martedì 15 agosto 2023

Vi ho detto che vivere nella Divina Volontà significa vivere nel mio amore, trasmettere il mio amore, perché è quello che ho fatto quando ero sulla Terra.

 


Rosario - Messaggio UNICO


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


04 luglio 2023

Nostro Signore Gesù Cristo parla

Figlioli, il desiderio più grande e primario della vostra esistenza sia quello della salvezza. Che possiate tenere questa parola ben presente e ben scritta nella vostra mente e nel vostro cuore.

Salvezza, salvezza prima di tutto per la vostra anima, e poi salvezza per tutti i vostri fratelli e sorelle attraverso di voi.

Non si può dare ciò che non si ha, e sì (lingue...). Quando si desidera qualcosa, ma qualcosa che si vuole fare bene e con tutto il cuore, si approfondisce lo studio di quell'argomento, finché non si arriva a realizzare, nel modo migliore, ciò che si desidera. E così deve essere per la salvezza.

Se volete essere salvati, qual è il modo migliore, vi chiedo, ed è quello che vi ho lasciato. E lo avete tutto nelle Sacre Scritture, dove vi indico, con Divina Sapienza, le vie per raggiungere la salvezza, e cioè nella perfezione dell'Amore, perché sono venuto a darvi un'intera Evangelizzazione dell'Amore, ma di un Amore Vero, di un Amore Santo, di un Amore Divino,  dove la mia Presenza si vede per prima nella vostra presenza, nelle vostre opere, nei vostri pensieri, in tutto ciò che volete fare, e quando ci riuscite, mi ringraziate con tutto il cuore perché ho messo le mie parole, i miei pensieri nelle vostre azioni, e in questo modo ottenete la vostra salvezza e quella dei vostri fratelli.

Vi ho detto che vivere nella Volontà Divina è vivere nel mio Amore, trasmettere il mio Amore, perché è quello che ho fatto quando ero sulla Terra.

Le Scritture stesse parlano del fatto che non ho mai detto una parola o fatto qualcosa che non fosse a scopo di salvezza, o che fosse una parola che non servisse nemmeno a scopo di salvezza.

Se guardate le vostre azioni, perdete molto tempo in parole e azioni, perdete molto tempo in cose che, anche se buone, non sono utili per la vostra salvezza o per quella dei vostri cari; dovete trasformare tutto in amore.

Meditate prima di fare qualsiasi cosa: se quello che state per dire o fare è sigillato con il mio amore, in questo modo le vostre azioni saranno divinizzate, perché non agirete più da soli, ma al contrario lascerete che Io, il vostro Dio, agisca come voglio agire per essere presente, ancora una volta, sulla Terra attraverso di voi.

È difficile per la grande maggioranza di voi, perché dovete dimenticarvi di voi stessi e dovete pensare a Me tutto il tempo, e per voi questo è impossibile e forse, per dirla tutta, anche noioso.

Siete abituati a vivere cose che non sono buone per voi e per gli altri. Non pensate al bene degli altri e, quando ve ne rendete conto, le vostre preghiere di intercessione o le vostre preghiere per la vostra crescita passano in un attimo e credete che con uno, due, tre, cinque minuti potrete riparare alle tre, quattro o dieci ore in cui avete agito per il vostro piacere e non per il compito per cui siete venuti sulla terra, che, come vi ho detto, siete venuti per salvare le anime e per produrre amore.

Dovete imparare a rinnegare voi stessi, io stesso mi sono rinnegato e ho lasciato che il Padre mio mi dirigesse, e così, potete vederlo nelle Sacre Scritture, e quando gli ho detto: Padre, sia fatto come vuoi tu, nel momento della mia agonia, non come voglio io, ho voluto che fosse messo da parte il Calice, cioè la sofferenza che stavo per subire, una sofferenza che non meritavo, ma che ho fatto e subìto per il bene di ciascuno di voi.

Vi dico questo perché anche voi dovete imparare a rinnegare voi stessi, a lasciare che la mia Volontà vi guidi, vi conduca, vi indirizzi e vi salvi.

Non avete la Saggezza Divina che ho io, non sapete come agire in certi momenti e io posso guidarvi. Non sapete quando avrete una grave sofferenza, un incidente, mentre Io lo so e, se vi lasciate commuovere da Me, posso aiutarvi in molti modi affinché la vostra vita non sia più la stessa, ma sia la Vita del Dio intero in voi.

Per gli Angeli è una cosa troppo grande per loro, per Me, vostro Dio e Creatore, scendere ed entrare in una miniatura, come siete voi, in un nulla, in una minuscola polvere.

Quando vi dimenticate di voi stessi, quando rinnegate voi stessi, il vostro nulla diventa Divino, ed è allora che Mi lasciate agire in modo totale per il vostro bene e per il bene dei vostri fratelli.

Se volete amarMi veramente, se volete servirMi veramente, come Io ho servito mio Padre, vostro Padre, lasciate che Io entri in voi, agisca in voi e vi conduca su sentieri di perfezione, per il vostro bene, per il bene dei vostri fratelli e per dare gloria a nostro Padre Dio, e allora, quando vivrete il Cielo sulla Terra, sarete immensamente felici di aver raggiunto ciò che la grande maggioranza non raggiunge.

Grazie, Miei piccoli.


IL DOGMA DEL PURGATORIO

 


Pene del Purgatorio - Il religioso ammalato. - Durata d'un quarto d'ora al Purgatorio. - II fratello  Angelico. - Una religiosa defunta e la beata Quinzioni.- L'imperatore Maurizio. 


Ciò che ancora dimostra il rigore del Purgatorio è che il tempo più breve ivi sembra lunghissimo.  Tutti sanno che presto passano i giorni della gioia e sembrano corti, mentre ci torna lunghissimo il  tempo del patire. Oh! quanto lentamente scorrono le ore della notte per i poveri infermi che le  passano nell'insonnia e nei dolori! Oh! quanto sembrerebbe lungo un minuto, se durante questo  minuto si dovesse tener la mano immersa nel fuoco! Si può dire che più intense sono le pene che si  soffrono, e più lunga sembra la minima durata. Questa regola ci dà un nuovo mezzo d'apprezzare le  pene del Purgatorio. 

    Negli annali dei Frati Minori, sotto l'anno 1285, si trova il seguente fatto. Un religioso, che da  lungo tempo soffriva una dolorosa malattia, si lasciò vincere dallo scoraggiamento e supplicò Dio di  farlo morire per esser liberato dai suoi mali. Non pensava che il prolungamento della sua malattia  era una misericordia di Dio, che con ciò voleva risparmiargli le più rigorose sofferenze. 

    A risposta della sua preghiera, Dio incaricò il suo angelo custode di offrirgli la scelta, o di morire  immediatamente e sostenere tre giorni di Purgatorio, o di continuare per un anno ancora nella sua  malattia e poscia andare direttamente al Cielo. L'infermo non esitò, e scelse i tre giorni di  Purgatorio. Morì dunque all'istante ed andò al luogo d'espiazione. 

    Dopo un'ora venne a visitarlo nei suoi patimenti il suo angelo. Vedendolo, il povero paziente si  lamentò perché l'avesse lasciato si lungo tempo nei suoi supplizi. «Eppure, aggiunse, mi avevate  promesso che non vi sarei stato che tre giorni. - Quanto tempo, domandò l'angelo, pensate voi d'aver  già patito? - Almeno parecchi anni, rispose, ed io non doveva soffrire che tre giorni. - Sappiate,  riprese l'angelo, che non è che da un'ora che vi trovate qui. Il rigore della pena v'inganna circa il  tempo, facendo che un istante vi sembri un giorno, ed un'ora degli anni. ­ Ohimè! disse allora gemendo, ben fui cieco, ben imprudente nella scelta che feci. Pregate Dio, mio buon angelo, che mi  perdoni e mi permetta di ritornare sulla terra. Sono pronto a soffrire le più crudeli malattie non solo  per un anno, ma per tutto quel lungo tempo che a lui piacerà. Piuttosto dieci anni di dolorose  malattie che un'ora sola in questo soggiorno d'inesprimibili torture». 

    Il seguente fatto è tolto da un pio autore citato dal P. Rossignoli (24). Due religiosi d'eminente  virtù vicendevolmente si eccitavano a condurre la più santa vita. Uno di essi s'infermò, e per visione  conobbe che ben presto morirebbe, che sarebbe salvo, e che solo rimarrebbe in Purgatorio fino alla  prima messa che si celebrerebbe per lui. Pieno di gioia a questa notizia, s'affrettò di farne parte al  suo amico, e lo scongiurò di non tardare dopo la sua morte a celebrare la messa che doveva aprirgli  il Cielo. 

    Morì l'indomani mattina, ed il suo santo compagno, senza perder tempo, andò ad offrire per lui il  divin sacrifizio. Finito questo, facendo il suo ringraziamento e continuando a pregare per il defunto,  questi gli apparve raggiante di gloria; ma con amichevole lamento gli domandò perché aveva tanto  differito a celebrare quella sola messa di cui aveva bisogno. - «Mio fortunato fratello, rispose il  religioso, ho tanto differito, voi dite? Non vi capisco. - Eh! non mi avete forse lasciato partire più di  un anno, prima di dir la messa per me? - Fratello mio, vi dico il vero, subito dopo la vostra morte  cominciai il santo sacrifizio: non vi fu l'intervallo di un quarto d'ora». Allora il beato esclamò: «Oh!  quanto dunque son terribili queste pene espiatrici, dacché mi fecero credere lunghissimo tempo il  breve spazio di alcuni minuti! Servite Dio, fratel mio, con esatta fedeltà onde evitare siffatti  castighi. Addio; io volo al Cielo, ove ben presto verrete a raggiungermi». 

     Questo rigore di giustizia riguardo alle anime più ferventi, si spiega colla infinita santità di Dio  che scopre macchie in ciò che a noi si presenta di più puro. Gli annali dell'Ordine di S. Francesco  (25) parlano d'un religioso per la sua eminente pietà soprannominato l'Angelico. Morì santamente in un convento dei Frati Minori a Parigi, ed uno dei suoi confratelli, dottore in teologia, persuaso che  dopo una vita sì perfetta fosse andato diritto al Cielo e che non avrebbe abbisognato di preghiere,  omise di celebrare per lui le tre messe d'obbligo secondo lo statuto per ogni defunto. Dopo alcuni  giorni, meditando, passeggiava in un luogo solitario, quando a lui si presentò il defunto, tutto  circondato di fiamme, e con voce lamentevole gli disse: «Caro maestro, vi scongiuro, abbiate pietà  di me! - Ecchè! fratello Angelico, abbisognate del mio soccorso? - Io sono ritenuto nel fuoco del  Purgatorio, ed aspetto il frutto del santo sacrifizio che tre volte dovevate offrir per me. - Amatissimo  fratello, credetti che già foste in possesso della gloria. Dopo una vita fervente ed esemplare come la  vostra, non potei immaginare che vi rimanesse qualche pena da scontare. - Ohimè! ohimè! riprese il  defunto, nessuno crederebbe con quale severità Iddio giudica e punisce la sua creatura. L'infinita  sua santità scopre nelle migliori nostre azioni dei lati difettosi, imperfezioni che a lui dispiacciono.  Si fa render conto fino all'ultimo quattrino: usque ad novissimum quadrantem». 

    Nella Vita della B. Stefanina Quinzioni (26), religiosa domenicana, si parla d'una suora, chiamata  Paola, che morì nel convento di Mantova, dopo una lunga vita, santificata colle più eccellenti virtù.  Il corpo era stato portato alla chiesti e, scoperto, collocato nel coro in mezzo alle religiose. Durante  l'ufficio, la B. Quinzioni si era inginocchiata presso la bara, a Dio raccomandando la defunta, a lei  stata carissima; quando quella tutt'ad un tratto, lasciando cadere il crocifisso postole fra le mani,  stende il braccio sinistro, e pigliata la mano destra della beata, strettamente la serra, come farebbe  un'inferma che nell'ardore della febbre chiede soccorso ad un'amica. Per un tempo considerevole la  tenne stretta, poscia ritirò il braccio, che inanimato ricadde nella bara. Le religiose, stupite per  questo prodigio, ne domandarono la spiegazione alla beata. Rispose che, quando la defunta le  serrava la mano, una voce non articolata le aveva parlato nel fondo del cuore, dicendo  «Soccorretemi, mia sorella, soccorretemi nei terribili supplizi che patisco. Oh! se sapeste la severità  del Giudice che vuole il nostro amore! Quale espiazione esige pei menomi falli prima d'ammetterci  alla ricompensa! Se sapeste quanto bisogna essere puri per veder la faccia di Dio! Pregate, pregate e  fate penitenza per me, che più non posso aiutarmi». 

    La beata mossa dalla preghiera della sua amica, si abbandonò ad ogni sorta di penitenze e d'opere  soddisfattorie, finché una novella rivelazione le fece conoscere che suor Paola era finalmente  liberata dai suoi supplizi ed ammessa alla gloria. Riferisce la storia (27) che l'imperatore Maurizio,  ad onta delle sue buone qualità che l'avevano reso caro a S. Gregorio Magno, sul finire della vita  commise un fallo considerevole e l'espiò con una esemplare penitenza. 

    Avendo perduto una battaglia contro il re degli Avari, ricusò di pagare il riscatto dei prigionieri,  sebbene per testa non si chiedesse che la sesta parte d'un soldo d'oro, il che faceva meno d'una lira  di nostra moneta. Questo sordido rifiuto fece montare in tale collera il barbaro vincitore, che tosto  fece trucidare i soldati romani in numero di ben dodicimila. Allora l'imperatore conobbe il suo fallo,  e tanto vivamente lo sentì che inviò denaro e ceri alle chiese principali ed ai principali monasteri  perché vi si pregasse il Signore di punirlo piuttosto in questa che nell'altra vita. 

   Queste parole furono esaudite. L'anno 602, avendo voluto obbligare le sue truppe a passar  l'inverno al di là del Danubio, con furore si ammutinarono, cacciarono il loro generale Pietro,  fratello di Maurizio, e proclamarono imperatore un semplice centurione di nome Foca. La città  imperiale seguì l'esempio dell'armata. Maurizio fu obbligato a fuggire di notte, dopo aver  abbandonato tutte le insegne della sua potenza, che altro non facevano che spaventarlo. Tuttavia fu  ancora riconosciuto. Fu arrestato colla sua moglie, con cinque suoi figli e le tre figlie, ossia tutti i  suoi figliuoli, ad eccezione del maggiore di nome Teodosio, che già aveva fatto coronare imperatore  e che per allora sfuggì al tiranno. Maurizio ed i cinque suddetti figli furono senza pietà sgozzati  vicino a Calcedonia. La carneficina cominciò dai giovani principi, fatti morire sotto gli occhi di  quel padre infelice, che non si lasciò sfuggire una sola parola di lamento. Pensando alle pene  dell'altra vita, si stimava fortunato di poter soffrire nella vita presente; e durante tutta la strage, dalla  sua bocca non uscirono che quelle parole del salmista: Signore, giusto voi siete e retti sono i vostri  giudizi (Salmo 118). 

Padre F. S. SCHOUPPE d. C. d. G.

(Ti voglio con la valigia in mano)

 


Messaggio ricevuto il 31 luglio 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il mio amore per darti un altro messaggio che viene dal mio Sacro Cuore. Sono venuto a darti tutto perché tu sappia che sto arrivando molto presto, per portare via tutti quelli che sono miei e per condurti in un luogo dove non ti accadrà nulla. Tutto ciò che vi aspetta non è lontano, perché ho preparato tutto! Perché il mio nemico sta venendo per portarvi via da Me e questo non può accadere. Non diventate increduli, ma restate forti di tutto ciò che vi dico, perché vi voglio preparati con la preghiera e il digiuno. Il mio tempo è che siate preparati, perché il nemico sta venendo ad attaccare tutti i miei figli e io non voglio questo.

Perciò vi invito a prepararvi con la valigia in mano e ad aspettarmi, perché il tempo è molto breve. Sì, figli miei, vi sto aspettando a braccia aperte, ma voglio che facciate la vostra parte, in modo da non rimanere indietro. Dite ai vostri figli i miei desideri, perché vi amo tutti e voglio vedervi felici con tutti insieme. Aspetto tutti, ma per quelli che sono Miei (noi credenti) non voglio perdervi. Sì, figli miei, preparatevi! Non lasciate ciò che è meglio, perché il resto sarà per dopo. I miei figli mi appartengono, anima e corpo, tutti sono templi di Dio. Voglio che tutti agiscano, per questo vi aspetto, perché tutto passerà, ma le mie parole sono di vita eterna.

Aspetto ognuno di voi, vi voglio con la valigia in mano perché tutti vedano che siete preziosi per Me. Spero che siate preparati, perché c'è così poco tempo. Voglio che diate la notizia a tutti i miei figli che sono preparati, perché vengo come un ladro nella notte per portare via quelli che mi appartengono, perché mi siete costati cari.

Io sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Maria De Jesus Coelho

Assunzione della Madonna al Cielo

 


Secondo le contemplazioni 

della pia Suora STIGMATIZZATA 

Anna Caterina Emmerick 


Mentre alcuni Apostoli e numerose sante donne erano assorti in preghiera e  intonavano cantici sacri nel giardino dinanzi alla grotta celata, vidi ad un tratto una  gloria formata da tre Cori d'Angeli e di anime buone che circondavano  un'apparizione: Gesù Cristo, con le sue Piaghe risplendenti di luce intensa era vicino  all'Anima di Maria Santissima. I Cori angelici erano formati da fanciulli, tutto era  indistinto poiché appariva solo in una grande forma di luce. Vidi però l'Anima della Santa Vergine seguire l'Immagine di Gesù, scendere con il Figlio per la rupe  del Sepolcro, e subito dopo uscirne con il proprio Corpo risplendente fra torrenti di  viva luce, quindi La vidi risalire col Signore e con tutta la gloria angelica verso la  Gerusalemme celeste. Dopo di che disparve ogni splendore ed il Cielo silenzioso e  stellato tornò a chiudersi sopra la terra. Vidi che le pie donne e gli Apostoli si  gettarono col volto a terra, poi guardarono in alto, con stupore e profonda venerazione.  Vidi pure che alcuni, mentre facevano ritorno alle proprie case pregando, nel passare  dinanzi alle stazioni della Via Crucis, si erano fermati improvvisamente per  contemplare stupiti la scia di luce sulla rupe del Sepolcro. Con questo prodigio il  Santo Corpo della Madre di Dio fu Assunto al Cielo. Allora gli Apostoli si ritirarono.  Essi meditarono e riposarono in rudimentali capanne da loro stessi costruite fuori della  casa della Santa Vergine. Alcune donne invece, rimaste ad aiutare l'ancella in casa, si  erano coricate nello spazio dietro al focolare, dove l'ancella di Maria Santissima aveva  sgombrato ogni cosa. L'oratorio appariva sgombro ed era come una piccola cappella,  nella quale gli Apostoli pregarono e celebrarono la Santa Messa il giorno dopo. Al  mattino, mentre gli Apostoli pregavano in casa, vidi giungere Tommaso con due  discepoli: Gionata e un altro molto semplice, che veniva dal paese dove aveva regnato  il più lontano dei Re Magi. Tommaso, appena appresa la notizia della morte di Maria  Santissima, pianse come un fanciullo e s'inginocchiò con Gionata davanti al giaciglio  della Vergine. Le donne frattanto si erano ritirate e l'altro discepolo, seguendo le  istruzioni di Tommaso, attendeva fuori della casa. Vidi i nuovi arrivati pregare per  molto tempo nella stessa posizione. Gli Apostoli, appena terminate le loro preghiere, li  rialzarono, li abbracciarono e diedero loro il benvenuto offrendo pane, miele e qualche  altro rinfresco nel vestibolo della casa. Poi, tutti insieme, si raccolsero ancora in  preghiera. Tommaso e Gionata espressero quindi il desiderio di visitare il Sepolcro  della Santa Vergine; allora gli Apostoli, e tutti gli altri, accesi i lumi che erano  preparati sulle aste, si recarono al Sepolcro percorrendo la Via Crucis. Non parlarono  molto ma meditarono profondamente alle singole stazioni i patimenti del Signore e il  dolore della sua Santa Madre. Arrivati alla caverna del Sepolcro s'inginocchiarono  tutti, poi Tommaso e Gionata si diressero frettolosamente all'entrata della grotta,  Giovanni li seguì. Due discepoli scostarono i rami degli arbusti che la nascondevano; i  due Apostoli entrarono con Giovanni e s'inginocchiarono con rispettoso timore dinanzi  al letto sepolcrale della Vergine. Allora Giovanni si avvicinò alla bara e, dopo aver  slegato le strisce, aprì il coperchio. Si avvicinarono con le fiaccole e, con profonda  commozione, osservarono che le lenzuola funerarie erano vuote, sebbene  conservassero la figura del prezioso Santo Corpo. Giovanni gridò forte agli altri:  "Venite e guardate il miracolo! Il Santo Corpo non c'è più". A due, a due, entrarono  tutti nell'angusta grotta e constatarono che le lenzuola mortuarie erano vuote. Come ad  un solo comando, tutti, qua e là, fuori e dentro la grotta, s'inginocchiarono rapiti dalla  più profonda commozione, invocando la dolce Madre. Allora si rammentarono di  quella nube bianca e luminosa che avevano visto librarsi in alto subito dopo la  sepoltura della Madonna. Vidi Giovanni raccogliere con profondo rispetto i panni  funerari della Santa Vergine dal sarcofago. Li piegò, li dispose insieme e li prese con  sé dopo aver calato il coperchio sulla bara ed averla assicurata con i legacci neri.  L'ingresso fu chiuso di nuovo con gli arbusti e tutti percorrendo ancora la Via  Dolorosa, pregarono i Salmi. Vidi Giovanni deporre con rispetto le lenzuola sul  tavolo, dinanzi all'oratorio della Vergine. Li vidi pregare, mentre Pietro meditava in  disparte, forse per prepararsi alla Santa Messa. Infatti dopo poco Pietro celebrò  l'Ufficio solenne dinanzi all'oratorio di Maria Sanhssrma. Gli altri cantavano in coro.  Vidi gli Apostoli ed i discepoli raccontarsi le esperienze e tutto quello che succedeva  durante la loro missione nel mondo per l'evangelizzazione dei popoli. In quel periodo  fecero molti esercizi di devozione. Poi i discepoli si congedarono per ritornare tutti ai  loro compiti. Nella casa di Maria Santissima quindi rimasero solo gli Apostoli,  Tommaso, il suo servo fedele e Gionata. Li vidi intenti per alcuni giorni ad abbellire la Via Crucis: tolsero le erbacce e al loro posto piantarono fiori e belle piante; pulirono  ed abbellirono il giardino; tracciarono una nuova via intorno alla sommità della collina  e praticarono nella roccia un'apertura, attraverso la quale si poteva vedere il letto sepolcrale in cui aveva riposato la Madre di Gesù Cristo. Infine eressero sulla  grotta del sepolcro una cappelletta con un piccolo altare, dietro al quale sospesero un  drappo ricamato con l'immagine della Madonna. Era un lavoro molto semplice in cui  la Madre di Dio veniva rappresentata nella sua veste festiva di colore nero, turchino e  rosso. La casa di Maria Santissima fu trasformata in una chiesa, vi si svolse la Santa  Messa nella quale tutti pregarono in ginocchio con le mani protese in alto, verso il  Cielo. L'ancella e alcune donne rimasero ad abitare la casa con due discepoli, uno di  questi era un pastore nativo delle rive del Giordano. Gli abitanti della santa casa  ebbero il compito di occuparsi della direzione spirituale dei fedeli dei dintorni. Gli  Apostoli quindi si separarono: Bartolomeo, Simone, Giuda, Taddeo, Filippo e Matteo  partirono per ritornare dov'era la missione di Dio. Gli altri percorsero insieme la  Palestina e poi si separarono. Giovanni rimase ancora qualche tempo nella casa. Molte  donne e discepoli ritornarono a Gerusalemme dove Maria di Marco fondò una  comunità claustrale di venti donne. 

Il 22 agosto Anna Caterina Emmerick così concluse le visioni sulla vita della  Madre di Dio: 

"Solo Giovanni si trova nella casa della Madonna, tutti gli altri se ne sono già andati.  Egli, secondo la volontà della Santa Vergine, divise le sue vesti fra l'ancella e l'altra  donna. Fra quelle preziose vesti ve n'erano ancora alcune donate dai Santi Magi. Ne  vidi due bianchissime come la neve, mantelli assai lunghi, alcuni veli, come pure delle  coperte e dei tappeti; anche quella veste a strisce che Maria indossò a Cana e durante  la Via Crucis di Gerusalemme. Posseggo una breve lista di tutti i vestiti della  Madonna. Alcune di queste magnifiche reliquie si conservano ancora nella Chiesa,  come per esempio quella bella veste nuziale color celeste, trapuntata in oro e coperta  di rose, con la quale si fece un paramento per la chiesa di Bethesda in Gerusalemme.  Maria Santissima ha indossato quella veste soltanto il giorno delle nozze. A Roma  vengono custoditi alcuni indumenti della Madonna come sacratissime reliquie". Tutta  questa storia, le vicende ed i viaggi si compirono nel segreto di una vita silenziosa,  forgiata nell'amore e nel dolore, che non conosceva l'inquietudine e l'agitazione dei  nostri giorni. 


O Maria, Madre di Dio, riversa su tutta l’umanità il fiume di grazie che sgorga dal Tuo amore infuocato

 


O Maria, Madre di Dio, riversa su tutta l’umanità il fiume di grazie che sgorga dal Tuo amore infuocato, ora e nell’ora della nostra morte! Amen.


 Magnificat

“L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili. Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

  Ave Maria

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne è benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.


A BREVE SI SCATENERÀ L’INFERNO SULLA TERRA.

 


Carbonia 13.08.2023

A breve si scatenerà l’Inferno sulla Terra.

Figli miei, questa è l’ultima pagina di un tempo meno doloroso di quello che vi attende.

Amati, vi dico queste parole per farvi capire che dovete prendere la saggia decisione di salvarvi, tornando Me, a Colui che è il vostro Dio Creatore.

  • La vita sulla Terra sta per cambiare aspetto,
  • il Demonio manifesterà presto la sua grande pazzia!
  • La Terra sarà scossa in tutte le sue parti,
  • l’uragano della morte è in arrivo:
  • Satana vuole distruggere l’uomo assieme al Pianeta che abita.

Miei amati Figli,

  • non dubitate di queste mie parole, per non trovarvi poi spiazzati quando vi troverete di fronte agli eventi.
  • In verità sappiate che il Mio intervento è a breve.
  • Le cateratte dei cieli si apriranno!
  • Folgori si abbatteranno sulla terra!
  • I miei figli si sono schierati con Satana, contro il loro Dio Creatore!

Popolo mio! Amato Popolo mio!

  • Torna a Me, oggi non riesci minimamente a immaginare ciò che Satana sta per regalarti…
  • un mondo di morte è stato preparato per chi non si ravvedrà.
  • Questa falsa libertà che vi è stata data (da Satana) si tramuterà in schiavitù, …
  • non siete per nulla liberi Figli miei,
  • il progetto del maledetto Serpente è quello di abbagliarvi con le sue false luci per farvi cadere nella sua rete mortale.

Popolo mio! Amati Figli del Padre vostro,

  • è con immenso dolore che vi dico queste cose, …
  • non per spaventarvi, ma per aprirvi gli occhi.
  • Io desidero la vostra salvezza:
  • operate secondo le mie direttive,
  • tornate al vostro Dio Creatore!
  • Scioglietevi dalle catene infernali di Satana!
  • Non vi resta molto tempo, Figli miei, i giochi sono fatti;
  • è urgente che provvediate alla vostra salvezza: convertitevi!!!
  • Chiedete perdono per avere offeso il vostro Dio Amore.

Dio Padre esulterà di gioia per ogni figlio che tornerà a Lui pentito e, abbracciandolo con amore, gli dirà: «Ecco, Figlio mio benedetto, il Padre tuo ti perdona; entra anche tu a godere del mio Regno d’amore e felicità eterna, preparato per tutti i figli di Dio!».

Non perdete altro tempo, vi dico e vi ripeto: a breve si scatenerà l’Inferno sulla Terra.

Avete poco tempo per chiedermi perdono dei vostri peccati e salvarvi! Amen.

Dio salva!


 

lunedì 14 agosto 2023

Adorazione

 


(Io sono la Luce, la Verità e la Vita)

 


Messaggio ricevuto il 30 luglio 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Ti darò tutto ciò che il Padre desidera dare, per il bene di tutti i miei figli che chiamo alla gloria eterna. Tutti sono chiamati, ma pochi sono scelti. Ma vi invito ad accettare tutto ciò che voglio dare, perché siete stati scelti da Me e il Padre vuole darvi la Vita Eterna, ma molti non la vogliono, perché hanno paura del mio Amore. Io sono la Luce del Mondo, non potete fare nulla se non aprite un cammino verso la Santità. Il mio Amore è la Verità, e questa Verità deve essere detta, non importa a chi faccia male, ma molti non vogliono ascoltare la Verità che viene da Me, per questo non prendono le cose sul serio come dovrebbero.

Hanno paura che Io non parli ai miei figli, che si aprono da cuore a cuore, perché Io posso parlare a tutti voi solo attraverso il vostro cuore, se non ascoltano il loro cuore, non possono sentirmi. Perciò voglio che i vostri cuori siano aperti alla Verità che viene da Me, il vostro Dio Tre Volte Santo (Padre, Figlio e Spirito Santo). Nessuno può ascoltare se non viene dal suo cuore, ma i vostri cuori devono essere puliti per ricevermi. Quale Padre non vorrebbe entrare nel cuore di un figlio? Ma se non volete donarlo (il vostro cuore) completamente, non posso fare nulla, perché l'amore viene dal vostro cuore al mio. Quindi tutti coloro che mi ascoltano e si donano completamente, da cuore a cuore, allora io sarò lì a darvi le mie parole di verità e di amore, perché l'amore vi parla dal cuore ed è lì che mi troverete.

Io sono la Luce, la Verità e la Vita, chi vuole stare con Me deve donarsi dal cuore, perché è così che posso trovarvi, figli miei. Vi invito ad aprire il vostro cuore nel Mio Cuore per l'Amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

Maria De Jesus Coelho

L'obbedienza è la Volontà di Dio in tutto.

 


LETTERA 52   

A Fr. Alfonso Kolbe, Grodno S.l.G.C.  

Zakopane 8 XII 1920  


Caro fratello!  

 Malgrado le «vacanze» per la cura1, non ho molto tempo a disposizione, per questo non ho risposto subito. Trascorro le mie giornate passeggiando, stando a letto ecc., in una parola curandomi.  

La mamma m'ha fatto sapere della tua partenza e mi ha pure spedito la tua cartolina da Varsavia e la lettera da Grodno2.  

 (È già l’11 XII e quasi le 9,30 di sera, quando mi metto di nuovo a scrivere).  

L'obbedienza è la Volontà di Dio in tutto.  

 Per quanto riguarda la M.I., è chiaro che noi siamo uno strumento nella mano dell'Immacolata, perciò dobbiamo agire solo in quanto Ella lo desidera (e questo si dimostra soltanto con l'obbedienza). Anch'io adesso mi limito ad agire come un semplice membro, in modo alquanto limitato, perché Ella vuole così. L'Immacolata mi ha permesso di avvicinare gli studenti universitari che dimorano nella loro casa di cura «Bratnia Pomoc»3. Hanno fama di miscredenti e in realtà lo sono. L'amministrazione è socialista (così dicono) e coloro che la compongono chissà quali idee hanno in testa. Ora sono loro che mi invitano (vale a dire una cerchia ristretta di pazienti, universitari) e con molte insistenze, per trattare con loro questioni religiose. Ho organizzato, perciò, una breve serie di conversazioni apologetiche, durante le quali ognuno aveva la possibilità di prendere liberamente la parola. Si è passati dall'esistenza di Dio fino alla divinità di Gesù Cristo. Si sono perfino comperati il Nuovo Testamento dello Szczepariski, Wieczory nad Lemanem [Serate sul Lemano, di Mariano Morawski, S.J.] e la Apologetica di Bartynowski. Ma anche in questo mi voglio tenere entro giusti limiti per non nuocere alla mia salute. Talvolta accadevano scenette graziose durante le conversazioni, ma purtroppo non ho il tempo di descriverle.  

 Stiamo attenti a non fare nella M.I. più di quanto l'obbedienza permette, perché altrimenti non agiremmo più come strumenti nelle mani dell'Immacolata. Ti raccomando di riflettere sulla dogmatica, soprattutto su quella fondamentale. 

Tutto ciò che mi scrivi è buono e secondo lo spirito francescano, ma se la mamma non ti mandasse né lettere  né marchi, allora tutto ciò sarebbe ancor più secondo lo spirito francescano.  

 Prega intensamente l'Immacolata per la mia conversione.  

Tuo fratello  

Fr. Massimiliano M. Kolbe  


 Oh!4 se tu potessi trovare la canzoncina alla Madonna: «J'irai la voir un jour; Au ciel à ma patrie J'irai voir Marie; Ma joie et mon amour. (bis) Au ciel, au ciel, au ciel J'irai la voir un jour», ma in polacco, con la melodia (a una voce). In Italia la cantavamo in francese: è bellissima. Un novizio mi disse di averla ascoltata in una chiesa di suore (?) a Wilno (in polacco) e... di aver pianto dalla commozione. Perciò, se la potrai trovare, fammela avere.  

 Per il disagio che ti viene dalle mie lettere5 (come mi hai scritto), penso che debba essere proprio così, poiché anche lo scultore non riuscirà mai a trasformare un blocco di pietra in una statua con sole carezze, ma deve scalpellare e cesellare.  

 Auguro buone feste e felice Anno Nuovo a te e ai Padri Floriano e Innocenzo.  

Fr. Massimiliano M. Kolbe  

-------------------------- 

(1) La cura di P. Massimiliano a Zakopane durò dal giorno 11 VIII 1920 fino al 28 IV 1921 - cf. DM p. 29-37. - (2) Ai primi di novembre del 1920 Fr. Alfonso Kolbe fu trasferito a Grodno per curarsi. - (3) Aiuto Fraterno - era situata non molto lontano dall'Ospedale Climatico, dove dimorava P. Massimiliano. Nella casa universitaria non c'era il cappellano e il direttore generale vedeva mal volentieri qualsiasi servizio religioso e lo permetteva solamente in via eccezionale. In questa casa di cura P. Massimiliano svolse un'attività abbastanza intensa: organizzava, per i degenti, delle conferenze religiose al giovedì; chiamato di giorno o di notte accorreva dai malati per confortarli spiritualmente. La cappella si trovava nell'Ospedale Climatico; nelle domeniche e nelle feste i più volenterosi vi si recavano per la s. Messa, anche dalla casa di cura universitaria. - (4) Da qui inizia un secondo foglietto, simile al primo quanto alla qualità della carta e dell'inchiostro, perciò sono stati riuniti, ma non è escluso che il secondo sia l'ultima parte di un'altra lettera. - (5) Nella lettera del 13 IX 1920 Fr. Alfonso scriveva a P. Massimiliano: «Le tue parole a voce o scritte producono in me strani effetti, cioè mi affliggono. Ma questo è amor proprio, subdolo, nascosto, che mi spinge a scoraggiarmi per la mia inferiorità nel servizio all'ideale. Perciò reprimo, come posso, energicamente questo senso di scoraggiamento e mi metto a lavorare con maggior fervore». Nella lettera del 28 X 1920: «Qualche cosa di strano succede in me. Quando parlo con gli altri della dignità e responsabilità del sacerdote, mi pare di essere ormai vicino all'ideale di apostolo di Cristo; ma non appena tu ti rivolgi a me con la parola o con uno scritto, provo come una disillusione e una tentazione di scoraggiamento, una sensazione di umiltà e il desiderio di intensificare il lavoro per una migliore preparazione».  


SONO ANIMALI VESTITI DA UOMINI

 


Figli miei, la persona è composta da anima e corpo e mentre il corpo è effimero, l'anima, figli miei, è immortale. Io, Gesù, vi parlo.

E poiché l'anima è immortale, ha avuto un inizio e non avrà mai fine, è per questo che io, Dio Altissimo, sono venuto sulla terra per soffrire per voi e redimervi, salvandovi dalla perdizione eterna. Ma innumerevoli persone camminano in questa vita ignorando questa verità e se c'è chi non la ignora, è lo stesso, perché vive solo per il corpo al quale non nega alcun piacere che sia buono o meno. Io, Gesù, vi parlo.

Il mondo con il suo inquinamento vi ha influenzato a tal punto che non siete persone, ma animali che vivono per e per dare al corpo ogni tipo di piacere e assolutamente nulla, niente, all'anima. Figlioli, se vi avessi fatto animali mi dareste più gloria di quanta me ne diano molti di voi adesso, e io, che mi preoccupo di salvarvi perché sono soprattutto Padre, cerco di avvertirvi, di toccare la vostra anima perché riflettiate, ed è come se toccassi una pietra, non vi interessano affatto le cose dello spirito o quelle di Dio. Io, Gesù, vi parlo.

Quando mio Padre vede tanta indifferenza nei confronti della mia incarnazione e redenzione, si arrabbia con quelle generazioni che non vogliono avere nulla a che fare con lo spirituale e arrivano alla fine della loro vita con le mani completamente vuote, perché non hanno saputo alzare gli occhi un po' più in alto e cercare Dio, che è il loro Padre, durante il loro tempo in questo mondo. Così, figlioli, voi stessi vi eliminate dal cammino verso il Cielo. Non volete avere niente a che fare con le mie leggi, niente con ciò che è stato rivelato attraverso i profeti, niente con ciò che dice la Bibbia, e vi preoccupate solo di dare al corpo ogni tipo di benessere ad ogni costo, anche a costo della vostra salvezza eterna. Voi ipotecate una vita di pochi anni per un'eternità senza fine, e questo, figli miei, non vi passa per la testa, perché non volete rinunciare al vostro benessere e rimandarlo nemmeno un po' a favore della vostra anima, che, ripeto, è immortale.

Chiedo a tutti coloro che sono consapevoli che la loro anima è immortale di pregare e di offrirsi per coloro che non credono, affinché la grazia operi nei loro cuori e rimandino il loro atteggiamento.  Create catene di preghiere e sacrifici per i peccatori che non vogliono nulla, non vogliono avere a che fare con le cose dello spirito e sono animali in abiti umani. Io, Gesù, vi parlo e vi istruisco.

La verità sui disastri naturali: visioni soprannaturali di un mondo lacerato dal peccato

 

Il rimedio celeste per i disastri naturali prodotti dai peccati degli uomini.

I disastri in natura sembrano essere aumentati negli ultimi decenni.

L'establishment sostiene che sono prodotti dall'attività degli esseri umani, e quindi cercano di limitare gli interventi umani sulla natura.

Il che probabilmente produrrà più problemi che benefici.

Perché non si rendono conto che, senza in ogni caso i disastri prodotti dall'attività umana, sono il frutto del peccato in cui vivono gli uomini.

Qui parleremo di ciò che Dio stesso dice sulla causa dei disastri nella Scrittura, e delle visioni profetiche che la Madonna ha dato al veggente Edson Glauber, di come funziona e qual è il rimedio che il Cielo sta proponendo.

Coloro che sono convinti che i disastri che si stanno verificando in natura siano dovuti ai cambiamenti climatici sulla Terra, sostengono che il cambiamento è prodotto dall'attività umana.

In altre parole, inondazioni, cicloni, tempeste, grandinate, terremoti, tsunami, frane, valanghe, incendi, siccità, desertificazione, glaciazioni e scioglimento dei ghiacciai, sono di origine antropica, causati dall'uomo.

Forse, ma se sono state causate dall'uomo, in ogni caso, sono la conseguenza del peccato originale, che è la causa ultima della rottura dell'armonia con il disegno di Dio.

Poiché Dio è il padrone della natura e del tempo, come dice Geremia 10: "Alla sua voce c'è un tumulto di acque nel cielo, e fa sì che le nuvole si alzino dall'estremità della terra; Fa fulmini con la pioggia e attira il vento dai suoi serbatoi".

In Genesi 3:17 è molto chiaro come questo ebbe inizio, quando Yahweh dice ad Adamo:

"Per aver udito la voce di tua moglie e aver mangiato dell'albero dal quale ti ho comandato, dicendo: 'Non ne mangerai', dannati la terra per amor tuo; Con il lavoro ne mangerai tutti i giorni della tua vita".

E il Catechismo della Chiesa Cattolica lo spiega ai numeri 399 e 400, dicendo che la Scrittura mostra le drammatiche conseguenze di questa prima disobbedienza.

L'armonia con la creazione è rotta e la creazione visibile è diventata estranea e ostile all'uomo.

Quindi il peccato originale non solo ha colpito gravemente la natura umana, ma anche la natura stessa delle cose, delle piante e degli animali.

Era come un'esplosione atomica, la cui onda d'urto avvolgeva e torceva l'intero cosmo.

Il disordine prodotto da Adamo ed Eva si riverberò su tutti gli esseri viventi e sulla Terra, e il caos entrò nelle leggi della natura, senza abolirle.

Ha corrotto l'intero pianeta, facendogli perdere l'equilibrio tra le sue forze, armoniosamente stabilite dal Creatore.

E questo è ulteriormente accelerato oggi dalla crescita dei peccati dell'umanità.

La Madonna lo ha comunicato molte volte, ma forse i messaggi più espliciti sono state le visioni che ha mostrato a Edson Glauber, che sono state disegnate da lui e oggi conserviamo quel documento.

All'apparizione del 2 dicembre 2015, Edson ha ricevuto un messaggio e lo ha accompagnato con quattro grafici profetici raffiguranti le visioni che la Madonna gli ha mostrato.

Il messaggio in quel momento diceva che,

"L'amato Cuore di mio Figlio è indignato perché il mondo è in grande cecità spirituale.

Il Padre è indignato per i peccati del mondo, e la sua mano pesa sulla Chiesa e sull'umanità ingrata.

Pregate molto e offrite riparazione perché molti non credono più, hanno il cuore impuro e le mani sporche per i loro errori".

Ha aggiunto:

"Io, vostra Madre Immacolata, intervengo per ottenere più misericordia per voi e per il mondo.

Ritornate al Signore! Chiedetegli perdono, ed egli avrà pietà di tutti voi.

Verrà un grande male e molti soffriranno e daranno la vita nel dolore e nel sangue".

La prima visione che fu disegnata da Edson in quel momento, mostra la Madre di Dio su tutto il mondo, versando le sue lacrime per la grave situazione di peccati e abominazioni che inquinano la Terra.

Le parole che appaiono nel grafico sono la costante supplica della Madonna per due secoli, di pregare per il mondo.

Non solo Cristo, ma anche la Madonna, che è la Corredentrice del genere umano, porta il peso dei peccati del mondo.

Gli uomini con i loro peccati hanno veramente crocifisso il Figlio di Dio e la sua Madre Immacolata.

È un grande mistero, ma molto reale, per il quale piange oggi la Madonna, quelle lacrime che ha versato sul Calvario, 2000 anni fa.

Il secondo e il terzo disegno sono insieme, e sono la profezia di due immensi disastri, che la legge evangelica spiega dicendo che, a chi molto è dato, molto sarà chiesto; a chi molto è stato affidato, molto di più sarà richiesto, Luca 12.

Roma e l'Italia, così benedette da Dio, così gloriose dal loro passato, oggi sono diventate come i popoli infedeli, a causa dei loro peccati che disseminano il mondo, come spiegò lo stesso veggente, a chi gli chiedeva perché queste terribili profezie riguardassero solo Roma e l'Italia.

Il secondo grafico in particolare mostra la distruzione del Vaticano.

Si vedono chiaramente le fiamme e sembra che le esplosioni salgano ai lati della Basilica di San Pietro e molti morti nella piazza.

Sul foglio è scritto: "Smetti di peccare, ritorna a Dio, prega".

È la richiesta che la Madre di Dio rivolge alla Chiesa, perché ritorni alla vita santa, alla sua vocazione divina.

E non si riferisce alla distruzione fisica, ma alla distruzione spirituale dovuta ai peccati e all'apostasia.

Mentre il terzo disegno mostra una grande catastrofe per l'Italia, indicando che il suo territorio centrale sarà colpito da un grande terremoto.

Questo grande terremoto è avvenuto meno di un anno dopo, il 26 agosto 2016 e altri sono seguiti.

Era di magnitudo 6.5 sulla scala Richter e ha lasciato almeno 250 morti.

Nella parte superiore del foglio si legge "giustizia", che significa che Dio farà giustizia se gli uomini continuano a vivere nel peccato, non Lo ascoltano e non si convertono.

Il famoso teologo domenicano Giovanni Cavalcoli ha detto nel suo programma su Radio Maria che questi terremoti del 2016 sono stati una punizione divina per l'approvazione delle unioni civili non eterosessuali e la rivalutazione dell'eretico Lutero da parte della gerarchia della Chiesa.

La reazione del Vaticano è stata immediata, si è scusato con i non eterosessuali per le dichiarazioni di Cavalcoli ed è stato immediatamente cancellato dalla programmazione di Radio Maria.

Infine, la quarta grafica raffigura la Beata Vergine, con il suo Cuore Immacolato evidenziato e con un rosario nella mano destra.

E appaiono le iscrizioni: "Consacratevi al mio Cuore Immacolato; pace, preghiera e conversione". 

È l'epilogo e il riassunto del quadro generale del messaggio, dei disegni profetici che Edson ha ricevuto, così come di tutte le altre apparizioni mariane.

La Madonna ha spiegato che, se tutti ci consacriamo al Suo Cuore Immacolato, la salvezza è assicurata, saremo protetti e le punizioni saranno evitate.

La consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è presentata come il mezzo per risolvere tutti i disastri che il peccato sta causando nel mondo e nella nostra Chiesa.

Ed è veramente il "rimedio dei rimedi" alle infedeltà degli esseri umani.

Bene, così tanto per quello che volevamo dire su come i peccati del mondo producono disastri in natura, e come l'antidoto è la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.

Fori della Vergine Maria