sabato 15 gennaio 2022

La guarigione più sorprendente da un miracolo del sole

 


Miracolo del Sole, apparizione della Vergine Maria e cura del cancro.

Uno dei più sorprendenti miracoli di guarigione degli ultimi tempi, è accaduto al medico Vinicio Arrieta.

Laureato ad Harvard, che è stato direttore della Facoltà di Medicina dell'Università di Zulia, in Venezuela.

Gli succedette a Betania, luogo di pellegrinaggio che era stato dichiarato "terra sacra", dal vescovo Pio Bello Ricardo nel 1987.

Entro quell'anno, da 500 a 1.000 persone avevano ricevuto cure miracolose lì, secondo le autorità mediche.

Ma nessuno meglio documentato e con tanti elementi soprannaturali come quello che è successo al dottor Arrieta.

Qui parleremo di come il miracolo del sole e l'apparizione della Vergine Maria, hanno lavorato per la cura del cancro di Vinicio Arrieta, e di come la veggente María Esperanza, che era ancora viva, ha partecipato alla comunicazione dei segni che avrebbe visto per la sua guarigione definitiva.

Betania fu il luogo delle apparizioni della Madonna Riconciliatrice di tutti i Popoli e nazioni a Maria Speranza di Bianchini.

Queste apparizioni sono state approvate dal vescovo Pio Bello e Maria Esperanza, morta nel 2004, è in fase di beatificazione.

Gli eventi di Finca Betania iniziarono il 25 marzo 1976.

Questa tenuta era stata acquistata da suo marito e da un gruppo di uomini d'affari per volere di Maria Esperanza, che aveva ricevuto una visione dal Signore, che una terra di grande importanza spirituale sarebbe venuta nelle sue mani.

Maria Esperanza è stata una delle grandi mistiche della Chiesa del XX secolo.

Riceveva le stimmate della passione di Cristo, aveva visioni del futuro, il dono della guarigione, materializzazioni dell'Ostia santa in bocca, emanava aromi di fiori e frutti, aveva doni di levitazione e bilocazione.

E forse uno dei fenomeni più impressionanti è la nascita di una rosa che germogliò spontaneamente dal suo petto, un fenomeno che si ripeté sedici volte.

L'apparizione più importante che la Madonna ebbe a Betania avvenne il 25 marzo 1984 dove circa 50 persone che erano state invitate a Messa lì, assistettero a 7 apparizioni della Vergine,che durarono dai cinque ai dieci minuti.

Tranne l'ultimo, già al tramonto, che è durato circa mezz'ora.

Da quel momento Betania si trasformò in un luogo di pellegrinaggi molto importanti, dove avvengono frequenti fenomeni soprannaturali, come il miracolo del sole, appaiono nuvole di forme e colori straordinari.

E si sente un profondo odore di rose, suoni celesti di canti di corallo invisibili, l'apparizione a sorpresa di una grande farfalla blu, profetizzata dalla Vergine, e una pioggerella cade sul luogo, totalmente ignara delle condizioni climatiche prevalenti.

Nel febbraio 1989 al Dr. Arrieta era stato diagnosticato un cancro alla prostata, con metastasi alla colonna vertebrale.

Dopo diversi studi e consultazioni con diversi medici, non c'era possibilità di diagnosi errate, aveva 2 due anni di vita.

Gli oncologi hanno raccomandato la radioterapia alla colonna vertebrale e la chemioterapia.

Vinicio Arrieta a quel tempo era un uomo di Messa e Comunione domenicale, ma un po 'scettico sui miracoli e le apparizioni.

Ma dopo la diagnosi della commissione medica, cominciò a parlare a Dio implorando la Sua misericordia, si mise in cammino per andare a Messa più frequentemente, e iniziò la fervente preghiera del rosario e la lettura quotidiana della Parola di Dio.

Suo cugino lo invitò ad andare in pellegrinaggio a Betania per il 13 maggio, festa della Vergine di Fatima.

Sono partiti alle 6 del mattino e per tutto il viaggio, Giuditta, la responsabile del pellegrinaggio, ha chiamato a recitare il rosario comunitario, mentre Vinicio ha avvertito nausea, sudorazione e debolezza, perché una settimana fa si era sottoposto alla seconda chemioterapia.

Arrivarono al tramonto e la prima cosa fu andare a salutare la Vergine alla grotta.

Poi cominciò a cadere una bella pioggia, che Giuditta annunciò essere una grazia della Vergine.

Alle 19.m circa 250 persone hanno iniziato una veglia fino alle 7 del .m.

Il suo disagio era stato accentuato ed è per questo che è stato deposto su una stuoia nello stesso luogo della veglia.

Sudava e tremava, pregava e a volte si addormentava, esausto.

Si svegliò alle 5 del.m. e sentì una presenza spirituale che lo fece piangere e una preghiera emerse dal più intimo,

"Signore, qui mi hai come Paolo di Tarso, sdraiato sul cavallo del mio orgoglio, della mia vanità, dell'esercizio della professione. Non ho ucciso o perseguitato cristiani come Paolo, ma sono diventato tiepido".

"Signore, dammi più tempo per lasciare i miei figli più piccoli, studiando qualche professione che possano badare a se stessi".

Alle 6 del mattino tutti i pellegrini di Maracaibo, si recavano alla grotta per cantare e pregare il rosario alla Vergine.

C'erano circa 5.000 persone.

E alla fine, due bambini del gruppo hanno detto ad alta voce che di fronte a loro, tra gli alberi, sulla grotta, c'era la Vergine.

Chiede di vederla e la sagoma della Vergine di Fatima è apparsa tra gli alberi, tutta bianca e con luce splendente.

E un freddo intenso e poi il caldo travolsero e scossero il corpo di Vinicio.

Poi disse a sua moglie: "Amore mio, sarò guarito".

Ed era pieno di fede nella sua guarigione, e di caldo benessere e tranquillità.

alle 8:20 del mattino iniziò la danza del sole, in cui il sole perse la sua luce, la parte centrale divenne verde e cominciò a ruotare all'interno, e poi cominciò ad avvicinarsi ai presenti.

Poi Vinicio sentì un calore dentro il suo corpo e cominciò a urlare: "Sto guarendo! Sto guarendo!"

Sentì un'infusione raggiungere la colonna vertebrale e la prostata.

E dopo questo la Vergine apparve sopra gli alberi come un vero essere umano. I suoi capelli si muovevano nella brezza.

I suoi occhi azzurri e il suo bel naso erano visibili. E un'espressione di franchezza, amore e gentilezza sul suo volto.

Sul braccio destro aveva il Bambino Gesù, come per liberarlo e sull'altro braccio pendeva un rosario fino alle ginocchia, completamente illuminato.

Vinicio cadde in ginocchio piangendo di gioia. Sapevo di essere guarito.

poi ha chiesto un cartello per andare dai medici curanti e dire loro che era guarito.

E la risposta interiore fu: "Pregate, pregate e aspettate".

Disperato chiede a Judith il permesso di andare immediatamente a Maracaibo e lo porta a parlare con Maria Esperanza che gli dice:

"Le tue cellule si stanno rinnovando. Non dovete andarvene, perché la nostra Santa Madre vi aiuterà ancora di più".

A mezzogiorno, il vescovo Pio Bello Ricardo ha celebrato la messa.

E poi parlò di nuovo con Maria Esperanza che gli disse:

"Aspetta la manifestazione della tua guarigione fino a quando i medici non ti vedranno. La Madonna vi visiterà a casa vostra e ci saranno molti fiori".

Sulla via del ritorno a Maracaibo, la coppia ha tenuto un incontro a casa con la famiglia e gli amici per testimoniare la loro guarigione e l'incontro con la Beata Vergine Maria.

E il giorno dopo un'amica le dice inaspettatamente, che le invierà l'immagine della Vergine del Perpetuo Soccorso; così la visita annunciata da María Esperanza si compie.

E per tutto il giorno ricevevano, senza richiederlo, fiori inviati dagli amici per la Vergine Maria,c'erano 12 mazzi di fiori, profetizzati anche da Maria Speranza.

Il 18 maggio è andato dal medico curante per chiedergli di prelevare un campione di sangue per una nuova analisi della malattia e la sua risposta è stata: "Non gli corrisponde perché sta appena iniziando il trattamento".

Ma egli disse: "Sono andato a Betania, ho visto la Vergine Maria e sono guarito".

Il dottore lo guardò come se avesse perso la testa.

Ma quando arrivò il risultato, il dottore gli chiese: "Professore, cosa è stato fatto? Ha una cicatrice come 3 mesi di guarigione. "

Poi hanno fatto una biopsia e si è scoperto che il cancro era scomparso e il suo oncologo gli ha detto che non c'era alcuna spiegazione scientifica per quello che è successo.

Anche così, ha lasciato passare 4 anni prima di rendere pubblico il suo caso, un periodo in cui ha ripetuto le prove che hanno confermato la grazia di Dio.

E ha scritto il libro "Incontro con la Vergine Maria a Betania", che ha Nihil Obstat del Vicario Centrale dell'Arcidiocesi di Maracaibo.

In breve, la guarigione del dottor Vinicio Arrieta non ha alcuna spiegazione scientifica ed è avvenuta attraverso il miracolo del sole che ha vissuto a Betania e l'apparizione della Beata Vergine.

Ed è stato il risultato di una lunga catena di eventi.

È iniziato con la sua apertura a chiedere a Dio la guarigione e il suo impegno ad essere più vicino a Lui.

Poi sua cugina che lo invitò al pellegrinaggio a Betania, e Giuditta la responsabile del pellegrinaggio, che lo presentò a Maria Speranza.

E infine la collaborazione di María Esperanza per indicare i segni che dovrebbe aspettarsi e la partecipazione di amici per materializzare quei segni.

Ebbene, fin qui quello che volevamo parlare della guarigione miracolosa del dottor Vinicio Arrieta.


MATERIALE AGGIUNTIVO: UN MIRACOLO EUCARISTICO! A BETANIA

L'8 dicembre 1991,giorno dell'Immacolata Concezione, mentre il cappellano di Betania, padre Otty Ossa, celebrava la Santa Messa nella cappella del santuario, al momento della consacrazione la Sacra Ostia cominciò a sanguinare.

Padre Otty spiega cosa è successo:

«Ho diviso l'Host in quattro parti. Quando ho guardato il piattino, non potevo credere ai miei occhi: ho visto una macchia rossa formarsi sull'ospite e una sostanza rossa ha iniziato a emanare da esso, simile al modo in cui il sangue esce da una perforazione.

Dopo la Messa, ho preso l'ostia e l'ho protetta nel santuario. Il giorno dopo, alle sei del mattino, ho guardato l'ospite e ho scoperto che il sangue era fluido e poi ha iniziato ad asciugarsi.

Tuttavia, fino ad oggi, sembra ancora fresco. Sorprendentemente, il sangue è solo da un lato, non passando dall'altro lato attraverso l'ospite eccessivamente sottile. "

L'Ostia è conservata nella città di Los Teques, nel convento delle Suore Agostiniane Raccoglitrici del Cuore di Gesù,dove è esposta per l'adorazione dei fedeli ed è visitata da numerose persone, tra cui pellegrini che provengono dall'estero.

Molti eventi si sono verificati in relazione all'ospite sanguinante.

Uno di questi è stato il caso di un americano che ha fatto un film dell'ospite e in esso si può vedere come diventa un falò che emette fiamme di fuoco di un colore molto intenso e si vedono anche scorrere come piccoli fiumi di sangue.

venerdì 14 gennaio 2022

Non appena l’ora della misericordia lascerà il posto alla giustizia non ci sarà più alcuna pietà!

 


Figlia Mia. Scrivi, ascolta ciò che oggi Io, tuo Padre Celeste che ti amo tanto, ho da dire ai figli del mondo:

Mio Figlio è pronto per salvare chiunque GLI doni il proprio SI sincero.

Non giocatevi la vostra chance di Salvezza perché chi nega adesso il proprio SI a Mio Figlio, riceverà soltanto ancora una possibilità.

Se non la sfrutta, la sua anima andrà perduta nelle grinfie dell’avversario. Nessuna supplica, nessun lamento sarà poi più d’aiuto perché non ci sarà più alcuna pietà, infatti, l’ora della misericordia cederà il posto alla giustizia e questo Miei amati figli significa per voi che sarete perduti per sempre senza Mio Figlio perché Gli avete negato il vostro SI e non avete sfruttato la Sua Misericordia . Amen.

Decidete, dove volete “vivere”. Esistono il Mio Regno Celeste nella gloria eterna e il Nuovo Regno A CUI MIO FIGLIO INNALZERÀ TUTTI I SUOI FIGLI FEDELI.

Chi non è degno sarà “mandato” all’inferno. Egli stesso durante la propria vita terrena in piena libertà percorre la via che vi conduce.

Nell’ora della misericordia, CHE ANCORA VIGE IN QUESTO TEMPO, ognuno ha la possibilità di correggere la propria via. Quando quest’ora sarà finita, non ci sarà più possibilità di tornare indietro e l’anima –voi- sarà spinta dell’inferno.

Non ci sarà più via di scampo.

Non appena sarete in rovina, non vi aiuteranno più né il riconoscere le vostre mancanze né il vostro supplicare misericordia. Allora sarà troppo tardi. Lo stesso accadrà quando la misericordia avrà avuto termine.

Decidetevi dunque amati figli e correggete la vostra vita! Presto si presenterà la vostra ultima chance, sfruttatela altrimenti sarete perduti. Amen.

Con infinito amore,

Vostro Padre Celeste.

Vorrei sapere salvi tutti i Miei figli ma siete voi a dover decidere e subordinare il vostro libero arbitrio al Mio. Abbiate fiducia figli Miei. IO SONO vostro Padre, il vostro Creatore e rispetterò la vostra volontà in ogni momento.

Orsù decidetevi, amati figli perché vi creai per amore e vi aspetto con amore. Ritornate a Me attraverso Cristo, Mio Figlio. Amen.

Vostro Padre Celeste.

Creatore di tutti i figli di Dio e Creatore di tutto ciò che esiste. Amen.

30 agosto 2015

ALLA RICERCA DEL PARADISO PERDUTO

 


(C. Darwin: 'L'origine dell'uomo' - Newton Ed.) 

(C. Darwin: 'L'origine della specie' - Newton Ed.) 


‘L'uomo discende dalla scimmia!’  Perché mai?! 


Luce: 

‘L'uomo discende dalla scimmia!’. 

Perché?! 

Perché mai Dio, che ha creato l'intero universo - come ti dissi, con tutte le sue varietà di vita, animali e vegetali, con tutte le varietà minerali, stelle, pianeti, galassie - non avrebbe potuto creare l'uomo per quello che è? 

Certo l'uomo ha qualche somiglianza con la scimmia ma, a parte la 'morfologia', anche il cane 'assomiglia' al gatto e ad altri animali mammiferi consimili. Ma il cane è 'cane' e il gatto è 'gatto', come l'uomo è ' uomo' e la scimmia è 'scimmia'. 

Dio, se avesse voluto, avrebbe anche potuto farvi discendere dalla scimmia. Con la scimmia - dal punto di vista animale - avete molti punti in comune, ma la scimmia è 'scimmia' e l'uomo è 'uomo': l'uomo, con l'anima, la scimmia senza. 

Chi più di Dio? 

É sempre il solito problema. Persino in chiesa un mio ministro non esclude, quasi convalida, la discendenza animale da un 'animale' che 'anima' non ha, confermando così che il vero 'animale', senz'anima, è l'uomo: senz' anima viva, intendo. 

Inutile confutare - se non per dovere di missione ed amore di verità - con questi 'teorici' che in realtà più che cercarsi una spiegazione 'razionale' all'esistenza dell'uomo vogliono negare l'evidenza che l'uomo, così come è ora, sia stato creato da Dio. 

In discussione, in realtà, non è l'uomo ma Dio. 

Non è l'uomo che viene 'negato' ma Dio. 

Per l'Homo Sapiens il fatto di essersi evoluto - diventando 'sapiente' - da una scimmia, non significa il fatto di essere sostanzialmente una 'scimmia evoluta', ma di essere un 'Sapiente'! Involuto! 

Questa è la sapienza della... scienza. (minuscolo!) 

 

Ci 'cogito' sopra un po'. Non posso non pensare al mio caro Darwin, uno dei miei 'preferiti', ed alle sue opere concernenti l'evoluzione. Mi aveva quasi 'convinto', Darwin. Quasi... 

Ma c'era qualcosa - lo sentivo d'istinto - che non mi 'quadrava' nella sua 'teoria' e così - senza sapere con precisione il perché - ne avevo abbandonato le 'suggestioni'... 

Ora, invece, l'idea della creazione per 'stati' ascendenti mi pare sia proprio una bella idea.  

Questa creazione, questa 'idea' della creazione, la vediamo sotto i nostri occhi e non possiamo negarla.  

Mondo minerale, vegetale, animale.  

É semplice. Non è forse una 'scala'? Non c'è forse una evoluzione, se proprio vogliamo parlare di 'evoluzione', fra un gradino e l'altro? 

Ma "la Natura non fa 'salti'!..." dicono taluni. E perché no? La 'Natura' forse no, ma Dio? A proposito di 'Natura', vi siete mai accorti come in tanti bellissimi documentari televisivi sulla vita degli animali o delle piante, i presentatori o 'commentatori' dicano sempre 'la Natura qui, la Natura là, le meraviglie della Natura...', e mai una volta '...Dio qui, Dio là, le meraviglie di Dio...?'.  

Si vede che si vergognano. Saranno amici di Asimov. 

Ora, ritornando all'uomo ed alla scimmia, anche se volessimo ammettere comunque una 'evoluzione' diretta fra i due animali, mi domando: perché Dio non avrebbe potuto trarre dalla 'famiglia' dei 'primati' un esemplare nuovo, l'uomo, e dargli quindi un'anima spirituale e trasformarlo così da semplice 'animale' (senza anima) in un essere 'spirituale' dentro a un corpo animale d'uomo, disceso dalla scimmia? 

Così saremmo tutti d' accordo.  

Guido Landolina

PROGETTO TRINITARIO - TRE PARUSIE (REDENTORE + RE + GIUDICE)

 


TRE PARUSIE  

(REDENTORE + RE + GIUDICE) 


Il termine "Parusia" 31 significa "Venuta di Gesù – o Presenza di Gesù – in questo mondo".  

I messaggi dei Profeti cristiani contemporanei ci fanno capire che la  Trinità divina ha stabilito che Dio-Figlio incontri l'Umanità a tre  riprese : la prima come REDENTORE, la seconda come RE, la terza come GIUDICE. Ciò significa che il numero delle Parusie non è due, ma tre.  

Parecchi teologi rifiutano questa rivelazione.  

Come spiegare un simile rifiuto ? Che cosa può impedire un  teologo di accettare la "Parusia intermedia" ? Che rischio o pericolo  teme di affrontare ?  

Mistero ! ... Quasi tutti i teologi odierni rifiutano l'idea di una  "Parusia intermedia" come se ciò li disturbasse, ma coloro (pochissimi)  che non si privano di leggere i messaggi dei Profeti cristiani  contemporanei trovano che la "Parusia intermedia" è una cosa giusta,  una cosa buona, e una cosa bella. Affermano che la presenza di Gesù in  mezzo a noi per inaugurare il suo Regno è un gran bene, e sperano di  poter partecipare all'inaugurazione di detto "Regno". È un Regno che le  anime di buona volontà attendono da secoli, e che i cristiani del mondo intero invocano da due mila anni recitando il "Padre nostro" !   

– Che differenza c'è fra "Principe di questo mondo" e "Re di questo mondo" ?  

Guai confonderli ! Il "Principe" è Satana, il "Re" è Gesù, colui che ci  ha redenti. Ormai al "Principe" appartiene il passato, al "Re" l'avvenire.    Il grafico seguente permette di identificare rapidamente e  facilmente il posto delle tre Parusie in seno alla "Settimana universale".  La "Parusia intermedia" (quella che coincide con l'inaugurazione del  Regno messianico) si presenta agli inizi del settimo millennio. 


La "Parusia intermedia" non è una favola per bambini (come  vorrebbero certi teologi) ma una verità confermata dal Cielo tramite i  suoi Profeti, quelli veri. Questi affermano che due mila anni fa la prima  Parusia ha segnato la fine dell'Era di Giustizia e l'inizio dell'Era di  Misericordia, e che la seconda, imminente, segnerà la fine dell'Era di  Misericordia e l'inizio dell'Era di Santificazione. La terza, che è prevista  tra mille anni, segnerà la fine dell'Era di Santificazione (con la "Fine del  mondo").  

Il grafico seguente permette di visualizzare il posto esatto che la "Parusia intermedia" occupa in seno alla "Settimana universale". Detta  Parusia (situata tra il 6° ed il 7° millenario) fa da ponte tra l'Era di  Misericordia e l'Era di Santificazione.  

Posto esatto occupato dalla "Parusia intermedia"  in seno alla "Settimana universale". 


Se questa tesi delle tre Parusie è veridica (come potrebbe non  esserlo ?) significa che il "Piano salvifico" è stato concepito da Dio in  modo trinitario. Per validare questa affermazione mi avvalgo di un  passo profetico presente nel "Libro azzurro" di don Stefano Gobbi. 

«La seconda venuta di Gesù, il suo ritorno nella gloria, sarà  prima della sua ultima venuta per il Giudizio finale, la cui ora è  invece ancora nascosta nei segreti del Padre.32 Essa assomiglierà alla sua prima venuta, la notte di Natale, [nel senso che] il mondo si  troverà tutto avvolto nella tenebra della negazione di Dio, [e che]  quasi nessuno sarà pronto ad accoglierlo. […]  

Verrà all’improvviso, e il mondo non sarà pronto alla sua  venuta. Verrà per un giudizio che troverà l’uomo impreparato. 

Verrà per instaurare nel mondo il suo Regno dopo aver  sconfitto ed annientato i suoi nemici. Anche in questa seconda sua venuta, il Figlio verrà a voi attraverso sua Madre. » (24  dicembre 1978).  

Il Ritorno di Cristo, ormai prossimo, non merita forse una  preparazione ? Ebbene, il vantaggio di conoscere i diversi aspetti della  "Parusia intermedia" è quello di dare ad ognuno di noi la possibilità di  arrivarci preparato.  

Il contesto nel quale oggi viviamo mi fa pensare ai contadini che in  passato raccoglievano il grano manualmente. Alla raccolta del grano  seguiva un grande e impegnativo lavoro, quello della battitura. Tale  lavoro veniva eseguito nel cortile della fattoria con l'ausilio dei flagelli.  L'uso dei flagelli aveva per scopo di separare il grano dalla paglia,  perché la vera ricchezza non è la paglia, ma il grano. Purificare il grano  tramite i flagelli significava batterlo usando i flagelli. I colpi dei flagelli  servivano a separare il grano dalla paglia e dalla pula (che altrimenti  l'avrebbero reso indigesto).  

L'esempio della battitura del grano ci fa capire il significato delle  purificazioni apocalittiche. Che senso hanno i flagelli che oggi si  abbattono sull'umanità ? Non hanno forse lo scopo di separare la paglia  dal buon grano ? Certo ! La cosa mi sembra evidente. Un'altra cosa  risulta per me evidente. Il "granaio" rappresenta il Paradiso : Dio vuole  riempirlo di grano buono... : "come in cielo, così in terra".  

Joha nes De Parvulis 

Non dubitate, miei piccoli, qualunque cosa sentiate nel vostro cuore, il mio Spirito Santo vi proteggerà e vi condurrà sui sentieri della salvezza.

 


Messaggio di Dio Padre a J. V.


15 dicembre 2021

Rosario - Messaggio unico


Primo mistero. Dio Padre parla.

Figli miei, questi sono tempi di cambiamento, questi sono tempi di Purificazione Universale, questi sono tempi in cui il male sarà sradicato dalla Terra e voi vivrete come volevo che viveste fin dall'inizio.

Quelli di voi che sono con Me, i Miei piccoli, vi ho promesso che satana non vi toccherà. Ma coloro che sono diventati strumenti di satana soffriranno, perché i loro cuori sono così induriti, che nonostante tutta la Misericordia che ho versato per la loro conversione, non ne hanno approfittato.

Questi sono tempi di grande tradimento di satana nei confronti di coloro che lo hanno servito e che si sentono così sicuri, perché hanno il potere di satana con loro, che hanno dimenticato che Io l'ho creato e che è sottomesso ai Miei ordini.

Voi soffrirete, voi, i governanti delle nazioni, voi soffrirete, voi che avete introdotto il male della droga, della depravazione, dell'omicidio, tutto ciò che ha rovinato gli uomini e li ha portati a soffrire, e in molti casi, la loro perdita eterna, a causa di questi vostri fratelli, che hanno fatto uso di manipolazioni sataniche e hanno ingannato i Miei figli, anche loro soffriranno, immensamente. Perché mi importava di loro, volevo che stessero con Me, ma satana, nella sua malvagia abilità, li convinse a seguirlo e quindi, coloro che servirono come strumenti per la dannazione eterna dei Miei figli, coloro che si lasciarono sedurre dal serpente antico e che causarono molto male al Mio popolo, al Creato, a tutto ciò che vi ho dato per il vostro bene, soffriranno per tutta l'eternità.

Poveri, poveri quei figli miei, che si sono sentiti protetti dalla malvagità di satana, conosceranno la mia bontà, certo, ma la negheranno, perché non sanno vivere nel bene. Sono i farisei, gli scribi, i malvagi di questo tempo che non si sono pentiti e che hanno crocifisso di nuovo mio Figlio.

Questi sono tempi di cambiamento e di immenso rafforzamento spirituale, per coloro che sono rimasti con Me, nonostante gli attacchi di satana. Sapevano soffrire e offrire le loro pene, come fece Mio Figlio, per la salvezza delle anime.

Beati voi che siete con Me, la Mia Santissima Trinità vi ospiterà e godrete eternamente delle cose buone del Cielo e di tutto il nutrimento spirituale che vi sarà dato, affinché cresciate nella Saggezza, nell'Amore, in tutte le Virtù, affinché possiate godere pienamente del dono che vi farò, per essere con Me. 

Prendetevi cura dei vostri fratelli che sono ancora indecisi, che non hanno avuto la protezione spirituale. Il mio Spirito Santo vi guiderà, affinché facciate il bene che dovete dare ai vostri fratelli, che non sanno staccarsi dalle cose del mondo, che non sanno fare il bene, che non sanno aiutare i loro fratelli. Il male ha toccato tutti i cuori e certamente, sarete protetti e vi condurrò su sentieri sicuri in questi tempi di Purificazione.

Non dubitate, miei piccoli, di ciò che sentite nel vostro cuore, il mio Spirito Santo vi proteggerà e vi condurrà sui sentieri della salvezza.

Come vi ho detto, questi sono tempi di Purificazione, ma anche di riparazione da parte dei buoni, la vostra donazione in questi tempi sarà inestimabile, perché aiuterete molti dei vostri fratelli, nella loro salvezza eterna e vi ho promesso, che se salvate un'anima, un'anima peccatrice, un'anima che non Mi ha conosciuto, un'anima che Mi ha tradito, se la riportate sulla retta via, automaticamente, riceverete il grande Bene, che vi porterà nel Regno dei Cieli.

La mia bontà non finisce mai. La Mia Bontà è goduta da coloro che sono con Me e la cercano. La mia bontà ti trasforma e ti porta alla perfezione della vita. La mia bontà sarà il tuo dono per sempre.

Grazie, miei piccoli.


IL PAPA E LA CHIESA - I VESCOVI E I SACERDOTI

 


RELIGIOSA DELLA VISITAZIONE  SANTA MARIA DI CHAMBERY


ZELO APOSTOLICO

Una cosa colpisce particolarmente chi ha vissuto con Suor Maria-Marta, è certo non è sfuggita al lettore, ed è - col soprannaturale profuso ad ogni istante di questa ammirabile esistenza - lo spirito apostolico che l'anima e la sostiene. 

Niente di gretto nella pietà della nostra Sorella, e niente d'egoismo nelle sue preghiere. Essa si sente membro del corpo mistico di Gesù, da cui non si separa giammai.  

Il suo apostolato non si limita a identificarsi con la sua Comunità e il suo Istituto: essa non fa che una cosa sola con la Chiesa intera.   

Investendola di una missione di preghiera universale, N. Signore dona alla sua umile Sposa lumi che essa traduce in pratica in modo tanto semplice quanto sublime: Essa s'immola in unione al suo Divin Maestro, prega in unione con Lui concentrando tutta la sua preghiera d'intercessione, nell'offerta assidua dei meriti del Salvatore.  

Così l'abbiamo intraveduta nei capitoli concernenti le Sante Piaghe. Ci resta ora a considerarla più da vicino in quest'opera d'immolazione e di preghiera alla quale nulla rimane estraneo. 


IL PAPA E LA CHIESA - I VESCOVI E I SACERDOTI 

Per mezzo dell'offerta quotidiana (1) tutta la vita di Suor M. Marta era consacrata alla grande causa di Dio: la causa della Chiesa: Pastori e Fedeli. 

Nostro Signore rinnova sovente alla sua serva la promessa del trionfo della Santa Chiesa per mezzo delle Sante Piaghe e della Vergine Immacolata:   

“Figlia mia, devi compier bene la tua miss ione, che è di offrire le mie divine Piaghe al mio Eterno Padre, perché da queste deve venire il trionfo della mia Chiesa, il quale passerà per le mani della mia Madre Immacolata”.   

Ma fin da principio il Divin Maestro previene ogni illusione, come ogni equivoco. Non si tratta del trionfo materiale, visibile universale, che sognano certe anime!... Sotto la barca di Pietro i flutti non si piegheranno mai con perfetta docilità, anzi, talora, si potrà tremare davanti al furor della loro agitazione... Lottare, lottare sempre, è una condizione della vita della Chiesa: “Non si capisce che cosa si chiede domandando il suo trionfo.... La mia Chiesa non avrà mai trionfo visibile”. (2)   

Tuttavia, attraverso le lotte e le angosce, continua a compiersi nella Chiesa e, per mezzo della Chiesa, l'opera di N. Signore Gesù Cristo: la salvezza del mondo. L'opera di N. S. Gesù Cristo si compie tanto meglio quanto più la preghiera - che ha il suo posto nel piano divino - implora i soccorsi del Cielo. 

E si comprende che il Cielo si lascia particolarmente piegare quando Lo si invoca nel nome delle Piaghe Redentrici. Gesù insiste spesso su questo punto: “Bisogna che tu attinga senza posa da queste Sorgenti per il trionfo della mia Chiesa”. 

In tempi di gravi perturbazioni, Suor M. Marta chiedeva instantemente a N. Signore di prendere sotto la protezione delle Sue Sante Piaghe il Sommo Pontefice. Il Salvatore degnò gradire questa preghiera, e fece vedere alla nostra Sorella che la grazia sovrabbondava sul Santo Padre Pio IX e che le preghiere fatte dalla Comunità, vi contribuivano grandemente: “Dalle mie Piaghe si spande su di Lui una grazia speciale”.  

Un altro giorno, in cui essa pregava per la Chiesa e la conversione dei suoi nemici, Gesù le disse: “Quanto mi è gradita questa preghiera!... Tutti coloro che veramente mi appartengono chiedono la conversione dei nemici della mia Chiesa”.   

Le SS. Vergine teneva lo stesso linguaggio raccomandando alla sua figlia di pregare per i grandi interessi del Papato e per l'Augusto Pontefice di Roma. 

Il 6 ottobre 1867 (festa della Madonna del Rosario), questa buona Madre le disse: “Voglio insegnarti una giaculatoria e tu mi farai grandissimo piacere dicendola per i bisogni della Santa Chiesa: Nostra Signora del Rosario, proteggete il Santo Padre... Nostra Signora del Rosario, convertite i nemici della Chiesa, e del Santo Padre”.  

In ciascun giorno di questo mese, la fortunata Sorella ricevé la visita della Regina del Cielo, la quale le faceva vedere quante grazie scendevano sul mondo per mezzo delle Sante Piaghe di Gesù e della sua materna intercessione.   

Dal 1867 alla morte di Pio IX, ma specialmente durante il Concilio Vaticano, stupisce il veder fino a qual punto la vita di Suor M. Marta venne associata a quella della Chiesa. La nostra umile Conversa, seguiva, per dir così, a distanza, i grandi avvenimenti di cui Roma subiva allora il contraccolpo. Essa partecipava alle angosce del Santo Pontefice. Sulla richiesta di N. Signore moltiplicava penitenze e preghiere e apprendeva dal Divin Maestro che “Sua Santità si manterrebbe sulla Santa Sede, ma nella tribolazione”.   

Il 26 aprile 1869, durante le invocazioni alle Sante Piaghe, che la Comunità faceva ogni giorno per i bisogni della  

Chiesa, Gesù Crocefisso si fece vedere alla sua Sposa. Il Sangue Divino scorreva in grande abbondanza dalle Sacre Piaghe: “Questo è per il mio Vicario Pio IX”, Egli disse. E il Sangue del Salvatore continuava a scorrere, ed Egli soggiungeva: “Questo, per i miei Ministri!.... per tutti, anche per quelli che non mi domandano la luce.”   

“Satana sta per muovere gli assalti più furiosi per tentare di annientare la Chiesa.”   

“Parecchie luci perderanno lo splendore e molti di coloro che sembran colonne, cadranno”. 

Ai primi del dicembre 1869 N. Signore ripete ancora: “ Figliuola mia, bisogna pregare per il Concilio.... Bisogna raddoppiare di fervore, giacché è dal Concilio che deve emanare la luce”.   

A questo tempo, il cilicio che la nostra cara Sorella portava notte e giorno, le si faceva talvolta così doloroso, che essa provava pena gravissima a sopportarlo. Gesù permetteva questo soprappiù di sofferenza perché le circostanze dell'ora critica esigevano sacrifici più eroici.  

Nel marzo 1870, il Divin Maestro annunziava: “I Padri del Concilio non sanno quando finirà... nessun può prevederlo”.   

Dal Sommo Pontefice, Suor M. Marta non separa i Vescovi, collaboratori del Papa e suoi fratelli in Gesù Cristo. E tra i Vescovi, quello della Diocesi diviene oggetto particolarissimo della sua figliale sollecitudine. Essa si sente obbligata a dedicarsi a Lui più che ad alcun altro. Nostro Signore gliene fa un dovere.  

Sarebbe interessante seguirla sotto questo rapporto. Ci si permetta di citare solamente una vera consegna religiosa data dal Pastore Sovrano per uno dei nostri venerati Pontefici. “Io voglio, dice Gesù, che quest'anima brilli in Cielo come una stella. Io non la ritirerò da questo mondo, che quando, con le vostre preghiere, le vostre sofferenze e, specialmente, con le vostre invocazioni delle SS. Piaghe, le avrete ottenuto questa splendida bellezza!”   

Qualche giorno dopo, Maria SS. le soggiungeva: “Essendo Egli Arcivescovo, la perfezione di quest'anima dev'essere completa. Essendo “vostro” Arcivescovo, la Comunità deve adornarlo. Per questo occorrono preghiere, Comunioni, sofferenze. Voi dovete coprirlo delle Palme che Egli deve portare in Cielo”.  

Insieme all'Episcopato, tutto il Clero secolare e regolare beneficava di questo apostolato che Gesù richiedeva alla sua Sposa.   

Per sostenere lo slancio delle sue immolazioni, N. Signore la illuminava vivamente sulla sublimità delle funzioni del Sacerdote, - la grandezza del suo ministero, - i pericoli e le difficoltà che lo circondano, - la necessità di una perfezione maggiore e, per conseguenza, di soccorsi più potenti: “I Sacerdoti e i Religiosi hanno ricevuto da Dio un grande onore nella grazia della loro vocazione. Essi devono renderne gloria a Dio santificandosi e aiutando la santificazione degli altri.” 

Colui che ammaestra gli altri, se non pratica ciò che insegna, è molto più colpevole e soffre maggiormente in Purgatorio.” 

“Nel caso opposto la ricompensa è incomparabilmente maggiore”.   

Alla sera della festa dei Morti (2 novembre 1869), Suor M. Marta vide svolgersi una meravigliosa teoria d'anime salenti al Cielo..... Essa poteva contemplarle, ma non avvicinarle. Due si staccarono da questa lunga processione e le vennero incontro. Erano due anime di Sacerdoti! La loro bellezza era superiore ad ogni umano concetto... Le dissero: “Noi abbiamo trovato la vera felicità, la vera gloria, la vera ricchezza!...” 

Il Celeste Direttore, faceva comprendere alla sua Discepola la grandezza di questa Divina potenza accordata ai successori degli Apostoli, di rimettere i peccati in Suo Nome e in virtù del Suo preziosissimo Sangue. La nostra Sorella Lo vedeva cadere su di lei al momento dell'assoluzione: “Io innaffio il mio giardino” le disse una volta il Salvatore. 

In una visione, che la colmò di gioia, la Vergine Maria le si mostrò come la potente protettrice e la custode delle anime consacrate. 

Suor M. Marta fu trasportata in luogo abbagliante di luce e di candore: “Figlia mia, le disse l'Immacolata, questo è il mio dominio, qui è la mia abitazione”. Sotto i piedi di Maria si agitava un mostro spaventoso con le fauci spalancate, da cui sortivano mille strumenti aguzzi e taglienti. Una voce disse: “Questo è per i Sacerdoti e i Religiosi”. La buona Conversa non capì, dapprima, il significato di questa visione. Il domani Gesù le spiegò che quegli orribili strumenti “rappresentavano le varie tentazioni, con le quali il demonio cerca di ferire, ingannare, far cadere le anime consacrate”. Che queste anime si rivolgano a Maria; il suo piede verginale schiaccia sempre la testa del serpente. 


Dopo la Confessione

 


Grazie ti rendo. Crocifìsso mio Bene, per l’immenso beneficio che mi procurasti mediante  questa santa Confessione. Io sento che mi ripeti ancora una volta: “Figlio, ti perdono, ma non  peccare mai più; non riaprire le mie piaghe, non lasciare entrare più il nemico nell'anima tua.  Oh, quante volte col peccato Mi scacciasti dal tuo cuore! Restituiscimi ora il mio posto, sii  fermo e costante e non offendermi più”. Mio Gesù, io propongo e prometto nel modo più  energico e assoluto di non peccare mai più. Ti assicuro che preferisco morire piuttosto che  offenderti di nuovo. 

Mamma Celeste, vieni anche Tu a ringraziare per me il mio Gesù. Tu sai quanto il mio cuore  sia arido e quanto incapace sia la mia lingua di parlare degnamente col mio Dio; supplisci Tu  alla mia incapacità: il tuo Cuore palpiti per Lui in vece mia e sciolga per me l’inno del  ringraziamento. Gesù mi ha concesso il suo perdono e Tu, Mamma mia, confermalo nella mia  anima con la tua materna benedizione. 

Serva di Dio LUISA  PICCARRETA