buona intelligenza sa già che tutto dipende da essa per seguirmi; un'altra strada non porta da nessuna parte, è solo un falso allarme, come l'uomo fa per chiamare gli animali o gli uccelli. Una volta che sono sotto il loro controllo, non li lasciano scappare, li mettono in prigione o li uccidono. Così sono questi falsi templi; una volta entrati, pretendono tutto quello che vogliono; non danno la stessa libertà di Pietro, e ora di Giovanni Paolo II, che fa la cosa giusta: battezza i bambini da piccoli.

          Non smettere di avere il tuo tempo libero; guarda, il primo miracolo che ho fatto è stato alle nozze di Cana (Gv 2,1-11). Stavo per condannare quella gente, perché la maggior parte di loro si stava rallegrando per il vino che avevano già bevuto, ma ho visto che non era altro che una festa di nozze, quindi non ho biasimato nessuno. Le altre religioni dicono che non si può essere battezzati da piccoli, che non si può bere nulla, che tutto ciò che è esagerato è sbagliato. Ma finora nessuno è stato giudicato, e quelli che stanno già giudicando davanti a Me saranno giudicati molto di più; quindi nessuno può scagliare una pietra contro il proprio fratello.

          Chiunque voglia correggere un altro in mio nome, dicendo che è mia legge che si può essere battezzati solo dopo i quindici anni, o dicendo che non ci si può confessare con un sacerdote, che la confessione è solo con Dio, senza bisogno di nessun uomo, questi sono trasgressori della legge, perché ho detto ai miei discepoli: “A chi perdonerete sarà perdonato, e a chi non perdonerete non sarà perdonato” (Gv 20,23), tranne un sacerdote che non è nella giurisdizione di Giovanni Paolo II. Non lavora più per me, è un trasgressore della Legge.

          Figli miei, non lasciatevi ingannare da pastori che hanno solo un nome; sono quelli di cui vi ho parlato: “esteriormente sono pecore, ma interiormente sono lupi” (Mt 7,15). Rimanete nella mia pace.

Gesù

11/10/1995

Reagire contro la violenza

 


"La violenza appare ovunque nel vostro mondo, in altri continenti o vicino a voi, e anche nella vostra stessa personaLa violenza minaccia praticamente tutti, richiede da parte vostra e al vostro livello, azioni e parole giuste e coraggiose.

La violenza, infatti, colpisce tutti i livelli e colpisce sempre le persone più deboli o considerate più deboli. Sì, la violenza colpisce tutti i livelli della società, sia le donne all'interno che all'esterno della coppia, i bambini a causa dei loro abusi. Anche gli anziani e i disabili sono maltrattati e persino defraudati. C'è anche il rifiuto delle persone che sono diverse a causa della loro razza, cultura o religione.

Tante violenze palesi o nascoste, commesse vicino a casa vostra, che possono verificarsi anche nei vostri luoghi di lavoro, nei quartieri urbani, nei luoghi di trasporto, e si tratta di minacce verbali o fisiche, danni a strutture pubbliche e persino profanazione di cimiteri e luoghi di culto.

A tutta questa violenza, il Signore Gesù risponde: "Amerai il Signore Dio tuo con tutte le tue forze, e il prossimo tuo come te stesso, fa' così e avrai la vita!" In realtà, l'uomo può vivere solo amando, amando Dio e il prossimo come se stesso. Bisogna amare, dare, servire e non odiare, rubare e abusare.

La società ha tanto bisogno delle famiglie che sono le sue cellule di base, così come della 
comprensione sociale nei confronti di ogni singola persona. L'attenzione alla persona inizia nell'infanzia, con il legame che forma il bambino con la madre e poi con il padre e con il suo entourage. L'affetto e l'educazione familiare sono essenziali, con l'essenziale trasmissione di conoscenze e valori che permetteranno al giovane di costruire, comunicare e maturare nella sua affettività e nelle sue relazioni.

È attraverso la parola che la violenza fisica potrebbe essere evitata quando gli uomini possono parlare tra loro. A tal fine, sono troppo pochi i giovani che comunicano bene tra loro. Sono troppo pochi gli adulti che dialogano con loro.

L'opposto della violenza è il pensiero. La legge è fatta per l'uomo e per il bene di tutti. Quando si basa sui Comandamenti di Dio, garantisce il bene comune. L'associazione di doveri e diritti rende ogni cittadino solidale e responsabile.

Come sarebbe vivere bene insieme, senza la gratuità dei vostri incontri, dei vostri saluti e dei vostri sorrisi, delle vostre attenzioni e della vostra compassione?

Tutti voi avete bisogno non solo della gratuità del dono, ma anche di quella del perdono: è una condizione per la vostra sopravvivenza, per il vostro popolo e per le vostre istituzioni attraverso tutti i conflitti e le prove della vostra esistenza: il perdono è sempre necessario, è una magnifica firma divina nella vostra fragile umanità .

Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù, di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, tuo messaggero di speranza"

15.12.2011 

Cosa vi aspettate da chi vuole condurvi in una Chiesa mondiale in cui il Dio Uno e Trino viene negato e insultato?

 


Bretagna – 30 settembre 2024 

Parola di Gesù Cristo:

"Ti benedico, Mia dolce figlia d'Amore, Luce e Santità. Adoriamo il Padre Eterno. »

"I giorni difficili che vi attendono passeranno con facilità, come quelli che avete appena attraversato negli ultimi anni. Vissuti nella fede e nella speranza, questi giorni porteranno gioia e pace anche ai vostri fratelli e sorelle che scoprono e comprendono di più l'Ora di Dio accettando la purificazione che ammettono essere necessaria.

Benedico il vostro coraggio e i vostri sacrifici offerti per sostenere il Re nel suo cammino che ora sta intraprendendo, in obbedienza e sottomissione, senza afferrare realmente l'obiettivo ultimo che adotterà, nella sua Fede e nel suo Amore, durante l'evoluzione della sua missione. Volevo che fosse così, umile e sicuro di sé. Il suo calvario sta volgendo al termine, ma il suo pesante compito non gli lascia tregua, né molto tempo per riflettere nell'organizzazione della sua partenza. Gli angeli e i santi, vicino a Maria che li guida, faranno parte del corteo che l'accompagnerà in segreto.

Figlia mia, questo tempo cupo è qui per restare. I rifugi devono quindi già aprire, in alcuni luoghi, le porte ai più indigenti e ai più fragili.

Lo stesso vale per coloro che fanno parte della Mia Chiesa, che si stanno svegliando di fronte a una situazione catastrofica che non hanno percepito nella loro cieca e fiduciosa sottomissione. Siate accoglienti nei confronti della loro angoscia e, per alcuni, della loro incomprensione di fronte a questa situazione destabilizzante.

Amate i vostri fratelli, figli Miei, siate misericordiosi e prudenti. La giustizia, il cui giudizio, appartiene solo a Dio. Pregate incessantemente per vivere nel discernimento, dono dello Spirito Santo. Saper vedere ed evitare i lupi travestiti da pecore.

L'Ora di Dio è quella delle rivelazioni, quindi quella delle tribolazioni, dove tutto e tutti devono essere purificati per potersi riunire nel Corpo di Cristo.

Siate umili, lasciate che i tamburi e le trombe degli arroganti che proclamano le loro eresie a gran voce, volendo imporle come verità. Non abbiate paura, più resisterete alle menzogne, più sarete forti e invulnerabili sotto la protezione dell'Unico Dio Salvatore e Fonte di Vita.

Ora guardate il linguaggio di colui che ancora ci fa credere di servire Dio. Tuttavia, ascoltate il linguaggio di una lingua bifida e riconoscerete le Mie Parole e il loro contrario. Vedrete la disobbedienza e il dominio che vengono imposti, anche a Dio il Creatore, e poi a tutti i figli di Dio in tutta la terra e persino in cielo.

Fino a quando il Mio popolo, privilegiato nella Chiesa, accetterà questa giostra che stordisce e sclerotizza tutti i Miei che vi sono affidati?

Che cosa vi aspettate da colui che vuole condurvi in una Chiesa mondiale in cui l'Uno e Trino Dio è negato e insultato? Perché seguite Colui che cambia tutto per negare la Mia Presenza Reale, per insultare ed eliminare tutte le opere sante, comprese quelle di Maria Immacolata, Madre di Dio e degli uomini, Maria Corredentrice, il cui Cuore Immacolato è intimamente legato al Mio Sacro Cuore?

Non sono forse sufficienti tutte queste osservazioni, enumerate e ben descritte altrove dai miei fedeli, per comprendere l'opera del male e quella dell'empio che allegramente vi conduce nell'abisso senza ritorno?

Non è quindi necessario, per prendere la decisione necessaria per salvare i vostri fratelli e proteggere la Chiesa, conoscere tutte le rivelazioni ufficiali, e ancor più abominevoli, che confermano che questo impostore vi insulta e vi distrugge.

Perché sostenete, a scapito della salvezza dei vostri fratelli, colui che ha voluto fare il Papa per agire secondo la sua volontà sottomessa a quella del caduto che lo guida e vuole condurre tutti voi alla caduta?

Chi di voi, Vescovi e sacerdoti custodi scelti della Mia Chiesa, svelerà la Verità per salvare i figli di Dio che sono vittime della menzogna e del silenzio menzognero?

No, non pensare nemmeno di servire due padroni allo stesso tempo! Aprite gli occhi e capite che state servendo colui che usa e perverte le Parole e le Regole Divine per servire i caduti il cui incommensurabile orgoglio diffonde le sue insaziabili e soprattutto demoniache ambizioni.

Che cosa cercate in questa immensa menzogna e in questo grave tradimento, ben applicato, che insulta il vostro Signore Redentore e trascina i Miei fedeli nella loro distruzione? A poco a poco voi pervertite tutto ciò che la Mia Chiesa porta di divino, un'eredità di Salvezza per i Miei.

Nonostante questa implacabilità concertata contro la Mia Chiesa Vivente e Santa e i figli gentili e umili che la costituiscono, la Chiesa resisterà all'entità del male che riversate in questi Ultimi Tempi.

Nonostante le vostre aggressioni, le vostre imprese di distruzione nei confronti di Maria Corredentrice, Mia Madre trionferà attraverso il suo Cuore Immacolato; il maligno può solo indietreggiare davanti allo Splendore Divino dell'Immacolata Concezione.

Da dove viene questa cecità che ti porta alla morte? La vostra anima è così indebolita, non più in grado di portare né l'Amore né la Verità? L'orgoglio ti ha inebriato al punto da rinnegare te stesso e farti deviare dai passi di Cristo, dalla via dell'Amore che avevi scelto? L'hai scelto tu? Speravi di vivere la gloria senza di Lui?

No, figli Miei, senza Dio non siete nulla, scegliete il nulla. Questo, figli Miei nella Chiesa, l'avete imparato, lo sapete e la vostra scelta è libera.

Non disprezzate queste parole semplici e chiare, vengono da Me Gesù Cristo. Chi accetta di scrivertele lo fa per Amore verso di Me e per permettervi una riflessione salvifica. Questo si chiama diffondere la benedizione di Dio. Dio è il tuo Unico Bene, non voltarti dall'altra parte, non rifiutare la tua Vita.


Dichiaro che in questa chiamata si leva la Mia Mano della Giustizia:

– su coloro che conoscono la Parola e le regole, insegnate da secoli nella Mia Chiesa, la Parola, la Luce del mondo per proteggerlo e guidarlo, la Parola Divina e immutabile,

– su coloro che si permettono di usarla per fini personali modificandola, negandola, deviandola, pervertendola o distruggendola,

– su coloro che negano, si oppongono e denigrano tutte le parole e le azioni della Vergine Maria nelle sue opere di Corredentrice che fino alla fine dei tempi ama, sostiene, dirige, consola e consiglia i figli di Dio,

– su coloro che perseguitano e martirizzano, in molti modi, i Miei sacerdoti, i Miei profeti, i Miei messaggeri e i Miei fedeli,

– su coloro che accettano tutti i cambiamenti e si allontanano dalla via divina,

– su coloro che mettono a tacere e impediscono la diffusione della Mia Parola, attaccando così direttamente Me, Dio che comanda ai Miei umili figli di diffondere la Mia Parola per la Salvezza delle anime,

– su coloro che partecipano alla distruzione della Fede e alla pratica della Fede con tutti i mezzi intrusivi nelle case, nelle scuole, nei mezzi di comunicazione, nei luoghi di culto, comprese le chiese,

– su coloro che usano l'autorità, la conoscenza e la responsabilità che hanno nei confronti delle anime, per manipolarle e allontanarle da Dio,

– su chi è nell'indecisione, nell'ambivalenza cercando il proprio vantaggio per scegliere senza sforzo l'Amore, la Fede e la Carità. Meno che tiepido, li vomiterò.

ORACOLO DEL SIGNORE


Attenzione, l'Ora di Dio è l'Ora della Giustizia e della Purificazione. Nessuna creatura può schivare. La Verità è nel Cuore di Dio e solo Dio Giudica.

"Alla Sua Divina Presenza ogni ginocchio si piegherà sulla terra, in cielo e all'inferno e ogni lingua proclamerà che Gesù è il Signore alla Gloria di Dio Padre."

Gesù Cristo
Chi comanda rispetto per tutto ciò che è da Dio, in Dio, per Dio e con Dio. »


Maria Caterina dell'Incarnazione Redentrice, serva di ogni tipo nella Divina Volontà dell'Onnipotente, l'Unico Dio.

UN CONFESSORE ... SI CONFESSA ...

 


IL MEDICO: IL CONFESSORE

UN PRETE... NON VALE L'ALTRO

Nel sacerdote grandezza e povertà convivono stabilmente; talvolta convivono anche grandezza e miserie.

La grandezza... per i poteri che Dio gli ha dato e la povertà o alcune gravi miserie, quando ci sono... per i suoi limiti di uomo o di pover'uomo.

La dimensione umana del sacerdote, coi suoi pregi e i suoi difetti, nella Confessione ha un peso notevole, più che in qualunque altro Sacramento.

Ogni sacerdote, che ne ha ricevuto facoltà dalla Chiesa, può assolvere validamente un peccatore che, pentito, gli confessa le sue colpe, ma spesso il penitente non ha bisogno solo del perdono.

Può anche aver bisogno di luce per sbrogliare qualche groviglio di coscienza, può aver bisogno di stimoli forti e di una mano ferma per non continuar a cullarsi nel peccato, può aver bisogno di una parola di incoraggiamento che lo rassereni e lo aiuti a credere che con l'aiuto di Dio può farcela a cambiare vita, può aver bisogno di una parola di conforto in un momento di dolore o di una presenza amica che gli dia sicurezza e calore umano in un momento di disperazione; può aver bisogno di queste e di tante altre cose...

E tutto ciò un confessore può darlo solo nella misura della sua maturità umana, della sua formazione cristiana e della sua esperienza e disponibilità sacerdotale.

Il carattere che si è formato come uomo non può non entrare, nel bene e nel male, nel suo rapporto col penitente.

Così pure la sua sensibilità e spiritualità come cristiano. In quanto peccatore, che ha bisogno come gli altri del perdono di Dio, come vede, come sente, come vive la sua Confessione? Se la vive come rigenerazione e ristoro della sua anima, allora è in grado di capire quale tesoro il Signore gli ha messo nelle mani a favore dei suoi fratelli.

E come sacerdote che formazione spirituale, culturale e pastorale si è fatto? Se Cristo è la sua prima passione e se il bene dei suoi fratelli (soprattutto quello spirituale ed eterno) è la sua seconda passione, inscindibilmente legata alla prima, allora ci sono i requisiti perché quel sacerdote sia un buon confessore.

Don Enzo Boninsegna


 


...Il tempo che ho prescritto affinché la porta della misericordia rimanga aperta sta per scadere. Entrate il più presto possibile perché presto essa si chiuderà e nessun altro potrà entrare.

 


15 settembre
(Dio Padre): “Miei eletti, figli miei! Io, vostro Padre, vengo ancora oggi dal Cielo per dirvi: Con amore eterno ho amato ciascuno di voi.
Con amore eterno ho amato ciascuno, traendo ciascuno dal nulla, dando a ciascuno l'esistenza e conservando la vita di ciascuno fino ad oggi, nonostante le offese ed i peccati commessi contro di me unicamente per amore.
...L'ho fatto solo per amore, perché voglio la salvezza di ciascuno e non desidero la condanna di nessuno.
...Con amore eterno ho amato ciascuno, e per questo ancora oggi, giorno dopo giorno, non cesso di mandare qui la mia figlia Immacolata per manifestarvi il mio amore, per invitarvi al Cielo, per chiamarvi ad una vita vera nella vita in me e con me nell'amore e per amore.
...Ho amato ciascuno con immenso amore, mandando mio Figlio nel mondo per salvare ciascuno e morire al posto di ciascuno per ottenere per ciascuno di voi la vita eterna.
...Vivete una vita nel mio amore in me ed io vivrò in ognuno di voi, solo desidero il sì e la fiducia totale.
Vivete una vita di preghiera senza la quale nessuno può avere intimità con me, né conoscere la mia volontà e compiacermi. Dedicate del tempo alla preghiera personale, alla meditazione, almeno tre ore al giorno, affinché possiate conoscermi veramente, perché senza conoscermi nessuno può amarmi.
Desidero anche che voi possiate conoscere meglio mio Figlio Gesù, perché chi conosce lui conosce me. Leggete la vita di mio Figlio Gesù e anche della mia principessa Maria, nella Città Mistica di Dio e in Maria Valtorta.  
Sì Marco, ... hai lavorato per me e per Maria, hai sofferto per me e per Maria. Perciò, figlio mio, vali tanto davanti a me e mai e poi mai niente e nessuno ti toglierà il tuo merito e il tuo valore davanti a me.
...Sono Padre e faccio tutto per la salvezza dei miei figli. Li curo, li inseguo con le mie grazie e spesso permetto anche la sofferenza per vedere se si risvegliano e rivolgono il loro cuore verso di me.
...Il tempo che ho prescritto affinché la porta della misericordia rimanga aperta sta per scadere. Entrate il più presto possibile perché presto essa si chiuderà e nessun altro potrà entrare.
...Questi Rosari di mio figlio Marco, solo loro possono salvare il mondo dalla Terza Guerra Mondiale.
...Pregate dunque questo Rosario per voi e per la pace e donatelo ad altri affinché si convertano e si salvino.
Benedico tutti adesso con amore e riverso su tutti la mia pace”.


(MariSS.ma): “Figli miei, sono la riconciliatrice dei peccatori con Dio. Sono la Signora di La Salette, sono la Signora Lacrimosa della montagna, sono la Signora di Massimino e Melânia.
Sono apparsa sull'alta montagna di La Salette piangendo per chiamare tutti i miei figli alla conversione. Sfortunatamente, le mie suppliche e le mie lacrime sono state disprezzate dalla maggior parte degli uomini nel corso degli anni e dei secoli, e sfortunatamente molti sono andati all’Inferno e si sono persi per l’eternità.
Perciò adesso, figli miei, vi parlo di più con le mie lacrime e con le lacrime che scendono anche dai quadri di mio figlio Marco per toccare i vostri cuori. Vi parlo con le Lacrime del Cielo, ... per chiamarvi alla conversione.
..Il tempo della misericordia sta finendo. E tra breve coloro che piangeranno saranno coloro che si ostinano nel peccato, perché la porta della misericordia sarà loro chiusa e non potranno più entrare.
...Il fuoco ardente dello Spirito Santo nella seconda Pentecoste già si avvicina. .
Convertitevi dunque senza indugio, cambiate vita, ritornate alle fonti! Alle fonti della preghiera, del sacrificio e della penitenza. Alle fonti del primo amore. Alle fonti della vera consacrazione al mio Cuore Immacolato.
Vivete come i santi che più mi hanno amato e insegnato e come mio figlio Marco ha insegnato qui per più di 33 anni: vivete in me, vivete per me, morite per me e tutto affidatemi.  
...Allora donerete a me e al Signore un amore perfetto, una lode vera e perfetta e questo attirerà lo Spirito Santo nella Seconda Pentecoste Mondiale, che dovrebbe avvenire tra breve su tutta la Terra.
...Massimino e Melania oggi ti benedicono, amato Marcos, e ti dicono: che sono sempre al tuo fianco e non ti lasceranno mai e poi mai.
...Vi benedico tutti con amore: da La Salette, da Siracusa, da Pontmain e da Jacareí.

Sarà all‟interno dell‟Impero Romano che il grande abominio si leverà contro di Me.

 


PROFEZIE 

Mia amata figlia prediletta, proprio come camminai da solo durante la salita lenta e dolorosa alla cima del Monte Calvario, così camminerà il Mio Esercito Rimanente. 

Quando salii questa collina tortuosa, ero circondato da centinaia di soldati romani che bloccavano lungo il percorso quelli che volevano darmi conforto. Anche se non sarebbe stata necessaria una tale quantità di soldati a guardia di un solo uomo, la loro presenza doveva dimostrare una serie di cose. Volevano mostrare ai Miei seguaci e a tutti coloro che volevano diffondere la verità dei Miei Insegnamenti, chi comandava. Questo atto di aggressione consistette nel minacciare e intimidire coloro che osarono mostrare fedeltà a Me. 

Gli Ebrei Mi rinnegarono e poi Mi tradirono. I Romani Mi crocifissero e fu a Roma che il Mio amato apostolo Pietro fu incaricato di creare la Mia Chiesa sulla terra, perché volevo che la Mia Chiesa si formasse in mezzo a coloro che Mi perseguitarono. 

Poiché la Mia Seconda Venuta sta per aver luogo presto e poiché è stata rivelata la Mia Ultima Missione di tornare per portare l‟umanità alla salvezza finale che ho promesso, la storia si ripeterà. Gli ebrei Mi rinnegheranno ancora, fin quando verrà l‟Avvertimento. I nemici di Dio Mi combatteranno ovunque. Quelli che Mi amano e quelli che dicono di rappresentarmi Mi tradiranno. 

Sarà all‟interno dell‟Impero Romano che il grande abominio si leverà contro di Me . Babilonia, casa dell‟Impero Romano dove si trovano le nazioni che hanno abbandonato Dio in favore di falsi dei, sarà la sede da cui saranno vomitate tutte le bugie. 

La bestia con le dieci corna è l‟Europa e a Roma un esercito si solleverà contro di Me. Essi saranno responsabili, ancora una volta, della Crocifissione prima del Grande Giorno. Porteranno a compimento l‟insulto finale, quando crocifiggeranno e distruggeranno il Mio Corpo Mistico sulla Terra. Il Mio Corpo è la Mia Chiesa. Coloro che si separeranno dal Mio Corpo, scegliendo di seguire una nuova dottrina, Mi tradiranno e avranno ancora il coraggio di alzarsi e dire che provengono da Me. 

In quel giorno, quando la Nuova Unica Religione Mondiale si rivelerà e sarà approvata da ambienti all‟interno della Chiesa Cattolica, come preannunciato, il cielo si oscurerà e un grande tuono si abbatterà sulla Terra. Sarà come l‟istante in cui esalai il Mio ultimo respiro sulla Croce, e la Collera di Mio Padre si scagliò sulla collina del Calvario. Quando accadrà questo fatto e il segno della Mia Unica Vera Chiesa sarà tolto e un falso abominio pagano lo sostituirà, dovete sapere questo: sarà allora che i castighi pioveranno dovunque sulla razza umana.

Sarà dato ogni segno dal Cielo per mettere in guardia coloro che si schierano con il falso profeta e con colui che presto sarà il suo accolito, l‟anticristo, che i loro giorni saranno contati. Vedranno cosa vuol dire sperimentare la Collera di Mio Padre. Molti vescovi e sacerdoti si renderanno conto della verità in quella fase e combatteranno contro questa infamia. Essi non Mi abbandoneranno e continueranno a guidare la Mia vera Chiesa sulla terra. Purtroppo, molti non avranno il coraggio di fare questo e saranno come agnelli condotti al macello, ma saranno consolati perché sapranno che Io non li potrò mai abbandonare. Manderò loro molti aiuti e il Mio Esercito Rimanente si solleverà e diffonderà i Vangeli, quando essi saranno stati messi da parte ovunque. Essi predicheranno in ogni angolo del mondo e saranno senza paura. Il loro amore per Me sconfiggerà l‟opera dell‟Anticristo. La loro obbedienza a Me e la loro risposta alla Mia Crociata di Preghiere salveranno miliardi di anime. 

E allora il Mio piano sarà completato. 

Il vostro Gesù. 

15 Giugno 2013