sabato 16 febbraio 2019

Oggi avete sotto gli occhi un Mendicante Gemente, con la Mano costantemente tesa che mendica a voi un ritorno all’amore



la pace sia con voi tutti; Io sono il Signore, l’Emmanuele, il Santo dei Santi che Si manifesta attraverso questo debole strumento;

vengo a voi, piccoli Miei, una nazione così altamente favorita; a voi vengo per mostrare il Mio Sacro Cuore proprio ai vostri occhi; il Mio Sacro Cuore è Santo, Puro e pieno d’Amore; allora, svegliatevi, come nel passato, svegliatevi dal vostro letargo, svegliatevi e sentiteMi;

il Mio Spirito si riversa costantemente e molto generosamente su di voi, tuttavia molti di voi non hanno ancora capito ... Io, il Signore, ho formato dei profeti da quando vi ho creati, ma i Miei ripetono quello che hanno sempre fatto ... perseguitano ancora tutti i Miei profeti, dando loro la caccia di città in città; il Sangue Santo di Abele viene versato continuamente; questa gente Mi chiede leggi che siano giuste, sospirano perché Io sia vicino a loro, ma quando invio loro il Mio Santo Spirito di Grazia, chiudono gli occhi e rifiutano di ascoltare, lasciano che il loro cuore si trasformi in granito; complottano per scacciare lontano il Mio Spirito di Grazia, come si scaccerebbe un uccello maledetto;

il Mio Sacro Cuore soffre ... apritevi! apritevi!1 non ostacolate il Mio Cammino! rimuovete quei blocchi che impediscono al Mio popolo, che avete affamato, di raggiungerMi; Io sono venuto a voi per guarirvi e consolarvi; sono venuto per portare Pace e Amore; sono venuto a fertilizzare la Mia terra e coltivare il suo suolo;

il Mio Nome è Santo, e santi sono i Miei precetti e le Mie leggi; sì, irrigherò questo suolo assetato col Mio Amore e Io, il Signore, continuerò a riversare il Mio Spirito sui Miei figli, benedicendoli;

non avete notato? non avete notato che vi preparo a ricevere un Nuovo Cielo ed una Nuova Terra che da tempo vi avevo promesso? non avete ancora capito? non avete visto come Io opero? a tutti faccio segni da un capo all’altro della terra perché ascoltiate la Mia Voce;

ah, benamati, sono venuto per guarire le vostre ferite, le vostre piaghe ed infermità che vi sono state così crudelmente inflitte in queste tenebre; no, benamati, le vostre ferite non sono inguaribili, le vostre ferite possono guarire, perché Io-Sono-Con-Voi, e più che mai vicino a voi; così, venite a Me con amore, domandate a Me con amore e riceverete, invocateMi con amore e Io vi ascolterò; vi porterò sul Mio Seno e vi cullerò consolandovi; ascoltate il Mio Grido d’Amore e di Pace:

l’Amore vi ama; l’Amore è la Radice dell’Albero di Vita, sia dunque l’AMORE che esce dal vostro cuore; quando l’Amore Si manifesta dove si trova il male, l’Amore cancella ogni malvagità dissolvendola come la foschia viene dissolta dai primi caldi raggi del sole;

per amore dei Miei devoti, rianimerò tutti i cadaveri; non resterò silenzioso, vi innalzerò tutti con la Mia Parola; non rimarrò silenzioso fin tanto che non avrò Glorificato il Mio Corpo e rinnovato interamente la Mia Chiesa; imparate, voi tutti che volete spegnere il Mio Spirito di Grazia e soffocare la Mia Voce, i vostri sforzi malvagi e le vostre cattive intenzioni sono vani; continuerò a porgere la Mia Mano ad ognuno, anche ai ribelli, anche a quelli che Mi provocano giorno e notte, vedete?

voi siete tutti il Mio Popolo, qualunque possa essere la vostra razza o la vostra religione; ricordatevi che Io sono AMORE e vi ho creati tutti;

oggi il Mio Piano di Salvezza ricopre il mondo intero; ho inviato, ed invio ancora, messaggeri a tutte le nazioni per farvi progredire nella fede, per convertirvi, per stabilire la pace e l’amore, per unirvi; così, non cercate di soffocare la Mia Voce e i Richiami di Mia Madre; le Nostre Voci continueranno a discendere su di voi come un martello che frantuma le rocce2 fino al Giorno della Mia Gloria;

gioite ed acclamate alla Mia Vigna Feconda, poiché è per la Mia Stessa Mano che la terra viene dissodata e lavorata, con la Mia Stessa Mano che le spine ed i rovi sono strappati e bruciati; è con il Mio Mantello che La riparo dai venti cocenti e dai temporali che il Mio nemico fa sollevare; Io sono il Suo Guardiano Devoto che La sorveglia con fervore e per sempre; questa Vigna, è il Mio Dono a voi, i Suoi Grappoli vi saranno offerti gratuitamente e riempiranno il mondo intero per nutrirlo;

ah, benamati della Mia Anima, ascoltate attentamente le Mie Parole e cercate di capirle; non dubitate, mettendoMi sempre alla prova ... Io, il Signore, vi dico solennemente: le Scritture si stanno adempiendo; allora perché molti fra voi sono tanto sorpresi dall’effusione del Mio Spirito? perché siete sorpresi quando i vostri giovani hanno visioni?

vengo a voi per rivisitare la vostra conoscenza della Mia Parola; vengo con grande amore per rianimare i cadaveri dei Miei figli e delle Mie figlie; vengo per convertirvi e per ricordarvi i Miei statuti; vengo per chiamare il peccatore alla confessione; vengo ad invitare al pentimento tutti quei preti, i vescovi e i cardinali che hanno tanto crudelmente ferito il Mio Sacro Cuore ed hanno tradito Me, loro Amico e loro Dio;

non vengo come Giudice, non ancora; ma vengo a voi come Il Mendicante in brandelli e a piedi nudi, con le labbra arse, gemendo e implorando un poco d’amore, un ritorno d’amore; oggi avete sotto gli occhi un Mendicante Gemente, con la Mano costantemente tesa che mendica a voi un ritorno all’amore: “Io vi supplico, ritornate a Me ed amateMi, imparate ad amarMi, imparate ad amarMi, fate la pace con Me, fate la pace con Me, non vi respingerò, Io Sono Amore e vi amo eternamente;”

venite a Me adesso che l’Ora non è ancora suonata, non aspettate che giunga la Mia Giustizia; non lasciate che la Mia Giustizia vi colga di sorpresa e inconsapevoli; ricordatevi dunque che, in questa Ora terribile e spaventosa, Mi ergerò dinanzi a voi come un Giudice Severo e Maestoso, e la Mia Voce, che era quella di un mendicante gemente, si trasformerà in uno sguardo di Fuoco Divoratore, in una tempesta e una violenta grandinata; il Mio Soffio sarà come un torrente di zolfo che metterà tutto a fuoco per purificarvi, rinnovarvi tutti ed unirvi in Un Unico Popolo Santo;

felici tutti coloro che sperano in Me ed accolgono il Mio Spirito di Grazia che Io ora riverso così generosamente su tutta l’umanità, perché voi vedrete Me, il vostro Dio;

beati i poveri di spirito perché di essi è il regno dei cieli;

felici tutti coloro che hanno orecchi per intendere e sono semplici di cuore e accolgono il Mio spirito di Grazia con fede di fanciullo, poiché in questi piccoli cuori, la Mia Parola metterà radice;

beati quelli che sono perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli; fra pochissimo tempo, Miei piccoli colombi, Io sarò con voi, abbiate la Mia Pace;

benedico ciascuno di voi; Io, Gesù Cristo, benedico e perdono i vostri persecutori, perché essi non sanno quello che fanno; Io, il Signore, vi amo tutti, eternamente;

1 Maggio, 1989

Vita interna di Gesù Cristo



rivelata alla serva di Dio Maria Cecilia Baij


VARI EFFETTI 

Molto dissi di questo cibo, rivolto ai miei discepoli, che non capivano il mistero, ed i Giudei, che erano presenti, lo capivano molto meno. Quantunque fossero Scribi, e si tenessero dotti, non intendevano la mia divina sapienza. Si andavano perdendo il cervello per interpretare le mie parole, e suscitavano questioni fra di loro per escogitare come poteva essere quello che dicevo, e perché era ad essi tanto nascosto. Ed io, parlando con la mia divina sapienza, rispondevo, ma non ero da loro capito. Dicevano fra di loro: Che scienza è, che sapienza è mai questa, che noi suon possiamo arrivare a capire? E poi concludevano: E certo, che costui parla per bocca del demonio. Che ci stiamo ad inquietare? Questi ha il demonio addosso. In tutti i modi bisogna levarlo presto dal mondo, perché ingannerà e pervertirà tutto il popolo. Così, sposa mia, era dai perfidi oltraggiata la mia sapienza. Questi erano i contraccambi che ricevevo per i molti benefici che loro facevo, insegnando la mia celeste dottrina, sanando i loro infermi, e parlando ad essi con tanta carità ed amore. Mi schernivano facendosi vedere dalla turba, onde non desse credito alle mie parole. Ed io pregavo il divin Padre a dar lume al popolo che mi udiva, affinché conoscesse che gli Scribi ed i Farisei tutto facevano per malizia e per l’odio che mi portavano, perché dicevo loro la verità. Ed il Padre non mancava di dar loro lume per conoscere la verità. 
Perciò le turbe non davano udienza ad essi, ma, tutte attente alle mie parole, si compungevano e profittavano di quanto loro dicevo. Si trovava presente a questo mio ultimo ragionamento gran moltitudine di popolo di diverse nazioni. Erano venuti per la solennità della Pasqua, e tutti restavano  ammirati  della  mia  divina  sapienza,  del  modo,  della  grazia  con  cui  predicavo. 
Sentendo tutti una grande consolazione interna nell’udirmi, invidiavano la sorte degli abitanti di Gerusalemme, che mi avevano fra di loro. Io nel predicare guardavo tutti con amare, bramando la salute di tutti; ed essi restavano presi di amore verso di me, né osi saziavano di udirmi parlare. Mi rimiravano attentamente e benedicevano chi mi aveva dato alla luce, dicendo fra di loro: Oh, che sorte felice quella de suoi genitori, di avere un tale figliuolo! Si ingegnavano però gli ebrei di pubblicarmi per persona vile, per superbo, per ingannatore, benché poca udienza loro dessero, conoscendo tutti come essi mi odiassero e palassero per invidia e per passione, perché nei loro volti si faceva conoscere da tutti la loro malvagità. E mentre dicevano i Farisei fra di loro, che in tutti i modi mi si doveva dare la morte, io, perché conoscessero che sapevo tutto, dissi pubblicamente, rivolto ad essi, che disfacessero pure il Tempio della mia Umanità, di cui essi parlavano, perché dopo tre giorni io l’avrei riedificato (1). Di queste parole, che non capirono, si fecero beffe, affermando che dicevo degli spropositi per far conoscere alla turba la potenza che avevo. Infatti, da ogni mia parola o predica prendevano motivo per dispregiarmi e deridermi. Io soffrivo con volto sereno, non dimostrando mai sdegno, perché il mio Cuore era pieno di carità, bramando la loro conversione, e domandandola al Padre. Ma essi vi posero tutto l’impedimento con la loro durezza, facendosi accecare dalla loro malizia e dalla passione. 
In tutto il mio ragionamento non persi di vista i miei fratelli, che avevo sempre presenti, ed offrivo al Padre le ingiurie e gli affronti che mi venivano fatti dai miei nemici, e per le mie offerte lo pregavo di dare a tutti i suoi lumi e la sua divina grazia, onde si fossero approfittasti della mia dottrina e degli esempi che loro lasciavo. E vedevo che il Padre l’avrebbe fatto, ed io lo ringraziavo. Vedevo anche tutti coloro che avrebbero approfittato, e ne intesi consolazione, ma intesi dell’amarezza, nel vedere il gran numero di quelli che li avrebbero dispregiati. Per essi domandai  al  Padre  misericordia,  perché  desse  loro  più lume  e  più  stimoli  al  cuore, per approfittare di tante grazie. Vidi che il divin Padre l’avrebbe fatto con la sua misericordia infinita e che molti, per questa nuova grazia avrebbero approfittato; ne intesi consolazione e ne resi grazie al Padre anche per parte loro, lodando la sua infinita bontà. Intesi dell’amarezza per coloro che, anche di questo, si sarebbero abusati, volendo restare nella ostinata durezza.


LA VITA DELLA MADONNA



Secondo le contemplazioni 
della pia Suora STIGMATIZZATA 
Anna Caterina Emmerick 


Visioni intorno alla festa della Concezione di Maria Santissima 
             

Narrazione dell'8 dicembre 1819. 

Dopo aver trascorso tutta la notte assorta nella triste contemplazione dei peccati e delle 
colpe degli uomini, allo spuntar dell'alba mi addormentai e vidi Gerusalemme, mi vidi 
vicina al tempio, poi mi recai nei dintorni di Nazareth dove c'era la casa di Anna e di 
Gioacchino. Riconobbi quei posti per averli contemplati altre volte. Improvvisamente, 
nella visione, vidi sorgere dal terreno una debole colonna di luce che, come uno stelo, 
portava alla sommità un fiore simile ad un calice. Esso portava alla cima una chiesa 
ottangolare piena di luce: era la Chiesa celeste. La colonna luminosa assumeva la 
forma di un alberello all'interno della chiesa, sui cui rami stavano le figure dei 
componenti la famiglia della Beata Vergine Maria. La Santa Madre Anna stava tra San 
Giacomo e un altro uomo, forse suo padre. Sotto il petto della Santa vidi uno spazio 
luminoso a forma di calice in cui appariva in embrione la figura di una fanciulla 
vestita di luce, la quale diveniva sempre più grande invadendo lo spazio luminoso. 
Teneva le mani incrociate sul petto e la piccola testa, pure inclinata sul petto, mandava 
un'infinità di raggi lucenti verso una determinata direzione del globo. Mi sorprese di 
vedere che i raggi erano diretti in una sola e precisa direzione. Sopra gli altri rami 
dell'albero vidi diverse figure in adorazione, mentre intorno alla Chiesa c'erano Cori 
innumerevoli di Santi che pregavano e veneravano la Santa Madre della Madonna. La 
dolce armonia e la concordia soave, che prendeva sempre più posto in quel rito, non 
può essere descritta con le parole umane perché appartiene al mondo celeste. A queste 
visioni mi sovviene però l'immagine di un soave campo di fiori, i quali emanano il 
loro profumo nell'aria e mostrano i variopinti colori al sole da cui hanno ricevuto la 
vita. Questo era il simbolo della festa della venerazione dell'Immacolata Concezione. 
Alla cima dell'alberello si riprodussero nuovi rami dove vidi Maria e Giuseppe 
inginocchiati e, sotto di essi, la Santa Madre Anna in preghiera: essi adoravano 
solennemente il bambino Gesù che sedeva alla cima suprema dell'albero circondato da 
uno splendore abbagliante mentre manteneva il globo del mondo. Vidi inoltre, 
genuflessi a terra, assorti in profonda orazione, i Re Magi, gli Apostoli, i pastori e i 
discepoli, e, ad una certa distanza da tutti, i Cori dei Santi. Più in alto ancora scorsi 
delle forme indefinite di altre potenze e dignità Celesti illuminate da un fascio di 
luce vivissima. Ancora più sopra, come attraverso la cupola di una chiesa, 
provenivano i raggi di un mezzo sole. Ebbi la sensazione spirituale che 
quest'immagine annunciasse la prossima festa della Nascita di Cristo dopo quella della 
Concezione. Dapprima contemplai la visione sentendomi fuori della chiesa celeste ma 
poco dopo mi sentii all'interno, vicino alla colonna di luce. A questo punto mi fu 
svelato nei particolari il mistero della Concezione senza il peccato originale, allora 
vidi la nascitura che, da sotto il cuore luminoso della Santa Madre Anna, inviava i rag-
gi dorati dell'amore più sublime in direzione di una chiesa in cui si onorava questa 
nascita divina. Il sacro luogo poi andò distrutto a causa di indecenti controversie sul 
santissimo mistero; la Chiesa celeste però continua a festeggiarne la ricorrenza nello 
stesso posto. 

La preghiera al Padre



Mio Carissimo Padre, 
in nome del Tuo prezioso Figlio 
e nel ricordo della Sua passione sulla croce 
T’invoco. 
Tu, Dio l’Altissimo, 
Creatore del mondo e di tutto ciò che è, 
tieni la nostra salvezza nelle Tue Sante Mani, 
abbraccia tutti i Tuoi figli 
compresi quelli che non Ti conoscono 
e quelli che Ti conoscono, ma che guardano da un’altra parte. 
Rimetti a noi i nostri peccati e salvaci 
dalla persecuzione di Satana e dal suo esercito. 
Portaci tra le Tue braccia e riempici di speranza 
di cui abbiamo bisogno per vedere la via della verità. 
Amen. 

Dio Padre: Quando la Mia Volontà sarà stabilità, regnerà la pace



Mia carissima figlia, il mondo è Mio e Io appartengo a tutti i Miei figli. Io Sono vostro. 

La Mia progenie dovrà affrontare un grande sconvolgimento, mentre mando i Miei angeli a far 
sorgere i Miei fedeli cosicché tutto il male verrà bandito al più presto. Io schiaccerò i Miei 
nemici fino a quando ogni traccia di dolore e sofferenza, che l‟umanità sta sopportando, verrà 
cancellata. Non più lacrime, non più dolore, non più pena, poiché ogni Potere è Mio. 

Il Mio Piano si sta già svolgendo, anche se poche persone ne sono consapevoli. Ma Io vi dico 
questo: Asciugate le vostre lacrime e non temete il Mio Intervento, perché la Mia Volontà si 
unirà presto a quella dei Miei figli. Quando la Mia Volontà sarà stabilita, regnerà la pace, non 
solo nei vostri cuori, ma anche sulla Terra, così come lo è in Cielo. Abbiate fiducia in Me. 

Non temete la Mia Mano, poiché solo coloro che Mi rifiutano completamente ne soffriranno. Io 
non voglio vendetta e penetrerò persino nei cuori di coloro che Mi maledicono. La Mia 
Misericordia rivelerà che ben pochi vorranno separarsi da Me, quando Mi farò 
conoscere attraverso Mio Figlio, Gesù Cristo. I deboli diventeranno forti, i paurosi 
diventeranno coraggiosi e quelli con l‟odio presente nel loro cuore, saranno ricolmati con il Mio Amore. 

Io amo e desidero ognuno dei Miei figli e per questo motivo, Io riconquisterò il Mio Regno con 
la minor sofferenza possibile. 

Vi prego di avere completamente fiducia in Me, perché è vicino il giorno in cui solo 
la Luce della Mia Divinità regnerà sulla Terra e la pace sarà tutta vostra. 

Il vostro Eterno Padre 

Dio l‟Altissimo 

18 Luglio 2014

venerdì 15 febbraio 2019

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO




IL MIO DESIDERIO È CHE I MIEI FIGLI VIVANO NELLA CONSAPEVOLEZZA DELLO SPIRITO CHE ANIMA QUANTO E' STATO CREATO, IN MODO PARTICOLARE L'UOMO, CHE È STATO DOTATO DI QUANTO GLI SERVE PER PORTARLO AD EVOLVERE IN SÈ LA POTENZA DELL'ANIMA.


Preghiera



Dolcezza infinita, 
tenera consolazione
sono per noi i tuoi angeli, 
o Padre.
Essi vivono della tua vicinanza, 
del tuo volto, del tuo sorriso.
Noi siamo qui ad implorare
i tuoi celesti mediatori
perché possiamo essere raggiunti
da un riflesso della tua luce,
da un impercettibile cenno 
della tua mano, 
da un bagliore del tuo amore.

L‟intelletto umano non è in grado di comprendere tutto di Me



Mia amata figlia diletta, il dolore più grande che devono sopportare coloro che Mi 
amano, è quello delle tenebre dell‟anima. Quanto più vi unite a Me e in Me, tanto 
più Io soffrirò in voi. Infatti, quando Io dimoro nella vostra anima, voi, a causa di 
questo, dovete soffrire maggiormente. 

Quando un‟anima diventa parte di Me, pienamente unita a Me, e quando Mi abbandona la 
sua volontà, la Mia Presenza diventa più evidente in quella persona. Costei attirerà su di sé 
l‟odio degli altri, percepirà il Mio Stesso dolore quando sarà testimone dell‟iniquità, 
l‟ingiustizia e la malvagità provocati dai peccati del mondo. I suoi sensi diventeranno più 
acuti, la sua comprensione nelle questioni spirituali, dovuta alla sofferenza patita con Me, 
rivelerà molte cose, che risveglieranno in essa una più profonda comprensione della battaglia 
che esiste tra Dio e Satana. 

Ella capirà quello che ha travolto la sua anima, il suo corpo e i suoi sensi, ma questo 
non significa che lo troverà facile da accettare. L‟intelletto umano non è in grado di 
comprendere tutto di Me o tutto ciò che viene da Me. Ma se avrà fiducia in Me ed accetterà 
che ogni bene proviene da Me, allora lascerà che Io cresca dentro di lei, per il bene di tutti. 

Posso realizzare grandi cose quando Mi permettete di risiedere nella vostra anima. 
Moltissime persone potranno ricevere il Dono della Mia Misericordia, se consentiranno al Mio 
Amore di diffondersi in questo modo. È attraverso le anime vittime che Io posso 
intervenire per salvare quelle degli altri. Accettate il fatto che quando Io offro il Dono 
della Sofferenza, esso porta sempre grandi benefici per l‟umanità nel suo insieme. La Mia 
Misericordia è il Mio Dono per voi. Accettate i diversi modi con i quali opera la Mia grazia, 
poiché il dolore provato, essendo in unione con Me, sarà di breve durata. 

AccettateMi come Sono e non come pensate che Io dovrei essere. 

Il vostro Gesù 

17 Luglio 2014

PREGARE CON MARIA



La donna povera ... Sicura d'essere chiamata da Dio, ella acconsente con questa parola che ha dato origine al creato in meravigliosa dignità e che lo ristabilisce in maniera ancor più meravigliosa: Fiat.
“ Ecco sono la serva del Signore, avvenga di me quello che mi hai detto ” (Lc 1,38).
Dopo essersi sempre ignorata, poteva ella contare ai propri occhi in questo istante in cui tutto ciò che di lei restava ancora si ecclissava in lui, in cui tutto il suo essere s'immergeva per sempre nel suo mistero per non essere più che una relazione vivente con lui?
Sovranamente spogliata di se stessa, ella non poteva che darsi eternamente in quel Bambino che aveva concepito dallo Spirito non come immagine glorificata di sé, ma come splendore della gloria del Padre nella trasparenza della sua povertà.
La sua stessa maternità consumava la sua espropriazione.
Ella era veramente, in un senso unico: “ La Donna povera ”.

(Maurice Zundel, Notre‑Dame de la Sagesse, Cerf, 1936)



JEAN‑MARIE SÉGALEN

La Santa Messa



Testimonianza di Catalina Rivas

Si giunse poco dopo all’offertorio e la Santissima Vergine disse: «Recita così, (e io la seguivo): Signore, ti offro tutto ciò che sono, quello che ho, quello che posso, tutto pongo nelle tue mani. Eleva tu, Signore, quel poco che io sono. Per i meriti di tuo Figlio, trasformami, dio Altissimo. 
Intercedi per la mia famiglia, per i miei benefattori, per ogni membro del nostro Apostolato, per tutte le persone che ci combattono, per quelli che si raccomandano alle mie povere preghiere... Insegnami a umiliare il mio cuore affinché il loro cammino sia meno duro...! E così che pregavano i santi e così voglio che facciate.


E questo che Gesù vuole che si faccia: che umiliamo il nostro cuore affinché loro non sentano la durezza, ma che invece alleviamo loro il dolore del venire calpestati. Anni dopo, ho letto un libretto di preghiere di un Santo che amo molto: José maria Escrivà de Balaguer; lì trovai una preghiera simile a quella che mi aveva insegnato la Vargine. Certe volte questo Santo al quale mi affido, rendeva omaggio alla Vergine Santissima con quelle preghiere.



All’improvviso, cominciarono ad alzarsi in piedi delle persone che non avevo visto prima. Era come se dal fianco di ogni persona che si trovava nella Cattedrale, uscisse un’altra persona; la Cattedrale si riempì così di varie persone giovani e belle, vestite con tuniche bianchissime. Si diressero fino al corridoio centrale procedendo poi verso l’Altare.



Disse nostra madre: «osserva, sono gli Angeli Custodi di ognuna delle persone che si trovano qui. è il momento nel quale il vostro Angelo Custode porta le vostre offerte e preghiere all’Altare del Signore.»



In quel momento, ero completamente in preda a un grande stupore, perché quegli esseri avevano un volto tanto bello e tanto raggiante da non potersi immaginare. I volti risplendevano bellissimi, quasi femminili, benché senza alcun dubbio, l’aspetto generale del corpo, delle mani e la statura fosse di uomo. I piedi nudi non poggiavano al suolo, ma piuttosto andavano come scivolando, come se scorressero via. Era una processione bellissima.



Alcuni di loro portavano come un vassoio d’oro con qualcosa che risplendeva di una forte luce bianco dorata. Disse la Vergine: «Sono gli Angeli Custodi delle persone che stanno offrendo questa Santa Messa per molte varie intenzioni, di quelle persone che sono coscienti di ciò che significa questa celebrazione, di quelle che hanno qualcosa da offrire al Signore...»


In questo momento, offrite le vostre pene, i vostri dolori, le vostre speranze, le vostre gioie e tristezze, le vostre richieste. Ricordatevi che la Messa ha un valore infinito, quindi siate generosi nell’offrire e nel chiedere.»

Dietro ai primi Angeli, le venivano degli altri che non avevano niente nelle mani, le avevano vuote. Disse la Vergine: «Sono gli Angeli delle persone che pur essendo qui, non offrono mai niente, che non sono interessate a vivere ogni momento liturgico della Messa e non hanno offerte da portare all’Altare del Signore.»

Per ultimi, vi erano degli altri Angeli che erano piuttosto tristi, con le mani giunte in preghiera, ma con gli occhi bassi. «Sono gli Angeli Custodi delle persone che pur essendo qui, è come se non ci fossero, vale a dire delle persone che sono venute per forza, che sono venute perché si sentono obbligate, ma senza nessun desiderio di partecipare alla Santa Messa, e così gli Angeli vanno tristemente perché non hanno niente da portare all’Altare, salvo le loro proprie preghiere.»

«Non intristite il vostro Angelo Custode... Pregate molto, pregate per la conversione dei peccatori, per la pace nel mondo, per i vostri famigliari, per il vostro prossimo e per quelli che si raccomandano alle vostre preghiere. Pregate, pregate molto, non solo per voi ma anche per gli altri.»

«Ricordatevi che l’offerta più gradita al Signore la fate quando offrite voi stessi come olocausto, così che Gesù, nello scendere, vi trasformi con i Suoi propri meriti. Cosa avete da offrire al Padre che sia solo vostro? 
Il nulla e il peccato, ma se vi offrite in unione ai meriti di Gesù, fate una offerta gradita al Padre.»

Quello spettacolo, quella processione era così bella che difficilmente potrebbe essere paragonata ad altro. Tutte quelle creature celesti davanti all’Altare facevano una riverenza, alcune ponendo la loro offerta al suolo, altre prostrandosi in ginocchio con la fronte quasi a terra, e dopo essere giunte lì, sparivano alla mia vista.


"Si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente"



Il Signore mi riempì con parole di verità,
perché la proclamassi.
Come il flusso dell'acqua,
la verità fluì dalla mia bocca,
le mie labbra manifestarono i suoi frutti.
Il Signore moltiplicò in me la sua conoscenza,
ché la bocca del Signore è il Verbo verace,
la porta della sua luce.
L'Altissimo inviò la sua Parola nel mondo:
i cantori della sua bellezza,
gli araldi della sua gloria,
i messaggeri del suo disegno,
i predicatori del suo pensiero,
gli apostoli delle sue opere.
La sottigliezza del Verbo
è inesprimibile ...
Il suo cammino non ha confini:
Mai esso cade, ma sta in piedi sicuro;
nessuno conosce la sua discesa o il sentiero di esso...
E' luce e chiarore del pensiero:
per mezzo suo il mondo ha cominciato ad esprimersi.
E quelli che prima erano in silenzio
hanno trovato in lui la Parola,
perché da lui vengono l'amore e la concordia.
Spinto dal Verbo,
ogni essere creato può dire ciò che è.
Tutti riconobbero il loro Creatore
e trovarono in lui l'armonia,
poiché a loro parlò la bocca dell'Altissimo.
Dimora del Verbo è il figlio dell'uomo
e la sua verità è amore.
Felici quelli che per mezzo di lui
hanno compreso ogni mistero
e conoscono il Signore nella sua verità. Alleluia!
Odi di Salomone (testo cristiano ebraico del 2° secolo)
N° 12

Gabriele, Raffaele, Michele Arcangeli potenti per noi



SAN MICHELE

Michele (Mi-kha-el) vuol dire chi come Dio. Alcuni hanno visto san Michele nell’apparizione a Giosué, poiché si presenta con una spada sguainata in mano, esattamente come viene rappresentato san Michele. Egli disse a Giosué: Sono un principe dell’esercito di Yahvé... togliti i calzari, perché il luogo che calpesti è santo (Gs 5, 13-15).

Quando il profeta Daniele ebbe una visione e rimase come morto, disse: Però Michele, uno dei primi principi, mi è venuto in aiuto e io l’ho lasciato là presso il principe del re di Persia (Dn 10, 13). Io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in questo se non Michele, il vostro principe (Dn 10, 21).

In quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, che non c’era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo (Dn 12, 1).

Nel Nuovo Testamento, nella lettera di san Giuda Taddeo, sta scritto: L’arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosé, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore! (Gd 9). 
Ma è soprattutto nel capitolo dodicesimo dell’Apocalisse che appare chiaramente la sua missione di capo degli eserciti angelici nella lotta contro il diavolo e i suoi demoni:
Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del Sangue dell’Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio, poiché hanno disprezzato la vita fino a morire (Ap 12, 7-11).

San Michele arcangelo è considerato il patrono speciale del popolo di Israele, come sta scritto in Daniele al capitolo 12, versetto 1. Inoltre è stato nominato patrono speciale della Chiesa cattolica, il nuovo popolo di Dio del Nuovo Testa­mento.

Viene acclamato anche come patrono dei giudici e di coloro che esercitano la giustizia, infatti lo si rappresenta con la bilancia in mano. E poiché è il capo degli eserciti celesti nella lotta contro il male e contro il diavolo, viene considerato patrono dei soldati e dei poliziotti. Poi è stato scelto come patrono dei paracadutisti e dei radiologi e di tutti coloro che curano per mezzo del radio. Ma è specialmente potente contro Satana. Per questo gli esorcisti lo invocano come un difensore fortissimo.

Vediamo un caso storico che ispirò il film L’esorcista e che accadde a Washington, nell’ospedale di San Alejo, nel 1949, secondo le ricerche svolte dalla rete televisiva nordamericana Abc. Il bambino, non bambina come nel film, di circa 10 anni, era figlio di una famiglia luterana, che ricorse alla Chiesa cattolica per chiedere aiuto.
Il padre gesuita James Hughes e un altro sacerdote che lo aiutava, fecero l’esorcismo diverse volte finché cacciarono il diavolo. Il bambino venne liberato e visse molti anni come una persona normale, si sposò e formò una famiglia. I sacerdoti esorcisti vissero anch’essi molti anni ancora e il diavolo non si vendicò di loro, perché Dio non glielo permise.

In realtà non ci furono tutti quei fenomeni spettacolari e tragici che il film mostra. Pochi sanno ciò che veramente accadde. Il demonio, per mezzo della voce del bimbo, disse: Non me ne andrò finché non venga pronunciata una certa parola, ma il bambino non la dirà mai. L’esorcismo continuò e all’improvviso il bambino parlò con una voce chiaramente autoritaria e di­gnitosa. Disse: Sono san Michele e ti ordino, Satana, di abbandonare il corpo nel nome di Dominus (Signore, in latino), in questo stesso momento. Allora si udì un suono simile a una grande detonazione, che venne sentita da molte persone nell’ospedale di San Alejo, dove si tenevano gli esorcismi. E il bambino posseduto venne liberato per sempre. Il piccolo non ricordò più nulla tranne una visione di san Michele che lottava contro Satana. Così si concluse felicemente quella battaglia nel corpo del posseduto, con la vittoria di Dio per mezzo dell’arcangelo.

In caso di possessione diabolica bisogna ricorrere a Maria, pregando il rosario, usando l’acqua benedetta, il crocifisso e altri oggetti benedetti, ma sempre invocando san Michele.

Il Rituale degli Esorcismi recita:

Gloriosissimo Principe delle celesti milizie, arcangelo san Michele, difendici nella battaglia contro le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Vieni in aiuto di noi, che fummo creati da Dio e riscattati con il Sangue di Cristo Gesù, suo figlio, dalla tirannia del demonio. Tu sei venerato dalla Chiesa quale suo custode e patrono e a te il signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Prega, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato Satana sotto i nostri piedi, affinché esso non valga né a fare schiavi di sé gli uomini né a recare danni alla Chiesa. Presenta all’Altissimo con le tue le nostre preghiere perché discendano su di noi le sue divine misericordie. Incatena Satana e ricaccialo negli abissi donde non possa più sedurre le anime. Amen(30).

Ascolta, Signore, la supplica di san Michele arcangelo e di tutti gli angeli che ti servono. Dio onnipotente, scaccia le forze del maligno; Dio di verità e di perdono, allontana le sue fallaci seduzioni; Dio di libertà e di grazia, sciogli le catene del male (31).

È noto che prima del Concilio Vaticano II si recitava, alla fine di ogni messa, la preghiera San Michele arcangelo. 
Quest’orazione ebbe origine da una visione di papa Leone XIII nel 1884. Il Papa vide il demonio che sfidava Dio, dicendogli che poteva distruggere la Chiesa e portare il mondo all’inferno, se gli si concedevano cent’anni per farlo. Il sommo pontefice comprese che, se il demonio non fosse riuscito nel suo proposito, avrebbe patito una sconfitta umiliante. 
Vide l’arcangelo San Michele che si presentava in unione agli angeli buoni per lottare contro Satana e i suoi. Dopo que­sta visione, Leone XIII si chiuse nella sua stanza e scrisse la preghiera San Michele, disponendo poi che si recitasse in ogni messa come muro di contenimento contro il male. Purtroppo questa preghiera venne soppressa con le riforme liturgiche. Ma sarebbe cosa buona che ogni cristiano la recitasse, almeno in privato, per chiedere la protezione del santo arcangelo nei momenti difficili della vita. L’orazione è questa:
San Michele arcangelo, difendici nella battaglia; sii tu no­stro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo, che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli; e tu, o Principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’inferno Satana e gli spiriti maligni, i quali errano nel mondo per perdere le anime.

William Wagner afferma: Conosco una psicologa  che lavora nell’apostolato tra i drogati e le prostitute nelle vie di Vancouver, Columbia britannica, in Canada. Tra quei giovani è molto diffuso il satanismo e molti portano nomi o immagini sataniche sulle loro magliette. In genere lo fanno perché credono che il diavolo sia un essere potente. Questa dottoressa dice  loro che molto più potente di lui è san Michele arcangelo che lo ha cacciato dal Cielo. E offre loro una medaglia di san Michele. Essi la ricevono con gratitudine e incominciano a invocarlo e a ricevere la sua protezione (32).

P. ángel Peña