martedì 9 luglio 2019

PREGARE CON MARIA



All'alba del terzo millennio non è forse, questo, un appello pressante lanciato ad ogni cristiano ad esprimersi, come Maria, senza equivoci, sui problemi dei diritti dell'uomo sia quest'uomo un disoccupato, un immigrato, un malato, o un handicappato... , sulle esigenze della giustizia sociale, del reciproco aiuto internazionale, della vita, della pace... e agire? Questa parola, infatti, non avrà altra possibilità d'essere ascoltata se non sarà percepita, in qualche modo, come fraterna. “ Una teologia della libertà e della liberazione dunque, come eco fedele del Magnificat di Maria serbata nella memoria della Chiesa, costituisce un'esigenza del nostro tempo ” (op. cit., n. 98).
Un'esigenza ed una sfida. “ Una forte sfida... La Vergine magnanime del Magnificat, che avvolge la Chiesa e l'umanità con la sua preghiera, è il fermo sostegno della speranza. In lei, infatti, contempliamo la vittoria dell'amore divino che nessun ostacolo può trattenere e scopriamo a quale libertà sublime Dio eleva gli umili. Sul cammino da lei tracciato deve essere portato avanti un grande slancio di fede operante nella carità ” (op. cit., n. 100).
Maria invita alla fede, alla gioia, alla libertà, alla giustizia e all'amore. Ella conosce la miseria degli uomini, la loro viltà. Ma ella conosce anche l'amore infinito di Dio per i peccatori e la sua volontà di salvarli tutti. Per questo ella canta. Ella non ha ancora bevuto il vino di Cana, né il vino della Croce; ma l'amore di Dio l'ha già inebriata.
A coloro che cercano di condividere la stessa gioia, la stessa libertà di vivere, lo stesso regno d'amore da costruire, Maria dona il desiderio di Dio. Di quel Dio che ci libera trascinandoci nella spirale del suo amore e della sua gioia.
Il Magnificat è il canto di una grande rivoluzione della speranza... Esso risuona come la “ Marsigliese ” del Fronte cristiano della liberazione... Comincia, così e qui stesso, la storia di Cristo col cantico di Maria che riguarda il Dio rivoluzionario (Jürgen Moltmann, teologo protestante).
Il grande documento della dottrina sociale della Chiesa comincia là dove Maria canta: “ Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote ”. Nel Vangelo si trova la più alta e la più irresistibile rivoluzione (Chiara Lubich).


JEAN‑MARIE SÉGALEN

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