S. Matilde, stando in orazione, vide sotto di sè l'inferno aperto e dentro una miseria e un orrore infinito: come serpenti e rospi, leoni e cani e ogni sorta di bestie feroci che si laceravano crudelmente fra loro. Allora ella disse: O Signore, chi sono quei disgraziati? E il Signore a lei: « Sono coloro che mai non si sono ricordati dolcemente di me, nemmeno per un'ora » (P. V, c. xx).
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