La divozione al Sangue Preziosissimo di Gesù di quali ricchezze rende l'anima adorna! Distinguiamo tre stati nei quali può trovarsi:
stato di peccato,
stato di grazia,
stato di perfezione.
Stato di peccato. Il Sangue di Gesù è il fondamento della speranza nella Divina Misericordia:
1° Perché Gesù è avvocato... Presenta Egli le sue piaghe ed il suo Sangue melius loquentem quam Abel.
2° Perché Gesù mentre prega il suo Genitore... cerca il peccatore nell'effusione del suo Sangue... oh! come le strade sono imporporate di sangue... ci chiama Egli con tante bocche, quante sono le sue piaghe.
3° Ci fa conoscere l'efficacia del mezzo di conciliazione, il suo Sangue. Egli è la vita. Egli pacifica sia le cose che sono sulla terra, sia quelle che sono nei Cieli.
4° Il demonio cerca di abbatterla..., ma Gesù è il conforto: Come puoi dubitare che io non sia per perdonarti? Guardami nell'orto mentre sudai Sangue, guardami sulla croce...
Stato di grazia. Convertita l'anima, affinché sia perseverante, la conduce Gesù alle piaghe... e le dice: Fuggi, o figlia, dalle occasioni... altrimenti tu mi apriresti di nuovo queste piaghe! Ma per operare la Grazia, i Sacramenti, non è tutta una continua applicazione dei mezzi del Sangue di Cristo? Ma per operare conviene portare la croce... Cresce l'anima nella cognizione e rileva come Gesù, innocente, nulla aveva a scontare per sé eppure: sarebbe bastata una goccia, ne volle versare un fiume! Ed ecco (l'anima) comincia a partecipare della vita illuminativa... e non cede all'urto del nemico... vede Gesù grondante Sangue ed abomina la vanità... Passiamo alla vita illuminativa e vediamo come tutte le ricchezze le abbiamo in Sanguine Agni... Medita a pié della croce e vede che tutti si sono salvati nella fede del venturo Messia... Prosiegue a rilevare le glorie della Fede nella propagazione del Vangelo... Gli Apostoli andavano santificando il mondo in Sanguine Agni... Prosiegue a considerare come per i meriti di Gesù ha le sue ricchezze... conosce in sé la sua miseria e prende in mano il calice... Prenderò il calice della salvezza. Vede l'anima come nel Sangue di Cristo rende grazie dei benefici ricevuti. Vede l'anima che per impetrar grazie altro non c'è che offerire il Sangue... La Chiesa non fa orazione che non alluda ai meriti del Sangue di Gesù...
L'anima ognora più che medita per il dolor di aver peccato... ed il Sangue Salvatore la conforta... vede cosa sia offender Dio, va quindi esclamando: « Chi di nuovo vorrà aprire le sue piaghe? ».
Stato di perfezione. L'anima illuminata a pié della Croce cerca il modo onde unirsi con
intima relazione d'amore al suo diletto Signore, il quale va dicendo all'anima illuminata: Amore langueo.
1° Ama la perfezione... pensa che solo Dio è felicità... medita specialmente le idee sulla Redenzione, in ispecie nel veder con quale carità Gesù Cristo giunse a versare il Sangue fino all'ultima stilla. Languisce d'amore ed esclama: Oh! Sangue prezioso del mio Signore, che io ti benedica in eterno! Tutto ciò riunisce nell'anima tali concetti di amore che l'anima conclude: Chi ci separerà dall'amore di Cristo?
2° Studia la perfezione, medita Gesù nell'immagine dell'Agnello svenato. Oh! mansuetudine di Gesù che, in ispecie nella crocifissione, rese carità. Vede l'anima anche ciò che avviene oggidì per parte dei peccatori e, piena d'amore verso Gesù, se per oprar bene a pro degli altri, incontrar deve pene e martirio, va essa dicendo: "Il mio diletto candido giglio, rubicondo di Sangue! Come dunque per la Verità io non patirò volentieri? Se occorre, ecco, io son pronta a qualsiasi sacrificio".
3° Pratica la preghiera... e si dà l'anima ad una delicatezza di coscienza... purifica l'intenzione nell'operare, è esatta nella pazienza. Riconosce però tutti questi beni dall'efficacia della Redenzione e vede che in tutto in lei si applicano i meriti delle effusioni del Sangue di Cristo. Si accosta al tribunale di penitenza e dice: si sta offrendo il Sangue di Cristo. Se adora il SS. Sacramento nel ciborio: ecco, dice, Gesù mio diletto sta offrendo il suo Sangue... Saliste il monte della perfezione ed: ecco, dice, le vie del Calvario sono rubiconde di Sangue e volentieri percorre le vie della virtù, né abbandona la croce, né si stanca nel soffrire. Ama quindi la via dell'orazione:.. piange per chi non piange prega per chi non prega. D'altronde sa che le anime gli costano Sangue; cerca Dio continuamente... per placare le ire del Genitore... offre il Sangue di Cristo... ama di poter un giorno baciare in paradiso le piaghe di Gesù Cristo luminose di gloria e poter sempre cantare le glorie di quel Sangue, che cancella il chirografo di morte. Dovendo essere d'altronde la Croce la scala del Cielo, più non si atterrisce alla voce patire, ma patisce con soavità. Giunge finalmente a patire con gaudio. Le derisioni, le calunnie, l'avversità, le vicende tutte non l'abbattono. Va pensando a come Gesù dette la vista ai ciechi, sanò storpi, risuscitò i morti, eppure gli ebrei crucifixerunt eum! ... come l'amore attivato dalla fede operò grandi cose nel mondo: O atleti di Religione, chi vi rese così generosi? La vista di Gesù grondante Sangue per gli uomini!
NEGLI SCRITTI DI SAN GASPARE
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