giovedì 10 gennaio 2019

Maria è anche la nostra vita, perché ci ottiene la perseveranza



È celebre la storia di santa Maria Egiziaca che si legge nel primo libro delle Vite dei padri. A dodici 
anni, la giovinetta fuggi dalla casa paterna e si recò ad Alessandria, dove per la sua condotta 
scostumata divenne lo scandalo di quella città. Dopo sedici anni di vita peccaminosa, si trovò a 
Gerusalemme mentre vi si celebrava la festa della Santa Croce. Più per curiosità che per devozione, 
si accinse a entrare anche lei nella chiesa. Ma al momento di varcare la soglia, sentì una forza 
invisibile che la respingeva. Tentò di nuovo di entrare, ma fu ancora respinta e così pure la terza e 
la quarta volta. Si ritirò allora in un angolo dell'atrio dove, illuminata dal Signore, capì che per la 
sua vita sciagurata veniva rigettata anche dalla casa di Dio. Per sua fortuna, alzò gli occhi e vide 
un'immagine dipinta di Maria. A lei si volse piangendo e le disse: « O Madre di Dio, abbi pietà di 
questa povera peccatrice. Lo riconosco, per i miei peccati non merito che tu mi guardi, ma tu sei il 
rifugio dei peccatori; per amore di Gesù tuo Figlio aiutami, fammi entrare in chiesa. Io voglio 
cambiare vita e andare a far penitenza dove tu mi indicherai ». Udì allora una voce interiore, come 
se le avesse risposto la santa Vergine: « Ebbene, poiché sei ricorsa a me e vuoi cambiare vita, entra 
nella chiesa: la porta non sarà più chiusa per te ». La peccatrice entra, adora la croce e piange. Ri-
torna davanti all'immagine e dice: « Signora, eccomi pronta: dove vuoi che io mi ritiri a far 
penitenza? ». « Va', risponde la Vergine, passa il Giordano e troverai il luogo del tuo riposo ». La 
donna si confessa, si comunica, passa il fiume, arriva nel deserto e capisce che è questo il luogo 
della sua penitenza. Nei primi diciassette anni che la santa passò nel deserto subì assalti di ogni 
genere da parte dei demoni che volevano farla cadere di nuovo in peccato. Allora si raccomandava 
a Maria e Maria le ottenne la forza di resistere durante tutti quei diciassette anni, dopo i quali 
cessarono le battaglie. Infine, dopo cmquantasette anni di questa vita nel deserto, all'età di ottanta-
sette anni, la divina Provvidenza volle che incontrasse l'abate san Zosimo. Gli raccontò tutta la sua 
vita e lo pregò di tornare l'anno seguente e di portarle la santa comunione. Egli tornò e la 
comunicò. Secondo il desiderio che la santa gli aveva espresso, Zosimo tornò di nuovo, ma questa 
volta la trovò morta. Il suo corpo era circondato di luce e vicino alla testa erano scritte queste 
parole: « Seppellisci in questo luogo me, misera peccatrice, e prega Dio per me ». Zosimo la 
seppellì, con l'aiuto di un leone che venne a scavare la fossa e, ritornato nel suo monastero, 
raccontò le meraviglie della divina misericordia in favore di questa felice penitente. 

 FATTI  STORICI  STRAORDINARI, -REALMENTE ACCADUTI-RACCOLTI IN :
 "Le glorie di Maria"di Sant' Alfonso Maria de Liguori-santo napoletano del 1700-

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