giovedì 1 settembre 2022

VITA ETERNA - PURGATORIO E INDULGENZE

 


VITA ETERNA 


7. PURGATORIO E INDULGENZE 

Due amici, uno protestante e l'altro cattolico, stavano camminando e parlavano di questioni religiose. Il protestante chiese al cattolico: 

-Ma è possibile che lei creda nel purgatorio? Penso che se siamo salvati, siamo salvati e non dobbiamo andare da nessuna parte per arrivare in paradiso. 

Arrivarono a casa di quello che era cattolico ed egli disse: 

-Andiamo subito a tavola, perché hanno preparato il cibo per noi. 

-Con questo aspetto e così polveroso? Impossibile, sarebbe un insulto a sua moglie. Prima andiamo a lavarci e a cambiarci i vestiti. 

Così hanno fatto. A tavola, disse il cattolico alla moglie: 

-Potete sentirvi orgogliosi, perché il nostro amico è più deferente con voi che con Dio stesso. 

-Cosa vuoi dire?", chiese. 

-Nulla; che il nostro amico non osa venire a tavola senza essersi prima lavato e cambiato, credendo che non farlo sarebbe irrispettoso nei vostri confronti e, invece, intende entrare direttamente in paradiso, con tutta la polvere e lo sporco della sua vita sull'anima. 

-Amico", esclamò il protestante, "sai che non avevo pensato a questo punto di vista? È certamente credibile che le anime dei defunti preferiscano purificarsi in purgatorio piuttosto che apparire macchiate davanti alla santità di Dio. 

Il peccato porta con sé due cose: la colpa e la pena. La colpa del peccato mortale rende colpevoli dell'inferno e viene rimossa con la contrizione e la confessione dei peccati. Ma è possibile che, nonostante la rimozione della colpa, una parte del dolore rimanga perché il dolore non è perfetto. Una volta guarita la ferita, può rimanere una cicatrice, una macchia nell'anima che deve essere cancellata, purificata con il dolore, e se non viene purificata in questa vita con le opere buone e la penitenza, deve essere purificata dopo la morte, perché per entrare in Paradiso è necessario farlo con l'abito nuziale, cioè abbastanza pulito. 

La colpa del peccato veniale non dà diritto all'inferno, ma deve essere purificata. Pertanto, nel purgatorio vengono purificati i peccati veniali non confessati e le pene per i peccati mortali o veniali già perdonati ma non perfettamente purificati. 

Il Purgatorio non deve essere considerato una sorta di piccolo inferno, ma l'anticamera del Paradiso, perché lì le anime hanno la certezza di andare alla vita eterna. Tuttavia, subiscono danni molto dolorosi. Ecco perché è nel nostro interesse purificare completamente l'anima per non doverla attraversare. Parlando un giorno della gravità delle pene del purgatorio, un famoso predicatore portò l'esempio di uno che soffriva così tanto da supplicare continuamente Dio di liberarlo dalle sue sofferenze. Una notte il malato sognò che un angelo gli apparve e gli disse: 

-Vivrete ancora tre anni soffrendo come soffrite voi. Ma potete scegliere tra questi tre anni di sofferenza sulla terra o tre giorni di sofferenza in Purgatorio. 

Il malato scelse i tre giorni e, una volta in Purgatorio, l'angelo gli apparve di nuovo. 

-Mi hai detto che avrei sofferto qui per tre giorni", disse l'anima, "e sono sicura di aver sofferto terribilmente per più di tre anni. 

-Non ci credo", rispose l'angelo. Il vostro corpo è ancora caldo sulla terra. Sono passati solo pochi istanti da quando siete arrivati qui. 

La Chiesa, da buona Madre, ha dato ai cristiani il comandamento di digiunare e astenersi dalla carne in determinati giorni, per servire come minimo di penitenza. Ma è uno che deve essere interessato a fare penitenza in questa vita. 

D'altra parte, il Concilio di Trento ha sottolineato l'interesse della Chiesa per le preghiere per i defunti. "La Chiesa cattolica, illuminata dallo Spirito Santo, sostenuta dalle Sacre Lettere e dall'antica tradizione dei Padri, ha insegnato nei sacri Concili e ultimamente in questo Concilio ecumenico che il Purgatorio esiste e che le anime ivi detenute sono aiutate dai suffragi dei fedeli e particolarmente dal sacrificio gradito dell'altare" (Concilio di Trento, ses. XXV). Le anime del purgatorio non possono più fare meriti per uscire dal purgatorio, ma quelle sulla terra possono fare meriti e applicare il loro aiuto a loro. Possiamo aiutarli con le nostre preghiere e i nostri sacrifici - soprattutto con il Sacrificio della Messa - e con le indulgenze. 

"L'indulgenza è la remissione davanti a Dio della pena temporale per i peccati, già perdonati per quanto riguarda la colpa, che un fedele ben disposto, adempiendo a determinate condizioni, ottiene con la mediazione della Chiesa, la quale, come amministratrice della Redenzione, distribuisce e applica con autorità il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi" (Codice di Diritto Canonico, can. 992). L'indulgenza è parziale o plenaria, a seconda che liberi parzialmente o totalmente dalla pena temporale dovuta per i peccati. Tutte le indulgenze possono sempre essere richieste in suffragio dei defunti. Per ottenere l'indulgenza plenaria è necessario compiere un'opera arricchita da questo tipo di indulgenza e soddisfare tre condizioni: la confessione sacramentale, la comunione eucaristica e la preghiera per le intenzioni del Sommo Pontefice. È inoltre necessario escludere qualsiasi affetto per il peccato, anche quello veniale. Si può lucrare una sola indulgenza plenaria al giorno. Le tre condizioni possono essere soddisfatte diversi giorni prima o dopo la realizzazione dell'opera; tuttavia, è auspicabile che la comunione e la preghiera per il Romano Pontefice siano fatte lo stesso giorno della realizzazione dell'opera. 

L'indulgenza plenaria è legata, tra le altre opere, all'adorazione del Santissimo Sacramento per almeno mezz'ora; alla benedizione papale urbi et orbe ricevuta piamente, anche solo via radio; alla recita del Santo Rosario in una chiesa o in un oratorio pubblico, o in famiglia; all'esercizio della Via Crucis percorrendo, se possibile, le stazioni della Via Crucis; a un ritiro spirituale di almeno tre giorni interi; alla benedizione apostolica con indulgenza plenaria amministrata dal sacerdote nell'ora della morte. Con queste opere si ottiene un'indulgenza parziale se non si soddisfano tutti i requisiti. Inoltre, l'indulgenza parziale è legata alla recita di molte preghiere - Angelus, Credo, atti d'amore... - e anche all'uso devoto di qualche oggetto pio - crocifisso, rosario, scapolare... - benedetto da qualsiasi sacerdote (cfr. Enchiridium Indulgentiarum, 29-VI-1968). 

Jesús Martínez García 

SIETE STATI CREATI PER AMARE DIO!

 


Carbonia 27bis-08-2022 – (Seconda locuzione).

Siete stati creati per amare Dio!

Hanno fatto tante cattiverie in questo luogo: si sono messi contro il Dio Creatore; si sono messi contro il Dio Salvatore! Hanno offeso la Madre mia SS. e il Figlio di Dio; hanno avuto il coraggio di sfidare l’Eterno. (Ancora una volta il luogo di preghiera al Colle del Buon Pastore è stato manomesso e imbrattato da vandali).

Oh uomini peccatori, uomini che non capite nulla, uomini schiavi di Satana!

Oh voi, figli miei, voi! Voi, che ancora oggi non avete aperto il vostro cuore a Dio!

Non avete chiesto perdono per i vostri peccati! Non vi siete inginocchiati di fronte al Crocifisso, pentiti di quello che avete fatto a questa Umanità che ha creduto nell’uomo e non ha creduto nel suo Dio Creatore.

Oh, voi, servi di Satana! Oh, voi, maledetti sarete in eterno! Voi non avete avuto pietà dei miei figli e Io non avrò pietà di voi.
Sarete schiavizzati in eterno, sarete castigati alle catene di Satana, … il fuoco vi brucerà dentro, figli miei; soffrirete molto, molto di più di quanto voi avete fatto soffrire le mie creature.

Ma cosa credevate di fare? Vi sentivate dio sulla terra? Ma Dio è Uno e sta in Cielo, sulla Terra non c’è nessun Dio, Dio è Uno! Dio è Colui che è Uno e Trino! Nessuno può essere come Lui; al suo cospetto moriranno tutti i servi di Satana perché, quando Dio si manifesterà al mondo, questi cadranno nel fuoco della Geenna e bruceranno in eterno.

Ho visto le mani insanguinate di molti figli! Ho visto la trasformazione di molti cuori buoni in cattivi perché si sono fatti sedurre dal nemico.
Un pezzo d’argento è stato il tradimento perché vi allontanaste da Dio!
Avete creduto in Satana per il potere in questo mondo, per avere le cose di questo mondo, per vivere la luce e le agiatezze di questo mondo, avete rinunciato alla vita eterna, avete scelto un’ora di gloria per una morte eterna.

Oh! …poveri peccatori! … Miseri uomini! Quanto vi ho cercati! … Quanto vi ho chiamati! … Quanto vi ho supplicati!

Basta figli miei, basta! Quello che vedono gli occhi di Dio su questa Umanità è orrore! È terribile! È terribile! È terribile figli miei: avete ucciso i vostri stessi fratelli, vi siete vendicati nei confronti del vostro Dio! Invece di pregare e supplicarlo per la vostra salvezza, vi siete condannati a morte eterna!

Oh figli miei! Figli miei! Ancora Io vi guardo e non vedo nessun ripensamento, ancora progettate, per il vostro “ego”, di possedere le cose che non vi devono appartenere. Ancora pensate di prendere ciò che non vi appartiene.

Figli miei, voi non siete stati creati per le cose del mondo, per abbracciare le cose del mondo; ma siete stati creati per Dio, … per amore, … per amare Dio! Siete stati creati per vivere una vita eterna nella gioia infinita del suo amore, ma, vi siete castigati da soli! Avete sporcato le vostre mani, le vostre anime. Vi siete denudati di Dio per vestirvi di Satana! Siete ormai con lui, non avete più scampo! Io vedo che siete convinti che lui sia la vostra ricchezza, il vostro benessere.

Piange il mio Cuore per la vostra perdita perché, Io ho creato l’uomo per essere mio figlio, per essere “Mio”, perché Io ne potessi godere del suo amore, della sua bellezza, godere della Creazione che avevo fatto per Me!

Oh, che tradimento figli miei, che tradimento! A Me e a voi stessi, … Vi siete traditi da soli, avete accettato la morte eterna invece che la vita eterna.
Venite figli miei, venite a Me! Tornate a Me, tornate a Me! È la supplica di Dio! Non attendete ancora, il tempo è finito!
Questo è il tempo nel quale ogni cosa si realizzerà di ciò che il Cielo vi ha annunciato, sia nel bene che nel male.
La Terra stessa verrà trasformata e sarà ridonata all’uomo nella bellezza di Dio Creatore; tutta la sporcizia che contiene, il male che contiene verrà spazzato via. Dio purificherà la Terra e l’Umanità che la contiene.

Oggi vi dico queste cose perché possiate ancora aprire il vostro cuore, possiate ravvedervi, … è amore quello che Io vi sto dando in questo momento! È amore!

Voglio aprire i vostri cuori, inginocchiatevi a Me figli miei, abbandonate Satana, rinunciate al Male figli miei, rinunciate al peccato, rivestitevi di luce! La Luce vi vuole abbracciare, vuole farvi risplendere in Sé, abbiate la capacità di ravvedervi e di ritornare al vostro Dio Creatore.

Ormai sono poche le ore che restano a vostra disposizione: poche orepoco tempoè questo tempo che vivete figli miei, è questo tempo che vivete! Non ci sarà altro tempo! Non c’è futuro su questa Terra!

Questa Terra viene a morire, per come la conoscete oggi, sarà trasformata; solo i figli di Dio la vedranno e la godranno in tutte le bellezze che Dio metterà a loro disposizione.

Come Padre, come Dio, come vostro Fratello, come Madre, come Amico, Io ancora vi supplico, state nella pace, purificate i vostri cuori e unitevi come fratelli all’unico e vero Amore, il vostro Dio Amore, Colui che vi attende con tutto Se stesso, per aprire finalmente la vita, la vera vita e godere eternamente delle sue meraviglie.

Vi amo, vi stringo al mio Petto e suscito l’amore che ho, lo porto nei vostri cuori; voglio risvegliare il vostro amore, voglio aprire il vostro cuore, la chiave ce l’ho Io, è la chiave dell’amore! Voglio aprire il vostro cuore, permettetelo figli miei! Permettetemelo!
Vi amo con tutto me Stesso figli miei.

Oh, quanto vorrei vedervi correre nella nuova Terra e gioire in Me, Io il vostro Dio, il vostro amore, il vostro unico Bene! Io il vostro Tutto!
Ecco, sono qui che vi supplico alla vita, tornate a Me figli miei, questa è l’ora, tornate a Me.

Avanti vi attendo tutti con amore e vi benedico ancora nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Rivolto alla sua creatura).

La grazierò per il suo amore al suo Dio, per avere creduto veramente in questa chiamata, al suo Dio Amore.

Quanta miseria figli miei, quanta miseria in voi, quanta miseria! Ho anche difficoltà a dirvi tutte queste cose perché tanto voi non credete, non Mi amate, siete ormai lontano da Me.

Ma Io aspetto tutti. Aspetto che questa porta (della grotta) venga riaperta dall’uomo, venga riaperta dall’amore e dalla carità della mia creatura verso il suo Dio. Questo è un luogo consacrato al trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Non avete ancora capito niente, vivete nei vostri pensieri, nelle vostre illusioni; siete ancora terreni, vivete ancora le cose della Terra e non aprite il cuore al vostro Dio Amore, … non rispondete! Non rispondete al suo volere, … al suo desiderio.

Oh, se voi foste come Io vi chiedo! Oh, se veramente metteste le mani su questa porta e apriste come Io sto desiderando che avvenga, … prima che l’apra Io! Ma, quando l’aprirò Io, molte mani cadranno, molte mani cadranno!

Figli miei, abbandonate le cose del mondo e venite qua, questa è una porta importante!


L'incredibile mondo soprannaturale che appare alle messe

 


Coloro che compongono il mondo che non si vede nelle masse, cosa fanno e come agire davanti a loro.

Quando si celebra la Messa, il velo che separa il Cielo dalla Terra viene sollevato e l'altare del Cielo e della Terra diventano una cosa sola.

E poi si ricrea la liturgia del cielo, che i nostri occhi non vedono ma la nostra fede può percepire.

Lì ogni partecipante è circondato da un mondo soprannaturale composto da angeli e santi che lodano e rendono grazie a Dio.

Ecco perché si dice che nulla sulla Terra ha il valore di una Messa.

I nostri Angeli Custodi ci assistono in quel momento in modo che possiamo approfittare di quella situazione, se siamo obbedienti e non distratti.

Qui parleremo delle cose che accadono nelle Messe, che rimangono nascoste ai nostri occhi, e che solo pochi mistici hanno potuto vedere per grazia di Dio, e di ciò che la Vergine Maria raccomanda su come agire a Messa.

Il teologo Joseph Ratzinger ha detto che la Messa non è una festa o un raduno allo scopo di avere tempo in comunità, ma è ciò che rende Dio presente in mezzo a noi.

E questo diventa un inganno quando l'attore principale della Messa non è il Dio vivente ma il sacerdote.

È che quando inizia una Messa in una parrocchia, il velo che separa il Cielo e la Terra viene sollevato.

E Gesù Cristo ci invita all'eterno presente del Cielo, dove Presiede la Messa e ci porta alla presenza del Padre.

Perciò la Messa è una partecipazione all'adorazione di Dio nel tempio celeste.

L'altare sulla Terra è unito e fuso con l'altare in Cielo.

E accadono cose meravigliose, come la presenza di creature celesti in mezzo alla liturgia, invisibili agli occhi umani.

Pertanto, la Messa è quella del Cielo in Terra, e c'è solo una Messa, quella che si verifica in Cielo migliaia di anni fa, che si sposta sulla Terra.

Tuttavia, i modernisti, che non credono nel soprannaturale, considerano la Messa come un raduno della comunità parrocchiale per ricordare Gesù Cristo.

Ma c'è qualcosa di ancora più rivelatore, detto dall'arcivescovo Annibale Bugnini, l'ideatore dell'ordo della messa novus dopo il Concilio Vaticano II, cioè la messa attuale.

Bugnini, in seguito accusato di essere massone e caduto in disgrazia da Paolo VI, confessò nel 1970 che la nuova Messa da lui creata avrebbe fatto sparire la Messa precedente, che si chiama Tridentina, in latino, entro l'anno 2000.

E che una volta scomparsa la Messa tridentina, si passi all'inculturazione totale, con una liturgia su misura per ogni comunità e senza libri liturgici comuni a tutta la Chiesa.

Si vantava che la Messa da lui creata sarebbe scomparsa all'inizio del nuovo millennio.

Questo piano è stato ritardato, ma le restrizioni emerse alla messa in latino nel 2022, indicherebbero che il piano originale di Bugnini sarebbe ancora in vigore.

La realtà in cui tutta la Chiesa ha creduto all'unisono dal primo secolo alla metà del XX secolo è che angeli e santi sono presenti alla Messa.

La Messa ci allontana dal mondo comune e ci porta al momento e al tempo sacro dove il naturale poi converge con il soprannaturale.

E mentre siamo in una chiesa parrocchiale, la liturgia ci porta in una realtà celeste.

E questo si esprime nella prefazione della Messa quando il sacerdote invita la comunità della Chiesa sulla terra, ad unirsi ai Troni e alle Dominazioni, ai Cherubini e ai Serafini, a cantare l'inno angelico di lode a Dio, tre volte santo.

Il sacerdote dice "uniti ai cori celesti, cantiamo incessantemente l'inno della tua gloria", e poi i presenti alla Messa cantano "Santo, Santo, Santo".

Ciò significa che ci uniamo al coro eterno di angeli e santi in un canto di lode.

Padre Pio vide la Beata Vergine Maria presente ad ogni Messa, insieme agli angeli e a tutta la corte celeste.

Vide i cieli aperti, la gloria di Dio e lo splendore degli angeli e dei santi.

E Santa Teresa di Gesù Bambino ha sperimentato la stessa cosa nella sua prima comunione.

Per questo motivo le chiese originariamente hanno cercato di ricordare che quando siamo a Messa stiamo entrando in paradiso e quindi sono state storicamente progettate per questo.

Le vetrate, i dipinti che riflettono angeli e santi, Cristo al centro del tabernacolo, i passi della Scrittura nelle immagini, sono reperti che ci fanno entrare in cielo.

Inoltre, le candele, l'incenso, l'altare, il libro dove si leggono le Scritture, i gesti che facciamo durante la Messa, sono cose che si possono trovare nel libro dell'Apocalisse, dove San Giovanni ha mostrato una parte della liturgia del Cielo.

Quindi c'è una sola liturgia che è quella del Cielo, c'è un solo altare che è in Cielo, e c'è un solo sommo sacerdote che è Gesù Cristo, che è in cielo.

Il sacerdote celebrante ci invita ad andare in cielo quando dice eleviamo i nostri cuori, perché in realtà l'altare del cielo e quello della parrocchia diventano una cosa sola.

È Cristo in persona in quel momento, che usa il sacerdote come veicolo, che ci invita a rendere omaggio a Dio Padre.

Inoltre, Santa Brigida racconta che un giorno, mentre partecipava alla Messa, vide un numero immenso di angeli scendere e radunarsi attorno all'altare, contemplando il sacerdote.

Il beato Enrique Suso dice che quando stava dicendo la Messa, gli angeli si radunarono visibilmente attorno all'altare, e alcuni si avvicinarono a lui in estasi d'amore.

E Catalina Rivas ha avuto una visione di ciò che accade nell'offertorio della Messa, che è il momento in cui il celebrante presenta a Dio le specie di pane e vino, che avranno poi transustanziazione quando il sacerdote prende l'ostia in mano e dice "questa è la mia carne" e prende il calice con il vino e dice "questo è il mio sangue".

In quella visione Catalina Rivas vide che quando l'offertorio, improvvisamente cominciò a stare in piedi alcune figure che non aveva mai visto prima.

Era come se accanto a ogni persona che era alla Messa venisse un'altra persona.

E il tempio era pieno di alcuni giovani, bellissimi personaggi, vestiti con abiti bianchissimi.

E uscirono verso la navata centrale dirigendosi verso l'altare.

I suoi piedi nudi non calpestavano il terreno, ma andavano come se scivolassero, come se scivolassero.

Allora la Vergine Maria gli disse che erano gli Angeli Custodi di ciascuna delle persone che erano a Messa, che portavano le offerte e le suppliche di ciascuno davanti all'altare del Signore.

I primi angeli erano con le mani piene di intenzioni o offerte, che provenivano da quelle persone che erano consapevoli di cosa significasse il gesto e avevano qualcosa da offrire al Signore.

Ma dietro i primi angeli arrivarono altri che non avevano nulla in mano, li portarono vuoti.

E la Vergine gli disse che sono gli angeli del popolo che, essendo qui, non offre mai nulla, che non ha alcun interesse o si offre di portare davanti all'altare.

E all'ultimo posto c'erano altri angeli mezzo tristone, con le mani unite in preghiera ma con gli occhi abbassati.

E la Vergine Maria gli dice che sono gli Angeli Custodi del popolo che, essendo lì, è venuto costretto, per impegno, ma senza alcun desiderio di partecipare alla Messa.

Vanno tristi perché non hanno nulla da portare davanti all'altare, tranne le loro preghiere.

poi la Madonna ha raccomandato come agire,

"Offrite in quel momento i vostri dolori, i vostri dolori, le vostre illusioni, i vostri dolori, le vostre gioie e le vostre richieste.

Ricordate che la Messa ha un valore infinito, perciò siate generosi nell'offrire e nel chiedere".

Vide anche altri esseri e la Vergine gli disse:

"Sono le anime benedette del purgatorio che attendono le vostre preghiere per rinfrescarsi.

Ti chiedono, ma non puoi chiedere per te stesso, sei tu che devi chiedere loro per aiutarti ad andare incontro a Dio eternamente".

Subito il celebrante pronunciò le parole della consacrazione e improvvisamente cominciò a crescere, a riempirsi di una luce soprannaturale tra bianco e oro che lo avvolgeva.

quando sollevò l'ostia vide le sue mani, in cui avevano alcuni segni sul retro, da cui usciva molta luce.

Fu Gesù ad avvolgere il celebrante con il suo corpo.

In quel momento l'ostia cominciò a crescere e apparve il volto di Gesù guardando verso il suo popolo.

quando il celebrante disse le parole consacranti del vino, il fulmine cominciò in Cielo, perché non c'era più un tetto nella Chiesa o nei muri, era tutto buio, solo quella luce brillante sull'altare.

E dalla ferita sul lato il sangue sgorgò nel calice.

E anche getti di luce che hanno reso presenti i fedeli.

Bene, finora quello che volevamo parlare di ciò che accade durante le Messe e che è nascosto ai nostri occhi, e il modo in cui dovremmo agire.



Le acque irromperanno negli abitati con grandi flussi incontrollabili, il vento soffierà con impeto causando danni, il fuoco giungerà inaspettato e assieme al vento farà bruciare tutto sul suo cammino, la terra collasserà in vari luoghi...

 


MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO
A LUZ DE MARIA

28 AGOSTO 2022


Popolo del Nostro Re e Signore Gesù Cristo:


Vi benedico in qualità di Principe delle Legioni Celesti.


LA MIA SPADA, CHE MI È STATA DATA DA DIO PADRE, RACCHIUDE L’AMORE DI DIO PER DIFENDERE GLI UOMINI DA OGNI MALE E PER GUARIRE IL LORO CORPO E LA LORO ANIMA.
IO SONO IL DIFENSORE DEL POPOLO DI DIO E LOTTO CONTRO LE TENEBRE PER PORTARE LA LUCE ALL’UMANITÀ.


Gradisco le vostre preghiere e il fatto che me le rivolgiate, ma in quanto popolo di Dio dovete obbedire alla Volontà Divina nel vostro modo di comportarvi e di agire quotidiano, mantenendo in ogni momento o circostanza l'equilibrio, la sobrietà, l'equanimità e la carità del vero figlio di Dio.


Sento parecchie preghiere durante il giorno e alcune alla sera, ma se non state adempiendo la Volontà di Dio siete lontani dal farmi contento (Mt 7, 21).


Non desidero altari appariscenti, ma piccoli altari nelle case e che ciascuno di voi sia un grande esecutore della Volontà Divina.


Desidero ricordare che chi si dice mio devoto, deve avere come scettro l'amore per Dio e amare il prossimo come sé stesso.


Sappiate che quello che sta succedendo in questo momento alla Creazione raggiunge l'uomo di Dio in modo particolare. Se quella creatura di Dio ha il cuore indurito e la mente contaminata, quello che succederà al Creato la comprometterà nel suo modo di comportarsi e di agire a livello spirituale.


I DISEGNI DI DIO SI STANNO ADEMPIENDO A POCO A POCO E VARIE RIVELAZIONI SI COMPIRANNO CON LA VELOCITÀ DI UN FULMINE.
L'UOMO HA CONTRIBUITO AD ALTERARE I DISEGNI DI DIO E QUESTO È IL MOMENTO DEL COMPIMENTO. 


Le acque irromperanno negli abitati con grandi flussi incontrollabili, il vento soffierà con impeto causando danni, il fuoco giungerà inaspettato e assieme al vento farà bruciare tutto sul suo cammino, la terra collasserà in vari luoghi...


GLI ANIMALI SORPRENDERANNO L’UOMO CON IL LORO COMPORTAMENTO…


Ci sarà una moria di uccelli perché l'aria sarà inquinata da sostanze tossiche che l'uomo stesso vi ha messo cosicché fossero portate dall'aria e ciò farà cadere gli uccelli ormai senza vita nelle città. State attenti e non toccateli.
Animali marini usciranno dal mare o dai fiumi in sorprendenti quantità perché gli strati profondi della terra si muoveranno e questo farà sì che gli animali marini cercheranno istintivamente di uscire per salvarsi.
Nelle praterie gli animali moriranno in grande quantità.


Popolo di Dio, quello che una potenza utilizzerà in guerra verrà provato dalle alture.
Sarà lo sconvolgimento della Creazione. (1)


E sarà lo sconvolgimento dell'uomo, di cui approfitterà satana per lanciare i suoi dardi velenosi contro coloro che rinnegano o deridono la Fede e contro coloro che si mantengono in uno stato di rabbia o di stoltezza spirituale.
Questi dardi li faranno diventare intrattabili, perderanno la carità, la sensibilità e il loro "ego" crescerà in modo smisurato fino a portarli alla perdizione, A MENO CHE NON SI SOTTOPONGANO ALLA PREGHIERA E AL DIGIUNO COSICCHÉ IL VELENO POSSA USCIRE DA LORO E L'UMILTÀ LI AVVICINI A DIO.


L'assalto del demonio contro l'uomo farà sì che prossimamente nascano ribellioni nei paesi e le rivolte non si faranno attendere, anche se la repressione sarà immediata.


Il comunismo si è impadronito dei governi ed è l'élite che li nomina, ciò che porterà i poveri a diventare ancora più poveri, la classe media cadrà nella povertà e i grandi capitalisti vedranno svanire il loro status, se rifiuteranno di farsi impiantare il sigillo del male. (Ap. 13, 16-17)


VOI NON PERDETE LA FEDE, PREGATE IL SANTO ROSARIO.


Tanti desiderano recarsi nei grandi luoghi di Apparizioni Mariane, senza considerare che potrebbero rimanere da qualche parte lungo la strada, ma Dio nella Sua infinita Misericordia ha decretato che nei Santuari Mariani di tutto il mondo, i vostri figli siano benedetti con il Miracolo e in alcuni luoghi molto lontani dalle città principali, riceveranno anche la benedizione dalla Trinità Sacrosanta.


IN TUTTI QUESTI SANTUARI SCATURIRÀ ACQUA PER GUARIRE I MALATI DEL CORPO E DELL'ANIMA.


Popolo di Dio, non disperate, mantenete una Fede salda e incrollabile. State venendo messi alla prova. Placate la mente, aiutatevi a vicenda e non sarete delusi.


NON TEMETE, LE MIE LEGIONI COMBATTERANNO CON UN'ARMA DAVANTI ALLA QUALE IL DEMONIO SI INFURIA: È L'ARMA DELL'AMORE.
POPOLO DI DIO, LA MIA SPADA PROVIENE DA DIO E SIGNIFICA LA VOLONTÀ DI DIO E LA SUA POTENZA DAVANTI AL MALE.


Vi difenderò e combatterò per voi per ordine divino.
Senza paura, aumentate la Fede. Vi benedico.


San Michele Arcangelo


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


(1)  Riguardo all’alterazione della fauna, leggere…



COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


San Michele Arcangelo condivide con noi un dettaglio sul portento della Sua Spada che significa "LA VOLONTÀ DI DIO E LA SUA POTENZA DAVANTI AL MALE", spada che ha il potere di scacciare i demoni, di difendere il Popolo di Dio e, secondo la Volontà di Dio, di dare guarigione al corpo e all'anima. 


San Michele Arcangelo non solo ha combattuto contro Lucifero, ma la sua missione non si è conclusa e continua anche in questo momento.


Il demonio sta in mezzo all'umanità, minando la Fede e la Legge di Dio, sta portando le tenebre nella Chiesa e in alcuni ministri della Chiesa, sta causando divisione e si sta portando via molte anime.


San Michele Arcangelo entra di nuovo in gioco per affrontare il male con forza e con l'Aiuto Divino.  Per questo ci chiede di esaminarci e di essere il più possibile creature di Dio.


Rendiamo grazie alla Trinità Sacrosanta per tanta bontà, per tanta Misericordia e per tanto Amore, che ci verrà dato con la grande benedizione del Miracolo che è vicino.


Amen.  


L'UOMO E LE SUE TRE ETA’

 


IV Obbedienza


1. Pazíenza

La pazienza è quella virtù morale che induce la volontà ad accettare quanto dispiace alla natura.

Pazienza viene da patire. Senza disposizione a patire non v'è pazienza.

La pazienza è proporzionata alla quantità delle sofferenze.

« È una virtù »; e quindi atto di forza, di violenza. Si credono forti quanti scattano dinanzi all'insulto e alle contrarietà; sono invece deboli, come i bimbi che strillano appena li pungono. Forti sono solo quelli che si dominano e si frenano.

« È una virtù morale ». Risiede quindi nella volontà illuminata dall'intelligenza. Per essere pazienti bisogna avere coscienza del dolore, dell'ingiustizia, dell'insulto, del male. Non è quindi paziente chi non ha ragione, come l'animale, o chi non ne ha l'uso, come chi è piccolo e stupido e pazzo e chi non capisce e non avverte e dorme.

« Che induce la volontà ad accettare quanto le dispiace ».

Tutto quello che dispiace è l'oggetto della pazienza, mentre tutto quello che piace è oggetto della temperanza.

Tanti dicono che sarebbero buoni, pazienti, giusti se nessuno li insultasse né li provocasse, se non capitassero loro cose stolte, se non dovessero vedere e patire delle ingiustizie.

Fanno ridere. Essi non sono né buoni, né pazienti, né giusti; né potranno mai esserlo.

La bontà consiste nel vincere il male col bene, non nel farsi vincere dal male; la pazienza consiste precisamente nel sopportare le cose stolte; la giustizia consiste non nel non vedere e non patire delle ingiustizie, ma nel non farle.

Infinite son le cose che ci dispiacciono:

a) I peccati nostri e degli altri. Dobbiamo odiarli, ma sopportarli. Dobbiamo evitarli sempre e farli evitare; ma quando abbiamo avuto la sventura di commetterli dobbiamo chinare il capo, rassegnarci alla nostra miseria, umiliarci e, dopo aver chiesto perdono e aiuto al Signore, ricominciare da capo la nostra ascesi, una, cento, mille volte. La prima pazienza è con noi stessi. S. Francesco di Sales diceva: « Anch'io ho i miei difetti, ma non faccio mai pace con essi ».

E quando altri li hanno commessi o hanno semplicemente commesso degli sbagli e dei danni materiali non dobbiamo scattare con aspri rimproveri o, peggio, con delle sfuriate, col pretesto di voler correggere; in realtà noi sfogheremmo la nostra bile e non otterremmo nessun bene.

b) Le ingiustizie. Le ingiustizie sono i mali che non meritiamo: una precedenza di altri, una falsa interpretazione di una nostra azione, una mormorazione, una calunnia, un insulto, una percossa, ecc.

La maggior parte degli uomini rispondono a tono all'ingiustizia, reagiscono scattando e ricambiando, stimmatizzano nelle conversazioni i malefici, ecc. hanno diritto a far questo: la risposta non è ingiuria; ma, facendo così, decadono dal campo soprannaturale in quello naturale e spesso si mettono allo stesso livello di quelli che operano l'ingiustizia.

I santi non reagiscono. « A chi ti percuote in una guancia, ha detto Gesù, porgi l'altra guancia » (Lc. 6,29).

Un esempio mirabile di pazienza lo diede S. Filippo Neri nel sopportare le persone moleste. Officiò, il santo, per molto tempo una Chiesa i cui sacristi erano due aguzzini: non erano mai pronti, non erano mai utili; spesso, appena uscita Messa spegnevano le candele dell'altare o pigliavano il messale e scappavano via lasciando il santo in asso, spessissimo ancora lo insultavano villanamente. Il santo non volle mai licenziarli per avere occasione di esercitare la pazienza. Un giorno mentre uno di essi maltrattava il santo, l'altro, giunto di buon umore, fu preso da tanta indignazione contro il collega che lo assalì e se lo mise sotto i piedi per strozzarlo; e lo avrebbe finito se il paziente santo non glielo avesse tolto di sotto.

c) I dolori. I dolori sono il maggior banco di prova della pazienza. Aveva Dio, per provare la fedeltà di Giobbe, acconsentito a Satana di fare a lui tutto il male che avesse voluto. E Satana in un giorno distrusse tutta la fortuna di Giobbe: gl'incendiò gl'immensi granai e le case, gli fece depredare l'innumerevole bestiame e le ricchezze, gli fece ammazzare tutti i dieci figli. E Giobbe restò fedele a Dio e all'annunzio di ogni nuova sventura ripeté: « Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; come piacque al Signore così è avvenuto. Sia benedetto il nome del Signore » (Job. 1,20).

Dio allora lodò Giobbe, ma Satana rispose: « Pelle per pelle! Tutto ciò che ha l'uomo lo dà in cambio della sua vita! Tu invece prova a stendere la tua mano e a toccarlo nelle ossa e nella carne e allora vedrai che egli in faccia ti benedirà » (cioè ti maledirà) (Job. 2,4).

E Giobbe fu colpito dalla lebbra; ma restò ancora fedele a Dio, dando così la prova suprema della sua pazienza e del suo amore a Dio.

Alle volte l'anima nostra si carica per intero per le ingiustizie, per le provocazioni, per i dolori acuti e ininterrotti, e tende a scoppiare e a scaricarsi come fa una nube temporalesca coi fulmini; e basta allora una scintilla per farla esplodere, e scintille ne vengono tante e ci si contiene sino alla fine: questo è l'eroismo della pazienza.

Allora la forza della nostra anima è immensamente superiore a quella del tuono e del fulmine, allora ci si avvicina alla santità.

La pazienza è il segno e la prova della perfezione raggiunta. Un giorno fu chiesto a S. Tommaso: « Da dove si conosce la perfezione di un cristiano? » « Dalla pazienza », rispose il santo. Poca pazienza, poca perfezione; molta pazienza, molta perfezione. Non ci son nervi che tengano. I nervi li abbiamo tutti: mentre i fervorosi li dominano, i mediocri si fanno da essi dominare; così come i deboli si fanno trascinare dal cavallo, i forti lo frenano.

ILDEBRANDO A. SAN-ANGELO


OFFERTA DELLA SOFFERENZA COME UN DONO

 


VEDO LE VOSTRE LACRIME E LA VOSTRA INSONNIA E ASCOLTO LE VOSTRE SUPPLICHE E LE VOSTRE OFFERTE PER IL BENE DELLA CHIESA.

 


VEDO LE VOSTRE LACRIME E LA VOSTRA INSONNIA E ASCOLTO LE VOSTRE SUPPLICHE E LE VOSTRE OFFERTE PER IL BENE DELLA CHIESA.


Figli del mio Cuore divino, sono Gesù che vi ama, che è morto per voi e che lo rifarebbe tutte le volte che è necessario. Io, Gesù, vi parlo.

So che molti di voi, molti! soffrono per la situazione della Chiesa, della società, del mondo intero, soprattutto molti sacerdoti soffrono per il dolore e l'amarezza di vedere le loro parrocchie così contaminate da mode oscene, da criteri mondani, da comunioni sacrileghe, e nonostante vogliano fare qualcosa e porre un freno a tanto male, la loro influenza non riesce più a fermare questa valanga di male che è entrata nel più sacro. Io, Gesù, vi parlo.

Ma figli, figli Miei, sacerdoti o no, vedo le vostre lacrime e la vostra insonnia, sento le vostre suppliche e le vostre offerte per il bene della Chiesa, vedo e sento tutto questo, perché sono nei vostri cuori e sento quello che sentite, il dolore per i parrocchiani, alcuni dei quali sono così fuorviati e non vogliono cambiare strada nonostante i vostri sforzi. È una consolazione dirvi che nulla va perduto in ciò che fate con il cuore, in ciò che fate per amore di Me e per la mia gloria. Apparentemente sembra che io vi ignori, ma no figlioli, no, non vi ignoro e sono al vostro fianco per sostenervi affinché non cediate allo scoraggiamento e non affondiate nell'amarezza e nel dolore di vedere tanta indifferenza intorno a voi.

Le adolescenti che abortiscono e rimangono così tranquille. Genitori che lo sanno e lo ignorano. Giovani promiscui senza alcun valore soprannaturale, animalizzati nel linguaggio e nei costumi. Matrimoni che si rompono così facilmente perché non si sopportano, e devozioni di routine che non giovano a nessuno perché chi le pratica ha un'anima piena di carogne che non vuole estirpare e che cresce perché non la elimina. Sì, bambini, sì, vedo tutto e vi vedo soffrire per tanto male. Io, Gesù, vi parlo.

Pregate con il cuore e come mia Madre per tutto questo. Offritevi e offrite sacrifici, mortificazioni che vi costano, affinché io li usi per il bene delle anime. Pregate figli, pregate per i peccatori come vi ha chiesto la mia Santa Madre a Fatima e non stancatevi di pregare. Io, Gesù, vi parlo e vi istruisco. Pace a tutti coloro che leggono questo messaggio, ci credono e lo mettono in pratica.

16 maggio 2014