Cosa fare con questi diavoli
UNA SUOCERA PER PARAFULMINE
Due coniugi mi raccontarono un giorno che, girando per vari fattucchieri, avevano saputo da tutti che a loro era stato fatto del male in modo molto forte.
Però riscontravo un po' stupito che, in effetti, i pochi disturbi accusati non corrispondevano a quello che avrebbero dovuto subire in relazione a quanto era stato fatto contro di loro.
Ad un certo punto la signora mi disse: «Ma noi in casa abbiamo la suocera che è veramente una santa: «lo riconoscono anche i nostri vicini. È tanto umile e disponibile, prega tutto il giorno». «Signora - le dissi - preghi Dio che vi conservi a lungo la suocera, perché è lei il vostro parafulmine».
DOMANDA: Dunque secondo te è certo che, se non ci sono ostacoli da parte delle difese religiose, sono in grado di uccidere le persone. Ma con quali mezzi eseguono la pena di morte?
R. - Attraverso due vie:
o agendo sul fisico o provocando qualche disgrazia.
Gli spiriti del male, come spiegherò meglio più avanti, hanno una percezione preternaturale di moltissimi elementi che noi invece ignoriamo: coordinando questi elementi raggiungono facilmente i loro scopi.
Noi per esempio, non sappiamo ancora come e perché si produce un tumore nel corpo. Loro invece lo sanno e se c'è una persona che ha predisposizione per questa malattia, che si potrebbe sviluppare in avvenire, ne stimolano gli agenti fisiologici adeguati perché avvenga quasi subito; per esempio attraverso una alimentazione sbagliata, medicine sbagliate, analisi che non corrispondono.
Se individuano un punto debole nel sistema cardiocircolatorio, mettono in opera stimoli rovinosi: eccessivo uso dell'alcool o di cibi errati, vita stressante, catastrofi inspiegabili sul piano economico, odio e irritazione. E l'infarto arriva.
Ma possono procurare la morte anche attraverso una disgrazia.
Nella carambola del traffico caotico e violento di oggi, non è difficile spingere la vittima, che guida la sua auto, verso un incidente mortale. In un momento di rischio in cui ci si potrebbe salvare soltanto con una grande presenza di spirito, una forte suggestione, uno stato di nervosismo sconvolgente, tolgono la prontezza necessaria e l'impatto mortale avviene. Chi ha visto quale potenza sprigionano queste forze del male negli ossessi, capisce che questo per gli spiriti è soltanto un gioco.
Infine la morte può essere procurata anche spingendo la persona al suicidio dopo averne debilitato la psiche con suggestioni, incubi, insonnia, stress. Di persone che pensano al suicidio o hanno tentato di farlo, magari senza esito, ne incontriamo molte.
DOMANDA: Siamo stati da una maga che ha detto che a mio marito hanno fatto una fattura a morte e che tale morte sarebbe avvenuta con un incidente. Qualche giorno fa mio marito, che ordinariamente ritorna dal lavoro per l'ora di cena, non si faceva vedere: l'abbiamo atteso con ansia crescente, fino al punto che pensavamo di ricorrere alla polizia. Poi verso mezzanotte è arrivato tutto confuso e smarrito. Ci ha raccontato che aveva girato molto perché non riusciva a ricordare dove abitava. Ci ha detto anche che forme di leggero smarrimento mentre guidava le aveva avute anche in precedenza. Noi viviamo insieme con nostro figlio sposato, siamo tutti molto religiosi e praticanti. Come possono succedere queste cose e che cosa dobbiamo fare?
R. - Può esser vero quanto affermato dalla maga sul modo in cui doveva avvenire la morte: debbono aver valutato che tuo marito poteva essere colpito sul piano di una certa debolezza mentale soggetta a suggestioni e confusione e hanno puntato lì per costruire l'incidente. Qualcosa però non ha funzionato: la vostra religiosità ha opposto una barriera. Il Signore vi ha protetto e più di tanto non hanno potuto ottenere.
A questo punto cosa fare?
Stringersi ancor più a Dio con una più intensa pratica religiosa e poi chiedere qualche benedizione da un esorcista. In casi simili, quando si avvertono rischi inspiegabili andando in macchina, è bene controllarla accuratamente in ogni parte, nel bagagliaio, nel vano motore, sotto i tappetini per vedere se ci sono oggetti strani che possano essere fatturati.
Personalmente, dopo alcuni incidenti che ho avuto in modo inspiegabile, ho preso l'abitudine di fare dei controlli e ogni tanto ci trovo dentro delle «confezioni regalo» di chiaro stampo malefico. Le chiamo «regalo» perché per farle a me non prendono soldi... del resto lavoriamo nello stesso settore.
DOMANDA: Non molto tempo fa incontrai un amico che era sconvolto per quanto era capitato a un suo cognato. Era andato da un mago il quale gli aveva rivelato che gli era stato fatto del male e che dopo sei mesi sarebbe morto. E, puntualmente, dopo sei mesi è morto. Tra i tanti poteri strani che hanno queste persone c'è anche quello di conoscere il futuro?
R. -Ti ringrazio perché mi dai una conferma che la magia può uccidere.
Riguardo al futuro si è concordi nel credere che i demoni non lo conoscano. Basterebbe l'affermazione di san Paolo (1 Cor 2, 7-8) che ho già citato sopra, nella quale si dice che i demoni uccidendo Cristo, non si rendevano conto di agire per la salvezza dell'uomo.
Hanno però la possibilità, per il vantaggio che sono spiriti non legati alla materia come noi, di vedere e di coordinare tanti elementi che noi non conosciamo. Hanno inoltre la potenza preternaturale di agire a loro vantaggio su tante realtà, con una efficacia che a noi sembra incredibile.
Proviamo a esemplificare: conoscono le conseguenze dell'ereditarietà che si trasmette di generazione in generazione e gli aspetti più profondi del nostro fisico e della nostra psiche. Sanno degli atteggiamenti ostili, anche se accuratamente nascosti, delle persone che ci stanno intorno e giocano con i loro piani contro di noi, utilizzandoli opportunamente. Agiscono sugli uomini e sulle apparecchiature perché analisi e accertamenti clinici siano falsati e questo capita con molta frequenza. Più di una volta ho consigliato a certe persone spaventate dai risultati stranissimi di certe analisi di ripeterle in laboratori privati e la paura è scomparsa. Approfittano di situazioni personali di stanchezza e di tensione dei medici perché facciano diagnosi sbagliate e assegnino medicine che invece di giovare, spingono alla rovina.
Abbattono psichicamente il malato, perché non offra la collaborazione e la resistenza alla lotta contro il male, lo spingono nell'alimentazione e nel comportamento a gesti lesivi e controproducenti. Unendo insieme le conoscenze straordinarie e la forza particolare che hanno, riescono a prevedere con una certa precisione che fine faranno fare alla loro vittima e la partecipano ai loro ministri.
Ma questo non è conoscere il futuro:
- anche i medici, seguendo un malato grave e disponendo di tutti i dati clinici, possono dire: «Questo malato non ha più di due mesi di vita»;
- anche l'esperto commercialista, conoscendo tutti i dati di una azienda in crisi, riesce a dire: «È solo questione di tempo: questa azienda non si salva dal fallimento».
Senza per questo possedere doni di preveggenza preternaturali.
DOMANDA: Sono legata da una profonda amicizia, con una ragazza, della sincerità della quale non posso dubitare. Mi aveva parlato qualche volta di disturbi un po' strani, ma l'altro giorno mi ha raccontato di un fatto che sembra incredibile. Un pomeriggio era uscita per fare alcuni acquisti. Aveva parcheggiato l'automobile, chiudendola a chiave. Tornata un paio di ore dopo, aveva aperto con la chiave lo sportello dell'auto. Si spaventò terribilmente, poiché sul tappetino anteriore trovò uno scheletro di animale, forse un piccione, e vicino delle pagliuzze. È possibile che avvengano cose simili?
R. - Sì, è possibile, e il fatto che sia avvenuto con la porta chiusa a chiave conferma quello che ho detto sopra, che certi episodi si spiegano solo in modo preternaturale. È importante però fare un chiarimento fondamentale. Sono due i modi di colpire con gli oggetti fatturati:
il primo è quello di far rimanere l'oggetto nascosto il più a lungo possibile, perché sprigioni la forza negativa lentamente e continuamente, per mesi, per anni, in modo che la vittima venga lentamente e gradualmente distrutta. In questo caso, i reperti sono logicamente piccolissimi e poco visibili. Il secondo è quello di colpire la sensibilità, producendo oggetti strani, paurosi, posti anche in modo molto visibile.
Lo scheletro di piccione rinvenuto nell'auto della tua amica, vi è stato pochi minuti, perché l'ha buttato subito, non può quindi aver irradiato su di lei la sua forza negativa, ma ha prodotto in lei paura, suggestione, senso di essere perseguitata dovunque.
Scrive padre Matteo La Grua, noto esorcista palermitano: «Tra i popoli primitivi, presso i quali le pratiche magiche sono molto sviluppate, lo stregone informa sempre, direttamente o indirettamente, la vittima designata. In questo caso entra in gioco la suggestione, che, operando sul soggetto facilmente impressionabile, produce il suo effetto, spesso immediato: la vittima si ammala, deperisce, e in pochi giorni muore se il maleficio è a morte» (M. La Grua, La preghiera di liberazione, Herbita, Palermo 1985, p. 62).
A seconda delle caratteristiche delle persone, si stabilisce quale metodo adottare: agire lentamente all'insaputa o colpire vistosamente giocando sulla paura e sulla suggestione. Questo non significa che non possono essere utilizzati tutti e due i modi contemporaneamente: mentre si butta via il fatturato vistoso, continua poi anche l'opera del fatturato nascosto, sommando gli effetti negativi di tutti e due.
DOMANDA: Una volta scoperti questi reperti negativi, vistosi o meno vistosi che siano, che cosa se ne deve fare: distruggerli o buttarli?
R. - È antichissima tradizione, che nacque in tempi ecologicamente più favorevoli quando i fiumi portavano veramente l'acqua, di buttarli dentro acqua corrente dei fiumi. Il concetto fondamentale è tuttora valido anche se è difficile adattarlo alla realtà della vita di oggi.
Sembra che le cose fondamentali per disattivare il feticcio siano due: la lontananza dalla persona e dai luoghi di abitazione o di lavoro e la distruzione. Il fiume assolveva in passato molto bene questo duplice compito: l'acqua corrente lo portava lontano e l'immersione nell'acqua, a lungo andare lo conduceva alla macerazione e quindi alla distruzione. Oggi i fiumi a volte sono senza acqua o ne portano pochissima, quindi non sempre assicurano la lontananza e la macerazione; d'altra parte per chi vive nei grandi agglomerati urbani non è così facile trovare il ponte per gettare tali oggetti.
Si può allora bruciarli tenendo però presente che ciò non va mai fatto dentro la casa e che possono dare effetti strani: bruciano difficilmente, quindi bisogna insistere; spesso sprigionano intensissimi odori cattivi o fenomeni particolari. Allontanarli con i sacchetti dell'immondizia va bene nei luoghi dove ci sono gli inceneritori. Quando invece vengono buttati nelle discariche sembra che non sia sufficiente, benché ci sia almeno il vantaggio di averli allontanati, riducendone di molto la potenzialità.
Quando il feticcio viene tolto e buttato via, se specialmente è al suo posto da molti anni, può dare delle reazioni. Si direbbe che si arrabbia di essere detronizzato. È bene perciò dire qualche preghiera invocando la protezione del Signore e aspergendolo con acqua santa prima di fare l'operazione. È vero che c'è la stessa difficoltà che aveva Diogene quando cercava l'uomo con la lanterna, ma se per caso uno trovasse un sacerdote disposto a benedirlo, prima di buttarlo, sarebbe ancora meglio.
DOMANDA: Giacché hai parlato dello stomaco: se uno crede di aver qualcosa proprio nello stomaco, che cosa può fare per liberarsene?
R. - Questo è un problema difficile: c'è chi tenta la liberazione provocando il vomito, facendosi magari aiutare da persone che si dicono capaci di fare questa operazione. Ma ci sono esperienze chiare che attestano che spesso esce tutto meno quello che dovrebbe uscire.
Ingerire l'acqua benedetta e soprattutto l'olio esorcizzato (con la benedizione presente nel Rituale Romano) ha una certa efficacia contro i reperti nello stomaco. Acqua e olio, arrivando a contatto con tali oggetti, fanno azione di contrasto riducendone la potenzialità negativa e in alcuni casi, specialmente l'olio, può spingerli ad uscire per via intestinale.
Questo richiede però un uso abbastanza sistematico.
Come spiegherò meglio più avanti, il mio pensiero, suffragato dall'esperienza, è che quando ci si incammina sul sentiero della vita di fede, man mano che cresce in noi la presenza operante del Signore, le forze del male si allontanano e allora queste cose perdono gradualmente la loro forza, si distaccano in modo naturale ed escono seguendo la via normale del cibo che ingeriamo.
Del resto, se non si prende radicalmente la via della vita di fede, avviene per lo stomaco quello che succede con i cuscini. Si butta via il cuscino e poco dopo i reperti fatturati si ritrovano su quello nuovo. Sono molte le persone che dicono: «Ho buttato via tutto, secondo le indicazioni dei fattucchieri e penso che ormai tutto sia finito». Ma è una illusione, perché il maleficio è diretto contro l'uomo e finché l'uomo non si rivolge a Gesù Salvatore, la liberazione non avviene.
Ricordiamo le parole di Gesù: «Io sono la via, la verità, la vita» (Gv 14, 6). Quando la vita di Gesù diventerà la nostra vita e noi ci affideremo a lui e da lui solo ci faremo guidare, tutte queste cose diventeranno fuscelli insignificanti.
Fondamentalmente ha ragione santa Teresa d'Avita quando scrive: «Non capisco le paure di chi grida: "Demonio, demonio!” mentre potrebbe gridare 'Dio, Dio!' e riempire l'inferno di spavento. Non sappiamo forse che i demoni non possono neppure muoversi senza il consenso di Dio? Che cosa sono dunque questi vani timori?» (Teresa d'Avita, Vita, cap. 25).
DOMANDA: Mi sono adoperato a lungo con una persona legata a me da vincoli di parentela, perché smettesse di frequentare stregoni e cartomanti, convertendosi al Signore Gesù e cercando in lui la liberazione dai suoi mali. Sembrava che fosse sul punto di fare il passo decisivo, ma ha avuto paura. «Ormai è da tempo che frequento tal mago - mi ha detto - l'ho fatto anche venire a casa a fare la sua opera; ci vediamo ormai periodicamente e ho già fissato il prossimo appuntamento. Se io smetto di frequentarlo, temo che si vendicherà su di me, perché conosco i suoi poteri e per di più possiede una mia fotografia».
In casi di questo genere, chi decidesse di interrompere i contatti con tali persone, rischia veramente delle rappresaglie?
R. - Credo proprio di no. Vale la logica dei negozi: se uno frequenta abitualmente un negozio e ogni volta paga quello che prende, poi cambia negozio non succede niente. Ma se chi frequenta il negozio ha lasciato un conto in sospeso, lo deve saldare. Quindi è importante con i maghi non avere pendenze riguardo ai compensi. Per il resto, anche se sembra strano, nel mondo dell'occulto c'è un «codice di onore» come nella mafia e in genere viene rispettato. Danno delle prestazioni a chi le richiede e quelle debbono essere pagate; poi non bisogna temere. Ho fatto interrompere queste relazioni a moltissime persone, ma non è successo mai niente. Anche il fatto che trattengono le fotografie non dice niente, perché se vogliono il male lo fanno senza alcuna fotografia.
Gli uomini superiori, che condividono in questo pianeta terrestre la vita con noi esseri inferiori, saranno già disgustati da queste descrizioni così pedanti. Chi ha passato un numero incalcolabile di ore ad ascoltare persone colpite da questi fenomeni, sa quanta importanza esse hanno e quante preoccupazioni esprimono per questi segni; è bene quindi che si diano spiegazioni adeguate.
Sacerdote Esorcista Raul Salvucci