Le pie pratiche del Sacro Cuore
Lo «scudo» del Sacro Cuore
Un’altra pia pratica è quella di portare con sé un segno della propria devozione al Sacro Cuore. Già alla fine del XVIII secolo si diffuse nel popolo l’usanza di tenere addosso il segno detto «scudo del Sacro Cuore»: un piccolo ovale di panno, contenente la rossa immagine del Sacro Cuore, sormontato della Croce, e la scritta: «Fermati! Il Cuore di Gesù è con me! Venga a noi il tuo Regno!». In questo modo si esprime il desiderio di appartenere al Sacro Cuore e di essere accolto sotto la sua protezione, chiedendogli di fermare ogni assalto del maligno, soprattutto quelli spirituali.
Scrisse Margherita Maria: «Gesù desidera che si facciano fare degli scudi con l’immagine del Sacro Cuore, affinché tutti coloro che vogliano rendergli onore lo pongano nelle loro case, e se ne facciano altri più piccoli da portare addosso» Anna M. Remusat, continuatrice dell’ opera della santa, propagò questa raffigurazione e la propose specialmente per scongiurare la terribile epidemia di peste che si diffondeva a Marsiglia nel 1720; l’epidemia effettivamente si placò e il successo consacrò l’uso dello «scudo» 73.
Nel 1870 Pio IX approvò definitivamente questa pia pratica, precisando: «Benedico questo scudo e assicuro che tutti quelli che verranno fatti in conformità a questo modello riceveranno la stessa benedizione, senza bisogno che un sacerdote la rinnovi».
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