Riflessioni fatte da Gesù sul Mistero della Sua Sofferenza e del valore che ha la Sua Redenzione.
GESÙ VIENE PORTATO DAVANTI A CAIFA
Mi portarono davanti a Caifa, dove Mi ricevettero con beffe ed insulti.
Uno dei suoi soldati Mi diede uno schiaffo.
Era il primo che ricevevo e in esso ho visto il primo peccato mortale di molte Anime che, dopo essere vissute in Grazia, avrebbero commesso questo primo peccato…
Quanti altri, dietro a questo primo peccato, servendo così da esempio, perché anche altre anime li commettano!
I Miei Apostoli Mi abbandonarono e Pietro si nascose dietro uno steccato, tra la servitù, spiando, mosso dalla curiosità.
Con Me c'erano soltanto degli uomini che cercavano di accumulare dei crimini contro di Me: colpe che avrebbero potuto incitare maggiormente la rabbia di Giudici così iniqui.
Lì, ho visto i volti di tutti i Demoni, di tutti gli Angeli cattivi.
Mi hanno accusato di perturbare l'ordine, di essere un istigatore ed un falso Profeta, di essere blasfemo e di profanare il “giorno del sabato”; ed i soldati, sovraeccitati dalle calunnie, lanciavano grida e minacce.
Allora, il Mio silenzio invocò, scuotendo tutto il Mio Corpo:
“Dove siete, voi, Apostoli e Discepoli, che siete stati testimoni della Mia Vita, della Mia Dottrina e dei Miei Miracoli?
Di tutti quelli, dai quali aspettavo qualche prova d'amore, non è rimasto nessuno per difenderMi.
Sono solo e circondato da soldati che, come dei lupi, vogliono divorarMi.
Contempla come Mi hanno maltrattato:
• uno scarica sul Mio volto uno schiaffo;
• un altro Mi getta la sua immonda saliva;
• un altro Mi storce la faccia per farsi beffe di Me;
• un altro Mi tira la barba;
• un altro torce con le sue mani le Mie braccia;
• un altro Mi colpisce i genitali con le ginocchia e, quando cado, due di loro Mi sollevano, tirandomi per i capelli…
Messaggi dettati a Catalina RIVAS
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