martedì 7 settembre 2021

Comprendetelo! Praticatela!

 


24 agosto 2021

Figlia Mia. Ora i tempi diventano difficili, ma non abbiate paura. Chi è ancorato saldamente a Gesù, non avrà nulla da temere, perché il Signore si occuperà di lui, e i Suoi santi Angeli sono già stati mandati in soccorso di chi si abbandona fedelmente e sinceramente a Mio Figlio.

Figlia Mia. Figli Miei. Dovete pregare e consacrarvi GIORNALMENTE a Mio Figlio. La Nostra protezione è irrinunciabile quindi SUPPLICATELA e richiedetela! Non dovete smettere di pregare profondamente e con sincerità.

È stata pianificata molta malvagità e sempre più il maligno travolge il vostro mondo e la vostra vita attraverso la sua élite e le sue macchinazioni! Dovete restare forti e saldi e non dovete cedere in nessun momento. Chi non resta legato a Mio Figlio, presto prenderà il marchio della bestia, perché è debole e non ha pregato per la protezione!

Figli la vostra preghiera è l’arma di questo tempo. Comprendetelo! Praticatela! Pregate, pregate, pregate! Solo chi resta ancorato a Gesù supererà e sopravvivrà in questo tempo!

È un tempo breve, figli Miei, ma visto che non potete vedere la fine, vi sembra lungo e la fine vi sembra molto lontana, ma non è così! Se non restate saldi mettete in gioco la vostra eternità! Non accettate in nessun momento il marchio della bestia perché esso è la vostra rovina!

 L’avvertimento è la vostra ultima chance per trovare completamente Gesù. A chi si lascia sfuggire questa chance, a chi non si prepara per essa e non la vuole accogliere sia dettosarete schiavi del maligno per l’eternità e non avrete più speranza. Sarete torturati e tormentati perché, tiranneggiati dal maligno, vi siete giocati il Regno Celeste per un poco di libertà nel vostro mondo. Non sarete più uomini liberi né ora né poi.

Solo il Signore può e fermerà il maligno ma voi dovete essere fedeli e sottomessi a LUI, altrimenti andrete perduti nelle grinfie del maligno. Il Nuovo Regno è pronto e tutti i figli fedeli saranno elevati. Chi però non resta saldo non avrà speranza. Il maligno presto mostrerà il suo vero volto, ma allora è troppo tardi per voi. Non sarete solo schiavi suoi e della sua élite, ma non avrete più alcun diritto e nessuna opinione.

 Chi prende il marchio della bestia è perduto per l’eternità. Il maligno già vi sta manipolando, ma non sarete più veri umani. Dio, il vostro Creatore ha provveduto a tutto e il vostro corpo umano è la meraviglia della Sua creazione. Siete creati a Sua immagine e il Suo Nome è in voi. Chi ora sottostà alla bugia, sarà perduto. Il nome del Signore verrà cancellato e l’opera d’arte che voi siete non potrà più invocare/appellarsi a Dio. Sarete talmente manipolati, che neanche ve ne accorgerete, perché farete e penserete ciò che il maligno vi immetterà/ispirerà, e tutto ciò è possibile, grazie al veleno che in massa al momento viene inoculato a così tanti figli di Dio.

Figli svegliatevi perché non è ancora troppo tardi per voi! Dio Padre è un Padre misericordioso e attraverso Suo Figlio, il vostro Gesù, avete ancora una possibilità di scelta! Non appena però le vostre “armi” high-tech del nuovo tempo saranno impiegate beato sarà chi non ha accettato nulla dal maligno!

Svegliatevi, amati figli, svegliatevi! Vi trovate nella fine dei tempi e solo Gesù potrà salvarvi.

Guardatevi intorno e fate uno più uno. Chi continua a lasciarsi ingannare, chi segue cecamente il mainstream molto presto sarà perduto, e Mio Figlio non potrà fare nulla per lui!

 Quando il Nome del Padre è cancellato in voi per voi non c’è salvezza!

 Sfruttate l’Avvertimento come l’ultimo atto di misericordia!

Io, la vostra Mamma Celeste vi supplico, Miei amati figli. Ascoltate il Mio appello perché il Padre vi aspetta ed EGLI non vorrebbe vedere andar perduto neanche uno dei Suoi amati figli.

Con profondo materno amore,

la vostra Mamma Celeste.

 Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.

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Il Santo Bonaventura:

Il marchio della bestia è nell’iniezione.

Esso si trova anche nei vostri dispositivi -del nuovo tempo.

Tutti i chip lo hanno in sé, sono muniti di esso.

L’ Importante è che VOI NON LO PRENDIATE! Ciò vuol dire: non dovete portarlo dentro di voi perché altrimenti andate perduti nelle grinfie del maligno.

Il Nome del Signore, Dio il Nostro Creatore è “scolpito”, stampato in voi.

Chi assume il marchio della bestia appartiene al diavolo. Guardatevi da questi impianti, perché chi porta in sé il suo marchio, sarà suo schiavo per sempre. Amen.


 


COS'È LA GRAZIA DELLA COMPUNZIONE E PERCHÉ DOVREMMO CHIEDERLA?

 


La grazia della compunzione, che significa lo stesso di dolore, tristezza, sconforto, afflizione, dispiacere, tristezza e dolore, deve essere chiesta a Dio. È difficile che chi lo chiede per sé o per gli altri non lo ottenga, ma è necessario chiederlo con grande fede.

Ma qual è lo scopo di questa grazia e come può aiutarci?

La grazia della compunzione è una freccia potente che sarà scoccata dal profondo della nostra anima in quella bolla spessa o palloncino in cui il diavolo ci ha intrappolato, una bolla che ci impedisce di vedere Dio e di capire che lo offendiamo con i nostri peccati. Dio esiste per noi, ma lo sentiamo lontano, lo ricordiamo poco. Siamo così immersi nei nostri peccati e nella nostra vita di miseria che non mettiamo in dubbio nulla, non ci interessa nemmeno uscire da questo stato. Siamo come ipnotizzati dal diavolo.

Quando la freccia fa scoppiare la bolla, l'aria fresca comincia ad entrare nell'aria nauseabonda che abbiamo respirato per anni. Il peccato che abbiamo commesso 100 volte 100 volte e mai messo in discussione, comincia a produrre dolore nella nostra anima. Un dolore terribile. La persona ancora non capisce cosa gli sta succedendo, commette di nuovo il peccato e allora il dolore è terrificante. Viene condotto nel deserto, nella desolazione, nella solitudine più terribile. E per la prima volta l'anima vede la sua realtà, si guarda e si trova orribile davanti agli occhi di Dio..... E il cambiamento della vita ha luogo. La persona si tiene la testa tra due mani e si chiede come ho potuto condurre una vita simile, a cosa stavo pensando, perché non me ne sono reso conto prima?

Vi chiederete, ma come può una persona in quello stato di peccato prendere coscienza di dover chiedere una cosa del genere. Naturalmente non lo chiederà per se stesso, ma altre persone vicine a lui possono chiederlo per lui o per lei. Può darsi che sia Dio stesso a darglielo, un dono divino.

 Come pensate che le persone peccatrici si convertano da un giorno all'altro? Attraverso il dolore dei peccati commessi, è lì che inizia il cambiamento della vita.
 

Ma cosa ci dice Gesù?

Chiedete la grazia della compunzione. Con l'atto di compunzione, l'anima è condotta al vero pentimento.  Osso del mio osso, carne della mia carne, lasciami aumentare i miei diritti su di te per diminuire tutto ciò che può interferire con i miei diritti. In altre parole, permettimi di aumentare in te per riempire dove ti manca. Voglio che tu sia trovato degno del mio regno.


lunedì 6 settembre 2021

La Madre di Dio e le eresie

 


MARIA DEBELLATRICE DELLE ERESIE 


La Madre di Dio e le eresie 

    La Chiesa, come si è già accennato, ha sempre invocato Maria SS. ma come debellatrice  di tutte le eresie, ed ha introdotto nella sacra liturgia quel versetto che racchiude il più  magnifico elogio che si possa fare della Beatissima Vergine: «Gaude, Maria Virgo, cunctas  haereses sola interemisti in universo mundo». (dal Brev. Romano). 

Questo elogio urtò terribilmente il Giansenismo, il quale si domandava: ma in che cosa la  Vergine ha distrutto le eresie e tutte le eresie, e in tutto il mondo e da sola? Non sarà questa  una espressione esagerata, motivata da un eccessivo trasporto di pietà verso Maria? Come  una simile frase si può sostenere di fronte alla dottrina dogmatica? 

Rispondiamo anzitutto che questa espressione appartiene realmente alla liturgia della  Chiesa, e la liturgia ha una particolare importanza. 

Che cosa è la liturgia? La parola è di origine greca e racchiude il concetto di una impresa ed  opera pubblica, nell'interesse di tutti i cittadini. In seguito, il significato venne ristretto ad opera  pubblica, riservata al culto degli dei. 

Tutte le religioni hanno avuto ed hanno anche oggi una liturgia propria cioè una norma sulla  quale si pratica una pubblica azione sacra. Anche nell'antica legge vi era la liturgia, introdotta  per indicare l'ufficio sacro dei sacerdoti e dei leviti nel tempio; così S. Luca (c. l. 8) parla di  Zaccaria che nel tempio offriva l'incenso: compiva un atto liturgico. 

Ma quale valore può avere la nostra liturgia? Certo, la liturgia della Chiesa non è un dogma,  ma solo una attestazione universale e tradizionale della Chiesa, che in sé stessa porta la  garanzia dell'autenticità della fede. Quindi la liturgia non crea il dogma, ma viceversa dal  dogma scaturisce la celebrazione di un determinato mistero, con determinate formule. 

La liturgia ha quindi un valore importantissimo in quanto si ricollega alla tradizione apostolica.  Ora se la Chiesa ha inserito nella sua liturgia l'elogio: «Gaude, Maria Virgo, cunctas haereses  sola interemisti in universo mundo», bisogna ammettere che sino dal tempo apostolico questa  fosse una convinzione universale, e cioè che la Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio, per i  misteri operati in Lei, aveva dato modo di confermare i dogmi della Divina Incarnazione, della  reale persona di Cristo e della universale redenzione. Da questi dogmi ne vennero poi gli  argomenti che sconfissero le varie eresie. Di qui l'elogio attribuito a Maria SS. ma debellatrice  delle eresie. 

La frase quindi: «Gaude, Maria Virgo, cunctas hareses sola interemisti in universo mundo»,  merita ogni rispetto ed è attendibile perché inserita dalla Chiesa nella sua liturgia. 

Che dire poi di questo elogio di fronte alla dogmatica? Rispondiamo che esso è sostenibile  anche dogmaticamente. 

Infatti tutta la Religione consiste nella pratica dei rapporti che esistono tra noi e Dio: rapporti  che Gesù Cristo, unica verità, venne ad insegnarci, e stabilì che tutti gli uomini si unissero a  Lui come in un solo corpo, di cui Egli è il Capo. 

Ora è verità di fede che la Beatissima Vergine Maria portandoci Gesù, ci ha portato la vita  dell'anima. Ma Gesù non è solo Vita, è anche Verità, come si è detto. Di conseguenza, col  portare a noi la verità, ha svelato ogni errore passato, presente e futuro; e Maria sarà sempre  come la base su cui si aggirano tutte le verità, che ci legano a Dio, e che annientano tutti gli  errori. 

Anche per ciò che riguarda Gesù Cristo, la fede vuole che si confessi che egli è il Figlio di  Dio: Dio e Uomo. Dio ab aeterno dalla sostanza del Padre, Uomo dalla sostanza della Madre,  nato nel tempo. «Perfetto Dio e perfetto Uomo, uguale al Padre secondo la Divinità, inferiore al Padre secondo la natura umana. E quantunque sia vero Dio e vero Uomo, è un solo Cristo,  una sola persona, la seconda persona della SS. ma Trinità, cioè il Figlio di Dio che ha  assunto la natura umana». (Simb. S. Atan.). 

    Falsare questa conoscenza di Gesù Cristo, fondamento della fede e dei nostri rapporti con  Dio, è contro il dogma, quindi eresia. 

Ma come Maria è la vera Madre di Gesù, Figlio di Dio, nato Uomo da Lei nel tempo, così  nessun altro meglio di Lei, può essere più adatto a farci conoscere il Figlio suo Dio-Uomo. Ed  è per questo che la Beatissima Vergine è un potente aiuto a conoscere e confermare le verità  della fede: non solo, ma anche è fonte di argomenti per smascherare gli errori e le eresie di  ogni tempo. 

L'elogio quindi attribuito a Maria Vergine, quale debellatrice di tutte le eresie, non deve  considerarsi una pia esagerazione di semplice devozione alla Madonna, ma è una verità  perfettamente concorde con la dottrina dogmatica della Chiesa. 

Premesse queste nozioni, entriamo nel nostro studio, sicuri di essere in pieno accordo con  gl'insegnamenti della Santa Chiesa Cattolica, di cui ci gloriamo dichiararci figli ossequenti e  devoti. 

P. AMADIO M. TINTI DEI SERVI DI MARIA

IMPORTANTI INFORMAZIONI SPIRITUALI CHE DEVI SAPERE PER ESSERE SALVATI

 


"Perciò, per evitare la vista di oggetti pericolosi, i santi erano abituati a tenere gli occhi quasi continuamente fissi sulla terra, e ad astenersi anche dal guardare oggetti innocenti. Dopo essere stato novizio per un anno, San Bernardo non poteva dire se la sua cella fosse a volta. Non avendo mai alzato gli occhi da terra, non seppe mai che c'erano solo tre finestre nella chiesa del monastero in cui trascorse il suo noviziato. Una volta, senza percepire un lago, camminò lungo le sue rive per quasi un giorno intero; e sentendo i suoi compagni parlarne, chiese quando lo avessero visto. San Pietro d'Alcantara teneva gli occhi costantemente abbassati, così che non conosceva i fratelli con cui conversava. Era dalla voce, e non dal volto, che era in grado di riconoscerli.

"I santi erano particolarmente prudenti nel non guardare persone di sesso diverso. Sant'Ugo, vescovo, quando era costretto a parlare con le donne, non le guardava mai in faccia. Santa Chiara non avrebbe mai fissato gli occhi sul volto di un uomo. Fu molto afflitta perché, alzando gli occhi all'elevazione per vedere l'ostia consacrata, una volta vide involontariamente il volto del prete. Sant'Aloysius non guardò mai in faccia sua madre. Si racconta di Sant'Arsenio che una nobile signora andò a visitarlo nel deserto, per pregarlo di raccomandarla a Dio. Quando il santo si accorse che il suo visitatore era una donna, si allontanò da lei. Lei allora gli disse: "Arsenius, visto che non mi vedrai né sentirai, ricordati almeno di me nelle tue preghiere". "No", rispose il santo, "ma pregherò Dio di farmi dimenticare e di non pensare più a te".

"Da questi esempi si può vedere la follia e la temerarietà di alcuni religiosi che, sebbene non abbiano la santità di una Santa Chiara, guardano ancora intorno dalla terrazza, nel salotto e nella chiesa, su ogni oggetto che si presenta, anche su persone di sesso diverso. E nonostante i loro sguardi ingenui, si aspettano di essere liberi dalle tentazioni e dal pericolo del peccato. Infatti, avendo una volta guardato deliberatamente una donna che stava raccogliendo spighe, l'abate Pastor fu tormentato per quarant'anni da tentazioni contro la castità. San Gregorio afferma che la tentazione, per vincere la quale San Benedetto si rotolò nelle spine, nacque da uno sguardo incauto a una donna. San Girolamo, pur vivendo in una grotta a Betlemme, in continua preghiera e macerazioni della carne, era terribilmente molestato dal ricordo di donne che aveva visto molto tempo prima a Roma. Perché simili molestie non dovrebbero essere la sorte della religiosa che volontariamente e senza riserve fissa i suoi occhi su persone di sesso diverso? "Non è tanto il vedere gli oggetti, dice San Francesco di Sales, quanto il fissare i nostri occhi su di essi che si rivela più pernicioso".

"Se", dice sant'Agostino, "i nostri occhi dovessero per caso cadere su altri, facciamo attenzione a non fissarli mai su nessuno". Padre Manareo, quando si congedò da sant'Ignazio per un luogo lontano, lo guardò fermamente in faccia: per questo sguardo fu corretto dal santo. Dalla condotta di Sant'Ignazio in questa occasione, apprendiamo che non si addiceva ai religiosi fissare gli occhi sul volto di una persona anche dello stesso sesso, soprattutto se la persona è giovane. Ma non vedo come gli sguardi su persone giovani di sesso diverso possano essere scusati dalla colpa di una colpa veniale, o anche dal peccato mortale, quando c'è il pericolo prossimo di un consenso criminale. "Non è lecito", dice San Gregorio, "guardare ciò che non è lecito desiderare". Il pensiero malvagio che procede dagli sguardi, anche se dovrebbe essere respinto, non manca mai di lasciare una macchia sull'anima. Frate Ruggero, un francescano di singolare purezza, interrogato una volta sul perché fosse così riservato nei suoi quando gli uomini evitano le occasioni di peccato, Dio li preserva; ma quando si espongono al pericolo, sono giustamente abbandonati dal Signore, e cadono facilmente in alcune gravi trasgressioni.

"L'indulgenza degli occhi, se non produce nessun altro male, almeno distrugge il raccoglimento durante il tempo della preghiera. Infatti, le immagini e le impressioni causate dagli oggetti visti prima, o dal vagare degli occhi, durante la preghiera, provocheranno mille distrazioni e bandiranno ogni raccoglimento dall'anima. È certo che senza raccoglimento una religiosa può prestare ben poca attenzione alla pratica dell'umiltà, della pazienza, della mortificazione o delle altre virtù. Perciò è suo dovere astenersi da tutti gli sguardi di curiosità, che distraggono la sua mente dai santi pensieri. Che i suoi occhi siano diretti solo agli oggetti che elevano l'anima a Dio.


Divinissimo Spirito, o Luce benefica, con la Tua intelligenza illumina l’anima mia

 


Divinissimo Spirito, o Luce benefica, 

con la Tua intelligenza illumina l’anima mia, 

 affinché conosca quanto vuoi da me; 

fa’ che comprenda bene 

l’incanto delle Tue attrattive 

e della Tua grazia 

e tutto ciò che devo fare

per meritare i benèfici influssi della Tua bontà, 

affinché io vi corrisponda con fedeltà piena. 

 

Monsignor Pio Alberto Del Corona 

LO SQUILLO DEL SHÒFAR SARÀ PER TUTTA L’UMANITÀ!

 


Carbonia 04bis-09-2021  –  ore 16.55

Lo squillo del shòfar sarà per tutta l’Umanità!

L’ora è segnata, lo shòfar (1) annunzia il tempo, lo squillo sarà per tutta l’Umanità! …avverto l’inizio del tempo della grande passione.

Convertitevi in tempo, non state ad attendere altro tempo, il mio Santo Spirito esulta per voi, vuole abbracciarvi tutti a Sé ma voi non volete tornare al Padre vostro, preferite perire nelle situazioni di peccato.

Poveri figli, povera Umanità, …eppure Io vi ho avvertito! Oltre duemila anni sono passati, il mio pianto è grande, sudo ancora sangue, non perché sarà colpito ancora il mio Corpo ma per voi che sarete massacrati dai vostri nemici.

Avete fatto la scelta sbagliata, avete preferito il Demonio a Me, ora il vostro cuore si spezzerà dal dolore, capirete troppo tardi lo sbaglio che avete fatto.

Dio è Amore, e con tanto amore richiama a Sé tutti i suoi figli, il suo Amore infinito permette questo, ma non c’è riscontro, l’uomo è sordo, è nella tenebra profonda.

Amati figli, oggi vi dico: ecco che il tempo dei dolori è giunto, il vostro essere sarà messo a dura prova, non pensate di riuscire a superare da soli questo momento perché, chi non è in Me non potrà aiutarsi da sé e Io non potrò intervenire perché non Mi appartiene.

Grandi saranno invece le gioie per coloro che si troveranno in Me: …rapiti dallo Spirito Santo entreranno a far parte del nuovo mondo, un mondo pieno di amore e gioia immensa.

Convertitevi uomini, mettetevi in Me, figli miei, non attendete altro tempo, tutto ciò che oggi vedete, domani non sarà più, Io cancellerò ogni cosa che a Me non appartiene e rinnoverò in Me la Terra.

Popolo fedele, popolo mio, a te Io grido il mio dolore, aiutami a superare questo dolore, …perdo tanti figli, …Mi rinnegano, non accettano di essere miei, non posso salvarli.

Preparate le vostre anime perché Io sto chiamando a Me: sentirete pronunciare il vostro nome di battesimo ed entrerete subito, all’istante, in una dimensione nuova, una dimensione a voi sconosciuta, avvertirete nel vostro cuore una gioia profonda, vedrete con occhi nuovi, il vostro volto sarà trasfigurato; il vostro canto Io avvertirò, perché sarà una lode nuova, un canto sincero che viene dal cuore.

Figli miei, quanto desiderio ho di stringervi al mio Petto, vedervi correre sui nuovi prati, nelle mie Vie, dove nulla vi mancherà.

Vi ho promesso un mondo nuovo, un mondo fatto di gioie, un mondo che mai passerà, lavorerete con Me al vostro fianco e condividerete tutto con i vostri fratelli, il vostro andare sarà nella santità perché entrerete nel Santo, parteciperete alla sua Divinità e sarete gaudenti nel suo Tutto.

Ora vi dico: qui, Io ancora attendo risposta, attendo ciò che non è stato adempiuto. Non sono soddisfatto di questo contegno dell’uomo, non riesco a vedere buono in tutto questo, Io che sono il Dio dell’Eterno Amore, il Dio Creatore, non posso essere così offeso! Attenti! Questo è il momento che dovete provvedere, domani non sarà più possibile.

Quanto Io dico è verità infinita, l’uomo non sa ma Dio sa, Dio vede e non vorrebbe vedere i suoi figli nella miseria infinita.

Sorgerà presto un nuovo mondo
ma nessuno dei malfattori entrerà a goderlo.
Io vi richiamo ancora,
ma sappiate che questo è l’ultimo richiamo.

Non oserò più richiamarvi, i giochi sono fatti, nel vostro libero arbitrio farete le vostre libere scelte come Io sarò costretto a fare le mie.

Sudo ancora sangue per voi, per voi traditori, per voi incoscienti, voi che avete preferito innalzarvi a Me, prendere per voi ciò che Mi apparteneva.

Basta, non si sono rispettati i comandamenti di Dio, avete dimostrato agli uomini falsità, non siete come vi siete presentati.

Poveri figli miei, contro la mia santa volontà dovrò agire, Io sono Amore, sono il Dio Amore, sono il Dio Salvatore e sono il Giusto! A voi, che credete di essere potenti, attenti, perché il vostro crollo è imminente, perderete terreno e sarete sottomessi a chi avete preferito a Me.

Con voi che siete nella situazione di Me, dico che non tarderete a vedere le mie meraviglie su di voi.

Tornate in fretta al vostro Dio Creatore, non attendete altro tempo, lo ripeto, non attendete altro tempo, tutto è finito. Amen

Dio Padre interviene a mettere fine a questo mondo di imbecilli. Amen.

Vi benedico figli miei, andate avanti senza timore alcuno e affrontate ogni cosa, Io sono con voi.

(1) Lo shòfar è un piccolo corno di montone utilizzato come strumento musicale, soprattutto durante alcune funzioni religiose ebraiche. Lo strumento è menzionato spesso nella Torah, nel Talmud e la letteratura rabbinica successiva. Fu il suono dello shòfar, suonato dalle nubi che ricoprivano la cima del monte Sinai, che fece tremare il popolo di Israele (Esodo 19,20).

Breve richiamo: dal messaggio in data 30 settembre 2012 (volume 4°).

« Smacchierò la Terra dal peccato e imbiancherò i cuori degli uomini ed essi saranno amore in Me. Vibreranno i cuori degli uomini, vibreranno nell’amore infinito, perché saranno sigillati in Me, l’Amore infinito!

Guardate ROMA, o uomini! Che ne è della mia ROMA? È venuto a mancare il Timor di Dio! La politica ha preso il posto della mia Dottrina e il mio Vangelo è stato sepolto! Dio è stato abbandonato dai suoi figli: non tuona più nelle mie Chiese la mia Parola ma la parola dell’uomo!

Il suo tornaconto! Dove prima c’era l’Amore, ora c’è l’inganno! Nessuno si ridesta al mio Amore, nessuno vigila su ciò che avviene nel mondo! Eppure il mondo sta parlando! La rabbia è nei poveri, in coloro che sono stati spodestati del loro lavoro, spogliati di ogni loro bene! ».

La stoltezza dell’uomo di sempre consiste proprio in questo: nel pensare che lui possa governare la storia. La pietra è mossa non per mano d’uomo.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 

35 Allora si frantumarono anche il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro e divennero come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via senza lasciare traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta la terra. 

Non solo la pietra non mossa da mano d’uomo colpì e frantumò la statua riducendola in polvere, la pietra stessa crebbe fino a divenire una montagna. 

Allora si frantumarono anche il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro e divennero come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via senza lasciare traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta la terra. La storia non è dalla storia.  

La storia non è uno sviluppo “naturale” di essa. Vi è nella storia qualcosa che non è il frutto della storia. Viene dal di fuori di essa. 

La pietra non è stata mossa da mano d’uomo. Altrimenti sarebbe stata la storia a muovere la storia. La pietra che ha modificato la storia diviene storia.  

È la pietra che prende il posto della statua, ma non come statua, bensì come grande montagna che riempie tutta la terra. È passaggio non della storia.  

Anche questa verità va ben ponderata. La storia non ha in se stessa il principio del suo farsi e del suo divenire. Farsi e divenire sono dal di fuori. 

La Scrittura Santa attesta ad esempio che tutta la storia del popolo del Signore non è sviluppo naturale. Essa è storia fatta da Dio per mezzo del popolo. 

Ora interessa solo affermare questa verità: il principio del divenire della storia non è nella storia, ma fuori di essa. Nessuno ha il governo della storia. 

La stoltezza dell’uomo di sempre consiste proprio in questo: nel pensare che lui possa governare la storia. La pietra è mossa non per mano d’uomo. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

Caratteristiche dei veri figli di Dio sono l’amore alla Croce, alla Gloria di Dio e alla Chiesa

 


LA PASSIONE DELLA CHIESA NEGLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETA


Caratteristiche dei veri figli di Dio sono l’amore alla Croce, alla Gloria di Dio e alla Chiesa: 

“Figlia mia, le caratteristiche dei miei figli sono: amore alla croce, amore alla gloria  di Dio e amore alla gloria della Chiesa, fino a mettere la propria vita. Chi non ha  queste caratteristiche invano si dice mio figlio, e chi ardisce dirlo è un bugiardo e  traditore, che tradisce Dio e se stesso. Vedi un po’ in te se ce le hai”. (Vol. 6°,  08.02.1905) 

QUESTA È L’ORA DELLA GRANDE VOSTRA PASSIONE.

 


Carbonia 04-09-2021 – ore 16.16

Questa è l’ora della grande vostra passione.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Oggi c’è un intervento speciale figli miei, un intervento di Dio Padre, Egli viene a convocarvi tutti al Suo cospetto, a richiedere la vostra fedeltà assoluta alle sue Leggi, al rispetto dei Comandamenti.

Non trascurate le Cose di Dio per preferire quelle del mondo, convogliate tutto al Cielo perché sulla Terra non resterà più nulla di ciò che non appartiene a Dio, perché verrà sepolto dalla polvere.

Figli miei, ho desiderio di tenervi tra le mie braccia, di cullarvi al mio Seno, cantarvi la ninna nanna. Voglio consolarvi figli miei, voglio donarvi il mio Tutto, voglio donarvi la bellezza del mio Tutto, farvi vivere felici in Me, …eternamente!

Abbiate ora la carità di fare qualche Rosario in più per coloro che in questo tempo sono ancora tanto lontani da Me, che ancora non capiscono che tutto ormai volge verso la fine.

Non mortificatevi per le cose che vedete figli miei, tutto deve accadere, le profezie sono state annunciate non solo dai profeti di oggi ma anche dai profeti di ieri, ...la Madre SS. ancora vi richiama alla conversione, ad abbracciare il santo Vangelo e viverlo.

Mettetevi puri dinnanzi al vostro Dio Amore, abbiate  rispetto per Colui che tanto vi ama; …mettete ordine dove ordine non c’è più, riportate tutto a Dio!

Amati figli, questa storia finisce qui, il Verbo Incarnato si manifesterà al mondo, gli uomini vedranno Colui che li ha salvati, Colui che ha donato la propria vita per la loro salvezza. L’uomo non ha voluto riconoscere Colui che lo ha salvato perché già preda di Satana, …ha crocifisso Gesù, Lo ha messo a morte!

Questa storia si sta ripetendo figli miei, questa è l’ora della grande vostra passione, non state fermi, abbiate le mani impegnate alla preghiera del santo Rosario e chiedete l’aiuto del Cielo perché tanto avrete bisogno dell’aiuto di Dio!

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo vi benedico e vi esorto ad essere come Io vi richiedo, non fate di testa vostra figli miei, i capricci non sono graditi a Dio, siate obbedienti come Dio vi chiede!

Amen.

Certamente costa il sorridere quando il cuore sanguina; ma se si pensa alla preziosità della croce, la gioia del cuore sgorga spontanea.

 


Si presenta un colloquio ideale, tra Santa Teresa ed un'anima desiderosa d'imitarla.


ANIMA

Il sopportare la sofferenza, si comprende. Ma il sorridere al dolore, è troppo! Dove trovavi tu la forza di nascondere sotto un abituale sorriso le tue grandi amarezze?

 

S. TERESA

Gesú, accordandomi la grazia di saper sorridere al dolore, volle mostrare alle anime come in certi casi egli ricompensi l'abbandono totale al suo amore. Dio non si lascia vincere in generosità.

Negli ultimi anni della mia malattia io era giunta a fare del dolore la mia gioia, perché comprendevo che il dolore, castigo del peccato, era diventato per me un onore ed un tesoro inestimabile, permettendomi di completare con le mie sofferenze la Passione di Gesù Cristo.

Certamente costa il sorridere quando il cuore sanguina; ma se si pensa alla preziosità della croce, la gioia del cuore sgorga spontanea.

Gesú gode a contemplare un'anima che soffre col sorriso sulle labbra.

D. G. TOMASELLI


 


La battaglia continua 5 - ANCORA CRISI NELLA CHIESA?

 


Oggi, ci troviamo in una situazione, direi, senza precedenti nella storia della Chiesa. Chi conosce la Storia, infatti, non può dissentire da questa nostra affermazione. Ma gli esempi possono convincere. Quando il giudeo Hitler venne a Roma in visita trionfale, tra le sacre vestigia romane e cristiane, sventolavano una marea di Croci uncinate. Pio XII, però, per protesta, abbandonò il Vaticano, ritirandosi a Castel Gandolfo. Lì, dichiarò, angosciato: «Qui, nel Centro della Cattolicità impera un’altra Croce che non è quella di Cristo, ma il suo contrapposto più assoluto!». Pio IX aveva tentato di arginare la marea saliente di eresie ed errori con le Sue profetiche encicliche, ma i suoi furiosi nemici sghignazzavano: «Sarà anche infallibile, però è sicuramente un fallito!» e lo rinchiusero tra le mura aureliane, da vivo, e tentarono di gettare il Suo cadavere nel Tevere, da morto, e con l’occupazione misero come sindaco a Roma il giudeo Nathan, Gran Maestro della Massoneria, nemico furente del Cattolicesimo! 

I suoi successori continuarono la difesa della dottrina cattolica, come un Pio X con la Sua immortale “Pascendi”, come un Pio XI e un Pio XII. Ma poi, arrivò al soglio pontificio il senescente Giovanni XXIII che, a soli tre mesi dalla sua elezione, il 26 gennaio 1959, tra lo sbalordimento dei 18 Cardinali presenti con Lui nella Basilica di San Paolo, annunciava: «Pronunciamo con umile risoluzione la proposta d’un Concilio Ecumenico per la Chiesa universale, allo scopo di richiamare alcune forme antiche di affermazioni dottrinali e di saggi ordinamenti ecclesiastici». Parve un gesto di incoscienza, ma che si riscontra anche nel Suo discorso d’apertura, che il card. Giovanni Colombo garantì che fu compilato dal suo successore, poi Papa Paolo VI, con questa paradossale direttiva: «È necessario che questa dottrina, certa ed immutabile, sia approfondita e presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo». Così, il 5 giugno 1959, Giovanni XXIII insediava la Commissione ante-preparatoria, presieduta dal Segretario di Stato il card. Tardini (già all’opposizione, col suo collaboratore Montini!), che elaborò “72 schemi” conformi alla dottrina di sempre della Chiesa, aperti, comunque, con misura e saggezza, ai bisogni dei nostri tempi. Ma, nello stesso primo giorno delle discussioni conciliari, il 13 ottobre 1962, quegli schemi furono del tutto sconvolti e fatti addirittura annullare per l’intervento del cardinale Liènard, che non era neppure autorizzato a parlare! Che riuscì a far annullare tutto e a fare formare altre liste dai Padri conciliari; in tre giorni, infatti, ne spuntarono ben trentaquattro! Praticamente, si può dire che una minoranza di vescovi neo-modernisti si erano imposti “de facto” al Papa, con un loro atto di autonomia ribelle, in nome di un fantasma di “collegialità” che si evocò subito un potere pieno e quasi supremo!

Papa Giovanni XXIII cedette subito, senza batter ciglio. Dopo duemila anni, il “Primato”, fondato sul “Tu es Petrus”, salta in aria per lasciar strada al fantomatico “aggiornamento”, presentato da “esperti”(!), squadristi, protetti da onnipotenti “padrini”, quali, ad esempio, il cardinale Alfrink, distruttore della Chiesa olandese, seguace delle teorie del super-eretico domenicano Schillebeeckx, a capo della “para-gerarchia”! Una prova: quando il 14 novembre, il card. Ottaviani presenta lo schema su le “Fonti della Rivelazione”, insorgono subito i cardinali Bea, Alfrink, Frings, Liènard, Köenig... e così la “Dei Verbum” viene accantonata e affidata a una nuova Commissione, manovrata dal card. Bea e affini! Un’altra prova: il 23 dello stesso mese di novembre, ci fu uno scontro frontale tra il card. Ottaviani e il card. Bea; Ottaviani, per la “tolleranza religiosa”; il card. Bea, per la “assoluta libertà”. Vinse ancora Bea, sostenuto dal blocco renano dell’Alleanza, sotto lo specioso pretesto del nuovo “spirito ecumenico”. Il dogma “extra Ecclesia nulla salus” doveva, quindi, finire! Anche sullo schema della “Riforma liturgica”, oltre che eliminare il latino, si delineò lo “spontaneismo” che andasse bene a tutti, anche ai Protestanti. E poiché il card. Ottaviani mise in guardia perché non si manomettesse la “legge fondamentale della preghiera”, che è anche legge suprema del credere, il Presidente di turno, il card. Alfrink, innervositosi, fece interrompere addirittura l’impianto di amplificazione, scatenando un vivo applauso da parte dei progressisti. Nessuna meraviglia, quindi, che l’esperto (!) conciliare Hans Küng abbia esclamato esultante: «Eravamo una sparuta minoranza, ora siamo praticamente pa droni»! Morto Giovanni XXIII, Paolo VI tenne uno strano discorso inaugurale: «Il più alto scopo del Concilio è un insegnamento in forma più moderna ed efficace che anteponga al fine dogmatico un altro più urgente (?!) e salutare (!!), quello pastorale (!)».

Parole di un “Papa”! Prima della Fede, quindi, l’azione?.. Perfino il Suo grande amico Guitton, sul “Tempo” del 6 giugno 1980, scriveva amaramente: «Era falso il dire che un Concilio potesse essere pastorale senza essere prima dogmatico; e per questo, invece che una fioritura si è prodotto il contrario». Perfino Paolo VI, poi, piagnucolando, ebbe a confessare: «Da qualche fessura è entrato il fumo di Satana nel Tempio di Dio»! Da qualche “fessura”? E chi le aveva fatte queste “fessure” se non Lui, Paolo VI?.. Guardiamone alcune: la “Riforma liturgica”. Qui, mi restringo solo alla “formula” della “consacrazione del vino”, che risaliva all’epoca apostolica. Nella traduzione italiana del “Novus Ordo Missae” di Paolo VI, invece, si son fatte devianti falsificazioni. La prima: fu cambiato il genitivo specificativo “del nuovo ed eterno Testamento”, in un ablativo “per”, che ha sapore di un significato evoluzionistico. La seconda: si è cambiato il futuro “effundetur” in un participio passato, “versato”, che contraddice la realtà storica e la “presenza perpetua” del nuovo ed eterno Testamento”. Inoltre: l’“enim” fu fatto scomparire, posponendo, il “mistero della Fede”. La terza: il “molti” fu cambiato in “tutti”!.. Così, si è colpita al cuore la mistica realtà del “sacrificium” della Messa! Bisognerà rimettere le cose a posto, come si è riuscito a fare per il N° 7 delle Istruzioni della prima edizione del “Nuovo Messale”, che era “eretico” già nella definizione di Messa! E potrei continuare in tutte le altre parti della Messa di Paolo VI, come, ad esempio, l’ “Offertorio”, copiato, storpiato, per noi, dal Talmud; o dal Vangelo della distruzione di Gerusalemme, eliminato perché l’inciso della “vera” abominazione della desolazione posta nel Tempio, non piaceva alla Sinagoga! Ma tutte questo e altro lo scriverò – Dio piacendo! – in un altro mio libro specifico sulla “Santa Messa di ieri e di oggi”! Ora, mi soffermo sulla “Gaudium et Spes”, dimentica del tutto del monito di evangelista che scrisse: «esso (il mondo) è posto totalmente nel maligno». Perfino “Il Settimanale” del 5 maggio 1981, pubblicava: “Il gesuita proibito” aveva vinto, ed era diventato il simbolo della nuova teologia, la quale aveva fatto molti proseliti anche tra i Padri del Vaticano. Infatti, l’ala teilhardiana riusciva ad imprimere il suo spirito in alcuni documenti fondamentali, come la “Gaudium et Spes”. Qui, si dovrebbe, forse, fare una parentesi per far conoscere chi era questo Teilhard de Chardin, condannato dal S. Ufficio il 30 giugno 1962 per il suo evoluzionismo folle che ripeteva le bestialità della Gnosi massonica con un sottofondo di sesso-teologia. Per lui, il “Cristo cosmico” era una specie di prototipo dell’uomo, spuntato come un fungo dalla “materia divina” in eterna evoluzione, fino a raggiungere il “punto Omega”, dopo di che si auto-comunicava con Dio, in un tutto panteistico. Eppure, di questo strampalato eretico gesuita, il 12 maggio 1981, l’allora Segretario di Stato di Giovanni Paolo II, scriveva all’ausiliare “rosso” di Parigi, Mons. Poupard, (poi promosso cardinale!): «Celebriamo la sua possente intuizione poetica sul profondo valore della natura e l’ampia visione del divenire del mondo». Parole degne della sua appartenenza alla Massoneria! Su questa falsariga è stata redatta la “Gaudium et Spes”, in cui molte proposizioni di quella Costituzione “pastorale” esaltano il progresso antropologico e scientifico, che ignora completamente e la Grazia divina e la Creazione. Per esempio: nell’articolo 63 si esalta “Il dominio crescente dell’uomo nella natura”. E per l’uomo, afferma: «Oggi, procede sulla strada di un più perfetto sviluppo della personalità e della progressiva scoperta dei propri diritti» (art. 41). Parole non si sa se puerili o ignoranti. Basterebbe che chi le scriveva avesse pensato a tutte le schiavitù che ci hanno costretto queste ideologie moderne, insatanate di sesso, di droga, di ateismo! Anche l’art. 44 lo può attestare: «La Chiesa confessa (!) che molto giovamento le è venuto e le può venire dalla violenta opposizione di quanti la avversano e la perseguitano, e non ignora quanto essa abbia ricevuto dalla storia e dal progresso del genere umano». Parole, anche queste, di una squalificante cognizione del mondo di ieri e di oggi! perché Paolo VI non è an dato a rallegrarsi con il KGB del comunismo ateo, in qualche angolino della Siberia per constatare de visu quel “progresso del genere umano” nei più che duemila lager dove soffrivano e morivano i nostri fratelli della “Chiesa del silenzio”?.. Avrebbe ancora voluto quel “Silenzio della Chiesa” su quella dei lager, delle torture e della morte?.. Da notare, comunque, che questa “Dichiarazione” conciliare fu curata dal gesuita card. Bea, circondato da altri cripto giudei, quali l’Osterreicher e il Baum (che aveva gettato alle ortiche la tonaca!) e l’onnipotente card. Willebrands! Sarebbe troppo lungo, qui, richiamare altre enunciazioni del Vaticano II “pastorale”. Basti ricordare la “libertà religiosa”, il “falso ecumenismo”, la definizione che il Corpo Mistico “sussiste” solo nella Chiesa, la riluttanza a parlare della Tradizione e della Vergine, la confusione tra “Primato” e “Collegialità”, lo strano silenzio e la non condanna del comunismo, il tutto avallato da un “Concilio pastorale” senza dogmatica. Difatti, quando i Padri più intelligenti e di fede, chiedevano che si delimitassero i confini delle enunciazioni, si sentivano rispondere dai “padroni” conciliari: «Qui, non si fa dogmatica; si fa filosofia, si fa pastorale»! Ma poi, a lavoro ultimato, tutto diventava come dogmatico, si da intervenire, con sussiego, contro coloro che avanzavano dubbi sull’assoluta infallibilità del Vaticano II! Il card. Ratzinger, comunque, dopo il Concilio, nel suo libro “Rapporto sulla Fede”, mise in evidenza l’enorme “crisi” religiosa avvenuta dopo quell’Assisi ecumenica e che ha scatenato enormi eresie su tutti i piani dogmatici della nostra Fede. E allora, come non si deve citare quella frase del Vangelo «Non può un albero buono fare frutti cattivi»? Dal contesto conciliare è ben evidenziato che la conclamata “meta” del Vaticano II era quella di far uscire dalle “morte gore” di una ritualistica adorazione di Dio per andare incontro all’uomo e al suo progresso. Vale dire: si doveva passare dal “teocentrismo all’antropocentrismo”! Difatti, si passò subito dal “nozionismo” dogmatico alla proclamazione della “morte di Dio”, dettata dalle folli ideologie d’oggi e dalla materialistica tecnologia moderna. E fu subito la “Torre di Babele”, che polverizzò anche il “buon senso naturale”! Anche i Seminari e le Università cattoliche furono polverizzate da nozionismi intellettualistici e in ribellioni ed eresie sconcertanti! E non parliamo, poi, di quello sconcertante “falso ecumenismo” che non distingue più, ormai, in nessun modo, i veri dai falsi valori e che non accetta più, indiscriminatamente, ogni errore religioso e ogni costume anche immorale e barbarico, che non avrà più un “Redentore” che li salvi! Perché questo ecumenismo non fa parte, al certo, della “Missione” che la Chiesa ebbe dal Suo Fondatore: «di ammaestrare e battezzare tutte le Genti, per fare un vero ed unico ovile con un solo Pastore». Fuori di questa “Missione”, data alla Sua Chiesa da Cristo, non resta che uno stupido “pacifismo” e una evanescente “fraternità”! Anche la denominazione di “Popolo cristiano”, vera identità dei battezzati in Cristo, fraudolentemente cambiata nell’altra di “Popolo di Dio”, ci ha ricacciato indietro i duemila anni, prima di Cristo!

Il 4 ottobre 1969, Paolo VI, prima di presentarsi alla tribuna dell’ONU per recitare un Suo discorso, si fermò, in raccoglimento, nella “Camera di riflessione giudeo-massonica” dell’ONU, dove c’è un altare “per un Dio senza vol5 La Batt. continua ANNA:5 La Batt. continua 08/11/10 15:45 Pagina 47 48 to”, quello del Non Essere, Lucifero, e lì, compunto, magnificò come «l’edifico universale che regge sulle nostre coscienze, sulla coscienza morale dell’uomo», l’Adam Kadmon, che spuntò evoluzionisticamente dal Nulla, per eliminare il Creatore. Esso sarà messo al centro di quel “Tempio massonico della Sinarchia”, che avrà la struttura di stella a sei punte, falsificata stella di David. In ognuno di quei sei raggi, verrà rinchiusa una grande organizzazione religiosa, compresa la nostra cristiana. Sarà la Sinagoga di Satana! Anche il massone card. Suenens, il 23 marzo 1973, in Ann Arbor, ai 300 pastori protestanti che vi si trovavano per una Conferenza mondiale di teologi, che gli chiesero: «Come vede il futuro? Aspetta il Vaticano III?». Egli rispose: «Vedo Noi, Capi delle Chiese, simbolicamente convenire là dove partimmo, a Gerusalemme, perché, così, siamo cristiani menomati, inibiti, con tutti i doni dello Spirito Santo in ghiacciaia. Infatti, lo Spirito Santo fu oscurato, relegato all’ultimo posto, quindi, svalorizzato con Maria». Lui, invece, rimosso da Roma, dalla sua diocesi di Malinen-Bruxelles, Lo stava valorizzando col suo “Movimento Pentecostale”, dove i fanatici del Movimento si scatenano in danze ancestrali e promiscue!.. 

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Ecco la “nuova evangelizzazione”: dialogo, ecumenismo, aggiornamento, collegialità democratica, dignità dell’Uomo, comunità di massa, teologia della liberazione, rivoluzione cristiana alla Fidel Castro, rilettura e reinvenzione dei Vangeli, nuovi catechismi, pregni solo del Vaticano II, corsi pseudo-teologici, acculturazione indigena, assemblee a getto continuo, conferenze episcopali nazionali a profusione, sproloqui più che tollerati dei teologi aggiornati (ad esempio: W. Kasper, il quale nel suo “Gesù Cristo” nega ogni storicità e realtà dei Vangeli, affermando: «Certi dogmi possono essere stupidi e precipitosamente prematuri»!).

In questo terremoto post conciliare, possiamo domandarci: cosa ci sta a fare, oggi, il Papa?.. Ma Lui viaggia incessantemente, tiene lunghi discorsi tra acclamanti folle cosmopolite, convinto, forse, che “la parola è il tutto”, anche prescindendo dalla verità. Questo spiega anche perché sia stato uno dei principali ispiratori della Dichiarazione sulla “Dignità umana”, dove, tra l’altro, si proclama: «Il diritto degli esseri umani alla “libertà religiosa” ha il suo fondamento sulla dignità della persona», dimenticando, però, che l’uomo non può essere “libero che nella verità e santificato da essa”, e che la verità assoluta si trova solo nel Verbo di Dio, per cui, di conseguenza, solo «chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo; chi non crederà, sarà condannato» (Mc. XVI,I6). Quindi, l’umanesimo antropocentrico, voluto dal Vaticano II, contro o superiore al teocentrismo, non può essere stato che ispirazione della massima massonica: «Noi cerchiamo l’Uomo nell’Uomo, vuol dire la fine di ogni valore trascendente e dell’uomo stesso»! Difatti quel richiamare in modo ossessivo le dignità assoluta e divina dell’uomo è inconcepibile in un’epoca, come la nostra, sotto continua minaccia di sterminino atomico e di gravissime altre sciagure apocalittiche! Come si poteva parlare, allora, di redenzione ed umanesimo integrale?.. Non è, invece, inspiegabile che la Chiesa di Roma parli tanto di un ecumenismo che abbraccia tutti gli errori? Come si può, ormai, vagliare da soli “i veri fratelli dai falsi fratelli?”. 

sac. dott. Luigi Villa

O Santo Divino Spirito

 


O Santo Divino Spirito,  

Amore eterno del Padre e del Figlio,  

io Ti adoro, Ti ringrazio, Ti amo,  

Ti domando perdono per tutte le volte  

che Ti ho contristato in me e nel prossimo. 

Discendi con molte grazie nelle sacre ordinazioni dei vescovi e  dei sacerdoti,  

nelle consacrazioni dei religiosi e delle religiose, 

nella confermazione di tutti i fedeli:  

sii luce, santità, zelo. 

A Te, Spirito di Verità, consacro la mente, la fantasia, la  memoria: illuminami. 

Che io conosca Gesù Cristo Maestro  

e comprenda il Suo Vangelo e la dottrina della Chiesa. 

Accresci in me il dono della sapienza, della scienza,  dell’intelletto, del consiglio. 

A Te, Spirito santificatore, consacro la mia volontà:  

guidami nei Tuoi voleri,  

sostienimi nell’osservanza dei comandamenti  

e nel compimento dei miei doveri. 

Concedimi il dono della fortezza e il santo timor di Dio.  A Te, Spirito vivificatore, consacro il mio cuore:   custodisci e accresci in me la vita divina.  

Concedimi il dono della pietà.  

Amen. 

 

Beato Giacomo Alberione 

Per questo motivo siete mantenuti “ignari e stupidi”!

 


Figlia Mia. Mia cara figlia. Eccoti qui. Comunica oggi, per favore, ai figli della terra quanto segue:

Vedrete sempre più cambiamenti, che Dio Padre ora permette, in modo che anche l’ultimo dei Suoi figli si svegli e veda che il vostro mondo sta cambiando radicalmente e nulla sarà più così come lo avete conosciuto fino ad ora.

Figli Miei. Il cielo, - il vostro cielo- cambia, e Noi intendiamo parlare, non delle nuvole e della nebbia, prodotti artificialmente da mano umana, ma parliamo dei vostri astri celesti, della luna, del sole, delle giornate, delle temperature e altri movimenti di masse di terra che molto presto non riuscirete più a inquadrare.

Figli Miei. Le catastrofi naturali aumenteranno, ma molte di queste sono tenute segrete. Se sapeste e vedeste tutto ciò che accade sulla vostra terra, i gruppi d’elite perderebbero il loro potere manipolativo su di voi- la massa-. Diverreste ricalcitranti, vi difendereste e scoppierebbe un caos da loro non più controllabile; per questo vi tengono “stupidi e ignoranti” perché altrimenti i piani del diavolo andrebbero in fumo.

Figli Miei. Non lasciatevi prendere in giro, credendo alle assurde bugie dei vostri politici e uomini d’affari. I vostri mezzi di comunicazione sono controllati dai vostri politici - esposti a maligne pressioni da parte dell’elite del diavolo- essi sono sedotti da soldi e da altro, corrotti e\o ricattati cioè esposti a forte pressione lo stesso vale per i vostri uomini d’affari per i quali il denaro e il bell’aspetto sono più importanti di un “abito bianco” e sono profondamente imbrigliati nelle reti di cattura del diavolo e non vedono altra via di uscita che non continuare a comportarsi come sempre sapendo benissimo che questa è la strada sbagliata!

Figli Miei. Guardate i segni nel cielo! Osservate ciò che accade nel vostro mondo! Le modificazioni della vostra terra non le potete negare, ma le banalizzate e questo non vi aiuta a ritrovare la via per Mio Figlio!

Svegliatevi! Voltatevi e correte incontro a Mio Figlio! Egli verrà per salvare tutti voi, ma voi dovete regalarGLI il vostro SÌ!

Preparatevi e accettate i segni così come sono: è la preparazione per la vita nel Nuovo Regno, che ora voi potete raggiungere, se trovate la via verso Gesù e rinunciate alle cose terrene.

Figli Miei. Il tempo della fine è vicino e Dio Padre vi scuoterà per svegliarvi! Svegliatevi ora e cambiate vita in modo che la vostra anima non vada perduta e possiate ricevere in dono l’eternità al fianco del Signore. Non aspettate altro tempo, perché non vi resta più molto tempo. Io, la vostra Santa Mamma Celeste con i santi Angeli del Padre e i Santi ve ne prego. Amen.

Con amore,

La vostra Mamma Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza, con i santi Angeli del Padre e con i Santi della comunità dei Santi. Amen.

Come elevare l'anima a Dio

 


L'UNIONE CON DIO

Solamente col lavoro del cuore e con lo slancio intimo dell'anima potremo contrapporci alle bassezze della terra, per elevarci e salire fino a ciò che è celeste e divino.

Così comportandoci, noi ci trasformiamo in Dio, soprattutto quando con perfetta sincerità e senza pregiudizi, senza condannare e disprezzare il prossimo, preferiremo di essere ritenuti da tutti oggetto di onta e di obbrobrio, o meglio ancora di essere aborriti come fetido fango, piuttosto che di possedere le delizie terrestri, essere onorati ed esaltati dagli uomini, gioire di vantaggi e di felicità d'ogni genere in un mondo fugace.

S. Alberto Magno