Il diario spirituale di Gabrielle Bossis
1° luglio 1937 – Durante la Comunione.
«Se tu potessi vedere il mio splendore in questo momento!»
«Offrimi la sofferenza. Non si può offrirmene in cielo. Offrimela!
«La mia Misericordia e la tua piccolezza».
«Metti il tuo cuore sul mio Cuore. Aspira, bevi la mia sofferenza. Purificatevi».
5 luglio 1937 –
«La tua vita è così colma di incontri... Fa' il tuo esame di coscienza su ciò che hai diffuso in ogni luogo: il Bene? l’Amore di Me?».
«A chiunque cercasse di ascoltarmi, Io parlerei.
Da chiunque mi desiderasse, Io andrei».
10 luglio 1937 – A San Pietro. Mentre salivo alla cappella del terzo piano pensavo: “Lo troverò nella sua camera”. Lui mi ha detto rapidamente:
«La mia camera è la tua camera. Ciò che è mio è tuo».
E mi ha fatto sentire il mio nulla. È l’eccesso della sua misericordia umana e divina che lo porta a queste squisite delicatezze.
Io gli ho detto: “Come potete amare una creatura così miserabile!”. Lui mi ha risposto:
«Non posso fare altrimenti».
«Non mirare a voler dire tante parole di preghiera: amami semplicemente.
Uno sguardo interiore. Un sorriso di tenera amica»
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